

Personale dell’Ufficio prevenzione generale e del commissariato Barriera Nizza ha arrestato nelle scorse ore, in via Madama Cristina, un cittadino diciannovenne proveniente dal Mali. Il giovane veniva visto cedere, in cambio della cessione di un cellulare, qualcosa ad un cittadino italiano sulla cinquantina. L’acquirente riusciva a dileguarsi poco dopo, ma gli operatori fermavano il presunto spacciatore sottoponendolo ad un controllo. La perquisizione effettuata a suo carico consentiva il rinvenimento della cifra in denaro contante di 350 euro e di 10 grammi di cocaina suddivisa in ovuli. Il giovane è stato arrestato per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.
Un’altra brillante operazione è stata portata a termine dagli agenti del commissariato Barriera Milano. L’autovettura che transitava in corso Giulio Cesare era nota a loro per essere usata dai tassisti abusivi senegalesi nel trasporto diconnazionali irregolari, e pertanto privi di patente, in giro per la città per i più svariati motivi; molte volte, per le consegne a domicilio di sostanza stupefacente. Gli operatori sottoponevano dunque a controllo l’auto ed i suoi due occupanti: uno di essi, il passeggero, un quarantunenne senegalese, irregolare sul territorio nazionale, veniva trovato in possesso di 14 dosi termosaldate contenenti una decina di grammi di cocaina. I suoi telefoni, durante le fasi dell’arresto, non smettevano mai di suonare, in quanto ricercatissimo nella zona. Il guidatore dell’auto, suo connazionale di 45 anni, regolarmente residente in Italia, è stato denunciato per concorso nell’illecita attività di spaccio.
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M.Iar.
I Carabinieri di Acqui Terme, hanno inferto un duro colpo di ‘topi di appartamento’. Sono quattro gli arresti in flagranza operati nella notte tra giovedì e venerdì dai militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Acqui nei confronti di una banda di cittadini albanesi che aveva appena svaligiato un’abitazione di Terzo (Alessandria).Nella serata di giovedì un abitante di Terzo aveva chiamato il “112” segnalando di aver appena subito un furto in abitazione. Aveva visto scappare due ladri che, per entrare, avevano forzato una porta finestra e, dopo aver messo a soqquadro la casa, avevano rubato gioielli e monili preziosi del valore stimato in circa 10mila euro. Sul posto venivano immediatamente inviate le pattuglie disponibili. Una di queste, nel tragitto tra Acqui Terme e Terzo incrociava una Volkswagen Golf con quattro persone a bordo e che a forte velocità si dirigeva verso Castel Boglione. Intuendo potessero essere i ladri, la pattuglia si metteva all’inseguimento della Golf e dopo alcune centinaia di metri riusciva a raggiungerla e ad obbligare il conducente a fermarsi. A bordo, quattro cittadini albanesi e, sui sedili posteriori, un borsone all’interno del quale si notavano diversi oggetti d’oro. I militari procedevano immediatamente al fermo dei quattro, che venivano condotti in Caserma ove, nel frattempo, era sopraggiunta anche la vittima del furto, proprietaria dell’abitazione depredata.Immediate verifiche consentivano ai Carabinieri di accertare come effettivamente i gioielli rinvenuti nell’auto erano proprio quelli rubati pochi minuti prima dall’abitazione di Terzo. All’interno del borsone anche un grosso cacciavite utilizzato per forzare la porta finestradella casa.A seguito dei molteplici, univoci e concordanti indizi acquisiti a loro carico, i quattro cittadini albanesi: M.R.,22enne; L.R., 20enne e L.S., 24enne, residenti in Alessandria e con precedenti di polizia specifici; nonché A.O., 22enne, incensurato, residente nel pavese, venivano dichiarati in arresto con l’accusa di furto pluriaggravato. Espletate le formalità di rito, i quattro sono stati momentaneamente ristretti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Acqui Terme e del Comando Provinciale di Alessandria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna. Tutti i gioielli rinvenuti previo accurato riconoscimento sono stati immediatamente restituiti alla proprietaria.
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M.iar.
