CRONACA- Pagina 1294

Prostituzione: Masserano, Italia

Sergio Fantone, sindaco di Masserano (Biella), mi è simpatico, pur non conoscendolo, per la sua ordinanza che multa fino a 500 euro chi consuma sesso a pagamento sul suo territorio. In verità ho raccolto giudizi non lusinghieri su di lui. Ma almeno ci tenta. Tenta di non avere più la disdicevole presenza di prostitute di colore e non sul suo territorio.  Deduco che la multa venga elevata anche ai clienti. Tecnicamente dovrebbe svolgersi in questo modo: un pubblico ufficiale coglie i trasgressori in flagranza di reato. Non so se sono previste prove documentali come fotografie. Poi eleva notificandola la multa ai trasgressori. Possono fare ricorso? Penso come tutti i cittadini multati. In altri comuni si sono fatte fotografie alle auto di clienti perché inosservanti del divieto di fermata. Il Tar ha dato ragione a chi ricorrendo ha di fatto vanificato l’efficacia dell’ ordinanza contro la prostituzione. Diffusissima in tutto il territorio del nostro paese. Come voler svuotare il mare con un cucchiaio. Sono 30 anni che transito in quei posti. Da almeno 20 sono presenti le prostitute. Insisto nella mia dichiarazione di simpatia verso il sindaco. Ha osato sfidare persino il ridicolo. Annosa e vecchia questione della prostituzione nel nostro paese come in tutti i paesi. In Germania, una terra di nessuno al confine con la Polonia è diventata mecca della prostituzione. Dopo mesi di anarchia un’apposita legge ha normato ed organizzato il tutto.
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Ma si sa, loro sono tedeschi.  È ridicolo chi colpevolizza la legge Merlin. Votata nel 1956 e chiuse le case  definitivamente nel 1959. Prostitute censite 2300. Le dimensioni quantitative sono notevolmente cambiate. E la quantità ha inciso sulla qualità del fenomeno. Sono passati 60 anni e ci vogliono nuove leggi. E, all’italiana, sono 30 anni che parliamo di nuove regole. Tanti convegni, nessun fatto. Sandra Landi, giusto 30 anni fa nel suo libro Ritratti a tinte forti proponeva cooperative di prostitute autogestite. Ripresa dal Ministro Livia Turco e ovviamente (pateticamente aggiungo io) da diversi disegni di legge. Eppure una legge a tal proposito non costerebbe. Anzi forse porterebbe soldi all’ erario. Ma si sa,  nel nostro paese cattolico affrontare le questioni del sesso come dei diritti civili è sempre stato un problema. Sulla strada tra Masserano e Roasio non é solo un problema di sesso. E’ un problema di salute e di sicurezza, E anche di decenza. Proprio così, di decenza. E’ irritante vederle e fare di tutto per evitarle. Bacchettone? Ma sì, datemi pure del bacchettone. Ma sono decenni che aspetto una legge in proposito che ” tolga il fenomeno dalle strade”. Ne fai una questione morale? Anche. Soprattutto difendo  il mio diritto di vedere solo la baraggia e le risaie allagate per la crescita del riso. Chi vuole usufruire dei servizi delle prostitute faccia pure, ma non per strada. Si può discutere sulle forme di questa organizzazione. Ma non sulla necessità della regolamentazione del fenomeno.  Ma qui le chiacchiere stanno a zero.Non so se il sindaco di Masserano avesse in testa l’insieme. Ma se ci si ferma al solo sindaco si guarda il dito e non la luna.
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Patrizio Tosetto

Iren al lavoro per risolvere blackout

L’Iren sta lavorando per risolvere i problemi che la scorsa notte a Torino hanno provocato un blackout elettrico. Si sarebbe trattato di un guasto alla cabina primaria, che ha costretto al buio, per circa un’ora, diverse zone del centro, di San Salvario e Vanchiglia. Scrive la società Terna:  “In merito ad alcune notizie riportate dai media circa il blackout di questa notte a Torino, Terna fa sapere che il guasto che ha causato il disservizio non ha interessato nessun asset di sua proprietà ma si è verificato in una cabina primaria di proprietà del distributore locale”.
   

