CRONACA- Pagina 1079

Stop al Carnevale di Ivrea

La battaglia delle arance e gli altri appuntamenti dello storico carnevale di Ivrea sono annullati 

La decisione è della giunta comunale durante la riunione della  quale il sindaco Stefano Sertoli ha elaborato l’ordinanza che  dà attuazione a quanto stabilito dall’unità di crisi regionale che determina la “sospensione di tutti gli eventi e le manifestazioni di ogni genere, all’aperto e al chiuso, che prevedano l’assembramento di persone”. Sabato la battaglia delle arance si è svolta invece  regolarmente, sfidando la paura del coronavirus.

 

(Foto Carole Allamandi)

Coronavirus: chiudono scuole, musei, cinema, Università e Politecnico

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L’Università di Torino, quella del Piemonte Orientale e il Politecnico resteranno  chiusi fino al 2 marzo  a seguito degli sviluppi della vicenda Coronavirus

Chiuse inoltre tutte le scuole di ogni ordine e grado in tutta la regione 

La decisione è stata presa dalla Regione  e dalle autorità scolastiche. Chiuderà anche l’Università del Gusto di Pollenzo oltre a enti educativi come il Conservatorio e l’Accademia Albertina. Stop a tutte le competizioni sportive e alle manifestazioni ed eventi pubblici che prevedano l’assembramento di molte persone. Chiusi i musei e i cinema.

Silvio Viale: “Nessun panico e prevenzione individuale”

Il medico torinese Silvio Viale scrive su Facebook a proposito del caso coronavirus che sta interessando anche Torino e il Piemonte. Ecco il suo intervento

“Sul Covid19 si può tirare in ballo il vecchio adagio di “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”. Che il virus sarebbe arrivato, come ogni anno l’influenza, era inevitabile.

Invece di individuare, controllare ed isolare i viaggiatori provenienti dalle zone endemiche, si è preferito limitarsi a circolari burocratiche, accolte con proverbiale sufficienza, e qualche provvedimento spot, come l’inutile e controproducente blocco dei voli dalla Cina, Hong Kong e Taiwan compresi. Il risultato è che ora abbiamo “untori” sconosciuti e potenziali focolai, che stanno facendo andare “fuori di testa” le autorità competenti. Una cosa è isolare un piccolo comune, alcune migliaia di persone, altra quella di ipotizzare la chiusura di intere città, università e scuole, senza considerare le disastrose conseguenze a catena. La diffusione di virus respiratori è inarrestabile e la prevenzione non può che essere individuale. E’ la stessa dell’influenza, soprattutto lavarsi le mani e aspettare che passi con provvedimenti sintomatici, con la differenza che è meno contagiosa dei più recenti virus influenzali e più virulenta. Come per la punta di un iceberg è possibile che la stragrande maggioranza dei contagiati sia asintomatica, che la trasmissione in questa caso sia difficile, ma non impossibile e che ci si possa confrontare solo con i casi conclamati, sintomatici lievi o gravi. La mortalità per la polmonite interstiziale virale sembra essere di uno su quattro e questo alimenta le preoccupazioni. Il messaggio deve essere “nessun panico, vita normale, prevenzione individuale” con isolamento di chi arriva da zone endemiche. Un problema oggi, però, è che le zone endemiche potrebbero essere in Italia e per questo, bisogna preoccuparsi, non sottovalutare, ma nemmeno esagerare con allarmismi controproducenti”.

Coronavirus: “Vicinanza agli infermieri in prima linea”

Nursing Up, Delli Carri: “Chiediamo alla Regione di garantire la massima sicurezza agli operatori impegnati a fronteggiare l’epidemia”

Riceviamo e pubblichiamo

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Come ampiamente previsto anche il Piemonte ha visto l’arrivo del Coronavirus e del primo contagio a Torino. Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, esprime la sua vicinanza a tutti i colleghi infermieri e professionisti della salute che in queste ore con grandissima abnegazione e grande professionalità stanno affrontando in tutto il Piemonte questa situazione, mettendo tutte le loro capacità e anche il rischio per la loro salute al servizio della comunità e dei pazienti.

Chiediamo nel contempo alla Regione di garantire al personale sanitario tutte le tutele previste dalla legge, di informarlo adeguatamente e di vigilare sulla corretta e tempestiva applicazione dei protocolli messi a punto dal Ministero sulle misure di alto contenimento e sulla loro sicurezza.

Invitiamo poi la popolazione a non cedere al panico, a non sovraffollare i Pronto Soccorso, ma ad affidarsi alle procedure previste per questi casi, unica ed efficace strategia per circoscrivere l’emergenza.

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up chiede che la Regione “Garantisca la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutti gli aspetti connessi con il lavoro, inclusi i rischi riguardanti i gruppi di lavoro esposti a particolari situazioni.

Riceviamo segnalazioni relative a scarsità di materiali e attrezzature anche per proteggere gli operatori di primo soccorso: chiediamo alla Regione di intervenire efficacemente anche in questo campo. Tutelare chi aiuta i pazienti ed è sempre in prima linea è il primo passo per rendere efficace il piano di intervento per arginare il contagio da Coronavirus.

I colleghi infermieri, come sempre, sono pronti per questa difficile prova, a loro va tutta la mia vicinanza per le difficoltà soltanto immaginabili che vanno ad affrontare.

In queste ore deve avere la meglio la serietà e la concretezza, senza allarmismo e senza panico”.