Nel pomeriggio di giovedì il Commissario della Polizia di Stato Paola Fuggetta, in servizio presso la Divisione Anticrimine della Questura di Torino, è stata insignita del premio “Donne di talento 2019”. Il premio promosso dalla Sezione Torino San Giovanni della FIDAPA – BPW Italy ha l’intento di porre in rilievo e all’attenzione della collettività alcune figure di donne che abbiano contribuito in modo significativo allo sviluppo umano, socio-culturale, artistico o scientifico. Il premio le è stato consegnato, presso il palazzo Lascaris, dal Presidente del Consiglio Regionale dr. Antonino Boeti e dalla Presidente della Federazione FIDAPA – BPW Italy Torino San Giovanni, con la seguente “per il grande impegno nella divulgazione a livello nazionale del concetto di violenza fisica e psicologica. Per formare ed informare sulle varie forme di violenza soprattutto fra i giovani”.
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M.Iar.
Una nuova opportunità terapeutica per circa 320mila torinesi
Quasi un quinto della popolazione italiana soffre di dolore cronico, circa 300mila persone solo nell’area metropolitana di Torino, persone che convivono per anni, in media 8, con lombalgie, sciatiche, emicranie, arteosi e poi ancora reumatismi, ernie del disco, neuropatie da diabete, tutte patologie checompromettono sensibilmente la qualità della vita.Per dare risposta ad un problema tanto diffuso, l’Ospedale Koelliker apre il suo nuovo Centro di Terapia Del Dolore. Un polo d’eccellenza multidisciplinare coordinato e guidato dal Dott.Evangelos Panagiotakos, medico anestesista, che vanta una formazione internazionale e un’alta specializzazione nel settore, in particolare nella terapia interventistica del dolore cronico (Interventional Pain Medicine). Il nuovo Centro affiancherà quelli della città metropolitana –ospedale Molinette, San Luigi e Valdese – per far fronte ad una domanda alta e al contempo inevasa sul territorio. Attraverso tecniche, strumentazioni e tecnologie all’avanguardia la nuova divisione si occupa del trattamento di tutte le forme di dolore – dal mal di schiena ai dolori articolari, dal mal di testa all’Herpes Zoster – e delle manifestazioni ad esse associate: formicolii, bruciore, sensazioni di punture di spilli, scosse elettriche, perdita di forza muscolare. “Il dolore cronico – spiega il Dott. Panagiotakos – è una vera e propria malattia che ha un impatto negativo enorme su tutti gli aspetti della vita di una persona; si pensi che il mal di schiena è la principale causa di invalidità al mondo, Italia compresa. L’equipe di anestesisti Koelliker, medici specializzati in Anestesia e Rianimazione con successivi studi in Terapia Antalgica, identifica l’origine del dolore costruendo un piano terapeutico ad hoc che può comprendere farmaci mirati, trattamenti infiltrativi o innovative procedure mini-invasive come peridurolisi, interventi percutanei sui dischi vertebrali, e n
eurolisi con radiofrequenza, accessibile anche in convenzione con il SSN, piccoli interventimininvasivi che permettono di controllare efficacemente la fonte del dolore o la sua trasmissione”. La bassa invasività degli interventi è data anche dall’utilizzo della sola anestesia locale, ben tollerata dai pazienti di tutte le età.L’attività del Centro di Terapia del Dolore si caratterizza per un approccio multidisciplinare che mette il paziente al centro di un percorso di diagnosi e cura completo, in collaborazione con tutte le altre equipe mediche, in particolare Ortopedia e Neurologia, Diagnostica per Immagini, Laboratorio Analisi Cliniche e Centro di Fisiatria e Fisioterapia.Le prestazioni sono prenotabili tramite il call center e tramite la App Prenoting Koelliker.
