È accaduto ieri sera, attorno alle 22.00, quando un quarantacinquenne di Locana (TO),
residente in località Boschietto, ha dato l’allarme al n.u.e. 112 in quanto erano stati esplosi quattro colpi d’arma da fuoco contro la sua abitazione. I Carabinieri della locale stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ivrea (TO), con un’indagine lampo hanno riscostruito la dinamica del fatto: sulla base degli indizi raccolti con attività tecnica e testimoniale, hanno rivolto la loro attenzione verso un quarantaseienne della zona, noto alle forze di polizia, fra l’altro sottoposto alla prescrizione dell’obbligo di permanenza in abitazione nell’orario notturno. L’uomo parrebbe aver agito per futili motivi riconducibili al deterioramento dei rapporti personali fra i due e, peraltro, del tutto sproporzionati.
Alla luce di ciò, appurata la sussistenza di gravi indizi a carico dell’uomo, i militari dell’Arma, coadiuvati da una squadra delle “API” (Aliquote Primo Intervento del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Torino) e delle unità Cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi, si sono recati presso il suo domicilio per arrestarlo. La successiva perquisizione domiciliare ha dato esiti sorprendenti e i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato un piccolo arsenale:
– Una pistola “BERETTA” mod. 34 cal. 9 irregolarmente detenuta con relativo munizionamento (compatibile con i bossoli repertati nei pressi dell’abitazione della vittima);
– Una pistola “PEDERZOLI ITALY” cal. 45 irregolarmente detenuta;
– Un fucile ad avancarica, anch’esso di provenienza illecita;
– Una bomba di mortaio, scovata dall’unità cinofila di Volpiano, successivamente messa
in sicurezza e rimossa dagli Artificieri Antisabotaggio.
L’uomo, gravemente indiziato dei reati di “porto abusivo di armi e munizionamento” nonché
di aver esploso i colpi contro l’abitazione della vittima, è stato arrestato e accompagnato presso il Carcere di Ivrea (TO), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria eporediese.
Continuano, in maniera massiccia, i servizi di controllo del territorio nelle “aree sensibili” della città da parte dei carabinieri dell’Arma territoriale.
nella nottata fra il 20 e il 21 agosto, in zona “Porta Palazzo”, i Carabinieri delle Compagnie Oltre Dora e San Carlo, con ausilio dei Cinofili di Volpiano (TO) hanno effettuato un controllo massivo dell’area con risultati rilevanti:
– un arresto di un cinquantenne straniero sul quale pendeva un ordine di carcerazione;
– un deferimento di un ventisettenne per oltraggio a pubblico ufficiale perché, senza motivo apparente, ha ingiuriato i militari operanti mentre transitavano nei pressi di via Fiocchetto;
– sequestro a carico di ignoti di alcune dosi di hashish e metanfetamina, trovate occultate nelle aiuole dei giardinetti nei pressi di Lungo Dora Savona;
– controllo e identificazione di 22 persone.
Nella nottata successiva i controlli sono stati estesi alla zona “Aurora” dove sono stati controllati due esercizi pubblici e identificate 9 persone, senza rilevare violazioni; peraltro in corso Giulio Cesare, con ausilio delle unità cinofile, sono state segnalate rinvenute e sequestrate varie dosi di hashish, nascoste all’interno dei cassonetti per la raccolta rifiuti.
Sempre mercoledì in orario serale, i Carabinieri della Compagnia di Moncalieri (del nucleo radiomobile e della sezione operativa) e della Stazione Torino Lingotto hanno effettuato un controllo stringente di Piazza Bengasi (operando da più lati) per fronteggiare il fenomeno dello spaccio, con conseguente:
– due deferimenti in stato di libertà per possesso di sostanza stupefacente (hashish poi sequestrato);
– controllo di una trentina di persone a bordo di 9 veicoli con un ritiro di patente di guida per violazioni amministrative.
Multe per i “bisogni” dei cani
“Caro direttore,
Il proprietario di un appartamento nei pressi di Domodossola è stato denunciato dai carabinieri per lesioni per avere picchiato con un bastone l’inquilino che stava per affittare da lui. Concordato il canone mensile dell’ affitto, l’inquilino si era trasferito e stava per firmare il contratto decidendo di pagare il primo mese e la caparra solo alla firma ma non prima. Il proprietario invece voleva subito i soldi è si presentato davanti alla casa dell’inquilino con un bastone che ha usato ripetutamente per picchiarlo. In ospedale l’inquilino ha avuto un mese di prognosi.
