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Le fiamme gialle arrestano pluripregiudicata latitante da due anni

Si è conclusa dopo due anni la latitanza di Z.M., catturata dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine legata ad una presunta truffa nei confronti di un commerciante torinese.

Criminalità organizzata transnazionale, riciclaggio, falsificazione di monete, fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa e ricettazione. “Spaziava” su tutti i fronti dell’illegalità la donna arrestata, nei cui confronti pendeva un ordine di carcerazione emesso a luglio del 2017 dal Tribunale di Savona.

Una sorta di “regina delle truffe”, persuasiva e fantasiosa nei suoi racconti, al punto da sembrare veri, la donna, 46 anni originaria di Carignano, comune del torinese, aveva già collezionato nel corso degli anni altre denunce per i suoi numerosi reati e, da ormai due anni, aveva fatto perdere le sue tracce.

È stata bloccata lunedì scorso dai Finanzieri del Gruppo Orbassano. I militari hanno sorpreso Z.M. in una strada nel comune di La Loggia (TO). Arrestata, è stata condotta presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini proseguono per verificare se altre persone, nell’ultimo periodo, siano state raggirate dalla donna.

Danneggia un motociclo e ne ruba i pezzi

Arrestato dagli agenti della Squadra Volante
Un cittadino somalo di 24 anni è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante per furto e
denunciato per oltraggio a P.U.
I poliziotti sono intervenuti nella tarda serata di venerdì scorso in Lungo Dora Napoli poiché
era stata segnalata la presenza di una persona che stava danneggiando le auto in sosta. Giunti
sul posto, gli agenti hanno visto lo straniero armeggiare su un motociclo riverso per terra. In
particolare, utilizzando lo specchietto retrovisore destro del veicolo, l’uomo, dalla plancia del
veicolo, aveva rimosso il tachimetro.
Durante le fasi dell’arresto, il cittadino somalo ha tenuto nei confronti dei poliziotti una
condotta irriguardosa, insultandoli più volte e sputando nei loro confronti, fatto che gli è valso
la denuncia per oltraggio. L’uomo è stato anche trovato in possesso di un frammento di
hashish, illecito per il quale è stato, invece, contravvenzionato. A seguito di accertamenti, è
anche emerso che il motorino sul quale il ventiquattrenne stava armeggiando era stato rubato
il giorno prima.

Truffa dello specchietto a Mirafiori

Arrestato dalla Polizia di Stato l’autore
La tecnica è consolidata: viene scelta la vittima, preferibilmente auto di lusso e conducente di
mezza età, si attende una manovra del malcapitato, una retromarcia o l’uscita da un
parcheggio, poi, al momento giusto, si scaglia una batteria contro lo specchietto dell’ignaro
conducente impegnato alla guida per indurre la percezione del contatto tra i veicoli. A quel
punto chi fa il raggiro scende dall’auto e approccia la vittima: “facendo manovra ha
danneggiato lo specchietto, ha sentito la botta? non conviene compilare il CID, poi scatta
l’aumento dell’assicurazione… meglio i contanti. Con 50 euro siamo a posto”.
Un quarantenne, con precedenti per reati contro il patrimonio, alla guida di una Fiat Qubo, ci
prova la mattina del 5 ottobre. Prima tenta di truffare il conducente di una BMW in piazza
Galimberti, ma la vittima non cade nel tranello. Ci riprova poco dopo nei paraggi, davanti al
parcheggio del Bennet di via Taggia. Questa volta tocca al conducente di una Mercedes, ma gli
agenti del Commissariato Mirafiori, allertati dalla centrale operativa per il primo tentativo di
truffa, individuano il Qubo segnalato nei pressi del supermercato. Appena in tempo perché il
conducente della Mercedes ha già consegnato tutti i contanti disponibili al truffatore per il
quale scatta l’arresto. Il denaro è stato poi restituito alla vittima del raggiro. A bordo dell’auto
del truffatore, rinvenute e sequestrate 13 pile.

