CRONACA- Pagina 816

Peste suina, le nuove disposizioni regionali

Il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso ha firmato  una nuova ordinanza relativa alla gestione epidemiologica della Peste Suina Africana.

Nel confermare tutte le previsioni già adottate dal Decreto 3/2022 del 12 gennaio, il nuovo provvedimento prevede l’estensione geografica della zona di controllo dell’infezione ai Comuni compresi nel raggio di 10 km dalla zona infetta, andando così ad interessare i Comuni delle province di Asti, Cuneo ed Alessandria ricompresi in tale raggio.

Nel territorio di questi Comuni viene disposto il divieto di qualsiasi tipo di attività venatoria e di gestione faunistica e la regolamentazione dell’attività agro-silvo-pastorale che deve essere sottoposta al preventivo parere positivo del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio.

Le misure avranno decorrenza da lunedì 24 gennaio e saranno aggiornate in funzione dell’evolversi della situazione epidemiologica. L’ordinanza resterà comunque in vigore fino al 30 aprile 2022.

Sgominata la “banda della monetina”: derubavano donne anziane distraendole con un trucco

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Torino, 24 Gennaio Rubavano le borse con il consolidato sistema delle monetine lanciate a terra, consistente nel distrarre la vittima con un rumoroso lancio di monete sull’asfalto mentre un terzo malvivente si impossessava della borsa incustodita sul sedile anteriore dell’auto.

Il trucco è stato visto dai carabinieri di Susa che hanno fermato la banda. Si tratta di tre peruviani, di 25, 30 e 36 anni, responsabili di furto aggravato in concorso.  

Nei giorni scorsi i carabinieri avevano seguito gli spostamenti di un’auto già avvistata in altri luoghi che erano stati teatro di furti ai danni di donne sole e anziane. I militari dell’Arma, dopo aver appurato che a bordo della vettura si trovavano dei sudamericani corrispondenti alle descrizioni fornite dalle vittime, li hanno seguiti e colti in flagranza nel parcheggio della “Coop” di Piossasco. È stata individuata la base logistica dentro cui il gruppo nascondeva una piccola parte della refurtiva (occhiali, borse, tablet, cellulari) dal valore stimato superiore ai 25.000 euro.

Con i bancomat rubati alle vittime prelevavano denaro contante, che poi veniva reinvestito in proprietà in Perù, o acquistavamo beni di lusso.  

Emergenza Covid, grazie a 13 mila volontari oltre 200 mila interventi da febbraio 2020

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La Protezione civile ha messo in campo 13.115 volontari dall’inizio dell’emergenza Covid ad oggi, per un totale di oltre 201.673 interventi (dal 5 febbraio 2020 al 16 gennaio 2022).

Gli interventi riguardano principalmente l’assistenza e l’informazione alla popolazione, l’assistenza ai centri vaccinali, il soccorso e l’assistenza sanitaria, la logistica, il supporto organizzativo, amministrativo e di segreteria ed altri ambiti.

Per il Commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, “anche in questa lunga emergenza Covid il volontariato della Protezione civile del Piemonte ha dato grande prova di disponibilità ed efficienza, al fianco degli operatori sanitari in prima linea per fronteggiare la pandemia. A loro il doveroso ringraziamento dell’Unità di Crisi”.

“La Protezione civile piemontese – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi – si è rivelata determinante e determinata nella lotta contro la pandemia. Tutta l’esperienza acquisita dalla tragica esperienza dell’alluvione del 1994, quando il Coordinamento piemontese si è strutturato ed è cresciuto fino a diventare la migliore Protezione civile del Paese, ci ha consentito di poter contare su un esercito di donne e uomini formidabili, dalle grandi capacità e inventiva”.

Anche questa settimana i volontari sono stati impegnati nei centri vaccinali di Torino e di tutte le principali località del Piemonte per facilitare la logistica ed assistere la popolazione nella campagna vaccinale in corso.

Addio a Giulio, chitarrista appassionato di Lucio Battisti

Giuliano Ariosto per gli amici  “Giulio”, era un grande appassionato di musica, soprattutto quella di Lucio Battisti

Malato da tempo è deceduto nelle scorse ore ad Asti dove era molto conosciuto. Era un artista protagonista  di molte iniziative musicali organizzate con l’amico Francesco Li Causi, che  lo ricorda così in un post su Facebook: “Ora potrai suonare la tua chitarra e cantare con Lucio. Immagino già il casino che farai. Come sempre la tua voce era di alcuni toni al di sopra delle altre. Abbiamo fatto tanto io te e Renzo. Il successo di Born ti Sing con le sale strapiene al Don Bosco. Poi i Battistiani con Enzino Perrone sito pienone al Politeama con una marea di chitarristi, amanti come noi delle canzoni di Battisti. Le tue partecipazioni al Cantanapoli e in ultimo qualche tempo fa nel mio locale. Eri irrefrenabile.Un vulcano di idee. Ci mancherai. Mi mancherai”.

