Un imprenditore 64enne di Chivasso, molto conosciuto in città, avrebbe deciso di togliersi la vita per i troppi creditori e clienti che non lo pagavano. Cosi, sulla sua auto ha collegato con un tubo di gomma lo scappamento con l’abitacolo. Grazie a passante che se n’è accorto e ha chiamato il 112. sono giunti i soccorsi, i Carabinieri della Compagnia di Chivasso e i vigili del fuoco. Trasportato in ospedale, è stato curato in camera iperbarica.
Uomo muore travolto dalla pianta che stava tagliando
Incidente mortale questa mattina a Valperga, nel Torinese, dove un uomo di 80 anni è deceduto travolto da un albero che stava tagliando. L’incidente è avvenuto in un terreno di proprietà del pensionato.
Tenta la fuga con cento dosi di eroina
Sorpreso dalla Guardia di Finanza a vendere droga, tenta la fuga a piedi in mezzo alle auto ma viene arrestato dopo un inseguimento. Nelle sue tasche un centinaio di dosi di eroina, 70 di cocaina e telefoni cellulari utilizzati per la gestione della “clientela”.
La Guardia di Finanza di Torino ha arrestato in flagranza, nel comune di San Mauro Torinese (TO), un soggetto senegalese intento a vendere sostanze stupefacenti.
I Finanzieri della Compagnia Chivasso, nel corso dei consueti controlli del territorio, hanno individuato il cittadino extracomunitario mentre cedeva alcune dosi di droga a un 50enne, originario della zona, all’interno dell’autovettura di quest’ultimo, ricevendo, in cambio, denaro contante.
Le successive perquisizioni effettuate nei confronti del presunto spacciatore, che aveva, peraltro, cercato di sottrarsi all’arresto mediante un maldestro tentativo di fuga, hanno consentito ai Finanzieri di rinvenire un centinaio di dosi di eroina e 70 di cocaina, pronte per la vendita, nonché circa 1.000 euro, in banconote di piccolo taglio, verosimilmente frutto di precedenti cessioni di stupefacenti.
L’uomo, tratto in arresto, è stato condotto presso la Casa circondariale di Ivrea e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria cui dovrà rispondere, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, dell’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Smog, livello arancio fino a mercoledì compreso
È in vigore fino a mercoledì 22 febbraio compreso (prossimo giorno di controllo) il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.
I dati previsionali forniti da Arpa Piemonte evidenziano il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.
Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, sono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.
Le misure antismog a tutela della salute, le deroghe e i percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale.
Grazie alla proposta dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità il Comune di Torino introita nel patrimonio indisponibile l’immobile al piano terra di corso Giulio Cesare 38.
Dopo l’esame del provvedimento delle Commissioni ‘Bilancio’ e ‘Legalità’ la passata settimana e l’approvazione odierna all’unanimità della Sala Rossa, l’amministrazione comunale dispone di un locale commerciale di circa 35 metri quadri in prossimità della zona di Porta Palazzo e Ponte Mosca di potenziale interesse – ha evidenziato la vicesindaca Favaro – per una realtà del Terzo settore attiva nel sociale. Si pensa a uno sportello informativo di zona o di primo accompagnamento rivolto a persone in difficoltà.
L’immobile è in buone condizioni come rilevato nel sopralluogo preventivo ed entro la scadenza del bando di assegnazione con procedura a evidenza pubblica sarà perfezionata la conformità edilizia del bene.
Grande successo per la serata di beneficenza al Pala Alpitour a favore della ricerca sul cancro in occasione della Final Eight di basket. La cena di gala “Un Alley Oop per la Ricerca”, organizzata da Lega Basket Serie A e dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha permesso di raccogliere 40.000 euro a sostegno dei medici e dei ricercatori dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, grazie alla generosità dei club, dei partecipanti e delle aziende partner. A fare da cornice all’evento, il parquet di gioco nell’affascinante scenario del grande palasport torinese.
