ANNI DI PIOMBO
Mercoledì 11 dicembre, a partire dalle 9.00 del mattino, l’Aula consiliare del di Palazzo Lascaris a Torino ospiterà il convegno “Torino ferita, 11 dicembre 1979” promosso dall’Associazione “La porta di vetro” con il patrocinio e il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte e l’adesione della Fondazione CRT e dell’Aiviter, l’associazione italiana vittime del terrorismo.

Quarant’anni fa, nello stesso giorno, si consumava uno degli episodi più cruenti e sanguinosi degli “anni di piombo” a Torino, con l’attentato dei terroristi di Prima Linea alla Scuola di Amministrazione Aziendale di via Ventimiglia, la prima businness school italiana. L’irruzione armata all’interno della SAA, mettendo in pratica un’idea criminale pianificata con la stessa “geometrica potenza” che vantavano in quegli anni le Brigate Rosse, provocò il ferimento di dieci persone tra studenti e docenti. In quel 1979 Torino visse uno dei suoi anni più bui e difficili, con gli attentati di Prima Linea che provocarono feriti e morti come la guardia carceraria Giuseppe lo Russo e l’ingegnere Carlo Ghiglieno, dirigente della Fiat. Il convegno, come ha osservato uno degli organizzatori e vittima dell’attentato, si pone l’obiettivo di affrontare il tema più generale della violenza, prestando attenzione ai risvolti umani, delle persone. Partendo da questa considerazione il programma prevede un confronto sul tema partendo dalla memoria storica con i testimoni dell’attentato e una riflessione con esponenti del mondo scolastico e del lavoro. Ritornando al programma, dopo l’introduzione del giornalista Michele Ruggiero, Presidente de La Porta di Vetro, e gli interventi di Mauro Salizzoni, Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte, Roberto Della Rocca, Presidente dell’Aiviter, Stefano Allasia, Presidente Consiglio regionale del Piemonte, si parlerà della “memoria storica” dell’evento. Moderati dal giornalista Luciano Borghesan, interverranno Vittorio Musso, già docente Master SAA, Giuliano Giampaolo, del direttivo dell’Aiviter, Rodolfo Poli, dirigente della Polizia di Stato, Giancarlo Caselli, magistrato tra i principali protagonisti della lotta al terrorismo e alla mafia. Il secondo tema della mattinata sarà “la violenza”. Moderati da Tiziana Bonomo, curatrice ex allieva SAA, interverranno Paolo Turin, già docente Master SAA, Roberto Maria Sparagna, magistrato della procura di Torino e il giornalista Domenico Quirico. Dopo una breve pausa il convegno, che si concluderà verso le 13,30, affronterà il terzo e ultimo tema, quello della “riflessione”. Moderati dal giornalista Paolo Griseri, interverranno Nino Boeti, già Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, il professor Giorgio Pellicelli, Alessandro Magini, autore de “Le città ferite”, il professor Pietro Terna e Donatella Pacces, figlia di Federico Maria Pacces, fondatore della SAA.
Marco Travaglini

Due tram si scontrano: una decina di feriti non gravi
Due tram si sono scontrati oggi pomeriggio a Torino, vicino a piazza Bernini.
Feriti leggermente un autista e dieci passeggeri ma se nessuno è grave. L’incidente è avvenuto in corso Tassoni dove c’è stata una collisione di un tram della linea 9 e uno della linea 16, verso l’ospedale Maria Vittoria. Prontamente intervenuti 5 ambulanze, i vigili del fuoco e i carabinieri.
“Mentre noi subiamo per far rispettare la legge. Serve ipotesi terrorismo di piazza”
“In Val di Susa nuovi attacchi alle Forze di Polizia, vecchi i metodi: bombe carta, fionde, razzi, pietre, l’incendio di una cancellata. Nuove aggressioni vecchio e solito copione: donne e uomini in divisa rischiano la salute e persino la vita perché c’è chi non ha alcun rispetto per la legge, né per le decisioni che noi non abbiamo preso ma che noi dobbiamo far rispettare. Nessuno osi chiamarli manifestanti. Se il cantiere debba andare avanti o no non lo stabilisce la Polizia di Stato. Ciascuno si assume le responsabilità di scelte che, una volta assunte, noi dobbiamo far rispettare. Quelli che hanno agito ieri e molte altre volte sono professionisti del disordine, che ormai con pratiche letteralmente organizzate e programmate giungono pronti a ferire, a incendiare, a devastare, a fare più male possibile. E mentre c’è ancora chi ipotizza che tutto sommato non è poi così grave aggredire un poliziotto per essere stati da questo provocati in quanto il povero sciocco fa il suo lavoro dovendo difendere persone e beni, mentre chi gli lancia contro una bomba in fondo è giustificato perché è convinto di aver ragione, noi ripetiamo che queste forme di aggressioni organizzate sono pratiche eversive per arroganza, per pervicacia, per aggressività, portate avanti nella convinzione di non incorrere in conseguenze significative per come possono allo stato essere perseguite. Ecco perché rilanciamo con forza la nostra proposta di introdurre la fattispecie di terrorismo di piazza”.
Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo gli scontri avvenuti nell’area del cantiere Tav di Chiomonte.
In Piemonte e Valle d’Aosta
62 persone controllate, durante le 19 ispezioni a depositi di rottami, 8 lungo linee ferroviarie e 9 su strada: questi gli esiti dell’ “Operazione ORO ROSSO”, effettuata dal personale del Compartimento del Piemonte e Valle d’Aosta il 4 dicembre u.s., una giornata di controlli straordinari che ha lo scopo di contrastare i reati connessi al furto e commercializzazione del rame utilizzato in ambito ferroviario.