Provinciale 590, Iaretti: “Quella strada è pericolosa, bisogna intervenire”

Il gravissimo incidente stradale che è avvenuto nella serata di sabato 15 gennaio nella frazione Mogol in territorio del comune di Brusasco, con la scomparsa di un 19enne di Verrua Savoia ed il ferimento di un 44enne di Brozolo è, in ordine cronologico, soltanto l’ultimo dei sinistri con effetti tragici avvenuti lungo la strada provinciale 590 ‘della Valcerrina’, che presenta delle criticità particolari soprattutto nel tratto torinese, tra Brozolo e Cavagnolo.

E questa affermazione deriva senza entrare in alcun modo nel merito di quest’ultimo sinistro le cui cause sono in via di accertamento da parte dei carabinieri di Chivasso e di Cavagnolo. La strada, una ex statale passata nel 2001 dall’Anas alla Regione Piemonte e da questa immediatamente trasferita alle Province di Alessandria, Asti e Torino per le tratte competenti parte (ovviamente la partenza e l’arrivo sono in funzione di dove ci si trova) dal comune di Ozzano Monferrato nel punto di immissione con la ex strada statale 457 di Moncalvo e prosegue in territorio della Provincia di Alessandria (Pontestura nella frazione Castagnone, Solonghello, Mombello Monferrato, Cerrina, Odalengo Grande sino a Murisengo) per poi interessare brevemente la Provincia di Asti con Robella ed entrare nella competenza della Città Metropolitana di Torino con Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, San Sebastiano da Po, Castagneto Po, Gassino Torinese, San Mauro Torinese sino a giungere in corso Casale. Sicuramente uno dei tratti di maggiore pericolosità è proprio quello tra Brozolo e Cavagnolo, comprendente la frazione Mogol di Brusasco. Si tratta di tratti, che pur in presenza di curve, consentono di viaggiare a velocità anche elevate, con un fondo stradale sovente in ombra (quindi tale da favorire anche la formazione di uno strato ghiacciato nei mesi invernali) e la presenza di alberi ai lati che comunque costituiscono un pericolo potenziale.

In questa parte della 590 vi è effettivamente un segnale di limitazione della velocità che avverte gli automobilisti che quella massima è di 50 km/h orari,  ma è assolutamente irrealistico in quanto – come potuto costatare personalmente nei giorni scorsi – viene sistematicamente violato da chi percorre l’arteria nei due sensi di marcia, oltre ad essere non dimensionato alla velocità, alla tenuta di strada delle vetture moderne. Analogamente non sembrano essere un deterrente neppure i Velo Ok posizionati nel territorio comunale di Brozolo, visto il passaggio di più auto incuranti anche qui del limite dei 50 km/h. Non sarebbe meglio, al di là degli attraversamenti urbani, elevarlo anche solo di una decina di chilometri e porre degli strumenti di controllo in postazione fissa che in questo modo andrebbero o a rilevare il passaggio nel punto specifico o su una tratta determinata e che, in questo modo, sarebbero certamente un deterrente per gli automobilisti che vogliono emulare i piloti delle Formula 1 e che, una volta colpiti nel portafoglio (e nei punti) sarebbero sicuramente più attenti a percorrere a velocità minore questa arteria ?

Senza contare che tali rilevatori di velocità sarebbero un utilissimo supporto all’opera di prevenzione messa in campo dalle forze dell’ordine che, devono comunque attendere anche ad altri importanti compiti istituzionali. E questo intervento che consentirebbe una drastica limitazione della velocità si potrebbe fare SUBITO in attesa che interventi strutturali tali da ridisegnare strade concepite nell’altro secolo, con un volume di traffico e automobili costruite con una concezione diversa, molto diversa da quelle attuali. E questi interventi sarebbero un salvavita come è avvenuto, sempre lungo lo stesso tracciato alla curva del Delfino tra Lauriano e San Sebastiano da Po e alla curva del ‘Baraccone’ a Castagneto Po.

L’auspicio è che la Città Metropolitana di Torino si ricordi anche di questa strada che coinvolge la sua estrema periferia orientale e prenda l’iniziativa con fatti concreti senza aspettare il prossimo sinistro.

E poiché ‘tempus regit actum’ come utente, sia pure non quotidiano, di quella strada, inoltrerò nei prossimi giorni una richiesta formale alla al Sindaco Metropolitano di Torino, alla Città Metropolitana di Torino ed al Difensore Civico Regionale, affinché queste istanze possano trovare un esame in tempi congrui

 

Massimo Iaretti

Consigliere dell’Unione dei Comuni della Valcerrina

Consigliere del Comune di Villamiroglio

Presidente Movimento Progetto Piemonte

 

Sicurezza in Barriera, Giachino: “Meno male che ci sono i Carabinieri”

Non siamo a Beirut ma in corso Giulio Cesare 80 a Torino e la Camionetta dei Carabinieri è fuori della Chiesa della Madonna della Pace accerchiata da spacciatori. 

La presenza dei Carabinieri attorno alla Messa partecipatissima delle 10.30 preceduta dal Battesimo di  Tommaso grande segno di speranza .

Dopo il vertice in Prefettura chiesto dall’Arcivescovo Nosiglia vari interventi delle Forze dell’ordine perché manca un presidio fisso. Unico assente il Sindaco.

Quanto sarebbe importante in Consiglio Comunale straordinario che si tenesse nei locali della Parrocchia.

 
Mino Giachino 
SITAVSILAVORO

Anziane gemelle derubate di gioielli per 100 mila euro

Due finti tecnici del gas hanno truffato due anziane gemelle torinesi che li hanno fatti entrare in casa

Sono state derubate di gioielli per un valore  di 100mila euro ma soprattutto, come hanno dichiarato a Cronaca Qui le due donne,  dei ricordi di una vita: «Erano i gioielli di nostra nonna e di nostra madre».

Venerdì mattina i due truffatori hanno suonato al campanello delle anziane in un condominio di via Saluggia. I malviventi hanno detto che li aveva mandati l’amministratore per fare un controllo sull’impianto di riscaldamento. Hanno detto che dovevano usare una sonda che sarebbe stata pericolosa per i metalli e che avrebbe potuto causare esplosioni. Così hanno fatto raccogliere dalle donne tutti i loro anelli e collane che poi hanno rubato, dandosi alla fuga.

Sospesa dal Questore la licenza di un circolo privato per 15 giorni

Venerdì  il Questore di Torino ha sospeso ai sensi dell’art. 100 TULPS l’attività di un  circolo privato sito in via Cigna.

Lo scorso mercoledì, in occasione di un controllo amministrativo effettuato da personale della Polizia di Stato della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura, il presidente del suddetto circolo era stato sanzionato per  aver violato la normativa contro la diffusione del COVID 19 e contestualmente denunciato all’ A.G. ai sensi del testo unico Leggi sanitarie 1265/1934; il locale era stato chiuso per 5 gg.

Durante il medesimo controllo, gli operatori di polizia avevano, inoltre, riscontrato che il circolo aveva consentito l’accesso al pubblico a persone non iscritte nel registro dei soci e di fatto apriva al pubblico un locale di intrattenimento in assenza della prescritta autorizzazione: in merito, il presidente era stato  denunciato all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 681 c.p. e sanzionato amministrativamente per aver aperto al pubblico un locale di intrattenimento senza averne titolo, consentendo l’accesso al circolo a persone non socie.

Il controllo è scaturito a seguito di diverse segnalazione relative al disturbo alla quiete pubblica nonchè a seguito di fatti delittuosi, piuttosto gravi, occorsi all’inizio di questo anno e nel mese di novembre 2021, che hanno coinvolto gli avventori del locale, anche a causa del consumo eccessivo di bevande  alcooliche.

Tenuto conto del continuo abuso di sostanze alcoliche, del verificarsi di gravi  episodi di violenza e di disturbo alla quiete pubblica e decoro degli spazi urbani, il Questore di Torino ha  ritenuto che il locale costituisca fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, dei consociati e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico; pertanto, ha disposto,  ai sensi dell’art. 100 Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza, la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno del circolo che rimarrà, dunque, chiuso  per 15 giorni a  decorrere dalla giornata di venerdì.

Giovanissimi sorpresi nell’attività di spaccio con l’ “hashish  di Batman”

Personale del Commissariato Centro,  a seguito di una attività di indagine, ha individuato la scorsa domenica sera, nei pressi della stazione Porta Nuova, un ragazzo italiano sospettato di essere in attesa di eventuali acquirenti di sostanze stupefacenti.

