CRONACA- Pagina 71

Iren Startup Award, le migliori soluzioni di intelligenza artificiale

I vincitori sono stati scelti tra 170 startup innovative provenienti da tutto il mondo.

Adottare tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per rendere più efficienti i cicli produttivi e le attività chiave per il territorio. Questo obiettivo ha guidato il Gruppo Iren nell’edizione 2024/25 dell’Iren Startup Award, il contest organizzato insieme al Circular Economy Lab, – iniziativa di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory – cui hanno preso parte numerose startup e PMI per presentare soluzioni in ambito AI attinenti ai business Iren.
Il premio è stato assegnato ad Adex e Druid: la prima startup, nata in Spagna nel 2004, ha sviluppato una tecnologia di Intelligenza Artificiale per i sistemi di controllo automatico nelle centrali elettriche; la seconda, nata in Romania nel 2018, ha presentato la propria piattaforma dotata di un’infrastruttura scalabile e capace di integrarsi con oltre 100 sistemi aziendali.
Una menzione speciale è stata assegnata a Lexroom.AI, piattaforma italiana sviluppata per assistere gli avvocati nella generazione di bozze di pareri e risposte giuridiche supportate da fonti aggiornate.
Le aziende vincitrici sono state scelte da una shortlist di otto finalisti, selezionati tra le 170 candidature ricevute, di cui oltre il 40% dall’estero. Con le startup selezionate, partendo dalle due soluzioni vincitrici, verranno avviate collaborazioni con il Gruppo Iren sul piano della sperimentazione, industriale o commerciale. La premiazione è il risultato di un’accurata ricerca iniziata a ottobre scorso. Tra le 170 candidature ricevute, di cui oltre il 40% dall’estero, sono state selezionate le realtà più innovative, in grado di offrire soluzioni digitali avanzate, basate sull’intelligenza artificiale e caratterizzate dalla maggiore facilità di implementazione e integrazione nei sistemi e processi del Gruppo.
L’obiettivo dell’Iren Startup Award è, infatti, proprio quello di selezionare soluzioni tecnologiche che ottimizzino e rendano più efficienti i processi aziendali trasversalmente e nelle singole business unit in linea con il piano industriale del gruppo.

“L’Iren Startup Award testimonia ancora una volta il continuo impegno di Iren nel promuovere e valorizzare le idee imprenditoriali più innovative per il nostro Paese – ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren – per incentivare lo sviluppo di realtà innovative all’avanguardia nei nostri territori è fondamentale intercettare le migliori soluzioni a livello globale e offrire loro opportunità di collaborazione e crescita. Questo può avvenire solo attraverso investimenti mirati nella ricerca e la creazione di collaborazioni concrete che possano sostenere la loro espansione e sviluppo sul territorio nazionale.”

Mara Martellotta

Formazione e bilinguismo, i microprogetti del Programma Italia-Francia

Scadrà il 23 aprile il secondo bando per microprogetti del Programma Italia-Francia ALCOTRA, un’occasione per promuovere iniziative nell’ambito dell’educazione, formazione e bilinguismo, ma anche per il turismo e la cultura.

La Regione Piemonte organizza due Infoday per spiegare i dettagli dell’iniziativa, una vera novità per la programmazione Interreg 2021-2027 finalizzata a coinvolgere attori con minore esperienza nella cooperazione territoriale europea.

Gli eventi informativi si terranno:

– martedì25 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17 nella sede della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7)

– giovedì 27 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17, nella Sala Mostre della Provincia di Cuneo (corso Nizza 23).

Il Programma Interreg Italia-Francia ALCOTRA rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio – spiega l’assessore regionale alla Programmazione territoriale Marco Gallo – Con i microprogetti vogliamo incentivare la partecipazione di realtà che finora hanno avuto meno esperienza nella cooperazione transfrontaliera, promuovendo iniziative concrete nei settori dell’educazione, del turismo e della cultura. L’integrazione e la collaborazione tra Italia e Francia sono elementi chiave per una crescita sostenibile e inclusiva delle nostre comunità”

I microprogetti sono finalizzati a coinvolgere nuovi attori, tra cui associazioni, enti pubblici e privati, con particolare attenzione alle piccole strutture, che propongano azioni concrete nei territori più fragili o rivolte ai gruppi più vulnerabili, grazie a procedure semplificate e budget ridotti, compresi tra 25 mila e 75 mila euro. Questi progetti transfrontalieri vedono la collaborazione di almeno un partner italiano e uno francese, con una durata massima di 18 mesi.

