CRONACA- Pagina 484

Donna presa in pieno da un’auto sulle strisce pedonali

Una donna è caduta sull’asfalto urtata da una vettura sulle strisce pedonali a Biella. Un’auto, forse per distrazione del conducente l’ha investita in pieno.  Nonostante il violento impatto fortunatamente le sue condizioni non sono gravi ma è stata portata in ospedale dal 118 per controlli medici. È intervenuta la polizia locale per i rilievi.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Da Biraghi i frati cappuccini

Biraghi, azienda leader in Italia nel settore lattiero caseario, ha accolto nella giornata di venerdì 29 settembre i Frati Cappuccini provenienti da Piemonte e Liguria in visita a Cavallermaggiore per le Missioni Popolari “La Terra Buona”, organizzate in collaborazione con Parrocchia ed Oratorio locali. Il gruppo di missionari – composto da ventidue religiosi tra Frati Cappuccini, suore e alcuni laici – ha infatti arricchito la sua permanenza di due settimane in città partecipando a diverse attività che hanno coinvolto la popolazione come incontri, tornei sportivi e celebrazioni ecclesiastiche e visitando famiglie ed aziende del territorio, tra cui la Biraghi S.p.a.

 

Nella giornata di venerdì, il Cav. Claudio Testa ed il Dott. Giorgio Boglione, Consiglieri d’Amministrazione di Biraghi S.p.a., hanno accolto i Frati nella sede cavallermaggiorese dell’azienda, dove hanno avuto modo di assaggiare i prodotti dell’Azienda e del territorio. La visita è poi continuata nei reparti e negli uffici Biraghi, dove i missionari hanno incontrato i dipendenti Biraghi per un momento di confronto costruttivo.

“A piccoli passi” venerdì 6 ottobre con i Liocorni a Chieri

Quarto appuntamento per “A piccoli passi“, le iniziative gratuite organizzate da Camminare lentamente in collaborazione con il nido Cucciolo di Chieri per le famiglie con bambini della fascia 0-6 anni nell’ambito del progetto Slow Time del Comune di Chieri.

Dalla frazione Valle Ceppi di Pino Torinese si risale la collina e si raggiunge la strada che collega Pino Torinese con Baldissero Torinese, che si prende a destra per svoltare in strada Tetti Vasco. Sullo spartiacque collinare tra la valle del Rio Pasano e quella del Tepice, si svolta in strada Superga e scende verso la ex statale 10 tra tratti asfaltati e altri inghiaiati, passando accanto alla magnifica villa settecentesca “Il Cipresso”, progettata dall’architetto Bernardo Vittone.

Giunti davanti al grande salice bianco di Pavassano, inserito nel 2020 tra gli alberi monumentali della Regione Piemonte, i Liocorni, vale a dire l’attore Claudio Dughera e i musicisti Mosè Morsut e Vanni Pertusio narreranno con parole e musica la famosa storia di Vaugelade “zuppa di sasso”. Un vecchio lupo cerca ospitalità nel villaggio degli animali per cucinare una “zuppa di sasso. Finirà con una grande cena con tutti gli animali, curiosi di conoscere un lupo dal vero

Un racconto che mette al centro l’accoglienza e l’integrazione, che si svilupperà, nella rivisitazione dei Liocorni, tra musiche e buffi incontri.

Lunghezza percorso: 2,5 km.

In collaborazione con Comune di Pino Torinese e famiglia Menzio

Ritrovo a Pino Torinese, frazione Valle Ceppi, piazzale Don Boglione, ore 17

Info e prenotazioni: Angelo 349/7210715, sentierichieri@virgilio.it

In autunno arrivano i “GiovedìTalk”, ciclo di incontri aperto a tutti

Una occasione per capire il modo in cui la società di oggi sia arrivata all’attuale organizzazione politica, economica e culturale, quali siano i suoi protagonisti, le sue forze trainanti, le sue officine e le sue fucine, dove stia andando, dove talvolta inciampa e, allo stesso tempo cercare di intravedere quali traguardi si prefigge.

