CRONACA- Pagina 1109

Un minuto di silenzio per le vittime del Bardo

Il  18 marzo ricorre il 5° anniversario della strage terroristica del Museo del Bardo di Tunisi

Per l’emergenza sanitaria non è prevista la commemorazione davanti a Palazzo Civico come nei precedenti anniversari, ma la Sindaca Chiara Appendino invita tutti i Dipendenti del Comune di Torino a osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime alle ore 12 di mercoledì.

Nell’attentato terroristico avvenuto il 18 marzo 2015 all’esterno e all’interno del Museo del Bardo vennero uccise molte persone, tra cui due torinesi e numerosi altri furono feriti, che si trovavano a Tunisi durante una sosta della crociera alla quale partecipavano.

Fra le vittime Antonella Sesino, funzionario del Comune di Torino, e Orazio Conte, marito di una dipendente comunale a sua volta rimasta ferita nell’attentato terroristico.

Emergenza sanitaria: in Piemonte c’è il commissario

L’emergenza  ha convinto la Regione a potenziare la gestione degli interventi, con la nomina di un commissario straordinario per il coronavirus in Piemonte

E’ Vincenzo Coccolo, in passato  direttore della Protezione Civile del Piemonte e dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, e consulente del governo per l’emergenza rifiuti in Campania. Si occuperà di sovrintendere le attività dell’Unità di crisi regionale che verrà ulteriormente potenziata dopo il Dpcm.

Perseguita la ex e viola il divieto di uscire di casa

A nulla sono valsi i provvedimenti emessi nei suoi confronti, quali l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla ex compagna; nemmeno l’obbligo di rimanere a casa previsto dal DPCM del 9 Marzo scorso lo ha distolto dai suoi intenti.

L’uomo, un cittadino albanese di 29 anni, infatti, nei giorni scorsi si è recato presso la tabaccheria dove la ex lavora e con dei gesti le ha intimato di uscire. La donna,
impaurita, è sgattaiolata fuori dal retro della tabaccheria per rifugiarsi a casa, ma è stata seguita dall’ex compagno. Ha dunque contattato il 112 NUE per chiedere soccorso e una pattuglia della Squadra Volante giunta sul luogo ha individuato e fermato lo stalker ad appena 3 metri dalla residenza della ex. Gli agenti hanno appurato che l’uomo era stato denunciato varie volte nel recente passato per episodi del tutto simili, nel contesto dei quali aveva minacciato di morte la donna; era stato arrestato per atti persecutori nei suoi confronti lo scorso febbraio; dopo la scarcerazione, erano stati disposti nei suoi confronti l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento alla famiglia. Per l’uomo sono scattate nuovamente le manette per atti persecutori e la denuncia per la violazione dei provvedimenti a suo carico.

Il virus non scoraggia lo spaccio di droga: due arresti

Nemmeno il Covid-19 scoraggia gli spacciatori e per questo continua incessante l’attività di contrasto allo spaccio, dalle piazze fino a risalire la filiera della distribuzione

In tale contesto, negli ultimi giorni personale della Squadra Mobile ha proceduto all’arresto di due cittadini albanesi dediti allo smercio di sostanze stupefacenti.

In particolare, lo scorso venerdì poco prima della mezzanotte, gli operatori dei “Falchi” hanno fatto irruzione in un alloggio in Via Rubiana ed hanno tratto in arresto:
⦁ K.J. cittadino albanese di 19 anni.
La perquisizione domiciliare ha infatti portato al ritrovamento di un sacchetto con 350 grammi di marijuana. La sostanza stupefacente era nascosta tra i capi di abbigliamento, ripiegati con cura in una valigia nella camera da letto.
Inoltre, nel cassetto del comodino della stessa camera, gli agenti hanno trovato un bilancino elettronico di precisione con evidenti tracce di polvere di cocaina.

Il weekend precedente, a Carmagnola, gli operatori della Narcotici hanno invece tratto in arresto un trafficante di cocaina, identificato per:
⦁ K.L. cittadino albanese di 36 anni.
L’uomo è stato trovato in possesso di un panetto “pressato” a forma di mattonella del peso di circa 1,2 kg di cocaina. Ulteriori 2 etti della stessa sostanza, già suddivisa in singoli involucri pronti per essere smerciati al dettaglio, erano stati occultati in alcuni pacchetti di caramelle trovati nascosti in un vano creato ad hoc nella sua autovettura.
Non è mancato all’appello il bilancino elettronico di precisione, sequestrato unitamente alla somma in contanti di 12370 euro, 560 sterline e 2.000 corone svedesi trovata in suo possesso. Il rinvenimento di valute straniere lascia presumere che l’attività dello spacciatore si estendesse oltre i confini nazionali. Sul punto prosegue l’attività investigativa.

Entrambi i cittadini albanesi dovranno rispondere di detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti.

Piemonte, 1624 positivi. Il numero dei morti sale a 121

Il comunicato della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 16 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE, 10 NUOVI DECESSI, IN TOTALE IL NUMERO DEI MORTI SALE A 121 – RICOVERATE IN TERAPIA INTENSIVA 193 PERSONE POSITIVE AL VIRUS – DORS, INFORMAZIONI SCIENTIFICHE ACCESSIBILI A TUTTI

DIECI NUOVI DECESSI

Sono 10 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 3 in provincia di Alessandria, 1 in provincia di Novara, 1 in provincia di Torino, 2 in provincia di Vercelli e 3 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Il totale complessivo è ora di 121, così suddiviso su base provinciale: Alessandria 53, Asti 5, Biella 9, Cuneo 5, Novara 12, Torino 21, Vercelli 10, Verbano-Cusio-Ossola 5, morti in Piemonte e residenti fuori regione 1.

BOLLETTINO DEI CONTAGI

Sono 1.624 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 304 in provincia di Alessandria, 90 in provincia di Asti, 78 in provincia si Biella, 100 in provincia di Cuneo, 117 in provincia di Novara, 595 in provincia di Torino, 102 in provincia di Vercelli, 59 nel Verbano-Cusio.Ossola, 36 sono residenti fuori regione che sono in carico alle strutture sanitarie piemontesi, mentre 143 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ospedalizzate sono 1.323, di cui 193 ricoverate in terapia intensiva.

In isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche, ma le cui condizioni non richiedono il ricovero, ci sono 180 persone.

I tamponi finora eseguiti sono 5.758, di cui 3808 risultati negativi e 317 in fase di analisi.

Il comunicato della Regione Piemonte delle ore 13 di lunedì 16 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE, 17 NUOVI DECESSI, IN TOTALE IL NUMERO DEI MORTI SALE A 111,  1516 I CONTAGIATI – APRE IL NUOVO OSPEDALE DI VERDUNO, COVID HOSPITAL DI RIFERIMENTO DEL PIEMONTE

DICIASSETTE NUOVI DECESSI

Sono 17 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 3 in provincia di Alessandria (2 uomini e 1 donna), 4 in provincia di Biella (2 uomini e 2 donne), 4 in provincia di Novara (3 uomini e una donna), 1 uomo in provincia di Torino, 3 in provincia di Vercelli (1 uomo e 2 donne), 1 uomo nel Verbano-Cusio-Ossola, ai quali si aggiunge un residente in provincia di Sassari deceduto a Torino.

Il totale complessivo sale così a 111, così suddiviso su base provinciale: Alessandria 50, Asti 5, Biella 9, Cuneo 5, Novara 11, Torino 20, Vercelli 8, Verbano-Cusio-Ossola 2, morti in Piemonte e residenti fuori regione 1.

IL BOLLETTINO DEI CONTAGI

Sono 1516 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte:  273 in provincia di Alessandria, 87 in provincia di Asti, 67 in provincia si Biella, 91 in provincia di Cuneo, 109 in provincia di Novara, 542 in provincia di Torino, 99 in provincia di Vercelli, 58 nel Verbano-Cusio.Ossola, 33 sono residenti fuori regione che sono in carico alle strutture sanitarie piemontesi, mentre 157 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ospedalizzate sono 1231, di cui 186 ricoverate in terapia intensiva.

In isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche ma le cui condizioni non richiedono il ricovero, ci sono 174 persone.

I tamponi finora eseguiti sono 5589, di cui 3711 risultati negativi e 336 in fase di analisi.

La Metro deserta tradisce il borseggiatore

Arrestato dalla Squadra Volanti alla fermata “Rivoli”

Non è un buon periodo per coloro che sono soliti rubare all’interno dei mezzi adibiti al trasporto pubblico.

Lo scorso martedì sera una donna prende una vettura della linea metropolitana direzione “Fermi” quando, in corrispondenza della fermata Re Umberto, un uomo alle sue spalle tenta di strapparle il cellulare dalle mani; lei oppone una forte resistenza, così a lui non resta che scendere e darsi alla fuga. Infatti l’uomo prenderà pochi minuti dopo una vettura che va nella direzione opposta. E’ però sfortunato: sia la vittima che un addetto ai sistemi di videosorveglianza della GTT lo hanno visto molto bene, anche per la quasi totalità di assenza di affluenza di passeggeri sulla metro. Indossa un giubbino rosso con cappuccio; vengono immediatamente diramate le note di ricerca anche alla centrale radio della Polizia di Stato. Il fuggitivo scende definitivamente alla fermata Rivoli e qui una pattuglia della Squadra Volante giunta tempestivamente lo attende in cima alle scale, arrestandolo. Si tratta di un venticinquenne marocchino, irregolare sul territorio nazionale e con numerosissimi pregiudizi di polizia. E’ stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato per inosservanza dei provvedimenti d’Autorità.

Mini-pusher in fuga inseguiti dalle moto dei carabinieri

Qualche giorno fa in corso Gamba un cittadino ha chiamato il 112 per segnalare un gruppo di giovani in strada che secondo lui stavano pianificando un furto

Immediato l’intervento dei motociclisti del Nucleo Radiomobile che sono riusciti a individuare il gruppo di ragazzi in fuga perché hanno sentito il rombo delle due motociclette.

I carabinieri hanno comunque visto i ragazzi scavalcare la recinzione condominiale ed entrare in un palazzo. Il sopralluogo ha permesso di rintracciare i fuggitivi in un appartamento di corso Gamba 37. Si tratta di due fratelli di 16 anni e 19 anni, proprietari dell’appartamento, e due loro amici, di 16 anni e 17 anni, residenti in via Pergolesi e via Borriana a Torino.

I genitori dei due fratelli erano al lavoro. La perquisizione ha permesso di sequestrare in uno zaino 10 buste di plastica, contenenti quasi 450 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, tutto l’occorrente per confezionare la droga e 655 euro in contanti. Sono stati arrestati per detenzione in concorso di droga e sottoposti ai domiciliari. Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire la rete di spaccio dei ragazzi.

Controlli precedenti

Qualche giorno fa i carabinieri sono riusciti a intercettare altri due carichi di droga. Un 37enne di Castellamonte, Giovanni Iaria, originario di Delianuova (Reggio Calabria) è stato arrestato pochi giorni fa dai carabinieri della compagnia di Ivrea. Dovrà rispondere di detenzione di stupefacenti per spaccio. L’uomo è stato fermato a bordo della propria Fiat Punto alle porte di Rivarolo, lungo la ex statale 460 del Gran Paradiso. In auto, nascosti nel bagagliaio, aveva diversi sacchetti di droga per un totale di oltre cinque chili e mezzo di marijuana. Il 37enne, disoccupato, è stato portato in carcere a Ivrea. Pochi giorni prima era toccato a un 28enne di Mappano, controllato in via Botticelli a Torino. La perquisizione nell’abitazione del ragazzo ha permesso il ritrovamento di 16 chili di marijuana, 620 euro in contanti e un manganello telescopico.

In giro senza giustificazione: era un pusher

Sono da poco passate le 3 di notte, le strade sono deserte a causa delle limitazioni imposte alla  libera circolazione delle persone a causa della pandemia di Covid-19, quando una pattuglia del commissariato Rivoli nota un soggetto passeggiare su Strada antica di Rivoli a Grugliasco
I poliziotti lo avvicinano, sottoponendolo a controllo. Si tratta di un cittadino italiano di 20 anni. Il ragazzo non è in grado di fornire motivazioni valide per la sua presenza in strada, salvo poi confessare di essere uscito per fare due passi, bere una birra e fumare uno spinello, che consegna spontaneamente ai poliziotti. Perquisito, il ventenne viene trovato in possesso di 7 bustine in cellophane contenenti sostanza stupefacente e 660 euro in contanti, verosimilmente provento di un’attività di consegna della droga “a domicilio”. Estesa la perquisizione alla residenza del ragazzo, gli agenti del commissariato rinvengono su uno scaffale, nella cantina di pertinenza dell’abitazione, una scatola con all’interno una bustina in cellophane contenente sostanza stupefacente per circa 16 grammi ed un bilancino di precisione. Il ventenne è stato denunciato per detenzione di sostanza stupefacente e inottemperanza alle vigenti normative del DPCM dell’ 11 marzo

Merlo: “Basta spostamenti in valle”

“Abbiamo scritto al Prefetto di Torino pregandolo di intensificare i controlli per evitare presenze anomale ed ingiustificate a Pragelato e nell’intera Via Lattea. Nei giorni scorsi avevamo già sollecitato le forze dell’ordine – come prevedono le norme contenute nel recente DPCM – per aumentare i controlli. Forze dell’Ordine che, lo voglio ricordare e al contempo li voglio anche ringraziare, stanno già lavorando con tenacia e determinazione per centrare questo obiettivo

Ma quello che adesso mi sento di dire è lanciare un appello ai cittadini, a tutti coloro che non sono residenti a Pragelato e che per svariati motivi vogliono mettersi in cammino verso questa località ancora in questi giorni e nei prossimi giorni. Soprattutto nel weekend.

Ve lo chiedo con cortesia e con senso di responsabilità. Se non per motivi gravi – e contemplati nelle regole previste dal DPCM varato nei giorni scorsi – non fatelo. L’attuale Amministrazione Comunale di Pragelato crede fortemente nello sviluppo e nell’incremento turistico del paese. Ci stiamo lavorando, e molto, per raggiungere questo obiettivo. Ma, aggiungo, questo non è il momento e il tempo arrivare in massa a Pragelato. Ed anche negli altri paesi della Via Lattea. E questo anche perchè l’età media dei residenti in questo territorio è medio alta e quindi, di conseguenza, più vulnerabile sotto il profilo sanitario. Per favore, NON FATELO. Mi appello al buon senso e alla responsabilità di tutti i cittadini che da molti anni frequentano e amano il nostro bel territorio. Avremo modo, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, di ritornare ad essere insieme e di socializzare, come sempre, ciò che questo territorio è in grado di offrire. Sotto il profilo turistico, sportivo e paesaggistico.

Confido nel vostro buonsenso e nella vostra responsabilità. Per favore, NON FATELO”.

Si fingono fattorini per eludere i controlli

Nella tarda serata di giovedì, gli agenti del commissariato Barriera Nizza, impegnati in un servizio di controllo del territorio volto a contrastare eventuali violazioni al DPCM dell’11 marzo, notano un autocarro percorrere via Onorato Vigliani

Il veicolo presenta insegne di un noto servizio di spedizioni. E’ quasi mezzanotte, un orario insolito per effettuare spedizioni. Gli agenti decidono quindi di controllare il conducente del veicolo. Si tratta di un cittadino moldavo di 26 anni, in compagnia di un uomo di nazionalità romena di 34 anni.

Entrambi non indossano la tipica uniforme del personale appartenente alle ditte di spedizioni e presentano evidenti segni di ubriachezza. Alla richiesta di giustificare il motivo della loro presenza in strada i due rimangono in silenzio. Gli agenti decidono di sottoporre il conducente ad accertamento tramite etilometro: il ventiseienne viene trovato con un elevato tasso alcolemico.
Nel corso di ulteriori controlli, gli agenti scoprono che il cittadino moldavo – pluripregiudicato per delitti di varia natura tra cui rapina aggravata, lesioni, omissione di soccorso – circolava senza patente. Quale giorno prima, infatti, era stato fermato alla guida della sua Mercedes classe C220 con targa straniera non regolarizzata. Nella circostanza si era inoltre appurato che il medesimo non aveva mai convertito la sua patente straniera, pur residente in Italia da oltre un anno. Non solo, a suo carico grava la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Anche il passeggero non è da meno: dopo essere stato arrestato in esecuzione di mandato di arresto europeo  lo stesso era evaso dagli arresti domiciliari nel maggio 2016.
Entrambi i soggetti sono stati denunciati per inottemperanza alle vigenti normative del DPCM dell’11 marzo. Il conducente, invece, viene denunciato per guida in stato di ebbrezza e sanzionato per guida in assenza di patente oltre che per aver utilizzato impropriamente il veicolo adibito al solo trasporto di merci e non persone.