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Torino vuole l’adunata degli Alpini nel 2020

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Non solo la candidatura olimpica per il 2026, ma è possibile che sotto la Mole si tenga pure l’Adunata nazionale degli Alpini in programma nel 2020

 

 Il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti ha incontrato stamane una delegazione della Commissione di Valutazione della Candidatura, che è stata presentata dalla Sezione torinese, ma anche da quelle di Verona e Rimini. Da parte di Boeti è stato garantito “il favore da parte della Regione Piemonte” all’iniziativa ed è stato anche specificato che non mancherà “il sostegno affinché l’adunata possa svolgersi sotto la Mole”. Il Generale Renato Genovese, che è Presidente Commissione di Valutazione, ha sottolineato come “Torino abbia tutte le caratteristiche per ospitare quasi un milione di persone che l’Adunata coinvolge: lo ha dimostrato egregiamente già nel 2011. Prenderemo la decisione entro il prossimo ottobre, è evidente che se anche uno degli Enti locali coinvolti fosse non dico contrario, ma anche solo indifferente all’eventualità di ospitarci, sceglieremmo un’altra candidatura”.Boeti ha evidenziato come “tutti i sindaci del Piemonte riconoscano il valore dell’essere Alpini: questa è una regione che ha il sangue alpino nelle vene e Torino merita l’adunata 2020”

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La delegazione :

Sebastiano Favero (Presidente Associazione Nazionale Alpini)

Mauro Buttigliero (Vice Presidente Associazione Nazionale Alpini)

Gen. Renato Genovese (Presidente Commissione di Valutazione)

Giancarlo Bosetti (Componente Commissione di Valutazione)

Mauro Azzi (Componente Commissione di Valutazione)

Federico Di Marzo (Componente Commissione di Valutazione)

Romano Bottoso (Componente Commissione di Valutazione)

La candidatura piemontese era rappresentata da: 

Luca Salvai (Sindaco di Pinerolo)

Sandro Plano (Sindaco di Susa)

Guido Vercellino (Presidente ANA Torino)

Francesco Busso (Presidente ANA Pinerolo)

Cristian Massimino (Vice Presidente ANA Pinerolo)

Dario Balbo (Vice Presidente Vicario ANA Susa)

Mimmo Arcidiacono (Vice Presidente ANA Susa)

Pierangelo Berta (Vice Presidente Vicario ANA Torino)

Renato Cigliutti (Responsabile Pubbliche Relazioni ANA Torino)

 

La scuola Romero chiude per la messa in sicurezza

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – A seguito delle verifiche specialistiche che sono in corso sugli edifici comunali, in particolare su quelli scolastici, e a seguito della relazione conclusiva della ditta incaricata, sono emerse potenziali criticità causate da un difetto strutturale sulla scuola Romero di via Guarini n.19 a Venaria Reale. Tali criticità non garantiscono l’incolumità dei fruitori della struttura. In base alla valutazione degli esiti della verifica della struttura della scuola, sabato 21 luglio, il sindaco Roberto Falcone ha provveduto a firmare l’ordinanza per l’inagibilità temporanea dell’edificio. Il Settore Lavori Pubblici, rimodulando una delle progettazioni in corso, finanziate con il Bando Periferie, si è preventivamente attivato per poter inserire d’ urgenza anche questi lavori di messa in sicurezza, che occuperanno presumibilmente tutto il prossimo anno scolastico. In accordo con la Direzione scolastica, le classi coinvolte saranno spostate temporaneamente presso i locali di altri plessi secondo le modalità che sono state accuratamente individuate e illustrate nella riunione di ieri, 25 luglio, alla presenza dei rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale: le classi V e le classi IV saranno ospitate alla Don Milani e le restanti sei classi alla scuola Gramsci. Ulteriori dettagli sull’organizzazione saranno diffusi in accordo con la Direzione scolastica esclusivamente tramite comunicazioni ufficiali del Comune e dell’Istituto comprensivo. Il sindaco Roberto Falcone dichiara «La sicurezza viene prima di ogni cosa e in quest’ottica stiamo gestendo l’emergenza, e i disagi che ne deriveranno, con efficienza. Questo grazie alla collaborazione dei settori, della partecipata, della Direzione scolastica e soprattutto grazie alla pazienza delle famiglie. È doloroso chiudere una scuola – ha proseguito il sindaco -, ma in questi tre anni non ci siamo mai voltati dall’altra parte e abbiamo sempre anteposto sicurezza dei nostri ragazzi e manutenzione delle scuole a opere che probabilmente sarebbero state più visibili». L’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Roccasalva afferma «Criticità come queste vengono affrontate all’interno di un lavoro responsabile e sistematico che, visto lo stato degli edifici comunali e grazie alla capacità di intercettare fondi esterni alle nostre risorse, abbiamo impostato fin da subito con verifiche periodiche che portano alla rilevazione preventiva dei problemi. Questo ci consente di intervenire su due fronti: da una parte i problemi strutturali che vengono risolti alla radice con un piano tanto ampio quanto preciso; dall’altra le emergenze come questa, che vengono gestite prontamente all’interno delle progettazioni degli appalti definiti nel Piano triennale dei Lavori Pubblici. Non è la prima volta che l’assessorato deve affrontare una emergenza relativa agli edifici pubblici, fin da quando ci siamo insediati ci sono state sottoposte scelte difficili relativamente a potenziali rischi per l’incolumità degli studenti e le stiamo affrontando con tutte le frecce al nostro arco, definendo per la prima volta le priorità».

