CRONACA- Pagina 197

Stalliere libera i cavalli e dà alle fiamme la cascina. Muore arso vivo

Dalle telecamere di sorveglianza ai carabinieri risulta sia lo stesso stalliere il cui corpo bruciato  e’ stato ritrovato  nella cascina andata a fuoco a Vaprio nel novarese ad appiccare  l’incendio. Le telecamere avrebbero inquadrato l’uomo che  cospargeva di benzina l’appartamento in cui abitava, trovato pieno di rifiuti, poi la propria Fiat Punto e dopo la stalla, dalla quale poco prima aveva fatto uscire i dieci cavalli alloggiati che curava da anni con passione e dedizione. È un mistero la motivazione del gesto da lui compiuto.

Urta due auto, ferisce una coppia di ragazzi e scappa

È accaduto nella notte  verso le 2.30 quando una vettura avrebbe urtato due o tre auto  in sosta per cause da verificare.

Nello schianto, avvenuto a Biella, sono rimasti feriti e soccorsi dal 118 due 19enni a bordo di uno dei veicoli tamponati.

Il conducente dell’auto schiantatasi contro le altre ha abbandonato il mezzo ed è scappato a piedi. I carabinieri lo stanno cercando.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Valli di Lanzo senza Internet, l’appello di Uncem

“Ho chiesto ai concessionari delle reti elettriche di intervenire subito nelle valli alpine dove le nevicate degli ultimi giorni hanno causato disservizi e interruzioni. Come nelle Valli di Lanzo. Qui la situazione è più grave. Perché come già in altri casi, con il crollo di pali delle reti elettriche, a causa di schianti di alberi sulle linee aeree, viene compromessa la linea telefonica che porta internet ad alta velocità nelle case. Era stato così in passato anche per i ripetitori della telefonia mobile in quota. Se non arriva energia elettrica, questi non funzionano. Uncem ha chiesto, su mandato dei Sindaci, a tutti gli Operatori delle reti, di intervenire in tempi rapidissimi. Gran parte delle Valli di Lanzo sono senza internet ormai da troppi giorni”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.

Taglio alberi sulla statale 10 “Padana Inferiore”

Anas ha programmato la bonifica straordinaria delle pendici di propria competenza che consiste nel taglio degli alberi prospicienti la strada statale 10 “Padana Inferiore” tra l’inizio di competenza Anas all’altezza di località Mongreno (km 7,870) e l’imbocco del Traforo del Pino, lato Pino Torinese (km 10,600).

Per consentire l’esecuzione delle operazioni in piena sicurezza, durante le lavorazioni il tratto sarà chiuso al traffico. Gli interventi saranno eseguiti tra lunedì 11 marzo e venerdì 22 marzo nella sola fascia oraria 9:00 – 17:00, con circolazione garantita per i residenti di via Mongreno e via Sassi e per i mezzi di soccorso. Durante il fine settimana il cantiere sarà sospeso e sarà ripristinato il traffico senza limitazioni in entrambe le direzioni.

I lavori, la cui pianificazione è stata condivisa al tavolo tecnico con le Amministrazioni locali, sono finalizzati a elevare il livello di sicurezza per la circolazione lungo la statale che potrebbe essere direttamente interessata dalla caduta degli alberi a causa di fenomeni meteorologici intensi. Le attività di prossimo avvio costituiscono la terza fase di un corposo intervento di sistemazione delle aree prossime alla statale già avviato da Anas tra novembre e dicembre 2023.

Durante la chiusura i veicoli leggeri provenienti da Torino e diretti a Pino Torinese potranno percorrere Corso Chieri fino alla rotatoria con Via Traforo. La circolazione proveniente da Chieri e da Pino Torinese potrà invece percorrere la SP5 (Via Chieri nel Comune di Pino Torinese e Corso Chieri nel Comune di Torino). Il percorso alternativo consigliato per i mezzi con peso superiore a 3,5 tonnellate è costituito dalla Tangenziale di Torino.