Il secondo bando per microprogetti scadrà il 23 aprile, e ha una dotazione di 1,5 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), suddiviso in due ambiti tematici:

° Educazione, formazione e bilinguismo (500mila euro), con l’obiettivo di migliorare la parità di accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente mediante lo sviluppo di infrastrutture accessibili, anche promuovendo la formazione a distanza.

° Turismo e cultura (un milione di euro), per rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale.

I risultati del primo bando

Nel primo bando, chiuso a marzo 2024, sono stati selezionati 17 progetti, di cui 11 con partner piemontesi, per un totale di 1 milione di fondi Fesr programmati. Tra i progetti con partner piemontesi si segnalano IA3S (Intelligenza Artificiale per il Terzo Settore), CertForAlp (certificazione delle filiere foresta-legno), RE-VERD (ripensare lo spazio pubblico in risposta ai cambiamenti climatici), SCALA (strategie di adattamento ambientale), e ITACA (iniziativa transalpina per l’energia rinnovabile).

Per ulteriori informazioni e per partecipare agli Infoday consultare la sezione Cooperazione Territoriale Europea del sito della Regione Piemonte ( https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/programmi-progetti-europei/cooperazione-territoriale-europea-piemonte )

Da Conad Nord Ovest 104mila euro a sostegno del Regina Margherita

Un risultato importante raggiunto grazie alla generosità dei clienti Conad, che hanno sostenuto l’iniziativa solidale “I gesti d’amore si fanno sentire”, svoltasi lo scorso anno

prima del periodo natalizio

Torino,  febbraio 2025 – Conad Nord Ovest annuncia oggi il risultato della raccolta di 104.200 euro a sostegno di Fondazione Forma per l’Ospedale Infantile Regina Margherita grazie all’iniziativa solidale “I gesti d’amore si fanno sentire” attiva nei punti vendita Conad alla fine dello scorso anno.

La raccolta è stata resa possibile grazie alla straordinaria generosità dei clienti Conad, che hanno sostenuto l’iniziativa acquistando le campanelle di Natale, all’interno di una linea di 12 soggetti, realizzati in plastica (ABS) riciclata, ispirati ai personaggi più famosi dei film d’animazione Disney.

Per ogni campanella distribuita nei punti vendita, infatti, Conad Nord Ovest ha raccolto dai propri clienti 50 centesimi a favore di ospedali e reparti pediatrici del territorio. I fondi raccolti in Piemonte andranno quest’anno alla Fondazione Forma per l’Ospedale Infantile Regina Margherita, che destinerà il contributo di 104.200€ alla realizzazione del nuovo Reparto di Patologia Neonatale e della prima Infanzia. In cinque anni di collaborazione con il Regina Margherita, l’iniziativa solidale del periodo natalizio ha permesso a Conad Nord Ovest di devolvere all’Ospedale oltre 458.000 euro completamente destinati a sostegno di progetti utili a garantire le migliori cure ai tanti pazienti ricoverati.

“Siamo orgogliosi di essere al fianco di un ospedale che, da anni, rappresenta un’eccellenza per la cura dei piccoli pazienti. – Dichiara Giuseppe Fornasiero, Direttore Rete Piemonte e Valle D’Aosta di Conad Nord Ovest, insieme a Nadia Rossin, Stefano Giallombardo e Elisa Rizzola, Soci e Consiglieri di amministrazione anche in rappresentanza dei Soci del territorio  Il risultato è frutto di un’importante collaborazione tra Soci, Cooperativa e clienti che si sono stretti in un gesto solidale per favorire il benessere futuro dei bambini ricoverati e delle loro famiglie. Donare è un gesto di solidarietà che crediamo possa davvero fare la differenza nella vita delle persone che vivono situazioni di difficoltà”.

 

“La generosità di Conad e di tutti i suoi clienti rappresenta un risultato importante e in crescita di anno in anno a testimonianza dell’incredibile affetto verso l’Ospedale dei bambini di Torino e della proficua collaborazione volta al benessere dei più piccoli. La campagna natalizia sosterrà la realizzazione del nuovo reparto di Patologia Neonatale e della Prima Infanzia. Gli interventi di Forma hanno un denominatore comune: migliorare la qualità delle cure, dei percorsi terapeutici e della degenza di un presidio ospedaliero che, come il Regina Margherita, è fondamentale per il nostro territorio. Quindi ancora un grazie di cuore a Conad e a quanti contribuiscono ad aiutare gli altri, ad aiutare i nostri bambini”. dichiara Luciana Accornero, Vicepresidente di Fondazione Forma.

