CRONACA- Pagina 1214

Furto aggravato: rubavano apparecchiature mediche al Mauriziano

Un uomo e una donna, entrambi italiani e rispettivamente di 38 e 51 anni sono nei guai con la giustizia perché indagati a piede libero per furto aggravato. Entrambi hanno precedenti penali. Frutto delle loro ‘incursioniì’ secondo il personale del Commissariato San Secondo sono numerose attrezzature mediche di ingente valore dal reparto di Radiologia del nosocomio “Mauriziano”.A seguito di specifici servizi, avvalendosi di alcune registrazioni estrapolate dal sistema di video sorveglianza, gli investigatori hanno individuato, l’8 marzo scorso, due persone che sostavano all’interno del reparto dopo l’orario di chiusura, le cui fattezze erano corrispondenti ad una coppia ripresa dalle telecamere all’interno del reparto nei giorni e negli orari in cui erano stati perpetrati i furti. Nel corso della perquisizioni domiciliari effettuate a carico dei due sospettati, gli agenti rinvenivano parte del materiale rubato. Ritenendo che la restante refurtiva potesse essere stata ricettata, gli investigatori si recavano presso un negozio di via Sacchi, specializzato nella vendita di oggetti usati, rinvenendo un’apparecchiatura medica e un misuratore digitale della pressione arteriosa, sottratti dal reparto di radiologia dell’ospedale e ceduti proprio dalla donna all’ignaro esercente. Il valore complessivo della refurtiva sottratta supera i 30 mila euro.

M.Iar.

18 marzo, trattamenti di benessere in oncologia

Lunedì dalle ore 10 alle ore 16, presso la Breast Unit della Ginecologia e Ostetricia universitaria dell’ospedale Mauriziano nel Padiglione 5A (Largo Turati 62), si terrà l’evento “Trattamenti di benessere in Oncologia”. L’ospedale Mauriziano e SIDEO Onlus (Associazione Internazionale Donne con Esperienza Oncologica) offriranno gratuitamente alle pazienti del Day Hospital oncologico: – trattamenti di estetica; – make up individuale; – consulenza acconciatura / parrucca. Per informazioni e prenotazioni: tel. 320 9792865
 

Droga sotto i sedili dell'auto, ma i carabinieri la scoprono

Duro colpo inferto allo spaccio di stupefacenti nell’ovadese da parte dei
Carabinieri del Nor di Acqui Terme con gli arresti, nella serata di ieri, di
due cittadini stranieri trovati con oltre un chilo di hashish
I Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Acqui Terme, coadiuvati
dai colleghi delle Stazioni di Molare e Ovada, erano stati allertati in merito
a   strani   movimenti   di   autovetture   in   una   zona   isolata   di   Tagliolo
Monferrato. Tali movimenti, inconsueti per la zona e l’orario, hanno fatto
scattare immediatamente l’adozione di un dispositivo di servizio composto
da personale in uniforme e in abito civile.
A destare i sospetti dei militari, una Seat Ibiza con a bordo due persone che
sostava   a   lato   della   strada   in   una   zona   completamente   isolata.
Immediatamente   controllata   e   sottoposta   a   perquisizione,   sotto   i   sedili
posteriori venivano rinvenuti alcuni “panetti” di hashish che davano corpo
ai sospetti maturati nelle ore precedenti.
Nel prosieguo del controllo veniva poi rinvenuto un ulteriore “panetto”
nascosto sotto il pannello dei comandi dell’aria condizionata, mentre nel
corso   delle   successive   perquisizioni   delle   abitazioni   dei   due   occupanti
dell’auto veniva ritrovato di un bilancino di precisione.
I   dieci   “panetti”   complessivamente   rinvenuti,   del   peso   complessivo
superiore al chilo, erano verosimilmente destinati al mercato dello spaccio
al dettaglio dell’ovadese ed avrebbero potuto fruttare illeciti ricavi per oltre
10.000 euro.
I   due   giovani,   entrambi   stranieri,   un   26enne   macedone,   residente   nel
canellese e un 30enne marocchino, formalmente residente nel cuneese,
entrambi già noti alle forze di polizia, sono stati quindi tratti in arresto con
l’accusa   di   detenzione   ai   fini   di   spaccio   di   sostanze   stupefacenti   e   su
disposizione del magistrato di turno sono stati condotti presso la Casa
Circondariale di Alessandria. L’autovettura veniva anch’essa sottoposta a
sequestro,   come   la   sostanza   stupefacente   e   quanto   rinvenuto   nelle
abitazioni dei due ritenuto afferente all’attività illecita.
M.Iar.

