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L’Italia vista dalla polizia scientifica

ATTRAVERSO LE IMPRONTE, LE IMMAGINI E I SOPRALLUGHI
Le immagini dei momenti più drammatici e significativi della storia italiana, viste dall’occhio attento degli
analisti della scena del crimine della Polizia di Stato, sono al centro della mostra fotografica itinerante
“ Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia scientifica”.
L’omicidio di Giacomo Matteotti avvenuto nel 1924, il sequestro di Aldo Moro, il mostro di Firenze, le stragi
di mafia e quelle dell’eversione nera, fino ad arrivare al conflitto a fuoco che ha portato alla morte del
terrorista di Berlino, Anis Amri, sono solo alcuni degli eventi documentati dalle fotografie esclusive esposte
nella mostra che sarà in giro per l’Italia fino al 30 settembre.
Tra le dotazioni della Polizia scientifica, viene mostrato all’opera il Forensic Fullback, il veicolo destinato alle
scene del crimine più complesse con dotazioni tecnologicamente avanzate, basate sulla rivoluzione digitale.
L’iniziativa, inaugurata a Roma lo scorso aprile, è frutto del lavoro ultracentenario della Polizia Scientifica,
un’eccellenza del panorama mondiale, da sempre al servizio della sicurezza del cittadino.
Il 10 ottobre 2019, la mostra approda a Torino, presso il
Palazzo del Rettorato dell’Università degli
Studi Torino in Via Po 17
dove, in occasione della IV edizione del Festival della Criminologia, verrà
presentata alla presenza del Direttore della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Francesco
Messina, del Direttore del Servizio di Polizia Scientifica Luigi Rinella e del Direttore del Festival della
Criminologia Angelo Zappalà.
Oltre ad illustrare le diverse esplicazioni della Polizia Scientifica, la mostra ripercorre anche eventi di cronaca
che hanno caratterizzato la storia della città di Torino e la sua provincia, quali per esempio l’incendio del
cinema Statuto che provocò la morte di 64 persone nel febbraio 1983 e lo schianto nell’ottobre del 1996 a
San Francesco al Campo di un Antonov 124, per citarne alcuni. Eventi che hanno visto un contributo della
Polizia Scientifica nella verifica della dinamica dei fatti.
Il percorso espositivo è arricchito dalle immagini, parte della mostra #Siamolanostramemoria, che narrano i
tragici avvenimenti che hanno segnato la città negli anni di piombo ed hanno portato alla morte di quattro
uomini della Questura di Torino (Giuseppe Ciotta, Giovanni Berardi, Salvatore Lanza e Salvatore Porceddu).
Sarà possibile visitare la mostra da domani sino a sabato 12 ottobre.

Sequestrate 15 tonnellate di profumi contraffatti

Dalla Liguria

NUOVO COLPO ASSESTATO DALL’UFFICIO DELLE DOGANE DI GENOVA 1 E
DALLA GUARDIA DI FINANZA ALLE HOLDING DELLA CONTRAFFAZIONE  A SAMPIERDARENA 
Genova 10 ottobre 2019 – Nel corso delle attività di controllo operate nell’ambito del porto del
capoluogo ligure, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) di Genova 1 e i
finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova hanno sequestrato, presso il
bacino portuale di Sampierdarena, un’ingente quantità di profumi.
Il servizio ha tratto origine da un’intensa attività di monitoraggio dei flussi commerciali
marittimi che interessano l’hub portuale di Genova, scenario, negli ultimi tempi, di ingenti
sequestri operati in stretta sinergia da Agenzia delle Dogane e Monopoli e militari della
Guardia di Finanza.
L’attività rientra nella sempre più mirata azione investigativa e di analisi tesa ad individuare
spedizioni illecite potenzialmente pericolose per la salute umana.
All’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova, i militari delle
Fiamme Gialle ed i funzionari ADM hanno individuato e sottoposto a sequestro, a bordo della
portacontainer Conti Paris battente bandiera liberiana, un container scortato da
documentazione doganale artefatta, appositamente strutturata per rendere poco
identificabile il tracking del carico illecito.
A seguito dei controlli effettuati su un container proveniente dagli Emirati Arabi e destinato a
Panama, venivano rinvenute 15 tonnellate di confezioni di profumi con packaging del tutto
identico ai prodotti originali del noto marchio della casa di moda italiana Diesel e del profumo
Rumba, quest’ultimo prodotto della nota maison francese Ted Lapidus.

I successivi approfondimenti, effettuati anche avvalendosi delle perizie effettuate dalle
società titolari dei diritti sui marchi relativi alle confezioni intercettate, confermavano la
contraffazione dei profumi, realizzati in assenza di qualsiasi garanzia sotto il profilo sanitario.
Il sequestro ha permesso di impedire l’introduzione nel mercato europeo di una grossa
partita di profumi, potenzialmente dannosi per la salute pubblica che avrebbe sicuramente
alimentato la vendita operata dalle organizzazioni criminali attraverso portali internet allocati
su server esteri e che, anche in considerazione dell’alto livello di contraffazione del
packaging, avrebbero potuto facilmente trarre in inganno il consumatore nazionale e
comunitario mischiandosi tra i prodotti lecitamente commercializzati.
L’illecito business avrebbe fruttato al sodalizio criminale un guadagno di oltre 1.300.000
euro

Le fiamme gialle arrestano pluripregiudicata latitante da due anni

Si è conclusa dopo due anni la latitanza di Z.M., catturata dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine legata ad una presunta truffa nei confronti di un commerciante torinese.