IN COMUNE APPROVATE LE TRASFORMAZIONI DELLE CASERME “AMIONE” E “DABORMIDA”

ll Consiglio Comunale ha approvato la variante che prevede la trasformazione delle caserme Amione, in piazza Rivoli e Dabormida, in corso Unione Sovietica.

Il provvedimento, firmato dal vice sindaco Guido Montanari, dà seguito al protocollo di intesa sottoscritto lo scorso anno tra la Città, i Ministeri della Difesa e dei Beni culturali e Agenzia del Demanio.

Sarà proprio l’Agenzia del Demanio a farsi carico finanziariamente della riqualificazione della caserma Amione, che ospiterà in un’unica sede, dopo una profonda trasformazione edilizia, tutti gli uffici dello Stato presenti in Torino.

Verranno dunque smantellati i capannoni all’interno dei quali oggi ha sede il museo di Artiglieria, museo che, a sua volta, sarà trasferito alla caserma Dabormida.

Nel corso del dibattito sono intervenuti il consigliere Damiano Carretto e Viviana Ferrero per il Movimento 5 Stelle mentre Stefano Lo Russo per il Partito Democratico.

La delibera ha ottenuto il voto favorevole dei 25 consiglieri presenti.

(foto: il Torinese)

Crolla soffitto sala giochi, due feriti

Il crollo del soffitto di una sala scommesse a Chieri ha ferito leggermente due persone, trasportate poi in ospedale per accertamenti medici.  L’incidente è avvenuto ieri sera in corso Dante, mentre in tv veniva trasmessa la partita Juventus-Napoli. I vigili del fuoco stanno verificando le cause del crollo.

 

(foto archivio)

Principio d’incendio: evacuato pronto soccorso ospedale Mariziano

Una sessantina di pazienti in attesa, sono stati indirizzati agli altri reparti, quando, stamane il pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino è stato evacuato a causa di un principio di incendio. E’ stato provocato dal corto circuito di un quadro elettrico nei locali del seminterrato. Sono intervenuti i vigili del fuoco e fortunatamente non ci sono feriti o intossicati.

Muore schiacciato dall’albero che stava abbattendo

E’ morto l’uomo di 45 anni di San Maurizio Canavese, che ieri pomeriggio è stato schiacciato da un albero che stava abbattendo a Corio, in un terreno di sua proprietà. I carabinieri della compagnia di Venaria, avvisati da una donna che si trovava con lui,  stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, per capire  se l’uomo avesse adottato le misure di sicurezza necessarie.

CASELLO DI BEINASCO: “E’ DA CHIUDERE”

Pasta rischia di soffocare. Nei giorni lavorativi e nelle ore di punta il traffico di auto private lungo via Torino e la strada provinciale n. 6 raggiunge dei livelli insostenibili, contribuendo a innalzare i livelli di inquinamento. Una situazione aggravata dal casello di Beinasco: sono tanti, infatti, gli automobilisti che per evitare di pagare il pedaggio in tangenziale raggiungono Torino percorrendo proprio la provinciale che attraversa Pasta. Sabato 21 aprile il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero ha raccolto le preoccupazioni e le proposte dei residenti del quartiere durante una simbolica manifestazione, voluta dall’amministrazione comunale, in occasione del mercato rionale per chiedere ancora una volta il rispetto degli impegni assunti da Ativa nel 2000 e l’immediata chiusura del casello di Beinasco. La concessione di ATIVA è ormai è scaduta e il casello, da mesi, è aperto in regime di proroga senza più alcun motivo. Alla manifestazione ha preso parte anche il consigliere regionale Andrea Appiano che insieme alle amministrazioni comunali sta combattendo la battaglia per la soppressione del casello. «La barriera di Beinasco contribuisce ad aumentare il traffico sulle nostre strade, con automobilisti e camionisti che entrano ed escono dallo svincolo SITO per evitare il “balzello” della tangenziale, percorrendo così la bretella del Dojrone fino a raggiungere Pasta e via San Luigi» spiega Nicola de Ruggiero. Per monitorare i livelli di inquinamento nell’aria, da una settimana è in funzione proprio a Pasta una centralina dell’ARPA: fino a metà maggio rileverà le concentrazioni di ossidi di azoto, biossidi di zolfo, PM10, PM2.5 e monossido di carbonio. Si tratta della seconda fase dei campionamenti, una raccolta dati che completerà quanto già registrato sempre dalle centraline ARPA tra i mesi di febbraio e marzo del 2017.

Multato “chef” egiziano: friggeva pannocchie in piazza San Carlo

Era un vero e proprio  barbecue, allestito in piazza San Carlo, il salotto di Torino. L’aveva piazzato un quarantenne egiziano, poi  fermato  dalla Polizia Municipale. Gli agenti erano intervenuti a seguito della segnalazione di un venditore abusivo in piazza, ma l’uomo stava preparando le pannocchie grigliate di granturco solo per sé e i suoi amici. E’ stata sequestrata l’attrezzatura e comminata una multa al “cuoco” improvvisato.

 

(foto: il Torinese)

Elicottero per spegnere i focolai sul Musinè

In fiamme da ieri il Musiné, il monte a pochi chilometri da Torino, all’imbocco della Valle di Susa. Per spegnere i focolai (stamane le operazioni erano ancora in corso) è stato impiegato anche un elicottero dei vigili del fuoco che ha effettuato  lanci d’acqua. Sulla montagna il lavoro delle squadre si è reso  complicato a causa delle fiamme sviluppatesi in zone impervie. Il fumo provocato dall’incendio era visibile anche a Torino.

 

(foto: Vigili del Fuoco – archivio)

Aperture (e chiusure) dei Musei Reali

Domenica 22 aprile i Musei Reali rimarranno chiusi a causa della carenza di personale, a eccezione di Palazzo Reale, il cui abituale percorso sarà accessibile con biglietto ridotto (6 Euro). Proseguiranno invece regolarmente le visite organizzate in collaborazione con l’Associazione amici di Palazzo Reale, con l’apertura dell’Appartamento della Regina Maria Teresa e del Secondo Piano di Palazzo Reale. Il percorso comprende gli Appartamenti dei Duchi d’Aosta e dei Principi di Piemonte. Le visite si terranno esclusivamente in gruppi massimo 25 persone alle ore 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17 (intero 6 Euro per il Secondo Piano; 4 Euro per l’Appartamento della Regina Maria Teresa; non è necessaria la prenotazione).

I Musei Reali saranno aperti in occasione del ponte della Festa della Liberazione da lunedì 23 a mercoledì 25 aprile compresi. Rimarranno invece chiusi giovedì 26 aprile, ma per questa giornata, in via straordinaria, sarà possibile visitare gratuitamente (con accesso contingentato ai caveaux) in Biblioteca Reale La cucina di buon gusto. La mostra si inserisce all’interno del programma di avvicinamento al Bocuse d’Or Europe OFF 2018 e costituisce un viaggio tematico intorno al cibo per mostrare l’arte della buona tavola a corte attraverso l’esposizione di rari e preziosi ricettari dal Seicento all’Ottocento, porcellane e argenti reali, disegni, manoscritti e i più celebri trattati culinari del Settecento.

I Musei saranno altresì aperti per il ponte della Festa dei Lavoratori lunedì 30 aprile e martedì 1 maggio, con chiusura mercoledì 2 maggio.

Durante tali festività (ponte del 25 aprile e del 1 maggio), la mostra Frank Horvat. Storia di un fotografo rimarrà sempre aperta al pubblico con i consueti orari.