CRONACA- Pagina 796

In manette il “topo” d’appartamento

Nella giornata del 23 agosto la Polizia di Stato di Novara ha arrestato un cittadino georgiano di 37 anni, clandestino e senza fissa dimora in Italia, ritenuto presunto autore di furto in abitazione.

Nella giornata del 05/05/2022 la proprietaria di un appartamento, sito in via Spreafico, era stata ricoverata per accertamenti e, durante la sua assenza, ignoti si erano introdotti in casa, mettendola interamente a soqquadro ed asportando tutti i valori in essa contenuti.

Gli agenti Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, analizzando le risultanze del sopralluogo svolto nell’appartamento, notavano che la porta d’ingresso non presentava segni di effrazione, pertanto l’ingresso era stato effettuato utilizzando la tecnica del “lock picking”, che consiste nell’effettuare delle manipolazioni della serratura attraverso degli attrezzi, i “grimaldelli”. Questa tipologia di furti è commessa, generalmente, da “bande” dall’est Europa: pertanto, le indagini venivano dirottate sui soggetti pregiudicati provenienti da quell’area e gravitanti nell’area del Nord Italia.

L’intuizione degli investigatori trovava conferma con le risultanze degli accertamenti effettuati durante il sopralluogo dal personale della Polizia Scientifica: difatti, la comparazione delle impronte rilevate nell’appartamento con quelle presenti nelle banche dati consentiva di identificare l’odierno arrestato, già pregiudicato per reati della medesima specie furti in abitazione.

A conclusione dell’attività d’indagine l’Autorità Giudiziaria emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del soggetto, che veniva eseguita.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Tenta di nascondere hashish ma viene scoperto dalla polizia

Nel pomeriggio di martedì, personale della squadra volante del Commissariato San Secondo ha arrestato un cittadino marocchino cinquantatreenne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Ad attirare l’attenzione degli agenti, transitando durante il servizio di controllo del territorio in via Paolo Gaidano, la presenza di un uomo seduto sul bordo del marciapiede in atteggiamento sospetto. Il soggetto, fermatosi in un primo momento per il controllo, si dava alla fuga ma veniva subito bloccato.

I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato a suo carico numerosi frammenti di hashish, nascosti dove era precedentemente seduto il soggetto, nonché addosso all’uomo la somma di ottantacinque euro in contanti, in banconote di piccolo taglio, provenienti verosimilmente dall’illecita attività di spaccio, nonché un coltello da cucina con tracce di sostanza stupefacente.

L’uomo è un cittadino marocchino cinquantatreenne con numerosi precedenti di Polizia specifici, e una condanna per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Controlli di polizia in Barriera di Milano

Nella serata di Venerdì 19 agosto, personale della Polizia di Stato ha effettuato un controllo straordinario del territorio nell’area di competenza del Commissariato Barriera Milano; al servizio hanno concorso anche i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e del Reparto Mobile di Torino.

Durante l’attività sono state controllate, su segnalazione da parte di numerosi cittadini, delle attività commerciali presenti nella zona tra via Pergolesi, Corso Giulio Cesare, Corso Palermo e Via Scarlatti, nelle quali sono state identificate sessanta persone, di cui quindici con precedenti, e sequestrati 18 grammi di hashish.

L’attenzione degli agenti è stata rivolta in particolare al Parco Sempione, al Centro anziani adiacente, allo stabilimento Ex Gondrand e alla Parrocchia di “Maria Regina Pacis”.

In Largo Giulio Cesare, gli agenti hanno trovato diverse persone intente a bivaccare in tarda serata, la maggior parte delle quali si sono allontanate spontaneamente alla vista degli agenti. Due di questi hanno destato particolare sospetto e, in seguito ad approfondimenti, gli agenti hanno potuto riscontrare come uno di essi fosse in possesso di una modica quantità di crack e di 820 euro suddivise in banconote da piccolo taglio, motivo per cui è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’altro soggetto, invece, si sarebbe reso responsabile di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, motivi per cui è stato arrestato.

Ruba i vestiti scambiandoli con i suoi

L’intervento dei poliziotti del Commissariato Centro risale a mercoledì 17 agosto, quando l’addetto alla sicurezza di un negozio di attrezzature sportive, sito in Piazza Carlo Felice, ha segnalato al 112 di avere fermato un soggetto sospettato di essersi impossessato di alcuni capi d’abbigliamento per poi allontanarsi senza pagare.

L’uomo, un  cittadino italiano 50enne, avrebbe sottratto al negozio un paio di scarpe, una maglietta e dei pantaloncini per un importo di circa 140 euro. Per non destare sospetti e occultare il maltolto avrebbe poi sostituito gli indumenti sottratti con quelli che aveva addosso, ma il dettaglio non sarebbe sfuggito all’addetto che, accertatosi dello scambio- anche le scarpe seppur identiche a quelle indossate in precedenza erano nuove- ha poi inseguito il soggetto fino all’intersezione con Corso Vittorio Emanuele II.

L’indiziato, con precedenti di Polizia per reati simili, è stato poi arrestato dagli agenti con l’accusa di furto aggravato. Nei suoi confronti, è stato successivamente emesso dalla Questura di Torino un foglio di via obbligatorio dal Comune di Torino.

Area Ex Gondrand, tre denunce della Polizia

Ieri personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano ha coordinato un controllo straordinario del territorio nell’area dell’ex stabilimento “Gondrand”, al quale ha concorso personale del Reparto Mobile di Torino, del Reparto Prevenzione Crimine, dell’ufficio Immigrazione, della Polizia Scientifica, del gruppo dei Cinofili della Polizia di Stato e personale della Polizia Municipale.

