CRONACA- Pagina 550

Il Rettore Maggiore dei Salesiani, don Artime, cardinale

 

Sorpresa e commozione nella grande famiglia salesiana al Valdocco di Torino e al Colle don Bosco a Castelnuovo per la nomina a cardinale del Rettor Maggiore dei Salesiani don Angel Fernàndez Artime. Don Artime figura infatti fra i 21 nuovi cardinali che il 30 settembre, festa liturgica di san Girolamo, Papa Francesco creerà durante il nuovo Concistoro che ha annunciato al termine dell’Angelus. Dei nuovi cardinali 18 sono “elettori” tra cui il salesiano don Angel Fernàndez Artime, l’unico non ancora Vescovo, mentre tre sono ultraottantenni. Tra gli italiani un altro religioso, mons. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, dell’Ordine dei Frati minori. Don Artime, nato nelle Asturie in Spagna, ha appreso la notizia a Torino, nella Casa Madre dei salesiani a Valdocco. I salesiani di don Bosco sono presenti in 132 nazioni dei 5 continenti.     F.R
Nella foto don Artime durante la sua recente missione in Zambia (archivio fotografico del settimanale “La Voce e il Tempo”.

Bandiere a brandelli sulla rotonda Maroncelli

Potrà anche essere un dettaglio ma quel tricolore e quella bandiera di Torino ridotte a brandelli proprio all’ingresso della città per chi arriva da Savona, Asti e Alessandria sono un brutto biglietto da visita. I vessilli fanno bella (si fa per dire) mostra di se’ sui pennoni della rotonda Maroncelli, all’imbocco delle autostrade e di corso Unità d’Italia.

Trascinato per metri da un’auto in fuga

In corso Principe Eugenio a Torino, un’Opel Astra ha urtato un’auto guidata da un poliziotto fuori dall’orario di servizio. L’agente una volta sceso dal veicolo, si è qualificato, e a quel punto il giovane a bordo dell’Astra è ripartito, trascinandosi dietro l’agente che, per bloccare la fuga, si era attaccato all’auto. La vettura è stata fermata poco dopo dalle pattuglie della polizia.

Chiusura galleria Montebasso, Città Metropolitana studia viabilità alternativa

La Città metropolitana di Torino sta lavorando ad una viabilità alternativa per attenuare gli effetti negativi della chiusura della galleria Montebasso sulla Strada Provinciale 1 a Lanzo, che ha costretto a deviare il traffico sulla Provinciale 2, che attraversa l’abitato di Germagnano.
Nel corso di una mattinata di sopralluoghi a Lanzo e Cafasse, il vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo, insieme al dirigente e ai tecnici della Direzione Viabilità 1, ha incontrato i sindaci della Città di Lanzo Torinese Fabio Vottero Bernardina, di Comune Di Germagnano Mirella Mantini, di Comune di Pessinetto Gianluca Togliatti, di Comune di Viù Daniela Majrano, di Comune di Ala di Stura Mauro Garbano e gli amministratori delle Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e Alpi Graie, per fare il punto sugli interventi necessari per mettere in sicurezza la galleria.
“Abbiamo convocato gli amministratori locali sul posto non appena i sopralluoghi e le prime indagini tecniche ci hanno consentito di valutare l’entità dei problemi riscontrati nella galleria” sottolinea il vicesindaco Suppo.
Sono in corso le indagini tecniche sullo stato della calotta della galleria, interessata da problemi al sistema di sgrondo delle acque. Tali indagini sono propedeutiche alla redazione di un progetto definitivo-esecutivo di messa in sicurezza della galleria.

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/viabilita/a-confronto-con-i-sindaci-per-attenuare-il-disagio-causato-dalla-chiusura-della-galleria-montebasso

Cascina Giaione, “pulizie estive”

A Cascina Giaione a Torino c’è profumo di estate. I volontari hanno pulito l’aiuola dalle erbacce per fare più spazio alle piante e ai fiori di campo.

#torinospaziopubblico #torino #volontariato #cascinagiaione #verdepubblico

(Facebook Torino Spazio Pubblico)

Efficientamento energetico, prosegue il piano per gli immobili comunali

Altri quattro edifici di Torino si aggiungono all’elenco degli immobili che nei prossimi mesi potranno avvantaggiarsi di importanti opere di efficientamento e riqualificazione energetica.

La Giunta comunale ha approvato su proposta dell’Assessora alle Politiche per l’Ambiente e l’Energia Chiara Foglietta, i quattro progetti definitivi presentati da Iren Smart Solutions.

Sono in tutto 800 gli immobili di proprietà della Città che entro fine 2029 saranno oggetto di efficientamento e riqualificazione energetica, grazie all’accordo sottoscritto lo scorso anno dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal Presidente di Iren Luca Dal Fabbro con l’obiettivo di rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista dei consumi e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Prosegue così l’impegno di Torino, tra le 100 città europee impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030, verso una città a impatto climatico zero.

Il finanziamento dei quattro interventi approvati questa mattina ammonta a 7 milioni e 800mila euro e sarà interamente a carico del concessionario Iren, secondo quanto previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città.

Gli immobili interessati dai lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico includono il complesso di corso Corsica 55, dove ha sede la Circoscrizione Otto, il complesso scolastico E/10 in via Romita 19, il complesso edilizio della Scuola Elementare “Leone Sinigaglia” (Centro Lilliput1, Centro Famiglia, Palestra, Piscina Sebastopoli) in corso Sebastopoli 258/260, il complesso sede degli uffici della Polizia Municipale e dell’Ufficio Ambiente e Verde in via Bologna 74.

Gli interventi dei progetti approvati riguardano prevalentemente opere relative all’involucro edilizio, con isolamento termico delle superfici orizzontali e verticali, riqualificazione degli impianti di climatizzazione (estiva ed invernale), sostituzione dell’illuminazione con utilizzo di tecnologia a Led, sostituzione di serramenti e realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici.

C.A.R.

Primo caso al mondo di parto dopo Procreazione Medicalmente Assistita

Donna affetta da sindrome di Alström, presso l’ospedale Sant’Anna di Torino
Nei giorni scorsi si è verificato il primo caso al mondo di parto in una donna affetta da una malattia genetica rarissima, la sindrome di Alström, dopo un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
La donna, 32 anni di Torino, con una storia di infertilità durata diversi anni, ha partorito nei giorni scorsi, presso la Ginecologia e Ostetricia universitaria 1 dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino (diretta dalla professoressa Chiara Benedetto).
La sindrome di Alström è una malattia rarissima che conta pochi casi al mondo, caratterizzata da alterazioni di molti organi, dovuta a mutazioni del gene ALMS1. Si manifesta con gravi problemi di vista e udito, tendenza all’obesità, diabete, disfunzioni cardiache, renali ed epatiche, e spesso infertilità.
Nel caso specifico è stato necessario eseguire una fecondazione in vitro, ed in particolare l’iniezione diretta degli spermatozoi all’interno degli ovociti (ICSI). La paziente nel suo percorso di trattamento è stata sottoposta a stimolazione ovarica, recupero chirurgico degli ovociti, ICSI e diagnosi genetica pre-impianto rivolta alla ricerca di eventuali alterazioni del numero di cromosomi degli embrioni. Una volta ottenuto il risultato delle indagini genetiche, è stato eseguito il trasferimento in utero di un singolo embrione che ha dato esito alla gravidanza, conclusasi con successo con il parto di un neonato maschio, di 3110 g, in ottima salute. Il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita è stato seguito dal dottor Andrea Carosso, che fa parte dell’équipe del Centro di PMA, afferente alla Ginecologia e Ostetricia universitaria 1, di cui è referente il dottor Gianluca Gennarelli. La gravidanza è stata seguita in collaborazione con l’équipe dell’ambulatorio di gravidanze a rischio, di cui è referente il professor Luca Marozio.
A 38 settimane, un lieve peggioramento delle funzioni cardiovascolari e metaboliche materne ha indotto l’équipe della professoressa Benedetto a programmare l’espletamento del parto cesareo, con il supporto dell’équipe anestesiologica (diretta dalla dottoressa Simona Quaglia). Il neonato è stato preso in carico dalla Neonatologia universitaria (diretta dalla professoressa Alessandra Coscia). Mamma e neonato sono rientrati a casa dopo pochi giorni in ottime condizioni.
“Ancora un parto che ha del miracoloso. Un primo caso al mondo che ha permesso ad una donna affetta da una rarissima Sindrome di essere seguita nel tempo dai nostri professionisti e di poter mettere al mondo con successo un bel maschietto sano. Ancora una volta la Città della Salute di Torino conferma di essere un’eccellenza a livello italiano e mondiale in tutti i campi della sanità. Complimenti al lavoro sinergico delle numerose équipes che hanno partecipato a questo straordinario parto. E buona vita a mamme e neonato” afferma il Direttore generale della Città della Salute di Torino dottor Giovanni La Valle.

Movida, controlli di polizia a Porta Nuova e San Salvario

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Nel fine settimana, come di consueto, sono stati svolti i controlli congiunti, coordinati dalla Polizia di Stato con l’ausilio dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, nel centro cittadino volti a contrastare la “mala-movida”.

Nella giornata di venerdì e di sabato i controlli si sono concentrati nella zona di Porta Nuova e di San Salvarioper poi spostarsi in tutte le aree della movida torinese interessate dall’afflusso di un ingente numero di persone quali Piazza Santa Giulia, via Borgo Dora, Piazza Vittorio Veneto e vie limitrofe.

Complessivamente, sono state controllate 272 persone, una persona è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio, 3 sono state denunciate per essersi rifiutati di dare le proprie generalità. Dei 10 locali pubblici 2 sono stati sanzionati per 1000 euro a causa delle cattive condizioni igieniche. Sono stati sanzionate 10 persone per aver violato le regole della strada nella conduzione di biciclette e monopattini per un totale di 500 euro. L’unità cinofila dell’Upgsp ha inoltre intercettato, nel piazzale antistante la Stazione ferroviaria, 4 soggetti con modiche quantità di sostanza stupefacente che venivano segnalati alla locale Prefettura. Uno di loro era stato appena scarcerato ed era già destinatario della misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Grandinata in Piemonte: perso dal 70 al 100% del raccolto

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REGIONE AL LAVORO PER RACCOGLIERE LA STIMA DEI DANNI
Il presidente Cirio questa mattina a Cortemilia con i rappresentanti delle istituzioni e degli agricoltori: “È un evento eccezionale nella sua eccezionalità,
per questo la Regione metterà in campo anche risorse proprie per non lasciare indietro nessuno”
Telefonata del ministro Lollobrigida che ha garantito il supporto del Governo 
 
 
Una perdita che va dal 70 al 100% del raccolto e danni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese.
Anche se una stima esatta dei danni non è ancora possibile fornirla, è purtroppo evidente la gravità delle conseguenze della violenta grandinata che si è abbattuta giovedì pomeriggio su alcune zone del Piemonte, in particolare l’Alta Langa cuneese e alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino.
Per fronteggiare e fare il punto sulla situazione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha voluto convocare questa mattina una riunione in Comune a Cortemilia (CN), uno dei più colpiti dalla calamità. Al suo fianco il sindaco Roberto Bodrito, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, con il consigliere provinciale Massimo Antoniotti, il presidente dell’Unione montana Alta Langa Davide Carlo Falletto,il presidente dell’Associazione Sindaci del Roero Silvio Artusio Comba e il presidente dell’Unione montana Langa Astigiana Marco Listello.
 
In connessione telefonica anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che nelle scorse ore ha già ricevuto dal presidente Cirio una prima ricognizione delle aree interessate dai danni e ha garantito la massima vicinanza del Governo per sostenere famiglie e imprenditori.
In sala molta commozione da parte dei Sindaci e dei rappresentanti del mondo economico e agricolo, in particolare vitivinicolo e corilicolo, per una situazione senza precedenti in un territorio che rappresenta una assoluta eccellenza nella produzione in particolare di vini rinomati e della celebre nocciola Tonda gentile delle Langhe.
«In questa fase – hanno spiegato il presidente Cirio e l’assessore Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto, è importante ricordarlo a tutti, documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino, conservando questa documentazione, perché sarà fondamentale per poter accedere agli indennizzi, sia per i danni all’agricoltura che quelli legati alle case, alle auto e alle aziende. Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale, ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro. Sarà inoltre necessario monitorare nel tempo la situazione, perché oltre al danno immediato c’è anche quello che si manterrà in modo evidente per gli anni a venire e dovrà essere tenuto in dovuta considerazione. I tecnici dell’Arpa insieme a quelli della Regione sono già al lavoro dalle prime ore dopo la grandinata per effettuare i sopralluoghi. Siamo consapevoli che non è una situazione normale, perché è un evento eccezionale nella sua eccezionalità, per questo la Regione metterà in campo anche risorse proprie per riuscire ad indennizzare le aziende. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per non lasciare solo nessuno».
«La Provincia di Cuneo – ha sottolineato il presidente Luca Robaldo – si mette fin da subito a disposizione con i propri uffici e i propri tecnici per aiutare i Comuni a raccogliere tutta la documentazione necessaria alla Regione per attivare velocemente le procedure di richiesta dello stato di emergenza. Giovedì pomeriggio alle 17.30 si svolgerà una assemblea dei sindaci e, se necessario, siamo pronti anche noi ad approvare una delibera provinciale di richiesta dello stato di calamità».
«Ringrazio il presidente Cirio per aver voluto essere qui e per l’attenzione immediata che ha dato a questa situazione, davvero senza precedenti – ha dichiarato il sindaco di Cortemilia Bodrito –. Abbiamo visto arrivare sfere di grandine del diametro di quasi 10 centimetri che hanno colpito e devastato campi, vetture e abitazioni come proiettili. Siamo persone abituate a darci da fare e basta guardarsi intorno perché ovunque ci sono persone già al lavoro per ripristinare le proprie case e le proprie attività, ma la vicinanza delle istituzioni è fondamentale perché serve un aiuto importante di fronte alla gravità dei danni».
Regione e Provincia di Cuneo nelle prossime ore si attiveranno anche per garantire la possibilità per i Comuni di procedere con lo smaltimento e il rimessaggio dei materiali e delle macerie dovute ai danni, individuando anche degli eventuali centri di raccolta.
Un altro aspetto da tutelare nel caso dei trasformatori, di fronte alla perdita consistente della quota di autoproduzione, riguarda la possibilità di acquistare prodotto esterno garantendone lo status agricolo.