CRONACA- Pagina 276

Tornano fino al 14 gennaio 2024 le Luci d’artista a Torino

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Tornano dal 27 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024  le Luci d’artista a Torino nella loro 26esima edizione, trasformando il suo cielo in un museo di arte contemporanea a cielo aperto e regalando alla città una nuova opera

LUCI D’ARTISTA TORINO 26A EDIZIONE

Museo a cielo aperto 27 ottobre 2023 — 14 gennaio 2024

L’evoluzione del progetto, il nuovo curatore e una nuova installazione luminosa firmata dal grande maestro Giovanni Anselmo

Prende il via la ventiseiesima edizione di Luci d’ArtistaVenerdì 27 ottobre dalle ore 18.30, con la prima accensione in piazza Carlo Alberto, Torino torna a illuminarsi e trasforma ancora una volta il suo cielo in un vero e proprio Museo a cielo aperto fatto di installazioni luminose di grandi artisti pensate per lo spazio pubblico.

Dallo scorso anno la Città di Torino, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di Luci d’Artista, il suo progetto più longevo e rappresentativo del ruolo dell’arte contemporanea per l’identità e la vita culturale della città, ha fortemente voluto che fosse la Fondazione Torino Musei, nell’ambito della sua missione istituzionale, a operare per la sua valorizzazione, rilancio e realizzazione.

Luci d’Artista è diventata quindi, nell’ambito del nuovo Piano strategico della Fondazione Torino Musei, la quinta linea culturale (insieme a GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima) con l’obiettivo di trasformare la manifestazione in una vera istituzione di ricerca artistica permanente, un Museo a cielo aperto, diffuso, che possa allargare i suoi classici confini invernali e natalizi e sia dotata di una programmazione attiva tutto l’anno, di un archivio storico, di un sito internet ricco e dettagliato, di una comunicazione continuativa e di una rete di collaborazioni nazionali e internazionali ramificata. Il tutto per valorizzare una collezione unica e straordinaria, e arrivare ad una sua visibilità nazionale e internazionale stabile, rendendo la manifestazione ancora più inclusiva ed ecologicamente sostenibile.

Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi è stata prevista, al pari delle altre linee culturali, una guida stabile del progetto e per la prima volta è stato chiamato un curatore, Antonio Grulli, con il compito di sviluppare e valorizzare la manifestazione portandola a un processo di completa evoluzione, immaginando un percorso che le permetterà di trasformarsi secondo le linee guida definite.

Luci d’Artista nasce nel 1998 per volontà della Città di Torino con la convinzione che l’arte dovesse contribuire al bene comune e abitare le vie, le piazze e i palazzi. Un percorso espositivo d’arte contemporanea inedito e a quel tempo innovativo, imitato in seguito da altre città italiane e straniere. Negli anni hanno contribuito alcuni dei più grandi artisti italiani e internazionali capaci di realizzare interventi entrati nell’immaginario collettivo, integrati alla perfezione nel tessuto urbano della città, della quale sono ormai un simbolo. Installazioni luminose capaci di arrivare a un grande pubblico di non addetti ai lavori. Ma non solo: nel momento in cui – verso la fine degli anni novanta – Torino ha avuto la necessità di ripensare la propria identità, proponendosi come la Città del Contemporaneo, le Luci d’Artista ne sono diventate naturalmente l’immagine in grado di veicolare con immediatezza il messaggio.

La manifestazione è progetto e patrimonio della Città di Torino, ed è affidata alla realizzazione di Fondazione Torino Musei con il sostegno di Fondazione Compagnia di San PaoloFondazione CRT e Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. Main sponsor IREN S.p.A. con il supporto del Mercato Centrale Torino.

Le installazioni luminose – 27 luci delle quali 18 allestite nel centro città e 9 in altre Circoscrizioni –  saranno visibili dal 27 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024.

 

LA NUOVA INSTALLAZIONE LUMINOSA

Orizzonti di Giovanni Anselmo in piazza Carlo Alberto

Luci d’Artista si arricchisce di una nuova installazione luminosa firmata da un grande maestro, invitato da Carolyn Christov-Bakargiev e Riccardo Passoni rispettivamente direttori del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, che entra a far parte del patrimonio cittadino.

