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Senza fissa dimora cucinano nella cantina di un palazzo: intossicati

Ieri due senza fissa dimora  sono rimasti intossicati dopo essersi entrati nelle cantine di un edificio e aver cucinato accendendo un fuoco con i pochi mezzi a disposizione, in corso Molise a Torino.I condomini si sono accorti  del fumo che aveva invaso le scale. I due sono stati soccorsi e trasportati al Maria Vittoria con un’intossicazione causata dall’inalazione del fumo.

È morto il sedicenne colpito da malore in seggiovia

Non ce l’ha fatta  il ragazzino di 16 anni di Chieri colpito da un malore in seggiovia a Prali nei giorni scorsi. Era ricoverato in gravi condizioni alle  Molinette di Torino. Era stato soccorso  anche con il defibrillatore  e i carabinieri della compagnia di Pinerolo gli avevano praticato il massaggio cardiaco prima dell’arrivo dell’elisoccorso. I genitori hanno dato l’assenso per la donazione degli organi.

Utilitalia: da 7 a 19 i Comuni piemontesi al massimo livello di severità idrica

I numeri forniti dalla Federazione nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. Altri 141 Comuni al livello 2 (severità media), 388 al livello 3 (severità bassa) e 1.922 al livello 4 (severità normale)

 

Ieri  nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) ha reso noto che sono 19 i Comuni – segnalati dalle proprie associate – al massimo livello di severità idrica (criticità su parte significativa dell’abitato, riempimento serbatoio integrato con autobotti o atri interventi provvisori di somma urgenza), tutti concentrati in Piemonte: Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Demonte (CN), Moiola (CN), Roccabruna (CN), Macra (CN), Isasca (CN), Venasca (CN), Brossasco (CN), Melle (CN), Peveragno (CN), Perlo (CN). Altri 141 Comuni sono al livello 2 (severità media – criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili, riempimento serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza e/o interconnessioni) e 388 al livello 3 (severità bassa – livello di attenzione elevato con attingimenti anormalmente alti e possibili criticità a breve), mentre 1.922 Comuni si collocano al livello 4 (severità normale). Nell’ultima rilevazione del 9 febbraio scorso, i Comuni al livello di severità alta erano 7. Considerando le quantità di precipitazioni attese nelle prossime settimane, ha avvertito Utilitalia, il quadro della situazione rischia di peggiorare ulteriormente.

Giardino Maria Magnani Noya, prima donna sindaco

ALL’ANAGRAFE CENTRALE

NEL 1987-90 FU LA PRIMA DONNA ELETTA SINDACO DI TORINO

Il giardino di fronte all’ingresso dell’Anagrafe Centrale di via della Consolata è stato  intitolato alla memoria di Maria Magnani Noya, avvocata, deputata, parlamentare europea e prima donna sindaca di Torino tra il 1987 e il 1990.

Lo scoprimento della targa è stato preceduto da una cerimonia alla quale hanno preso parte autorità civili e militari, l’ex sindaco Valentino Castellani, Raffaele Gallo in rappresentanza del Consiglio regionale del Piemonte, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Domenico Garcea, il presidente dell’Associazione consiglieri comunali emeriti della Sala Rossa Giancarlo Quagliotti. Presenti in sala anche tante persone che di Maria Magnani Noya condivisero le battaglie politiche nelle file del Partito socialista Italiano, dagli anni Sessanta in avanti, oltre a un gruppo di bambini e bambine dell’Istituto Sant’Anna accompagnati dalle loro insegnanti

Al tavolo degli oratori sedevano l’assessore Jacopo Rosatelli, la presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio, Marziano Marzano dell’Associazione consiglieri emeriti e Daniele Cantore, già consigliere comunale in Sala Rossa.

Rosatelli ha ricordato quanto sia stata simbolica la scelta di intitolare a Magnani Noya, prima donna sindaca di Torino, con una grande sensibilità sociale e per i diritti, un luogo come il giardino prospiciente all’ex manicomio femminile, chiuso cinquant’anni fa. Cristina Savio si è detta orgogliosa che sia la Circoscrizione 1 a ospitare il ricordo dell’ex sindaca. Più improntati a ricordi personali i contributi di Marziano Marzano e Daniele Cantore, che vissero in prima persona la fase politica che portò Magnani Noya ad assumere la guida della città – designata dal Consiglio comunale, come avveniva allora-  in quello che era un delicato periodo di transizione sociale, economica e urbanistica. Marzano ha anche ripercorso l’itinerario della scomparsa sindaca, dalla prima esperienza Partito radicale all’ingresso, nel 1960, nel Partito socialista torinese del quale divenne una dei principali esponenti, deputata e poi sottosegretaria dal 1972 agli anni Ottanta, sempre impegnata per i diritti civili, soprattutto delle donne e dei lavoratori.

A chiudere la cerimonia, prima del breve corteo fino alla targa da inaugurare, è stato l’intervento della presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, la quale presiede anche la commissione Toponomastica.