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Ospedale Koelliker
C.so Galileo Ferraris, 247 – 255 Torino
Nonostante l’opera di prevenzione delle forze dell’ordine, che tengono la guardia sempre molto alta, tuttavia gli incidenti per persone che si mettono alla guida in stato di ebbrezza non smettono, anzi. Nella notte del 10 marzo scorso, a Castellar Guidobono, si era verificato un sinistro stradale nel quale il conducente di una Fiat Punto fuoriusciva dalla sede stradale, andando a impattare violentemente contro una recinzione di abitazione privata, causando gravissimi danni al veicolo nonché lesioni giudicate guaribili in 30 giorni al suo accompagnatore P.R., 20enne di Broni (Pavia). Come di prassi, il personale del NOR della Compagnia di Tortona aveva sottoposto l’autista, G.F., 25enne rumeno residente in Rivanazzano Terme (PV), agli esami clinici che hanno permesso di stabilire come lo stesso si fosse messo alla guida nonostante un tasso alcoolemico di 2,09 g/l: ben quattro volte superiore al limite consentito.L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Alessandria per guida in stato di ebbrezza da parte di neopatentato e lesione personali colpose stradali; inoltre gli è stata ritirata la patente di guida ai fini della revoca.
M.Iar.
Prosegue, senza quartiere, il contrasto della Polizia di Stato di Torino allo spaccio di stupefacenti. E’ recentissima la notizia di una serie di arresti effettuati nell’ambito di distinte operazioni. L’attività di indagine del personale del Commissariato Dora Vanchiglia con la collaborazione di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine ed unità cinofile, ha portato, nel quartiere Aurora, all’arresto di due persone per detenzione di sostanza Nel corso dell’attività, gli agenti del Commissariato hanno notato due persone armeggiare nei pressi dei contenitori della spazzatura. I due sono stati sottoposti a controllo, nel corso della perquisizione entrambi sono stati trovati in possesso di hashish, una decina di grammi in un caso e una ventina nell’altro. Nei pressi dei contenitori della spazzatura dove i due stavano armeggiando, i poliziotti hanno ritrovato tre panetti di hashish per un peso complessivo superiore ai 450 grammi. I due, entrambi cittadini marocchini irregolari sul territorio nazionale, di 32 e 18 anni sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Il diciottenne, inoltre, è stato denunciato per ricettazione poiché trovato in possesso di un bracciale e di una collana aventi i ganci rotti.
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Sempre nel corso dell’attività, che ha portato all’identificazione di 20 persone, un cittadino nigeriano di 23 anni è stato denunciato in stato di libertà per il possesso di sostanza stupefacente. Transitando in Lungo Dora Savona, gli agenti hanno notato un gruppo di persone nei pressi di una panchina. Alla vista degli agenti, il gruppo si è dileguato e il ventitreenne cittadino nigeriano ha tentato la fuga in direzione di via Bologna, non prima di essersi disfatto di un sacchettino risultato poi contenere marijuana. Il tentativo è risultato vano visto che lo straniero è stato raggiunto e fermato dagli agenti.
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Personale della Polizia di Stato della Questura di Torino, a seguito di una mirata attività d’indagine,aveva individuato in uno stabile di Via Pinerolo il centro di stoccaggio e smistamento di stupefacenti. Già alcuni giorni fa in quello stesso palazzo erano stati rintracciati due cittadini che non avevano ottemperato all’ordine del Questore di allontanamento dal territorio nazionale. Uno di questi, proveniente dal Gambia, è stato anche arrestato in quanto colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione, essendo stato condannato alla pena di un anno e otto mesi per detenzione e spaccio di stupefacenti.Nel pomeriggio del 20 marzo, gli investigatori della Squadra Mobile, dopo aver individuato i probabili nascondigli degli spacciatori e le loro abitudini, hanno atteso il momento propizio per cogliere i responsabili in flagranza, rinvenendo un chilo di “datteri” di cocaina ed eroina, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento, due bilancini elettronici di precisione e la somma in contanti di 7000 euro.La sostanza stupefacente era suddivisa in dosi perfettamente confezionate da circa 15 grammi ognuna, etichettate a seconda del tipo e della qualità con un simbolo raffigurante un occhio, con la scritta “Joy” e con il numero “20”. Il tutto era occultato all’interno di calzini, a loro volta nascosti nelle cantine dello stabile in uso ad un cittadino nigeriano ed uno gabonese, rispettivamente di 33 e 40. Quest’ultimo, inoltre, aveva nella tasca un sacchetto con all’interno 14 dosi pronte per essere spacciate.
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M.Iar.