Semaforo arancione per lo smog a Torino e in tutta l’area metropolitana. Da venerdì e fino al 24 dicembre scatta lo stop ai veicoli più inquinanti. Il blocco dei mezzi diesel fino agli Euro 4, avverrà dalle 8 alle 19 per quelli dedicati al trasporto di persone e dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per quelli del trasporto merci. La vigilia di Natale avverrà la nuova valutazione del livello di inquinamento ma sembra che la Città Metropolitana stia valutando, anche alla luce di dati negativi, di sospendere il blocco emergenziale, mantenendo soltanto quello strutturale sempre attivo, per i giorni di festa di Natale e Santo Stefano.
RISULTATI POSITIVI E TANTE NOVITA’ PER IL KOELLIKER
Tanti progetti per l’ospedale torinese che chiude con il segno + il 2018 e annuncia alcune novità per il 2019
L’ospedale, punto di riferimento per intere generazioni di torinesi, sotto la guida dall’AD dott. Alberto Ansaldi chiude il bilancio in positivo e guarda avanti, con il conforto dei numeri: + 19% è il dato di crescita del volume d’affari, sia convenzionato con il SSN sia privato; 50 i nuovi dipendenti assunti (+ 8% rispetto al 2017) di cui 8 interinali, con un’età media che non supera i 34 anni e una percentuale di quote rosa in maggioranza. È ormai alle spalle la vicenda giudiziaria che aveva visto coinvolta la vecchia amministrazione. “È stato sottoscritto – dichiara il dott. Ansaldi – un accordo transattivo tra le parti con la conseguente definitiva rinuncia ad ogni azione di responsabilità nei confronti di Padre Cacciari e del vecchio management. L’attuale Consiglio ed il Sottoscritto hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo che dà ulteriore serenità al gruppo, ma è corretto dare atto che tutte le parti in causa si sono adoperati per una soluzione positiva della vicenda dimostrando di mettere in testa a tutto il bene dell’Ospedale e della collettività”. Si chiude così definitivamente una vicenda che appartiene ad un passato ormai lontano, oggi l’azienda guarda al futuro, senza disperdersi in conflittualità che assorbono energie e risorse umane ed economiche, tutte da concentrare nello sviluppo. Sono infatti oltre 13 i milioni di euro investiti nel triennio 2016-2018, a vantaggio dell’apertura di nuove divisioni e soprattutto all’acquisto di tecnologie e macchinari all’avanguardia. L’Ospedale Koelliker è una delle prime strutture del Piemonte ad avere inserito l’innovativa Risonanza Magnetica a 3 Tesla, sono di recente introduzione il Femtolaser, ultima tecnologia per l’intervento oculistico sulla cataratta, e la nuovissima TAC con tecnologia IMR che permette di ottenere immagini di altissimo livello qualitativo con una significativa riduzione della dose di radiazioni al paziente (dal 40% all’80% in meno). Consapevole del fatto di assolvere anche una funzione sociale per la collettività, l’Ospedale Koelliker punta all’eccellenza delle prestazioni ad un costo sostenibile per un numero sempre più ampio di cittadini. “Lavoriamo seriamente nella consapevolezza di essere un fondamentale complemento al servizio pubblico – continua l’AD – nel concreto questo significa disponibilità a fare rete con il SSN, i fondi assicurativi e gli enti terzi ed incrementare la nostra offerta. Laddove il budget del SSN sia “saturo”, riteniamo necessario agevolare la prestazione privata riducendo ove possibile la “forbice economica” (ticket/prestazione privata), e mettere a disposizione del maggior numero possibile di persone strumenti, anche finanziari, per rendere fruibili i servizi privati”. Diverse le divisioni su cui la nuova amministrazione ha investito e che offrono oggi servizi di altissimo livello: la Diagnostica per Immagini, il Laboratorio Analisi Cliniche, l’Ortopedia, l’Oculistica e l’Odontoiatria. Con il chiaro obiettivo per il 2019 di puntare sempre di più sull’iper-specializzazione di personale medico e reparti. Infine un sogno per il futuro: quello di recuperare l’identità dell’”Ospedalino” ed essere in grado di offrire nuovi servizi mirati all’infanzia. Un inizio in tal senso è il nuovo progetto “SOS Peso”, volto alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità in età infantile.
Spinsero ragazzina al suicidio, reato estinto
Per i cinque ragazzi coinvolti nel suicidio della 14enne Carolina Picchio, la giovane che nel 2013 si lanciò dalla finestra del proprio appartamento dopo essere stata oggetto di episodi di cyberbullismo, il reato è estinto. Erano accusati di atti persecutori, violenza sessuale, pornografia minorile, possesso di materiale pornografico, diffamazione, morte come conseguenza di un altro reato. I cinque avevano ottenuto la messa in prova. Il tribunale dei minori ha preso atto del ravvedimento e dunque dei reati commessi non vi sarà più traccia. La vicenda riguarda un ex fidanzato arrabbiato perchè terminata la storia sentimentale, aveva iniziato a offendere, e successivamente ha postato un video, in cui la ragazzina era in atteggiamenti intimi. Finchè, il 5 gennaio 2013, Carolina si suicidò a Novara. Alla ragazzina è dedicata la legge sul cyberbullismo approvata l’anno scorso.
Diverse le truffe messe in atto fingendosi vigile del fuoco. Faceva sopralluoghi per compiere furti. Si tratta di pregiudicato 50enne che è stato denunciato dai carabinieri di Susa dopo avere perquisito la sua abitazione in seguito a un furto in un appartamento di Condove. Con la refurtiva, in casa sono state trovate casacche, tute e un distintivo di riconoscimento dei vigili del fuoco.
In ricordo del XVIII dicembre
LA STORIA
E’ il 18 dicembre del 1922. Il fascismo ha da pochissimo tempo effettuato la Marcia su Roma (che probabilmente sarebbe potuta venire spazzata via dalle truppe regie, se il re Vittorio Emanuele III avesse firmato lo stato di assedio) e Benito Mussolini è il capo del governo ma non ancora il padrone delle sorti italiche. In una Torino non ancora fascistizzata, un tramviere, militante comunista, ha uno scontro con un gruppo di squadristi. L’uomo, Francesco Prato, è originario di Valmacca ma vive a Torino, in Barriera di Nizza apre il fuoco e uccide 2 fascisti. Poi riuscirà, nei giorni successivi, a lasciare la città e l’Italia riparando nella Russia dei Soviet. Ma quel giorno e nei successivi 19 e 20 dicembre si scatena la rappresaglia, e perdono la vita 11 persone, mentre una ventina di altri riportano ferite. E in un’intervista apparsa su “La Stampa”, il console della Milizia, Piero Brandimarte, afferma: “Abbiamo voluto dare un esempio, perché i comunisti comprendano che non impunemente si attenta alla vita dei fascisti”. La vicenda viene ripercorsa nel libro di Giancarlo Carcano “Strage a Torino – Una storia italiana dal 1922 al 1971” (che è l’anno della morte di Brandimarte considerato il maggiore responsabile di quei fatti) edito per i tipi de La Pietra di Milano nel 1973.
Massimo Iaretti
(foto archivio)
Sono nuovamente sopra la soglia d’attenzione dei 50 mcg al mc le condizioni dell’aria a Torino. Il Comune conferma fino a giovedì 19 dicembre il blocco delle auto più inquinanti. Se il peggioramento dello smog proseguisse giovedì potrebbe tornare il livello arancione dei provvedimenti antismog, che blocca la circolazione ai veicoli Euro 4 diesel dalle 8 alle 19. Al momento sino a giovedì non possono viaggiare i mezzi diesel fino ad Euro 3 e le auto di classe emissiva euro0 a benzina, gpl e metano. Il blocco resta in vigore per tutta la giornata in relazione ad automobili e ciclomotori euro0 e dalle ore 8 alle ore 19 per quelli ad alimentazione diesel euro 1, 2 e 3.
(foto: il Torinese)
Dopo la comparsa della scritta “Legatevi stretto il collo”, la scorsa notte, sui muri della sezione della Lega a Collegno, e di insulti spray rivolti al vicepremier, ministro dell’interno e leader del Carroccio, Matteo Salvini replica sui social: “I solidi democratici idioti. Ci fate pena, gli italiani perbene non hanno paura di quattro delinquenti sfigati amici dei clandestini”.
Muore ciclista investito da auto in via Reiss Romoli
Pullman di studenti torinesi finisce contro un muro
Un gruppo di studenti torinesi è rimasto bloccato sul pullman, in Valle d’Aosta, al rientro da una gita in Svizzera, a causa di un incidente, accaduto stamane sulla strada statale 27 del Gran San Bernardo, nei pressi di Gignod. Il veicolo è finito contro un muro, probabilmente per la copiosa neve. Nessuno dei 52 studenti è ferito. Un nuovo autobus ha già ricondotto la scolaresca a Torino.
(foto archivio)