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Quasi 200 dosi di cocaina sequestrate dalla polizia

Continua la lotta al fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti condotta dagli agenti della Polizia di Stato nel capoluogo torinese

Durante l’ordinario controllo del territorio operato dai poliziotti della Squadra Volante, lunedì notte è stata fermata e controllata in corso Emilia un’autovettura con a bordo due cittadini stranieri. Uno dei due, il passeggero, appariva visibilmente nervoso alla vista degli agenti ed accennava anche a una fuga dopo che l’auto accostava, senza però riuscirvi. Il giovane, un ventunenne originario del Burundi, irregolare sul territorio nazionale, nascondeva, infatti, addosso, un calzino contenente numerosissimi involucri in cellophane gialli, di forma sferica e rettangolare. La sostanza sospetta è stata sottoposta ad analisi presso gli uffici della Polizia Scientifica, rivelandosi essere cocaina, 120 grammi suddivisi in 184 involucri.Il pusher, che ha numerosissimi precedenti di polizia per reati inerenti allo spaccio, aveva in tasca 35 in denaro contante; la cifra è stata sequestrata quale provento dell’illecita attività, mentre il giovane è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I carabinieri smantellano organizzazione del doping

Cronache dal Piemonte

La più grande operazione antidoping nell’ambito dell’unione Europea è stata coordinata dai Carabinieri del Nas di Roma e da Europol

 

Oltre 3,8 milioni di Euro il valore complessivo delle sostanze dopanti sequestrate, 234 le persone tratte in arresto, più di 1000 gli indagati. Nel corso delle attività sono stati inoltre scoperti 9 laboratori clandestini, di cui uno nel Salernitano. Controllati 600 atleti, tra i quali 19 sono risultati positivi ai test.

Anche la nostra provincia è stata coivolta nell’indagine dove i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela della Salute di Roma coadiuvati dal N.A.S. Carabinieri di Alessandria e dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Asti, il 12 marzo hanno eseguito alcune perquisizioni a carico di un giovane “body builder” residente in Asti nonché la misura cautelare della custodia in carcere a carico di un altro giovane astigiano, proprietario di un negozio di articoli per “body builder” e allenatore presso una palestra di Asti. Nell’operazione astigiana sono state rinvenute e sequestrate oltre 150 fiale e oltre 270 compresse di anabolizzanti ad effetto dopante, gran parte proveniente dall’est europeo e solo in minima parte dall’Italia.

L’ipotesi è che l’arrestato, per la quantità di anabolizzanti rinvenuti nella sua disponibilità nonché per la gestione del negozio di prodotti per sportivi in cui svolgeva la propria attività lavorativa, avesse posto in essere una commercializzazione delle illecite sostanze.L’arrestato espletate le formalità di rito è stato associato presso la casa di reclusione di Asti.

Vendita abusiva di alcolici: chiusi due minimarket a San Salvario

Agenti del Comando San Salvario della Polizia Municipale Torino oggi, mercoledì 10 luglio, hanno notificato i provvedimenti prefettizi che impongono la chiusura a due mini market

I negozi si trovano in via Saluzzo e in via Nizza, chiuderanno rispettivamente per 7 e per 15 giorni. I provvedimenti sono la conseguenza dei controlli effettuati nella zona per il contrasto delle vendite abusive di alcolici e che erano già state punite con altri verbali, il cui sommarsi ha portato alle citate chiusure imposte dal Prefetto.

Donna trovata morta per il caldo dopo una settimana

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Cronache italiane

Una anziana donna è stata trovata morta nella sua casa di Genova  Sampierdarena

 

Sarebbe morta da almeno una settimana e forse a causare il decesso potrebbe essere stato il caldo  dei giorni scorsi. L’allarme è stato dato dai vicini che hanno sentito un cattivo odore provenire dall’abitazione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118.

Sgominata la banda dei ladri di auto di lusso

8 arresti della Polizia di Stato a Torino e Roma

 

Per la terza volta, nel giro di pochi anni, (l’ultimo arresto risale al Dicembre 2015) gli agenti del Compartimento Polizia Stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino, hanno arrestato alcuni cittadini nordafricani dediti al furto di autovetture di alta gamma (AUDI, MERCEDES, BMW e JEEP). Le autovetture rubate venivano poi cedute ad altri connazionali gravitanti nell’hinterland Torinese e in Brianza, i quali provvedevano a smontarle completamente, alimentando il mercato nero dei pezzi di ricambio.

La tecnica usata i furti per era sempre la stessa: a Cuneo e a Torino, i furti venivano consumati ai danni di autosaloni, concessionarie, autofficine meccaniche ed autorimesse ove i malfattori, introducendosi con l’inganno, simulando di essere interessati all’acquisto di una vettura o fingendo di chiedere informazioni, trafugavano dapprima le chiavi riposte in apposite bacheche e successivamente rubavano le autovetture parcheggiate o all’interno dell’esercizio o poco distante sulla pubblica via.

Le vetture venivano poi trasportate da alcuni “galoppini” a Milano o a Torino, ove in luoghi isolati o capannoni dismessi altre persone provvedevano a smontarle.