Ragazza derubata del cellulare alla fermata del bus in pieno centro

E’   accaduto   domenica   sera   a   Torino.   Una   ragazza   italiana,   stava
raggiungendo  la  fermata  dell’autobus in  via Rossini,  quando  le si  è
avvicinato un uomo extracomunitario alle spalle a bordo di una bici che,
con un gesto fulmineo, le ha sottratto il telefono cellulare mentre era
impegnata in una conversazione telefonica. La donna lo ha inseguito e
urlando a gran voce è riuscita ad attirare l’attenzione di un passante che si è
posto anch’egli all’inseguimento del malfattore. Gli agenti della Squadra
Volante, impegnati in un servizio di prevenzione e repressione dei reati in
genere, stavano transitando in via Buniva quando hanno notato un uomo
che sfrecciava in bicicletta inseguito da un uomo a piedi. Gli operatori sono
intervenuti repentinamente riuscendo a fermare il fuggitivo in via Santa
Giulia che nel frattempo aveva lanciato sotto un’auto in sosta il cellulare
sottratto alla donna poco prima. Lo straniero, un cittadino marocchino di 35
anni, incensurato, è stato arrestato per furto con strappo. Inoltre il 35enne è
stato anche denunciato per acquisto di cose di sospetta provenienza avendo
dichiarato ai poliziotti di aver acquistato la bicicletta sulla quale viaggiava
da uno sconosciuto al mercato di Porta Palazzo nella stessa mattinata.

La minaccia di morte. In carcere l'ex marito violento

Non si conoscevano da molto tempo ma sin dal principio la loro era stata
una relazione turbolenta.
Solo poco più di due anni per conoscenza,
matrimonio e separazione. Poco è bastato per far vivere una donna nel
terrore costante di poter essere vittima delle violenze del suo ex marito e
dover spesso ricorrere a tranquillanti per riuscire a dormire la notte.
Minacce continue di morte, richieste insistenti di tornare insieme e di
denaro, questo accadeva sempre sotto l’effetto di abuso di alcol. L’uomo,
dallo scorso novembre, si presentava ogni sera nei pressi di un’area cani e
faceva diversi appostamenti sotto casa fino a quando sabato pomeriggio,
nonostante la donna evitasse di uscire, lo ha incontrato al mercato di Porta
Palazzo. Quel giorno era particolarmente assillante e, a tutti i costi, voleva
portarla a bere qualcosa, ma, nonostante gli innumerevoli rifiuti, l’ex
diveniva sempre più insistente. La vittima tentava di allontanarsi ma lui la
seguiva e passava dagli inviti alle minacce, e, anche quando sono giunti sul
posto   gli   agenti   della   Squadra   Volante,   mentre   la   donna   tentava   di
avvicinarsi  ai poliziotti lui  provava  a  trattenerla  per un  braccio.  Gli
operatori hanno arrestato l’ex coniuge, un cittadino marocchino di 40 anni,
per il reato di  minacce

Bambino trascurato, arrestato il padre

Trascura il figlio, i carabinieri lo soccorrono, rintracciano il padre, gli
trovano in casa della droga e lui finisce in carcere
La vicenda, che ha dell’incredibile, è avvenuta mercoledì ad Asti. Le pattuglie delle stazioni
carabinieridi   Mombercelli   e   Montemagno,   nell’effettuare   un   servizio
coordinato di prevenzione dei reati, transitavano da via Ecclesia. Qui
notavano un bambino di due anni che, senza scarpe e con il pigiama, stava
vagando in strada.
Dopo le prime ricerche effettuate tra i condomini della zona, i Carabinieri
riuscivano ad individuare l’appartamento da dove si era allontanato il
piccolo, così si recavano presso quell’alloggio per riconsegnare il piccolo ai
propri genitori ed accertarsi su quanto accaduto.
Una volta arrivati nell’alloggio, ad aprire la porta è stato il padre del
bambino,  non più convivente con la madre di suo figlio, che, ignaro di
quanto successo, mostrava segni di insofferenza alla vista dei Carabinieri
senza preoccuparsi delle condizioni di salute del proprio figlio che si
trovava tra le braccia dei Carabinieri. I militari, insospettiti da tale
atteggiamento, decidevano di perquisire l’alloggio rinvenendo 250 grammi
di marjiuana, 105 grammi di hashish tra cui alcuni pezzettini già suddivisi
in dosi ed avvolti nel cellophane, bilancini di precisione e la somma
contante di oltre 2500 euro ritenuto essere il provento dell’illecita attività di
spaccio e pertanto il giovane genitore, 25enne pregiudicato astigiano,
veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacente. Il piccolo era riconsegnato alla madre totalmente all’oscuro
del pericolo che aveva corso.
Una storia che deve, al di là dell’arresto, fare comunque riflettere, e molto.
Massimo Iaretti

