CRONACA- Pagina 369

Cascina Giaione, “pulizie estive”

A Cascina Giaione a Torino c’è profumo di estate. I volontari hanno pulito l’aiuola dalle erbacce per fare più spazio alle piante e ai fiori di campo.

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(Facebook Torino Spazio Pubblico)

Efficientamento energetico, prosegue il piano per gli immobili comunali

Altri quattro edifici di Torino si aggiungono all’elenco degli immobili che nei prossimi mesi potranno avvantaggiarsi di importanti opere di efficientamento e riqualificazione energetica.

La Giunta comunale ha approvato su proposta dell’Assessora alle Politiche per l’Ambiente e l’Energia Chiara Foglietta, i quattro progetti definitivi presentati da Iren Smart Solutions.

Sono in tutto 800 gli immobili di proprietà della Città che entro fine 2029 saranno oggetto di efficientamento e riqualificazione energetica, grazie all’accordo sottoscritto lo scorso anno dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal Presidente di Iren Luca Dal Fabbro con l’obiettivo di rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista dei consumi e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Prosegue così l’impegno di Torino, tra le 100 città europee impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030, verso una città a impatto climatico zero.

Il finanziamento dei quattro interventi approvati questa mattina ammonta a 7 milioni e 800mila euro e sarà interamente a carico del concessionario Iren, secondo quanto previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città.

Gli immobili interessati dai lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico includono il complesso di corso Corsica 55, dove ha sede la Circoscrizione Otto, il complesso scolastico E/10 in via Romita 19, il complesso edilizio della Scuola Elementare “Leone Sinigaglia” (Centro Lilliput1, Centro Famiglia, Palestra, Piscina Sebastopoli) in corso Sebastopoli 258/260, il complesso sede degli uffici della Polizia Municipale e dell’Ufficio Ambiente e Verde in via Bologna 74.

Gli interventi dei progetti approvati riguardano prevalentemente opere relative all’involucro edilizio, con isolamento termico delle superfici orizzontali e verticali, riqualificazione degli impianti di climatizzazione (estiva ed invernale), sostituzione dell’illuminazione con utilizzo di tecnologia a Led, sostituzione di serramenti e realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici.

C.A.R.

Primo caso al mondo di parto dopo Procreazione Medicalmente Assistita

Donna affetta da sindrome di Alström, presso l’ospedale Sant’Anna di Torino
Nei giorni scorsi si è verificato il primo caso al mondo di parto in una donna affetta da una malattia genetica rarissima, la sindrome di Alström, dopo un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
La donna, 32 anni di Torino, con una storia di infertilità durata diversi anni, ha partorito nei giorni scorsi, presso la Ginecologia e Ostetricia universitaria 1 dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino (diretta dalla professoressa Chiara Benedetto).
La sindrome di Alström è una malattia rarissima che conta pochi casi al mondo, caratterizzata da alterazioni di molti organi, dovuta a mutazioni del gene ALMS1. Si manifesta con gravi problemi di vista e udito, tendenza all’obesità, diabete, disfunzioni cardiache, renali ed epatiche, e spesso infertilità.
Nel caso specifico è stato necessario eseguire una fecondazione in vitro, ed in particolare l’iniezione diretta degli spermatozoi all’interno degli ovociti (ICSI). La paziente nel suo percorso di trattamento è stata sottoposta a stimolazione ovarica, recupero chirurgico degli ovociti, ICSI e diagnosi genetica pre-impianto rivolta alla ricerca di eventuali alterazioni del numero di cromosomi degli embrioni. Una volta ottenuto il risultato delle indagini genetiche, è stato eseguito il trasferimento in utero di un singolo embrione che ha dato esito alla gravidanza, conclusasi con successo con il parto di un neonato maschio, di 3110 g, in ottima salute. Il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita è stato seguito dal dottor Andrea Carosso, che fa parte dell’équipe del Centro di PMA, afferente alla Ginecologia e Ostetricia universitaria 1, di cui è referente il dottor Gianluca Gennarelli. La gravidanza è stata seguita in collaborazione con l’équipe dell’ambulatorio di gravidanze a rischio, di cui è referente il professor Luca Marozio.
A 38 settimane, un lieve peggioramento delle funzioni cardiovascolari e metaboliche materne ha indotto l’équipe della professoressa Benedetto a programmare l’espletamento del parto cesareo, con il supporto dell’équipe anestesiologica (diretta dalla dottoressa Simona Quaglia). Il neonato è stato preso in carico dalla Neonatologia universitaria (diretta dalla professoressa Alessandra Coscia). Mamma e neonato sono rientrati a casa dopo pochi giorni in ottime condizioni.
“Ancora un parto che ha del miracoloso. Un primo caso al mondo che ha permesso ad una donna affetta da una rarissima Sindrome di essere seguita nel tempo dai nostri professionisti e di poter mettere al mondo con successo un bel maschietto sano. Ancora una volta la Città della Salute di Torino conferma di essere un’eccellenza a livello italiano e mondiale in tutti i campi della sanità. Complimenti al lavoro sinergico delle numerose équipes che hanno partecipato a questo straordinario parto. E buona vita a mamme e neonato” afferma il Direttore generale della Città della Salute di Torino dottor Giovanni La Valle.