Endometriosi, i fiori della consapevolezza sbocciano a Chieri

Il 16 marzo 2024, a Chieri (TO) 

Gerbere rosa e semi di girasole  a sostegno dell’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi  per migliorare i percorsi terapeutici sulla malattia.

Sbocciano a Chieri (TO) e in tante altre piazze italiane (oltre 30 in totale) i Fiori della Consapevolezza, l’iniziativa ideata dall’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, per fare informazione sulla malattia che colpisce circa 3 milioni di donne in Italia. In occasione del mese della consapevolezza sull’endometriosi, sabato 16 e domenica 17 marzo 2024, le volontarie dell’A.P.E. allestiranno tavoli informativi, in cui trovare i fiori da portare a casa: un vaso con una gerbera rosa già sbocciata e accanto i semi del girasole, con le istruzioni su come coltivarlo, metafora della necessità di prendersi cura della propria salute. La forza del girasole e la delicatezza della gerbera sono, infatti, il simbolo di questa campagna a sostegno delle donne.

Sabato 16 marzo sarà possibile trovare le volontarie a Chieri (TO), in via Vittorio Emanuele II, dalle ore 9.00 alle 13.00.

 

A questo link tutte le piazze e gli orari (in aggiornamento): https://www.apendometriosi.it/it/i-fiori-della-consapevolezza

 

L’endometriosi – parola tra le malattie più cercata su Google nel 2023 – è ancora una patologia poco conosciuta e difficile da riconoscere. Su di essa, grava un ritardo diagnostico che va dai 5 agli 8 anni. Di qui l’importanza della corretta informazione e della divulgazione ad un pubblico quanto più ampio possibile, per aiutare le donne a trovare i giusti percorsi di cura. Partecipando ai Fiori della Consapevolezza, ognuno potrà dare il proprio contributo. Il ricavato, infatti, sarà utilizzato dall’A.P.E. per organizzare attività a supporto delle donne, tra cui la formazione medica specializzata per migliorare concretamente i percorsi terapeutici per l’endometriosi su tutto il territorio nazionale. Sul sito dell’A.P.E. www.apendometriosi.it la mappa delle piazze in cui trovare i Fiori della Consapevolezza e prendere parte ad un’iniziativa che tutela la salute e i diritti delle donne.

 

Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! 

L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 18 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. 

 

Sul sito dell’APE – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.

 

Disturbi alimentari, la Rete Food For Mind a Torino

Il disagio adolescenziale e i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN anoressia, bulimia, binge eating), alla luce delle conseguenze della crisi coronavirus, rappresentano una vera e propria epidemia che ha fatto registrare un incremento preoccupante tra ragazze e ragazzi e non solo. Queste patologie affliggono nel mondo 55 milioni di persone, in Italia sono  tre milioni e mezzo, le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, che corrispondono al 5% della popolazione italiana.

L’attesa media per essere presi in carico dal Servizio Sanitario Nazionale è dai 3 ai 6 mesi, dai disturbi del comportamento alimentare si guarisce, se la patologia è presa in tempo e se si viene curati, ma  si può anche morire.

Per questo motivo il 15 Marzo, in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare e per tutto il mese di marzo, la rete Food For Mind (https://www.foodmind.it/) la più importante rete diffusa e completa  per la cura dei disturbi alimentari d’Italia,  presente a Torino  in Via Michele Schina, 15 e diretta dal Dott. Emmanuele De Paoli Psicologo, Psicoterapeuta ed  in altre  19 città: Bari, Bergamo, Cagliari, Campobasso, Catania, Foggia, Genova, Jesi (Ancona), Livorno, Milano, Napoli,  Palermo, Roma, Reggio Calabria, Sassari, Savona, Trieste, Varese, Mestre (Venezia), apre le porte permettendo ai cittadini di accedere liberamente e gratuitamente presso tutte le sedi, al fine di avere una diagnosi corretta e consigli rapidi ed efficaci per rivolgersi a tutte le istituzioni preposte sul territorio, al fine di favorire una presa in carico rapida ed efficace.

