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Rinasce il "Fila", il 17 ottobre la posa della prima pietra

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Il campo maggiore è delle dimensioni dell’Olimpico con una tribuna coperta di 2.000 posti

 

Una data per certi versi storica, il 17 ottobre: verrà posata la prima pietra del Filadelfia. Dopo circa  vent’anni dall’abbattimento, alle 11.30 inizieranno finalmente i lavori che in un anno faranno rinascere lo stadio del Grande Torino, il tempio Granata. Nel progetto è previsto un campo principale in erba naturale e uno secondario “ibrido”, che sarà utilizzato per gli allenamenti della prima squadra e come  campo da gioco del settore giovanile. Nel nuovo Fila anche la sede del club, una caffetteria, una foresteria e il Cortile della Memoria, dedicato alle glorie sportive del Toro. Il progetto verrà a costare 8 milioni di euro, suddivisi tra Comune, Regione e Fondazione Mamma Cairo. Il campo maggiore è delle dimensioni dell’Olimpico con una tribuna coperta di 2.000 posti. “La nostra città – ha dichiarato il Sindaco Piero Fassino – si arricchisce di una struttura per l’intera collettività che ha valenza sportiva, sociale e soprattutto culturale. Grazie all’investimento finanziario di Comune, Regione e Fondazione “Mamma Cairo”, all’impegno della Fondazione Stadio Filadelfia e all’interesse dei singoli cittadini e di tutti gli sportivi amanti del calcio, si riqualifica una porzione significativa del quartiere”.
   

Uccise la tabaccaia e incassò 200 euro di gratta e vinci

Tabaccaia asti

 Da un anno e mezzo – dice il legale – soffriva di forte dipendenza dal gioco”

 

Uccise con decine di coltellate Maria Luisa Fassi, la tabaccaia di Asti e dopo Pasqualino Folletto rubò i gratta e vinci della tabaccheria, per andare a incassare circa 200 euro di vincite. Lo stesso Folletto, interrogato dal pm Luciano Tarditi nel carcere di Asti lo ha confessato. Così come haconfessato l’omicidio: “ha ricostruito i fatti ed è stato collaborativo”, riferisce all’Ansa l’avvocato difensore, Silvia Merlino. “Da un anno e mezzo – aggiunge il legale – soffriva di forte dipendenza dal gioco”.

Operaio cade dal tetto e muore al Cto

La procura della repubblica di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo

 

cto2Non ce l’ha fatta, è morto al Cto di Torino, l’operaio caduto ieri dal tetto di un capannone in ristrutturazione a Settimo Torinese. Si tratta di Giovanni Racca, di 59 anni, residente a Sommariva Bosco, nel Cuneese. La procura della repubblica di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora senza indagati. Pare che al momento dell’incidente l’uomo fosse solo. L’allarme è stato dato dal proprietario dell’attività. 

 

(Foto: il Torinese)

Stroncato da infarto alla partita, disposta l'autopsia

La magistratura eporediese ha aperto un’inchiesta indagando il medico che ha rilasciato il certificato di idoneità

 

ambulanza SOCCORSONon ci saranno funerali per Roberto D’Orlando, l’artigiano 45enne stroncato domenica da un malore durante una partita di calcio a Tonengo di Mazzè, nel Torinese. Infatti, il sostituto procuratore di Ivrea, Alessandro Gallo, ha disposto l’autopsia. L’esame verrà eseguito alla Medicina Legale di Strambino. La magistratura eporediese ha aperto un’inchiesta indagando il medico che ha rilasciato il certificato di idoneità a giocare.

 

(Foto: archivio)

Ufficiale di Marina riconosciuto da ragazza come autore secondo stupro a Torino

POLIZIA CROCETTA

Giuseppe Franco, accusato di avere violentato una quindicenne nel quartiere Prati della Capitale, sarebbe stato indicato da una giovane

 

Come è noto, è  stato arrestato per lo stupro dello scorso luglio a Roma. Ma questo potrebbe non essere stato il suo unico atto di violenza contro una donna. Infatti, Giuseppe Franco, l’ufficiale di Marina accusato di avere violentato una quindicenne nel quartiere Prati della Capitale, sarebbe stato indicato da una ragazza, che afferma di averlo riconosciuto in televisione, come l’autore di una aggressione sessuale nei suoi confronti avvenuta a Torino nel 2011. La notizia è stata anticipata dal Corriere della Sera, e ora sono in corso accertamenti da parte della polizia.

Maxi furto da 5 milioni, svuotata cassaforte di ricca ereditiera

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I malviventi si sono mossi indisturbati perché la padrona di casa era fuori Torino

 

In pieno centro, in via Giolitti,  maxi-furto da cinque milioni di euro, tra gioielli e antiquariato, è stato compiuto nel fine settimana. I malviventi si sono mossi indisturbati perché la padrona di casa, una 62enne ereditiera di industriali, era fuori Torino. Hanno smurato la cassaforte, che era nascosta dietro una doppia parete, e poi sono spariti nel nulla. La polizia, a cui la vittima si è rivolta non appena accortasi del furto, sta svolgendo le indagini.

 

(Foto: il Torinese)
   

"Tesoro" di 300 mila euro e preziosi nella casa del gioielliere ucciso

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Sull’omicidio proseguono le indagini degli inquirenti, secondo cui la vittima era un soggetto “socialmente pericoloso”

 

Teneva in casa contanti per circa 300 mila euro e gioielli per centinaia di migliaia di euro. Denaro e preziosi sono stati sequestrati dai carabinieri di Cuneo. Si trovavano  nella disponibilità della famiglia  di Patrizio Piatti, il gioielliere ucciso lo scorso giugno nella sua abitazione di Monteu Roero, sulle colline delle Langhe. Il tragico fatto è sempre stato considerato come una rapina finita male. Forse si e’ trattato di un regolamento di conti? Ora sull’omicidio proseguono le indagini degli inquirenti, secondo cui la vittima era un soggetto “socialmente pericoloso”.

Caceres alticcio in Ferrari si schianta contro fermata bus: patente ritirata

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 L’incidente è avvenuto in corso Giambone

 

Nuovo incidente nella notte a Torino per il calciatore jiuventino Caceres che, intorno alle 24,  si è schiantato con la sua Ferrari rosso fuoco contro una fermata del bus. Non è rimasto ferito ma sottoposto all’alcoltest dalla polizia stradale, gli è stato riscontrato un tasso superiore ai limiti, sufficiente per ritirargli la patente di guida . L’incidente è avvenuto in corso Giambone dove la vettura, che procedeva in direzione del sottopasso, ha invaso la corsia opposta ed è finita contro alcune vetture in sosta e la fermata Gtt.

 

(Foto: www.webcalcio.net)

Insegue la convivente con due accette e la ferisce

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Un nomade slavo di 47 anni  si è reso protagonista di questo episodio

 

 Armato di due accette affilate ha inseguito  la convivente e ha cercato di colpirla alla testa. Un nomade slavo di 47 anni  si è reso protagonista di questo episodio folle. l’uomo è stato arrestato dai carabinieri nel campo nomadi di Moncalieri. L”accusa è di tentato omicidio. Ha anche  ferito alla testa un vicino di roulotte, che cercava di salvare la donna, rimasta anch’essa ferita ma non in modo grave.
   

A 90 anni cade nel pozzo di 15 metri: salva per miracolo

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E’ stata portata in ospedale a Cuneo, dove è cosciente e  le sue condizioni non sembrano particolarmente gravi

 

E’ precipitata in un pozzo profondo 15 metri ma è miracolosamente sopravvissuta. L’episodio è avvenuto  a Barge, nel Cuneese,  in frazione Gabiola. La donna è scivolata in un pozzo situato nel cortile dell’abitazione, ma la sua caduta si è fermataai 7 metri di profondità. Sono prontamente intervenuti vigili del fuoco e 118 che hanno salvato l’anziana ripoprtandola in superficie dopo mezzora di soccorsi. E’ stata portata in ospedale a Cuneo, dove è cosciente e  le sue condizioni non sembrano particolarmente gravi.

 

(Foto: archivio)