Movida, controlli di polizia a Porta Nuova e San Salvario

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Nel fine settimana, come di consueto, sono stati svolti i controlli congiunti, coordinati dalla Polizia di Stato con l’ausilio dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, nel centro cittadino volti a contrastare la “mala-movida”.

Nella giornata di venerdì e di sabato i controlli si sono concentrati nella zona di Porta Nuova e di San Salvarioper poi spostarsi in tutte le aree della movida torinese interessate dall’afflusso di un ingente numero di persone quali Piazza Santa Giulia, via Borgo Dora, Piazza Vittorio Veneto e vie limitrofe.

Complessivamente, sono state controllate 272 persone, una persona è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio, 3 sono state denunciate per essersi rifiutati di dare le proprie generalità. Dei 10 locali pubblici 2 sono stati sanzionati per 1000 euro a causa delle cattive condizioni igieniche. Sono stati sanzionate 10 persone per aver violato le regole della strada nella conduzione di biciclette e monopattini per un totale di 500 euro. L’unità cinofila dell’Upgsp ha inoltre intercettato, nel piazzale antistante la Stazione ferroviaria, 4 soggetti con modiche quantità di sostanza stupefacente che venivano segnalati alla locale Prefettura. Uno di loro era stato appena scarcerato ed era già destinatario della misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Grandinata in Piemonte: perso dal 70 al 100% del raccolto

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REGIONE AL LAVORO PER RACCOGLIERE LA STIMA DEI DANNI
Il presidente Cirio questa mattina a Cortemilia con i rappresentanti delle istituzioni e degli agricoltori: “È un evento eccezionale nella sua eccezionalità,
per questo la Regione metterà in campo anche risorse proprie per non lasciare indietro nessuno”
Telefonata del ministro Lollobrigida che ha garantito il supporto del Governo 
 
 
Una perdita che va dal 70 al 100% del raccolto e danni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese.
Anche se una stima esatta dei danni non è ancora possibile fornirla, è purtroppo evidente la gravità delle conseguenze della violenta grandinata che si è abbattuta giovedì pomeriggio su alcune zone del Piemonte, in particolare l’Alta Langa cuneese e alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino.
Per fronteggiare e fare il punto sulla situazione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha voluto convocare questa mattina una riunione in Comune a Cortemilia (CN), uno dei più colpiti dalla calamità. Al suo fianco il sindaco Roberto Bodrito, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, con il consigliere provinciale Massimo Antoniotti, il presidente dell’Unione montana Alta Langa Davide Carlo Falletto,il presidente dell’Associazione Sindaci del Roero Silvio Artusio Comba e il presidente dell’Unione montana Langa Astigiana Marco Listello.
 
