CRONACA- Pagina 602

Sentita la condanna detenuto spacca tutto: fermato con il taser

Solo la scossa del  taser ha calmato il detenuto che ieri, dopo avere ascoltato la lettura della sentenza di condanna del Tribunale di Torino ha spaccato  tutto ciò che gli capitava tra le mani, lanciando pezzi e oggetti nell’aula.

L’uomo, 28 anni, è stato condannato a un anno e otto mesi per resistenza a pubblico ufficiale e rapina.

Il sindacato di polizia penitenziaria Osapp ringrazia gli agenti intervenuti.

Uscite di Sicurezza entra nel vivo ed esce in Città

Il progetto promosso da Ismel – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, Cooperativa Orso e Magazzini OZ, finanziato dall’Assessorato al Lavoro e Sicurezza della Città di Torino, propone una due giorni di giochi e laboratori creativi per proporre in modo originale il tema sicurezza e lavoro.
StaySafe in the City: disegna, scrivi e colora la Sicurezza per Te!
Venerdì 19 maggio dalle ore 16.00 alle ore 20.00 in Piazza Valdo Fusi a Torino
Bambini, ragazzi e adulti sono invitati in piazza Valdo Fusi per contribuire con un disegno, un testo o una parola alla creazione di un grande allestimento creativo e colorato per raccontare cosa i torinesi pensano della sicurezza.
#ProudToBeSafe: l’urban game di Torino sul tema sicurezza
Sabato 20 maggio dalle ore 14.00 alle ore 18.30. Ritrovo in Piazza Valdo Fusi a Torino
Crea la tua squadra, preparati al gioco, muoviti in Città e supera le prove (quiz, prove di abilità, caccia al tesoro…) per accumulare punti e diventare la squadra campione della sicurezza!
PREMI
  • 1° squadra classificata € 1.000
  • 2° squadra classificata € 600
  • 3° squadra classificata € 400
ISCRIZIONI

La partecipazione è rivolta a squadre di minimo 3, massimo 5 partecipanti, incluso il Caposquadra Referente. Per ogni squadra dovranno esserci almeno 1 componente di età 15/25 anni e il Caposquadra deve essere maggiorenne.

Pro Vita Famiglia: 12 maggio a Torino contro trascrizioni sindaci arcobaleno

venerdì 12 maggio Pro Vita & Famiglia sarà a Torino in piazza Castello, dalle ore 11, con un flash-mob “contro le trascrizioni anagrafiche dei “figli” di coppie gay” e “per ribadire che i figli nascono solo da una mamma e da un papà e hanno bisogno di crescere con entrambi, non essere trattati come oggetti come in un “mercato di figli” e privati di uno dei due genitori, per i desideri ideologici di chi vuole avere “figli” a qualsiasi costo.”

Venti di terrorismo, Anni di piombo

Al Museo Carcere Le Nuove di Torino, il 12 maggio

 Claudio Giacchino dialoga con Gianni Oliva

 

Cosa significa uscire di casa con la paura di diventare un bersaglio? Ci sono stati anni in cui a Torino l’aria si tagliava con il coltello. Tra il marzo del 1977 e l’ottobre del 1982 la città era percorsa da tensioni che sono difficili da immaginare per chi non le ha vissute sulla propria pelle.

 

Gli Anni di Piombo sono una scomoda e pesante eredità che ha lasciato ferite aperte, che ha interrogato profondamente e ancora interroga. La narrazione del terrorismo degli anni Settanta ha riguardato principalmente i carnefici, l’analisi del contesto culturale, le risonanze sociali e psicologiche. Poco si è raccontato delle vittime, poco si è andati a fondo nella dimensione umana di quel momento storico.

 

Nel suo libro Venti di terrorismo. La Torino del sangue innocente, vincitore del Premio I Murazzi 2023, Claudio Giacchino, per tanti anni cronista de La Stampa, ha raccontato gli attentati delle Brigate Rosse e di Prima Linea a Torino dal punto di vista delle vittime. Lo sguardo dell’autore si è focalizzato su soggetti inconsueti: le voci sono quelle di chi ha subìto una inaspettata condanna a morte. Venti uomini che raccontano gli ultimi concitati momenti delle loro vite.

 

Parte da questa inedita prospettiva il dialogo di Claudio Giacchino con lo storico Gianni Oliva venerdì 12 maggio alle 18. E avviene in un luogo tanto suggestivo quanto intriso di storia, il Museo Carcere Le Nuove a Torino in via Paolo Borsellino 3.

