La Città della Salute di Torino, la Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo e la Società IM3D Clinic hanno appena firmato una convenzione della durata di due anni per gli esami di colonscopia virtuale CAD per la prevenzione del tumore al colon retto. E’ un grande passo avanti per la Sanità piemontese, all’insegna della collaborazione tra due tra le più importanti strutture del Piemonte ed all’insegna di una rete, di cui i pazienti potranno beneficiare affidandosi alle migliori professionalità. Ed è solo il primo passo verso nuove future collaborazioni anche in altre specialità della medicina. La FPO di Candiolo (Direttore Generale Antonino Sottile) collaborerà con il Centro dedicato di via Cherasco 23, presso la
Radiologia 1 universitaria della Città della Salute (diretta dal professor Paolo Fonio). La Città della Salute (Commissario Gian Paolo Zanetta) si impegna a mettere a disposizione i medici radiologi qualificati per la refertazione delle suddette Colonscopie virtuali. La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta si occuperà di attuare le modalità operative e la definizione dei criteri di arruolamento dei soggetti a cui proporre la colonscopia virtuale CAD e le altre valutazioni inerenti la gestione del percorso assistenziale dei medesimi. L’accordo è rinnovabile per un ulteriore triennio.

Nella giornata di mercoledì 11 aprile 2018 è previsto uno sciopero di 4 ore, proclamato dall’organizzazione sindacale USB – Lavoro Privato.
Cambio al vertice di Palazzo Lascaris. Il Consiglio regionale, nella seduta di martedì 10 aprile, ha eletto Nino Boeti presidente dell’Aula con 46 voti.
Quella che si avvia alla conclusione è stata una buona legislatura perché si è lavorato in un clima positivo, fatto di rispetto reciproco e all’insegna della trasparenza. Non sono mancati momenti anche aspri di confronto, ma senza mai superare i limiti di decoro che devono contraddistinguere un’istituzione. Sono sicuro che tutto ciò non verrà meno nel lavoro che ci attende”, le sue prime parole. 
Riprenderà domani, mercoledì 11 aprile 2018, la prima causa in Italia contro la società colosso del food delivery, Foodora. Proprio il tribunale del lavoro di Torino emetterà la sentenza sul primo processo nel nostro Paese contro il sistema del lavoro – definito ormai “gig economy”- messo in piedi e attuato dalla più famosa piattaforma di “cibo a domicilio”. A fare causa alla società e a dare il via a questo processo divenuto ormai mediatico, sono stati sei ex giovani fattorini, licenziati dopo aver partecipato ad alcune manifestazioni di protesta contro la cosiddetta economia dei lavoretti. A fare da sfondo a tutta questa faccenda, oltre ai numerosi messaggi di solidarietà per i sei ragazzi che girano da giorni su tutti i canali social, si sono aggiunte anche diverse scritte di protesta comparse sulle pareti di una delle uscite del parcheggio sotterraneo che si trova di fronte al Palazzo di giustizia Bruno Caccia. “Foodora sfruttatori”, “No alla gig economy”, sono solo alcuni degli slogan che sono stati tracciati con vernice spray rossa e nera nelle prime ore di questa notte. Nella giornata di domani è previsto anche un presidio davanti al tribunale, organizzato dalla Camera del lavoro precario e autonomo di Torino che ha da sempre sostenuto la battaglia legale dei giovani ex rider. E’ inoltre stato organizzato, una volta resa pubblica la decisione dei giudici -qualunque essa sia- , un corteo in bicicletta che partirà dal Palagiustizia e si concluderà in piazza Statuto.
Tragedia tra le mura di casa, vittima un dodicenne che è morto all’ospedale Maria Vittoria
La polizia municipale di Torino ha effettuato controlli nei parchi per verificare la corretta custodia e conduzione dei cani.
Con un minuto di silenzio dedicato a Beatrice Inguì, la ragazza che ha perso la vita due giorni fa, travolta da un treno nella stazione di Porta Susa è stato inaugurato il nuovo ponte che collega corso Matteotti a via Cavalli