Sequestrate 15 tonnellate di profumi contraffatti
Dalla Liguria
NUOVO COLPO ASSESTATO DALL’UFFICIO DELLE DOGANE DI GENOVA 1 E
DALLA GUARDIA DI FINANZA ALLE HOLDING DELLA CONTRAFFAZIONE A SAMPIERDARENA
Genova 10 ottobre 2019 – Nel corso delle attività di controllo operate nell’ambito del porto del
capoluogo ligure, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) di Genova 1 e i
finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova hanno sequestrato, presso il
bacino portuale di Sampierdarena, un’ingente quantità di profumi.
Il servizio ha tratto origine da un’intensa attività di monitoraggio dei flussi commerciali
marittimi che interessano l’hub portuale di Genova, scenario, negli ultimi tempi, di ingenti
sequestri operati in stretta sinergia da Agenzia delle Dogane e Monopoli e militari della
Guardia di Finanza.
L’attività rientra nella sempre più mirata azione investigativa e di analisi tesa ad individuare
spedizioni illecite potenzialmente pericolose per la salute umana.
All’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova, i militari delle
Fiamme Gialle ed i funzionari ADM hanno individuato e sottoposto a sequestro, a bordo della
portacontainer Conti Paris battente bandiera liberiana, un container scortato da
documentazione doganale artefatta, appositamente strutturata per rendere poco
identificabile il tracking del carico illecito.
A seguito dei controlli effettuati su un container proveniente dagli Emirati Arabi e destinato a
Panama, venivano rinvenute 15 tonnellate di confezioni di profumi con packaging del tutto
identico ai prodotti originali del noto marchio della casa di moda italiana Diesel e del profumo
Rumba, quest’ultimo prodotto della nota maison francese Ted Lapidus.
I successivi approfondimenti, effettuati anche avvalendosi delle perizie effettuate dalle
società titolari dei diritti sui marchi relativi alle confezioni intercettate, confermavano la
contraffazione dei profumi, realizzati in assenza di qualsiasi garanzia sotto il profilo sanitario.
Il sequestro ha permesso di impedire l’introduzione nel mercato europeo di una grossa
partita di profumi, potenzialmente dannosi per la salute pubblica che avrebbe sicuramente
alimentato la vendita operata dalle organizzazioni criminali attraverso portali internet allocati
su server esteri e che, anche in considerazione dell’alto livello di contraffazione del
packaging, avrebbero potuto facilmente trarre in inganno il consumatore nazionale e
comunitario mischiandosi tra i prodotti lecitamente commercializzati.
L’illecito business avrebbe fruttato al sodalizio criminale un guadagno di oltre 1.300.000
euro
Si è conclusa dopo due anni la latitanza di Z.M., catturata dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine legata ad una presunta truffa nei confronti di un commerciante torinese.
Criminalità organizzata transnazionale, riciclaggio, falsificazione di monete, fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa e ricettazione. “Spaziava” su tutti i fronti dell’illegalità la donna arrestata, nei cui confronti pendeva un ordine di carcerazione emesso a luglio del 2017 dal Tribunale di Savona.
Una sorta di “regina delle truffe”, persuasiva e fantasiosa nei suoi racconti, al punto da sembrare veri, la donna, 46 anni originaria di Carignano, comune del torinese, aveva già collezionato nel corso degli anni altre denunce per i suoi numerosi reati e, da ormai due anni, aveva fatto perdere le sue tracce.
È stata bloccata lunedì scorso dai Finanzieri del Gruppo Orbassano. I militari hanno sorpreso Z.M. in una strada nel comune di La Loggia (TO). Arrestata, è stata condotta presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le indagini proseguono per verificare se altre persone, nell’ultimo periodo, siano state raggirate dalla donna.
Danneggia un motociclo e ne ruba i pezzi
Truffa dello specchietto a Mirafiori
Solo pochi mesi fa era stato denunciato perché sorpreso a vendere illegalmente farmaci sul web.
Ora, il pensionato torinese, con l’hobby per la farmacia fai da te, è stato nuovamente segnalato dalla Guardia di Finanza di Torino alla Procura della Repubblica del capoluogo perché la sua vetrina virtuale, dove pubblicizzava e vendeva, in particolare, i c.d. stimolatori per prestazioni sessuali, ha riaperto i battenti.
L’uomo, infatti, nonostante i guai passati ha ripreso la sua florida attività di “farmacista specializzato”, fornitore in tutta Italia di Viagra, Viagra Rosa, quest’ultimo destinato ad un pubblico femminile e Kamagra, tutti medicinali importati illecitamente dal continente Africano, Kenya in particolare, e venduti fino a 50 euro a compressa.
Un pacchetto clienti di tutto rispetto quello sviluppato dall’uomo nel corso dei mesi, decine gli acquirenti abituali, dal nord Italia, Veneto e Lombardia, sino alla Sicilia; un’attività che l’indagato non ha mai interrotto anche dopo il sequestro effettuato lo scorso maggio dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, di centinaia di farmaci custoditi presso la sua abitazione.
Ed infatti, anche nel corso delle nuove perquisizioni, i Finanzieri hanno rinvenuto un centinaio di compresse di Cialis, Viagra ed alti farmaci similari, tutti pronti per essere spediti. Recuperata anche la documentazione relativa alle precedenti vendite con l’indicazione dei clienti. I farmaci importati illegalmente e di conseguenza non sottoposti a controlli medici, sono stati cautelati.
È bene ricordare che le interazioni del sildenafil, principio attivo conosciuto soprattutto col nome commerciale di Viagra, può innescare, come tutti i farmaci, reazioni allergiche di varia entità e scatenare una lunga serie di effetti indesiderati; nella maggior parte di casi sono di breve intensità e durata, ma non mancano importanti controindicazioni.
L’uomo ha accumulato l’ennesima denuncia per frode in commercio, esercizio abusivo
della professione medica/farmacista, vendita abusiva di farmaci e contrabbando.
Rischia sino a 5 anni di reclusione.
Si cosparge di benzina davanti al tribunale
I carabinieri, questa mattina, hanno bloccato un uomo davanti all’ingresso del PalaGiustizia di Torino, che si era cosparso di benzina. Si tratterebbe di un italiano che è stato poi accompagnato all’ospedale Mauriziano per accertamenti. Non sarebbe ferito. Aveva con sé una tanica ed è stato un maresciallo dell’Arma a bloccarlo.
(foto: il Torinese)
Un suv investe tre bimbi: uno è in pericolo di vita
Sono tre i bambini travolti da un suv vicino all’ asilo di Chieri “la casa nel bosco”. Uno di loro è stato trasportato in elicottero al Regina Margherita ed è in pericolo di vita. Gli altri due sono in ospedale, ma con ferite meno gravi, uno a Torino e l’altro a Chieri. I piccoli sono stati investiti da un Toyota Land Cruiser guidato da un uomo che, per uscire dal parcheggio in lieve salita, è partito in retromarcia. Le indagini sono seguite dai Carabinieri.
In apertura di seduta l’Aula di Palazzo Lascaris con un minuto di silenzio ha voluto rendere omaggio ai due agenti di polizia uccisi venerdì 4 ottobre nella Questura di Trieste con cinque colpi di pistola. Si tratta di Pierluigi Rotta, agente scelto di 34 anni, originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli, che aveva scelto la Polizia seguendo le orme del padre e di Matteo Demenego, trentunenne originario di Velletri, agente semplice.
“Chi li conosceva li descrive come persone premurose che amavano il loro lavoro che facevano con onestà, passione e amore per il prossimo”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale. “In questi giorni un profondo senso di sgomento e di dolore ha accomunato l’opinione pubblica in tutta Italia, ed è lo stesso sentimento che ci accompagna oggi nell’espressione della più sincera vicinanza ai loro familiari. Altrettanta partecipazione rivolgo alla Polizia di Stato, convinto di interpretare la sensibilità dell’intera comunità piemontese”.