È probabilmente un senzatetto l’uomo trovato morto ieri su un bus nel deposito Gtt di corso Tortona. Il conducente del mezzo della linea 21 pensava che il passeggero si fosse addormentato sugli ultimi sedili. Con sé aveva un cartone di vino. Sono poi giunti la polizia e il medico legale, che ha constatato il decesso per cause naturali. L’età della vittima, priva di documenti, è sui 30-35 anni.
“Chiedo scusa alla bambina, è un dolore che porterò sempre dentro di me”. Queste le parole oggi in Corte d’assise di Ahzar Mohssine al processo in cui è imputato per la morte di Fatima, di quattro anni, precipitata da un balcone in via Milano il 13 gennaio 2022. Il patrigno deve rispondere di omicidio volontario. Lui sostiene che si trattò di incidente.
Ha causato un incidente in strada Genova a Moncalieri, dove è rimasta ferita in modo grave una ragazza di 17 anni. L’uomo è poi scappato a piedi. Dopo qualche ora si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce dove c’erano i carabinieri che cercavano riscontri sull’incidente avvenuto in mattinata. I militari si sono insospettiti e hanno capito che si trattava del “colpevole”. Lo hanno denunciato per omissione di soccorso, ritirato la patente e sequestrata la vettura.
Mistero sulla morte di un geometra di 40 anni
Aveva solo 40 anni il geometra di Biella morto in ospedale. Si pensava a un infarto ma sono stati trovati oppiacei in quantità notevole trovati nel sangue. L’uomo non aveva mai fatto uso di droghe. Ora è stata disposta l’autopsia per stabilire le cause del decesso.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Conad aiuta i bimbi del Regina Margherita
La donazione è il risultato della campagna di collezionamento solidale “Con tutto il cuore, colleziona gesti d’amore” in partnership con Goofi by Egan e attiva a fine 2022 nei punti vendita Conad L’importo devoluto interessa sei importanti ospedali del territorio in cui opera la Cooperativa
Conad promuove la sostenibilità sociale ed ambientale anche attraverso le iniziative di collezionamento, il cui impegno in questo senso è proseguito a fine 2022 con l’attività “Con tutto il cuore, colleziona gesti d’amore” in partnership con Goofi by Egan.
Travolti dalla positività e dall’allegria della collezione di simpatici gufi ispirati a divertenti personaggi natalizi per l’addobbo e la decorazione, realizzati con materiali green, i clienti Conad hanno dato il loro prezioso contributo sostenendo l’iniziativa caratterizzata da un importante risvolto solidale.
Per ogni premio distribuito Conad Nord Ovest ha devoluto 50 centesimi a favore di 6 ospedali e reparti pediatrici dei territori in cui opera donando la cifra complessiva di oltre 950.000 euro.
“Anche quest’anno siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo a sostegno del prezioso lavoro che viene svolto negli ospedali pediatrici dal personale medico e da tutti coloro che ogni giorno si dedicano alla salute dei più piccoli. – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest Adamo Ascari – Le attività di collezionamento, come la charity natalizia Conad, sono strumenti per promuovere buone pratiche sostenibili e sostenere le comunità in cui operiamo. Essere vicini, con gesti semplici, concreti e continuativi alla comunità è quello che ci contraddistingue, è parte del nostro Dna. Quest’iniziativa e lo straordinario risultato raggiunto, sono frutto della collaborazione sinergica tra la Cooperativa, i Soci e i nostri Clienti, che hanno aderito con entusiasmo, sensibilità e generosità. Il futuro è una sfida da affrontare insieme e come ogni sfida, ci dà l’opportunità di crescere, puntando sui nostri valori verso un futuro più sostenibile.”
La donazione interessa sei importanti ospedali e reparti pediatrici del territorio di Conad Nord Ovest: l’Istituto Gaslini di Genova, il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, l’ARNAS G. Brotzu di Cagliari, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e l’Ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio di Massa.
L’iniziativa, condotta a livello nazionale da Conad, ha permesso la donazione di oltre 2,2 milioni di euro a favore di 25 ospedali italiani per sostenere i reparti pediatrici.
