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Si spera nella salvezza di Djalali

La buona notizia è stata battuta stamattina dalle agenzie di stampa: l’esecuzione di Ahmadreza Djalali non è stata eseguita e questo fa sperare nel proseguimento delle trattative diplomatiche tra l’Iran e la comunità internazionale per arrivare alla sua liberazione.

L’impiccagione del medico iraniano-svedese, ex docente all’Università del Piemonte orientale, prevista per questa mattina, è stata sospesa in extremis come era già avvenuto due settimane fa secondo quanto riferito da fonti della famiglia. Djalali, ricercatore di 48 anni, è stato condannato a morte ingiustamente per spionaggio a favore di Israele e si trova nel braccio della morte del carcere di Evin alla periferia di Teheran. Amnesty International ha definito il processo a Djalali “clamorosamente iniquo” e lui continua a proclamarsi innocente. Esperto di medicina dei disastri e assistenza umanitaria Djalali ha lavorato presso un centro di ricerca a Novara e quando è stato arrestato si trovava in Iran per partecipare a una serie di conferenze e seminari. L’Università del Piemonte Orientale è sempre rimasta in contatto con i famigliari del fisico e ha messo in atto ogni possibile intervento, in accordo con le istituzioni nazionali ed europee, per richiedere la liberazione di Ahmadreza. Nei giorni scorsi era stata avanzata l’ipotesi di un possibile scambio tra Djalali e altri prigionieri europei e americani con alcuni iraniani detenuti in Paesi occidentali. Il 12 dicembre in Iran era stato impiccato il giornalista dissidente Ruhollah Zam, 42 anni, fondatore del canale Amad News. L’Iran, dopo la Cina, è il Paese con il più alto numero di condanne a morte nel mondo, nel 2019 sono state almeno 251. Amnesty ha definito le esecuzioni “un’allarmante escalation nell’uso della pena di morte contro manifestanti, dissidenti e membri di minoranze in Iran”.
f.r.

Ragazzo tenta il suicidio dopo una delusione amorosa

Gli agenti della Squadra Volante  sono intervenuti negli scorsi giorni in una abitazione privata del quartiere San Donato: poco prima era infatti pervenuta al 112 NUE la segnalazione, da parte di una ragazza, preoccupata per l’ex fidanzato, che le aveva preannunciato intenzioni suicide al telefono, per poi rendersi irreperibile.

I poliziotti, recatisi nello stabile indicato, sono riusciti ad introdursi velocemente all’interno dell’alloggio, trovando il giovane a letto privo di sensi.

Fra le coperte, diversi blister di farmaci vuoti e sul comodino, oltre a un coltello, un biglietto manoscritto ove lo stesso spiegava i motivi del gesto.

Trasportato in ospedale, il venticinquenne si è fortunatamente ripreso.

Party night in Barriera Milano: multe per tutti

Gli agenti del commissariato sanzionano 9 persone

La scorsa settimana personale del commissariato è intervenuto in uno stabile della zona dove precedentemente erano stati segnalati degli schiamazzi. Giunti sul posto, i poliziotti hanno potuto constatare lo svolgimento di una festa privata, all’interno di un appartamento, che ha visto la partecipazione di 9 soggetti, tutti di età compresa tra i 17 ed i 21 anni. Una volta identificati, i giovani sono stati sanzionati per il mancato rispetto delle misure di contenimento.

Reddito di cittadinanza per 30 mila euro, ma non avevano diritto: denunciati in sei

Moncalieri, 15 dicembre Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne il diritto.

L’hanno scoperto i carabinieri della Compagnia di Moncalieri che hanno denunciato sei persone. Stando a quanto ricostruito avrebbero percepito illecitamente il beneficio inoltrando all’Inps false dichiarazioni. In particolare quattro hanno omesso di comunicare l’esistenza di provvedimenti restrittivi nei loro confronti e due hanno presentato false attestazioni e omissioni riguardo al possesso di immobili, terreni e automobili. Si tratta di 4 uomini e 2 donne, residenti a Carmagnola, nell’hinterland torinese. I fondi erogati ingiustamente, stando alle indagini, ammontano a circa 30mila euro.