Pensionato vendeva farmaci “fai da te” in rete. Rischia 5 anni

Solo pochi mesi fa era stato denunciato perché sorpreso a vendere illegalmente farmaci sul web.  

 

 

Ora, il pensionato torinese, con l’hobby per la farmacia fai da te, è stato nuovamente segnalato dalla Guardia di Finanza di Torino alla Procura della Repubblica del capoluogo perché la sua vetrina virtuale, dove pubblicizzava e vendeva, in particolare, i c.d. stimolatori per prestazioni sessuali, ha riaperto i battenti.

 

L’uomo, infatti, nonostante i guai passati ha ripreso la sua florida attività di “farmacista specializzato”, fornitore in tutta Italia di Viagra, Viagra Rosa, quest’ultimo destinato ad un pubblico femminile e Kamagra, tutti medicinali importati illecitamente dal continente Africano, Kenya in particolare, e venduti fino a 50 euro a compressa.

 

Un pacchetto clienti di tutto rispetto quello sviluppato dall’uomo nel corso dei mesi, decine gli acquirenti abituali, dal nord Italia, Veneto e Lombardia, sino alla Sicilia; un’attività che l’indagato non ha mai interrotto anche dopo il sequestro effettuato lo scorso maggio dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, di centinaia di farmaci custoditi presso la sua abitazione.

 

Ed infatti, anche nel corso delle nuove perquisizioni, i Finanzieri hanno rinvenuto un centinaio di compresse di Cialis, Viagra ed alti farmaci similari, tutti pronti per essere spediti. Recuperata anche la documentazione relativa alle precedenti vendite con l’indicazione dei clienti. I farmaci importati illegalmente e di conseguenza non sottoposti a controlli medici, sono stati cautelati.

 

È bene ricordare che le interazioni del sildenafil, principio attivo conosciuto soprattutto col nome commerciale di Viagra, può innescare, come tutti i farmaci, reazioni allergiche di varia entità e scatenare una lunga serie di effetti indesiderati; nella maggior parte di casi sono di breve intensità e durata, ma non mancano importanti controindicazioni.

 

L’uomo ha accumulato l’ennesima denuncia per frode in commercio, esercizio abusivo

della professione medica/farmacista, vendita abusiva di farmaci e contrabbando.                                                                             

Rischia sino a 5 anni di reclusione.

Si cosparge di benzina davanti al tribunale

I carabinieri, questa mattina, hanno bloccato un uomo davanti all’ingresso del PalaGiustizia di  Torino, che si era cosparso di benzina. Si tratterebbe di un italiano che è stato poi accompagnato all’ospedale Mauriziano per accertamenti. Non sarebbe ferito. Aveva con sé una tanica ed è stato un maresciallo dell’Arma a bloccarlo.

 

(foto: il Torinese)

Un suv investe tre bimbi: uno è in pericolo di vita

Sono tre i bambini  travolti da un suv vicino all’ asilo di Chieri “la casa nel bosco”. Uno di loro è stato trasportato in elicottero al Regina Margherita ed è in pericolo di vita. Gli altri due sono in ospedale, ma con ferite meno gravi, uno a Torino e l’altro a Chieri. I piccoli sono stati investiti da un Toyota Land Cruiser guidato da un uomo che, per uscire dal parcheggio in lieve salita, è partito in retromarcia. Le indagini sono seguite dai Carabinieri.

In Consiglio regionale commemorati i due poliziotti uccisi a Trieste

In apertura di seduta l’Aula di Palazzo Lascaris con un minuto di silenzio ha voluto rendere omaggio ai due agenti di polizia uccisi venerdì 4 ottobre nella Questura di Trieste con cinque colpi di pistola. Si tratta di Pierluigi Rotta, agente scelto di 34 anni, originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli, che aveva scelto la Polizia seguendo le orme del padre e di Matteo Demenego, trentunenne originario di Velletri, agente semplice.