In connessione telefonica anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che nelle scorse ore ha già ricevuto dal presidente Cirio una prima ricognizione delle aree interessate dai danni e ha garantito la massima vicinanza del Governo per sostenere famiglie e imprenditori.
In sala molta commozione da parte dei Sindaci e dei rappresentanti del mondo economico e agricolo, in particolare vitivinicolo e corilicolo, per una situazione senza precedenti in un territorio che rappresenta una assoluta eccellenza nella produzione in particolare di vini rinomati e della celebre nocciola Tonda gentile delle Langhe.
«In questa fase – hanno spiegato il presidente Cirio e l’assessore Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto, è importante ricordarlo a tutti, documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino, conservando questa documentazione, perché sarà fondamentale per poter accedere agli indennizzi, sia per i danni all’agricoltura che quelli legati alle case, alle auto e alle aziende. Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale, ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro. Sarà inoltre necessario monitorare nel tempo la situazione, perché oltre al danno immediato c’è anche quello che si manterrà in modo evidente per gli anni a venire e dovrà essere tenuto in dovuta considerazione. I tecnici dell’Arpa insieme a quelli della Regione sono già al lavoro dalle prime ore dopo la grandinata per effettuare i sopralluoghi. Siamo consapevoli che non è una situazione normale, perché è un evento eccezionale nella sua eccezionalità, per questo la Regione metterà in campo anche risorse proprie per riuscire ad indennizzare le aziende. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per non lasciare solo nessuno».
«La Provincia di Cuneo – ha sottolineato il presidente Luca Robaldo – si mette fin da subito a disposizione con i propri uffici e i propri tecnici per aiutare i Comuni a raccogliere tutta la documentazione necessaria alla Regione per attivare velocemente le procedure di richiesta dello stato di emergenza. Giovedì pomeriggio alle 17.30 si svolgerà una assemblea dei sindaci e, se necessario, siamo pronti anche noi ad approvare una delibera provinciale di richiesta dello stato di calamità».
«Ringrazio il presidente Cirio per aver voluto essere qui e per l’attenzione immediata che ha dato a questa situazione, davvero senza precedenti – ha dichiarato il sindaco di Cortemilia Bodrito –. Abbiamo visto arrivare sfere di grandine del diametro di quasi 10 centimetri che hanno colpito e devastato campi, vetture e abitazioni come proiettili. Siamo persone abituate a darci da fare e basta guardarsi intorno perché ovunque ci sono persone già al lavoro per ripristinare le proprie case e le proprie attività, ma la vicinanza delle istituzioni è fondamentale perché serve un aiuto importante di fronte alla gravità dei danni».
Regione e Provincia di Cuneo nelle prossime ore si attiveranno anche per garantire la possibilità per i Comuni di procedere con lo smaltimento e il rimessaggio dei materiali e delle macerie dovute ai danni, individuando anche degli eventuali centri di raccolta.
Un altro aspetto da tutelare nel caso dei trasformatori, di fronte alla perdita consistente della quota di autoproduzione, riguarda la possibilità di acquistare prodotto esterno garantendone lo status agricolo.

Muore in moto a 22 anni. Grave l’amico

Grave incidente ieri sera che ha coinvolto due giovani in sella a una  Yamaha sulla strada provinciale per Ivrea, a Pavone Canavese.

Gli automobilisti hanno visto la moto in un fosso e hanno allertato i soccorsi. Morto il conducente di 22 anni, grave in ospedale l’amico.  I due motociclisti sono stati sbalzati fuori strada, sull’asfalto, la dinamica è al vaglio della polizia.

Barriera di Milano, tre pusher finiscono in manette

Tre cittadini stranieri, due senegalesi e un maliano, sono stati arrestati in tre differenti contesti dagli agenti del Commissariato Barriera Milano poiché gravemente indiziati detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nel primo caso, gli agenti del Commissariato notano alla fermata GTT Crispi Est di corso Novara un uomo muoversi con fare sospetto il quale, alla vista dei poliziotti, sale a bordo del bus. Gli agenti seguono la vettura e fermano l’uomo per un controllo. Tra i sedili dove era seduto il trentasettenne maliano, gli agenti rinvengono un ovulo di cocaina del peso di 10 grammi. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti scoprono la presenza di altro stupefacente già confezionato in dosi e pronto alla vendita, circa una settantina di grammi tra eroina e cocaina. I poliziotti sequestrano anche un bilancino di precisione, il materiale per il confezionamento delle dosi e 2470 euro in contanti.

Un trentanovenne senegalese, invece, è stato arrestato a seguito di un controllo di un veicolo in corso Vercelli. Gli agenti fermano l’auto ma una volta che il veicolo arresta la marcia, il passeggero apre la portiera e si dà alla fuga. Gli agenti inseguono l’uomo il quale si disfa di alcuni ovuli, poi recuperati dai poliziotti e contenenti una ventina di grammi di cocaina, gettandoli all’interno dell’androne di uno stabile. Il fuggitivo viene fermato definitivamente in via Malone. La perquisizione a casa del cittadino straniero permette agli agenti di rinvenire oltre 300 grammi di cocaina, un’ottantina di eroina e modiche quantità di crack, oltre al materiale pe il confezionamento delle dosi e alla somma di 1200 euro in contanti.

Il terzo arresto è avvenuto nelle ultime ore. Gli agenti del commissariato fermano per un controllo in via Leinì un cinquantacinquenne senegalese. Il cittadino straniero viene trovato in possesso di una dose di crack e di oltre 300 euro in contanti. A casa dell’uomo, nella stanza d uso esclusivo, gli agenti trovano 47 grammi di cocaina, 24 di crack e 15 di eroina. Per il cinquantacinquenne, come nei due casi precedenti, scatta l’arresto per la violazione delle norme sugli stupefacenti.