Criminalità organizzata transnazionale, riciclaggio, falsificazione di monete, fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa e ricettazione. “Spaziava” su tutti i fronti dell’illegalità la donna arrestata, nei cui confronti pendeva un ordine di carcerazione emesso a luglio del 2017 dal Tribunale di Savona.

Una sorta di “regina delle truffe”, persuasiva e fantasiosa nei suoi racconti, al punto da sembrare veri, la donna, 46 anni originaria di Carignano, comune del torinese, aveva già collezionato nel corso degli anni altre denunce per i suoi numerosi reati e, da ormai due anni, aveva fatto perdere le sue tracce.

È stata bloccata lunedì scorso dai Finanzieri del Gruppo Orbassano. I militari hanno sorpreso Z.M. in una strada nel comune di La Loggia (TO). Arrestata, è stata condotta presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini proseguono per verificare se altre persone, nell’ultimo periodo, siano state raggirate dalla donna.

Danneggia un motociclo e ne ruba i pezzi

Arrestato dagli agenti della Squadra Volante
Un cittadino somalo di 24 anni è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante per furto e
denunciato per oltraggio a P.U.
I poliziotti sono intervenuti nella tarda serata di venerdì scorso in Lungo Dora Napoli poiché
era stata segnalata la presenza di una persona che stava danneggiando le auto in sosta. Giunti
sul posto, gli agenti hanno visto lo straniero armeggiare su un motociclo riverso per terra. In
particolare, utilizzando lo specchietto retrovisore destro del veicolo, l’uomo, dalla plancia del
veicolo, aveva rimosso il tachimetro.
Durante le fasi dell’arresto, il cittadino somalo ha tenuto nei confronti dei poliziotti una
condotta irriguardosa, insultandoli più volte e sputando nei loro confronti, fatto che gli è valso
la denuncia per oltraggio. L’uomo è stato anche trovato in possesso di un frammento di
hashish, illecito per il quale è stato, invece, contravvenzionato. A seguito di accertamenti, è
anche emerso che il motorino sul quale il ventiquattrenne stava armeggiando era stato rubato
il giorno prima.

Truffa dello specchietto a Mirafiori

Arrestato dalla Polizia di Stato l’autore
La tecnica è consolidata: viene scelta la vittima, preferibilmente auto di lusso e conducente di
mezza età, si attende una manovra del malcapitato, una retromarcia o l’uscita da un
parcheggio, poi, al momento giusto, si scaglia una batteria contro lo specchietto dell’ignaro
conducente impegnato alla guida per indurre la percezione del contatto tra i veicoli. A quel
punto chi fa il raggiro scende dall’auto e approccia la vittima: “facendo manovra ha
danneggiato lo specchietto, ha sentito la botta? non conviene compilare il CID, poi scatta
l’aumento dell’assicurazione… meglio i contanti. Con 50 euro siamo a posto”.
Un quarantenne, con precedenti per reati contro il patrimonio, alla guida di una Fiat Qubo, ci
prova la mattina del 5 ottobre. Prima tenta di truffare il conducente di una BMW in piazza
Galimberti, ma la vittima non cade nel tranello. Ci riprova poco dopo nei paraggi, davanti al
parcheggio del Bennet di via Taggia. Questa volta tocca al conducente di una Mercedes, ma gli
agenti del Commissariato Mirafiori, allertati dalla centrale operativa per il primo tentativo di
truffa, individuano il Qubo segnalato nei pressi del supermercato. Appena in tempo perché il
conducente della Mercedes ha già consegnato tutti i contanti disponibili al truffatore per il
quale scatta l’arresto. Il denaro è stato poi restituito alla vittima del raggiro. A bordo dell’auto
del truffatore, rinvenute e sequestrate 13 pile.

Pensionato vendeva farmaci “fai da te” in rete. Rischia 5 anni

Solo pochi mesi fa era stato denunciato perché sorpreso a vendere illegalmente farmaci sul web.  

 

 

Ora, il pensionato torinese, con l’hobby per la farmacia fai da te, è stato nuovamente segnalato dalla Guardia di Finanza di Torino alla Procura della Repubblica del capoluogo perché la sua vetrina virtuale, dove pubblicizzava e vendeva, in particolare, i c.d. stimolatori per prestazioni sessuali, ha riaperto i battenti.