Il piccolo Israel presto dimesso dal Sant’Anna

Quando suo padre avrà trovato una sistemazione adeguata, Israel, il bambino nato il 15 marzo prematuro di 29 settimane, verrà dimesso. La mamma del bimbo era una nigeriana, Destiny, 31enne incinta e con un linfoma terminale: si tratta della donna che era stata respinta alla frontiera di Bardonecchia dalle autorità francesi, deceduta dopo il parto. Il bambino, di 4 mesi, è curato  al Sant’Anna di Torino,  pesa quasi 4 chili. Il merito delle sue buone condizioni è dei medici e del personale ospedaliero, con l’ aiuto arrivato dalla Banca del latte della Città della salute.

Giovane aggredito: “Doveroso non restare in silenzio”

Ha raccontato al Corriere della Sera di essere stato picchiato all’uscita della metro Marconi, a Torino, perché gay. E ha fatto denuncia in Questura il 19 enne, finito in ospedale con la frattura della clavicola e di un piede per una aggressione omofoba sabato sera, dopo una serata  trascorsa con gli amici a San Salvario. L’aggressore, ha detto all’edizione torinese del quotidiano “continuava a ripetermi che sculettavo come un frocio, che ero ‘troppo frocio'”. E il ragazzo è poi  stato picchiato davanti a decine di persone che non sono intervenute per difenderlo.”E’ doveroso non rimanere in silenzio di fronte a qualsiasi tipo di discriminazioni. Penso  sia giusto che questa persona paghi per quello che ha fatto”, ha aggiunto.

 

(nella foto del Torinese, la fermata Marconi, dove è avvenuta l’aggressione)

Degrado a Borgo Dora

La situazione venutasi a creare a Borgo Dora tra il Balon e il Suk-Mercato di libero scambio-Barattolo è inaccettabile, ma ancora più inaccettabili sono le non risposte da parte della Città. Per più di 15 anni abbiamo aspettato dalle Amministrazioni Pd una soluzione per il Suk, prima completamente abusivo e successivamente regolamentato ma sempre fuori controllo. Da due anni l’Amministrazione penta stellata ha “parolato” tanto ma siamo ancora al punto ZERO sul tanto promesso spostamento di Barattolo da Canale Molassi-San Pietro in Vincoli. E per finire è anche inaccettabile, che nonostante tante richieste da parte di consiglieri e cittadini per convocare una Commissione e un Consiglio sull’argomento, il Sindaco e gli assessori non abbiano ancora trovato il tempo, o forse la voglia, di venire in Circoscrizione 7 a dare risposte istituzionali. Il tempo passa, volete finire la legislatura senza trovare una soluzione?

