Ha lanciato il proprio cane dalla finestra di casa, (era probabilmente ubriaco: lui, non il cane) dal piano rialzato di un condominio di Torino. L’uomo, un marocchino di 39 anni probabilmente era in stato di ebbrezza, è stato denunciato per maltrattamento di animali. Due persone hanno notato la scena, hanno preso in cura la bestiola e hanno chiamato le forze dell’ordine. E’ intervenuta una pattuglia della polizia che ha poi consegnato il cane all’Enpa.
In carcere manifestante no Tav
Gli agenti della Digos della questura di Torino hanno portato in carcere Luca Germano, simpatizzante No Tav vicino al centro sociale di Askatasuna, poichè non aveva rispettato i domiciliari. La misura dei domiciliari era stata disposta nel corso delle indagini su una protesta in Valle di Susa il 28 giugno 2015, dove si ebbero momenti di tensione con le forze dell’ordine vicino al cantiere Tav di Chiomonte.
STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Caro 2016, nulla di personale, sperando di non offenderti. Anzi personalmente, parafrasando il protagonista di un cartone animato: solo belle cose
Benvenuto, 2017….arriviamo raccomandandoci: non assomigliare al 2016. Caro 2016, nulla di personale, sperando di non offenderti. Anzi personalmente, parafrasando il protagonista di un cartone animato: solo belle cose. Belle cose che mi riguardano personalmente negli affetti più intimi e cari. Proprio così, io non mi posso lamentare…ma in generale il risultato finale è ampiamente insufficiente. Incontrando vecchie conoscenze mi chiedono: come va? Accettabile. Ed elenco le cose positive della mia vita. Capisco d essere fortunato nell’avere una cosi bella famiglia. Poi? Poi arriva l’elenco delle magagne di gran lunga più cospicuo.
Ma essere ottimisti è un dovere, con il bicchiere sempre mezzo pieno. Un ottimismo messo a dura prova dai fatti. Ci risentiamo, caro 2017.
Cerca di essere migliore dell’anno che ti ha preceduto. In fondo non è poi così difficile. Ora vi dico cosa desidero per la nostra bella città di Torino. Piccole e grandi cose.
- Chi non ha diritto non parcheggi sugli spazi per handicap.
- Non si sporchi le strade.
- Che i senzatetto trovino il loro riparo.
- I questuanti non siano costretti a chiedere elemosine.
- Che nei centri di accoglienza si facciano attività lavorative.
- I fiumi, adeguatamente puliti e dragati, evitino le esondazioni.
- Che si mettano al bando urla e rumori assordanti.
Ma sì, esageriamo: che la gente riprenda una convivenza civile fatta di richieste e garbate risposte. Capisco, mi devo fermare e non apparire troppo utopico e dunque velleitario.
Scusatemi. Fatemi un po’ sognare ad occhi aperti e chiedere al 2017 d essere l’ anno in cui si realizzeranno questi sogni. Vi assicuro: se solo se ne realizzassero il 30 per cento vivremmo meglio. Un felice anno a tutti, ma proprio tutti…anche ai “nemici”. Magari anche loro cambieranno. Buon 2017
(foto: Mihai Bursuc)
Anziana muore investita da auto
Un’anziana di 85 anni è morta a Cirié, investita da un’auto in strada Corio, vicino a casa sua. A guidare la Panda che l’ha travolta, una donna di 37 anni, che si è fermata subito per prestare i primi soccorsi. La ferita è stata trasportata dai medici del 118 all’ospedale di Ciriè, dove è deceduta poco dopo.
(foto: archivio)
Un morto e un ferito a causa di scontro frontale fra un’auto e un furgone, in provincia di Alessandria sulla strada Provinciale che collega Viguzzolo e Castellar Guidobono. La vittima è un pensionato di 86 anni, residente a Castellar Guidobono. E’ stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco di Tortona. Ferito, ma non in pericolo di vita, l’autista del furgone.
(foto: archivio)
L’Ansa informa che la polizia postale ha individuato nei mesi scorsi a Torino una serie di profili sui social network che, attraverso immagini e video, praticavano attività di sostegno all’Isis e inneggianti alla jihad. La polizia ha informato la procura della repubblica che ha avviato un’inchiesta.
Museo Cinema, il gran rifiuto di Barbera
Il Museo Nazionale del Cinema rimane senza direttore. Successivamente all’annullamento del bando di ricerca per i “dissapori” tra Regione e Comune di Torino, Alberto Barbera, già direttore della Mostra del Cinema di Venezia, al quale era stato proposto di continuare per un altro anno nell’incarico, ha declinato l’offerta di proseguire qualità di Direttore. Il Comitato di Gestione del Museo, valuterà ora con Barbera una possibile consulenza di coordinamento artistico. Il Museo della Mole Antonelliana chiude il 2016 con 690.000 visitatori, l’8% in più rispetto al 2015. Il Comitato ha deciso di affidare temporaneamente a Donata Pesenti Campagnoni, Conservatore Capo del Museo, le deleghe per proseguire le attività.
Milionesimo visitatore alla Reggia di Venaria
Per la Reggia di Venaria il 2016 è stato un anno da record. La residenza sabauda Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ha infatti tagliato il traguardo del milione di visitatori. Paola Zini e Mario Turetta, presidente e direttore del Consorzio La Venaria Reale, commentano con soddisfazione che il complesso museale è tra i più visitati in Italia e non aveva mai raggiunto prima un milione di visite nell’arco di un anno. La visitatrice del milionesimo biglietto è Barbara Bacchi, di Mantova. Per lei e il suo accompagnatore, Cristiano Salardi, anche lui di Mantova, in omaggio il biglietto speciale ‘Benessere a corte’, che prevede la visita alla reggia, a Qc Termetorino, e i cataloghi delle mostre in corso.
Dopo l’attentato a Berlino e il passaggio alla stazione di Porta Nuova da parte del terrorista Anis Amri, autore della strage al mercatino natalizio, poi ucciso dai poliziotti nel Milanese, il Capodanno di Torino sarà super-controllato.In piazza San Carlo il
palco del concerto del 31 sera è già stato allestito. Tutta la piazza sarà controllata da ingenti forze di polizia e dalla vigilanza privata. I 5 accessi al
“salotto di Torino” saranno valicabili solo dopo essere passati al vaglio di metal detector portatili. Chiusi con i lucchetti
(nelle foto) tutti i cestini della spazzatura per evitare che vengano nascosti ordigni. L’area di superficie e i parcheggi sotterranei saranno bonificati più volte. Le forze dell’ordine faranno anche uso di unità cinofile. Piazzate anche difese antisfondamento in cemento contro il passaggio di veicoli.
(foto: il Torinese)
Il processo Eternit bis potrebbe avere una nuova coda davanti alla Corte di Cassazione. La decisione del Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Torino di dichiarare il non luogo a procedere per prescrizione di un grande numero di casi e il rinvio degli altri davanti ai tribunali del luogo dove si trovavano gli stabilimenti (Torino per i morti di Cavagnolo, Vercelli per quelli di Casale, Napoli per Bagnoli e Rubiera per Reggio Emilia) non è piaciuta all’Osservatorio nazionale amianto. L’Ona ed il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni chiede alla procura della Repubblica di Torino ed alla procura generale presso la Corte d’Appello, con una articolata istanza, di interporre ricorso in Cassazione contro le sentenze del Tribunale di Torino che, oltre tutto, hanno anche derubricato il reato contestato da omicidio volontario ad omicidio colposo. Ona rimane costituita parte civile nel procedimento di Torino e si costituirà ugualmente parte civile quando le procure dei diversi tribunali – appunto Vercelli, Reggio Emilia e Napoli – attiveranno i
diversi tronconi del procedimento per casi che non sono ancora stati oggetti di pronuncia di prescrizione. “La derubricazione in omicidio colposo aggravato dalla colpa cosciente ha determinato la prescrizione di quasi tutti i casi di omicidio in contestazione – dice Bonanni – e nel tempo anche tutti gli altri arriveranno, molto probabilmente a prescrizione. E anche in questo caso non ci sarà giustizia per le vittime. Condividiamo che il procuratore della Repubblica di Torino ed il procuratore generale, coerentemente alle tesi da loro sempre correttamente sostenute a fondamento dell’ipotesi accusatoria, ovvero sussistenza del dolo ed ipotizzabilità dell’omicidio volontario, ricorrano per Cassazione per ottenere l’annullamento delle decisioni del Gup di Torino del 29 novembre, e quindi la prosecuzione del processo secondo l’originaria accusa”.
Massimo Iaretti