CRONACA- Pagina 56

Agroenergie, interviene Cia Piemonte

«Dopo la stagione delle vacche grasse, “gonfiate” dai contributi dei primi conti energia, è arrivata quella delle vacche magre, quando si è scoperto che mantenere i grandi impianti, in assenza di aiuti pubblici adeguati, non era più conveniente. Adesso, le aziende zootecniche tornano a guardare con molto interesse al comparto del biogas. Non più impianti faraonici, il più delle volte realizzati da soggetti terzi solo a fini speculativi, ma strutture dimensionate a misura di allevamento, puntando alla sostenibilità economica e ambientale dell’azienda. Oggi, chi è in grado di autoalimentare un impianto di biogas, magari compensandolo con un sistema fotovoltaico, gode di un vantaggio enorme, sia economico, sia sul piano dell’ottimizzazione generale della gestione dell’azienda agricola, grazie anche alla produzione di digestato, che contribuisce a migliorare la fertilità del suolo e alla riduzione o eliminazione degli asservimenti legati ai terreni per gli spandimenti».

Cosi Corrado Bertello, responsabile zonale della sede Cia Agricoltori italiani di Fossano e referente provinciale di Cia Cuneo per la zootecnia, che oggi partecipa al convegno Agribiogas del Consorzio Monviso Agroenergia a Caramagna Piemonte, insieme al presidente regionale di Cia Piemonte Gabriele Carenini, al direttore provinciale di Cia Cuneo Igor Varrone e al responsabile del Settore tecnico di Cia Cuneo, Maurizio Ribotta.

«L’investimento nel settore del biogas – continua Bertello -, è tornato ad essere conveniente, grazie alle opportunità offerte dalle comunità energetiche, alle tecniche evolute di conduzione degli impianti, come la digestione anaerobica a secco, che ne migliorano di molto la resa. Si produce digestato, ma anche biometano, che può essere immesso nella rete del consumo massivo, oppure utilizzato per la produzione di energia elettrica. E’ un esempio virtuoso di economia circolare, che trasforma i rifiuti, nel caso specifico i liquami della stalla, e i sottoprodotti agricoli, in energia pulita».

Non ultimi, giocano un ruolo non secondario i bandi per i nuovi impianti di biometano e la riconversione degli impianti esistenti, così come i bandi per l’efficientamento degli impianti e i trattori a metano, oppure per la realizzazione di nuovi impianti di biogas elettrico di scala aziendale, oltre all’avvio dell’applicazione del sistema dei prezzi minimi garantiti sul biogas elettrico.

«Siamo fiduciosi nello sviluppo del settore agroenergetico – sostiene Bertello -, l’agricoltura su questo fronte dimostra di avere straordinarie potenzialità».

cs

GPADEL Play Green per il riciclo delle palline esauste

GPADEL, il primo gruppo italiano interamente dedicato al padel, con 10 centri sul territorio piemontese, ha presentato venerdì 16 maggio, presso la sua sede torinese di via Cenisia 7, il lancio ufficiale di “GPADEL Play Green”, un progetto concreto e innovativo per ridurre l’impatto ambientale di questo sport, che sta acquisendo sempre maggiori consensi attraverso il riciclo delle palline esauste.

Erano presenti Armando Calvetti, fondatore di GPADEL, l’assessora alla Transizione Ecologica della Città di Torino Chiara Foglietta, il consigliere regionale Daniele Valle, Francesca Troise, presidente della Circoscrizione 3 di Torino, Manuela Savini, Marco Luino e Elisa Vercelli in qualità di amministratori di Reballtex S.r.l. e Paola e Riccardo Vetere in rappresentanza di Turin CartCircoscrizle aziende che collaborano con GPADEL al progetto di riciclo.

In Italia, ogni anno, si gettano oltre 10 milioni di palline da tennis e padel, con un impatto ambientale significativo. Circa 10 tonnellate di feltro, gomma e plastica finiscono in discarica. Con “GPADEL Play Green” è nata una filiera sostenibile che consente di recuperare queste palline, trasformandole in materiali utili in altri settori, quali pavimentazioni sportive, superfici antiurto e isolanti acustici. Il progetto è realizzato in collaborazione Reballtex (reballtex.it) e Turin Carta (turincarta.com) e grazie al contributo e sostegno della Compagnia di San Paolo attarverso il bando Re:Azioni.