Alla presenza del Presidente della Lega Basket, Umberto Gandini, e del Presidente della Fondazione, Allegra Agnelli, si è svolta inoltre un’asta, grazie alla partecipazione della Casa d’Aste Sant’Agostino, nella quale sono state “battute” alcune maglie dei campioni delle otto squadre che hanno partecipato alla Final Eight, dei giocatori della Juventus e del Torino e i “Toh”, le statuette dello scultore Nicola Russo che si ispirano ai Toret.
Testimonial e animatrice della serata la madrina della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Cristina Chiabotto, insieme a Carlton Myers, che è stato giocatore della nazionale italiana di basket e portabandiera dell’ Italia ai Giochi della XXVII Olimpiade, a Sydney.
Un grande risultato, che evidenzia ancora una volta il connubio vincente tra sport e solidarietà.
Allegati comunicato stampa e fotografia della consegna dell’assegno (da sin., Umberto Gandini, Allegra Agnelli e Cristina Chiabotto)
Mercoledì 22 febbraio con il rito delle Ceneri inizierà il Tempo di Quaresima. Si terranno celebrazioni in tutte le parrocchie di Torino. L’arcivescovo Roberto Repole imporrà le Ceneri durante la messa delle ore 21.00 in cattedrale. Terminato il periodo di Carnevale, il giorno successivo a martedì grasso nella tradizione cristiana si celebra la giornata delle Ceneri che segna l’inizio della Quaresima.
Grazie ai fondi del PNRR e a uno stanziamento di Regione Piemonte e Città di Rivalta salgono a 8 i milioni per la messa in sicurezza
Rivalta di Torino- Cinque milioni di € per la realizzazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei “siti orfani” di Oma e Chimica Industriale. È quanto prevede l’accordo sottoscritto da Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regione Piemonte e approvato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale di Rivalta.
Si tratta di fondi PNRR pari a 5.337.000 €, grazie ai quali sarà possibile finalmente avviare i lavori di bonifica della discarica dello stabilimento OMA, 22.350 mq di terreno contaminato a ridosso della scarpata che separa l’area ex industriale dall’alveo del Sangone. Qui, a vent’anni dalla chiusura degli impianti di recupero rifiuti e trattamento oli esausti, si trovano ancora strati di morchie idrocarburiche oleose frammiste a terreno, che raggiungono in alcuni punti una profondità di 6 metri. Resti e scarti di lavorazione che rappresentano ancora oggi per Rivalta una pesante eredità ambientale da gestire.
Le opere di messa in sicurezza finanziate con il PNRR prevedono, oltre alla rimozione delle morchie, il trattamento dell’accumulo delle acque meteoriche, la riprofilatura del corpo della discarica per scongiurare il pericolo di contaminazione delle acque di falda e la copertura superficiale con geo-tessuti e terra agraria.
Una volta completato, sarà l’intervento di risanamento ambientale più significativo dell’intera area dopo la messa in sicurezza di emergenza del 2003 e del 2004 e dopo la bonifica parziale del 2012, interventi costati complessivamente 8 milioni di € per smaltire poco meno di 9.000 tonnellate di melme e rifiuti e procedere alla caratterizzazione completa dell’area.
Per dare un’unità di misura, i quasi 3,5 km quadrati degli impianti e dei relativi terreni equivalgono al 15% dell’intero territorio rivaltese.
«Anche questo intervento, è bene sottolinearlo, è una goccia in un progetto di bonifica complessivo che supera i 40 milioni di euro» spiega Ivana Garrone, assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente. «Occorrerà continuare a lavorare insieme alla Regione e al Ministero per definire un crono programma di finanziamenti e arrivare, nell’arco di qualche anno, alla completa bonifica».
Nelle prossime settimane si passerà alla fase di progettazione di questo intervento, che non sarà comunque l’unico a prendere avvio in tempi brevi. In primavera aprirà infatti il cantiere di un nuovo lotto della bonifica per la realizzazione della scogliera di contenimento lungo il Sangone, a protezione proprio dell’area occupata dalla discarica dell’ex stabilimento OMA.
