CRONACA- Pagina 1553

In coma da 26 anni, la Regione risarcisce per quasi 2 milioni

LETTO OSPEDALEOltre un milione e 900mila euro alla madre di una ragazza che, nell’ormai lontano  1988 (allora  aveva cinque anni)  per complicazioni  dopo una vaccinazione antitetanica, è rimasta in stato vegetativo fino ad oggi

 

La Regione Piemonte , attraverso la Asl To3, risarcirà con più di  un milione e 900mila euro la madre di una ragazza che, nell’ormai lontano  1988 (allora  aveva cinque anni)  per complicazioni  dopo una vaccinazione antitetanica, è rimasta in coma fino ad oggi. Nessun medico prese provvedimenti.

 

La bimba di allora ha adesso 31 anni e da 26 è  in stato vegetativo.

 

La corte di cassazione ha riconosciuto la responsabilità civile di quella che allora era la Ussl 36, e quindi della Regione, per l’operato dei medici che non si accorsero di quanto stava accadendo.

Processo ai 4 No Tav, Presidenza del Consiglio parte civile

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notav ovunque La difesa ha avanzato la tesi secondo cui  l’uso del giudizio immediato sarebbe illegittimo, poichè esisterebbero solo indizi: così si eluderebbe  l’udienza preliminare. La corte non ha accolto la richiesta 

 

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, la società Ltf e il  Sap, sindacato di polizia, sono stati ammessi come parte civile nel processo che vede imputati i quattro giovani attivisti No Tav , accusati di attentato terroristico. Oggi,  nell’aula bunker del carcere delle Vallette, la difesa ha avanzato la tesi secondo cui   l’uso del giudizio immediato sarebbe illegittimo, poichè esisterebbero solo indizi e in tal modo si eluderebbe  l’udienza preliminare. La corte non ha accolto la richiesta e ha rigettato anche  le eccezioni di incostituzionalità del processo presentate dai difensori, giudicandole “manifestamente infondate”.

 

I responsabili del Sap, intanto, considerano di portata “storica” l’accoglimento del proprio sindacato in qualità  di  parte civile nel processo. “Un risultato importantissimo  – hanno dichiarato all’Ansa – che ci rafforza nel convincimento e nella necessità di proseguire la nostra battaglia per l’affermazione del principio di legalità. Presto annunceremo altre iniziative importanti, proprio legate a Torino e alla Val di Susa”. Fuori dall’aula bunker hanno manifestato alcune decine di attivisti contrari alla tav.

 

E’ stata nel frattempo rinviata al prossimo 9 giugno l’udienza del processo allo scrittore Erri De Luca che in una intervista aveva sollecitato i manifestanti No Tav a smantellare le barriere di difesa al cantiere dell’alta velocità di Chiomonte.

 

(foto: il Torinese)

Padre denuncia figlio per salvarlo da spacciatore

carabinieri carBORGARO TORINESE – A Borgaro un ragazzo di 15 anni è stato denunciato dal padre che voleva salvarlo da un pusher che lo minacciava per fargli pagare la droga. 

 

Questa gli era stata  successivamente rubata  impedendo così al  15enne di poter pagare i 500 euro che gli erano stati richiesti. Il giovane racconta tutto  al padre che si reca dai carabinieri.

 

I militari arrestano lo spacciatore, un giovane ventiseienne.

 

(foto: il Torinese)

Raddoppiano i controllori sul tram 4

tram4Un solo “bigliettaio” sui mezzi della linea 4, oltre a non produrre il risultato sperato di far pagare il dovuto ai “portoghesi”, rischiava grosso per la sua incolumità

 

Il Gruppo Gtt ha dovuto rivedere l’organizzazione del proprio personale a bordo della “linea maledetta”, la 4, che attraversa tutta la città da Falchera a Mirafiori.

 

La decisione è avvenuta dopo l’aggressione del controllore al quale era stato staccato un orecchio a morsi da un ventenne impazzito. Ora, a bordo del tram  saranno sempre presenti due controllori, in coppia. Le aggressioni e gli episodi violenti negli ultimi mesi erano aumentati.

 

Un solo “bigliettaio” sui mezzi della linea 4, oltre a non produrre il risultato sperato di far pagare il dovuto ai “portoghesi”, rischiava grosso per la sua incolumità.

 

(Foto: il Torinese)

Anarchici arrestati: “una strategia dietro la campagna antisfratti”

Una strategia di destabilizzazione partita dalla campagna antisfratti

 

anarchiciTORINO – I provvedimenti di custodia cautelare che, all’alba di oggi, sono stati eseguiti dalla Digos nei confronti di 29 persone, sono motivati  secondo la Procura della Repubblica da una strategia  di destabilizzazione.

 

Questa prenderebbe l’avvio dalla campagna contro gli sfratti, condotta con veemenza dai gruppi anarchici torinesi.  