“Crediamo fortemente che lo sport debba essere promotore di valori positivi – dichiara il fondatore di GPADEL Armando Calvetti – con ‘GPADEL Play Green’ vogliamo dimostrare che anche un piccolo gesto come il riciclo di una pallina può fare una grande differenza. Come fondatore di GPADEL penso sia molto importante che un’attività, nel mondo di oggi, volga sempre uno sguardo verso il sociale e verso il territorio in cui opera”.

“Salutiamo positivamente questa iniziativa che facilità l’adozione di comportamenti responsabili da parte dei singoli e, allo stesso tempo, produce valore – commenta l’assessora alla Transizione Ecologica della Città di Torino Chiara Foglietta – Una raccolta di rifiuti responsabile ed efficiente è imprescindibile per l’adozione di pratiche circolari che consentano di mitigare l’impatto ambientale; ma per il successo di queste politiche è sempre necessario il coinvolgimento dei cittadini. Sono numerosi i progetti che la Città di Torino sta portando avanti con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti sul territorio comunale, iniziative mirate che, come questa della raccolta della palline da tennis e padel usurate, hanno l’obiettivo di favorire quei piccoli comportamenti sostenibili, armonici e coerenti che rappresentano un tassello importante nel chiudere il cerchio dell’economia circolare”.

“L’Italia, nell’ambito del riciclo, è da considerare un’eccellenza – ha sottolineato il consigliere della Regione Piemonte Daniele Valle – in quanto i risultati la attestano al di sopra della media europea. Questi dati positivi rappresentano un ulteriore invito a migliorare, e per questo la Regione Piemonte ha in cantiere progetti ambiziosi da sviluppare in tempistiche già definite, dai numeri molto importanti, come ad esempio l’82% del riciclo urbano entro il 2035. I cestini, in cui depositare le palline usurate, rappresentano anche un bel simbolo per ricordare quanto sia importante contribuire al riciclo, anche privatamente”.

È stata inoltre promossa l’iniziativa di donare, da parte di GPADEL, parte delle palline esauste all’Istituto dei Sordi di Torino Fondazione Onlus, sito a Pianezza, per ridurre il rumore derivato dallo spostamento di banchi e cattedre, che causano il malfunzionamento degli apparecchi acustici utilizzati dai giovani audiolesi.

L’iniziativa di “GPADEL Play Green” è attiva dal maggio 2025 in tutti i centri GPADEL, locati a Borgaro, Leinì, Torino (via Cesana e corso Moncalieri), Bruino, Rivalta, Sestriere, Torrazza Piemonte, Fossano e Vinovo, e sarà progressivamente estesa anche ai circoli di tennis e padel esterni che vorranno aderire a questa rete di economia circolare.

I soli centri GPADEL contribuiscono generando circa 2,8 tonnellate di rifiuti di palline. “GPADEL Play Green” prevede quindi la raccolta delle palline  tramite contenitori Play Green installati nei centri; il trasporto in impianti specializzati; il riciclo e la trasformazione dei materiali come gomma e feltro in nuovi prodotti, tra cui l’innovativo PA.RI.EK, il pavimento creato dalla lavorazione di materiale plastico interamente riciclato ed ecologico al 100%. Le palline da tennis e padel triturate negli appositi stabilimenti contribuiscono alla creazione di questi pavimenti, riducendo così l’impatto ambientale. Il pavimento PA.RI.EK., nato come superficie industriale, ha trovato i suoi svariati impieghi grazie alla sua estrema versatilità anche nel campo dell’arredo urbano e civile.

“Con GPADEL Play Green otteniamo un altro importante obiettivo – dichiara Armando Calvetti – Riparare ciò che è rotto è molto più rivoluzionario che buttare via”.

