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Piano Aria, discussione in Regione

Aggiornamento del Piano regionale di qualità dell’aria: il Consiglio regionale, dopo la presentazione del provvedimento dell’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, ha svolto ieri la discussione generale e sono stati presentanti i primi emendamenti, a firma dei consiglieri Unia (M5s) e Conticelli (Pd). I lavori su questa delibera proseguiranno nella prossima seduta di Consiglio.
Marnati ha introdotto la proposta di deliberazione di Giunta: “Questo aggiornamento del Piano – ha detto – costituisce l’occasione per inserire misure innovative e formulare indicazioni normative per attivare le misure necessarie che ci consentano di rientrare nei valori limite, come richiesto dalla Corte di Giustizia Europea per gli inquinanti che ad oggi superano i limiti”.
L’assessore ha presentato la situazione attuale, in vista della programmazione del Piano per il periodo 2025-2030: “Come anno base è stato preso il 2023 che, dai dati forniti da Arpa Piemonte, è stato l’anno migliore in assoluto per quanto riguarda la diminuzione della concentrazione delle polveri sottili nell’aria. Tutti i capoluoghi di provincia rientrano nei parametri previsti dai limiti di legge: 35 giornate di sforamento all’anno, tranne Torino, che segna un importante miglioramento. Su 32 centraline di rilevamento presenti sul territorio piemontese, nel 2021 le centraline che avevano superato i 35 giorni di sforamento delle polveri sottili nell’aria erano state 13; nel 2022 12 e nel 2023, con una riduzione di circa l’84%, il superamento si è registrato solo in 2 centraline. L’aggiornamento del Piano – ha concluso l’assessore – prevede un insieme di azioni per il rientro nei limiti della qualità dell’aria nel 2025 e per migliorare in modo consistente in vista del 2030”.

Durante il dibattito generale sono intervenuti numerosi consiglieri di opposizione.
I consiglieri del Pd intervenuti: Nadia Conticelli, Gianna Pentenero, Mauro Calderoni, Simona Paonessa, Emanuela Verzella, Fabio Isnardi, Alberto Avetta, Mimmo Rossi, Daniele Valle, Monica Canalis, hanno sottolineato la notevole complessità del Piano e l’assenza di coraggio nell’affrontare il cambiamento climatico, la mancanza di dati sull’impatto delle misure dei Piani degli anni precedenti, la necessità di azioni concrete che rendano i trasporti pubblici preferibili rispetto all’uso dell’auto privata, le misure in campo zootecnico e agricolo. Al termine della discussione la presidente del gruppo Pd Pentenero ha chiesto che il provvedimento ritornasse in Commissione per approfondimenti. La richiesta è stata respinta dall’Aula.
Alice Ravinale (Avs) ha affermato: “nel 2021 l’Agenzia europea per l’ambiente ha certificato 4635 morti premature dovute all’inquinamento, abbiamo avuto una procedura di infrazione dalla UE e adesso pretendiamo addirittura le deroghe. In questo Piano inoltre le azioni impopolari vengono affidate ai Comuni, alle imprese e ai privati”.
Per il Movimento 5 Stelle sono intervenuti Alberto Unia, Sarah Disabato, Pasquale Coluccio che hanno messo in risalto come da anni si tengono tavoli sulla qualità dell’aria anche nei piccoli Comuni fuori dalla grande città perché l’aria non ha confini e i provvedimenti devono essere presi su larga scala. Hanno parlato dei problemi del traffico, della mobilità sostenibile, delle energie rinnovabili, delle emissioni di ammoniaca in campo zootecnico e dei necessari aiuti alle imprese. “Ci vogliono risorse economiche ingenti per portare a compimento la transizione ecologica”, hanno concluso.

Il consigliere Roberto Ravello (Fdi) ha invece sottolineato: “Noi rivendichiamo con orgoglio l’approccio scientifico utilizzato nella predisposizione dell’aggiornamento al Piano regionale per la qualità dell’aria. Una recente direttiva europea ha evidenziato le particolari caratteristiche del nostro bacino padano, aprendo alla possibilità di deroghe fino al 2040, per il rispetto dei nuovi e più stringenti parametri. Si tratta di un’opportunità da cogliere senza indugi”.

Ufficio Stampa Crp

Titolare di caf si faceva pagare per i permessi di soggiorno

La titolare di un Caf nel Cuneese si sarebbe fatta pagare per i permessi di soggiorno. È stata scoperta dalla Squadra mobile della Questura di Cuneo. La donna, ora ai domiciliari,  è indagata per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. I documenti illeciti che avrebbe rilasciato a decine di immigrati, a fronte di somme superiori di alcune migliaia di euro,  consentivano loro la permanenza temporanea in Italia.

