Nuovo colpo di Andrea Villa, il “Banksy torinese”. L’artista affigge manifesti pubblicitari fasulli prendendo provocatoriamente di mira prodotti e, spesso, personaggi politici. E’ toccato in passato a Di Maio, Chiamparino e Appendino. Oggi e’ la volta di Salvini, raffigurato per le vie di Torino su un manifesto leghista tarocco “anti-terroni”. Sarà vera arte? (Foto: il Torinese)
Denunciati 76 No-Tav per gli scontri di Chiomonte
Sono 76 gli attivisti no-tav denunciati per danneggiamento, resistenza aggravata, oltraggio, inottemperanza ai provvedimenti dell’Autorità dopo le tensioni in Valle di Susa, durante l’evento ” campeggio No Tav” del 7 e 8 settembre scorsi . Tra loro numerosi esponenti del centro sociale torinese Askatasuna. In quei giorni un gruppo di manifestanti ha appiccato un fuoco al varco del cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte, e ha cercato di tagliare la rete metallica, con tanto di lancio di razzi, bombe carte e fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine, che hanno replicato con lacrimogeni e idranti.
Bisagno al Polo del ‘900
Il Centro culturale Piergiorgio Frassati organizza per venerdì 14 alle 21.15 al Polo del 900, in via del Carmine, 14 una serata dedicata alla figura del partigiano cattolico “Bisagno”. La serata e la proiezione del docu-film, saranno introdotte e commentate dal giornalista e autore dell’opera Marco Gandolfo e dal Vice Presidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte Giampiero Leo. “Personaggio amatissimo dai suoi uomini e dalle popolazioni contadine. Dotato di un carisma straordinario, – commentano i promotori della serata – si oppose con decisione a ogni tentativo di politicizzazione faziosa della Resistenza. E’ ricordato come “primo partigiano d’Italia”. La sua statura umana e cristiana ha segnato la vita di molti compagni, e la sua testimonianza personale e ideale, può essere un esempio luminoso anche nei nostri tempi così difficili”.
E’ morto Guido Ceronetti
Guido Ceronetti, scrittore, poeta e drammaturgo, è morto a Cetona, in Toscana a 91 anni. Era stato colpito da una broncopolmonite . Ne dà notizia la casa editrice Adelphi. Riproponiamo ai lettori un articolo di Pier Franco Quaglieni dedicato a Ceronetti, in occasione del suo 90° compleanno, pubblicato sul Torinese lo scorso anno.
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Guido Ceronetti e 90 anni di solitudine
di Pier Franco Quaglieni
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Guido Ceronetti e 90 anni di solitudine. Guido Ceronetti festeggia 90 anni. E’ uno dei tanti torinesi illustri costretti a partire dalla loro città e a vivere lontano per trovare spazio e riconoscimento al proprio genio. Quando si parla di Guido bisogna parlare di genio,un genio troppo distante dal perbenismo giacobino torinese,da certo sinistrume angusto e gretto che si manifesta in termini intolleranti con chiunque la pensi in modo diverso:l’eredità più nefasta dell’egemonismo gramsciano che sopravvive anche al crollo del Muro di Berlino ,anche perché è una rendita di posizione redditizia. Il modo più praticato nei confronti di chi non è omologatile ad esso e’ il silenzio. E l’opera di Guido è stata circondata dal silenzio. L’intervista di Bruno Quaranta è un’eccezione che conferma la regola.
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Ceronetti e Ronchey
Con coraggio e con la capacità propria di chi sa essere direttore di un grande giornale e non un giornalista che bazzica nelle stanze del potere e si uniforma ad esso,fu Alberto Ronchey ad invitare Guido a scrivere per ” La Stampa” ed fu Casalegno a intrattenere rapporti con lui. Una volta Ceronetti mi disse che gli assassini di Carlo erano da ricercare tra gli eredi diretti del PCI,una verità scomodissima,ma non totalmente infondata.In piazza San Carlo nell’ottobre del 1977 aTorino gli intellettuali e gli operai comunisti a manifestare solidarietà per Carlo ferito a morte, furono pochissimi perché lo ritenevano un reazionario.Avevo sentito con sdegno durante una recente cena un giornalista torinese vantarsi di aver chiamato lui Ceronetti al giornale,vincendo le resistenze di Casalegno. Evitai,per rispetto al padrone di casa, di smentire il pavone che si vantava di meriti che mai avrebbe potuto avere e che ingenuamente esibì quella sera,dimenticando che c’ero anch’io che con Casalegno e con Ronchey condivisi un’amicizia sincera. In questa occasione dei 90 anni e’ venuta fuori la verità. La collaborazione di Ceronetti fu opera di Ronchey ed e ‘ stata lunga e proficua,era il proseguimento di quella voluta da Pannunzio al “Mondo”. Poi con gli ultimi due direttori prima di Molinari e’ andata assottigliandosi fino a terminare. Ceronetti sollevò dei dubbi sull’ergastolo a cui venne condannato il capitano delle SS Erich Priebke per la strage delle Fosse Ardeatine. Pochi in Italia ebbero il coraggio di farlo.Uno tra i pochi fu l’avvocato torinese Gianvittorio Gabri. Prevalse in quella condanna un giudizio storico-politico a danno della civiltà giuridica. Ceronetti vive in condizioni economiche difficili come e ‘ quasi naturale che ciò accada ad uomo libero e non solo perché i carmina non dant panem. Chi comanda ha bisogno di servi sciocchi e Ceronetti non è mai stato servile,ma controcorrente. A Ceronetti e’ stata applicata la Legge Bacchelli che gli consente di vivere ,malgrado abbia le esigenze di un uccellino. Per i suoi meriti verso la Nazione,come per i senatori a vita. Forse Ceronetti avrebbe meritato quella nomina presidenziale più di tanti altri. Nel giugno 2014 alla festa dell’Inquietudine di Finalborgo proposi la nomina di Ceronetti a senatore a vita. In Liguria ebbe vasta eco, ma non varcò i confini liguri.
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E’ un uomo semplice,gioioso,intransigente. Odia le tirannie ideologiche del Nocecento e il giacobinismo della Rivoluzione Francese. Seppe vedere la grandezza di de Maistre,grandissimo scrittore ,come già riconosceva Soldati. Ha tradotto in modo magistrale e non convenzionale i carmina di Catullo con una sensibilità che ci ha reso come forse nessun altro il poeta dell’amore sfortunato vissuto nel tempo in cui tramontava l’antica repubblica e la corruzione stava invadendo la vita pubblica e privata di Roma . L’animo delicato ,tenero, licenzioso ed ironico di Catullo e’ reso come neppure il raffinatissimo latinista Vincenzo Ciaffi seppe fare.Altrettanto preziose sono le sue traduzioni dall’ebraico,in primis ,del “Cantico dei cantici”. E’ un uomo gioioso con il suo straordinario teatro di burattini,il teatro dei Sensibili, è un uomo ricco di un’ironia che non fa sconti a nessuno. A Cetona trascorre la sua vita di vegliardo lucidissimo che ha mantenuto il gusto per la vita, una vita semplice, austera. Quando viene a Torino va dal comune amico Sante Prevarin al “Montecarlo” ma le due esigenze alimentari sono minime non solo perché è vegetariano, ma perché si può considerare un moderno eremita.
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Le sere che arriva il locale di via San Francesco da Paola si illumina di immenso. Ceronetti ha attraversato decine d’anni di cultura italiana, ma si può considerare un uomo solo con il suo orgoglio, la sua umiltà, il suo spirito libero. Non è mai voluto entrare nel branco dei lupi famelici che costituisce il nocciolo durissimo della cultura italiana schierata. Alla Biblioteca cantonale di Lugano che già conserva le carte di Prezzolini e di Flaiano nel 1994 si è creato un fondo Ceronetti a dimostrazione come i grandi Italiani debbano fuggire in Svizzera ancor vivi per avere la sicurezza che i propri documenti vengano conservati nel modo dovuto. Buon compleanno, amico e maestro Guido. Maestro di libera intelligenza,esempio di indipendenza morale senza eguali.
quaglieni@gmail.com
(foto grande: ritratto di Ceronetti di Sante Prevarin
Ha cercato di fare da paciere in una lite tra due persone, in via Guido reni, ma è stato accoltellato all’addome. L’uomo, di 56 anni, è stato medicato al Mauriziano e dimesso con 20 giorni di prognosi. E’ stato aggredito da una donna italiana di 36 anni, conosciuta alle forze dell’ordine,che è stata arrestata dalla polizia per lesioni personali gravi e aggravate. lei era seduta nel dehors di un bar con un amico, quando tra di loro è scoppiata una vivace discussione. Nella borsetta gli agenti della polizia hanno trovato un coltello.
Si è svolta lunedì pomeriggio in Prefettura la 269sima seduta dell’Osservatorio per l’Asse Ferroviario Torino Lione. All’ordine del giorno la presentazione da parte dei tecnici di RFI del progetto di adeguamento della linea storica tra Bussoleno e Avigliana. Proprio partendo dal lavoro svolto in questi ultimi anni dall’Osservatorio e da RFI, il
Sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero ha fatto rilevare che fino al 2011, a detta dei
responsabili di RFI e dell’Osservatorio, pareva impossibile che su tale tratta si potesse
utilizzare la linea storica e che occorreva invece realizzarne una nuova. Oggi prendiamo
atto che la linea Torino-Lione correrà lungo i binari, certamente rimodernati e adeguati ai
nuovi standard di sicurezza, che già oggi vengono utilizzati. De Ruggiero ha quindi sollecitato nuovamente l’Osservatorio affinché proceda senza indugi a intervenire anche sulla capacità e sulla sicurezza della tratta Avigliana-Torino in modo da evitare la realizzazione di ulteriori nuove linee ferroviarie. «Si prenda atto con sano realismo – ha detto de Ruggiero – che l’ipotesi di una nuova
linea che preveda un tunnel sotto la Collina Morenica di Rivoli e l’attraversamento di aree
agricole rivaltesi è ormai da abbandonare, ipotesi che pare ormai scartata anche dal
nostro saggio Presidente della Regione Sergio Chiamparino».
Il bimbo di 4 anni non è vaccinato ed è così rimasto fuori dalla classe, anche se non dalla scuola. E’ da solo con una insegnante in un’aula dell’asilo privato Arcimboldo di Settimo Torinese, lontano dai compagni di classe. Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando, scrive l’Ansa, aprirà nelle prossime ore un fascicolo inerente l’esposto presentato dal padre del piccolo e successivamente verranno eseguiti gli accertamenti preliminari per verificare ipotesi penalmente rilevanti. Il padre del bambino ha detto di avere prenotato le vaccinazioni il 21 settembre.
Vicini in festa a Mirafiori Sud

– dalle 15.00 alle 17.00: preparazione collettiva delle orecchiette (vedi volantino allegato)
Nel murales Salvini appeso a testa in giù
In piazzale Valdo Fusi a Torino è apparso n murales che raffigura Matteo Salvini appeso a testa in giù. Ne dà notizia sui social lo stesso vicepremier e ministro dell’Interno. La foto che pubblichiamo è tratta dal suo profilo Facebook . “Salvini a testa in giù in centro a Torino. “Che squallore. Quanto odio – commenta Salvini -. Noi rispondiamo con idee, cuore e coraggio, so che siamo in tantissimi, vero?”
GRUPPO IREN: BIMBI IN UFFICIO CON MAMMA E PAPA’
Quasi 150 bambini, figlie e figli dei dipendenti del Gruppo Iren, hanno trascorso l’ultimo giorno di vacanza, prima della ripresa della scuola, in ufficio con mamma e papà. Anche quest’anno infatti tutte le società del Gruppo presenti a Torino hanno aperto le porte degli impianti e degli uffici ai bimbi per far vivere loro un giorno nell’ambiente di lavoro con genitori e colleghi. Nel corso della giornata i ragazzini hanno preso parte ad attività di gioco legate al tema dell’innovazione e della robotica, utilizzando costruzioni e software di animazione che hanno ottenuto grande successo. A pranzo ovviamente tutti in mensa con mamma e papà per condividere in allegria anche questo momento della giornata. A Torino a fare gli onori di casa il Presidente del gruppo Iren Paolo Peveraro.