 

Quattro incontri, sempre di giovedì alle ore 19nella sede di Euroedizioni, in Via Osasco 62 Torino, per indagare cosa sia davvero la funzione pubblica, come ci si destreggia nella governance della città, come restituire serietà e obiettività alla comunicazione politica e infine la giusta attenzione al volontariato come partecipazione attiva alle realtà più difficili.

Uno spazio per stimolare il dialogo grazie ad autorevoli relatori, per provare ad offrire idee, suggestioni, coinvolgendo tutti a conoscere meglio il presente.
Quattro giovedì, quattro incontri, quattro temi d’attualità per non essere sempre i soliti quattro gatti a discutere il giovedì sera, perché come sosteneva Dostoevskij:
Le idee hanno conseguenze”
 
A seguito degli incontri, grazie all’aiuto di Alpes d’Oc, è prevista una cena con prodotti regionali. Alpes d’Oc è un Agriturismo e Ristorazione, Appartamenti e Camere per vacanze, Bed & Breakfast.
Gradita prenotazione, fino a esaurimento posti. Via Osasco 62, Torino.

Quota: 20 € ad evento, comprensivo della cena. Scrivere a gioveditalk@gmail.com indicando il proprio nominativo oppure mandare un sms o un whatsapp al +39 339 4167458 indicando il/i partecipante/i.

Inizio giovedì ottobre
Luigi Tivelli, gran commis della Funzione Pubblica, che svelerà scena e retroscena dell’apparato parlamentare
giovedì 12 ottobre
Osvaldo Napoli e Stefano Callà percorreranno le complesse regole della governance di una città.
giovedì 19 ottobre
Carmine Festa, responsabile del dorso torinese del Corriere della Sera, interpellato da Edmondo Bertaina, spiegherà come si mette in pagina la politica.

giovedì 26 ottobre

Maita Sartori, Sergio Rosso e Rodolfo Pampaloni, ci porteranno a bordo di quella nave salva vita che è il volontariato, declinato tra salute, accoglienza e sport.

 

I relatori coinvolti sono:

 
Luigi Tivelli,
già consigliere parlamentare della Camera dei Deputati, consigliere parlamentare della presidenza del Consiglio e Capo di Gabinetto. Ha pubblicato 32 libri in materia politica economica e sociale. Politologo, editorialista per numerosi giornali oggi collabora al Messaggero e Formiche.net.
 
Osvaldo Napoli,
nato a Torino, deputato alla Camera per quattro legislature. Esperienza di amministratore locale (consigliere comunale a Torino fino al 2021) e di Sindaco (quattro mandati presso il comune di Giaveno e due mandati presso il comune di Valgioie), con incarichi ricoperti in Anci. Ruoli ai vertici in Finpiemonte, Villa Gualino, Ativa autostrade, su nomina regionale.
 
Stefano Callà,
torinese, avvocato amministrativista ed consulente legale per la pubblica istruzione. Appassionato di storia moderna e contemporanea è Direttore responsabile di Giustoscuola.it.
 
Carmine Festa,
Avellino 17 agosto 1966 Laurea Giurisprudenza Università di Salerno, Giornalista professionista. Nel 2000 partecipa alla fondazione del quotidiano Corriere dell’Irpinia. Dal 2010 al 2017 caporedattore centrale Corriere del Mezzogiorno edizioni Campania e Puglia. A Torino dal 2017 per la fase preliminare dell’uscita del Corriere Torino .Dal marzo 2023 responsabile redazione Torino del Corriere della sera Nel 2008 ha preso parte al programma International vip leader negli Stati Uniti su invito del governo USA per studiare il futuro dei media Docente a contratto al Suor Orsola Benincasa di Napoli in scienze della comunicazione dove al termine del master diretto da Paolo Mieli ha coordinato il lavoro degli studenti sfociato nella pubblicazione di un libro dedicato alla persona e alla vicenda di Enzo Tortora.