 

E’ quanto si riscontra nell’ ordinanza di custodia cautelare.

Ragazzo ferito nella Metro, spunta la pista politica

polizia volanteTORINO –  Potrebbe esserci un movente politico nell’aggressione a un giovane nella metropolitana torinese. I sei ragazzi che lo hanno assalito pare fossero vestiti di nero e con i capelli rasati alla naziskin, mentre l’aggredito era abbigliato come i giovani antagonisti. E’ quanto emergerebbe da una testimonianza. Gli agenti di polizia sono rimasti letteralmente allibiti nel rendersi conto di come gli aggressori fossero tutti molto giovani. 

 

Erano sei minorenni e hanno aggredito, nella notte,  accoltellandolo al petto , un giovane ventisettenne. Due sono stati arrestati e  va segnalato che nella baby gang c’erano anche due ragazze. metro 2

 

La polizia ha verificato la meccanica dei fatti: il ragazzo è stato aggredito a calci e pugni e poi colpito con un coltello a serramanico che dopo l’aggressione è stato buttato in un cestino della spazzatura . Gli aggressori, fermati alla Metro Massaua, sono stati denunciati.

 

Si sta cercando di capire il movente di un episodio tanto violento.

 

(Foto: il Torinese)

Il Bicentenario sulle gazzelle dell’Arma

CARABINIERI LOGOTORINO – Per il bicentenario dell’Arma, nata a Torino nel 1814 alla caserma Bergia di piazza Carlina, le vetture e le moto dei Carabinieri del Comando provinciale torinese, riportano da oggi un apposito fregio.

 

Si tratta della fiamma a 13 punte della benemerita, accompagnata dal motto “Nei secoli fedele” e dalla data 1814-2014.

 

 Tra le iniziative in occasione  dei festeggiamenti, prosegue la mostra storica sull’Arma a Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15. Nostro servizio nella rubrica STORIA in homepage.

Condannati tre no Tav

notav striscioneTORINO – Tre attivisti no Tav sono stati condannati per un episodio avvenuto nel 2012 quando minacciarono un agente di polizia che stava scattando delle fotografie, per ragioni di servizio, all’ormai famoso cantiere dell’alta velocità di Chiomonte.

 

Le pene vanno dai quattro mesi ai 2 anni e cinque mesi di carcere.

 

Tra i condannati anche Claudio Alberto, uno dei quattro giovani ancora in cella per terrorismo dopo l’assedio allo stesso cantiere, nel 2013.

 

(foto: il Torinese)

Caso Murazzi, l’inchiesta si fa in tre

murazzi 2Il 17 luglio si terrà l’udienza preliminare in tribunale per i funzionari comunali,  in relazione agli affitti  mai riscossi da palazzo Civico. A tale proposito, è contestata anche una delibera di sette anni fa attraverso la quale, invece di imporre lo sfratto ai gestori morosi, gli si proponeva uno sconto del 25% sui canoni

 

Tra i gestori dei locali dei Murazzi, molti non pagavano il canone al Comune, provocando un danno di circa un milione di euro per le casse municipali. E’ questo, come si sa, il succo dello scandalo dei “muri”, sollevato tempo fa grazie a un esposto di un gruppo di cittadini che si lamentavano del rumore provocato dalla movida. Scava e scava e sono venute alla luce altre questioni poco chiare.

 

Intanto, il prossimo 17 luglio si terrà l’udienza preliminare in tribunale per i funzionari comunali e per l’allora assessore Alessandro Altamura, proprio in relazione ai canoni mai riscossi da palazzo Civico. A tale proposito, è contestata anche una delibera di sette anni fa attraverso la quale, invece di imporre lo sfratto ai gestori morosi, gli si proponeva uno sconto del 25% sui canoni. Nella vicenda, su cui ha indagato il pm Andrea Padalino è rimasto impigliato anche l’ex manager della Città, Cesare Vaciago.

 

A dicembre, invece, si aprirà il processo ad alcuni gestori che , si è scoperto durante le indagini, avevano realizzato abusi edilizi con l’allestimento di dehors, scale e altre opere non consentite. A tutto ciò si aggiungono le contestazioni per i decibel troppo alti (ma in questo caso il processo slitta tra un anno)  da cui tutto è partito.

 

(Foto: il Torinese)

Mafia romena a Torino: richieste condanne per oltre un secolo

TRIBUNALE 1TORINO – I contatti continuativi con la criminalità organizzata romena sono stati ampiamente illustrati dall’accusa, tanto da arrivare a una richiesta di condanne complessive per un secolo e 27 anni.

 

E’ il dato più eclatante del processo contro la mafia della Romania operante a Torino.

 

Una quindicina gli imputati, per il cui presunto leader è stata richiesta una condanna – la più alta- di 15 anni.

 

(Foto: il Torinese)