Premiata ricercatrice dell’Istituto di Candiolo

Si è svolta all’ Arsenale della Pace del  Sermig di Torino la cerimonia di consegna del Premio scientifico Valeria Tabasso Rivolo, istituito in memoria di una imprenditrice chierese, morta per un tumore nel dicembre dell’ anno scorso a soli 49 anni.

Il riconoscimento, alla sua prima edizione, è andato alla giovane ricercatrice dell’ Istituto di Candiolo – Irccs, Mariangela Russo, per la “migliore ricerca scientifica Impact Factor”. A consegnarlo il marito di Valeria Tabasso Rivolo, Federico.

Il premio avrà cadenza annuale e andrà a un giovane ricercatore dell’ Istituto di Candiolo che si sia distinto per uno studio particolarmente significativo.

Proprio a Candiolo l’ imprenditrice, che era nata a Chieri e viveva a Pino Torinese, era stata curata nei lunghi anni della sua malattia e la famiglia ha voluto in questo modo ricordarne l’ esemplare impegno sociale e la coraggiosa testimonianza di fede ed esprimere la sua riconoscenza nei confronti del personale dell’ Istituto e della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

La droga viaggia in bicicletta, pusher fermato dalla polizia

Nei giorni scorsi  gli agenti del commissariato Madonna di Campagna hanno arrestato un cittadino gabonese di 34 anni per detenzione di sostanza stupefacente.

L’uomo, a bordo della propria mountain bike, stava percorrendo via Borgaro quando è stato sottoposto a controllo di Polizia. All’interno del proprio zaino lo straniero aveva occultato un involucro in cellophane contenente marijuana per oltre 3 etti e mezzo di peso. Sequestrati, inoltre, 2 telefoni cellulari e 3 sim, utilizzati per svolgere la propria attività delittuosa.

Tav, Sim carabinieri: “tutelare le forze dell’ordine”

“Ancora una volta un pomeriggio di scontri presso il cantiere TAV della Val Susa, quello che si è vissuto nel pomeriggio del 13 dicembre, da non poter più essere definiti “attimi di tensione”.

Un copione già visto, con una manifestazione autorizzata nei pressi del campo sportivo di Giaglione ma che poi, senza autorizzazione alcuna, si è spostata lungo i sentieri in prossimità della zona rossa del cantiere, dove i soliti noti hanno sfogato il loro dissenso con lanci di bombe carta e pietre nei confronti delle Forze dell’Ordine impegnate nel servizio di ordine pubblico. Un impiego estremamente delicato, in scenari non certo consueti, quali i boschi esterni al cantiere stesso, ove è già abbastanza impegnativo fronteggiare le condizioni climatiche avverse e il precario equilibrio di percorsi montani, reso ulteriormente disagevole e pericoloso da quelli che stanno diventando ormai sistematici attacchi alle Forze dell’Ordine, nella più totale indifferenza generale. E così l’ennesimo bilancio della giornata fa registrare, ancora una volta, tre feriti fra gli operatori. Vogliamo  ricordare a tutti che noi non siamo carne da macello, nè vogliamo diventare la valvola di sfogo di coloro che, a quanto pare, non conoscono forme legali e democratiche per manifestare il proprio dissenso. Questo è il motivo per il quale da parte degli uomini e donne in uniforme, che questa sigla sindacale rappresenta, si alza forte la richiesta di un intervento politico serio e risolutore, con regole d’impiego che tutelino concretamente e seriamente gli operatori di Polizia impegnati in questi delicati servizi. Ai colleghi feriti va la solidarietà di tutta la Segreteria unitamente agli auspici per una completa e pronta guarigione.

