CRONACA- Pagina 1078

Non gli bastava il reddito di cittadinanza e arrotondava facendo il pusher

Oltre 4000 euro nascosti nel comodino del pusher, denunciata una seconda persona

 

Gli agenti del Commissariato San Secondo, in seguito ad attività info-investigativa finalizzata al contrasto dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un cinquantacinquenne e denunciato all’Autorità Giudiziaria un quarantasettenne, entrambi cittadini italiani con precedenti di Polizia.

Lunedì pomeriggio gli operatori, coadiuvati da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine e da Unità Cinofile, hanno fermato un uomo, classe ’74, alla guida della sua auto in corso Rosselli. Alla richiesta dei documenti gli agenti intuiscono trattarsi del fratello di un individuo già arrestato lo scorso 19 dicembre per essere stato trovato in possesso di 800 grammi di hashish.

L’autovettura dell’uomo, risultato avere precedenti di Polizia per detenzione di sostanza stupefacente, è stata sottoposta a controllo e la perquisizione estesa alla sua abitazione, a Grugliasco, dove grazie al supporto di NAIK, cane antidroga, sono stati rinvenuti quasi 26 grammi di hashish.

Sempre nell’ambito dello stesso controllo è stata ispezionata l’abitazione di un altro cinquantacinquenne, risultato avere contatti con i due fratelli circa la loro attività delittuosa.

Nella camera da letto, nel primo cassetto di un comodino, all’interno di un borsello, sono stati trovati circa 140 grammi di hashish in panetti, uno e mezzo nello specifico. Sempre nel comodino sono stati trovati 4050 euro in contanti e un bilancino di precisione mentre in cucina è stato rinvenuto un coltello con tracce di sostanza stupefacente.

Da accertamenti è emerso come l’uomo, già condannato per due volte per spaccio, fosse beneficiario del reddito di cittadinanza, in quanto privo di un’occupazione lavorativa.

Torino: ruba tre felpe ma viene fermato

Dopo l’arresto scattano anche denuncia e sanzione

Un cittadino rumeno di 21 anni è stato arrestato per furto dagli agenti della Squadra Volante domenica pomeriggio, dopo essere intervenuti in un supermercato cittadino di via Genova. Lo straniero era stato fermato all’interno dell’esercizio dopo essersi impossessato di tre felpe di marca, del valore complessivo di 150 euro, che aveva occultato sotto il proprio giubbotto.

Per eludere la sorveglianza, il ventunenne si era avvicinato alle casse chiedendo il prezzo di una scatola di bicchieri che poi aveva posato. Il giovane, però, non sapeva che i suoi movimenti erano stati osservati da personale del negozio. Vistosi scoperto, il reo aveva spintonato personale di vigilanza dimenandosi una volta raggiunto, reazione che però non gli era valsa la fuga.

A seguito di accertamenti, è poi emerso che l’arrestato aveva a carico un divieto di dimora nel Comune di Torino datato novembre 2020, motivo per il quale è stato denunciato in stato di libertà. Allo stesso tempo, trovandosi fuori dal comune di residenza, è stato sanzionato per le violazioni relative alle norme di contenimento del Covid 19.

Spaccata nella notte in via Nizza

Arrestato l’autore dagli agenti della Squadra Volante

Domenica notte, poco dopo le tre, gli agenti della Squadra Volante scorgono in via Nizza un uomo che, accortosi della loro presenza, si nasconde tra le auto in sosta. Poco dopo, sale su uno di questi veicoli e dopo aver messo in moto si dirige in direzione di corso Spezia. Gli agenti inseguono l’auto che intercettano in via Genova. L’uomo alla guida, un quarantunenne con diversi precedenti di polizia a carico, viene trovato in possesso di numerosi arnesi atti allo scasso. Nell’auto, i poliziotti trovano anche l’inserto di una cassa per la suddivisione dei soldi contenente monete e banconote per oltre 100 euro.

Gli agenti appurano che il denaro era stato prelevato dal quarantunenne all’interno di un negozio di via Nizza nel quale si era introdotto forzando serranda e porta d’ingresso. Per l’uomo, un sorvegliato speciale, scatta l’arresto per furto aggravato e la denuncia per ricettazione per del materiale telefonico e informatico trovato nell’auto e per la violazione della sorveglianza speciale.

Il denaro recuperato è stato poi riconsegnato a responsabile del negozio oggetto del furto.

Mucche a spasso sulla provinciale

Per nulla intimorite dal traffico numerose mucche hanno attraversato la rotonda sulla nuova strada provinciale nei pressi di Rivalta, all’ingresso della tangenziale per Orbassano. Le insolite foto sono state scattate da Massimo Agro’.

In fiamme la storica azienda della trippa di Moncalieri

Distrutti i macchinari  dello storico stabilimento in via Alba a Moncalieri de 
La Tripa ‘d Muncalé

La ditta alimentare fu fondata nel 1895.

Le fiamme sono divampate ieri sera e sul  posto sono giunte più  squadre dei vigili del fuoco.
Il capannone purtroppo è andato distrutto. Una nube di fumo era visibile a chilometri di distanza.

(foto archivio)

Carceri: “Fondi UE contro il sovraffollamento”

“Se non ora quando? Come non pensare di utilizzare parte dei fondi Ue destinati all’Italia per far compiere un salto di qualità alla sanità e all’edilizia penitenziaria?”. Con questo doppio interrogativo il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano ha aperto  la videoconferenza stampa di presentazione del Quinto dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi.

“La raccomandazione, raramente rispettata, di non giungere mai al 100% di posti occupati per far fronte a necessità di spostamenti o di emergenze – ha spiegato – è diventata particolarmente drammatica nel corso della pandemia. Occorre operare affinché l’affollamento, che in alcuni Istituti piemontesi raggiunge anche il 130%, non superi il 98% della disponibilità”.

Il documento, elaborato dal garante regionale in collaborazione con il Coordinamento piemontese dei garanti, verrà indirizzato al capodipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia, al provveditore dell’Amministrazione penitenziaria del Piemonte Pierpaolo D’Andria, al ministro di Giustizia Alfonso Bonafede e ai sottosegretari di Stato Vittorio Ferraresi e Andrea Giorgis.

All’evento sono intervenuti i garanti comunali di Alba Alessandro Prandi, Asti Paola Ferlauto, Biella Sonia Caronni, Cuneo Mario Tretola, Ivrea Paola Perinetto, di Torino Monica Cristina Gallo, di Verbania Silvia Magistrini, che hanno denunciato come gli istituti carcerari siano stati negli anni abbandonati a se stessi e necessitino d’interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria troppo a lungo attesi e non più rimandabili.

“È necessario operare in fretta per adeguare gli ambienti – ha ribadito Mellano – affinché il carcere possa sempre più essere vissuto come un’occasione di recupero, di formazione, di reinserimento nella società per trasformare il tempo della detenzione in un’occasione di riscatto personale e sociale”.

Oltre alle criticità, il Coordinamento piemontese dei garanti ha annunciato una serie di iniziative per il 2021, tra cui l’impegno per la costituzione della Rete nazionale di Case famiglia protette e la realizzazione di una Casa famiglia protetta per mamme detenute con bambini, la terza in Italia.

“Il Dossier presentato e le questioni sollevate – ha concluso il portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali Stefano Anastasia – ben rappresentano la ragion d’essere di una rete di garanti attenta, propositiva e aperta al confronto. Il sovraffollamento è questione annosa. Auspichiamo che il Governo risponda ai nostri appelli perché la pandemia e il fatto che i vaccini non verranno somministrati probabilmente prima della primavera rischiano di congestionare e di portare al collasso le strutture e i loro servizi”.

Polfer, in una settimana 2500 controlli

2 arresti, 5 indagati, 2.504 persone controllate di cui 577 positive in Banca Dati. 286 pattuglie impegnate nelle stazioni e 9 in abiti civili per attività antiborseggio per contrastare i furti in danno dei viaggiatori.