La presidente ha definito Magnani Noya come “una donna che poteva permettersi di parlare a ragion veduta, avendo alle spalle una storia straordinaria, nella professione e nell’impegno pubblico, fino a ricoprire quella carica di sindaca che lei stessa definì quale il lavoro più bello, Una carica che ricoprì con rigore e senza fronzoli, lontana da qualunque atteggiamento autoreferenziale. Si occupò costantemente e con passione delle cause legate all’emancipazione femminile e al superamento del pregiudizio nell’attribuzione dei ruoli di vertice, anche nel suo stesso partito.

Fino all’ultimo dei suoi giorni, ha aggiunto Grippo, “Magnani Noya snocciolava ogni volta che ne aveva la possibilità, i pregi e le potenzialità di Torino, che lei fu il primo sindaco a definire bella, non più solo centro industriale, convinta com’era che il fermento culturale e le bellezze architettoniche avrebbero regalato alla città una vita nuova dopo la ristrutturazione industriale. Oggi più che mai possiamo vedere – ha proseguito la presidente della Sala Rossa – quanto sia diventate trasversale quella sua idea di una città bella e civile. Dobbiamo sentire sulla nostra pelle come una responsabilità permanente quella definizione di città civile data da Maria Magnani Noya alla nostra Torino, da lei tanto amata: dobbiamo meritarla, soprattutto in un periodo difficile come questo.

Folgorato dall’alta tensione, 15enne perde le mani

Ha 15 anni il ragazzino  folgorato dai cavi dell’alta tensione che vive nel campo nomadi di Asti.  È ricoverato con prognosi riservata al Cto di Torino dove gli sono state amputate  le mani fino agli avambracci. Si trova in rianimazione, intubato.  Dopo l’incidente, che non si sa se sia avvenuto nei pressi del campo,  non sono stati  chiamati  i soccorsi. Alcuni adulti lo hanno successivamente potato al Cto senza spiegare cosa era accaduto.

Si urtano spalla contro spalla: giovane preso a pugni e schiaffi

Un accidentale scontro  spalla contro spalla ha provocato una lite violenta in una via di Biella. Dopo gli insulti uno dei due giovani ha preso  a pugni e schiaffi l’altro, un 19enne. Dopo l’aggressione è fuggito e i carabinieri stanno cercando di identificarlo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Assalto ai campi: “nel Torinese la speculazione fa incetta di terreni per il fotovoltaico”

Coldiretti Torino chiede alla Regione una norma contro i pannelli sui campi agricoli

Un vero e proprio assalto ai campi fertili della provincia di Torino è quello che si sta verificando da parte di società di investimento energetico o da parte di intermediari immobiliari per costruire campi fotovoltaici. Al momento sono una decina i progetti proposti ai Comuni concentrati soprattutto tra Canavese e Pinerolese per un totale di circa 800mila metri quadrati di campi sottratti all’agricoltura.

Ma in questi giorni sono arrivate a Coldiretti Torino nuove segnalazioni di società che girano le cascine per acquisire terreni anche di fronte alla contrarietà dei Comuni che spesso hanno le mani legate. A essere presi di mira sono i terreni agricoli perché non è necessario effettuare demolizioni o bonifiche. Realizzare impianti fotovoltaici su terreni agricoli non porta, quindi, nessun saldo ambientale positivo.

Questa corsa all’accaparramento dei campi coltivati sta anche innescando un processo di inflazione nei valori della terra.

«Se non fermiamo questo assalto dettato solo dalla speculazione – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – tra qualche anno il paesaggio agronaturale del Torinese sarà una distesa di pannelli dove ora c’è il verde ma soprattutto sarà prodotto meno cibo e saranno espulsi dalle produzioni agricole i coltivatori affittuari, cioè tutti quei produttori che danno valore ai terreni coltivandoli in affitto. Si tratta di agricoltori che, in generazioni di lavoro agricolo, hanno spianato, spietrato, fatto arrivare la rete irrigua aumentando la fertilità di quei suoli che oggi si vedono sottratti fuori da ogni logica di mercato».

Per quanto riguarda la perdita di produzioni per il settore agricolo torinese, per dare un’idea della perdita di capacità di produzione di cibo, con le estensioni già proposte ai Comuni interessate da progetti di campi fotovoltaici, si possono produrre ben 9.600 quintali di chicchi di mais, 4.600 quintali di grano, 6.400 quintali di fieno.

«Gli agricoltori sono i primi a voler investire sul fotovoltaico ma utilizzando i pannelli sui tetti dei fabbricati agricoli senza consumare altro suolo. I tetti delle aziende agricole possono contribuire, da soli, a coprire le esigenze energetiche di oltre 50mila famiglie in provincia di Torino. Se aggiungiamo il contributo di possibili nuovi impianti di produzione di biogas e biometano da allevamenti animali si arriva a oltre 100mila famiglie alimentate con energia pulita dall’agricoltura senza intaccare la produzione di cibo».

Per fermare lo scempio dei nostri campi Coldiretti Torino ha presentato alla Regione Piemonte una proposta di modifica del regolamento per il fotovoltaico che vieti l’installazione di campi fotovoltaici su tutti i terreni classificati come “agricoli” dai piani regolatori. Oggi, la Regione vieta i campi fotovoltaici soltanto sui terreni di Ia e IIa classe di fertilità ma non sugli altri terreni. A sostegno di questa richiesta Coldiretti Torino ha proposto a tutti i comuni della Città Metropolitana di approvare una specifica delibera, già votata da 37 comuni.

«La giunta regionale ha promesso a più riprese che avrebbe bloccato il consumo di suolo. È ora di fermare questa piaga e di promuovere l’energia pulita prodotta dalle aziende agricole che investono in impianti energetici tra mille ostacoli burocratici senza compromettere la produzione di cibo contribuendo per prime alla sostenibilità ambientale e alla mitigazione del riscaldamento globale».

Odore pungente in un condominio. E gli agenti scoprono un chilo e mezzo di droga

Un cittadino italiano di 23 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato poiché gravemente indiziato del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Gli agenti del Commissariato di P.S. Mirafiori, entrati in una palazzina del quartiere di Mirafiori per effettuare un controllo nei confronti di un uomo sottoposto agli arresti domiciliari, hanno sentito un odore pungente provenire dai piani inferiori.

Dopo aver appurato che l’uomo fosse regolarmente in casa, gli operatori cercavano di risalire alla provenienza di predetto forte odore. Bussavano alla porta di un altro appartamento: qui, apriva loro una donna che permetteva loro l’accesso, nel frattempo rientrava in casa l’inquilino che la ospitava. In bella mostra su un tavolo, diversi involucri incellophanati contenenti hashish e, su un ripiano di un armadio, della marijuana.

L’intuito e il “fiuto” degli agenti hanno portato così al sequestro di oltre 1 kg di hashish e quasi 350 grammi di marijuana, per un totale di un chilo e mezzo di sostanza stupefacente, presumibilmente detenuti illegittimamente dal ventitreenne ai fini di spaccio. Inoltre, durante il controllo venivano rinvenuti tre bilancini di precisione, un coltello da cucina e materiale per il confezionamento della sostanza.

Crescono i servizi di prossimità delle Biblioteche civiche torinesi

 Chiudono il 2022 con un incremento del 50% di lettori, prestiti e presenze alle attività culturali, rispetto al 2021.

Il Bibliobus da domani, giovedì 9 marzo, aggiunge nuove soste che andranno ad arricchire il già fitto calendario settimanale: il giovedì pomeriggio dalle ore 14.30 alle 18.30, al giardino San Paolo di via Osasco (Circ. 3) in prossimità della Portineria di Comunità; il venerdì pomeriggio dalle ore 14.30 alle 18.30, ai giardini di via Sospello (Circ. 5)il primo giovedì del mese dalle ore 9.00 alle 13.00, in via Arquata 22 (Circ. 1).

La ‘biblioteca civica itinerante’ è stata inaugurata nel corso dell’edizione 2018 di Portici di carta e offre una proposta culturale integrata nelle aree cittadine meno servite dalle attuali 16 sedi territoriali del Sistema bibliotecario urbano.

Con più di mille libri a scaffale per bambini, ragazzi e adulti disponibili per la lettura e il prestito, dotato di computer con connessione wi-fi, il Bibliobus rende possibile l’iscrizione gratuita alle Biblioteche civiche torinesi e l’accesso ai vari servizi: Biblioteca digitale, contenente migliaia di quotidiani, periodici, e-book, audiolibri e contenuti musicali; prenotazione dei libri delle altre biblioteche e ritiro nei diversi punti di sosta; restituzione di libri e documenti presi in prestito in altre sedi.

Con l’offerta di un servizio gratuito e tecnologicamente avanzato d’informazione e conoscenza, di attività di lettura animate rivolte a tutte le fasce di età e la partecipazione alle principali manifestazioni culturali cittadine e di quartiere, la biblioteca itinerante favorisce opportunità di avvicinamento al libro e alla lettura, con percorsi individuali e occasioni socializzanti e inclusive, costituendo un’ulteriore articolazione del servizio bibliotecario cittadino (https://bct.comune.torino.it/sedi-orari/bibliobus).

Altra novità sono i box di restituzione libri, collocati all’esterno delle sedi. Si tratta di un sistema meccanico semplice, efficace e indipendente che consente ai lettori di rendere i materiali presi in prestito anche a biblioteca chiusa. Al prototipo installato alla Biblioteca civica Luigi Carluccio in occasione della recente riapertura, fanno seguito ulteriori box nelle Biblioteche civiche F. Cognasso (Circ. 5), Villa Amoretti (Circ. 2), N. Ginzburg (Circ. 8), A. Passerin d’Entrèves (Circ. 2) e, prossimo, Biblioteca civica Centrale.

 

Semaforo antismog, fino a venerdì 10 marzo in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 10 marzo 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

 

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale