SAUZE D’OULX – Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con il Sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi il 18 settembre ha tagliato il nastro dell’inaugurazione della nuova scuola di Sauze.
Una data quella del 18 settembre 2025 che resterà nella storia del Comune di Sauze d’Oulx.

A distanza di una settimana da quello storico taglio del nastro il Sindaco Mauro Meneguzzi esprime ancora una volta la sua grande soddisfazione: “Voglio ancora una volta dire GRAZIE a tutti. L’ho fatto giovedì 18 al momento dell’inaugurazione e lo ribadisco. Un grande grazie a tutti coloro che hanno permesso che il sogno di una nuova scuola a Sauze d’Oulx si realizzasse. Questo straordinario intervento è la dimostrazione che lavorando tutti assieme si possono fare grandi cose. Abbiamo dimostrato come un piccolo Comune sia stato una grande squadra. E oggi con profondo orgoglio possiamo dire che una delle 3 scuole “Casa Clima School” del Piemonte e una delle 22 in Italia sia qui da noi a Sauze d’Oulx. Il grazie va a chi ha immaginato il sogno, a chi l’ha progettato, a chi l’ha finanziato, a chi l’ha realizzato, a chi ne ha seguito tutto l’iter passo a passo. Un grazie alle istituzioni scolastiche che ci sono state vicinissime. Un grazie alla famiglie che hanno atteso questo momento e il grazie più grande va ai bambini perché questa da giovedì è la loro casa. Un grazie poi alle istituzioni a partire dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e alle autorità civili, militari e religiose che hanno voluto condividere con noi il momento dell’inaugurazione. Un grazie particolare al Ministro Giuseppe Valditara che ha accettato il nostro invito e ci ha onorato della sua presenza”.
Mauro Meneguzzi nell’esprimere la sua soddisfazione guarda ancora più avanti: “Siamo soddisfatti, lo sono particolarmente in prima persona, perché siamo convinti che la scuola sia lo strumento fondamentale per mantenere viva la montagna. Altrimenti diventiamo Gardaland, un enorme parco divertimenti, ma senza sostanza. La scuola vuol dire storia, tradizione, cultura, eccellenza in campo sportivo coniugata con eccellenza ambientale e culturale. E la nostra è una scuola sicura, confortevole e bella che guarda al futuro per il futuro stesso della nostra montagna”.
Un salone dell’auto a Torino che non è più la città dell’auto e dopo tutte le recenti vicende anche giudiziarie della famiglia Agnelli – Elkann? Una famiglia che non ha più il diritto morale di vivere a Torino. Un salone con poco senso purtroppo. Sembra infatti che sarà un salone di auto prevalentemente cinesi. L’auto italiana quasi non c’è più. Neppure il Presidente della Repubblica viaggia più su una macchina italiana. Cosa voglia dire un salone a Torino oggi non so dirlo. Torino ha il museo dell’auto. Chi lo ideò, vide lontano. Circa le piazze non ho idee precise. Certo Cioccolatò o altre feste campagnole in piazza San Carlo erano peggiori del Salone dell‘Auto nella città in cui la Fiat si è suicidata. Questa è diventata una città di camerieri, era una città di operai che producevano, malgrado i sindacati abbiamo fatto di tutto per assecondare il suicidio della Fiat.

Un grazie sentito al proprietario Mattia Santin, la cui visione e determinazione hanno reso possibile questo passo, e un ringraziamento speciale a Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Carabinieri, Sindaci e Amministratori, così come a tutti i volontari e alle istituzioni presenti, che con la loro partecipazione hanno dato ulteriore significato al momento inaugurale.