Mara Martellotta

Scioglimento di Associazioni Comitati Riuniti di Porta Palazzo

Dopo sedici anni di battaglie sul territorio occupandosi di tutte le criticità cittadine “Associazioni Comitati Riuniti di Porta Palazzo” si scioglie in seguito alle dimissioni per motivi personali della storica Presidente Adriana Romeo. Nel corso dell’Assemblea che ha decretato questa decisione non c’è stata purtroppo da parte di altri componenti la disponibilità nel proseguire il lavoro che è stato svolto per anni, non avendo più intravisto un futuro confronto con le istituzioni come quando il Comitato si era costituito.

Nel corso degli anni grazie all’impegno, la passione ed il sostegno di tutti i Comitati sono stati realizzati piccoli e grandi ma importanti risultati, affrontate svariate sfide, vissuti momenti di sconforto ma anche di gioia, e tentato di costruire molte relazioni che hanno lasciato il segno sul territorio. “Alla inevitabile malinconia che accompagna la conclusione di ogni esperienza umana e sociale così lunga ed importante si affianca pure la saggia riflessione dell’inevitabile scorrere del tempo e sulla realtà che segna i cicli storici, come quelli dei Comitati di Porta Palazzo e di San Salvario, iniziati 30 anni fa, che nascono, si evolvono e infine si esauriscono fisiologicamente”, racconta la Presidente dal 2009 Adriana Romeo che aggiunge: “non si tratta di una sconfitta perché nel corso di tutto questo tempo abbiamo avuto modo di intessere tutta una serie di relazioni che ci ha arricchito. Purtroppo questa decisione arriva anche da una mancata partecipazione dei cittadini che comunque sono sempre stati grati quando si risolvevano i problemi.”

Igino Macagno

Igino Macagno

Anziano morto con ferita alla testa, ascoltati i figli

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, al momento a carico di ignoti, per la morte dell’uomo di 91 anni che a Giaveno ha riportato una profonda ferita alla testa. In una telefonata al 118, uno dei tre figli aveva detto che il padre era caduto e si era ferito. I carabinieri e il PM hanno ascoltato i tre per ricostruire i fatti. La  ferita alla testa potrebbe essere stata provocata da una caduta o da qualcuno, forse durante un litigio.

Linea 1 Metro Torino: “Via libera al completamento fino a Cascine Vica”

“Con la delibera approvata  dal CIPESS, si compie un passo determinante verso il completamento della linea 1 della metropolitana di Torino, un’infrastruttura strategica non solo per il capoluogo, ma per l’intera regione. Questa azione garantisce la piena realizzazione di un’opera fondamentale per la mobilità sostenibile e lo sviluppo del territorio. Parallelamente, gli uffici tecnici della Regione stanno dialogando con il Ministero delle Infrastrutture per il trasferimento degli ulteriori 8,5 milioni previsti dalla legge finanziaria, a conferma di una collaborazione istituzionale solida ed efficace. Grazie a questo lavoro sinergico tra Regione, Ministero e istituzioni locali, diamo continuità a un progetto che migliorerà concretamente la vita dei cittadini e contribuirà alla crescita di tutto il Piemonte”. Così il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alle Infrastrutture Strategiche, Enrico Bussalino, a seguito della delibera del CIPESS che ha autorizzato l’utilizzo dell’avanzo di 24 milioni di euro dalla tratta “Lingotto-Bengasi” per il completamento della Linea 1 della metropolitana fino a Cascine Vica.
cs

Il Ministro della Cultura Giuli in visita ai Musei Reali

Ieri il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, a Torino per il Salone del Libro,  ha visitato i  Musei Reali di Torino  accompagnato da Mario Turetta, Capo Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura e Direttore delegato dei Musei Reali di Torino insieme allo staff.

foto di Giuliano Berti per i Musei Reali di Torino

 

UNCEM e Specchio dei Tempi per le popolazioni colpite dall’alluvione 

La Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi interviene con una prima donazione di 10 mila euro e lancia un appello ai lettori: “Non lasciamoli soli”. UNCEM promuove e diffondere la raccolta fondi di Specchio dei Tempi, da sempre vicina ai territori, agli enti locali e alle comunità.