Mellano ricorda la figura di Maurizio D’Ettore
“Sconvolto dall’incredibile notizia dell’improvvisa e prematura scomparsa di Maurizio D’Ettore mi stringo ai famigliari e ai collaboratori”. Lo ha dichiarato il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, anche a nome di tutti i Garanti comunali piemontesi, appena venuto a conoscenza della scomparsa del Garante nazionale delle persone private della libertà.
“Proprio in queste ore – ha aggiunto Mellano – attendevo il ritorno del Garante nazionale a Torino, che era stato in visita alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno il 2 agosto dopo gli appelli dei detenuti dei Padiglioni B e C: con forme di protesta non violenta avevano chiesto l’intervento del Garante nazionale e del presidente del Tribunale di sorveglianza per porre in modo costruttivo le questioni sul tavolo dell’esecuzione penale in carcere”.
“Ci siano rivisti il 7 agosto a Roma – ha ricordato – nell’incontro con il ministro e il viceministro della Giustizia richiesto dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, dove abbiamo avuto un serrato scambio di vedute e di pareri sulla prospettiva degli interventi necessari e urgenti per affrontare il sovraffollamento e l’emergenza suicidi in carcere e il giorno seguente, su richiesta dello stesso D’Ettore, mi sono recato nel carcere di Torino per rassicurare i primi firmatari dell’appello”.
“Proprio in questi giorni – conclude Mellano – siamo stati in stretto contatto per concordare modalità e tempistiche dell’imminente visita al Lorusso e Cutugno, che avrebbe rappresentato l’occasione propizia per incontrare anche le ‘ragazze delle Vallette’ a seguito dell’appello reso pubblico a Ferragosto”.
Aggrediscono e rapinano una donna in corso Dante
Gli agenti dell’UPGeSP hanno arrestato una coppia di cittadini italiani: un ragazzo ventisettenne e una donna trentaduenne gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso.
Sono le prime ore dell’alba quando una volante si reca in Viale Virgilio a seguito di una segnalazione ricevuta dalla centrale operativa per una rapina ad opera di tre soggetti.
Giunti sul posto i poliziotti prendono contatti con una donna che racconta di essere stata aggredita improvvisamente in Corso Dante, qualche minuto prima, da due uomini e una ragazza. Gli stessi, con lo scopo di strapparle la borsa, la colpivano con diversi calci, facendola rovinare a terra ma, disturbati dalle urla di un residente in zona, riuscivano a sottrarle solo il telefono cellulare, per poi fuggire.
A coadiuvare nelle ricerche gli agenti intervenuti, un poliziotto libero dal servizio in forza presso l’UPGeSP che, avendo sentito le urla della signora, era sceso in strada, e aveva intercettato i fuggitivi in Viale Virgilio all’interno del Parco del Valentino, segnalandoli ai colleghi sopraggiunti.
Grazie anche al suo aiuto, gli agenti della Volante fermano la coppia, traendo il 27 enne e la 32enne in arresto per rapina aggravata in concorso.
Algoritmi sanità, l’assessore precisa
In merito alla nota di martedì 20 agosto sugli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici (ACAI) per il Sistema di Emergenza Sanitaria Preospedaliera 118 della Regione Piemonte, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha voluto puntualizzare: «Con il mio intervento non intendo in alcun modo criticare il mio predecessore Icardi, oggi presidente della Commissione Sanità e quindi uno stretto collaboratore. La richiesta di sospensiva, a seguito della dura presa di posizione da parte della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri del Piemonte che lamentano scarso coinvolgimento e due esposti alla Procura, è proprio figlia della volontà di non ingenerare polemiche su provvedimenti di riforma che sono necessari. Un percorso volto a tutelare anche la categoria degli infermieri, ai quali va la nostra stima e il nostro grazie per l’ennesima dimostrazione di disponibilità.
Ribadisco in questa occasione che è nostra intenzione per gli infermieri, e in generale per tutte le professioni sanitarie, valorizzare e usufruire al meglio della loro grande professionalità. E proprio per sgomberare il campo da ogni polemica, ho preso immediato contatto con i rappresentanti delle categorie coinvolte per evitare che l’obiettivo comune di migliorare il servizio pubblico di emergenza diventi una lotta tra di loro e tra partiti, una prospettiva che che non deve assolutamente verificarsi. Come già spiegato, le consultazioni partiranno a strettissimo giro, affinché di fronte ai meccanismi di riforma tutti siano coinvolti; perché, lo ribadisco ancora una volta, solo con l’apporto e il supporto di tutti potremo dare un servizio migliore ai cittadini piemontesi».
Nel fine settimana del 31 agosto e 1° settembre 2024, nel Comune di Frossasco, si svolgerà una due giorni di formazione di K9 Mantrailing delle Unità Cinofile della Croce Verde di Cumiana (disciplina di ricerca persone scomparse con l’ausilio di unità cinofile di cani molecolari).
L’esercitazione è resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Frossasco, in particolare nella figura del Vice Sindaco Dott.ssa. Rosanna Napoli e sarà guidata dagli istruttori Ivan Schmidt e Vassilia Sacco sotto la supervisione del Responsabile UC Croce Verde Cumiana Luca Fra e del Presidente Gianni Mancuso.
Ivan Schmidt ha al suo attivo una ventennale esperienza in qualità di formatore di unità cinofile, consulente tecnico, ausiliario di polizia giudiziaria nella ricerca di persone scomparse, esperto in missing profiling, odorologia biologica forense, negoziazione in ambiente ostile e psicologia dell’emergenza.
Vassilia Sacco, Operativa in K9 Mantrailing con il suo cane Adele è alla guida delle Unità Cinofile della Croce Verde di Cumiana (ricerca in superficie e K9 Mantrailing) e ha all’attivo diversi interventi operativi, formata anch’essa come operatore in psicologia dell’emergenza.
Così Ivan Schmidt: – “Grazie alla sensibilità e collaborazione del Comune di Frossasco è stato possibile organizzare questa esercitazione, utile soprattutto a migliorare le sinergie tra i Comuni limitrofi nella ricerca di persone scomparse sul territorio. La sinergia tra le parti porta a maggiore consapevolezza che di fatto permette interventi operativi in tempi brevi.
Crediamo fortemente in questi eventi, in quanto molti fatti di cronaca ci vanno a dimostrare come sia fondamentale la formazione e le esperienze in ambienti e scenari diversificati ma radicati sul territorio di competenza. I casi ci dimostrano che un intervento tempestivo unitamente ad una formazione consolidata, frutto di continuo accrescimento, aumentano di fatto le probabilità di ritrovamento di una persona scomparsa. Un altro tassello importante, lo abbiamo avuto con la nostra creazione del “K9 SCENT BOX” che oggi risulta essere un perfetto alleato nella ricerca di persone scomparse e ci permette di raccogliere anticipatamente un’impronta olfattiva di persone a rischio e più vulnerabili. Progettato per essere facile da utilizzare e accessibile a tutti, elimina i ritardi nelle raccolte di prove olfattive da fornire al cane riducendo al minimo il rischio di contaminazione”.
PH CREDITS: ALESSANDRA VISENTIN
È in gravi condizioni, all’ospedale Cto di Torino, la conducente della vettura coinvolta in un incidente stradale a Robassomero, sulla “Direttissima”, la strada provinciale 1 delle Valli di Lanzo. Per cause da accertare l’auto guidata dalla donna si è scontrata con un camion e ha preso fuoco.
La polizia sequestra 250 grammi di hashish
Nelle scorse ore, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 39 anni e un italiano di 19, gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli agenti dell’UPGeSP impegnati nel controllo del territorio in zona Corso Principe Oddone, notavano un’autovettura sospetta svoltare in via Ravenna; a bordo del mezzo, un’auto a noleggio, erano presenti un cittadino marocchino sulla quarantina e il figlio della sua compagna, di 19.
Considerato l’atteggiamento mantenuto dai due, gli operatori li sottoponevano ad un accurato controllo, rinvenendo all’interno del marsupio del diciannovenne 2 panetti di hashish del peso di 180 grammi circa, oltre a un bilancino di precisione, e addosso al trentanovenne, nascosti negli slip, altri due pezzi della medesima sostanza, per circa 60grammi.
Nelle fasi della traduzione in Questura, il cittadino marocchino poneva in essere un tentativo di fuga, aggredendo con dei calci uno dei poliziotti e procurandogli lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.
In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, entrambi sono stati arrestati per tale reato, il solo trentanovenne anche per violenza, resistenza, lesioni a P.U.