La Regione a Roma con 35 editori piemontesi

Anche quest’anno la Regione Piemonte è presente alla manifestazione «Più Libri Più Liberi» che avrà luogo presso il presso il Roma Convention Center «La Nuvola»  fino all’8 dicembre 2024 con uno spazio collettivo che ospiterà 35 editori piemontesi.

 

La manifestazione «Più Libri più Liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria», promossa da AIE (Associazione Italiana Editori), rappresenta da sempre un fondamentale punto di riferimento per la piccola e media editoria italiana e per la Regione Piemonte un’occasione di promozione e commercializzazione sul mercato italiano dei prodotti editoriali piemontesi, anche in chiave di valorizzazione e promozione turistica del territorio.

 

«I piccoli editori – ha sottolineato l’assessore alla cultura, Marina Chiarellirappresentano un autentico patrimonio culturale italiano, costituiscono il sistema nervoso della cultura del nostro Paese, offrendo spazio a scrittori e autori che, altrimenti, difficilmente troverebbero voce. Partecipare alle fiere dell’editoria, quindi, non è solo un’opportunità per dare visibilità a queste realtà preziose, ma è un atto di riconoscimento del loro valore e del loro ruolo nel mantenere viva la nostra identità culturale».

 

Lo spazio collettivo «Editori del Piemonte» costituisce all’interno della manifestazione «la casa» degli editori piemontesi: in tale spazio, oltre alla vendita, si intende valorizzare la ricca produzione editoriale piemontese, anche come occasione per dare visibilità al territorio e alla cultura della nostra regione. Nel collettivo (STAND N 30 piano Forum), che ospita le micro e piccole case editrici piemontesi, è possibile trovare buona parte del panorama editoriale piemontese che abbraccia una vasta gamma di temi e argomenti. Una grande occasione per valorizzare e far conoscere la ricca produzione editoriale piemontese, nell’obiettivo di promuovere sempre più il territorio, le sue eccellenze e la sua cultura.

 

Lupus, conferenza all’Accademia di Medicina

Martedì 17 dicembre alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino apre le sue porte per una serata scientifica d’eccezione, dedicata ai progressi nel trattamento del Lupus. L’evento, accessibile sia in presenza sia in modalità webinar, vedrà la partecipazione di due luminari del settore.

Dopo l’introduzione del Prof. Dario Roccatello, Professore di Nefrologia presso l’Università di Torino e socio dell’Accademia di Medicina, salirà sul palco Brad Rovin, Professore presso il Wexner Medical Center dell’Università dell’Ohio, riconosciuto a livello globale come una delle figure di spicco nello studio della nefropatia lupica.

Una serata con un protagonista mondiale

Il Prof. Brad Rovin è noto per aver rivoluzionato il trattamento del Lupus, una malattia complessa e multiforme che coinvolge il sistema immunitario e può interessare i reni (nefrite lupica) nelle sue forme più severe. I suoi studi sulle terapie emergenti hanno rivoluzionato l’approccio terapeutico a questa malattia e hanno aperto prospettive in passato inimmaginabili.

Che cos’è il Lupus eritematoso sistemico (LES)?

Il LES è una malattia del connettivo caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose, sensibilità alla luce del sole e coinvolgimento sistemico di quasi tutti gli organi e apparati come il rene, le articolazioni, il sistema nervoso centrale, le sierose e il sistema emopoietico, dovute a deposito di immunocomplessi e complemento. Colpisce più frequentemente le donne, soprattutto fra i 15 e i 40 anni.

 

Un’occasione unica per approfondire il tema e confrontarsi con esperti internazionali.

 

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

Il gruppo Bosch Italia in occasione del Natale sostiene la terza età

Il gruppo Bosch in Italia ha dedicato al Natale un’iniziativa dal titolo “Non basta il pensiero”, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul bisogno degli anziani di essere ascoltati. La campagna di comunicazione “Non basta il pensiero”, lanciata nel mese di novembre sui canali social e interni dell’azienda, vuole essere un invito a riscoprire i sogni, le storie e le esperienze degli anziani che, specialmente nel periodo di Natale, rischiano di sentirsi più soli.

La storia di Alessandro, testimonial della campagna che, grazie alla nipote acquisita Federica Bonanno, customer Project manager Bosch mobilità, è riuscito a realizzare il suo desiderio di andare alla scoperta di nuove tecnologie, fino ad arrivare in un ambiente a lui familiare, l’officina, è un bellissimo esempio che testimonia la necessità da parte degli anziani di sentirsi ancora importanti, offrendo uno spunto di riflessione autentico sul tema della terza età.