 

Iniziativa inserita nel programma Salone Off.

L’ingresso è libero.

Per il troppo alcol 14enne sviene in discoteca e finisce in ospedale: chiuso il locale

Il Questore di Torino ha sospeso la licenza di una discoteca della  precollina torinese. Gli agenti  di Polizia del Commissariato di P.S. “Borgo Po” i avevano infatti visto intorno alla mezzanotte, vicino al locale un giovane, 14 anni, riverso a terra, semincosciente, sotto l’effetto di alcol.  Portato alle “Molinette”, il ragazzo veniva poi dimesso con la diagnosi di “abuso sostanze alcooliche”.

Nel locale era in corso una festa per minori di anni 15, durante la quale venivano servite bevande alcooliche, senza che alcun addetto verificasse l’età degli avventori prima di somministrare le bevande. La discoteca è stata chiusa per 12 giorni.

Chirurgia robotica, trapianto di rene: vescica ricostruita con parte di intestino

PRESSO L’OSPEDALE MOLINETTE DI TORINO

 

Alcuni giorni fa è stato salvato un ragazzo con un intervento mini-invasivo unico e di cui non vi sono precedenti in letteratura medica. Già trapiantato di entrambi i reni, gli è stata asportata e poi ricostruita la vescica utilizzando 45 cm di intestino ed asportato uno dei reni trapiantati non funzionante, grazie alla chirurgia robotica, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Si tratta di un giovane di 29 anni, già sottoposto in passato in un’altra regione italiana a trapianto di rene. Successivamente, esaurita la funzione del primo trapianto, il paziente era stato ritrapiantato a Torino nel 2020, quando la madre gli aveva donato il rene, evitando al figlio il ritorno in dialisi ed una lunga attesa del nuovo trapianto.

Il periodo di benessere del paziente si è però interrotto poche settimane fa quando gli è stato diagnosticato un tumore di vescica ad alto rischio.

L’unica soluzione prospettabile era quella di effettuare un’asportazione radicale della vescica contestualmente all’espianto del rene trapiantato non funzionante per il rischio elevato che fosse interessato dalla malattia tumorale.

“La complessità dell’intervento risiedeva soprattutto nel dover trovare il giusto compromesso tra la necessità di dover effettuare un intervento molto demolitivo e nello stesso tempo l’esigenza di preservare al massimo la qualità della vita del paziente ricostruendo la vescica, in modo da evitare una stomia esterna e risparmiando le strutture deputate alla funzione sessuale, considerata la giovane età del paziente stesso”, afferma il professor Paolo Gontero (Direttore della Clinica Urologica universitaria dell’ospedale Molinette di Torino). La scelta di utilizzare la tecnica robotica è maturata dopo un’attenta valutazione da parte delle équipes urologica e di quella del Centro Trapianti di Rene (diretto dal professor Luigi Biancone), che ha in cura il paziente.

L’intervento, effettuato dal professor Gontero coadiuvato dal dottor Marco Allasia, ha permesso di realizzare l’obiettivo prefissato di asportare in un blocco unico la vescica, gli ureteri nativi, di cui uno con un piccolo rene malformato dalla nascita, i linfonodi della pelvi ed il rene trapiantato non funzionante, oltre che realizzare la ricostruzione di una neovescica utilizzando 45 cm di intestino. “Abbiamo percepito chiaramente i vantaggi della chirurgia robotica mini-invasiva non solo nella parte demolitiva, soprattutto quando si è trattato di asportare il rene trapiantato non funzionante sede di tenaci aderenze, ma anche nella fase di ripristino della connessione del rene trapiantato funzionante alla neovescica, un passaggio che sarebbe risultato oltremodo complesso in chirurgia tradizionale”, afferma il professor Gontero. Grande attenzione è stata fatta nel preservare il rene trapiantato funzionante donato dalla madre.  Il decorso postoperatorio, effettuato presso la Nefrologia del professor Luigi Biancone, usualmente non privo di complicanze negli interventi di cistectomia, è stato oltremodo regolare e caratterizzato da una rapida ripresa, a conferma dei vantaggi della chirurgia mini-invasiva.

I particolari di questo intervento verranno presentati in anteprima nel Convegno nazionale sulla “Gestione clinica del trapianto renale”, presieduto dal professor Biancone al Teatro Vittoria di Torino il 12 e 13 maggio.