 

I primi tre arresti sono stati eseguiti, a fine gennaio 2019, in Torino Strada del Portone ove all’interno di una autodemolizione abusiva sono stati sorpresi un italiano – S.W. di anni 52, e due nigeriani intenti a smontare una JEEP Grand Cherokee 3.0 V6, del valore commerciale di circa 70.000,00 Euro, nuova, ancora da immatricolare, risultata rubata pochi giorni prima a Cuneo ai danni di una concessionaria.

Altre 4 misure cautelari in carcere sono state eseguite a Torino e a Monza tra il 16 e il 17 giugno 2019 mentre l’ultima ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nei primi giorni di luglio, dalla Squadra di P.G. della Polstrada di Roma, a ARDEA (RM) sul litorale laziale, ove il principale artefice, F. R., un straniero di 39, aveva trovato rifugio, presso un suo connazionale per sfuggire alla cattura.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Ivrea e poi dal Gip di Cuneo che ha acquisito il fascicolo per competenza territoriale, relativamente a 16 capi di imputazioni riguardanti il furto e/o la ricettazione di 10 autovetture, del valore commerciale di circa 400.000 Euro.

Di seguito le ultime 5 persone colpite da provvedimento cautelare:

  1. F. R., anni 39 di Torino, irregolare sul Territorio Nazionale;
  2. N. A., anni 36 di Torino;
  3. C. A., anni 55 di Front Canavese (TO);
  4. H. M., anni 39 di Monza;
  5. V. C., anni 56 di Torino.

 

 

Nella valigia si celava una “farmacia” illegale

E’ sbarcato con una piccola farmacia illegale nascosta all’interno del bagaglio a mano, il ragazzo fermato all’Aeroporto “Sandro Pertini” dalla Guardia di Finanza di Torino in collaborazione con i Funzionari doganali.

Il ragazzo, un diciannovenne proveniente dal Senegal dopo un breve transito a Casablanca, è stato controllato dai Finanzieri della locale Compagnia aereoportuale non appena ritirato il bagaglio a mano.

All’interno del suo voluminoso trolley, celati tra gli effetti personali, sono stati rinvenuti oltre 500 prodotti tra farmaci e cosmetici di dubbia provenienza, tutti sprovvisti di documentazione autorizzativa.

Da un primo esame i farmaci sequestrati contengono sostanze battericide estremamente pericolose per la salute degli utilizzatori, cosi come i cosmetici composti anch’essi di sostanze potenzialmente nocive e sprovvisti di ogni sorta di documentazione attestante la composizione o l’origine.

Alle domande dei Finanzieri circa la provenienza e la destinazione dei cosmetici e dei farmaci il giovane non ha saputo dare giustificazione. Plausibile in questi casi, tra l’altro già verificatesi in passato, l’ipotesi di un commercio illegale di prodotti farmaceutici. Il valore della merce sequestrata ammonta a diverse migliaia di euro.

Commercio, questo che, non solo impoverisce le risorse dello Stato e dell’economia legale, ma soprattutto mette in serio pericolo la salute dei consumatori.

Il ragazzo, denunciato per importazione illegale di farmaci, rischia l’arresto fino ad un anno e una multa di oltre 100.000 euro.

Per quanto i compiti istituzionali della Guardia di Finanza siano variegati, delicati e certamente proiettati alla tutela economica dello Stato e della Comunità Europea, resta fermo che al centro di ogni indagine svolta dai Finanzieri c’è sempre la salvaguardia dei cittadini sotto ogni punto di vista.

Mirafiori, operazione antidroga

Nel  pomeriggio del 5 Luglio agenti del Commissariato Mirafiori hanno coordinato un servizio di polizia  nella zona di propria competenza mediante l’impiego di cinque equipaggi del Raggruppamento prevenzione crimine e di due unità cinofile della Questura.

Il servizio trae origine da alcune segnalazioni giunte in Commissariato che denunciavano episodi di microcriminalità nel  quadrilatero compreso tra via Artom, via Pisacane, via Fratelli Garrone e via Somalia, per lo più legate allo  spaccio di sostanze stupefacenti, evidenziando più in generale un incremento di episodi di violenza e di intimidazione ai danni di alcuni cittadini lì residenti.

Contestualmente l’associazione Onlus  “Casa nel parco”, che si pone l’obiettivo di riqualificare la zona di via Artom Mirafiori sud con iniziative di tipo socioculturale e ricreativa attraverso l’aggregazione dei cittadini, ha segnalato la presenza di alcuni ragazzi dediti allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti che, permanendo nella struttura, intimidivano i frequentatori dell’associazione e comunque rendevano difficoltoso lo svolgersi delle normali attività del centro.

Al fine di arginare gli episodi di illegalità diffusa, il Commissariato è intervenuto con un servizio volto ad intensificare di intensificare la cornice di sicurezza  sul territorio, mirando ad una sempre più proficua collaborazione con gli enti, le associazioni e le comunità che agiscono sul territorio di Mirafiori sud.