Va ricordato inoltre che il gruppo Bosch Italia, in occasione del Santo Natale, sostiene un Sorriso In Più Onlus e aderisce al progetto “Nipoti di Babbo Natale”, realizzando i desideri delle persone anziane, instaurando relazioni uniche.

 

Mara Martellotta

Giachino: “A stare in mezzo tra Fiat e Governo non ci abbiamo guadagnato, anzi”

Lettera aperta al Sindaco Stefano Lo Russo

Caro Sindaco,

Ho letto la Tua intervista a La Stampa e concordo con Te che le dimissioni di Tavares rappresentano una opportunità per difendere meglio e di più il settore automotive a partire dal ruolo di Torino.Non mi convinci laddove dici che le troppe conflittualità con Tavares hanno alimentato tensioni. Te lo scrivo perche’ i prossimi giorni saranno decisivi per la difesa della economia e del lavoro nella nostra Città. Anche perché Mirafiori ci potrà dare un contributo alla crescita economica della Città ben superiore alle ATP, alla Vuelta e a Luci d’artista messe insieme.

A Dicembre 2021 il Parlamento voto’ l’ultima Legge di Bilancio di Draghi nella quale non vi era una lira a favore del settore auto e nessuna parte politica disse nulla. Solo una mia proposta apprezzata da alcuni parlamentari (Margiotta, Laus, Fregolent) fatta propria dalla Mozione Molinari portò alla nascita del fondo Giorgetti da 8,7 miliardi a favore del settore. Il Ministro Urso invece di limitarsi a dare gli incentivi per tenere su il mercato così some si era fatto nel 2022 e 2023 , chiese in cambio di riportare la produzione in Italia a 1 milione l’anno tante quante sé ne producono in Francia.  A mio parere Tavares avrebbe dovuto essere più disponibile , invece di taglieggiare le nostre aziende dell’indotto e mandando altri al tavolo con il Ministro.

L’unico risultato del dialogo l’annuncio della 500 ibrida a Mirafiori. Anche lo sciopero di Aprile avrebbe dovuto avere come controparte solo Stellantis. Siccome questo non era chiaro la partecipazione alla manifestazione fu inferiore alle attese. Sulla situazione del settore auto ha pesato enormemente la decisione della precedente Commissione approvata dal Parlamento europeo che poneva fine di fatto all’era del motore endotermico. Una scelta che USA e Giappone non hanno fatto e che ha provocato una calo delle vendite in Europa pesante. Ecco perché bisognerebbe lavorare a un “Patto per l’automotive” nel quale tutti si impegnano a raggiungere gli obiettivi green utilizzando però le varie strade tecnologiche  e non solo l’auto elettrica. In questo patto l’Italia dovrebbe assumere impegni sul costo della energia e sugli incentivi alla rottamazione delle vecchie auto in circolazione.

Un patto del genere potrebbe rappresentare un modello per l’Europa . La scelta scellerata di puntare solo sull’auto elettrica rischia di semidistruggere l’auto europea con effetti pesanti sul PIL torinese e nazionale e  sul lavoro .In sintesi, per uscire dal declino economico , Torino deve difendere il settore auto come ha difeso la TAV. E come allora deve essere compatta a Roma e a Bruxelles.

Mino GIACHINO

SITAV SILAVORO

Smog, le limitazioni al traffico salgono al livello Arancio

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Da domani, giovedì 5 dicembre, e fino a venerdì 6 dicembre 2024 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).

I dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 si prolungherà alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19.

Stessa regola anche per i veicoli adibiti al trasporto merci, che vedranno il divieto di circolazione estendersi ai diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4 su tutti i giorni (festivi compresi), sempre con orario 8-19.

Con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”, in quanto comunque soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione veicolare conseguenti alle previsioni di perdurante accumulo degli inquinanti nell’aria.

Si ricorda infine che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Rapina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina: 5 arresti

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La Polizia di Stato ha eseguito cinque misure cautelari emesse a carico di altrettanti indagati, gravemente indiziati dei delitti di rapina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nonché favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’attività investigativa prendeva avvio nel maggio 2022, a seguito di una rapina commessa da due fratelli albanesi e da una donna, anche lei albanese, da loro costretta alla prostituzione, ai danni di una prostituta connazionale, che operava nella medesima zona di questo capoluogo.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, permettevano di delineare una rete di giovani prostitute e rispettivi sfruttatori, consentendo di tratteggiarne il modus operandi e le principali aree di incidenza sul territorio cittadino, essenzialmente individuate nel quartiere “Barriera Nizza” e “Madonna di Campagna”.

Le giovani donne, vittime delle ripetute vessazioni fisiche e psicologiche dei propri sfruttatori, costrette a prostituirsi anche in precarie condizioni di salute, erano obbligate a consegnare gli interi guadagni agli stessi, i quali, nel frattempo, sperperavano il denaro in alcol e altri vizi.