Edmondo Bertaina,

torinese, una laurea in materie umanistiche, scuola di giornalismo Carlo Chiavazza, scrive di politica, cultura e società per diverse testate. Promotore culturale di festival e incontri. Stregato dall’arte contemporanea ha curato e ideato mostre, scritto testi critici e cataloghi. Fondatore e Direttore di GazzettaTorino.

Sergio Rosso,

classe 1946, torinese, imprenditore in campo finanziario, assicurativo e nell’automotive. Presidente dal 1983 degli Asili Notturni Umberto I, Ente Morale, Onlus. Dal 1998 Presidente e fondatore dell’associazione “Piccolo Cosmo” onlus, nel 2021 diviene Presidente della fondazione di “Patrocinio Per i Dismessi dagli Ospedali Psichiatrici di Torino”. Torinese dell’anno nel 2019. Nel 2022 riceve il Premio per la cultura della legalità Caponnetto.

Maita Sartori,

nata in Toscana, a Torino dal 1963. Ginecologa. Esperta nell’assistenza al Percorso Nascita. Già consulente dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’UNESCO e della Marina Militare sul tema della salute femminile e delle emergenze materno-infantili. Dal 2014 al 2017 per la Fondazione Francesca Rava ginecologa volontaria sulle navi della Marina Militare in soccorso dei naufraghi nel Canale di Sicilia, nelle operazioni Mare Nostrum, Frontex e Sophia. Nel 2020 eletta Presidente del Comitato della Croce Rossa di Torino ha affrontato la prima ondata dell’epidemia Covid.
Rodolfo Pampaloni, nato a Torino ma di origini tosco liguri, avvocato civilista, appassionato di storia politica e di sport acquatici. Canottaggio e canoa le attività che coltiva da anni, impegnato nell’adaptive rowing discilpina per persone con disabilità fisiche, visive o intellettive.
 
 
Ingresso su prenotazione fino a esaurimento posti.
Quota: 20 € ad evento, comprensivo della cena.
Scrivere a gioveditalk@gmail.com indicando il proprio nominativo oppure mandare un sms o un whatsapp al +39 339 4167458 indicando il/i partecipante/i.
Indirizzo incontri: Via Osasco 62, Torino

Caccia al lanciatore di sassi sulle auto sul raccordo Torino – Pinerolo

Ieri un tir e un’auto che viaggiavano sul raccordo autostradale Torino-Pinerolo in direzione di Pinerolo sono stati centrati  al parabrezza da alcuni sassi lanciati dalla strada vicino allo svincolo di Candiolo, tra None e Orbassano. Colpita anche un’auto della polizia stradale che era intervenuta. Si sta cercando l’uomo che ha lanciato le pietre, si tratterebbe di un senzatetto.