L’intervento è finanziato grazie a 1,9 milioni di € stanziati nel 2021 dalla giunta regionale del Piemonte nell’ambito dell’Accordo di programma per la realizzazione degli interventi di bonifica sottoscritto da Ministero della Transizione Ecologica, Città Metropolitana di Torino e Città di Rivalta, stanziamento a cui si aggiungono 100.000 € di fondi comunali. La scogliera di contenimento avrà uno sviluppo lineare di 400 metri che seguirà il greto del torrente e verrà costruita con massi e geo-tessuti a strati filtranti e separatori. Questo impedirà fenomeni di erosione e, in caso di episodi di piena del Sangone, la diffusione di contaminanti e idrocarburi. L’opera è a oggi l’intervento più urgente da portare a termine, perché – oltre a mettere in sicurezza un sito potenzialmente pericoloso – è preliminare alle successive fasi di bonifica.
Solo una volta completata la scogliera si potrà procedere alla messa in sicurezza della discarica, così come prevede la “progettazione per fasi” del piano preliminare approvato nel 2015.
«OMA e Chimica Industriale hanno acceso un’ipoteca sul futuro ambientale della nostra città e rappresentano ancora oggi il ricordo di un passato industriale che nessuno si augura di dover rivivere» ha detto Sergio Muro, sindaco di Rvalta. «Dal 2002 non siamo più costretti a convivere con odori sgradevoli e con il fumo delle ciminiere ma – aggiunge ancora Muro – c’è ancora tanto lavoro da fare per restituire alla comunità una fetta importante di territorio cittadino, anche per l’irresponsabilità di chi, negli anni, ha causato il danno e non ha provveduto a riparare».
Intanto, tra i lavori in fase di progettazione già coperti da finanziamenti anche la rimozione di idrocarburi in fase libera surnatante presenti sul sito di OMA. Qui l’impegno finanziario è di 750.000 €.
«Da quando OMA e Chimica Industriale hanno cessato le loro attività le opere di bonifica e messa in sicurezza degli stabilimenti e della discarica sono costate 16 milioni di €, tutti a carico della collettività – aggiunge Ivana Garrone – poco più di un terzo dell’impegno di spesa previsto dal progetto preliminare di bonifica, che ammonta a 43 milioni».
NOTA SU OMA E CHIMICA INDUSTRIALE
La storia della OMA e della Chimica Industriale dura da 60 anni. Una storia fatta di lavoro, di denunce, di assemblee e di manifestazioni. Una storia che ha lasciato a Rivalta inquinamento e una grossa ferita ambientale ancora oggi non sanata.
Era il 1° dicembre 1963 quando il consiglio comunale autorizzò la OMA a svolgere attività di rigenerazione di oli usati, mediante trattamento a caldo con acido solforico. La Chimica Industriale era invece autorizzata a svolgere attività di recupero di rifiuti mediante distillazione di solventi e all’incenerimento degli scarti di lavorazione. Sempre a metà degli anni Sessanta, la stessa amministrazione affittò alla OMA a ridosso del torrente Sangone un terreno di 40.000mq, nel quale vennero depositati tra il 1964 e il 1974 tra i 25.000 e i 30.000 mc di morchie oleose prodotte dall’impianto.
L’attività delle due aziende continuò fino al 2002 e la loro chiusura, con relativo fallimento, arrivò solo dopo una dura battaglia legale tra l’amministrazione comunale e le proprietà dei due impianti.
Incontri di sensibilizzazione al consumo dell’alcool con i ragazzi delle scuole torinesi. Proposta di apertura dei locali al sabato e domenica pomeriggio con la formula Zero Alcool
È stato avviato nella sede dell’Epat Ascom Associazione Pubblici esercizi di Torino e del Silb (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo) di Torino, in via Massena 20, il confronto sui locali notturni tra Questura e Comando dei Vigili, rappresentati da Alessandro Carini, Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per la sezione Volanti, Saverio Aricò, capo del Gabinetto della Questura di Torino e Roberto Mangiardi, Comandante Generale del Corpo Polizia Locale di Torino, e gli operatori della Night life cittadina, rappresentati al tavolo da Alessandro Mautino presidente Epat/Silb e Claudio Ferraro, vicepresidente Epat.
Temi come abusivismo, ispezioni, presidi di sicurezza per i clienti e corretti rapporti con gli stessi, sollecitazione e comunicazione alle Forze dell’Ordine in caso di necessità, consumo consapevole dell’alcool, che rappresentano il punto centrale delle attività, saranno al centro della tavola rotonda.
«Il dibattito – sottolinea Alessandro Mautino presidente Epat/Silb torinese – si pone finalità informative e di confronto costruttivo tra operatori e forze di controllo, per contribuire a rendere l’attività notturna Torinese sempre più sicura e godibile».
La collaborazione è stata la parola d’ordine del confronto. Superando pregiudizi e preoccupazioni il tavolo di oggi ha visto, da una parte, le Forze dell’Ordine dichiararsi a disposizione degli operatori rassicurando sull’importanza e la legittimità delle segnalazioni di problemi o disordini e, dall’altra, i gestori dei locali che desiderano assicurare una maggiore sicurezza ai clienti. Polizia municipale e Questura hanno sottolineato la volontà di essere al fianco dei locali, certi che questi rappresentino dei veri e propri presidi notturni soprattutto in luoghi non centrali della città e dove alla sera non c’è nulla e la delinquenza è più forte rispetto ad altre aree.
Selezione delle persone alla porta, rispetto delle norme di safety dentro e fuori dai locali e il controllo del consumo di alcool sono le esigenze più urgenti e sulle quali le Forze dell’Ordine sono particolarmente attente. A questo proposito è stata avanzata la proposta della presenza di una pattuglia fuori dai locali che offre dei pre-test per verificare che ci si possa mettere alla guida dell’auto.
Un ulteriore punto di attenzione è stato il miglioramento della comunicazione e della tempestività di segnalazioni di episodi specifici, che può oggi essere svolta più efficacemente attraverso app, in linea diretta e con l’ausilio di foto e filmati in tempo reale.
Concentrando l’attenzione sulla crescita della cultura del divertimento sano Epat Ascom si è impegnata nell’organizzazione di momenti di sensibilizzazione diretta: dopo l’incontro con oltre 800 giovani della scuola Avogadro sulla consapevolezza nel consumo dell’alcool, un nuovo momento è in programma il 28 febbraio prossimo alla discoteca Pick Up di Torino un’assemblea di giovani sui temi della sicurezza in collaborazione con l’associazione dei genitori delle vittime di Corinaldo, dove l’8 dicembre 2018 6 ragazzi sono rimasti uccisi e altre 59 sono feriti durante un concerto alla discoteca Lanterna Azzurra. «Siamo convinti – prosegue il presidente Mautino – che le aziende debbano svolgere il loro dovere sociale, tra l’altro facendo comprendere di essere luoghi più sicuri e controllati della pubblica via».
Dialogo in primo piano, ma anche proposte concrete. «Oggi lanciamo anche ufficialmente al Comune di Torino una proposta costruttiva – conclude il presidente Mautino -. Permettiamo di accedere al ballo nei nostri locali in orari pomeridiani anche ai giovanissimi in appositi eventi assolutamente “zero alcool“. Siamo certi che questo permetterà di sviluppare una cultura del divertimento dove la musica è al centro e non l’alcool o peggio lo sballo. Le aziende sono disponibili a recepire in proposito una nuova regolamentazione amministrativa che lo permetta. E i ragazzi sembrano già aver gradito la proposta manifestando il loro sì per almeno il 75%».
Baby gang a Torino, un nuovo colpo: ragazzo rapinato
Nuova aggressione a Torino avvenuta nella notte, questa volta nel quartiere Vanchiglia, tra via Napione e via degli Artisti, da parte di un gruppo di ragazzi ai danni di un 28enne. Il giovane è stato accerchiato e derubato di cellulare e portafoglio da una banda di giovanissimi probabilmente di origine nordafricana.