SIM CARABINIERI

Antonio Serpi
Segretario Generale Nazionale SIM Carabinieri

Pier Luigi Capra
Segretario Generale SIMCC
Regione Piemonte e Valle d’Aosta

Evade dai domiciliari per vedere la compagna Lui arrestato, lei denunciata

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante si sono recati in un bed and breakfast di corso Palermo dove veniva segnalata la presenza di un soggetto, cittadino italiano di 36 anni, posto agli arresti domiciliari. Giunti sul posto, è una donna ad aprire ai poliziotti.

Inizialmente poco collaborativa, dichiara poi agli operatori di essere l’unica cliente presente nella struttura ricettiva. Effettuando un sopralluogo nella camera e negli spazi comuni, viene appurata l’assenza del trentaseienne. Gli accertamenti proseguono, quando alcuni minuti dopo i poliziotti avvertono il rumore di una bussata ad una delle finestre del b&b e contestualmente vedono l’ombra di un soggetto al di fuori in strada. Questi, precipitandosi fuori dallo stabile, notano la figura di un uomo che, alla loro vista, inizia a correre tentando la fuga. Il trentaseienne viene bloccato pochi metri dopo. Durante le fasi del controllo l’uomo, sorpreso ed in evidente stato d’agitazione, inizia a declinare una serie di false generalità, utilizzando anche parole palesemente inventate, per sottrarsi al controllo. Nel frattempo li raggiunge la cliente della struttura ricettiva che ammette di conoscere il reo rifiutandosi però di fornirne l’esatto nominativo e nascondendone i documenti.

Il trentaseienne è stato arrestato per evasione e denunciato per falsa attestazione mentre la sua compagna è stata indagata per favoreggiamento.

(foto archivio)

Mette alla porta tutta la sua famiglia Arrestato dalla Polizia

Nella notte dell’Immacolata una donna si è ritrovata fuori casa, cacciata dal proprio marito. L’uomo, un cittadino romeno di 48 anni, noncurante del freddo e del maltempo che in quella giornata aveva investito la città, ha inflitto l’ennesima vessazione a quella famiglia che da anni soffre per i suoi comportamenti violenti.

La Volante giunta sul posto trova la vittima ed i suoi 6 figli, 3 dei quali minorenni, seduti sulle scale dello stabile. Ad allertare gli agenti il figlio più grande, che racconta di un padre spesso ubriaco che per futili motivi aggredisce la moglie, arrivando a picchiarla, tirarle i capelli o lanciarle oggetti, come quella volta in cui le aveva tirato i piatti perché il pasto non era di suo gradimento. Il quarantottenne è l’unico a lavorare in famiglia e nasconde il proprio stipendio in un cassetto chiuso a chiave, lasciando alla donna solo cinque, al massimo 10 euro per poter comprare da mangiare; denaro che non veniva erogato quotidianamente ma solo quando voleva lui.

Nella notte di martedì scorso il romeno, non avendo sentito rientrare il figlio più grande chiede spiegazioni alla compagna. Una volta tornato, quest’ultima si premura di avvisare il marito ma questi nel giro di pochi secondi inizia a dare in escandescenze, lamentando di non essere stato avvisato direttamente del figlio. In preda all’ira, l’uomo tenta di colpire la vittima che viene però protetta dai propri figli. Una solidarietà questa che rende il quarantottenne ancora più aggressivo e, dopo aver insultato l’intera famiglia, allontana tutti quanti da casa. Il reo, con precedenti di Polizia, è stato arrestato per maltrattamenti.

E’ morto Alfieri “inventore” di Luci d’Artista, del Mao e del Tff

A 77 anni, è morto questa mattina al Mauriziano di Torino l’ex assessore comunale Fiorenzo Alfieri. Era stato gravemente colpito dal Covid.

