CRONACA- Pagina 1541

Al corteo dei lavoratori cariche della polizia contro gli antagonisti

Il corteo del Primo Maggio a Torino è stato turbato da lanci di uova  contro le forze dell’ordine, che hanno bloccato una cinquantina di manifestanti dei centri sociali che volevano entrare in  piazza San Carlo , sede della manifestazione dei sindacati. Una ventina di persone avevano il volto coperto  ed erano  armate di bastoni. I centri sociali hanno dichiarato che non c’è stato “alcun cambiamento  dalla giunta Fassino a quella Appendino”. Poi gli antagonisti sono stati fatti  entrare in piazza San Carlo, dove intanto gli oratori delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni avevano terminato il comizio.

 

(foto: il Torinese)

Poliziotti-fantoccio sul cofano del furgone. Polemica e inchiesta alla Cannabis parade

Alla sfilata pro-cannabis di ieri a Torino è comparso anche un furgone con due fantocci  in divisa da poliziotti,  attaccati al cofano, come se fossero stati investiti. La polemica su questo episodio legato alla Cannabis Parade, manifestazione per la  liberalizzazione delle droghe leggere è scoppiata subito. Prima da parte dei sindacati di polizia, che hanno parlato di “pagliacciata che offende la legalità” e poi  anche del consigliere comunale Stefano Lo Russo del Pd. Intanto la Digos ha aperto un’indagine per individuare i responsabili.

 

(foto: archivio)

A 105 anni va al seggio da sola per votare alle primarie pd

Una donna di 105 anni si è presentata nel seggio Pd di Strada lanzo  a Torino e ha votato alle primarie. La signora Ines ha vissuto e lavorato come merciaia e ha raggiunto il seggio da sola, senza farsi accompagnare. In città sono 60 i seggi,  una decina i gazebo sparsi per il territorio, più un seggio speciale per malati o invalidi. Fra i preregistrati minorenni e cittadini esteri ci sono 200 minori e 150 stranieri.

Primarie Pd, il giorno del verdetto. 399 seggi in Piemonte per eleggere il segretario nazionale

In occasione delle primarie del Pd sono stati allestiti in Piemonte 399 seggi di cui 209 nella provincia di Torino e 60 nella città. Sono 3 mila  i volontari di cui 2 mila  presidenti di seggio e scrutatori.  Nei 12 collegi della regione sono state presentate 164 candidature nelle liste collegate ai tre big candidati alla segreteria nazionale del partito: 70 per Renzi, 69 per Orlando e 25 per Emiliano. Ne saranno eletti 70. Sono ammesse al voto tutte le persone con più di 16 anni, iscritte o non iscritte al Pd, anche straniere. Chi è minorenne e coloro i quali  che votano fuori sede hanno il vincolo della pre-registrazione online. In via Matteo Pescatore e in corso Belgio i seggi dedicati ai fuori sede, mentre una commissione itinerante  si reca al domicilio delle persone che non possono muoversi. Al momento del voto è necessario presentare il documento di identità e la tessera elettorale e i non iscritti al Pd sono inoltre tenuti a versare 2 euro e a firmare un documento per esprimere la propria condivisione dei valori del partito. In serata i risultati ufficiosi e lunedì 1 maggio saranno diffusi i dati ufficiali con la proclamazione degli eletti.

 

(foto: il Torinese)

Cannabis parade in piazza

Erano migliaia di giovani scesi in piazza a Torino per la Cannabis Parade, svoltasi per le vie della città e conclusasi alla Pellerina, con musica e danze. L’iniziativa è stata promossa  dal network nazionale antiproibizionista Fine del Mondo Proibizionista. Presenti il leader radicale torinese Silvio Viale e alcuni consiglieri comunali pentastellati. “Nella città delle mafie e del perbenismo – dicono gli organizzatori – squarceremo i veli dell’ipocrisia proibizionista per ricordare tutte le sue vittime: nel 2016 oltre 13 mila denunciati, uno sforzo repressivo enorme e senza effetto”. E’ già polemica politica: “Noi Fratelli d’Italia proponiamo l’obbligo di analisi mediche obbligatorie per gli amministratori pubblici eletti nel Consiglio Regionale, nei Consigli Comunali e di Circoscrizione, con la pubblicazione dei risultati su internet nell’anagrafe degli eletti, accanto alle informazioni sul reddito: per questo abbiamo pronta una proposta di legge regionale” annunciano Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, Consigliere FDI-AN in Regione, che spiegano :“Così come è previsto l’obbligo di analisi del sangue per verificare la dipendenza o meno da stupefacenti per professioni delicate come tassisti, piloti e atleti, altrettanto dovrebbe valere per amministratori eletti alla guida di enti pubblici.”