La collezione, composta da 12 Goofi, è realizzata in ABS 100% riciclato e disegnata da artigiani italiani per supportare e valorizzare le aziende del territorio.
Questa iniziativa si inserisce in un progetto di sostegno ai reparti pediatrici già avviato a livello nazionale a dicembre 2021 e che aveva permesso attraverso l’attività “Con tutto il cuore per un grande progetto di solidarietà”, una donazione pari a 1,9 milioni di euro.
L’impegno dedicato alle partnership sostenibili e, in particolare, alle iniziative di fidelizzazione a sostegno delle persone e delle comunità, rientra nel grande progetto di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il futuro”, basato su tre dimensioni fondamentali dell’agire quotidiano dell’insegna: rispetto dell’ambiente, attenzione alle persone e alle comunità, valorizzazione del tessuto imprenditoriale e del territorio italiano.
Conad Nord Ovest
Conad Nord Ovest è una delle maggiori imprese italiane della distribuzione associata, con un giro di affari di 4,35 miliardi di euro. I territori in cui opera con 381 soci imprenditori e oltre 18 mila addetti sono Piemonte e Valle d’Aosta, Liguria, Emilia (province di Modena, Bologna e Ferrara), Toscana, Lazio (province di Roma, Viterbo), Lombardia (provincia di Mantova) e Sardegna. Conad Nord Ovest conta 600 punti di vendita, in cui sono presenti tutti gli attuali format distributivi.
Non accettiamo progetti che compromettano il lavoro agricolo
Coldiretti Torino accoglie con favore l’apertura al confronto da parte della Città Metropolitana sul progetto di variante alla SS 460 nel Canavese.
«La variante 460 da Lombardore a Salassa – ricorda il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – impatta gravemente sui terreni agricoli più fertili della zona e minaccia la produttività delle aziende agricole. Non siamo contrari alle opere viarie ma non accettiamo più che i progetti che impattano sul consumo di suolo vengano decisi senza il coinvolgimento degli agricoltori. Per questa nuova strada è accaduto esattamente così. Apprezziamo il cambio di atteggiamento da parte dell’ente metropolitano che promette di tenere conto delle osservazioni sollevate da Coldiretti Torino».
Alla notizia dell’avvio della progettazione della variante da parte della Città Metropolitana, l’11 febbraio 2022, Coldiretti Torino aveva chiamato a manifestare gli agricoltori del territorio che avevano dato vita a un presidio seguito da un corteo di trattori lungo la SS 460 del “Gran Paradiso”.
«L’impatto principale è sul consumo di suolo ma ci sono rischi significativi anche sulla rete irrigua e sulla funzionalità idraulica delle aree di piena del Malone, inoltre registriamo impatti sulla viabilità interpoderale e sugli accessi ai terreni. I vertici politici della Città Metropolitana e i progettistici hanno mostrato interesse per queste osservazioni. Per gli agricoltori rimane fondamentale limitare al massimo il consumo di suolo fertile, non compromettere, anzi, migliorare la rete irrigua limitando al massimo gli sprechi di acqua, non impedire gli accessi ai campi (che non sono semplici “terreni” ma sono i luoghi di produzione degli agricoltori), e non ostacolare il deflusso delle acque di piena del Malone dai campi coltivati».
Altro aspetto cruciale sono gli indennizzi per gli espropri. «Le aziende agricole non vogliono perdere la terra. Non accetteremo mai che questo patrimonio privato, ma nello stesso tempo, collettivo, che sono i campi fertili, sia ceduto a cifre che non tengano conto del valore produttivo dei terreni».
Foto: 11 febbraio 2022: la manifestazione di Coldiretti Torino lungo la statale 460
L’aula che vorrei: un progetto per la scuola
Da giovedì 26 gennaio 2023 riparte e si amplia il progetto L’Aula che vorrei, avviato nel 2022 per la prima volta in Italia da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica con l’Istituto Comprensivo Gaetano Salvemini di Torino, che ha coinvolto classi del primo ciclo di istruzione,per sperimentare un nuovo modo di fare scuola.
