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Portinaia molesta scampanellava di notte. Multata di 500 euro

Suonava di continuo al citofono dei condomini, tanto da vedersi configurare il reato di molestia. Così la portinaia di uno stabile di Torino  è stata condannata a 500 euro di ammenda e a versare un indennizzo ai querelanti. Era stata denunciata da una famiglia del palazzo che lamentava una serie di “episodi anomali” dal gennaio 2010 al gennaio 2012. L’accusa da parte della procura era di avere “recato disturbo in particolare suonando ripetutamente e pretestuosamente il campanello dell’abitazione in varie ore del giorno e della notte”. La portinaia si è dichiarata innocente ammettendo solo di essersi lamentata  per il comportamento del figlio della coppia. I giudici però hanno ritenuto che i fattori indiziari fossero sufficienti a stabilire la sua colpevolezza.

 

(foto: il Torinese / archivio)

Progetto di storia contemporanea 37^ edizione

Il Consiglio regionale del Piemonte, tramite il Comitato Resistenza e Costituzione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, promuove la 37° edizione del Progetto di storia contemporanea, riservato agli Istituti di Istruzione secondaria di II grado ed agli Enti di Formazione Professionale del Piemonte

Il progetto – dal 1981 – propone alle studentesse, agli studenti e alle loro e ai loro insegnanti una delle più importanti occasioni di studio e di ricerca sulla storia contemporanea, finalizzata all’acquisizione della conoscenza dei fenomeni storici  trattati e alla riflessione critica su di essi, offrendo altresì l’opportunità di partecipare ai viaggi-studio nei luoghi della memoria.

Il Piemonte può rivendicare con giusto orgoglio di essere stata la prima regione in Italia ad istituire per legge un comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione ed a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea. Un lavoro capillare, diffuso che ha coinvolto, in quasi quattro decenni, oltre 42 mila studenti e 1.600 insegnanti, organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria“. Così Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione.

La vita dell’umanità è una serie di corsi e ricorsi storici. Solo una conoscenza della storia può aiutare a capire il senso di ciò che ci circonda. Aiuta a capire chi siamo. Aiuta a costruire il futuro. Grazie anche a questo progetto e ai viaggi molti giovani possono condividere e tenere vivi i valori che sono alla base della nostra democrazia“, ha aggiunto il vicepresidente  Boeti.

Anche in questa edizione sono tre i temi di ricerca: il 70° anniversario della Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1 gennaio 1948 dopo 18 mesi di lavoro dai 556 costituenti eletti con il referendum del 2 giugno 1946; la guerra di Spagna che, dal 1936 al 1939, prefigurò il secondo conflitto mondiale, con il suo carattere di “guerra totale”; infine, la lezione culturale e morale di don Lorenzo Milani , maestro della scuola di Barbiana, la piccola frazione di Vicchio, paesino toscano nella valle del Mugello, divenuta famosa dopo la pubblicazione, nel maggio 1967, della rivoluzionaria “Lettera ad una professoressa”.

Per partecipare al Progetto occorrerà effettuare l’iscrizione entro il 15 novembre 2017 e le ricerche dovranno essere realizzate da gruppi composti inderogabilmente da 5 studentesse e/o studenti, coordinati da una o un insegnante di tutte le discipline. Come sempre i lavori potranno essere  condotti con la più ampia libertà dei mezzi di indagine e di espressione (elaborati scritti, fotografie, realizzazioni artistiche, mostre documentarie, prodotti audiovisivi, multimediali o altro).

Al fine di illustrare i temi di ricerca è prevista una giornata formativa per insegnanti, che si terrà a Torino, presso la sede del Consiglio regionale, mercoledì 18 ottobre 2017, mentre i sei Istituti Storici della Resistenza del Piemonte, organizzeranno sui territori e nelle scuole degli appositi moduli di formazione per insegnanti, studentesse e studenti.

La consegna degli elaborati dovrà poi avvenire, a pena di esclusione, entro e non oltre l’8 febbraio 2018. La valutazione degli elaborati verrà effettuata da un’apposita commissione, composta da esperte ed esperti di storia contemporanea designati dagli Istituti storici piemontesi che, al termine dei lavori, provvederà a formulare la graduatoria di merito individuando i vincitori nel numero massimo di 25 gruppi.