Casae popolari: via i mezzi abbandonati. La Regione contro il degrado

L’assessore Chiara Caucino: «Troppe auto e furgoni giacciono da anni in stato di totale abbandono nelle aree dei palazzi Atc. Un fatto illegale che intendiamo sanare al più presto rimuovendoli e, laddove possibile, individuando i responsabili. L’”illegalità zero” che perseguiamo da anni passa anche e soprattutto dalla riqualificazione e dal mantenimento degli spazi comuni – proprio come i cortili e i parcheggi – ordinati e puliti, facendo rispettare le regole più elementari del vivere civile».
La Regione dichiara guerra all’illegalità nelle case popolari piemontesi. E lavora per restituire quel decoro che gli inquilini onesti, che sono la maggior parte, meritano, senza essere costretti a subire le angherie e le sopraffazioni di pochi maleducati e, purtroppo, come dimostrano i recenti fatti di cronaca, spesso anche violenti.
Il «repulisti» parte dalla rimozione delle decine e decine di auto, camioncini e altri mezzi di trasporto abbandonati da anni nei parcheggi, nei cortili e nelle aree comuni delle case popolari in tutta la regione.
A toccare con mano la situazione è stato lo stesso assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino, che ora ha deciso di passare all’azione.
In questa settimana verrà chiesto alle tre Atc piemontesi di svolgere, entro fine anno, un censimento su tutti i veicoli abbandonati nelle aree attinenti agli stabili da loro amministrati. Fatto ciò, si provvederà, in accordo con i Comuni, alla rimozione, tentando, laddove possibile, di risalire al proprietario, che dovrà rispondere di quanto commesso.
D’altronde la legge parla chiaro: il detentore del veicolo che abbandona o che procede alla sua demolizione senza consegnarlo ad un centro di raccolta autorizzato o ad un rivenditore è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da mille a 5mila euro.
«In questi anni ho girato decine di stabili gestiti dalle Atc Piemonte, Nord, Centrale e Sud – spiega Caucino – e ho potuto vedere numerosi veicoli completamente abbandonati, sporchi, il più delle volte riempiti di scarti o di immondizia. Si tratta di una situazione inaccettabile – oltre che illegale – che va sanata al più presto. Ne avevo già parlato con i presidenti delle Atc e con alcuni sindaci e tutti avevano concordato sulla necessità di intervenire – e in fretta – per restituire decoro a quelle aree. Ricordo che uno dei punti cardine delle mie politiche sulla casa è “illegalità zero” e che la legalità non si persegue soltanto con il controllo e la repressione – spesso ovviamente indispensabili – ma anche con la riqualificazione, con il bello».
«Numerose esperienze ci insegnano che dove c’è il bello aumenta il senso di legalità, che chi è solito delinquere, generalmente sta alla larga dalle aree riqualificate. Questa importante iniziativa – conclude Caucino – seppur di diversa natura –  fa il paio con “Il Giardino più bello”, il “contest” in cui abbiamo chiesto agli inquilini dei palazzi di edilizia popolare di impegnarsi per rendere più belli i propri cortili e giardini. Solo da una presa di coscienza dell’importanza del bene comune e della sua cura si può davvero fare attecchire il seme di una legalità non soltanto basata sulla coercizione, ma soprattutto sulla consapevolezza».

Le biblioteche del Torinese ancora più in rete

Approvata in Sala Rossa la convenzione tra la Città di Torino e i Comuni di Beinasco, Chieri, Chivasso, Collegno, Moncalieri, oltre che con con la Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese, per la progettazione operativa del coordinamento e integrazione dei propri sistemi bibliotecari.

Tramite le già esistenti ACT, Aree di cooperazione territoriale del sistema bibliotecario metropolitano, la convenzione metterà in rete i cataloghi, i servizi di consultazione e prestito, le attività gestionali di quasi ottanta biblioteche oltre a quelle operanti nel capoluogo piemontese.

Il documento, presentato dall’assessora Rosanna Purchia, ricorda come l’International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA) riconosca alle Biblioteche un ruolo essenziale per l’attuazione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, per il fatto di costituire luoghi di prossimità, inclusivi ed accessibili, e strumenti per promuovere il welfare culturale. Viene richiamata anche la Carta di Milano delle Biblioteche, redatta un anno fa dagli assessori e assessore alla Cultura delle principali città del Paese, la quale rilancia il ruolo delle biblioteche pubbliche e definisce le linee guida del potenziamento dei servizi bibliotecari territoriali.

Infine la delibera oggi approvata sottolinea come già nel 2021 l’Indagine nazionale “La Biblioteca per te” (promossa dall’AIB – Associazione italiana Biblioteche, RdR – Rete delle Reti, in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza), avesse evidenziato l’alto livello di fidelizzazione e di riconoscimento del ruolo del servizio bibliotecario pubblico, anche da parte dei cittadini di Torino e dell’area metropolitana, nel promuovere percorsi di cittadinanza attiva.

Il Consiglio comunale ha inoltre dato il via libera auna modifica statutaria relativa alla Fondazione Centro per la conservazione e il restauro “La Venaria Reale”, al fine di garantire la possibilità di designare componenti all’interno del Consiglio di Amministrazione, oltre che a eventuali nuovi soci Fondatori, anche agli attuali soci Fondatori Città Metropolitana di Torino e Fondazione CRT.