Nella foto il Dott. Leonardo Mendolicchio medico psichiatra,   psicanalista, founder e direttore scientifico di Food For Mind,  Responsabile della U.O. Riabilitazione dei Disturbi Alimentari e della Nutrizione presso la sede di Piancavallo dell’Istituto Auxologico sia per gli adulti che per i minori e del centro ambulatoriale.  Il Dott. Mendolicchio è uno dei maggiori esperti di queste patologie in Italia.

Sul podio delle Neuroscienze il Liceo Bodoni di Saluzzo

Mattia Poggio, il vincitore delle Olimpiadi in Piemonte andrà alla finale nazionale di Roma

Quinto anno al Liceo scientifico Bodoni di Saluzzo, Mattia si è imposto sugli altri 72 finalisti in gara per la finale regionale del Piemonte. Fra i temi affrontati, biologia e anatomia del cervello, memoria e malattie del sistema nervoso.

Torino, sabato 9 marzo 2024 – Si chiama Mattia Poggio, ha 18 anni e frequenta l’ultimo anno al Liceo Bodoni di Saluzzo (CN)è il vincitore della finale regionale piemontese delle Olimpiadi delle Neuroscienze che si è svolta oggi all’Istituto di Anatomia dell’Università di Torino.  Mattia – che rappresenterà il Piemonte alla finale nazionale di Roma – ha gareggiato con gli altri 72 finalisti di 24 istituti superiori provenienti da tutto il Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.

Una grande soddisfazione per il Liceo Bodoni di Saluzzo che sul podio, quest’anno tutto al maschile, vede insieme a Mattia – al secondo posto pari merito – il suo compagno di classe Andrea Quaranta (anche lui V B del Liceo Bodoni) e il più giovane, Andrè Da Costa Campos Vieira Lisboa, III liceo al Gioberti di Torino.

 

Le Olimpiadi delle Neuroscienze rappresentano la selezione italiana della International Brain Bee, una competizione internazionale che mette alla prova studenti delle scuole medie superiori sul grado di conoscenza nel campo delle neuroscienze. Anatomia e biologia del cervello, memoria, emozioni, dolore e stress, ma anche le droghe e le malattie del sistema nervoso: sono questi i temi affrontati nelle prove, tra cruciverba, domande a scelta multipla e – nello spareggio finale – domande aperte. Scopo della iniziativa è accrescere fra i giovani l’interesse per lo studio della struttura e del funzionamento del cervello umano, e attrarre giovani talenti alla ricerca nei settori delle Neuroscienze sperimentali e cliniche, che rappresentano la grande sfida del nostro millennio.

 

In tutta Italia sono 180 le scuole iscritte alla quattordicesima edizione delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Per il Piemonte – che con 24 scuole iscritte quest’anno si aggiudica il podio per il maggior numero di partecipanti – la gara è organizzata dalla prof.ssa Marina Boido del NICO – l’Istituto di Neuroscienze della FondazioneCavalieri Ottolenghi e Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino. «Ancora una volta abbiamo apprezzato la grande preparazione delle ragazze e dei ragazzi protagonisti dell’edizione piemontese delle Olimpiadi di Neuroscienze. Ma il merito va anche ai docenti che hanno accompagnato i loro studenti in questo percorso. Trasmettere la passione per la ricerca e lo studio di questa affascinante materia per noi è il più grande risultato – commenta la prof.ssa Marina Boido del NICO – Università di Torino – anche per questo ogni anno è sempre un’emozione fortissima incontrare giovani studenti così preparati e vedere quanto impegno mettano nelle prove».

Mattia Poggio rappresenterà il Piemonte alla gara nazionale, in programma il 17 e 18 maggio a Roma. Qui si deciderà il o la rappresentante dell’Italia alla competizione internazionale che si svolgerà in remoto a settembre.