Sporcizia e blatte nel cibo, sequestrato locale

Nei giorni scorsi il personale  della polizia del commissariato Barriera Nizza, coadiuvato da personale della Polizia Municipale Circoscrizione 8 San Salvario, dell’ASL.TO1 – SIAN e S.Pre.S.A.L., ha sequestrato un esercizio commerciale situato in via Nizza 5

La verifica dei locali ha evidenziato da subito numerose carenze in campo igienico-sanitarie ed in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella zona adibita alla lavorazione degli alimenti, è stata riscontrata una diffusa sporcizia. I poliziotti hanno notato la presenza di blatte ed insetti morti. Gli infestanti si aggiravano sotto il frigorifero e nella parte inferiore del bancone. Alla luce dei fatti, tutti gli alimenti venivano posti sotto sequestro per cattivo stato di conservazione. In particolare, venivano sequestrati circa 80 kg di alimenti cotti e crudi tra cui oltre 11 kg di pizza, 32,5 kg di farina di grano, 5 kg di hamburger, 23 kg di impasto per la pizza, 5 kg di verdure miste e 2,5 kg di mozzarella.

L’intero locale presentava violazioni per la precarietà dell’impianto elettrico, potenziale rischio per dipendenti ed avventori del locale. L’esercizio, inoltre, è risultato privo del documento di valutazione dei rischi. La Polizia Municipale ha riscontrato diverse violazioni amministrative e ha sanzionato l’esercizio per oltre 33000 euro. Altri 4000 euro si sanzioni sono state elevate dal personale dell’ASL – SIAN che, alla luce delle carenze igienico sanitarie, ha intimato la chiusura dell’attività fino al completo ripristino degli ambienti. Stesso provvedimento è stato adottato dal ASL.TO1 S.Pre.S.A.L. in relazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per le evidenze riscontrate, Il titolare, cittadino turco di 28 anni, è stato denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato per la cattiva conservazione dei cibi e per la violazione nelle norme in materia di sicurezza. L’unità commerciale è stata sottoposta a sequestro.

Incendio al Caat, automezzi danneggiati

La Direzione del CAAT (Centro Agroalimentare di Torino ), in relazione all’incendio divampato nella notte di venerdì 21 febbraio scorso all’interno della sua sede a Grugliasco, in strada del Portone, ha dichiarato: “In corrispondenza del deposito bancali è scoppiato, nelle prime ore del mattino tra venerdì 21 e sabato 22 febbraio scorso, un incendio all’interno della sede del CAAT. Le procedure previste in questi casi dalla Società hanno funzionato. La vigilanza interna al CAAT ha, infatti, allertato i vigili del fuoco, che sono intervenuti sul posto con due autobotti, congiuntamente ai carabinieri. La Società del Centro Agroalimentare era presente con alcuni funzionari sul posto, che si sono resi attivi nel coordinamento delle operazioni. L’area dell’incendio è stata circoscritta e verso le prime ore dell’alba le fiamme risultavano completamente domate. L’incendio ha provocato il danneggiamento di alcuni automezzi presenti all’interno del CAAT, ma non non ha arrecato alcun danno a persone o aziende di grossisti. La Società ha messo, inoltre, a disposizione degli organi inquirenti tutte le immagini del sistema di videosorveglianza, rendendosi pienamente disponibile nei confronti degli organi inquirenti, nell’ambito delle attività volte ad accertare la natura dei fatti, nonché ad individuare eventuali responsabilità”.

Arrestato pusher con 36 dosi di cocaina in bocca

Nell’ambito dell’attività mirata a contrastare lo spaccio di stupefacenti, nella serata di giovedì 20 febbraio, gli agenti delle pattuglie “Falco” della Squadra Mobile hanno individuato l’appartamento di un pusher più volte notato aggirarsi nei giardini di Via Montanaro

Dopo alcune ore di appostamento, nel momento in cui il quarantatreenne ha aperto la porta per recarsi al “lavoro”, gli investigatori l’hanno bloccato riuscendo a fargli espellere dalla bocca 36 dosi, per oltre 20 grammi di cocaina, pronte per essere smerciate per le vie del quartiere Barriera Milano.

Si tratta di T.S.M., nato a Louga (Senegal) il 01.01.1977, domiciliato a Torino in via Cherubini.

Il senegalese è stato arrestato per possesso di droga e per la detenzione di un bilancino elettronico di precisione e di materiale per il confezionamento di singole dosi, oltre alla somma in contanti di 5080 euro nascosta sotto il materasso, trovata a conclusione della perquisizione domiciliare e sottoposta a sequestro, non risultando altre fonti lecite di reddito in capo al senegalese e, pertanto, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio.

Dell’operazione antidroga è stato subito informato il P.M. dr.ssa Giulia RIZZO, che ha disposto che l’arrestato fosse condotto nel carcere “Lorusso e Cutugno”.

Donna cinese aggredita in centro città: “Hai il virus, vattene”

 Ha fatto denuncia alla  polizia la donna cinese di 40 anni  aggredita da una coppia in via Cernaia, a Torino,  in pieno centro storico, giovedì scorso

La malcapitata, come riportato dal quotidiano La Stampa, è stata apostrofata con le parole: “hai il virus, vattene!”,  ed è stata picchiata tanto da dover ricorrere alle cure in ospedale. La donna dal 1997 vive in città, dove gestisce un bar. Nei giorni scorsi, a Madonna di Campagna una giovane coppia di cinesi era stata aggredita da un paio di ragazzi. La sindaca Chiara  Appendino ha espresso sdegno e condanna per le aggressioni.

Si è dimesso il direttore generale delle Molinette

Ha dato le dimissioni  Silvio Falco, direttore generale della Città della Salute

Le Molinette sono una delle più grandi aziende ospedaliere d’Europa e sono sotto la guida di Falco dal 2018. Le dimissioni sarebbero dovute ai dissensi con l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi in relazione al deficit dell’ospedale.