Nel merito del servizio, l’impiego di unità cinofile ha permesso un accurato controllo degli scantinati di sette stabili ubicati in via F.lli Garrone, ove in passato erano state rinvenute e sequestrate cospicue quantità di sostanza stupefacente.

La capillare  attività di controllo delle persone ha inoltre consentito l’identificazione di 59 persone, perlopiù italiane e pregiudicate.

Particolare attenzione è stata dedicata anche alla vigilanza relativa alla circolazione stradale ed alla ricerca di veicoli rubati: sono state contestate 3 violazioni al c.d.s. e controllati 25 veicoli.

L’intervento del Commissariato ha dato una risposta concreta ai residenti che hanno manifestato il loro apprezzamento agli operatori, auspicando ulteriori attività similari nel prossimo futuro.

Massimo Iaretti

Dirottava i pagamenti sul proprio conto corrente: arrestato

Si è inserito in alcune trattative commerciali consolidate da anni e, sostituendosi alla ditta creditrice attraverso un vero e proprio stratagemma informatico, ha dirottato i pagamenti dovuti sui propri conti correnti.

Per questo motivo la Guardia di Finanza di Torino, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo Piemontese, ha arrestato nei giorni scorsi E.O.W., trentenne di origini nigeriane, per aver riciclato ingenti somme di denaro ottenute attraverso una serie di frodi informatiche ai danni di alcune imprese.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno ricostruito la frenetica attività finanziaria di E.O.W., il quale, solo nell’ultimo anno e mezzo, ha utilizzato i propri conti correnti bancari per ricevere i proventi di truffe di cui sono state vittime diverse società estere.

Il denaro, destinato a regolare dei normali rapporti commerciali, veniva dirottato sui conti dell’indagato utilizzando una serie di artifizi informatici e non giungendo mai nella disponibilità delle imprese che attendevano il pagamento per la fornitura di beni e servizi.

Subito dopo aver ricevuto il denaro, l’indagato riusciva a far perdere la traccia del denaro, disponendo bonifici verso altri soggetti o prelevando il contante, prima che le vittime del raggiro potessero accorgersi della truffa.

A far scattare l’allarme la denuncia presentata da una società con sede in Lettonia, a seguito della quale gli inquirenti hanno immediatamente sequestrato all’indagato 36.000 euro nonché accertato operazioni di riciclaggio di denaro per circa 160.000 euro.

La truffa è quella nota come “man in the middle”, un tipo di frode che colpisce le imprese, attentando alla sicurezza dei rapporti commerciali e al patrimonio di aziende e privati. In questo genere di frode l’autore del reato si intromette in comunicazioni commerciali reali intercettando messaggi tra le controparti (invio di ordinativi o di fatture); vengono quindi generati dei messaggi rivolti al soggetto che dovrà effettuare il pagamento e, simulando di essere la controparte, vengono comunicati gli estremi di un rapporto finanziario che, in realtà, è nella disponibilità del reo.

Tali condotte illecite minano la sicurezza dei rapporti commerciali nazionali e dell’UE, avendo le vittime sede in diverse parti del mondo.

Donna travolta e uccisa sulle strisce

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Cronache italiane

Una donna è stata travolta e uccisa da un’auto,  mentre attraversava sulle strisce pedonali. Secondo i primi accertamenti della polizia municipale, intervenuta sul posto, a Imperia, con il personale sanitario del 118, il conducente della vettura Peugeot che ha travolto l’anziana di 85 anni,  si sarebbe fermato all’altezza dell’attraversamento pedonale. Sarebbe però stato tamponato e spinto in avanti da una  una Volkswagen Polo.

Sul treno verso il Kappa FuturFestival molestano ragazza

Ubriachi aggrediscono i  carabinieri, arrestati quattro ragazzi
Ieri sera, i carabinieri della Compagnia di Chivasso, in collaborazione con i colleghi della stazione di Verolengo, hanno arrestato per violenza e minacce, resistenza a Pubblico ufficiale quattro persone, tra 18 e 21 anni, residenti in provincia di Biella. A bordo del treno regionale 2026 proveniente da Milano, ieri pomeriggio, i quattro amici erano già ubriachi ed erano diretti al Kappa FuturFestival. Hanno molestato alcuni passeggeri, soprattutto una ragazza, sino all’arrivo del capotreno e del caposervizio  che sono stati a loro volta minacciati verbalmente. Il capotreno ha avvisato la Polfer che ha allertato la centrale operativa dei carabinieri che ha inviato immediatamente  una pattuglia  alla stazione ferroviaria di Chivasso dove il treno era in sosta. I carabinieri hanno individuato i quattro ragazzi alticci che non hanno fornito i loro documenti e hanno aggredito con spintoni e testate i carabinieri. Per evitare che la situazione degenerasse e per evitare di mettere in pericolo gli altri passeggeri, i carabinieri hanno utilizzato lo  spray urticante in dotazione. Subito dopo i quattro biellesi sono stati arrestati e i tre carabinieri aggrediti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso per essere medicati per escoriazioni varie.