Insegnante, è stato per decenni punto di riferimento per le politiche culturali torinesi. Già assessore alla gioventù con il sindaco Novelli nel 1976, ideò  Informagiovani e il  Festival Cinema Giovani, la rassegna che precorse il Tff-Torino Film Festival. E’ stato consigliere comunale in Sala Rossa per vent’anni.

Sua anche l’idea di Luci d’artista, di Torino Danza e del Mao, Museo d’arte orientale. Dal 1995 al 2000 ha ricoperto la carica di assessore di Valentino Castellani con delega al sistema educativo e alla promozione di Torino, con il compito di organizzare  il primo piano strategico della città.

Dal 2001 al 2011 è stato assessore in Giunta con Sergio Chiamparino. Ha presieduto il Comitato per l’Ostensione della Sindone e quello per i 150 anni dell’Unità nazionale. Si è occupato anche di Settembre Musica che fece diventare Mi-to. Ha ricoperto inoltre il ruolo di presidente dell’Accademia di Belle Arti e del Museo d’arte contemporanea di Rivoli.

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Presidente, Direttore, Vice Direttrice, Consiglio Accademico, Consiglio di Amministrazione, Pinacoteca e Biblioteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, insieme al corpo docente ed agli studenti, al personale amministrativo ed ai coadiutori, si uniscono sgomenti al dolore della famiglia e della città, da lui tanto amata e sostenuta, per la scomparsa di Fiorenzo Alfieri, illuminato Presidente della nostra Istituzione dal 2013 al 2019.

Fiorenzo Alfieri è stata personalità insostituibile e preziosa del panorama culturale torinese.

Laureato in pedagogia, è stato un insegnante appassionato che si è formato nel clima non facile delle periferie torinesi degli anni Settanta, mantenendo nel corso del tempo una fede immutata nelle capacità formative di una didattica diffusa.

Questa fede nell’istruzione è stata per lui fondamentale viatico per assumere numerosi impegni politici, a partire dal 1975 quando esordisce sui banchi del Consiglio Comunale, da lui assolti con dedizione militante rivolta alla promozione dell’arte e della cultura, con un occhio sempre attento alle esigenze del mondo giovanile.

Dal 1976 e fino al 2011 è stato a più riprese Assessore alla Gioventù, al Sistema Educativo, alla Promozione della Città ed alla Cultura.

Innumerevoli le iniziative da lui promosse, che hanno permesso a Torino un grande balzo in avanti come riconosciuta capitale culturale.

“Giovani Artisti a Torino”, che diventerà poi la Biennale Giovane Artisti ed il Circuito GAI, le Luci d’Artista, grande strumento di promozione internazionale per Torino, l’apertura del Museo d’Arte Orientale ed il rinnovamento del Museo dell’Automobile, la nascita di Torino Danza e del Traffic Festival, la promozione del muralismo e dell’arte pubblica, per citare solo alcune delle realizzazioni della sua vulcanica e generosa personalità, in grado di decidere ma anche di confrontarsi con qualsiasi interlocutore, lascia alla città una preziosa eredità, una “Torino che non c’era”, per parafrasare il titolo di un volume del 2012, rievocativo della sua lunga esperienza di Assessore.

Terminata la quale fu, dal 2013 al 2019, Presidente dell’Accademia Albertina.

In Accademia ha portato il suo entusiasmo e la sua rete di contatti istituzionali, contribuendo in maniera determinante alla crescita della nostra Istituzione, sostenendo gli importanti lavori di ristrutturazione della Rotonda del Talucchi e dell’Ipogeo, sposando in pieno e sostenendo l’intuizione dell’allora Direttore Salvo Bitonti che portò all’allestimento di due edizioni del FISAD Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design.

Fiorenzo Alfieri è scomparso troppo presto a causa di un infido morbo quale è il Covid-19, avrebbe avuto ancora molto da offrire con la sua esperienza e la sua passione.

La Presidente Paola Gribaudo il Direttore Edoardo Di Mauro La Vice Direttrice Laura Valle