Sottoposto a perquisizione, lo stesso è stato trovato in possesso di 5 pezzi di hashish, per un peso complessivo di 75 grammi, occultati negli indumenti intimi.  Accertamenti svolti nell’immediato dagli investigatori, consentivano anche l’individuazione di un complice, un sedicenne che si trovava all’interno di un  kebab ubicato in una via limitrofa. Il minorenne aveva con sé un panetto di hashish da 100 grammi, riportante sul fronte lo stemma di Batman,  un coltello  a serramanico ed una pistola, fedele riproduzione di una Glock, priva di tappo rosso. I due giovani sono stati posti agli arresti domiciliari per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.

A Chieri si amplia l’area pedonale

Il 7 febbraio partiranno i lavori per l’estensione dell’area pedonale di Chieri, ovvero la pedonalizzazione del tratto di via Vittorio Emanuele II compreso tra piazza Cavour e le vie Cesare Balbo e Visca.

 

Il prolungamento dell’isola pedonale comporterà:

divieto di circolazione ai veicoli in via Vittorio Emanuele II, nel tratto compreso tra via Balbo e piazza Cavour, ad eccezione dei veicoli autorizzati per i quali sarà istituito il senso unico di marcia in via Vittorio Emanuele II con percorrenza da piazza Cavour in direzione via Balbo;

l’estensione della Ztl notturna (22-6) in via Cesare Balbo, in vicolo Mozzo della Madonnetta e in vicolo Tepice;

l’inversione del senso di marcia in via Balbo, che potrà essere percorsa solo per uscire dal centro (percorrenza da via San Giorgio a via Cottolengo);

il mantenimento su via Visca dell’attuale senso di marcia;

l’accesso ai parcheggi privati assoggettati ad uso pubblico, che si trovano in vicolo Tre Re, non più dall’area pedonale, bensì da via Diverio uscendo su via Visca.

 

«Nel mese di giugno abbiamo incontrato i residenti ed i commercianti del centro cittadino, per illustrare gli interventi di modifica della viabilità che intendiamo realizzare, raccogliendo osservazioni e proposte di correttivi e migliorie-spiega l’assessore alla Viabilità Paolo RAINATO-da allora si è molto lavorato sul nuovo assetto viario, approfondendo gli aspetti tecnici con i vari uffici. Abbiamo deciso di iniziare con la pedonalizzazione dell’ultimo tratto di via Vittorio, quello ricompreso tra le vie Visca e Balbo e piazza Cavour. Un tratto di strada che oggi è interessato dal passaggio di auto che mal si concilia con il grande flusso di persone, che invece fruiscono di quello spazio a piedi o in bicicletta. Una dannosa commistione tra autovetture, pedoni e ciclisti, che deve essere risolta, nell’ottica di tutelare e valorizzare il nostro centro cittadino».

Nei prossimi giorni i residenti e gli altri cittadini interessati riceveranno una lettera ed avranno tre settimane di tempo (fino all’11 febbraio) per presentare la domanda di inserimento delle targhe degli autoveicoli nella “white list” che consente l’accesso alla ztl. Il 7 febbraio inizieranno i lavori di revisione della segnaletica e dal 14 febbraio entrerà in vigore la nuova ordinanza relativa al cambio di viabilità.

 

«Si tratta di un provvedimento che ha natura sperimentale, in attesa dell’approvazione del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU)-aggiunge Paolo RAINATO-nella revisione del documento di pianificazione della viabilità cittadina saremo affiancati da professionisti qualificati, con l’intento di dare concreta efficacia alle isole ambientali/zone 30 esistenti, aumentare la sicurezza stradale e ridurre l’incidentalità e la pressione del traffico, migliorare l’accessibilità (in particolare quella ciclo-pedonale), contrastare il traffico “parassita” e di attraversamento, valorizzare il commercio di vicinato e artigianato. Le modifiche alla viabilità che vogliamo realizzare sono coerenti con la nostra visione di Chieri come città inclusiva e sostenibile, e per farlo abbiamo voluto adottare un metodo preciso, ovvero ascolto sperimentazione, condividendo e discutendo con i cittadini le nostre intenzioni senza farle calare dall’alto, assumendoci la responsabilità delle scelte così da evitare rinvii e prolungate situazioni di impasse, verificando poi l’efficacia degli interventi sperimentali, confermandoli o operando eventuali correttivi, che poi il PGTU recepirà».