È’ stata una tentata frode all’assicurazione la causa della tragedia di Quargnento. I carabinieri hanno fermato la scorsa notte Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina esplosa dove sono morti i tre vigili del fuoco. Lo ha comunicato il procuratore di Alessandria Enrico Cieri. L’uomo fermato ha confessato, dopo dieci ore di interrogatorio negando l’intenzione di volere uccidere. Era fortemente indebitato e gli è venuta la folle idea. La moglie di Giovanni Vincenti è indagata a piede libero per concorso.
Slot irregolari: 28mila euro di multa
A seguito di numerose segnalazioni di cittadini residenti, a tutela del consumatore e al fine di contrastare il disturbo generato dagli avventori di esercizi pubblici e l’utilizzo di macchinette installate illecitamente all’interno di locali di somministrazione, sono stati organizzati alcuni interventi congiunti tra Agenti del V Comando Polizia Municipale di Torino Comando Borgo Vittoria/Madonna di Campagna/Vallette/Lucento e il Commissariato Madonna di Campagna della Polizia di Stato.
E’ stata controllata una sala raccolta scommesse di via Colautti. Sono state trovate 14 apparecchiature videogioco che, nella circostanza, non rispettavano i limiti imposti dalla normativa regionale che prevede il divieto di installazione di apparecchi per il gioco lecito a una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili quali scuole, luoghi di culto, istituti di credito e sportelli bancomat.
A seguito di quanto accertato, il gestore del locale, di nazionalità rumena, è stato sanzionato amministrativamente ai sensi art. 11 c.1 in rel. art. 5 c.1 Legge Regionale 9/16 per un totale di 28.000 euro (cioè 2000 euro per ognuna delle 14 macchinette installate) e gli apparecchi videogioco sono stati posti sotto sequestro amministrativo e sottratti alla materiale disponibilità di altri avventori.
Nella serata di mercoledì 6 novembre è stata controllata un’attività artigianale di vendita kebab in via Chiesa della Salute. Nel corso del controllo gli Agenti hanno trovato due sacchi neri contenenti all’interno 32 sacchetti di melanzane e peperoni, custoditi in involucri non conformi all’interno di un frigo-congelatore, in modalità non idonee a una corretta conservazione dei cibi e pericolosa per la salute pubblica. Per quanto accertato il titolare dell’esercizio, cittadino di nazionalità turca, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 5 lettera B) Legge n. 283/1962 per il reato di alimenti in cattivo stato di conservazione detenuti per la somministrazione.
Era già seduta al proprio posto a bordo di un aeromobile in partenza per Malta quando i finanzieri l’hanno raggiunta e, tra lo stupore degli altri passeggeri, riaccompagnata al terminal dello scalo torinese.
Il tutto nasce quando gli addetti alle vendite del duty free dell’Aeroporto “Sandro Pertini” di Torino, avvisano il personale della Guardia di Finanza di un furto di profumi e creme avvenuto pochi muniti prima all’interno del punto vendita; un rapido sguardo delle telecamere di sorveglianza e i Finanzieri, dopo un veloce incrocio dei dati sulle liste passeggeri imbarcati, risalgono al responsabile del furto.
Il gate è già chiuso, ma gli inquirenti arrivano sino sotto bordo, riconoscono la donna seduta nelle prime file dell’aeromobile e la conducono negli uffici del Comando.
Lei nega, ma dopo uno “sguardo” all’interno del suo bagaglio, i Finanzieri della Compagnia di Caselle rinvengono alcune confezioni di profumi e creme di note marche che provenivano, chiaramente, dal Duty Free dello scalo torinese e per le quali non ha saputo dare giustificazioni.
La donna, una cinquantenne italiana è stata denunciata per furto.
Sventato avvelenamento di cani da tartufo
Dal Piemonte
La segnalazione di un “trifolau” ha permesso di rinvenire un boccone avvelenato nelle campagne di Agliano Terme. Un cane da tartufi ha fiutato il boccone tra le foglie: il proprietario dell’acuto segugio ha avuto la prontezza di sottrarlo evitando che lo ingerisse e, preoccupato, ha segnalato l’accaduto ai Carabinieri.
Il sinergico sforzo dei Carabinieri di Canelli e della componente di alta specializzazione dell’Arma Forestale di quel comune ha consentito di setacciare la zona di Agliano Terme.
Qui infatti, in terreni adiacenti al cimitero, sono stati rinvenuti dai militari dell’Arma ulteriori due “bocconi” di carne contenenti all’interno frammenti di lama da barba. Si trattava evidentemente di esche approntate ad arte e diffuse nell’ambiente con lo scopo di colpire qualche cane o altro animale “bersaglio”, procurandone sofferenze e potenzialmente anche la morte.
Le prime verifiche investigative, supportate dal determinante intervento dell’unità cinofila antiveleno dei Carabinieri Forestali di Cuneo, unità costituita nell’ambito del progetto europeo Life “WolfAlps”, hanno permesso di mettere in sicurezza la zona (10 kmq), e di individuare, grazie al cane “esperto” Kira, un ulteriore boccone nascosto tra le foglie.
Univoci gli elementi che, allo stato, permettono di ricondurre l’atto criminoso ad un unico autore. Tutti i bocconi rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro e sono in corso le indagini per risalire all’autore.
L’attività s’inserisce nel più ampio quadro delle iniziative di controllo del territorio dell’Arma astigiana, attenta a recepire qualunque segnalazione giunga dal cittadino così da poter prevenire conseguenze più deleterie per gli animali e per le persone che potrebbero entravi in contatto.
L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, interviene sul caso del bambino affetto da una malattia rara e incurabile, abbandonato dai genitori all’ospedale Sant’Anna di Torino.«Giovannino sta ricevendo all’ospedale Sant’Anna di Torino le migliori attenzioni sanitarie e umane possibili. I medici e gli infermieri che in questa tristissima vicenda stanno sostituendosi con encomiabile generosità ai genitori del bambino, devono poter contare sulla vicinanza solidale e concreta delle istituzioni, avendo l’assicurazione che la situazione verrà costantemente monitorata per garantire l’assistenza del bimbo in ospedale, fino a quando non si troverà un affidamento definitivo. La Regione certamente farà la sua parte, affinchè in questa battaglia nessuno rimanga solo».
Dal Piemonte
Domani, venerdì 8 novembre, nel Duomo di Alessandria si terranno i funerali di Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, i tre vigili del fuoco morti a Quargnento nell’esplosione che ha distrutto una cascina. Il comune di Alessandria ha proclamato il lutto cittadino, insieme con quelli di Quargnento, di Valenza, dove risiedeva Triches, e di Gavi, paese di origine di Gastaldo. La camera ardente sarà allestita nella sede del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Alessandria.
Listato a lutto anche il sito, il Gonfalone sarà presente ai funerali
Sulle facciate del Palazzo della Giunta e del Consiglio regionale, in piazza Castello e in via Alfieri a Torino, le bandiere sventolano a mezz’asta.
La decisione è stata presa di comune accordo dai presidenti Alberto Cirio e Stefano Allasia in onore dei vigili del fuoco Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido, che hanno perso la vita ieri mentre cercavano di spegnere un incendio in una cascina di Quargnento (Alessandria).
Listato a lutto anche il sito della Regione, che sarà presente in forma ufficiale con il proprio gonfalone il giorno della celebrazione dei funerali delle vittime.
Gli inquirenti che indagano sull’esplosione nell’Alessandrino in cui sono morti tre vigili del fuoco non escludono tra le ipotesi, secondo quanto appreso dall’agenzia ANSA, possibili dissidi tra il proprietario dell’edificio esploso e il figlio, oltre alla pista legata al risarcimento assicurativo. Al momento si tratta solo di ipotesi di lavoro e le indagini proseguono a 360 gradi.