Qui le informazioni per donare: https://www.specchiodeitempi.org/progetto/alluvione-pismonte-2025/

Mentre il Piemonte affronta l’ennesima emergenza legata alle piogge torrenziali e agli allagamenti, Specchio dei Tempi si mobilità ancora una volta per portare un aiuto concreto alle popolazioni del canavese, San Raffaele Cimena e limitrofi, Monteu da Po, Brusasco, Lauriano, Cavagnolo e Val di Susa, le zone più colpite. La Fondazione, da sempre al fianco nei momenti più drammatici, ha aperto ufficialmente una sottoscrizione straordinaria per sostenere chi ha perso tutto. Ogni donazione, anche piccola, può fare la differenza. Insieme si può portare speranza dove ora c’è fango e silenzio.

Come donare per l’alluvione Piemonte: tutti possono sostenere “Alluvione Piemonte” qui sul sito con carta di credito e pay pal, oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa, Specchio dei Tempi – via Lugaro 15, 10126 Torino.

Iban: IT67L0306909606100000117200

Indicando nella causale: Alluvione Piemonte 2025

Si può donare direttamente sull’app di Satispay andando su Servizi alla sezione Donazioni.

Mara Martellotta

Venerdì 16 maggio: Giornata Nazionale del Mal di Testa

All’ospedale Regina Margherita di Torino
In occasione della Giornata Nazionale del Mal di Testa, venerdì 16 maggio dalle ore 10 alle ore 16, gli operatori del Centro Cefalee dell’età evolutiva, afferente alla Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute e della Scienza di Torino, saranno disponibili nell’area dei Poliambulatori dell’ospedale, sede del Centro, per rispondere ai più frequenti quesiti che riguardano questa condizione patologica e fornire informazioni utili per il miglioramento della diagnosi e della cura. Anche il bambino e l’adolescente, infatti, possono soffrire di questo disturbo, che spesso impatta in modo significativo sulla qualità di vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
L’incidenza della cefalea in età evolutiva è infatti aumentata del 10-20% negli ultimi anni: ad oggi si stima che il 50-75% di bambini ed adolescenti abbia sperimentato almeno una volta il mal di testa.
Presso lo stand allestito sarà disponibile materiale informativo relativo alla cefalea in età pediatrica, diari della cefalea e informazioni sull’offerta di cura del Centro Cefalee dell’età evolutiva.
Come ogni anno, la Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC), in collaborazione con la Società Italiana di Neurologia (SIN) e con il contributo della  Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) e delle Associazioni dei pazienti (Al.Ce), organizza in più di 30 città Italiane la Giornata Nazionale del Mal di Testa.

Pro Pal al Salone, tensione con la polizia

Attimi di tensione tra Pro Pal e forze dell’ordine  oggi a Torino davanti all’ingresso del Salone del libro. I partecipanti a un presidio organizzato dal comitato Torino per Gaza hanno divelto un paio di pannelli della cancellata. Gli agenti del reparto mobile della polizia hanno fatto indietreggiare i manifestanti.

ASviS “Obiettivo 2030. Come trasformare l’Italia per un futuro sostenibile  

Festival dello Sviluppo Sostenibile

 

Alla presentazione sono intervenuti Margherita Bianchi, Ferruccio De Bortoli,

Enrico Giovannini, Salvatore Rossi, Chiara Saraceno

Torino, 15 maggio 2025 – È stato presentato oggi, 15 maggio, al Salone Internazionale del Libro di Torino il volume “Obiettivo 2030. Come trasformare l’Italia per un futuro sostenibile“, a cura di Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). La presentazione si è svolta durante l’evento del Festival dello Sviluppo Sostenibile al Caffè Letterario, Padiglione Oval, con gli interventi di Margherita Bianchi (responsabile del programma “Energia, Clima e risorse” dell’Istituto Affari Internazionali – IAI), Ferruccio De Bortoli (Presidente della Fondazione “Corriere della Sera”), Salvatore Rossi (economista e ex direttore Generale della Banca d’Italia) e Chiara Saraceno (Honoray fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino).

Pubblicato a pochi mesi dal Rapporto ASviS 2024, il primo volume della “collana ASviS edita da Rubbettino propone una riflessione articolata sull’attuale stato del mondo e sui profondi rischi sistemici che attraversano le quattro dimensioni dello sviluppo sostenibile: ambientale, economica, sociale e istituzionale. Attraverso l’analisi di dati, scenari globali e dinamiche geopolitiche, il volume mette in luce la crescente urgenza di trasformazioni strutturali, evidenziando come il mancato rispetto degli impegni internazionali stia aggravando crisi interconnesse che riguardano anche la democrazia, l’accesso all’informazione e la libertà scientifica. Il libro, diviso in due sezioni: la prima illustra una sintesi del Rapporto ASviS 2024, con il quadro aggiornato sull’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 a firma di Enrico Giovannini; la seconda ospita contributi inediti di esperte ed esperti italiani di alto profilo, che riflettono sulle trasformazioni necessarie per un futuro equo e resiliente.

Il libro arriva in un momento segnato dall’inasprimento di numerose crisi globali: l’aumento dell’estrema povertà, il superamento della soglia critica di +1,5°C rispetto alla media delle temperature preindustriali, eventi climatici sempre più violenti, e un quadro geopolitico instabile. Si tratta di una vera e propria “policrisi“, in cui emergenze ambientali, economiche e sociali si rafforzano a vicenda, mettendo a rischio la tenuta dei sistemi democratici. Di conseguenza, il dibattito tra quattro degli autori del libro si è concentrato sulla domanda “lo sviluppo sostenibile ha ancora un futuro?” e sulle politiche internazionali, europee e nazionali capaci di accelerare il cammino verso un futuro sostenibile.

Chi pensa che la sostenibilità sia ‘solo’ una questione risolvibile con singoli interventi nei processi produttivi o nelle politiche pubbliche, magari sbandierati come trasformazioni epocali all’insegna del greenwashing e del socialwashing, dovrebbe finalmente comprendere che la costruzione di uno sviluppo sostenibile è molto più di questo. Ogni rinvio delle azioni che vanno nella giusta direzione aumenta sia il rischio di insostenibilità dell’intero sistema, e sia i costi che saremo costretti a pagare in termini economici, sociali e ambientali – ha sottolineato Enrico Giovannini aprendo l’evento – Peraltro, con la firma del Patto sul Futuro e della Dichiarazione sulle generazioni future alle Nazioni Unite, nel settembre scorso l’Italia si è impegnata a mettere la sostenibilità e la pianificazione strategica al centro delle politiche pubbliche, utilizzando scienza, dati e strumenti previsionali per rispondere in modo efficace alle crisi sistemiche”.

Come emerso nel dibattito, il volume rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere le sfide della sostenibilità in un contesto globale in rapido mutamento e offre proposte concrete per accelerare la trasformazione dell’Italia verso una traiettoria di sviluppo più giusta, equa e inclusiva. In particolare, nel corso del dibattito Salvatore Rossi ha analizzato i nodi dell’innovazione e delle istituzioni nella crescita economica, mentre Ferruccio De Bortoli si è soffermato sul destino della decarbonizzazione europea nel contesto post-Trump. Margherita Bianchi ha affrontato le implicazioni geopolitiche della transizione energetica e Chiara Saraceno ha sottolineato i fattori di insostenibilità sociale legati a povertà, disuguaglianze e accesso all’istruzione.

L’evento è trasmesso in diretta sui canali dell’ASviS sitoFacebook e YouYube e di ANSA e sulla pagina Facebook di Rai per la sostenibilità ESG.

In Piemonte, a maggio, il cartellone del Festival dello Sviluppo Sostenibile prevede questi 37 incontri

 

Per approfondire

– Il sito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 e la sezione dedicata ai media.

– Il cartellone completo del festival con oltre 1200 iniziative per tutto il mese di maggio.