Lo stato di assoggettamento psicologico era talmente profondo da non essere minimamente scalfito nemmeno dalla distanza fisica, che frequentemente caratterizzava questi rapporti, in virtù dei legami sentimentali che ne costituivano il fondamento.

Nel corso delle indagini, veniva altresì messo in luce il fenomeno della prostituzione indoor, con la complicità di cittadini italiani, i quali, individuati gli alloggi più idonei per tale attività, stipulavano i contratti di locazione a proprio nome, per poi concederne l’uso alle donne albanesi.

Per tre dei nove destinatari del provvedimento restrittivo, tutti di nazionalità albanese, è stata eseguita la misura della custodia cautelare in carcere; per due cittadini italiani, nel medesimo contesto, è stata eseguita la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Torino.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva; pur tuttavia, gli elementi raccolti dagli investigatori sono stati ritenuti, dall’A.G. procedente, sufficienti a costituire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei destinatari dei provvedimenti restrittivi.

Al parco Zoom è morta per anzianità Lisa, ippopotamo di 38 anni

Un velo di tristezza, da qualche giorno, appare negli occhi dei dipendenti del Bioparco ZOOM Torino ogni qual volta passano davanti all’habitat dove, da oltre 10 anni abitava Lisa, l’ippopotamo femmina che nel 2014 era stata trasferita a Cumiana da una struttura zoologica EAZA della Germania.

Un lungo periodo nel quale Lisa ha saputo farsi amare da keeper e veterinari che si sono presi quotidianamente cura di lei. Tanti i momenti che hanno condiviso con il pachiderma: dall’inserimento nell’habitat Hippo Underwater, costruito proprio per lei, ai training giornalieri – utili per permettere loro di controllare in modo naturale la salute di alcune specie non avvicinabili proprio come gli ippopotami – dall’avvicinamento al giovane maschio Ze Maria (classe 2011) alla scoperta della gravidanza, fino alla nascita e allo svezzamento del piccolo Fil-ippo.

Un percorso, quello di Lisa nel parco, che ricorda Rino Palma, keeper che da 7 anni si è occupato della famiglia di ippopotami “Gli ippopotami sono animali estremamente territoriali e dal carattere forte e aggressivo. Racconta Rino – Lisa invece ha sempre mostrato un temperamento particolarmente calmo e tranquillo. Durante le sue lunghe permanenze in acqua, privilegiava la zona della cascata ed era solita godersi dei pisolini sulla riva insieme al suo piccolo. Ci mancherà moltissimo e siamo certi che mancherà anche agli oltre 3,5 milioni di visitatori che in questi 10 anni si sono lasciati affascinare dalla grazia con la quale, nonostante la mole (circa 1400 Kg) la si vedeva camminare sul fondo della vasca. Ma siamo certi che i due maschi, con la loro vivacità e i loro momenti di gioco in acqua ci aiuteranno a sentire meno la sua mancanza.”

L’assenza della femmina all’interno dell’habitat, inoltre, farà sì che si stabilisca una nuova gerarchia e che il maschio Ze Maria, messo un po’ in disparte da quando è nato il ‘piccolo’ (4 anni e 900 kg), possa acquistare un posto differente all’interno del gruppo e creare un nuovo equilibrio.

Seppur siano passati solo pochi giorni – prosegue Rino – il cambio già si percepisce: Fil-Ippo sta instaurando con il padre un legame più forte, sottomettendosi a lui, in quella che è una dinamica tipica tra maschi adulti, che porterà in tempi brevi i due a vivere un rapporto differente. Al momento non prevediamo alcun nuovo arrivo di esemplari di questa specie, ma non escludiamo che in futuro si possa ricreare un nuovo gruppo con una giovane femmina che possa ampliare ulteriormente il gruppo.”

L’aspettativa di vita di un ippopotamo, in natura, si aggira intorno ai 30 anni, che salgono mediamente a 40 nelle strutture zoologiche. Lisa, nata nel 1986, si è spenta all’età avanzata di 38 anni.

Detenzione e spaccio, arresto a Venaria

In esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere emessa dal Tribunale di Torino, i Carabinieri del Sezione Operativa di Venaria hanno tratto in arresto un cittadino marocchino di 43 anni perché gravemente indiziato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. La misura scaturisce a seguito di attività d’indagine eseguita tra il mese di novembre 2023 e gennaio 2024. I militari dell’Arma, attraverso mirati servizi di osservazione e attività tecnica, sono riusciti a porre fine ad un sodalizio criminale che aveva base nel quartiere Barriera Milano di Torino. Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati quasi 60 kg di sostanza stupefacente. Il soggetto arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino.