CRONACA- Pagina 1313

False polizze per 150 mila euro, denunciata agente assicurativo

La Guardia di Finanza di Torino scopre una truffa da 150.000 euro

 

Truffa e appropriazione indebita. Queste le accuse da cui dovrà difendersi la sessantenne denunciata nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino, responsabile di aver truffato una decina di clienti vendendo polizze assicurative dimostratesi poi false.

Le indagini, condotte dai Finanzieri della Tenenza di Bardonecchia, hanno appurato come la donna, agente di una nota compagnia assicurativa del tutto estranea alla vicenda, abbia stipulato nel corso degli anni una decina di contratti assicurativi rilasciando, al momento del pagamento, polizze dimostratesi, come ricostruito dai finanzieri, totalmente false.

Brutta la sorpresa dei clienti truffati: presentatesi in agenzia a Susa per riscuotere il premio assicurativo, hanno dovuto fare i conti con un contratto inesistente ed una polizza fasulla. Del denaro versato, ovviamente, nessuna traccia perché nel frattempo finito nelle tasche dell’agente assicurativo infedele.

150.000 euro circa l’ammontare della truffa ideata dalla donna, originaria del cosentino ma residente da alcuni anni in Valle di Susa.

La sessantenne, come detto, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Torino per truffa e appropriazione indebita rischia sino a 5 anni di carcere.

Lancia sull’autostrada un masso di otto chili dal cavalcavia

Dal Piemonte/ Nella notte lanciato anche un cartello stradale. Un arrestato dalla Polizia di Stato

 

La Polizia di Stato di Novara arresta un ragazzo per aver lanciato di notte dal cavalcavia un masso di otto chili ed un cartello stradale.

Assieme a lui la Polizia Stradale denuncia un minorenne. I lanci, per fortuna, hanno prodotto solo danni materiali a diversi mezzi in transito sull’A4 Torino-Milano, nei pressi dell’uscita di Vicolungo. Possibile un collegamento con altri casi accaduti sempre in provincia di Novara, lungo la tangenziale cittadina e l’A4. “Abbiamo agito per noia”, hanno detto i due giovani, un 21enne che è stato arrestato e un ragazzo di 17 anni.

Sequestrati beni e società per 350 mila euro

Nel prosieguo delle indagini dell’operazione “EASY MONEY” eseguita nel maggio 2019 dalla Divisione Anticrimine della Questura di Torino nei confronti di un cittadino albanese di 54 anni, già stato condannato per furto e reati in materia di stupefacenti e armi, e di una cittadina italiana di 44, con precedenti per truffe, che si era conclusa con sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 1.650.000 sono stati sequestrati ulteriori beni nella loro disponibilità.

 

Nello specifico, nel mese di Ottobre 2019 sono stati sequestrati:

  • 3 appartamenti di civile abitazione siti in Carmagnola (TO), fittiziamente intestati a terze persone, di fatto nella piena disponibilità della donna;
  • 2 società S.r.l., operative nel settore del commercio di vini e prodotti alimentari di vario tipo, intestate a soggetti terzi, ma riconducibili e gestite occultamente dal cittadino albanese;
  • due automezzi di tipo commerciale,

per un valore pari a euro 350.000.

 

Durante le operazioni   di sequestro è stato, inoltre, rinvenuto, un ingente quantitativo di vini e alcolici anche di alta qualità, nonché il materiale necessario, composto da tamponi, etichettatrici e altro, utile per la contraffazione delle date di scadenza dei prodotti alimentari.

Numerose lattine e bottiglie di birra presentavano come periodo di scadenza l’anno 2018 e, in parte, erano già state etichettate con scadenza nell’anno 2020.

 

All’interno di un locale, un tempo destinato a piccolo supermercato, riconducibile al cittadino albanese, sono state inoltre rinvenute delle munizioni per arma comune da sparo e un impianto utilizzabile per la coltivazione della cannabis, composto da lampade generatrici di luminosità e calore, irrigatori, pannelli elettrici, temporizzatori e condizionatori d’aria muniti di particolari filtri per evitare la fuoriuscita dell’odore generato dalla pianta della cannabis. Per tali fatti è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria un cittadino italiano locatario del magazzino, intestatario fittizio/prestanome di una delle società sequestrate.

 

L’attività investigativa ha avuto origine grazie alla sinergia fra gli uffici della Questura di Torino. Infatti, personale di polizia impegnato nel controllo del territorio, in più occasioni ha osservato i due soggetti viaggiare a bordo di autovetture di grossa cilindrata, costose e di nuova immatricolazione. Tali informazioni sono state condivise con la Divisione Anticrimine- Misure di Prevenzione Patrimoniali che ha avviato una capillare indagine la quale ha portato ad un’autonoma proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale del Questore della Provincia di Torino, accolta dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione con l’emissione del relativo decreto di sequestro preventivo. Gli accertamenti hanno portato alla luce il reinvestimento di denaro di provenienza illecita (a fronte di redditi dichiarati al fisco inferiori alle reali capacità economiche) in una serie di immobili e 3 società riconducibili ai 2 cittadini.

 

Gli accertamenti effettuati hanno evidenziato una netta sproporzione tra il tenore di vita e quanto dichiarato al fisco nonché una loro pericolosità sociale desunta dai numerosi precedenti di polizia e penali.

 

L’operazione, pertanto, ha portato a un sequestro di beni per complessivi 2.000.000 di euro.

 

Pullulano le scritte nazi con nuove fantasie grafiche

Ora è la volta di due piccole etichette adesive con la scritta “Sieg Heil”, il famigerato simbolo delle SS e una svastica. Le nuove inquietanti scritte sono state trovate a Torino, in zona  Vanchiglia, sul campanello di una donna iscritta all’Anpi e figlia di un partigiano, che ha presentato denuncia alla Digos. Un nuovo episodio dopo le scritte antisemite sui muri di Torino, di Mondovì, Brescia e Giaveno. Che gli autori di tali “gesta” siano tutti autentici filonazisti ancora non si sa. Ma che si tratti di imbecilli non c’è dubbio.

Poliziotto si uccide in Questura con l’arma di ordinanza

Dramma ieri sera, in Questura, a Torino, dove un  poliziotto si è suicidato con la pistola di ordinanza

L’ uomo era un  tecnico sovrintendente di 56 anni, e si è sparato nel suo ufficio. Cordoglio e sconforto da parte dei colleghi. Da inizio 2020 in Italia i suicidi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine sono stati  otto.

Era un falso allarme il caso sospetto di coronavirus ad Alessandria

AGGIORNAMENTO Gli esami clinici hanno confermato che la ragazza ricoverata non è affetta da coronavirus


L’ospedale di Alessandria, in una nota nella tarda serata di ieri ha precisato sulle condizioni della  giovane ricoverata:

“oggi pomeriggio è stata ricoverata nel reparto di Malattie Infettive una ragazza proveniente dalla Cina che presentava sintomi influenzali non gravi e non correlabili al coronavirus.

Come è previsto dalla procedura ministeriale è stata trattenuta e ricoverata in misura precauzionale, domani (giovedì) saranno disponibili i risultati dei test specifici”.

Si tratterebbe di una ragazza  italiana, 24enne, rientrata dopo sei mesi passati a Shanghai. Ora è in isolamento nel reparto di malattie infettive.

Più sicurezza sui treni. Oltre 300 convogli scortati

Il bilancio settimanale dei controlli della Polfer in Piemonte e Valle d’Aosta

 

4.244 persone controllate, di cui 1.113 stranieri, 142 minori e 1.029 con precedenti di Polizia.

13 gli indagati, 310 treni scortati , 111 i veicoli controllati, 30 i servizi lungo linea e 11 quelli di O.P.

Tale attività è stata effettuata dalle 260 pattuglie impiegate nelle stazioni piemontesi, dalle 129 a bordo treno, dalle 16 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori.

Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta.

 

TORINO – Porta Nuova

Gli Agenti del Settore Operativo Polfer del principale scalo torinese hanno denunciato un cinquantunenne italiano per danneggiamento ed uso improprio di un estintore della stazione di Torino Porta Nuova. Il reo è stato individuato attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza presenti.

 

Due persone di nazionalità sudamericana sono state sanzionate per evidente stato di alterazione alcolica. Inoltre, uno dei due è stato denunciato per rifiuto di generalità in quanto, all’atto del controllo, non esibiva nessun documento identificativo. Dopo aver esperito gli accertamenti di polizia, è stato, poi, messo a disposizione del locale Ufficio Immigrazione.

 

Un giovane diciannovenne italiano residente nella provincia di Torino è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, furto aggravato e danneggiamento. Il ragazzo, salito a bordo di un treno regionale in sosta al binario della stazione di Porta Nuova, ha scardinato dall’apposito contenitore il martelletto frangivetro in dotazione al convoglio ferroviario e danneggiato, poi, un finestrino. Rintracciato ancora a bordo treno, gli operatori Polfer hanno proceduto nei suoi confronti. A causa del comportamento del giovane, il treno ripartiva con circa 20 minuti di ritardo.

 

Novara

Il personale Polfer ha denunciato un ventitreenne gambiano, sprovvisto di documento identificativo, per aver fornito false generalità. Lo straniero, rintracciato all’interno del sottopasso ferroviario in tarda serata, è stato accompagnato presso gli uffici di polizia della locale stazione per l’accertamento dell’identità. All’atto del riscontro tramite il sistema SPAID, si è rilevato che il giovane durante il controllo aveva fornito agli operatori false generalità.

 

Alessandria

La Polfer in servizio presso la stazione ferroviaria, a seguito di segnalazione, ha rintracciato una donna affetta da gravi problemi psichici, a bordo di un treno regionale diretto a Torino.

 

 

La signora, accompagnata negli uffici di polizia, è stata successivamente affidata alle cure degli operatori del 118.

 

E’ stata, inoltre, denunciata una giovane studentessa residente nell’alessandrino, autrice del furto di un telefono cellulare dimenticato all’interno della tabaccheria di stazione. La proprietaria del dispositivo, anch’essa studentessa, ha riconosciuto l’autrice del furto, individuata anche grazie all’ausilio delle telecamere di sicurezza presenti all’interno dell’esercizio commerciale.

 

Offre la droga ai poliziotti in borghese: arrestato

In manette pusher scoperti dagli agenti del commissariato Barriera Milano

 

Sono due gli arresti effettuati dagli agenti del commissariato Barriera Milano per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nelle ultime ore.

Il primo fermo avviene nel pomeriggio di domenica scorsa quando gli operatori, transitando in via Leinì, notano un uomo cambiare improvvisamente direzione. Insospettiti, si avvicinano al soggetto per controllarlo. Si tratta di un cittadino senegalese di 19 anni. Il giovane, alla vista dei poliziotti, preleva dalla tasca destra molteplici ovuli e li ingerisce, asserendo che gli operatori non avrebbero potuto arrestarlo non trovando nulla addosso. Perquisito personalmente, il pusher viene trovato in possesso di denaro contante per la somma di 90 euro e di due telefoni cellulari, utilizzati per l’attività di spaccio da lui condotta. Il diciannovenne, già colpito dal divieto di dimora nel comune di Torino e provincia e da un ordine di espulsione del Sig. Questore, viene arrestato.

Il secondo fermo, ad opera del personale del commissariato Barriera Milano, si concretizza nella tarda mattina di lunedì quando un uomo, cittadino nigeriano ventottenne, avvicina dei soggetti in corso Vigevano. Convinto di aver trovato degli acquirenti, offre loro della sostanza stupefacente che nasconde nel vano fendinebbia di un’automobile parcheggiata poco distante. Il ventottenne però non sa che i soggetti in questione sono agenti della Polizia di Stato in borghese che, dopo una breve colluttazione, arrestano l’uomo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a P.U.

Il Comune condanna episodi di antisemitismo

La Commissione si è riunita oggi per la prima volta dopo l’istituzione da  parte del Consiglio Comunale
La Commissione Speciale per il “Contrasto ai fenomeni dell’intolleranza, del razzismo, dell’antisemitismo e dell’istigazione all’odio e alla violenza”, attraverso le parole della presidente Daniela Albano e del vice presidente Domenico Carretta, ha espresso “dura condanna per i gravi episodi di antisemitismo accaduti pochi giorni fa a Torino e in Piemonte. Sono fatti intollerabili per una società che vuole essere inclusiva, libera e democratica, tanto più in una città come Torino, Medaglia d’oro della Resistenza. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle persone che hanno subito questi atti ignobili”.
La Commissione, riunitasi oggi per la prima volta dopo l’istituzione da  parte del Consiglio Comunale, ha stabilito di costituire un osservatorio sui fenomeni di razzismo, con il coinvolgimento anche di soggetti esterni, che rappresenterà uno strumento per esaminare, contrastare e condannare  i fenomeni di razzismo.

Gli alpini della Taurinense ambasciatori di Aisla

Prende il via la collaborazione tra l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA) e il Comando delle Truppe Alpine


Gli Alpini sono da oggi ambasciatori dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – AISLA per promuovere l’informazione, la conoscenza e la raccolta di fondi a favore dell’assistenza delle persone con SLA. Questa nuova alleanza è stata oggi celebrata con un concerto della Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense” dell’Esercito Italiano tenutosi all’Ospedale Niguarda di Milano, per le persone con malattie neuromuscolari del Centro Clinico NeMO e i pazienti del nosocomio, al quale hanno preso parte anche il cantautore Ron, testimonial e consigliere di Aisla, e Fabio Cusinato, musicista con SLA, che è divenuto noto per essere riuscito a dirigere un’orchestra di molti strumenti solo attraverso i movimenti dello sguardo e del capo.

L’iniziativa, organizzata anche per celebrare la prima Giornata della memoria e del sacrificio alpino, tenutasi il 26 gennaio, vedrà come prossimo appuntamento l’Esercitazione “Volpe Bianca” – Campionati Sciistici delle Truppe Alpine (CaSTA) in programma dal 8 al 13 marzo 2020 nel comprensorio sciistico del Sestriere durante il quale saranno riservati spazi ad Aisla per illustrare la sua missione e le sue attività a sostegno delle persone con Sla e della ricerca scientifica.

Dichiara Massimo Mauro, presidente di Aisla: “Ciò che accomuna le persone con SLA e le Truppe Alpine dell’Esercito è sicuramente la determinazione nel far fronte alle difficoltà e il coraggio di non considerarsi mai sconfitti. Il loro motto ‘Di qui non si passa’ rispecchia bene anche la ferrea volontà di chi ogni giorno si misura con la malattia cercando di non esserne sottomesso. Siamo grati del supporto che gli Alpini ci stanno fornendo: anche in queste occasione confermano di essere in prima fila laddove c’è chi ha bisogno di supporto”.

“Per le Truppe Alpine oggi è un momento speciale, perché inizia un percorso che porterà la Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense” ad essere ambasciatrice di solidarietà per un anno intero, testimoniando che essere Alpino significa anche essere a fianco di chi soffre” afferma il Generale di Divisione Ignazio Gamba, Vice Comandante per il Territorio delle Truppe Alpine “Essere Soldati vuol dire servire in armi la Patria con lealtà e orgoglio, ma anche onorare e rafforzare quei valori che poniamo in essere per il bene della comunità, e la giornata di oggi ne è testimonianza”.

La collaborazione tra AISLA e il Comando Truppe Alpine è nata dopo l’esibizione della Fanfara della Brigata “Taurinense” nella manifestazione “Risotto al Castello”, organizzata a Milano lo scorso settembre da Aisla, dal Centro Clinico NeMO e dall’Associazione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). Da questo evento e da successivi incontri d’approfondimento è derivata la volontà degli Alpini di supportare in maniera continuativa AISLA. Nel corso dell’anno saranno sviluppate ulteriori iniziative che vedranno fianco a fianco l’Associazione e le Truppe Alpine dell’Esercito nel più stretto rapporto con la comunità militare fino ad arrivare alla XIII Giornata Nazionale SLA (20 settembre) ove il verde degli Alpini e il verde dell’Associazione si uniranno a testimonianza della comune solidarietà.

L’iniziativa si inserisce in quei momenti di solidarietà nei quali l’Esercito è da sempre impegnato a fianco della popolazione e l’impegno con Aisla è l’ultimo di una serie di collaborazioni con le realtà associative avviate gli anni scorsi, alcune addirittura decennali.