La polizia locale di Novara si allea con Trecate

“La formalizzazione di questo accordo consentirà la futura gestione di costanti azioni congiunte finalizzate alla sicurezza della città e del territorio, con un riguardo particolare alla lotta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti grazie all’utilizzo dell’unità cinofila”.
L’assessore alla Sicurezza e Polizia locale Mario Paganini, il sindaco di Trecate Federico Binatti e l’assessore alla Polizia locale di Trecate Alessandro Pasca hanno introdotto con queste parole il senso dell’accordo tra i due Enti siglato nella mattinata di mercoledì 13 marzo, dai due comandanti delle Polizie locali Pietro Di Troia e Pier Zanatto. “L’atto – ricordano l’assessore Paganini, il sindaco Binatti e l’assessore Pasca – segue un primo esperimento di controllo coordinato organizzato dai due Comandi che ha avuto luogo a fine gennaio e che ha riguardato il quartiere di Sant’Agabio. Si era trattato di un’iniziativa che era arrivata in risposta ai solleciti dei cittadini e che aveva avuto un positivo riscontro nel suo svolgimento. Questa operazione aveva confermato l’importanza del lavoro in rete nelle azioni di presidio del territorio. Proprio alla luce di ciò abbiamo concordato sulla possibilità di rendere più stretta la collaborazione con una vera e propria formalizzazione, fatto che ci consentirà di programmare gli interventi congiunti da parte del personale dei due Comandi, che renderanno reciprocamente disponibili le proprie competenze, professionalità e risorse, tra le quali, ad esempio, l’utilizzo delle pattuglie motociclistiche”. Il tutto a dimostrazione che la lotta agli atti criminosi non ha confini.

M.Iar.

Non riesce a nascondere arnese da scasso: arrestato

Personale della Squadra Volante di Torino ha sorpreso durante la notte un cittadino nigeriano di 29 anni intento a trascinare uno scooter a motore spento lungo via Pasquale Paoli. All’atto del controllo, il ventinovenne, regolarmente residente in Italia, tentava maldestramente di disfarsi di un arnese che aveva utilizzato per forzare il nottolino dello stesso, ma non vi riusciva. L’uomo, allora, si giustificava dicendo che lo scooter   apparteneva ad un suo caro amico che glielo aveva prestato, ma quando capiva che i poliziotti avrebbero proceduto ad arrestarlo per tentato furto tentava in ogni modo di dissuaderli, asserendo anche di lavorare presso una carrozzeria che provvede alla manutenzione delle autovetture della Polizia di Stato. L’uomo è stato arrestato.

M.Iar.

Pusher finisce in cella per cinque euro

Aveva ceduto ad un ragazzo di 16 anni, per la somma di 5 euro, una dose di hashish, che aveva nascosto nei cassonetti della nettezza urbana in via Berthollet a Torino; gli agenti della Squadra Volante assistevano alla scena e immediatamente dopo fermavano sia l’acquirente che il pusher. Questi, un cittadino tunisino di 48 anni qui irregolarmente residente, con numerosi precedenti specifici ed in atto la misura di sicurezza della libertà vigilata fino al 14 Giugno 2019, era già stato condannato fra il 1997 ed i 2017 per ben 8 volte per reati inerenti alla detenzione e allo spaccio di sostanza stupefacente; l’uomo aveva, inoltre, con sé un telefonino di provenienza furtiva oltre a denaro contante frutto dell’illecita attività. I poliziotti lo hanno arrestato per spaccio di sostanza stupefacenti aggravata.
 

Il Car-sharing va a sbattere

“Le vetture in quel tratto di strada procedono troppo veloci”

Non dà la precedenza con la vettura del Car-Sharing “Blue Torino” e finisce sul marciapiede, dove fortunatamente non c’era nessuno. L’incidente si è verificato alle 12 in via Salbertrand, angolo via Valentino Carrera:  “le vetture in quel tratto di strada procedono troppo veloci”, dicono i residenti.
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(Da: gruppo Comitato Torinobcps Borgo Campidoglio-Parella-San Donato: