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Mano amputata riattaccata al Maria Vittoria

Nella notte  si è concluso l’intervento chirurgico , all’ospedale Maria Vittoria per riattaccare la mano sinistra a un 67enne che se l’era amputata mentre tagliava la legna a Benevagienna, nel Cuneese. L’uomo si è tagliato la mano all’altezza del polso con uno spaccalegna. Con l’elisoccorso è stato  trasferito al Maria Vittoria, dove è stato operato dall’equipe dei chirurghi della mano del primario Giorgio Merlino. L’intervento è durato oltre sette ore ed è tecnicamente riuscito.

Chieri chiede lo stato di emergenza per il maltempo

Il Comune di Chieri, dopo l’ondata di maltempo che l’ha colpito domenica 11 agosto, ha inviato alla Regione Piemonte la richiesta per l’attivazione della procedura dello stato di emergenza. Fortunatamente non ci sono lesioni alle persone fisiche ma notevoli danni alle strutture pubbliche e private, quali alberi caduti, tetti divelti, abitazioni ed attività commerciali allagate, tralicci elettrici e pali dell’illuminazione pubblica abbattuti, impianti semaforici ed infrastrutture stradali danneggiate.

“Anche il patrimonio storico artistico è stato colpito – dice Luigi Furgiuele, capogruppo della Lega in consiglio comunale – sono cadute la ciminiera dell’Imbiancheria del Vajro (una delle sedi del Museo del Tessile) e una parte di guglia del campanile della Chiesa di San Domenico. Numerosi sono stati danni anche agli impianti sportivi, in particolare alla piscina comunale”

Inoltre Il Comune ha attivato le procedure per esentare dal pagamento del canone di occupazione suolo pubblico coloro che, a seguito del maltempo di domenica, debbano effettuare lavori di ripristino e messa in sicurezza degli immobili.

Per usufruire di tale deroga, le richieste di occupazione suolo pubblico dovranno pervenire entro il 30 settembre 2019.

Massimo Iaretti

 

Auto non si ferma all’alt della polizia. A bordo droga e due minorenni

DAL PIEMONTE

Intorno ore 01,10 del 13 agosto circa due pattuglie della Sezione di Polizia Stradale di Vercelli, durante un servizio di vigilanza stradale, nell’effettuare un posto di controllo sulla SP11, in prossimità della progressiva chilometrica 81 + 800 della Sp 11 nel territorio del Comune di Borgo Vercelli (VC), alle ore 10,35 intimavano l’ “Alt” tramite dispositivo di segnalazione manuale luminoso ad autoveicolo in transito Opel Meriva, avente direzione di marcia Vercelli – Novara al fine di sottoporre conducente e veicolo ai rituali controlli di Polizia.

 

Quest’ultimo, arrestava momentaneamente la marcia del veicolo a notevole distanza rispetto al luogo del posto di controllo, per poi proseguire in direzione di Novara senza attendere di essere raggiunto dagli operatori di Polizia.I due equipaggi si ponevano all’inseguimento del veicolo datosi alla fuga, che arrestava la propria marcia a circa tre chilometri dal luogo dell’intimazione, nel Comune di Casalino (Novara), terminando la propria corsa al di fuori della sede stradale.

A bordo del veicolo erano presenti cinque persone compreso il conducente, due delle quali si davano alla fuga a piedi, facendo perdere le proprie tracce.

Gli agenti rinvenivano un involucro contente sostanza stupefacente per un peso pari a 0,35 gr, risultato contenere sostanza canapiacea, come da accertamenti esperiti presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Vercelli.

A bordo c’erano due minori che venivano affidate ai rispettivi genitori e gli operatori della Polizia Stradale di Vercelli procedevano al ritiro della patente di guida del conducente il veicolo, nonché alla segnalazione alla competente Prefettura ed alla locale Procura della Repubblica di Vercelli per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

 

Sgominata la banda di topi d’appartamento

Gli agenti della Squadra Mobile, lunedì pomeriggio, hanno fermato due cittadini georgiani, entrambi trentatreenni, che si sono introdotti in alcuni palazzi di corso Traiano mediante l’utilizzo di “chiavi bulgare”.

Gli investigatori appuravano che i due uomini, seppur in quell’occasione non fossero riusciti ad appropriarsi di alcun bene di valore, appena tre giorni prima erano stati già denunciati da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale per porto di attrezzi atti allo scasso e strumenti atti ad offendere.

All’interno della camera d’albergo dove dimoravano, i poliziotti hanno rinvenuto diverse valigie già pronte, per un’eventuale imminente partenza, con all’interno gioielli, orologi ed altra merce di valore, evidentemente provento di precedenti furti.

I due stranieri sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per tentato furto in concorso e ricettazione. Attualmente sono trattenuti in attesa del rimpatrio coattivo, che avverrà nella giornata di venerdì.

Furti in trasferta dal Piemonte al Trentino

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bolzano hanno eseguito, ad Asti due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Bolzano nei confronti di un trentenne originario di Asti ed un cittadino albanese di 25 anni, accusati di aver commesso una serie di furti in abitazione nella provincia di Bolzano. Il provvedimento scaturisce in esito ad una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano che ha consentito di accertare come i due soggetti, a partire dal mese di Aprile di quest’anno, già alle prime ore del giorno giungessero nella provincia di Bolzano dal Piemonte, al solo scopo di commettere furti nelle abitazioni, impossessandosi di denaro, gioielli e denaro, per svariate decine di migliaia di euro. Il loro “modus operandi” prevedeva che uno dei due soggetti si accertasse che nessuno fosse presente nell’abitazione prescelta per il colpo, suonando al campanello, per poi penetrare all’interno della casa ed impossessarsi rapidamente degli oggetti di valore. Nel caso in cui gli abitanti avessero invece risposto al campanello aprendo la porta, i due malviventi non si facevano cogliere di sorpresa, infatti la loro era una tecnica collaudata: uno dei soggetti si spacciava per venditore di articoli per la casa, esibendo un foglio di una nota marca di contenitori stagni.

In un’altra circostanza invece, uno dei soggetti, sorpreso dalla proprietaria all’interno dell’appartamento, si è addirittura spacciato per un agente delle Forze dell’Ordine, asserendo, con grande freddezza e lucidità, di essere giunto sul posto per verificare una segnalazione che indicava la presenza di ladri nella zona. Grazie alla disponibilità dei cittadini, che attraverso le proprie segnalazioni hanno collaborato con i Carabinieri, nonché alla meticolosa attività d’indagine con i riscontri di dati e tabulati e immagini ottenute dai sistemi di videosorveglianza di alcune abitazioni, l’attività investigativa ha consentito di risalire in maniera rapida e precisa all’identificazione dei due uomini, risalendo ai numerosi furti commessi dai due nei comuni di Appiano, Caldaro, Meltina, Sciaves e Varna.

Sono ancora in corso ulteriori accertamenti per eventualmente raccogliere nuovi elementi a carico dei predetti. Nel corso delle operazioni eseguite ad Asti, con il supporto e l’ausilio di personale della locale Compagnia dei Carabinieri, veniva sequestrato diverso materiale comprovante l’attività delittuosa posta in essere dai due indagati, che cristallizza ulteriormente l’attività investigativa condotta dagli uomini dell’Arma. I due soggetti sono stati condotti in stato di arresto presso la Casa Circondariale di Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

Lancia cane dalla rampa delle scale. Rischia 18 mesi di carcere

Si dice che i cani sono i migliori amici dell’uomo. Ma non in occasioni come quella accaduta lunedì 12 agosto a Novara. Una

volante della Polizia di Stato è intervenuta su una lite tra due persone in via Tarantola in quanto veniva segnalata la presenza di un cane ferito.

Sul posto gli agenti hanno purtroppo constatato che a subire le conseguenze di una futile lite tra due soggetti di origine marocchina (classe 95 e 78) è stato il povero animale, un cane di razza pitbull.

Appena giunti sul posto infatti gli operatori si sono subito accorti delle condizioni precarie dell’animale che da quanto riferito era stato gettato dalla rampa delle scale da uno dei due litiganti. Ancora non è chiara la dinamica che ha spinto uno dei due soggetti a compiere un simile gesto. Pare che uno dei due ragazzi non sopportasse più la presenza del coinquilino in casa. Da qui il gesto, per convincerlo con un gesto tanto estremo quanto idiota e criminale ad allontanarsi dall’alloggio.

Immediatamente sono stati allertati i soccorsi: prontamente è giunta sul posto un’autombulanza con personale veterinario per il trasporto dell’animale presso l’Istituto Veterinario di Novara dove ha ricevuto le cure del caso.

Il cane adesso è sotto osservazione, è in condizioni critiche ma stabili. E’ stato affidato all’associazione “Amici dei Gatti Onlus” dove sicuramente troverà l’affetto e le cure di cui ha bisogno.

I presunti autori del fatto non rivedranno mai più l’animale: sono stati infatti deferiti all’autorità giudiziaria per il reato maltrattamento di animali e rischiano da 3 a 18 mesi di carcere.