 

con i docenti, da sinistra:
Il prof.Francesco Merlo con Andrè Da Costa Campos Vieira Lisboa del Liceo Gioberti di Torino, Mattia Poggio (vincitore) e Andrea Quaranta, con Francesca Riccardino, la loro professoressa del Liceo Bodoni di Saluzzo (CN)

Morto a 44 anni dopo intervento chirurgico: disposta l’autopsia

Il 44enne cuneese Fabio Einaudi, dipendente della società Eurofins Chemical Control, è morto all’ospedale “Santa Croce” di Cuneo  poche ore dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico seguito a un breve ricovero. Dopo aver accusato un malore l’uomo si era recato al pronto soccorso dove i medici gli avrebbero detto della necessità di un intervento chirurgico cui l’uomo è stato sottoposto. Poche ore dopo durante un controllo del personale ospedaliero, il 44enne sarebbe stato colpito da arresto cardiaco. La procura ha disposto l’autopsia.

Muore a 50 anni dopo intervento chirurgico

50 anni  compiti da neanche un mese e solo da pochi giorni era stato dimesso dall’ospedale di Novara dopo un intervento chirurgico. Marco Girello, appassionato intenditore di birre e conosciuto motociclista è morto all’improvviso martedì. Lascia la madre e la sorella.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Polizia di frontiera e Save the Children insieme sui flussi migratori

Si è recentemente tenuto, presso la sala consiliare del Municipio di Oulx, un importante meeting formativo rivolto agli agenti della Polizia di Frontiera di Bardonecchia ed Aosta, nonché agli operatori dell’organizzazione non governativa Save the Children.

Il seminario nasce dalla collaborazione fortemente voluta dai vertici della Polizia di Stato – Direzione Centrale della Polizia delle Frontiere e dell’Immigrazione e Save the Children ed è finalizzata ad accrescere le competenze specialistiche degli operatori che si trovano, sempre più spesso, a svolgere la propria attività a contatto con minori stranieri non accompagnati.

I lavori sono stati aperti dal Sindaco dott. Andrea Terzolo, il quale ha elogiato l’operato della Polizia di Frontiera di Bardonecchia, per l’impegno profuso sul territorio dell’Alta Valle di Susa e di Oulx in questi quasi tre anni di attività, anche in relazione ai notevoli flussi di migranti in transito verso la Francia.

Le tematiche affrontate hanno avuto come filo conduttore la protezione dei minori migranti in emergenza, i fattori di rischio, l’osservazione degli indicatori di vulnerabilità e i meccanismi di segnalazione, con un approccio e una comunicazione “child-friendly”, sino ad un confronto sui fenomeni della tratta e dello sfruttamento, per sviluppare una funzionale interazione con il minore in frontiera.

Nel corso delle sessioni formative curate dalla Polizia di Stato sono stati descritti i modelli di cooperazione con le Autorità d’oltralpe e la stretta interazione con il terzo settore e le varie realtà del territorio, che hanno permesso di affinare la capacità di contrasto della criminalità transfrontaliera e le buone prassi di gestione dei flussi migratori, in un’ampia area di confine, che comprende i principali valichi del Frejus, Monginevro, Moncenisio e Colle della Scala, ma anche i più insidiosi sentieri alpini, che impongono una particolare attenzione ai profili di soccorso in montagna dei migranti.

Proprio riguardo alla tutela dei minori stranieri non accompagnati e le persone con fragilità, si è notato come grazie anche alla collaborazione dei Servizi Sociali e della Croce Rossa si è notevolmente ridotto il tempo di permanenza del minore in frontiera, prima del suo collocamento presso le strutture individuate sul territorio.

In tale contesto, proprio riguardo alla tutela dei minori stranieri non accompagnati e le persone con fragilità, è stato illustrato il percorso con cui, in questi anni, in stretta sinergia con i Servizi Sociali e la Croce Rossa di Susa, a fronte di un significativo incremento numerico di migranti in transito dall’Alta Valle di Susa, si è notevolmente ridotto il tempo di permanenza del minore in frontiera, prima del suo collocamento presso le strutture individuate sul territorio.

Al termine dei lavori è stata condivisa l’estrema utilità di una formazione che metta a fattor comune il contributo di tutti gli attori coinvolti nella gestione delle persone vulnerabili, per accrescere il livello di efficacia del sistema di gestione del fenomeno migratorio, attraverso competenze professionali di alto livello, conoscenza delle specificità del territorio e profonda sensibilità per gli aspetti umanitari.