 

L’uomo, infatti, nonostante i guai passati ha ripreso la sua florida attività di “farmacista specializzato”, fornitore in tutta Italia di Viagra, Viagra Rosa, quest’ultimo destinato ad un pubblico femminile e Kamagra, tutti medicinali importati illecitamente dal continente Africano, Kenya in particolare, e venduti fino a 50 euro a compressa.

 

Un pacchetto clienti di tutto rispetto quello sviluppato dall’uomo nel corso dei mesi, decine gli acquirenti abituali, dal nord Italia, Veneto e Lombardia, sino alla Sicilia; un’attività che l’indagato non ha mai interrotto anche dopo il sequestro effettuato lo scorso maggio dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, di centinaia di farmaci custoditi presso la sua abitazione.

 

Ed infatti, anche nel corso delle nuove perquisizioni, i Finanzieri hanno rinvenuto un centinaio di compresse di Cialis, Viagra ed alti farmaci similari, tutti pronti per essere spediti. Recuperata anche la documentazione relativa alle precedenti vendite con l’indicazione dei clienti. I farmaci importati illegalmente e di conseguenza non sottoposti a controlli medici, sono stati cautelati.

 

È bene ricordare che le interazioni del sildenafil, principio attivo conosciuto soprattutto col nome commerciale di Viagra, può innescare, come tutti i farmaci, reazioni allergiche di varia entità e scatenare una lunga serie di effetti indesiderati; nella maggior parte di casi sono di breve intensità e durata, ma non mancano importanti controindicazioni.

 

L’uomo ha accumulato l’ennesima denuncia per frode in commercio, esercizio abusivo

della professione medica/farmacista, vendita abusiva di farmaci e contrabbando.                                                                             

Rischia sino a 5 anni di reclusione.

Si cosparge di benzina davanti al tribunale

I carabinieri, questa mattina, hanno bloccato un uomo davanti all’ingresso del PalaGiustizia di  Torino, che si era cosparso di benzina. Si tratterebbe di un italiano che è stato poi accompagnato all’ospedale Mauriziano per accertamenti. Non sarebbe ferito. Aveva con sé una tanica ed è stato un maresciallo dell’Arma a bloccarlo.

 

(foto: il Torinese)

Un suv investe tre bimbi: uno è in pericolo di vita

Sono tre i bambini  travolti da un suv vicino all’ asilo di Chieri “la casa nel bosco”. Uno di loro è stato trasportato in elicottero al Regina Margherita ed è in pericolo di vita. Gli altri due sono in ospedale, ma con ferite meno gravi, uno a Torino e l’altro a Chieri. I piccoli sono stati investiti da un Toyota Land Cruiser guidato da un uomo che, per uscire dal parcheggio in lieve salita, è partito in retromarcia. Le indagini sono seguite dai Carabinieri.

In Consiglio regionale commemorati i due poliziotti uccisi a Trieste

In apertura di seduta l’Aula di Palazzo Lascaris con un minuto di silenzio ha voluto rendere omaggio ai due agenti di polizia uccisi venerdì 4 ottobre nella Questura di Trieste con cinque colpi di pistola. Si tratta di Pierluigi Rotta, agente scelto di 34 anni, originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli, che aveva scelto la Polizia seguendo le orme del padre e di Matteo Demenego, trentunenne originario di Velletri, agente semplice.

“Chi li conosceva li descrive come persone premurose che amavano il loro lavoro che facevano con onestà, passione e amore per il prossimo”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale. “In questi giorni un profondo senso di sgomento e di dolore ha accomunato l’opinione pubblica in tutta Italia, ed è lo stesso sentimento che ci accompagna oggi nell’espressione della più sincera vicinanza ai loro familiari. Altrettanta partecipazione rivolgo alla Polizia di Stato, convinto di interpretare la sensibilità dell’intera comunità piemontese”.

Trova gatto e chiede  riscatto per restitituirlo

Domenica scorsa, alle 10:00 circa, a Torino, in corso Traiano, i carabinieri della Stazione di Grugliasco hanno arrestato per estorsione una donna albanese di 54 anni, abitante a Torino. La donna è stata arrestata subito dopo aver estorto a una donna romena di 22 anni  abitante a Torino, disoccupata, incensurata, 300 euro quale compenso  necessario alla restituzione di un gatto di razza europea smarrito nei giorni scorsi dalla 22enne e successivamente trovato dalla estortrice. Erano stati affissi diverse locandine con la foto del gatto e un numero di telefono da contattare in tutto il quartiere Mirafiori e su Facebook. La romena ha trovato (o rubato, da verificare) il gatto e ha contattato la proprietaria del felino tramite whatsapp e le ha chiesto 1000 euro per riavere il suo animale. Sono seguiti diversi messaggi e foto tra proprietaria ed estortrice, con foto e video del gatto, sino ad arrivare ad un accordo tra le parti  fissato con la somma di 300 euro. All’appuntamento, la 22enne si é presentata con i carabinieri che hanno arrestato la romena subiuto dopo aver preso il denaro e restituito il gatto alla proprietaria. Il gatto sta bene e la sua “carceriera” è stata collocato ai domiciliari.