In seguito al capillare controllo degli ambienti, sono state individuate all’interno dello stabile sette persone.

Nelle aree perimetrali attigue allo stabile, in Via Lauro Rossi, sono state identificate ulteriori undici persone che si riparavano dietro un fitto strato vegetativo. Quattro soggetti sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura per ulteriori controlli che hanno poi portato al deferimento di tre di essi: due perché inottemperanti ad un ordine del Questore a lasciare il Territorio Nazionale, il terzo per aver fornito false attestazioni sulla propria identità.

Nascosto in un cassone di legno, gli agenti hanno rinvenuto persino un cucciolo di cane di circa due mesi, che è stato soccorso e poi affidato alle attenzioni degli operatori di un canile, intervenuti sul posto.

Contestualmente il personale del Reparto Prevenzione Crimine ha effettuato due posti di controllo all’altezza di Via Cigna, controllando 11 veicoli, identificando 21 persone e elevando due sanzioni per guida senza patente.

Al termine delle operazioni di Polizia, gli operai incaricati hanno eseguito l’attività di bonifica dell’area, con disboscamento e messa in sicurezza, rendendola nuovamente fruibile alla cittadinanza.

La Questura di Torino proseguirà nelle prossime settimane i servizi preventivi nell’area, volti ad eliminare le situazioni di degrado ed illegalità.

 

Identificato a Portofino corpo senza vita di un piemontese

E’ stato identificato il cadavere trovato a Portofino due giorni fa. È il corpo di Salomone Geminian, un senza fissa dimora di 60 anni molto conosciuto nella zona del Tigullio.

I documenti trovati nello zaino hanno permesso di risalire all’ identità dell’uomo originario del Piemonte, era di Vercelli, ma  che viveva da anni a Santa Margherita in posti di fortuna. Da poco si era spostato a Portofino in  un giaciglio sotto la copertura di cemento del fiume.

A stabilire la causa del decesso avvenuta, secondo il medico legale, diversi giorni fa, sarà l’autopsia disposta dal magistrato di turno.

Una torinese riceve 250 euro per volo in ritardo Torino Catania di 8 ore

Aveva scelto Catania per trascorrere qualche giorno in serenità. Alla partenza, però, il volo Wizzair Torino Catania ha portato un ritardo di oltre otto ore, cambiando tutti i piani previsti in precedenza.

Anziché atterrare alle 11:05, come previsto, è giunto all’aeroporto di Catania solamente in serata e precisamente alle 19:11. Un ritardo di oltre otto ore per una cittadina di Torino, avvenuto il 19 settembre, che ha portato non pochi disagi a lei e altri passeggeri del volo.

Sulla questione è intervenuto il Giudice di Pace di Torino, che, pochi giorni fa, ha condannato Wizzair al pagamento di 250 euro nei confronti della passeggera.

«Il Giudice di Pace di Torino – commentano da ItaliaRimborso, che ha difeso la passeggera aerea – , ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse».

ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza favorevole, accaduto come il 97,8% dei casi. Per attivare l’assistenza legale, senza alcun prezzo per il passeggero, è possibile farlo agevolmente, compilando il form presente nell’homepage del sito italiarimborso.it.   

A Torino uomo muore investito da autobus

 Poco fa, intorno alle ore 11.00, in via Artom, all’altezza del civico 81, si è verificato un gravissimo incidente.

Per cause ancora da accertare, un uomo di settant’anni è stato investito da un autobus del trasporto pubblico.

Nonostante i tentativi di rianimazione del personale medico intervenuto sul posto, l’uomo non ce l’ha fatta ed è deceduto.

Sul posto è intervenuta la squadra Infortunistica del Reparto Radiomobile della Polizia Locale.

(Foto archivio)

Coltelli e droga ai giardinetti: due arresti

In via Cesare Balbo 2 arresti nell’arco di pochi giorni

Tradito da un forte stato di agitazione alla vista della pattuglia del Commissariato Centro in servizio di Volante, un cittadino marocchino di 39 anni è stato sottoposto a controllo di polizia,  nella notte di mercoledì 17 agosto, all’interno dei giardini di visa Cesare Balbo.

All’interno dello zaino, la sorpresa: l’uomo occultava un grosso coltello da cucina in acciaio lungo 30 centimetri, 15 pastiglie di psicofarmaci, una dose di cocaina e alcune dosi di hashish che, unitamente a quella ritrovata nella sua tasca, ammontava a circa 42 grammi.

Dai successivi controlli è emerso che il trentanovenne aveva a suo carico diversi precedenti penali ed era sottoposto a obbligo di presentazione alla P.G.

Visti i gravi indizi di colpevolezza emersi, i poliziotti lo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per porto d’armi od oggetti atti ad offendere.

Si tratta del secondo arresto effettuato nell’area pedonale di via Cesare Balbo, nell’arco di una settimana, dagli agenti del Commissariato Centro: lo scorso 10 agosto, infatti, gli operatori hanno controllato un venticinquenne di nazionalità gambiana, trovandolo in possesso di 4 involucri di marijuana, per un peso complessivo di 40 grammi e di 125 euro in banconote di piccolo taglio.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, i poliziotti hanno proceduto al suo arresto.

Perde il controllo dell’auto e precipita per cinque metri

E’ stato portato in ospedale l’uomo che a Fondotoce, in provincia di Verbania, ha perso il controllo della propria auto finendo  fuori strada. La vettura ha sfondato la ringhiera ed è caduta per cinque metri finendo nella boscaglia. Il conducente è riuscito ad uscire autonomamente dall’abitacolo.

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