Anche nel 2023 l’aula si trasferisce in museo, dove gli insegnanti possono avvalersi delle collezioni e degli ambienti del palazzo per consolidare competenze e attivare nuovi percorsi di apprendimento.
La classe ha a disposizione un ambiente riservato, ma svolge molti momenti dell’attività didattica anche negli spazi del museo in linea con le diverse lezioni. Le sale, gli oggetti in esse custoditi e il Giardino Botanico Medievale faranno da cornice e contemporaneamente da supporto ai contenuti didattici e agli obiettivi previsti.
Attraverso questa esperienza innovativa di apprendimento, i docenti intendono valorizzare le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti, favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca anche attraverso interventi adeguati nei riguardi della diversità.
Oltre all’ospitalità e alla co-progettazione dei contenuti, Palazzo Madama interagisce con le classi attraverso laboratori tematici gestiti dai suoi Servizi Educativi, che andranno a rafforzare gli argomenti condotti dagli insegnanti in aula; a seconda delle tematiche che saranno trattate nelle settimane di permanenza in museo, i conservatori potranno mettere a disposizione alcune opere normalmente a deposito, in modo da consentire un’osservazione diretta e favorire una comprensione globale degli oggetti in collezione.
Quest’anno il progetto coinvolge anche l’Istituto Europeo di Design di Torino: giovedì 26 gennaio, dalle ore 10 alle ore 13, Maurizio Francesconi, docente di Storia della moda e Semiotica della moda,terrà la sua lezione a Palazzo Madama, che metterà a disposizione dei suoi 44 studenti la nuova Sala tessuti del museo con un’importante esposizione di tessuti e moda della sua collezione, che comprende circa4.000 manufatti ed è tra le più importanti in Italia.
Sempre il 26 gennaio, nel pomeriggio, inizierà il primo appuntamento di formazione dei nuovi cinquanta docenti della secondaria di I grado: la novità di quest’anno è che, oltre alla scuola Salvemini, aderiscono al progetto tre nuovi istituti, le scuole Cairoli (Circoscrizione 2), Alighieri-Kennedy (Circoscrizione 4) e Calamandrei (Circoscrizione 8), per un totale di 10 classi, che vanno ad ampliare il bacino di provenienza e le ricadute sul territorio cittadino.
A partire dal mese di marzo e fino alla fine di maggio i 200 studentilavoreranno in museo per utilizzare collezioni, edificio e spazi verdi come dispositivo didattico.
E’ partito nella serata di ieri lo sciopero di 48 ore consecutive degli impianti di distribuzione di carburante. La protesta, indetta dalle organizzazioni sindacali dei benzinai terminerà, per ciò che riguarda la rete ordinaria, alle ore 19 di domani, giovedì 26 gennaio.
La legge prevede che durante lo sciopero dovrà comunque essere garantito un servizio minimo. A Torino saranno 47 i distributori che resteranno aperti durante i due giorni della protesta.
Si tratta degli impianti di via Loria 1/G e corso San Maurizio 40/L, nel territorio della circoscrizione 1; corso Agnelli 4/D, corso Agnelli 109/F, via Artom 2/a, piazzale Caio Mario 430, via Guido Reni 167, corso Orbassano 374/D, corso Siracusa fronte 120, corso Tazzoli 183/A, via Vigliani 176/A nella circoscrizione 2; via Cialdini 22/A, corso Racconigi 194/D, largo Racconigi 191/E (angolo via Malta), corso Trapani 79/G, nella circoscrizione 3; piazza Chironi 12/G, via Cossa 150, via Lessona 84/A, corso Marche 9/A, corso Telesio 15/G, corso Umbria 18/G nella circoscrizione 4; corso Grosseto 284, corso Grosseto 162/A, corso Grosseto 338 (angolo via Sansovino), strada Pianezza 385/A (angolo corso Regina Margherita), via Sansovino 55/A, corso Toscana 43/A nella circoscrizione 5; piazza Bottesini 10/G, via Botticelli 62/A, strada Settimo 110/A, strada Settimo 368/Bis/A, corso Romania 460, strada San Mauro 135/A, Lungo Stura Lazio 150/A, corso Vercelli 272/A, stazione di servizio “Stura Nord” nel territorio della circoscrizione 6; corso Casale 329/A, corso Casale 400/A, corso Casale 292/A, corso Casale 412/A, via Cigna 40/B nel territorio della circoscrizione 7; corso Giambone 75, corso Marconi 19/P, corso Maroncelli 50, piazza Muzio Scevola 2/A, piazzale San Gabriele Di Gorizia 181/E, corso Unione Sovietica 93/A nel territorio della circoscrizione 8.
In Regione la legge sui tatuaggi
Le donne operate al seno in seguito a un tumore potranno fruire gratuitamente, presso le strutture sanitarie regionali, di un tatuaggio medico per la ricostruzione dell’areola mammaria. Per tale finalità, la legge “Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing” ha stanziato 50mila euro.
Questa la principale novità stabilita dalla legge sui tatuaggi, presentata da Sarah Disabato (M5s) e sottoscritta da altri consiglieri di maggioranza e opposizione, che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, dopo un lungo percorso di confronto con gli operatori del settore svolto dalla Commissione Sanità.
Un apposito regolamento, redatto dalla Giunta regionale entro sei mesi, stabilirà le modalità di attuazione della nuova norma che prevede anche regole precise sul percorso di formazione degli operatori che realizzano i tatuaggi, sulle regole igieniche da rispettare nei locali adibiti a questa attività e anche sanzioni per chi non le rispetta.
“Con questa legge – ha dichiarato al termine della discussione in aula la prima firmataria Sarah Disabato (M5s) – offriamo maggiori tutele ai cittadini e agli operatori e possiamo anche agire sull’abusivismo. Abbiamo raggiunto l’importante traguardo che permetterà ai cittadini che hanno subito un’operazione di mastectomia di ottenere gratuitamente la prestazione di pigmentazione areola-capezzolo, come già previsto nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ma mai realizzato: serve a cancellare le cicatrici e migliorare il recupero psicologico dopo il tumore”.
Alessandra Biletta (relatrice di maggioranza) ha espresso il parere favorevole di Forza Italia: “Questo provvedimento rafforza e riconosce la professionalità dei tatuatori con un apposito corso formativo. Tutela la salute con requisiti di sicurezza e igiene e prevede contributi regionali per i tatuaggi sulla zona areola capezzolo delle donne operate al seno”.
Anche Sara Zambaia (altra relatrice di maggioranza) si è espressa favorevolmente a nome della Lega: “C’è stata una grande collaborazione per arrivare a normare un campo molto delicato che agisce sul corpo delle persone. Sono stati migliorati i corsi di formazione, i luoghi, il tipo di attività. Anche a tutela degli operatori stessi perché in questo settore c’è tanto abusivismo. Infine c’è la straordinaria possibilità per le donne operate al seno di ricostruire una parte importante delle loro femminilità. È un grande regalo che la Regione fa alle donne che hanno vissuto un grave disagio anche psicologico”.
Il consigliere Diego Sarno (Pd, relatore di minoranza), è intervenuto sottolineando che “il tema della formazione e della legalità è molto importante in questo ambito, la nuova legge dà dignità e autorevolezza ad un mondo che finora era percepito come poco professionale. Il tatuaggio medico previsto per le donne operate al seno costituisce un giusto allargamento della sanità pubblica, elemento trascurato dalla maggioranza in questi tre anni”.
Al termine sono intervenuti a favore anche i consiglieri Silvana Accossato (LUV) e Mario Giaccone (Monviso).
A causa delle condizioni avverse, sulla strada statale 24 “del Monginevro” facendo seguito ad analogo provvedimento adottato dall’Autorità Francese sulla RN 94, il proseguimento della SS24 in territorio francese, il tratto Cesana (Km 89,400) – Claviere al confine di Stato (96,460) è provvisoriamente chiuso ai mezzi pesanti aventi massa superiore alle 26 tonnellate. Si ricorda inoltre che lungo la SS24 vige l’obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo dal km 55,200 al Confine di Stato.
(foto archivio)