“Chi li conosceva li descrive come persone premurose che amavano il loro lavoro che facevano con onestà, passione e amore per il prossimo”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale. “In questi giorni un profondo senso di sgomento e di dolore ha accomunato l’opinione pubblica in tutta Italia, ed è lo stesso sentimento che ci accompagna oggi nell’espressione della più sincera vicinanza ai loro familiari. Altrettanta partecipazione rivolgo alla Polizia di Stato, convinto di interpretare la sensibilità dell’intera comunità piemontese”.

Trova gatto e chiede  riscatto per restitituirlo

Domenica scorsa, alle 10:00 circa, a Torino, in corso Traiano, i carabinieri della Stazione di Grugliasco hanno arrestato per estorsione una donna albanese di 54 anni, abitante a Torino. La donna è stata arrestata subito dopo aver estorto a una donna romena di 22 anni  abitante a Torino, disoccupata, incensurata, 300 euro quale compenso  necessario alla restituzione di un gatto di razza europea smarrito nei giorni scorsi dalla 22enne e successivamente trovato dalla estortrice. Erano stati affissi diverse locandine con la foto del gatto e un numero di telefono da contattare in tutto il quartiere Mirafiori e su Facebook. La romena ha trovato (o rubato, da verificare) il gatto e ha contattato la proprietaria del felino tramite whatsapp e le ha chiesto 1000 euro per riavere il suo animale. Sono seguiti diversi messaggi e foto tra proprietaria ed estortrice, con foto e video del gatto, sino ad arrivare ad un accordo tra le parti  fissato con la somma di 300 euro. All’appuntamento, la 22enne si é presentata con i carabinieri che hanno arrestato la romena subiuto dopo aver preso il denaro e restituito il gatto alla proprietaria. Il gatto sta bene e la sua “carceriera” è stata collocato ai domiciliari.

La polizia municipale sequestra merce abusiva

Nella mattinata di domenica 6 ottobre gli Agenti del Presidio Porta Palazzo della Polizia Municipale Torino hanno proceduto al sequestro di merci presso l’area del libero scambio di via Carcano, poiché merce nuova (70 collari per cani muniti ancora di sistema antitaccheggio – sono in corso indagini per risalire a chi ha patito il furto) e hanno sanzionato/denunciato il venditore.

Nel pomeriggio Agenti del Comando Centro hanno proceduto all’allontanamento di 15 venditori abusivi in via Roma, via Po e via Garibaldi e a un rinvenimento di merce non deperibile.

Nella serata altra merce abusivamente posta in vendita (un migliaio di lettere in legno per comporre i nomi, peluche, pacchetti di cartine per sigarette e confezioni di filtrini per sigarette), abbandonata da una persona che si è data alla fuga, è stata recuperata dagli Agenti del Reparto Operativo Speciale in servizio alla manifestazione Oktoberfest al Parco del Valentino

Anagrafe, l’assessore Rolando relaziona in Sala Rossa

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

Così come richiesto dai consiglieri Deborah Montalbano – DemA e Stefano Lo Russo – PD, l’assessore ai servizi demografici e statistici Sergio Rolando è intervenuto oggi in Consiglio Comunale per fornire comunicazioni sulla situazione dell’anagrafe centrale.

Ci sono state due ispezioni dello Spresal all’anagrafe centrale di via della Consolata e altre ce ne saranno – ha spiegato Rolando. Una il 18 settembre, un’altra (il cui verbale è arrivato venerdì scorso) il 1° ottobre.

Dalla prima ispezione – ha chiarito – sono emerse criticità relative agli archivi storici: sono quindi stati ordinati 65 nuovi archivi compattabili manuali. Sono anche in corso, come richiesto, interventi manutentivi sugli elettroarchivi dei microfilm, così come è in corso la verifica per l’utilizzo dell’area esterna per un numero limitato di automezzi.