La cerimonia di premiazione si svolgerà a Torino presso la sede del Consiglio regionale. I gruppi vincitori parteciperanno entro la  fine dell’anno scolastico in corso a uno dei tre viaggi studio che avranno come mete Berlino ( con visita ai campi di Ravensbruck – Sachsenhausen ),l’ Austria  ( ai lager di Mauthausen e Gusen)  e  infine Trieste , con la visita alla Risiera di San Sabba e alla Foiba di Basovizza.

Trapianti fegato da Lituania e Grecia alle Molinette

Il trapianto di fegato all’ospedale Molinette di Torino oltrepassa i confini dell’Italia e diventa internazionale, e anche per questo motivo il Centro si conferma il primo dell’Unione Europea. Per la prima volta in pochi giorni sono stati trapiantati due fegati provenienti addirittura dalla Lituania e dalla Grecia. Grazie al lavoro del Centro Nazionale Trapianti (attraverso la rete informativa detta “Porta europea”), del Coordinamento Trapianti della Regione Piemonte (diretto dal professor Antonio Amoroso) e del 118, sono stati organizzati al meglio viaggi, trasporti ed interventi chirurgici.

Il primo donatore è stato un bimbo di 2 anni, deceduto a Kaunas in Lituania per un incidente stradale. L’équipe del Centro trapianti di fegato universitario dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, diretta dal professor Mauro Salizzoni coadiuvato dal professor Renato Romagnoli, ha prelevato l’organo nel Paese Baltico e lo ha trapiantato a Torino su un ricevente idoneo, in attesa urgente di trapianto. Si tratta di una bimba di quasi 2 anni della provincia di Cuneo, compatibile con l’organo donato sia per gruppo sanguigno sia per dimensione corporea. La bimba era affetta da una rara e gravissima malformazione cistica delle vie biliari, con evoluzione del fegato in cirrosi. Era già stata operata in precedenza per un’ernia diaframmatica congenita e le era stato asportato un ovaio per una lesione calcifica. L’intervento è stato particolarmente delicato e complesso proprio per la situazione anatomica addominale. Infatti è durato ben 14 ore. L’intervento è tecnicamente riuscito ed ora la piccola paziente è ricoverata in Terapia subintensiva, con un decorso post-operatorio regolare.

Il secondo trapianto di fegato “straniero” è avvenuto domenica. La donatrice è una ragazzina di 14 anni di Atene, anche lei deceduta per un incidente stradale. L’organo è stato trapiantato su un uomo di 55 anni della Costa d’Avorio e residente a Torino, affetto da cirrosi virale con epatocarcinoma. Un trapianto internazionale nel vero senso della parola, considerate le origine del ricevente e la provenienza dell’organo. L’intervento è durato 6 ore. Il paziente è ora ricoverato in Terapia intensiva (diretta dal dottor Pier Paolo Donadio). E proprio stamane è in corso l’ennesimo trapianto di fegato. Il numero 104 del 2017 e 3018 dall’inizio dell’attività del Centro. Ma in questa occasione il donatore è italiano ed è deceduto a Torino… I due casi verranno presentati in anteprima in occasione dell’EPA-DAY, che si svilupperà in due Convegni: “Il trapianto di fegato oggi nell’interazione tra Centro trapianti e territorio” dalle ore 14 di venerdì 29 settembre 2017, presso il Centro Congressi Torino Incontra (via Nino Costa 8 – Torino); e “3000 trapianti di fegato” dalle ore 8,30 di sabato 30 settembre 2017, presso l’Aula Magna Molinette Incontra dell’ospedale Molinette di torino (corso Bramante 88).

 

Migliaia di sim con finti intestatari trovate dalla polizia

Erano migliaia le sim con intestatari fittizi, che venivano vendute in alcuni supermarket torinesi. Lo ha scoperto la polizia nel corso di alcuni controlli antiterrorismo. Otto persone sono state indagate per frode informatica, ricettazione e falso, mentre tre negozi sono stati sequestrati e  pure le sim. Inoltre sono stati analizzati i documenti di rilascio di circa 15mila card e sono controllate numerose attività commerciali. In via Cecchi gli agenti hanno scoperto centinaia di fotocopie di passaporti stranieri con la stessa foto, ma diverse generalità, usate per attivare le sim.