Strada Colle del Nivolet, lavori in corso

La Città metropolitana di Torino deve eseguire opere urgenti di protezione alla spalla sinistra del ponte al km 9+600 della Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet, a seguito di uno scalzamento e di un’erosione localizzata della spalla.
Per garantire la sicurezza della circolazione è istituito il divieto di transito ai veicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate a partire dal km 4+900, tutti i giorni sino al termine dell’intervento.
Dal divieto di transito sono esclusi gli autobus del servizio di trasporto pubblico, comprese le navette dal parcheggio del Lago Serrù al Colle del Nivolet in funzione domenica 9 luglio, giorno in cui la Provinciale 50 sarà chiusa al traffico nell’ambito dell’iniziativa “A piedi tra le nuvole”. Ricordiamo inoltre che è disponibile dal lunedì al sabato un servizio gratuito di bus navetta feriale da Locana al Colle del Nivolet, grazie al contributo dei Comuni di Ceresole Reale, Noasca e Locana e del Parco Nazionale Gran Paradiso e di Turismo Torino e Provincia

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/viabilita/per-lavori-su-un-ponte-la-sp-50-del-colle-del-nivolet-chiusa-ai-veicoli-pesanti

Rotatoria di piazza Rivoli, da lunedì via ai lavori

Per la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclabili

Al via lunedì 10 luglio il cantiere per la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclabili nella rotatoria di piazza Rivoli. Nodo di particolare importanza per la viabilità cittadina e assai trafficato, la rotonda viene percorsa ogni giorno da un numero elevato di veicoli che la attraversano reimmettendosi poi sulle diverse strade collegate, spesso a una velocità che può rappresentare un pericolo per chi si sposta nella piazza in sella a una bicicletta o a piedi.
Verranno realizzati passaggi pedonali rialzati sui corsi Vittorio Emanuele e Francia (sia ad Est che ad Ovest della rotatoria) e costruite banchine sagomate all’ingresso dei suddetti corsi per rallentare la velocità dei veicoli in entrata: tali banchine, realizzate con elementi rimovibili, sono già presenti da mesi al fine di verificarne la funzionalità.

Per consentire lo svolgimento dei lavori e assicurare le necessarie condizioni di sicurezza sarà necessario procedere a modifiche della viabilità che potranno prevedere, in base all’organizzazione e all’evoluzione del cantiere, la temporanea parzializzazione del traffico su una sola corsia e l’istituzione del doppio senso di marcia sulla carreggiata. Inoltre in due fasi dell’intervento e per il tempo più breve possibile i veicoli verranno deviati sul controviale.

Anche se i lavori verranno eseguiti senza mai interrompere completamente la circolazione, fino alla metà del mese di ottobre – la durata prevista del cantiere è di 90 giorni – è possibile che si verifichino rallentamenti e disagi per il traffico che si cercherà di mitigare con la posa di segnaletica di cantiere dedicata e cercando di terminare gli interventi più impattanti su corso Francia entro la fine del mese di luglio . A questi seguiranno i lavori sulla pista ciclabile di attraversamento di corso Trapani, che si prevede avranno minori ripercussioni sulla viabilità.

La spesa per gli interventi, il cui progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta Comunale nello scorso novembre, è di 187mila euro finanziati con oneri di urbanizzazione.

Bretella Pessione, soluzione del Comune di Chieri è corretta

 IL TAR RESPINGE IL RICORSO DEL COMITATO “PER PESSIONE”

Coerente con le esigenze di alleggerimento del traffico e di risparmio del suolo. Causa aumento dei prezzi ora i costi dell’opera sono lievitati di oltre 200mila euro

 

Il TAR del Piemonte ha respinto nel merito il ricorso contro la delibera relativa alla cd. “bretella” di Pessione proposto da Filiberto Ronco, Giovanni Ronco, Riccardo Cittaro, Stefania Ferrero e dal Comitato “Per Pessione”, dichiarandolo inammissibile in relazione alla posizione del ricorrente Comitato “Per Pessione”, e condannando i ricorrenti al pagamento delle spese processuali in favore del Comune di Chieri (3mila euro).

Commenta il Sindaco Alessandro SICCHIERO: «Accolgo con grande soddisfazione il pronunciamento del TAR del Piemonte. Non avevamo alcun dubbio che questo sarebbe stato l’esito. Abbiamo spiegato in tutte le sedi che la “bretella” consentirà di ovviare al transito dei mezzi pesanti. La priorità è la salute e la sicurezza degli abitanti di Pessione, cercando di garantire una maggiore convivenza tra la popolazione e una delle maggiori realtà dell’industria agroalimentare italiana, il cui stabilimento a Chieri, in Pessione, è oggi uno dei principali siti di produzione al mondo del Gruppo Bacardi; pertanto la permanenza sul nostro territorio della Martini & Rossi possiamo ben dire sia di interesse pubblico. Il TAR ha respinto nel merito il ricorso riconoscendo come la nostra amministrazione abbia adeguatamente risposto alle osservazioni del comitato, assicurando il contraddittorio; che l’opera, oggetto di accordo di programma con Regione Piemonte, è coerente con le esigenze di alleggerimento del traffico pesante e con quelle di risparmio del suolo; e che non c’è modo di considerare la proposta alternativa, perché in contrasto con piani urbanistici sovraordinati. Rispetto i ricorrenti, ritenevano di avere delle ragioni e si sono avvalsi di uno strumento democratico quale è il ricorso alla giustizia amministrativa, purtroppo dall’approvazione della delibera è passato un anno e non solo si è perso tempo ma sono lievitati sensibilmente i costi dell’opera. Alla fine ha prevalso l’interesse generale e il buon senso, anche se le spese processuali ammontano a 3mila euro mentre i costi aggiuntivi a causa dell’adeguamento del prezzario-ancora da valutare compiutamente-supereranno i 200mila euro. Se non ci fosse stato il ricorso avremmo fatto in tempo a bandire la gara evitando questo “balzello».

La delibera impugnata davanti al TAR ratificava la Variante Semplificata n. 5 al Piano Regolatore, prendendo atto delle conclusioni positive della Conferenza dei Servizi alla realizzazione della circonvallazione di Pessione (tra la S.P. 128, la strada che collega il concentrico di Chieri con Pessione, e la zona di insediamento della Martini & Rossi), con l’obiettivo del miglioramento funzionale e dell’accessibilità alla zona produttiva della località Pessione riducendo il traffico dei mezzi pesanti che gravano sul centro abitato (la delibera venne approvata con 18 voti a favore, 2 contrari e 3 non votanti).

L’avvio dei lavori per la realizzazione del primo lotto era previsto entro la fine del 2022, con l’obiettivo di portare a termine l’esecuzione entro il 2023.

Il costo complessivo dell’intervento era inizialmente di 1 milione e 400mila euro, ripartito tra la Regione Piemonte (480mila) ed il Comune di Chieri (920mila): nel frattempo i costi sono lievitati di oltre 200mila euro (causa l’adeguamento del prezzario).

Il TAR per quanto riguarda il profilo di merito ha respinto il ricorso giudicando infondate le censure formulate dai ricorrenti e ha dichiarato inammissibile il ricorso con riferimento al Comitato “Per Pessione” in quanto non ricorrono in capo al Comitato ricorrente i presupposti perché possa essere al medesimo riconosciuta la legittimazione ad agire.

Nella sentenza si precisa che nel caso di specie, non ricorrano in capo al Comitato ricorrente i presupposti perché possa essere al medesimo riconosciuta la legittimazione ad agire. Dalla lettura della documentazione versata in giudizio, infatti, emerge che detto ente è stato costituito in data 20 agosto 2022 in prossimità della notifica del presente ricorso (28.09.2022), da soli 12 cittadini, con l’obiettivo specifico, previsto nel relativo Statuto, di “abolire il senso unico in via Martini e Rossi – area giochi – esclusione della circolazione dei mezzi pesanti nel centro paese”. Il Comitato ricorrente, quindi, ha vocazione esclusivamente locale ed è stato costituito al solo scopo di reagire, anche in sede giudiziaria, ai provvedimenti amministrativi che vengono impugnati nella presente sede, come inducono a ritenere i tempi della sua istituzione e delle azioni intraprese, nonché le stesse finalità che ne qualificano la ragion d’essere. Esso risulta privo dei caratteri di stabilità, continuità di azione e rappresentatività che sono necessari per riconoscere al medesimo legittimazione processuale ad agire nel presente giudizio, quale ente esponenziale di interessi collettivi”.

«Questa pronuncia certifica il corretto operato della nostra amministrazione-conclude Alessandro SICCHIERO-e la coerenza tra l’intervento da noi proposto con gli obiettivi di aumentare la sicurezza e la sostenibilità ambientale e di ridurre il traffico pesante. Di questa infrastruttura si parla almeno da 20 anni! E voglio ricordare che si tratta di un progetto sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica e al vaglio della Conferenza dei Servizi e tutti gli Enti della Conferenza dei Servizi (Regione, Città Metropolitana Torino, AslTO5, Soprintendenza) avevano espresso parere favorevole».