Orizzonti è il titolo della Luce ideata dal Maestro Giovanni Anselmo per la ventiseiesima edizione di Luci d’Artista. Nelle sue opere Anselmo presenta direttamente, esponendole e non rappresentandole, le energie del cosmo e della vita, e riflette su concetti come la gravità, l’equilibrio e le forze della natura. Per questa installazione luminosa, indicando i punti cardinali a partire dall’effettivo punto centrale di Piazza Carlo Alberto, l’artista mette in relazione un luogo di Torino con uno spazio più ampio, globale, geografico e infine cosmico, superando gli orizzonti stessi della città. Un intervento che nelle intenzioni dell’artista permetterà allo spettatore, così come al passante casuale, di andare “oltre” il mero dato spaziale in cui si trova a vivere in quel momento. L’installazione si compone di 4 luci di colore blu che rappresentano le parole Nord, Est, Sud e Ovest, i 4 punti cardinali. Le luci sono visibili contemporaneamente dal centro della piazza, così da permettere a chiunque passi di orientarsi, cercando la propria direzione nello spazio. L’installazione interagisce inoltre con la pianta ortogonale della città, riposizionandola in base ai punti cardinali.

 

LE LUCI. COLLOCAZIONI E RICOLLOCAZIONI

Le 27 luci si riaccendono tra le vie e le piazze di Torino e i cittadini e i turisti potranno alzare gli occhi e ritrovare le opere luminose nelle loro classiche location, oppure andare alla ricerca delle nuove collocazioni.

Torna in Piazza Palazzo di Città, completamente restaurata, Tappeto volante di Daniel Buren. Le altre nuove collocazioni riguardano le Vele di Natale di Vasco Are in Piazza Bodoni; Ancora una volta di Valerio Berruti in via Monferrato; Volo su… di Francesco Casorati in via Garibaldi; Azzurrogiallo di Giorgio Griffa ai Giardini Sambuy di Piazza Carlo Felice; My Noon di Tobias Rehberger in piazza Arbarello; Ice Cream Light di Vanessa Safavi in via Borgo Dora. Cultura=Capitale di Alfredo Jaar si sposta sulla facciata del Museo della Resistenza, mentre Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi trova nuovo spazio lungo via Lagrange.

Una grande novità di quest’anno è la nuova illuminazione di Parco Michelotti, di fronte alla Biblioteca Geisser appena riaperta, con L’amore non fa rumore di Luca Pannoli.

Noi di Luigi Stoisa prende invece il posto, in via Po, di Palomar di Giulio Paolini, che quest’anno rientra all’interno di una prestigiosa collaborazione con le Scuderie del Quirinale a Roma, partecipando alla straordinaria mostra dedicata a Italo Calvino e portando in questo modo le Luci d’Artista di fronte alla sede della Presidenza della Repubblica Italiana.

Restano nelle collocazioni precedenti Mario Airò, Cosmometrie in Piazza Carignano; Nicola De MariaRegno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime in piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina); Marco GastiniL’energia che unisce si espande nel blu in Galleria Umberto I; Carmelo GiammelloPlanetario in via Roma; Piero Gilardi, Migrazione (Climate Change) nella Galleria San Federico; Jeppe HeinIlluminated Benches in piazza Risorgimento; Rebecca HornPiccoli spiriti blu sul Monte dei Cappuccini; Joseph KosuthDoppio Passaggio (Torino) sul ponte Vittorio Emanuele I; Renato LeottaIo, sono nato qui. in corso Spezia 70, tetto dell’Ospedale Sant’Anna; Mario MolinariConcerto di parole in Piazza Polonia; Luigi NervoVento solare in Piazzetta Mollino; Michelangelo PistolettoAmare le differenze in piazza della Repubblica (facciata Tettoia Orologio); Grazia Toderi, “…?…” in cima alla cupola della Basilica Mauriziana (visibile da Piazza della Repubblica) e Gilberto ZorioLuce Fontana Ruota sul laghetto di Italia ’61 (corso Unità d’Italia).

La Mole Antonelliana rimane la sede permanente del Volo dei numeri, un’opera divenuta “manifesto” della città dell’arte contemporanea, ideata da Mario Merz, grande maestro di rilievo internazionale di cui ricorre quest’anno il ventennale dalla morte.

 

INAUGURAZIONE DELLA NUOVA OPERA E ACCENSIONE DELLE LUCI

L’inaugurazione di Luci d’Artista 2023 sarà venerdì 27 ottobre dalle ore 18:30 con appuntamento in piazza Carlo Alberto per l’accensione della nuova luce Orizzonti di Giovanni Anselmo, con l’accompagnamento della Banda musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino. Dopo aver illuminato la prima installazione, si proseguirà alle ore 20 al Parco Michelotti, di fronte alla Biblioteca Geisser di Corso Casale 5, dove si accenderà L’amore non fa rumore di Luca Pannoli. All’inaugurazione parteciperanno le autorità cittadine, gli sponsor, i sostenitori e i partner che collaborano alla realizzazione della manifestazione.