 

Patrizia Alessi, Capogruppo FDI Circoscrizione 7

Multa da 10 milioni per il falso made in Italy

Sanzioni per  dieci milioni di euro sono state contestate dalla guardia di finanza agli amministratori di due società, una con sede a Settimo e l’altra a Castel Goffredo, nel Mantovano, nell’ambito dell’inchiesta che nei mesi scorsi ha portato al sequestro di 2 milioni e mezzo di capi di biancheria intima importati dalla Cina ma con marchio Made in Italy. Oltre alle sanzioni pecuniarie, gli amministratori delle due società rischiano ora la confisca del profitto, la revoca delle licenze e il divieto di contrattare con l’amministrazione pubblica.

Antica scrivania da due milioni recuperata dai carabinieri

E’ un autentico  capolavoro dell’ebanista dei Savoia Pietro Piffetti, del valore di oltre 2 milioni di euro. Lo hanno  recuperato i carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale. L’antica scrivania a doppio corpo con  intarsi di avorio e madre perla, era scomparsa dall’Italia nel Secondo Dopoguerra, finendo prima in Francia, poi in Svizzera e infine negli Stati Uniti. Negli Usa alla  fine degli anni ’90, era stata esposta al Metropolitan Museum of Art di New York. Il proprietario, che non sapeva della dubbia provenienza, ha prontamente restituito l’opera che aveva acquistato in passato.

Olimpiadi, Torino invia al Coni gli atti integrativi

Torino completa l’iter della procedura per ospitare le Olimpiadi invernali 2026, così come fatto da Milano. La sindaca Appendino ha scritto al presidente del Coni, Malagò, e al segretario, Mornati. Dopo lo studio di fattibilità per la candidatura olimpica al Coni sono stati inviati la lettera di supporto alla candidatura del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, la mozione della Città Metropolitana di manifestazione di interesse alla candidatura, la deliberazione del Comune  e gli atti dei Comuni e delle unioni montane.

“TAV: OCCORRE METTERE UN PUNTO DEFINITIVO, NE VA’ DELLA CREDIBILITA’ DEL NOSTRO STATO”

Il Governo deve pronunciarsi in modo chiaro e definitivo sulla TAV e se la scelta fosse a favore, lo Stato deve passare alla controffensiva e frenare una volta per tutte le azioni eversive di alcuni gruppi NO TAV violenti e intolleranti. Questi antagonisti, continua Eugenio Bravo, è probabile che vogliano esercitare pressioni politiche per fermare la TAV, tuttavia per gli operatori di polizia, l’unico colore in cui si identificano è quello dell’antistato e dell’odio verso le forze dell’ordine. Certo, il tentativo di affermare la loro volontà anti TAV con la violenza, credo imponga una seria riflessione anche per alcuni, (si auspica ex loro compagni di viaggio) oggi al Governo, i quali bene farebbero a “scomunicarli” e denunciare pubblicamente le azioni aggressive intraprese da questi facinorosi. E’ giunto il momento di rimuovere campeggi limitrofi all’area interessata, organizzati in funzione anti-forze di polizia, e men che meno consentire ulteriori azioni bellicose dirette all’esclusivo scopo di ritagliarsi pubblicità gratuite e mandare all’ospedale qualche appartenente alle forze dell’ordine. E’ inconcepibile sperperare risorse economiche, uomini e mezzi, per continuare a presidiare come un Fortino i lavori della TAV. La volontà del legislatore regolarmente eletto deve mettersi in pratica senza richiedere una battaglia corpo a corpo tra forze dell’ordine e antagonisti, per guadagnare metri di costruzione di questa grande opera. Lo stesso identico ragionamento varrebbe se vi fossero antagonisti pro TAV che con azioni violente volessero imporre la loro contrarietà.

Il Segretario Generale Provinciale Siulp Torino

Eugenio Bravo

Scontro tra due auto in via Cigna: un morto

Questa mattina, verso le sei, in via Cigna, a Torino, una Fiat Panda si è scontrata con un’Alfa Romeo Mito. L’uomo alla guida della prima vettura è morto sul colpo, ferito il conducente dell’Alfa. Lo schianto è avvenuto all’incrocio con  Lungo Dora Napoli e le due auto sono andate a sbattere contro un palo della luce. La polizia municipale sta svolgendo gli accertamenti.

 

(foto: archivio / il Torinese)