Durante le attività è stato effettuato un attento esame di tutti i materiali in giacenza, la rispettiva provenienza e tipologia, comprese le modalità di stoccaggio e conservazione, trattandosi nello specifico di rifiuti con un forte impatto ambientale.
E’ stato appurato a che titolo fossero presenti le persone identificate sui siti di stoccaggio, nel caso non fossero dipendenti, nonché è stata verificata la presenza di idonea autorizzazione a conferire metalli ferrosi.
Le operazioni, che si sono svolte contemporaneamente in tutta la penisola, su disposizione del Servizio di Polizia Ferroviaria di Roma, hanno interessato numerose località delle due regioni e si sono protratte per l’intera giornata.
A Torino denunciati per ricettazione in concorso due uomini di nazionalità Moldava, dal personale della Squadra Informativa Compartimentale e del Posto Polfer di Chivasso, poiché in possesso di un motore di un autoveicolo, risultato provento di furto, appena acquistato nella su indicata autofficina. Per il medesimo reato, il socio dell’autofficina, è stato sottoposto ad indagini preliminari in stato di libertà. Il controllo proseguiva all’interno dell’azienda, ove al termine degli accertamenti è stato sequestrato l’intero impianto e tutto il suo contenuto, poiché al suo interno sono stati rinvenuti altre componenti provento di furto, tra cui motori e targhe di autoveicoli. Inoltre è stato contestato anche il reato ambientale.
Il risultato operativo conseguito rientra nella più ampia attività di contrasto allo specifico fenomeno criminoso dei furti di rame che, da anni, vede impegnata in prima linea la Specialità, sia attraverso servizi di iniziativa che mediante controlli straordinari, quali “Oro Rosso”.
Il senso materno delle orche
Troppi pregiudicati nel bar: licenza sospesa
IL QUESTORE LA SOSPENDE PER 7 GIORNI
Personale del Commissariato Barriera Nizza ha notificato al titolare di un bar sito in via Galliari 21/c il provvedimento di sospensione della licenza per giorni 7 emesso dal Questore di Torino, con contestuale chiusura dell’esercizio.
Nel corso di un controllo dell’esercizio avvenuto a fine novembre, gli agenti del commissariato avevano riscontrato la presenza nel bar di 12 avventori, 8 dei quali con precedenti di polizia.
Sempre nel mese di novembre, personale della Polizia di Stato era intervenuto nel locale traendo in arresto un cittadino italiano colpito da ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura della Repubblica.
Una significativa presenza di persone con precedenti di polizia era stata riscontrata anche in una precedente occasione, nel mese di settembre.
Il Questore di Torino, ritenendo, sulla scorta degli interventi effettuati dagli operatori di polizia, che il bar in questione possa rappresentare un concreto pericolo per la possibilità di incremento dei fenomeni delinquenziali, ne ha disposto la sospensione della licenza con immediata chiusura al pubblico.
I Carabinieri della Stazione di Cesana Torinese hanno arrestato in flagranza di reato un 45enne residente in paese per maltrattamenti in famiglia.
L’attività dei carabinieri nasce alcuni giorni fa quando, durante il mercato settimanale del paese, avevano notato un’anziana signora 85enne con alcuni lividi sul volto. “Sono caduta in bagno” aveva riferito ai carabinieri i quali l’avevano avvicinata per chiedere chiarimenti di quelle strane lesioni. In realtà i lividi erano il frutto delle botte del figlio convivente, con problemi di alcolismo, già arrestato nel 2013 per simili condotte di maltrattamenti. I militari hanno approfondito gli accertamenti ed hanno richiesto ai vicini di casa di prestare attenzione a qualsiasi rumore proveniente dall’abitazione e di chiamare immediatamente il 112 nel caso sentissero urla o grida da parte della donna. Proprio nella giornata di ieri, dopo la segnalazione di un vicino di casa che aveva sentito delle grida di aiuto dell’anziana, i carabinieri sono intervenuti direttamente all’interno dell’abitazione verificando che l’uomo poco prima, in stato di ubriachezza e per futili motivi, nel rientrare a casa aveva piu’ volte inveito contro il genitore, oltre a sputarle addosso e schiaffeggiarla procurandole lievi ecchimosi alla faccia. Alla vista dei Carabinieri la donna è riuscita finalmente a dire tutta la verità e confessare che anche quei vecchi lividi erano frutto delle violenze del proprio figlio. “Questa situazione di maltrattamenti va avanti da parecchi anni. Vi ho raccontato che ero caduta in bagno perché mio figlio senza di me non avrebbe avuto nessun sostentamento. Adesso preferisco dire la verità in quanto temo per la mia incolumità e spero che mio figlio possa ricevere le cure necessarie per guarire dall’alcolismo”.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed ora si trova nel carcere di Torino.
Verso le 20 di ieri un 25enne che stava percorrendo in monopattino via Paolo Borsellino insieme con un un amico ha centrato il portellone del bagagliaio di un pullman turistico parcheggiato a bordo strada. Ha percorso qualche metro ed è caduto a terra con una profonda ferita sopra l’occhio destro, da cui fuoriusciva molto sangue. Sotto shock, è stato sedato e trasportato in ambulanza al Cto in codice rosso. Dopo essere stato intubato in ospedale, l’amico lo ha raggiunto anche lui traumatizzato: è riuscito ad accorgersi dell’ostacolo un secondo prima e lo ha evitato.