Assolti i marescialli dei carabinieri andati alla partita della Juve

Sono stati assolti dalla Corte d’appello “perché il fatto non sussiste”. Il processo ai due marescialli dei carabinieri imputati di truffa per essere andati a vedere in divisa una partita della Juve per non pagare il biglietto, si è chiuso così. I due erano stati condannati a quattro mesi in primo grado e la società bianconera si era  costituita parte civile. I fatti nel 2013 in occasione della partita Juventus-Chievo. I marescialli comandavano le stazioni di Volpiano e Favignana (Trapani). Quel giorno non erano in servizio e gli  accertamenti a loro carico cominciarono perché alcuni colleghi presenti allo stadio alla fine della partita si insospettirono vedendo un’auto dell’Arma allontanarsi dalla zona mentre l’ordine era invece  di convergere verso il settore ospiti.

 

(Foto. il Torinese/archivio)

Favori sessuali? Il prof era seminfermo di mente

Luca Sgarbi, il professore associato di diritto del lavoro dell’Università di Torino processato con l’accusa di avere chiesto favori di carattere sessuale da una studentessa in cambio di un buon voto alla tesi, era seminfermo di mente al momento dei fatti, nell’estate 2016. A stabilirlo uno specialista di Genova, incaricato dal giudice di effettuare una perizia. Il docente deve rispondere di tentata concussione e di detenzione di materiale pedopornografico. Lui  respinge le accuse, sostenendo che sono il frutto di un equivoco.

I No – G7 decapitano manichini di Renzi e Poletti

Contro il G7 sui temi di  Industria, Lavoro e Scienza in programma a Venaria Reale alla fine del mese, al grido di “Ghigliottina a chi affama il popolo”, diversi  autonomi (molti dei quali del centro sociale torinese Askatasuna) hanno  decapitato due manichini  con le maschere del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del segretario del Pd Matteo Renzi. La dimostrazione è avvenuta davanti alla reggia ed è stata rivendicata da ‘Reset G7’, la sigla di tutte le componenti politiche e sociali che hanno annunciato di contestare il vertice. Quindici i manifestanti che sono stati identificati dai Carabinieri.

No-Tav: “moratoria per la Torino – Lione”

 Karima Delli, presidente della commissione trasporti del Parlamento europeo, chiede una “moratoria” sulla nuova ferrovia Torino-Lione ai governi italiano e francese . L’eurodeputata ha fatto la sua proposta da Venaus, in Valle di Susa, durante i lavori dell’Alter-Vertice No Tav. Il convegno, in vista del vertice italo-francese del 27 settembre a Lione, vuole ribadire le ragioni del no  all’opera. “Il progetto – così l’Ansa riporta le sue parole – è vecchio e non corrisponde più alle necessità di questo momento storico, dove il trasporto merci è calato ed è diventata enormemente importante la questione climatica. Organismi di controllo hanno detto  a più riprese che è un’aberrazione sia per i costi (dai 12 mld iniziali si è passati a 26), sia per le complicazioni sanitarie dovute al drenaggio delle acque”. Presente il vicesindaco di Torino, Montanari, che ha ribadito la contrarietà all’opera da parte del Comune.

 

(foto: il Torinese) 

Notte degli Archivi, un successone

Circa 6 mila i partecipanti ieri  alla seconda edizione della Notte degli Archivi. La rassegna culturale fatta di incontri, lezioni, e musica ha visto la presenza di 26 autori. Folla di ogni fascia di età, tra cui i bimbi che hanno dormito al Museo del Risparmio (nella foto), per riscoprire i tesori degli Archivi cittadini: le strutture erano sei in più quelle degli anni precedenti. Sono stati effettuati anche spostamenti con i tram storici.

Arrestato terzo aggressore del senatore Airola

Terzo arresto da parte della polizia per l’aggressione ad Alberto Airola, il senatore del Movimento 5 Stelle aggredito nel quartiere Aurora a Torino nella notte tra il 3 e il 4 settembre. In manette è finito  Hassan Issam, 35enne tunisino, irregolare sul territorio italiano e con diversi precedenti per rapina e traffico di droga. La Digos lo ha rintracciato e fermato ieri sera. Erano già stati presi  due dominicani, uno di 20 e l’altro di 28 anni. Il senatore pentastellato ha riportato una frattura della mandibola, per la quale è stato sottoposto a un intervento chirurgico.