Ruba portafogli nel pub e si finge poliziotto

Una  coppia di fidanzati è entrata in un pub di via San Domenico e, dopo aver ordinato le consumazioni, nell’attesa, usciva all’esterno per concedersi una sigaretta. La ragazza teneva sotto controllo i propri effetti personali lasciati sul tavolino attraverso la finestra del locale, quando notava passare vicino al tavolo un giovane con una maglietta bianca che, subito dopo, si recava in bagno. Avvedendosi che sul tavolino mancava il portafogli, la ragazza rientrava immediatamente e fermava il giovane che aveva visto entrare in bagno,  chiedendogli se lo avesse  preso lui, considerando  che sotto la sua maglietta si notava molto bene uno strano rigonfiamento. Il giovane, allora, qualificandosi come poliziotto, diceva di aver trovato il  portafogli per terra e di averlo preso con l’intenzione di portarlo in Questura. La ragazza non credeva a tale versione dei fatti e chiamava il 112 Una pattuglia della Squadra Volante giunta sul posto verificava che il trentasettenne fermato non era assolutamente un dipendente della Polizia di Stato ma, al contrario, aveva numerosissimi pregiudizi a suo carico e addirittura  un arresto per reati contro la persona risalente al primo Agosto 2019. E’ stato arrestato per furto aggravato.

Polizia sorprende 50enne con materiale pedopornografico

Lo scorso giovedì mattina, una pattuglia del Commissariato Dora Vanchiglia in servizio di Volante, effettuando un controllo nell’area di Largo Vitale, notava un uomo di circa 50 anni seduto a terra, nascosto dietro un albero, con un pc aperto inmano; alla vista della Volante, la persona si alzava frettolosamente e cercava di allontanarsi. Gli agenti, insospettiti da tale comportamento, lo fermavano per un controllo. L’uomo, un cittadino italiano  di 55 anni, residente in zona, appariva molto a disagio, arrivando addirittura a tremare. Pertanto, gli operatori, appurato che il pc fosse di sua proprietà, effettuavano una prima sommaria analisi dei contenuti, trovando immagini di minori seminudi in atteggiamenti di natura sessuale.

Sospettando che la persona potesse detenere alto materiale  analogo in casa, veniva effettuata una perquisizione domiciliare, che aveva esito positivo: infatti, all’interno di un hard disk esterno e di un CD, contrassegnato con la scritta “Foto Teens Vip” venivano rinvenuti file immagini e video ritraenti minori nudi  e seminudi in atteggiamenti erotici.

Gli agenti sequestravano a carico dell’uomo altri 400 Cd/Dvd, due hard disk, un masterizzatore, 1 chiavetta Usb e 9 mini VHS. Il materiale contenuto nei dispositivi è attualmente al vaglio degli inquirenti. L’uomo è stato denunciato per detenzione di materiale pedopornografico.  

Operaio investito da scarica elettrica è grave

Grave incidente sul lavoro oggi a Torrazza Piemonte  nel nuovo centro Amazon.

Qui un operaio è stato investito da una scarica elettrica ed è stato trasportato all’ospedale dall’elisoccorso del 118. Le sue condizioni sono gravi. L’incidente  è stato causato da una cabina elettrica in corto circuito e l’operaio è rimasto folgorato. Si è appreso che l’uomo è dipendente di una ditta appaltatrice che effettua dei lavori per Amazon.

Slot irregolari, sanzioni per 60 mila euro

Controlli di prevenzione, nei giorni scorsi, da parte della Guardia di Finanza di Torino in tutto il Pinerolese al fine di prevenire e reprimere violazioni finanziarie, abusivismo commerciale ed episodi di microcriminalità.

 

I Finanzieri della Compagnia di Pinerolo hanno controllato bar e sale giochi dotate di slot machine con particolare riguardo all’identificazione di soggetti già noti alle Forze di polizia, alla prevenzione e alla repressione del gioco illegale nonché al contrasto del fenomeno della ludopatia.

 

Una decina gli esercizi commerciali ispezionati dal personale della Guardia di Finanza che ha anche identificato una trentina di persone. Il mancato rispetto degli orari e della distanza da luoghi sensibili, imposti dal Comune di Pinerolo agli esercizi commerciali dotati di slot, è costato, al titolare di un centro scommesse della città, una sanzione amministrativa di alcune migliaia di euro.

 

È andata peggio al titolare di una tabaccheria del centro storico di Pinerolo, la quale offriva ai clienti la possibilità di cimentarsi con giochi solo apparentemente leciti. In realtà, i Finanzieri della locale Compagnia hanno appurato come gli apparecchi installati all’interno del locale non fossero nemmeno stati collegati alla rete dei Monopoli di Stato. Così facendo, l’imprenditore, oltre ad eludere tutte le imposte dovute, non garantiva la tutela del giocatore, vista l’impossibilità di assicurare la giusta proporzione tra le somme giocate e quelle da erogare come vincite. Cinque, in questo caso, le videoslot irregolari sequestrate.

 

Al termine dei controlli, sono state una decina le sale slot ed i bar controllati, una trentina i soggetti identificati. Oltre 60.000 euro di sanzioni irrogate.

 

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce, al minimo, la loro possibilità di vincita.