 

UNA NUOVA IMMAGINE

Il nuovo percorso di Luci d’Artista sarà accompagnato da un’immagine e da una grafica coordinata nuova e accattivante, in grado di comunicare l’evoluzione di questo grande evento che la porterà a diventare un’istituzione di Arte Contemporanea vera e propria, la quinta linea culturale della Fondazione Torino Musei, la linea votata interamente all’arte pubblica. La nuova immagine coordinata, creata insieme a Studio Fludd (studiofludd.com), giovane studio di grafica torinese, trasmette immediatamente l’idea di una luce pura, cruda, che si materializza e prende corpo, fino a inoltrarsi nello spazio urbano, aprendo varchi, e diventando veicolo puro di comunicazione. È il dettaglio di una luce che potrebbe essere un neon, o un tubo led, e che riesce a farsi strada nella nostra città creando nuove possibilità e nuovi spazi per l’immaginazione.

 

IL SITO INTERNET DI LUCI D’ARTISTA

Nasce con questa edizione anche un nuovo sito di Luci d’Artista: lucidartistatorino.org

Un sito che dal 2024 diventerà la “casa” di Luci d’Artista, il luogo che terrà assieme questo inedito Museo a cielo aperto, e in cui sarà possibile consultare l’archivio storico della manifestazione con tutti i materiali (bozzetti, disegni, fotografie, video, corrispondenze, maquette) legati alle luci, di cui è iniziata la raccolta.

ACCADEMIA DELLA LUCE. Il nuovo Public Program di Luci d’Artista

novembre 2023 – giugno 2024

Il Public Program è una delle attività fondamentali di Luci d’Artista. Nato nel 2018 come programma didattico e di eventi volto alla cittadinanza torinese con lo scopo di rafforzare l’inclusività e allargare la platea dei fruitori, da questa edizione prende il titolo di Accademia della Luce. Nasce dalla necessità di un maggiore coinvolgimento dei torinesi, soprattutto degli abitanti delle circoscrizioni periferiche, sia rispetto a Luci d’Artista, sia nei confronti dell’arte contemporanea. Sono state per questo messe in campo con grande partecipazione una serie di attività educative curate dai Dipartimenti Educazione delle principali istituzioni torinesi dedicate all’arte contemporanea in collaborazione con Luci d’Artista. Sono sempre sei i musei torinesi coinvolti: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione MerzFondazione Sandretto Re RebaudengoGAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e PAV Parco Arte Vivente – che grazie ai loro Dipartimenti Educazione promuovono occasioni di dibattito e azioni con le scuole del territorio cittadino, con le famiglie e con tutti gli abitanti delle circoscrizioni periferiche, proponendo progetti che prendono avvio  con l’accensione delle Luci e proseguono nei mesi successivi.

Ma da quest’anno il Public Program riveste un ruolo ancora più importante per Luci d’Artista. L’Accademia della Luce è infatti il suo primo grande strumento di evoluzione.

Il primo atto è quello di offrire una linea curatoriale che permetta di tenere insieme le stesse attività educative, che seguiranno un tema specifico; per l’edizione XXVI il tema individuato è “Luce e parola poetica”, intorno al quale ruoteranno tutte le diverse attività.

Oltre alle proposte educative, a partire da questa edizione, anche gli eventi aperti a tutto il pubblico saranno coordinati con una precisa visione curatoriale.

Una delle necessità di Luci d’Artista, presentandosi come Museo a cielo aperto, è il superamento dei suoi classici confini invernali e natalizi. In questo modo Luci d’Artista potrà espandere i propri confini, le proprie sfere di azione, e far maturare le potenzialità presenti nella propria anima. Il concetto di “luce” non si applica solo alla luce elettrica e alla dimensione notturna, così come nel nostro calendario i momenti della tradizione volti a celebrare la luce non sono limitati al periodo del solstizio invernale. Anche il sole emana luce, escludere quindi questa fonte dalla possibile ricerca artistica di oggi equivale a privarsi di una gran parte di suggestioni e concetti. Mentre l’evento invernale è definito da una dimensione notturna (luce elettrica, presenza di opere fisicamente imponenti), l’evento estivo sarà definito da concetti diametralmente opposti, legati a una dimensione diurna (luce solare, interventi il più possibile effimeri e immateriali come possono essere le performance poetiche). Questa concentrazione degli eventi del Public Program in giugno permetterà a Luci d’Artista di diventare un’istituzione ancora più ecologica e soprattutto viva tutto l’anno.

Si è pensato quindi di concentrare gli eventi pubblici nei giorni attorno al 21 (solstizio d’estate) e al 24 giugno 2024 (San Giovanni Battista, patrono della Città di Torino). Si tratta di un momento speculare al Natale, legato a una serie di festività e celebrazioni religiose e pagane dedicate alla luce, al sole e al fuoco. In questa occasione saranno coinvolti un gruppo di sei poeti, italiani e stranieri, di differenti generazioni, invitati a lavorare sul tema della luce attraverso performance, readings, incontri. I sei poeti saranno: Francesco Balsamo e Mariagiorgia Ulbar, Allison Grimaldi Donahue (USA, vive a Bologna), Valerio Magrelli, Poesie per la Dora, Antonio Poppe (Portogallo), Patrizia Valduga.

Ma l’avvio delle attività sarà dato già nel mese di dicembre 2023, con una conferenza di taglio scientifico sull’opera e il lavoro di Giovanni Anselmo negli spazi della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Saranno coinvolti critici, storici dell’arte, artisti e galleristi che hanno incrociato la vita del maestro dell’Arte Povera.

Anche quest’anno, grazie alla collaborazione di City Sightseeing Torino, saranno realizzate iniziative speciali dedicate alle famiglie per scoprire la collezione di luci d’artista e favorire il senso di appartenenza alla Città e, in particolare, al proprio territorio, favorendo una maggiore fruibilità del patrimonio artistico collocato nello spazio pubblico.

Per la prima volta quest’anno vengono proposti, in collaborazione con Metrotrail4 itinerari di trekking urbano che abbinano Natura e Luci d’Artista 2023, per un Public Program sempre più ecologico e sostenibile. Una guida escursionistica ambientale accompagnerà i visitatori a scoprire ambienti ecologicamente rilevanti a Torino – come fiumi, parchi, giardini e semplici aiuole – percorrendo impensabili sentieri urbani verdi, punteggiati dalle installazioni di Luci d’Artista. La silente fauna notturna dei fiumi farà da contrasto con le luci stesse e la vita della città; alberi monumentali e giardini segreti segneranno la riscossa della Natura sulla metropoli.

Le camminate saranno lunghe indicativamente dai 6 ai 7 chilometri e dureranno circa 2 ore e mezza. Sono previste sabato 4 (ore 17:30); venerdì 10 (ore 20:30) e domenica 19 novembre (ore 17:30); sabato 2 (ore 17:30), mercoledì 6 (ore 20:30); mercoledì 27 dicembre (ore 20:30) e venerdì 12 gennaio 2024 (ore 20:30)

Per costi, itinerari e modalità di prenotazione: lucidartistatorino.org e www.metrotrail.it/luci-dartista

 

FISU World University Games Winter

Oltre al Public Program e alle collaborazioni con le istituzioni per l’Arte Contemporanea della città, Luci d’Artista è in grado di instaurare importanti rapporti con le principali realtà di Torino, soprattutto in occasione dei grandi eventi culturali e sportivi che la città, per sua vocazione, ospita ogni anno. In quest’ottica, prende vita una importante sinergia di lungo periodo con gli organizzatori dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino 2025, manifestazione sportiva multidisciplinare un tempo conosciuta come Universiade. Si tratta di una manifestazione che è il corrispettivo dei Giochi Olimpici, ma è dedicata agli studenti universitari che eccellono anche nello sport: la prima edizione, fortemente voluta dall’allora presidente del CUS Torino Primo Nebiolo, si tenne nel 1959 proprio nel capoluogo piemontese. Un lascito imperituro perché Torino è da quel momento sede della Fiamma del Sapere e, ogni Paese che organizza i Giochi Mondiali Universitari, estivi o invernali, viene ad accendere la propria fiaccola nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino. Mancano 455 giorni e nel Road TO2025 si inserisce la 26a edizione di Luci d’Artista, che si aggiunge alle numerose attività del Comitato organizzatore di Torino 2025 insieme alle scuole della Regione Piemonte e della Città di Torino: un percorso che porterà nell’ottobre 2024 a una partecipazione dei Giochi Mondiali Universitari alla realizzazione di una Luce d’Artista che andrà a posizionarsi su una delle sedi delle gare sportive, per poi entrare a far parte negli anni successivi della collezione delle Luci della Città. Un’ulteriore eredità che Torino 2025 lascerà al territorio.

 

RECUPERO E RESTAURO DELLE LUCI

 

Continua senza sosta l’attività di recupero, restauro e ammodernamento delle Luci d’Artista. Il patrimonio di installazioni luminose è quanto di più fragile e delicato, per le loro stesse caratteristiche e per il loro posizionamento. Per questo ogni anno viene messo in campo un grande impegno al restauro e recupero delle luci, che permette, tra le altre cose, di renderle sempre più ecologiche e moderne.

Quest’anno, grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, è possibile presentare il restauro di una luce permanente, complessa e articolata quale è L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, il cui recupero permette al tempo stesso di dare nuova vita e nuova luce anche alla sua location: la Galleria Umberto I nei pressi di Porta Palazzo.

 

COSTELLAZIONE – LE LUCI OSPITI

 

Anche la sezione in passato denominata “Torino omaggia Luci d’Artista”, che comprende ogni anno le luci ospiti di Luci d’Artista, cambia pelle e prende il nome di Costellazione. Si tratta di una sezione che nella nuova visione curatoriale di Luci d’Artista avrà sempre più importanza e si configurerà come un vero e proprio programma collaterale di installazioni luminose affiancate alle Luci d’Artista ufficiali, diventando uno dei punti di forza della manifestazione e uno dei principali strumenti di espansione ed evoluzione. Nelle prossime edizioni si coinvolgeranno le principali istituzioni pubbliche e private della Città, chiamate a partecipare alla sezione Costellazione con luci pensate appositamente. Ma già da quest’anno un primo gruppo di istituzioni, che partecipano al Public Program, affianca le luci degli anni passati e ancora presenti in città offrendo un omaggio a Luci d’Artista: le nuove istituzioni di quest’anno sono la Fondazione Merz, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino; riconferma la sua partecipazione anche il PAV – Parco d’Arte Vivente.

Costellazione. Le nuove Luci ospiti

MOSADEQH di Shadi Harouni

MAO – Museo d’Arte Orientale, via San Domenico, 11

IN THIS ISSUE: STATEMENT CONCERNING THE INSTITUTIONAL HISTORY OF THE MUSEUM

di Khalil Rabah

Fondazione Merz, via Limone, 24

VISUAL PERSUASION di Paulina Olowska

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane, 16

GUIZZO BALENO di Mario Airò

Via Baltea, 3

STICKY EYES di Arthur Duff

Spazio alle Arti in Cavallerizza, Via Fratelli Vasco

MATER di Alessandro Bulgini

Ex Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino / Flashback Habitat Ecosistema per le Culture Contemporanee, Corso Lanza, 75

MIRAFLORA di Emanuela Ascari

Teatro della Parrocchia della Visitazione di Maria Vergine e S. Barnaba. Str. Castello di Mirafiori, 40

INTERNET VITTORIANO di David Reimondo

Corte Palazzo Cisterna, via Maria Vittoria, 12

Costellazione. Le Luci ospiti che si riconfermano

L’ALBERO DEL PAV di Piero Gilardi

Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31

SINTESI ‘59 di Armando Testa

Piazza XVIII Dicembre (Stazione di Porta Susa)

α-CROMACTIVE di Migliore+Servetto

Grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3

LUCE IN CATTEDRA di Polito in Light

Castello del Valentino, Corte d’Onore, viale Pier Andrea Mattioli 39

1706 di Luigi Nervo

Incrocio tra via Pianezza e via Foglizzo

ANATOMIA UMANA di Salvatore Astore

Corso Galileo Ferraris, Mastio della Cittadella, fronte via Cernaia

FLAMMARION di Oliviero Rinaldi

Italgas, largo Regio Parco e corso Palermo

L’ALBERO ORIZZONTALE DI PIAZZA MONTALE di Tavolo Vallette

Piazza Eugenio Montale

GIARDINO BAROCCO VERTICALE di Richi Ferrero

The Number 6 / Via Alfieri, 6

L’Anci sceglie Torino per la prossima assemblea annuale

Sarà Torino ad ospitare, nel 2024, la prossima assemblea annuale dell’ANCI, l’assemblea nazionale dei comuni italiani.

 

Lo ha annunciato nel suo intervento il presidente dell’ANCI Antonio Decaro, al termine della 40esima assemblea dei comuni italiani che si è svolta in questi ultimi tre giorni a Genova e cui ha preso parte anche il sindaco Stefano Lo Russo.

“Siamo orgogliosissimi di questa opportunità e siamo grati all’Anci di aver selezionato la nostra candidatura- commenta il Sindaco -. Il prossimo anno Torino sarà la casa di tutti i comuni italiani; accoglieremo amministratrici e amministratori locali, rappresentanti di quei territori che possono davvero essere i grandi protagonisti della vita del nostro Paese e della sua stagione di rilancio. Sarà un momento importante in cui intendiamo coinvolgere tutta la città”.

Si chiude così, con l’annuncio di Torino come prossima città ad ospitare l’evento, l’edizione 2023 che aveva come tema “Tre colori sul cuore. I sindaci uniscono l’Italia” e ha visto nella giornata inaugurale la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel suo intervento ha definito i Comuni come “l’articolazione capillare dei territori e delle istituzioni democratiche”.

Per i primi cittadini e per i rappresentanti delle istituzioni intervenuti è stata l’occasione per confrontarsi su numerosi temi, come il Pnrr, le infrastrutture, il turismo, la transizione digitale ed ecologica.

“In un momento molto complesso della vita italiana e per quanto riguarda l’implementazione del Pnrr nei Comuni, l’assemblea di Genova- ha aggiunto il Sindaco- è stata un’occasione di incontro e confronto tra gli amministratori locali con le massime istituzioni del nostro Paese. E’ fondamentale incontrarsi, confrontare le buone pratiche, verificare i problemi e ipotizzare le soluzioni”.

Corteo di protesta contro la “caccia selvaggia”

ANCHE IN PIEMONTE LA FAUNA SELVATICA È MINACCIATA COME MAI PRIMA D’ORA

TORINO 28 OTTOBRE 2023 ore 14,00 da Piazza Arbarello a Piazza Castello

Nonostante la terribile siccità dello scorso anno, gli incendi, le alluvioni e i disastri ambientali, la riduzione degli spazi naturali, gli inquinamenti, i cambiamenti climatici, lo stato di sofferenza e i rischi di estinzione delle specie selvatiche, i nostri governanti, sia a livello nazionale e sia regionale non prendono in considerazione ipotesi di abolizione o quantomeno riduzione dell’attività venatoria.

Le Regioni esercitano pressioni fortissime per lasciare ancora più campo d’azione ai cacciatori, così da ammazzare sempre più animali. Tutte le Regioni del Nord Italia sostengono la richiesta di aprire la caccia al lupo, la Provincia di Bolzano ha addirittura approvato una legge per poterli uccidere aggirando le regole imposte dalle norme europee. La Provincia di Trento sta esaminando una legge per aprire la caccia agli orsi. La Lombardia insiste per riaprire l’uccellagione (cattura degli uccelli con le reti, pratica vietata dall’UE), in Friuli Venezia Giulia è possibile andare a caccia usando i visori notturni.

Caccia selvaggia: il recente decreto del Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole, pubblicato il 1° luglio u.s. sulla Gazzetta Ufficiale e riguardante un Piano quinquennale di controllo delle specie animali selvatiche senza limiti temporali, spaziali e di mezzi consentiti, ha infinitamente ingigantito le potenzialità distruttive dei fucili dei cacciatori.

Anche la Regione Piemonte si sta preparando a rendere operativo questo piano non accogliendo alcuna delle richieste di limitazione dell’attività venatoria avanzate dalle Associazioni animaliste e ambientaliste.

La Commissione Europea, nel mese di luglio di quest’anno, nel quadro del sistema di comunicazione EU Pilot, ha chiesto spiegazione al nostro Governo circa le modalità di svolgimento dell’attività venatoria che contrastano con le norme europee. Tre di questi punti riguardano tutte le Regioni, il quarto riguarda in via esclusiva la Regione Piemonte.

  • Mancato contrasto al bracconaggio

  • Caccia primaverile agli uccelli migratori

  • Mancata protezione alle specie selvatiche in declino (21 specie in Piemonte)

  • Sorvolo degli elicotteri sulle aree protette per il recupero dei cervi abbattuti approvato nel dicembre 2021 dal Consiglio Regionale del Piemonte

CHIEDIAMO QUINDI CHE TUTTE LE PERSONE CHE HANNO A CUORE LA SOPRAVVIVENZA DELLA FAUNA SELVATICA SI MOBILITINO E PARTECIPINO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 28 OTTOBRE 2023 A TORINO.

Tavolo Animali & Ambiente – c/o SOS Gaia – Piazza Statuto, 15 10122 Torino

tel. 011 530 846 cell: 338 7196 000 www.animaliambiente.it – info@animaliambiente.it

Il Curiosity Cube farà tappa a Colleretto Giacosa

Per aiutare gli studenti ad avvicinarsi alle discipline STEM (Scienze, tecnologie, ingegneria e matematica), la divisione Life Sciences di Merck ha creato il Curiosity Cube, un container da spedizione di 7×2,5 metri trasformato in laboratorio scientifico mobile.

Il 30 ottobre il Curiosity Cube farà tappa a Colleretto Giacosa (TO), presso l’Istituto di Ricerche Biomediche “Antoine Marxer” – RBM, mettendo a disposizione degli studenti locali una serie di esperienze di apprendimento pratiche.

Con un aumento stimato del 39% di occupati nelle professioni STEM in Europa entro il 2030, il Curiosity Cube cerca di affrontare la necessità di formare la prossima generazione di scienziati destinati a occupare tali posizioni. Fornire l’opportunità di sperimentare in modo pratico le scienze precocemente è fondamentale per suscitare l’interesse delle giovani menti verso questo tipo di discipline.

È stato dimostrato che esiste una forte correlazione tra stato socioeconomico e apprendimento precoce e che tale correlazione è alla base della mancanza di opportunità per gli studenti più giovani. Attraverso il tour del Curiosity Cube, Merck intende ridurre al minimo questo divario rivolgendosi soprattutto alle scuole dotate di meno risorse e partecipando a eventi che permettano di raggiungere le comunità più svantaggiate.

Gli studenti utilizzeranno tecnologie di realtà virtuale, microscopi digitali e altri strumenti scientifici per apprendere i concetti base relativi ai differenti tipi di contaminazione attraverso tre esperimenti interattivi.

Quest’anno, con più di 220 eventi nelle comunità di Stati Uniti, Canada ed Europa, il laboratorio scientifico mobile Curiosity Cube permetterà di raggiungere gli studenti con importanti esperienze di apprendimento gestite da veri scienziati Merck.

I dettagli  saranno presentati

Lunedì 30 ottobre a Colleretto Giacosa (TO) Curiosity Cube presso l’Istituto di Ricerche Biomediche “Antoine Marxer” – RBM

Colpo di pistola contro una scuola a Torino

Si tratta probabilmente di una irresponsabile bravata ma si sono vissuti attimi di paura oggi a Torino per un colpo di pistola ad aria compressa sparato contro una finestra della scuola elementare e media “Gabelli” di via Santhià. Alcuni  passanti  hanno chiamato il numero unico di emergenza “112”. Sono arrivati i carabinieri che stanno svolgendo le indagini.

Uomo trovato morto su una panchina davanti a Porta Nuova

Un uomo, probabilmente senza fissa dimora,  è stato trovato morto da alcuni passanti  su una panchina di fronte alla stazione di Porta Nuova, a Torino. Secondo quanto scrive la cronaca torinese di Repubblica i passanti questa mattina hanno avvisato le forze dell’ordine. Sul posto i soccorsi e la polizia che dovrà identificare la vittima priva di documenti.
(Foto archivio)

Crack e 1500 euro sequestrati, due arresti

Agenti del Commissariato di P.S Centro e Dora Vanchiglia ha arrestato due cittadini senegalesi gravemente indiziati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Sono circa le due di notte quando, durante il servizio di controllo del territorio, i poliziotti notano un uomo muoversi con fare sospetto in Corso Giulio Cesare.

Procedono dunque al controllo del senegalese che sin da subito dimostra difficoltà ad articolare le parole, come se occultasse qualcosa. Infatti, dopo la richiesta degli operatori, l’uomo consegna dei frammenti di crack che aveva in bocca e durante la perquisizione personale, nelle sue tasche viene trovata la somma di 550 euro in banconote di piccolo taglio oltre a un mazzo di chiavi.

La perquisizione viene estesa anche all’appartamento dell’uomo e all’interno dello stesso viene trovato anche un suo connazionale; qui viene rinvenuto un migliaio di euro oltre a quasi 125 grammi di crack/cocaina, di cui 66 involucri ritrovati nel secchio della spazzatura e 51 grammi di sostanza da taglio.

Entrambi vengono tratti in arresto e il suddetto materiale sequestrato.

Il procedimento penale si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Candiolo, la ricerca cresce grazie alle donazioni

 Nuova Tomoterapia , laboratorio di Oncoematologia, nuovo reparto di Cardio Oncologia, l’Hospice Monviso continua lo sviluppo dell’Istituto di Camdiolo grazie alle donazioni di oltre 260 mila piemontesi

 

Nel 2022 la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha investito oltre 26 milioni di euro per le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, grazie a 47 mila donazioni e a oltre 262 mila firme del 5 per mille.

L’istituto di Candiolo è diventata negli anni una realtà scientifica molto importante a livello internazionale: sono attivi 39 laboratori con circa 275 ricercatori, italiani e stranieri. In tutto sono quasi 800 le persone che vi lavorano.

il Bilancio Sociale e di Sostenibilità 2022 presentato ieri dalla presidente donna Allegra Agnelli mostra come prosegua lo sviluppo dell’Istituto insieme al continuo ammodernamento del parco tecnologico, per curare sempre più persone e farlo sempre meglio.: “Vogliamo tenere fede alla nostra missione: contribuire alla sconfitta del cancro. Il nostro impegno non si ferma e non rallenta mai, perché il futuro è oggi”, ha detto donna Allegra agnelli, “ il nostro impegno non si ferma e non rallenta mai, perché il futuro è oggi”.

La presentazione è stata animata dalle interviste condotte dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari, con alcuni dei protagonisti, oltre alla Presidente, la Professoressa Anna Sapino, Direttore Scientifico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, la Professoressa Caterina Marchiò, Responsabile della Diagnostica Molecolare e dell’Attività di Ricerca dell’Anatomia Patologica, Annamaria Gullà, cervello di rientro ( dal dal prestigioso Dana-Farber Cancer Institute di Boston ) che è rientrata in Italia, a Candiolo, per portare avanti un’importante ricerca sul mieloma multiplo e che ha trovato nel nuovo laboratorio di Ematologia Traslazionale e Immunologia di Candiolo il luogo ideale dove sviluppare i propri progetti. A seguire, Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha evidenziato gli importanti investimenti fatti grazie alla generosità delle persone, che hanno permesso di dotare l’Istituto, tra le tante cose, di una nuova Tomoterapia (la seconda è in arrivo nei prossimi mesi), di un Laboratorio di Oncoematologia, di un nuovo reparto di Cardio Oncologia, dell’Hospice Monviso e di cominciare a progettare la nuova Biobanca. E per finire Fabiana Multari, mamma e paziente che ha aperto la Milano Fashion Week per testimoniare quanto la prevenzione e la ricerca siano state fondamentali nel suo percorso.

Il Direttore della Fondazione, Gianmarco Sala, ha messo inoltre in rilievo lo straordinario legame che c’è da oltre 37 anni tra la Fondazione e i suoi sostenitori: “Lo dimostrano i dati della raccolta fondi provenienti dal 5X1000, dalla raccolta diretta, dalle eredità e legati e dagli eventi. Nel 2022 abbiamo ricevuto oltre 47 mila donazioni che hanno permesso alla Fondazione di destinare oltre 26 milioni di euro alle attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Significativi in particolare gli ultimi dati del 5X1000 relativi alle dichiarazioni dei redditi 2022: 262.770 firme per un importo che ha superato i 12 milioni di euro

Il Bilancio Sociale e di Sostenibilità è stato redatto grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino e il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino.

Imprenditore trovato morto in azienda

Dramma nella zona industriale tra Vinovo e Nichelino dove un imprenditore è stato trovato morto nella sua azienda. Lo ha scoperto un familiare  che aveva provato più volte a chiamarlo al cellulare. I soccorsi del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Anas e carabinieri insieme per la sicurezza stradale

  • In un incontro con i ragazzi dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Armi Carabinieri, Anas ha presentato risultati e obiettivi della Campagna di sensibilizzazione “Guida e Basta”
  • Anas e Arma dei Carabinieri sono in prima linea per promuovere una cultura della sicurezza stradale soprattutto tra i giovani

 

 

Roma, 25 ottobre 2023

 

Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, è scesa in campo insieme all’Arma dei Carabinieri per promuovere la cultura della sicurezza stradale attraverso la campagna “Guida e basta” che richiama l’attenzione sulle drammatiche conseguenze che possono derivare da una guida distratta e non responsabile. Anas e l’Arma dei Carabinieri, infatti, collaborano quotidianamente per garantire la sicurezza stradale ed intervenire in caso di incidenti su tutta la rete delle strade stradali italiane.

Nella giornata di ieri sul tema è stato organizzato un incontro a Roma, presso la sede dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri,  alla presenza di una folta rappresentanza dei ragazzi orfani assistiti dall’Opera, dei giovani della Scuola Allievi Carabinieri di Roma e dei membri della componente Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Sono intervenuti il Generale dell’Arma dei Carabinieri, Ugo Zottin, Presidente dell’Opera, e i rappresentanti di Anas.

Anas, impegnata ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini lungo strade e autostrade, svolge da sempre la propria attività in piena sinergia con l’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze dell’ordine presenti sul territorio.
La giornata di oggi rappresenta un ulteriore tassello delle iniziative promosse da Anas, nei confronti delle nuove generazioni, per educarli al rispetto delle regole e delle norme previste dal codice della strada, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli incidenti stradale.
Un percorso culturale ed educativo che si affianca al prezioso impegno dell’ONAOMAC che, da oltre 70 anni, ha lo scopo di aiutare negli studi circa 1.150 ragazzi, figli di militari dell’Arma dei Carabinieri deceduti in servizio, mediante l’elargizione di borse di studio e assistenza strutturata in differenti forme.

“Raccontare la sicurezza stradale a ragazzi che hanno sofferto per la perdita di un genitore, che con il suo prezioso lavoro ha sacrificato la vita per il Paese – ha dichiarato l’AD Aldo Isi –, ci rende ancora più orgogliosi del nostro impegno nel richiamare l’attenzione su un messaggio semplice: la vita non può essere sprecata per guardare il cellulare mentre si guida”.

Nel corso dell’incontro sono stati proiettati anche alcuni spot della campagna “Guida e Basta” per richiamare l’attenzione sul delicato problema dell’abuso di sostanze, come alcol e droghe, e della distrazione alla guida, quasi sempre provocata dall’uso improprio del cellulare. Ad esempio, controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere al buio circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio.

 

L’obiettivo: ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030

Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS. Il piano è articolato su più fronti, e vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata e al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, quale tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.