Le iniziative di solidarietà promosse da Conad Nord Ovest nel periodo natalizio contribuiscono da anni al supporto degli ospedali pediatrici delle regioni in cui opera, con risultati davvero preziosi, tanto da aver permesso di donare fino ad oggi complessivamente oltre 6 milioni di euro coinvolgendo nel tempo: Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Ospedale pediatrico Microcitemico e Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze, Fondazione Luigi Donato Monasterio di Pisa/Massa e Fondazione Santa Maria Nuova di Firenze. A questi si sono aggiunti l’Istituto Giannina Gaslini di Genova, l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna e la Fondazione Ospedale Regina Margherita di Torino, con l’inclusione più recente dell’Ospedale Beauregard di Aosta e il Policlinico di Modena.

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio progetto nazionale Conad a favore di 27 ospedali e reparti pediatrici italiani, ai quali solamente in questa edizione saranno devoluti complessivamente 2,2 milioni di euro offrendo un sostegno concreto a chi lavora ogni giorno per rendere la vita dei bambini ricoverati il più serena possibile e con le attrezzature mediche necessarie.

L’iniziativa solidale rientra nel grande progetto di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il futuro”, basato su tre dimensioni fondamentali dell’agire quotidiano all’insegna del rispetto dell’ambiente, attenzione alle persone e alle comunità, valorizzazione del tessuto imprenditoriale e del territorio italiano.

Conad Nord Ovest è una delle maggiori imprese italiane della distribuzione associata, con un giro di affari di oltre 5 miliardi di euro. I territori in cui opera con 371 soci imprenditori e oltre 18 mila addetti sono Valle d’Aosta, con quota di mercato del 22,3%, Piemonte, con quota di mercato al 5,8%, Liguria, con quota di mercato al 10,8%Provincia di Mantova, Emilia (province di Modena, Bologna e Ferrara) con quota di mercato al 13,1%, Toscana, con quota di mercato al 15,7%, Lazio (province di Roma, Viterbo) con quota di mercato al 27,2% (assieme a Pac2000) e Sardegna, con quota di mercato al 20,0%. Conad Nord Ovest conta 589 punti di vendita, in cui sono presenti tutti gli attuali format, per un totale di 499.750 mq di superficie.

FORMA Onlus è la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, polo pediatrico di rilievo nazionale ad alta specializzazione, centro di riferimento per tanti bambini colpiti da differenti gravi patologie provenienti anche da altre regioni e paesi stranieri. La Fondazione è nata nel 2005 dalla volontà di un gruppo di famiglie di aiutare l’Ospedale, coinvolgendo gli amici e poi gli amici degli amici, per renderlo più a misura di bambino. È una fondazione di partecipazione, apolitica e aconfessionale, costituita con fondi privati.

I funerali di Gaetano Renda, un vero signore che amava il Cinema

Camera ardente nella sala del “suo” Centrale

 

C’è un manifesto all’ingresso del cinema Centrale che reclamizza in questi giorni la versione sottotitolata di “No Other Land”, una delle versioni originali proposte al pubblico da parecchi anni – ti verrebbe dire da sempre -, perché quel pubblico, il suo pubblico, ci facesse l’abitudine e imparasse ad amare le voci degli attori. Un mondo tutto sommato ancora lontano da noi. Era una di quelle cose di cui andava più fiero Gaetano Renda, un’usanza, un’appendice che poi molti esercenti cinematografici torinesi avevano adottato. Dopo di lui. Gaetano è scomparso venerdì scorso e ieri mattina, in quel Centrale che era il “suo” cinema, dove ancora prima di lui s’andava a vedere il “cinema d’essai”, una nicchia cinematografica di rispetto e di passione che lui continuava a tenere ben alta, là dietro quell’ufficio dentro cui inventare rassegne e programmazione – entravi, salivi quella scaletta di pochi scalini e iniziavi le chiacchierate, intervallate da telefonate e appunti e schizzi che amava buttar giù su fogli di carta presi a caso e poi magari ci scappava un pranzo veloce veloce, altri impegni, altri incontri, ma per poterle continuare -, si sono svolti i funerali, quasi una festa d’addio dei tanti amici, la musica e le immagini in sottofondo, che fanno tutto un percorso, il funerale laico di quanti l’hanno conosciuto e apprezzato. Una sala piena di passi lenti e di abbracci, di ricordi e di occasioni, un lungo nastro di amicizia e di occhi gonfi che si dipanava, il feretro di Gaetano lì sotto lo schermo, ma ti rendevi conto – senza troppo facili sentimentalismi – che, lui, lo potevi ancora “sentire”, lui girava tra le poltroncine rosse, guardarlo dentro lo sguardo intelligente e simpatico e sempre disponibile, interrogarlo, stringergli la mano come avevi fatto molte volte.

Dentro quella sala, dove fa da sbarramento con la spazio della cassa una porta che ha su un verso quella frase che suona “… e da quel giorno vissero sempre felici e contenti”, basta un attimo ed entrare per ritrovare due ore di felicità. E là sullo schermo, con gli amici di sempre a presentare i loro film, Antonio Albanese con “Cento domeniche” e Giorgio Diritti con “Lubo” e cento altri, gli incontri con gli autori e con i film da promuovere, il pubblico che riempie i Fratelli Marx e i Due Giardini – che erano stati gli antichi Selene di corso Belgio e Giardino di via Monfalcone: ma prima s’era già avventurato a risollevare le sorti maldestre del Cabiria di borgo San Pietro, al confine tra Moncalieri e Torino o ancora il filiforme Po della via omonima che aveva con una risata ribattezzato King Kong -, le lunghe file di spettatori che per anni (una decina d’anni, dal 1981) hanno raggiunto la piazzetta interna di Palazzo Reale in cui Gaetano aveva il compito di organizzare le sere d’estate di titoli accattivanti, di sicurissima presa. Frammistate, le immagini felici nel settembre scorso della consegna del 10° Premio Carlo Lizzani, dalla mani di Alberto Barbera, “all’esercente cinematografico più coraggioso” dice la motivazione, a Gaetano che godeva della sua veste di amante del cinema, di ricercatore e scopritore (ri-scopritore, perché no) di titoli e persone – “70 film in sei giorni per riscoprire il cinema” titolava un quotidiano in passato o rifar scorrere sullo schermo “Rapina a mano armata” o “Butch Cassidy”, “Il grande freddo” o “Taxi Driver”, “Leon” o “Per favore, non mordermi sul collo”, o le disillusioni di “Non si uccidono così anche i cavalli?”, le retrospettive e le maratone – ma che s’etichettava con grande felicità come appunto “esercente”. Fu anche produttore (per la coppia Franceschi/Haber con “Scacco pazzo”), dal giugno 2017 all’ottobre 2023 fu membro del Comitato di Gestione del Museo del Cinema e oggi il presidente Enzo Ghigo ne ricorda “il suo apporto sempre attento e puntuale”: ma il sguardo e il suo lavoro ritornavano ancora là, ai luoghi più suoi. Sino all’ultimo, se ancora la scorsa settimana, confessava un vecchio quanto emozionato collaboratore, pensava a rassegne ancora e a titoli da programmare.

Aveva iniziato risalendo lo stivale per raggiungere Torino, ritrovare tanti piccoli mestieri per vivere e poi laurearsi, era stato sul finire degli Ottanta il primo distributore in città della nuova Lucky Red di Andrea Occhipinti, aveva consolidato la collaborazione quotidiana con il compagno di cordata Fulvio Marcellino, era quel vero signore che combatteva per la vita delle sale cinematografiche, in modo autentico, senza nascondersi e senza nascondere nulla a nessuno, che – entrando in una sfera più privata – ascoltava i tuoi desideri, esaudiva le tue proposte. Piccole cose, anche, ma significative, in cui lui credeva, in cui si credeva insieme. Potevano essere semplici piccole personali di pittori da ospitare nell’atrio del Centrale; poteva essere una pubblicazione quindicinale, che riguardava le uscite nel circuito Arthouse, cinema ça va sans dire, per spargere notizie, per interessare, per spingere il pubblico a frequentare e amare. Piccola cosa, ma Gaetano ci credeva, come in tutte quelle idee che gli passavano per la testa. Per questa sua determinazione, anche, Gaetano ci mancherà. E mancherà a moltissimi.