Durante l’ispezione del 1° ottobre – ha detto – sono invece state verificate le scaffalature ed è stata chiesta una disinfestazione. Inoltre, è stato evidenziato il problema della rottura di un vetro di un sportello front office: è stata quindi fatta una perizia su tutti gli sportelli (installati nel 2005 e su cui è stata fatta manutenzione nel corso degli anni) e l’impresa ha deciso di elevare il livello di sicurezza con interventi che saranno effettuati entro l’11 o il 12 ottobre.

Infine – ha concluso Rolando – sono previste misure straordinarie, tra cui l’incremento delle postazioni nell’anagrafe centrale.

Ecco il dibattito in sala Rossa.

Stefano Lo Russo (PD): La ministra Pisano ha lasciato una bella eredità… Da tempo sollecitiamo la Giunta a occuparsi dell’anagrafe centrale: ci sono problemi logistici e di risorse umane. Avete rincorso ipotesi di finta digitalizzazione e intanto non riuscite neanche a dare i numerini per le code. Intervenite prima che scoppino problemi di ordine pubblico!

Deborah Montalbano (DemA): Da un anno ci parlate delle difficoltà degli archivi e dei servizi anagrafici, ma non avete fatto nulla sino alle ispezioni. Ho presentato cinque interpellanze e un esposto in procura sulle prenotazioni per i vip e le questioni di sicurezza, ma ci è voluto l’intervento dello Spresal per agire! E intanto stamattina l’anagrafe centrale non ha aperto in orario e i lavoratori sono stati lasciati soli. La situazione non viene gestita: ve ne state fregando e la situazione è fuori controllo!

Fabrizio Ricca (Lega Nord): In questi tre anni cosa è stato fatto per le anagrafi? La situazione è soltanto peggiorata. Al di là del rinnovo della mobilia, come intendete intervenire per migliorare i servizi ai cittadini? Se l’assessore Rolando è troppo impegnato nel gestire il bilancio, ceda la delega all’anagrafe: è un servizio essenziale che richiede soluzioni urgenti per migliorare la vita dei torinesi!

Antonio Fornari (M5S): Ci sono servizi che funzionano, come Torino Facile e il ritiro dei certificati in edicola. Ci sono problemi nella sede centrale di via della Consolata, dove l’esperimento dell’accesso libero pare non funzionare e va ripensato, mentre le sedi decentrate funzionano bene. Intanto, mi auguro che i cittadini possano usufruire sempre più dei servizi online. Ho fiducia nell’assessore, che saprà intervenire prontamente, anche grazie ai nuovi concorsi per l’immissione di altri dipendenti.

Mimmo Carretta (PD): È allucinante che vengano presi in giro i cittadini torinesi! Esprimo solidarietà ai lavoratori in prima linea, che devono fronteggiare una situazione che sta peggiorando da tre anni, e ai cittadini che devono fare la coda alle tre di notte per avere una carta di identità! Non riuscite a gestire neanche l’ordinario!

Chiara Foglietta (PD): Davvero il problema sono i cittadini anziani che non riescono a fare le pratiche online? La gente fa le code di notte all’anagrafe centrale perché le sedi decentrate sono state chiuse. E alcuni preferiscono andare in altri Comuni!

Eleonora Artesio (Torino in Comune): Il trattamento delle pratiche online dei cambi di residenza e indirizzo ha tempi più lunghi di quello allo sportello! Di che efficacia si sta parlando? Approfondiamo responsabilmente la situazione.

Marina Pollicino (ConCi): Per evitare le code si dice che ci si può spostare a Moncalieri o Nichelino o usare le prenotazione online: ma come possono farlo gli anziani? Si scaricano sui più deboli i problemi finanziari del Comune!

Osvaldo Napoli (Forza Italia): La situazione è emergenziale. La carta di identità è fondamentale per i cittadini e crea un rapporto di fiducia con l’Amministrazione: è necessario agire in fretta.