 

Donna teme l’ex compagno: “Ci ammazzerà tutti”

Elena Farina, torinese di 45 anni, dopo aver denunciato l’ex compagno per ben 15 volte ha il terrore che possa ucciderla. La donna si è rivolta ai giudici e ha lanciato un appello anche attraverso i telegiornali nazionali chiedendo che l’uomo venga tenuto in cella: “ci ammazzerà tutti” . Il legale della signora teme  che l’ex marito l’ammazzi, dopo averla  minacciata più volte, anche facendole recapitare messaggi da altre persone. L’ex è Luigi Garofalo, 46 anni, era già stato arrestato lo scorso 8 marzo dalla polizia, perché aveva tentato di sparare al figlio di 19 anni, che, secondo lui parteggiava per la madre. I giudici gli hanno vietato di avvicinarsi alla casa e al posto di lavoro dei familiari. Lui, però, uscito dal carcere mercoledì in quanto  messo ai domiciliari, è andato  al bar gestito dalla donna. Si è giustificato dicendo che doveva prendere un medicinale.

Università. Borse di studio, ecco le novità

droselli – www.cr.piemonte.it

Lucio Toth, la coscienza e il coraggio di un italiano

di Pier Franco Quaglieni

.

La numerosa comunità giuliano, dalmata, istriana e fiumana di Torino e del Piemonte è in lutto, ma in lutto sono tutti gli Italiani che ritengono che le terre dell’Adriatico orientale fossero italiane e che l’infoibamento di 15 mila italiani e la cacciata di altri 350 mila dopo il trattato di pace del 1947,fossero iniquità feroci da denunciare e condannare come infamie: è morto a Roma il senatore della Repubblica Lucio Toth, magistrato di Cassazione a riposo ,presidente dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia dal 1992 al 2012.Seppe guidare la riscossa degli esuli della diaspora adriatica, ottenendo la legge istitutiva del Giorno del Ricordo che ancora dopo molti anni non sempre viene rispettata ogni 10 febbraio, come si dovrebbe fare. A Torino viene sempre ricordata, ma non nelle scuole che ignorano la ricorrenza, anche nel 70° della cessione alla Jugoslavia delle  regioni orientali. Ho condiviso con lui passione civile e patriottica, ho partecipato a suoi convegni e lui ha partecipato ad eventi in cui ha portato la sua straordinaria esperienza di giurista e di storico. E’ stata la poetessa zaratina Liana de Luca ad avvicinarmi al dramma delle foibe e dell’esodo:la scuola non mi aveva detto mai nulla e fu Liana ad offrirmi l’opportunità di capire una pagina di storia ignorata per decenni che solo Gianni Oliva ha svelato con i suoi libri coraggiosi. Lucio era un gentiluomo di antico stampo, uno dei rarissimi esempi dove l’essere stato magistrato indipendente non configgeva con l’essere stato parlamentare.

Aveva l’equilibrio del magistrato di razza che sente fortemente il senso della giustizia, coniugandolo con la sua passione di italiano nato a Zara nel 1934.Toth aveva scelto di restare italiano, come Ottavio Missoni. Direi, orgogliosamente italiano. A Palazzo Carignano di Torino il primo Giorno del ricordo mi volle oratore insieme a Violante, Visalberghi, Fini. Sentii una forte emozione a parlare davanti ad Ottavio Missoni e tanti esuli. In quel contesto che richiamava anche emotivamente il Risorgimento, Toth ,nel suo memorabile discorso introduttivo ricordò,lui democratico sincero, l’apporto dei combattenti della RSI nella  difesa strenua  dell’italianità di Trieste,insieme ai partigiani  della “Osoppo”. Di fronte ad un Fini che andava smarrendo le sue radici e di fronte a un Violante che ebbe il massimo rispetto del discorso di Toth,non foss’altro perché il presidente della Camera fu un convinto e decisivo sostenitore dell’istituzione del Giorno del ricordo. Toth ha lasciato testi fondamentali e l’ultimo suo libro è un atto d’amore per la sua Dalmazia,la storia di Zara dalle origini ai nostri giorni. Ho pensato a lui, quando, nel maggio  2015, ho accompagnato in uno straordinario itinerario  storico sui luoghi della Grande Guerra -da Redipuglia al Piave, a Trieste- i soci del Centro “Pannunzio”.Quel percorso della memoria si concluse alla foiba di Basovizza, dopo essere stati alla risiera di San Sabba. Dissi che Shoah e foibe erano figlie del duplice odio razziale che ha contraddistinto il ‘900. Al Sacrario di Redipuglia  ricordai che quei  100mila Caduti erano posti a  presidio delle frontiere italiane e ricordai gli infoibati e gli esuli, citando Toth. Furono giornate emozionanti e memorabili che Lucio ha condiviso idealmente con noi. Ci mancherà la sua limpida coscienza di uomo e di italiano. In questi tempi bui abbiamo bisogno di riferimenti sicuri  e Lucio lo è stato  e lo rimarrà. Con la sua rettitudine morale, la sua intransigenza ideale ,la sua apertura al dialogo e alla discussione pacata, mai sopra le righe.

Ebbe un ruolo importantissimo, anche se fu un uomo modesto e riservato con cui era bello anche  trascorrere una serata a cena da “Armando al Pantheon”, uno dei nostri posti preferiti. Fu lui a promuovere nel 2009 la presentazione alla biblioteca della Camera dei Deputati di un mio libro che fece molto discutere. Tenne la relazione più importante ad un convegno torinese su “1947anno di svolta”, in cui delineò la questione adriatica nella sua complessità storica  e io ricordai con distacco storico  Vittorio Emanuele III. Alla fine del mio intervento Lucio mi disse: ”Io avevo poco più di dieci anni e alla notizia della morte del Re soldato piansi”. Non aggiunse altro, ma la sua frase fu più eloquente del mio intero discorso.  Era un europeista convinto che vedeva come le lacerazioni di settant’anni fa andassero superate, guardando all’Europa. Anche questo suo insegnamento resta importante. Italia ed Europa, un’endiadi indisgiungibile che solo i populisti rifiutano perché nel loro manicheismo incolto non ne comprendono il valore storico. Malgrado l’ odierno appannamento dell’”idea di Europa”, uso un titolo di Chabod, dovuto al prevalere degli interessi e delle cupidigie economiche delle caste di Bruxelles e di Berlino, l’endiadi che diede un senso alla vita intellettuale e politica  di Toth, resta un valore da condividere e da difendere più che mai oggi. E’ il lascito più alto che Lucio ci ha lasciato e che bisogna continuare  a difendere.

Donna scomparsa nel Torinese

E’ da mercoledì che non si hanno notizie di una donna di 52 anni, Silvia Pavia. E’ scomparsa dopo essersi recata dal suo cavallo in un maneggio a Ciriè. La denuncia arriva dalla famiglia, che offre duemila euro a chi darà informazioni. La donna è alta circa 1,65, capelli castani. Risiede a Montecarlo dopo aver vissuto a Torino. Si è allontanata dal maneggio ancora vestita da equitazione a bordo della sua una Fiat 500 di colore grigio. Si ritiene  possa trovarsi nel basso Canavese, o in Valle Susa, dove ha una casa.

A Monteu da Po “Più vicini, più sicuri”

Monteu da Po è uno degli ultimi centri in Piemonte e nella Città Metropolitana di Torino (a breve si dovrebbe partire anche a Sciolze) ad avere abbracciato il sistema del Controllo del Vicinato. Ma, grazie anche all’impegno ed alla fantasia del sindaco Laura Gastaldo, si sta segnalando per le sue attività. Sabato 29 aprile, nell’ambito dell’iniziativa “Metti un sabato al parco giochi …”, Amministrazione comunale e Gruppo di Controllo del Vicinato di Monteu da Po organizzano la festa per la sua costituzione, a partire dalle ore 15,30. Nell’occasione verranno presentate alcune prossime iniziative quali “Puliamo Monteu”, la distribuzione del Manuale della sicurezza residenziale e la “Giornata europea dei vicini di casa”. A seguire ci sarà una merenda per tutti coloro che interverranno. E il motto è molto chiaro: “Più vicini, più sicuri”

Massimo Iaretti