Ferisce a colpi di roncola il nuovo compagno della ex

I carabinieri hanno arrestato a Lanzo torinese un 34enne che ha aggredito e ferito il nuovo compagno della sua ex. Giunto a casa della donna ha trovato il “contendente” e lo ha aggredito con una roncola ferendolo ad un braccio. Non contento si è scagliato contro l’auto del malcapitato.

 

Inaugurato uno studentato nelle palazzine dell’ex Moi

Un complesso residenziale di social housing, dedicato principalmente alla residenzialità temporanea a tariffe convenzionate per studenti e giovani lavoratori e per studenti meritevoli provenienti dalle graduatorie del Diritto allo studio, è stato inaugurato ieri all’interno delle sette palazzine dell’ex Villaggio Olimpico Moi di Torino.

 

La riqualificazione urbana e sociale attuata con l’intervento mette a disposizione dei futuri residenti una dotazione di circa 400 posti letto, attraverso un‘offerta abitativa moderna ed accessibile, ricca di servizi alla persona e in linea con una città universitaria come Torino che continua a vivere una fase di grande progettualità ed espansione.

L’evento di oggi avviene a seguito della conclusione del “Progetto Moi – Migranti un’Opportunità di Inclusione”, promosso da Comune di Torino, Regione Piemonte, Prefettura di Torino, Diocesi di Torino, Città Metropolitana di Torino e Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha offerto opportunità di autonomia abitativa e lavorativa a oltre 800 persone che precedentemente occupavano quegli spazi, consentendo l’avvio del processo di riqualificazione.

Al taglio del nastro erano presenti Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, Paolo Mazzoleni, Assessore all’urbanistica di Torino, Giancarlo Scotti, Amministratore delegato di CDP Real Asset Sgr e Direttore Immobiliare di CDP Spa, Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Paolo Boleso, Head of Residential and Social Infrastructure di Investire SGR, e Maurizio Carvelli, Ceo e Founder di Camplus.

Un’importante eredità delle olimpiadi del 2006 viene oggi restituita alla città – ha spiegato il Sindaco Stefano Lo Russo – con una funzione importante che è quella della residenza per studenti, un grandissimo segnale da parte di Torino e della sua competitività in un momento in cui in tutta Italia è esploso il problema del caro affitti. Il quartiere beneficerà di una rivitalizzazione nell’ottica di una strategia urbana più ampia che, proprio oggi, ha visto anche l’apertura della passerella che collega la stazione Lingotto con via Nizza e la metropolitana, un quartiere su cui contiamo, con l’arrivo del parco della salute e il riutilizzo delle arcate del Moi con la rifunzionalizzazione del palazzo del lavoro, di veder ripartire trasformato in un’ottica di sviluppo.”.

Nascondevano un chilo di droga nella cantina

Nell’ambito dei controlli straordinari del territorio, personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia, coadiuvato dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, dall’unità cinofila dell’UPGSP, dal V° Reparto Mobile, dell’Ufficio di Gabinetto, e con l’ausilio di personale della Polizia Locale della Circoscrizione VII°, di tecnici comunali, di personale Iren e Italgas hanno controllato uno stabile di corso Brescia ad uso abitativo civile.

Lo stabile era stato segnalato in quanto luogo di attività illegali. Sono state controllate 39 unità immobiliari e 40 soggetti. Cinque persone sono state denunciate per furto di energia elettrica, alcuni cittadini stranieri sono stati accompagnati in Questura per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale. Contestualmente sono state rimosse e smaltite da personale tecnico 5 bombole di gas gpl. Sono stati emessi 2 provvedimenti di chiusura della fornitura del gas per impianto non conforme. Otto le segnalazioni per abusi edilizi.

Durante le fasi di ispezione e bonifica, in una cantina del palazzo, non abbinabile a nessuna unità abitativa, è stato rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti 1 kg di hashish.

Tutto esaurito alla Consolata per il dibattito sull’Ucraina

Alla ripresa dopo lo stop imposto dalla pandemia, i dibattiti di attualità del Santuario della Consolata in collaborazione con il settimanale della Diocesi di Torino  “La Voce e Il Tempo” hanno affrontato lunedì 8 maggio la drammatica questione dei popoli cristiani in guerra sul terreno infuocato dell’Ucraina. Ne ha parlato don Ermis Segatti, storico delle religioni, in una chiesa gremita, moderatore il direttore de “La Voce e il Tempo” Alberto Riccadonna. I “Lunedì della Consolata” torneranno lunedì 5 giugno alle 21 con il sindaco Stefano Lo Russo sul tema “Dove sta andando Torino”.
F. Rex