Elio Rabbione

Meneguzzi e Merlo: Via Lattea, un progetto di sviluppo da valorizzare

“Non c’era bisogno dello straordinario successo di Federica Brignone alle gare di Coppa del
Mondo di Sestriere per confermare la specificità del comparto territoriale della Via Lattea da un
lato e, al contempo, le grandi potenzialità di sviluppo e di crescita dell’intera Unione Montana.
E il progetto politico di questa Unione Montana è proprio quello di valorizzare le singole peculiarità
dei Comuni che ne fanno parte per pianificare uno sviluppo sinergico. Del resto, gli obiettivi di
fondo sono fondamentalmente due, parlando della vocazione turistica e sportiva di questi territori.
Da un lato la piena garanzia della funzionalità degli impianti – a cominciare dal concreto sostegno
della Regione Piemonte e in piena collaborazione con i partner privati presenti in valle – e,
dall’altro, rafforzare e consolidare la diversificazione dell’offerta turistica e produttiva dei singoli
paesi dell’Unione.
È di tutta evidenza, al riguardo, che l’Unione Montana punta ad allargare i propri confini territoriali
anche e soprattutto per affinare la vocazione turistica di un territorio che si conferma sempre più
importante a livello regionale e nazionale. E i risultati di questi giorni a Sestriere non sono che
l’ennesima conferma di questo nostro impegno politico e programmatico”.

Mauro Meneguzzi, Presidente Unione Montana Comuni OIimpici Lattea.
Giorgio Merlo, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Trenta persone evacuate per un principio di incendio

Ieri in via Des Ambrois a Torino in un edificio è scoppiato un incendio nelle cantine dell’edificio. Una trentina di residenti ha dovuto evacuare  gli appartamenti. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme. Non ci sono feriti e danni al palazzo.

Venaria, defibrillatore al Centro Conservazione e Restauro

Venaria Reale, 21 febbraio 2025 – Il Presidente del CCR – Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Alfonso Frugis ed il Sindaco della città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, hanno inaugurano il nuovo defibrillatore, installato all’esterno dell’ingresso del Centro (in via XX Settembre, 18) e messo a disposizione dell’intera collettività.

All’interno del progetto di riqualificazione degli spazi aperti al pubblico del Centro, inaugurato lo scorso settembre e finanziato nell’ambito del PNRR dall’Unione Europea – NextGenerationEU, – spiega Alfonso Frugis, Presidente del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale – abbiamo potuto dotarci di un defibrillatore e abbiamo deciso di installarlo all’esterno della nostra struttura, in modo da renderlo disponibile non solo al nostro personale e ai nostri visitatori, ma a tutti i cittadini di Venaria, anche negli orari in cui il Centro è chiuso. Una decisione – prosegue Frugis – che si inserisce in quel percorso che abbiamo intrapreso per cogliere le esigenze della società che ci circonda e mettere in atto strategie sempre più inclusive, abbattendo ogni tipo di barriera fisica, cognitiva e culturale. Il posizionamento del defibrillatore è solo un ulteriore piccolo tassello di quella proficua collaborazione instaurata con il Comune di Venaria, che ci porta sia a essere sempre più presenti sul territorio, sia a promuovere insieme al Comune e alla Reggia, Venaria come città della cultura”.

“Nel giugno scorso, il defibrillatore è stato fondamentale, alla pari dei soccorsi di cittadini e Forze dell’Ordine, nel salvare la vita ad un uomo colpito da un arresto cardiaco nella nostra Città. Ogni volta che inauguriamo questi strumenti – commenta il Sindaco Fabio Giulivi – diventiamo sempre più un Comune cardioprotetto. Una rete composta da oltre 30 defibrillatori, presenti in ogni quartiere, a disposizione 24 ore su 24. Come Sindaco ringrazio il CCR – Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e il suo presidente Alfonso Frugis per questa importante donazione e per aver pensato, contestualmente, anche a formare il personale del Centro per un corretto utilizzo in caso di emergenza. Anche perché i problemi cardiaci rappresentano, ancora oggi, la prima causa di decesso nel nostro paese”.

Il personale del CCR è stato infatti istruito affinché valuti costantemente le situazioni di pericolo e sia adeguatamente informato sull’uso del defibrillatore e sulle norme di primo soccorso. Il corso di formazione per i dipendenti del Centro è stato tenuto gratuitamente dall’Associazione Italiana “Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus” di Torino.

Il Progetto Humanities in Conservation che grazie ai fondi del PNRR ha promosso l’accessibilità fisica e culturale del centro, ha consentito, tra le altre attività, la realizzazione del nuovo Centro
Visitatori “Il Ristoro delle Arti”.
Nelle aree aperte al pubblico sono stati realizzati percorsi e mappe tattili e segnaletica multilingue con font ad alta leggibilità e lettura facilitata per dislessici e ipovedenti, dispositivi touch con altezze regolabili, un ascensore con specchio parlante in LIS Lingua dei segni italiana, un videoingranditore per gli ipovedenti con riconoscimento ottico dei caratteri e lo staff ha seguito corsi di formazione specifici per l’accoglienza del pubblico.

www.centrorestaurovenaria.it – www.comune.venariareale.to.it

Il Liceo Regina Margherita vince il torneo di Debate

Il Liceo Regina Margherita di Torino è la scuola vincitrice dell’edizione 2025 del torneo di Debate – dibattito tra scuole – che si è svolto in Consiglio regionale venerdì 21 febbraio, nell’ambito del 44° concorso di Storia Contemporanea bandito dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione. La squadra vincitrice andrà in viaggio premio a Berlino e al campo di concentramento di Ravensbrück dal 6 al 9 aprile. Il gruppo del Regina Margherita ha partecipato al dibattito con quattro speaker ben preparati: Chiara Bellagamba, Edoardo Bodda, Sara Bonaparte e Gabriele Calabrese. Guidati dal professor Marco Trivero.

Il torneo ha visto coinvolte sei squadre di altrettanti istituti superiori del Piemonte: Liceo Scientifico Scienze applicate Ascanio Sobrero di Casale Monferrato (Al), Liceo Classico e Musicale Cavour di Torino, Liceo delle Scienze umane Regina Margherita di Torino, Liceo linguistico Santorre di Santarosa di Torino, Liceo artistico Cellini di Valenza (Al), Liceo delle Scienze umane Vasco Beccaria Govone di Mondovì (Cn).

Al mattino si sono svolti tre dibattiti in parallelo a seguito dell’estrazione degli abbinamenti. La mozione per cui sostenere la tesi “pro” o “contro” era la seguente: “Questa assemblea ritiene che per costruire la memoria pubblica, le celebrazioni di ricorrenze e le commemorazioni legate alle giornate memoriali non siano utili”. Le squadre hanno scoperto solo a seguito dell’estrazione a sorte se avrebbero dovuto difendere o attaccare la tesi di partenza. Gli studenti hanno avuto a disposizione per esporre le loro argomentazioni 8 minuti per ciascun oratore (tre per squadra) e 4 minuti per la replica. Il dibattito si è concluso con l’arringa finale di ciascuna squadra. Stessa formula per la finale tra le migliori due squadre del mattino, il Regina Margherita e il Cellini.

Il Debate, disciplina del dibattito, si svolge secondo precise regole: due squadre (solitamente composte da tre studenti) si schierano a favore o contro un’affermazione data. Oggi il dibattito è una metodologia didattica diffusa soprattutto nei college e nelle università inglesi e americane. Dal 2009 è diffuso anche in Italia, con campionati nazionali e regionali.  Le prime società di dibattito vennero fondate a fine Ottocento, la capostipite è la Eunomian Literary Society del Swarthmore College della Pennsylvania (1869). Obiettivo della sfida è il public speaking (l’arte di parlare in pubblico) e appunto il Debate, ovvero la capacità di argomentare pro o contro un’affermazione data. In Piemonte sono circa 40 gli istituti superiori che utilizzano il Debate come strumento didattico.

Il vicepresidente del Consiglio regionale, con delega al Comitato resistenza e Costituzione Domenico Ravetti ha proclamato la squadra vincitrice complimentandosi con i ragazzi: “Ho assistito con interesse e commozione al vostro dibattito e voglio esprimervi la mia sincera gratitudine: vi siete dimostrati attenti e ben preparati. Nell’anno dell’80° anniversario della Liberazione mi avete insegnato molto. Porterò con me le vostre riflessioni che esaltano il valore profondo della democrazia. Voi giovani sarete le nuove generazioni di amministratori pubblici e ci fate ben sperare”.