27 i servizi di vigilanza a bordo treno, per un totale di 68 treni presenziati. 11 i servizi lungo linea e 55 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

In concomitanza con il Capodanno 2021, sono stati predisposti mirati servizi di vigilanza nelle principali stazioni ferroviarie e negli scali non presidiati in maniera continuativa dalla Polizia Ferroviaria per garantire la sicurezza di coloro che a vario titolo frequentano gli ambiti ferroviari.

Gli operatori Polfer in servizio in entrambe le regioni hanno partecipato alla giornata di controlli straordinari ‘Operazioni Stazioni Sicure’ disposta dal Servizio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale finalizzata al controllo dei viaggiatori e bagagli al seguito.

 

A Torino nella stazione di Porta Nuova gli agenti Polfer del Settore Operativo hanno denunciato un ventottenne cittadino marocchino per possesso di sostanza stupefacente, tipo hashish.

Il giovane, privo di documenti d’identità, è stato segnalato dal capotreno perché privo del biglietto e di mascherina. All’atto del controllo è risultato irregolare sul territorio nazionale ed è stato trovato in possesso dell’hashish.

Sempre a Torino personale Polfer è intervenuto per sedare una rissa tra due stranieri. Gli agenti hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un trentaquattrenne malese per inottemperanza all’Ordine del Questore di Torino di abbandonare il territorio nazionale e sanzionato amministrativamente un ventiquattrenne guineano per possesso di sostanza stupefacente.

 

Ad Alessandria, durante un servizio di vigilanza a bordo di un treno regionale sulla tratta Torino -Genova, personale Polfer ha denunciato un trentaseienne marocchino destinatario di un decreto di espulsione emesso dalla Questura di Torino lo scorso mese di novembre.  L’uomo, privo di documenti, controllato tramite sistema “SPAID” che consente accertamenti rapidi sull’identità grazie alla rilevazione delle impronte digitali, è risultato inottemperante al provvedimento e pertanto è stato pertanto messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura.

Il sindaco di Carmagnola: “No al deposito di scorie radioattive”

Apprendiamo oggi dagli organi di stampa che Carmagnola è stata inserita, con autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente, tra le proposte di siti per deposito di scorie radioattive.

Comunichiamo che la città di Carmagnola non è stata informata preventivamente e che l’avviso pubblicato indica una proposta di Carta Nazionale di 67 aree potenzialmente idonee sulla base di valutazioni che non condividiamo assolutamente.

Oggi pomeriggio è previsto un tavolo di confronto con la Città Metropolitana per la definizione di una strategia che blocchi questa assurda situazione.

Siamo determinati a dimostrare la NON IDONEITA’ dell’area individuata e a proteggere il territorio carmagnolese ed i suoi abitanti e facciamo appello a tutte le forze politiche, alle associazioni di categoria e a tutti i Cittadini di affiancarci in questa battaglia.

Il Sindaco

Ivana Gaveglio

Cenone di capodanno, trasportano un cassonetto con merce rubata

4000 euro il bottino, Fermati dalla Polizia di Stato per ricettazione

 

E’ la notte di Capodanno, sono da poco passate le 4,30 quando, gli agenti della Squadra Volante notano in corso Giulio Cesare angolo via Palestrina tre ragazzi spingere a mano, con grande fatica, un cassonetto dei rifiuti. Alla vista dei poliziotti i tre mostrano indifferenza, accostano il secchio al marciapiedi e proseguono la “passeggiata”. Alla richiesta di spiegazioni parlano di un gioco; peccato che il tentativo di fuga di uno dei tre ancor più a non convince i poliziotti. Il cassonetto della spazzatura, infatti, è pieno fino all’orlo di prodotti alimentari e per l’igiene personale, tra cui 19 bottiglie di prosecco, diverse casse di birra, oltre 100 scatolette di tonno, diversi cartoni di wurstel, pancetta, salamini, olive e sottaceti, 70 pacchi di caffè, oltre 300 pezzi di flaconi di shampoo e bagnoschiuma e tanto altro.

Gli accertamenti effettuati in zona permettono ai poliziotti di verificare il furto ai danni di un supermercato di corso Palermo. I giovani avevano creato un varco nella recinzione del cortile del punto vendita forzando poi la porta antipanico dell’ingresso di servizio.

L’amministratore della società, constatati gli ammanchi subiti e valutato l’ammontare del furto a circa 4000 mila euro, esprimeva il piacere di devolvere tutto in beneficenza. Gli operatori, presi contatti con il parroco di una chiesa di zona, gli consegnavano tutta la merce recuperata.

I tre ragazzi, tutti cittadini marocchini – con precedenti di Polizia relativi a delitti contro il patrimonio commessi in diversi parti di Italia, compreso un precedente per falso in atto pubblico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – di età compresa tra i 30 e  i 33 anni, sono stati fermati per ricettazione.

A Rivalta aperti i nuovi ambulatori

L’ex biblioteca di piazza Martiri ospita gli studi dei medici della Medicina di Gruppo di Rivalta. Sono stati loro i primi, ieri mattina, dopo il taglio del nastro, a entrare nei rinnovati locali della struttura destinata a accogliere ambulatori e servizi di medicina territoriale.


Si sono infatti conclusi nelle ultime settimane del 2020 i lavori di ristrutturazione e collaudo dello storico palazzo che, negli anni, è stato prima Municipio e poi sede della biblioteca “Silvio Grimaldi”.
Per la ristrutturazione dell’immobile, di proprietà comunale, la Città di Rivalta ha messo a disposizione 400mila €. Il cantiere aveva aperto i battenti il 15 aprile del 2019, dopo che la Regione Piemonte aveva approvato il progetto presentato dalla Città di Rivalta e dall’Asl TO3. A realizzare l’intervento di ristrutturazione la Mar.Sal Restauri srl di Napoli.
Il progetto, che proprio in questi giorni inzia a prendere forma, punta a racchiudere in un unico luogo più attività: oltre alla medicina di base con 8 medici di medicina generale, il palazzo potrà ospitare ambulatori specialistici e infermieristici, oltre agli sportelli per le funzioni amministrative, dal ritiro dei referti alle prenotazioni.
L’intento della Città è infatti quello di mettere a disposizione della comunità una struttura rinnovata e all’avanguardia, in grado di rispondere alle necessità di salute pubblica, accessibile a tutti, radicata nel territorio e vicina ai cittadini. Un percorso che Rivalta ha intrapreso ancor prima che la pandemia di Coronavirus rendesse evidenti i rischi di una sanità frammentata e priva di vero coordinamento e che vede ora il compimento di un primo e importante passo.
Anche per questo, nelle prossime settimane, come da intese con l’Azienda Sanitaria Locale, verranno trasferiti in piazza Martiri servizi e prestazioni che l’Asl To3 attualemente eroga nei locali ospitati nella palazzina adiacente al Palazzo Comunale in via Balma 3.
«La nostra Casa della Salute è il primo passo di un grande progetto ed è partita ben prima dell’emergenza Coronavirus: purtroppo gli eventi di questi ultimi mesi hanno reso ancor più evidente che occorre investire e investire bene sulla medicina del territorio» ha detto il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero.
«La Città di Rivalta – ha aggiunto ancora de Ruggiero – finalmente mette a disposizone di tutti i cittadini un’infrastruttura che saprà essere al servizio della comunità, un luogo dedicato alla salute, alla prevenzione, alla cura. È il nostro contributo come Comune e ci auguriamo che l’ASL e la Regione Piemonte accolgano favorevolmente la nostra iniziativa e investano risorse e personale al servizio di tutti».
«Vogliamo prima di tutto ringraziare la Città di Rivalta per aver messo a disposizione di tutti questi nuovi locali» ha detto a nome della medicina di Gruppo di Rivalta il dottor Corrado Lovato. «Qui sarà possibile per noi svolgere al meglio il nostro lavoro, rendendo così ancor più efficace l’esperienza della Medicina di Gruppo che da molti anni opera sul territorio, lavorando sempre più in sinergia con la Città e con l’Azienda Sanitaria. Ci auguriamo che proprio lAsl integri le prestazioni ambulatoriali con ulteriori servizi, per realizzare compiutamente una “medicina di territorio” da cui ormai non si può più prescindere».