La modifica statutaria parifica così il trattamento per tutti i soci qualificati come Fondatori, tra i quali ad oggi, oltre alla Città di Torino, ci sono il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, il Comune di Venaria Reale, la Compagnia di San Paolo, Università e Politecnico.

 

Dal Comune ok all’ampliamento del Museo Egizio

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato una deliberazione proposta dall’assessore Paolo Mazzoleni, con la quale si prende atto del progetto di ampliamento, rifunzionalizzazione e messa in sicurezza del “Museo delle Antichità Egizie” e si procede alla deroga del Regolamento Edilizio (area coperta) in quanto l’area coperta da costruzioni stabili eccede i 2/3 della Superficie fondiaria del lotto interessato dall’intervento.

L’area riguarda la copertura del cortile del Palazzo del Collegio dei Nobili che sarà destinato ad area di accoglienza dei visitatori e di smistamento dei percorsi di visita.

Carceri, il ruolo delle Regioni

Richiamare l’attenzione dei rappresentanti delle istituzioni sui compiti loro affidati in materia di gestione dell’esecuzione penale. È questo l’obiettivo dell’incontro Carcere: il ruolo delle Regioni, che si è svolto nel pomeriggio al Circolo dei lettori di Torino, promosso dal Garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano in collaborazione con la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali in concomitanza con il Festival delle Regioni.

“Come garanti delle persone detenute che hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita, di lavoro e di dignità delle comunità penitenziarie – ha sottolineato Mellano – sentiamo la necessità di richiamare l’attenzione dei rappresentanti istituzionali e dell’opinione pubblica ai compiti che il quadro normativo vigente, fin dal 1975 e spesso in modo esclusivo, mette in capo alle Regioni nella gestione del carcere contemporaneo”.

“Le Regioni hanno un ruolo imprescindibile nell’esecuzione penale – ha spiegato – e i detenuti hanno diritto soggettivo ad essere trattati dignitosamente, curati e istruiti”.

Il portavoce della Conferenza nazionale Stefano Anastasia ha denunciato che la situazione carceraria è difficile a causa del sovraffollamento e che nel 2022, con 85 suicidi, si è toccato il record degli ultimi vent’anni.

“Per promuovere occasioni di rieducazione – ha aggiunto – occorre sviluppare politiche territoriali capaci di dar vita a percorsi nei quali le Regioni devono farsi parte attiva. Da esse, infatti, dipendono per esempio l’assistenza sanitaria e le politiche sociali e del lavoro. Fondamentale, inoltre, è la capacità della società civile di accogliere e di aiutare i detenuti a reinserirsi”.

Emilia Rossi del Collegio dei Garante nazionale ha evidenziato “la presenza di gravi carenze, soprattutto in ambito sanitario, dove le Regioni, concordando linee comuni in Conferenza delle Regioni, potrebbero essere decisive. Regioni, enti territoriali e società civile possono inoltre offrire un importante contributo in tema di opportunità di vita, di reinserimento lavorativo, di istruzione e formazione a chi esce dal carcere”.

“Va infine preso atto – ha concluso Rossi – che il rischio suicidario aumenta nel momento del rientro in società, una disperazione comune a molti ex detenuti, legata al mancato inserimento nella vita reale”.

Sono inoltre intervenute la vicerettrice dell’Università di Torino Laura Scomparin e il provveditore dell’Amministrazione penitenziaria del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Rita Monica Russo.

Erba alta nei parchi e manutenzione verde pubblico a Torino, il Comune promette nuove risorse

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Nella seduta di ieri del Consiglio Comunale è stata discussa l’interpellanza generale “Torino è una giungla” (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima), presentata per sapere come Sindaco e Giunta Comunale “intendono migliorare la situazione riguardante la manutenzione del verde e in che modo, attraverso quali interventi e impiego di risorse umane ed economiche”.

Torino è una giungla: lo dice la cittadinanza intera – ha denunciato Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) – con strade pericolose per il verde che avanza e giardini con erba altissima e pieni di rifiuti. È una situazione che non può essere la normalità – ha detto – e che richiede un maggior numero di sfalci dell’erba e più risorse.

In risposta, l’assessore al Verde Pubblico Francesco Tresso ha precisato che la competenza è suddivisa tra la Divisione Verde e Parchi e le Circoscrizioni. Ha quindi spiegato che dei 130 km quadrati su cui si estende la città, 21 sono occupati da aree verdi pubbliche (il 16%), con 16 mq di verde pubblico per ogni abitante: uno dei valori più elevati nelle grandi città italiane – ha sostenuto. Ci sono poi 257 aree giochi e 53 aree cani, oltre a una trentina di parchi cittadini.

Ha però denunciato che dalla fine degli Anni Novanta c’è stato un depauperamento di risorse. All’epoca – ha detto – erano in servizio circa 300 giardinieri comunali, nel 2004 un centinaio, ora sono 35.

Ha quindi rivendicato un aumento delle risorse da parte di quest’Amministrazione, invertendo il trend.

Ha poi spiegato che nel 2023 è stato messo a bilancio per le 8 Circoscrizioni una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro e che ad agosto c’è stato un incremento di ulteriori 500 mila euro, arrivando a una somma di 2.588.000 euro.

L’anno scorso – ha detto – il prima sfalcio è partito a maggio, in ritardo, per questioni amministrative, ma anche atmosferiche, con piogge sopra la media stagionale. Quest’anno – ha affermato – è stato già terminato il secondo sfalcio e il terzo è previsto entro la fine dell’anno.

Infine, ha evidenziato che da questa estate è stato avviato un Tavolo di coordinamento cittadino per il verde orizzontale insieme ad Amiat e Gtt. La cabina di regia – ha precisato – presidia tutti gli interventi sulle aree verdi, per conoscere ampiezza e omogeneità di sfalcio e manutenzione e per favorire una maggiore flessibilità operativa e meglio definire le priorità.

Ha quindi annunciato che nel 2024 le risorse saranno allineate con l’anno in corso e che entro fine anno saranno ultimate le gare di appalto, con una gara divisa in 4 lotti. È anche previsto un lotto “centrale”.

Ha anche detto che verrà riattivata l’Agenda del Verde per informare la cittadinanza sugli sfalci, con cadenza quindicinale, e che si sta cercando di coinvolgere ulteriormente i privati per la manutenzione delle aree verdi.

Nel dibattito in aula, il consigliere Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) ha sottolineato come la città sia invasa dalle erbacce, evocando il salgariano “I misteri della Jungla Nera”, e si è chiesto se davvero sia così difficile programmare gli interventi di sfalcio, elencando le criticità in varie zone. Iannò ha quindi accusato assessore e maggioranza di essere latitanti nei confronti dei problemi della città.

Da parte sua, Giuseppe Catizone (Lega) ha evidenziato come gradirebbe che alle parole seguissero i fatti, ironizzando sul fatto che la maggioranza abbia dovuto riunirsi per capire che ci sono erba alta e buche. Per il consigliere è evidente come occorrano più stanziamenti per lo sfalcio, anche assumendo giardinieri.

Andrea Russi (M5S) ha affermato che l’incuria e il degrado del verde pubblico sono un problema, ma quello principale è costituito dalla mancanza di visione da parte della maggioranza e del sindaco, i quali – ha aggiunto – non hanno evidentemente simpatia per i parchi, vedasi Meisino e Pellerino.

Per Domenico Garcea (Forza Italia) Torino è una giungla, con erba alta oltre un metro. E sono sempre più numerose – ha affermato – le segnalazioni dei torinesi inferociti a causa del degrado di quartieri, marciapiedi, piste ciclabili e pensiline. Nei mesi scorsi – ha aggiunto – la maggioranza ha rivendicato con orgoglio lo stato di abbandono di strade, piazze e giardini con la necessità di tutelare la biodiversità e aumentare la resilienza climatica: uno straordinario esempio di delirio ecologista – ha concluso – che confonde la nostra città con l’Amazzonia.

Per Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) definire Torino una giungla è un’iperbole che trova però una sua ragione nella realtà di una città invasa per tutta l’estate dall’erba alta. Non si aspettava oggi – ha detto – le scuse di Tresso, ma nemmeno che non riconoscesse di avere avuto un problema con lo sfalcio del verde: un “totale fallimento” non soltanto gli elettori del centrodestra, ma per i torinesi tutti. Se poi l’erba alta è stata una scelta consapevole nel segno della biodiversità – ha rincarato – sarebbe un errore ancora più grave, perché il tema della biodiversità nulla ha a che vedere con lo sfalcio dell’erba e le graminacee alte due metri.

Secondo Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) la manutenzione del verde, nell’ottica di preservarlo, deve fare i conti con le mutate condizioni climatiche, utilizzando un sistema più flessibile. Sulla questione della biodiversità, ha respinto le polemiche, ricordando come l’assessore regionale Marnati abbia stanziato 20 milioni di euro per la creazione di corridoi ecologici in aree urbane e la tutela della biodiversità e degli insetti. Secondo la consigliera, la biodiversità in ambito urbano è importante da tutelare, per contrastare la crisi climatica.

Nadia Conticelli (PD), evidenziando come il taglio dell’erba sia un tema complesso, ha sottolineato come questa Amministrazione si sia concentrata sui progetti di visione, che vanno tenuti insieme alla quotidianità. È cambiata la percezione del verde da parte della cittadinanza – ha sostenuto – e c’è una nuova sensibilità, è cambiato il clima, sono cambiate le specie delle erbe. Per questo, ha osservato, sono accolti con favore la costituzione di una cabina di regia, la realizzazione di un appalto in tempi brevi e gli aspetti comunicativi della programmazione.

Secondo Tiziana Ciampolini (Torino Domani), sono necessarie risorse aggiuntive, poiché l’aumento delle temperature aumenta i costi di gestione del verde. Ha quindi valutato positivamente l’avvio di un coordinamento.

Per Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) il tema del verde è da affrontare in modo costruttivo. Il problema non viene negato e anzi sono stati previsti un aumento di risorse, un tavolo di coordinamento e un lotto unico centrale. Servono strumenti flessibili – ha concluso.

Secondo Claudio Cerrato (PD) la cifra stanziata è insufficiente, ma con gli incrementi le risorse potrebbero essere abbastanza. È però necessario – ha concluso – lavorare perché lo sforzo della Città, immane, sia adeguato alle necessità.

Per Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) occorre dare priorità ad alcune aree, come quelle giochi, tralasciandone altre, come le rotonde.

Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha ribadito di aver ricevuto numerosissime segnalazioni da cittadine e cittadini e che bisogna cercare di avere almeno uno sfalcio in più durante l’anno, per ridurre il malcontento.

Ironizzando su chi ha parlato di giungla urbana, Pierino Crema (PD) ha sostenuto che l’assessore ha tracciato un quadro preciso della situazione e delle difficoltà di bilancio. Per il consigliere, occorre evitare strumentalizzazioni e superare la vulgata secondo cui Torino avrebbe sostituito le fabbriche con condomini e supermercati, mentre invece sono state realizzatnuovi spazi di verde pubblico.

Infine, Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha sottolineato come l’ampio dibattito sia stato il riflesso della grande sensibilità da parte di cittadini e cittadine su questo tema, augurandosi maggiori stanziamenti per la manutenzione di prati e aiuole, con una seria presa di coscienza del problema.

Nella replica, l’assessore Francesco Tresso ha affermato che la città merita attenzione particolare alla cura dell’erba e che sono stati messi in atto accorgimenti che porteranno a risultati. Stiamo lavorando sul bilancio – ha concluso – e la questione viene affrontata seriamente, anche per quanto riguarda l’organizzazione e le metodologie di intervento.