CRONACA- Pagina 1077

Piemonte pronto a riaprire i confini

I dati  sul Piemonte “sono assolutamente positivi e ci spingono a riaprire i confini regionali dalla prossima settimana”.

Così Fabrizio Ricca, assessore  regionale alla Sicurezza, che aggiunge: “I dati in nostro possesso  ci tranquillizzano sul poter fare uscire i piemontesi e ci danno forza per il futuro”

Il sindaco di Chieri: “Dopo 3000 morti la priorità non può essere la birretta”

Pubblichiamo la lettera aperta del Sindaco ai cittadini chieresi

 

Abbiamo ritenuto opportuno adottare un’Ordinanza che pone alcuni limiti al consumo e alla vendita di bevande alcoliche. Non si tratta di un provvedimento ‘protezionistico’,  né alla base c’è una visione moralistica volta a stigmatizzare alcune abitudini soprattutto giovanili. Tanto meno si vogliono creare ulteriori difficoltà agli esercenti duramente provati da questi mesi di lockdown e dalle complesse misure di sicurezza che è necessario adottare in questa fase.

Tuttavia, negli ultimi giorni – e non solo nelle zone della movida torinese o in occasione del passaggio delle Frecce tricolori – abbiamo assistito ad assembramenti che sono tuttora vietati e a comportamenti irresponsabili. Vediamo un’euforia da post-lockdown che rischia di essere “contagiosa”, nel senso letterale del termine.

Sono convinto che nella Fase2 ciò che davvero conti sia il buon senso dei cittadini più che gli ordini e le sanzioni degli amministratori. Ma laddove si registra poco buon senso, tocca a chi amministra intervenire e provvedere. Come disse De Gaulle in una celebre frase, sarebbe troppo ambizioso sperare nella scomparsa degli ‘irresponsabili’ (ma lui usò un altro termine), da qui il compito ingrato dell’Autorità che deve fare in modo che gli ‘irresponsabili’ non facciano danni.

Innanzitutto, a NESSUNO VIENE IMPEDITO di bere alcolici all’interno di bar e locali, nei dehors o seduti ad un tavolino e a NESSUNO VIENE IMPEDITO di acquistare alcolici, se non nell’orario che va dalle 21 alle 7, il che non pare proprio essere un sacrificio insopportabile.

Quindi: possiamo farci la birretta con gli amici ma nel rispetto di alcuni limiti.

Adottare questi limiti e divieti mi è parso un atto dovuto ai 3mila piemontesi e più di 30mila italiani morti a causa del Covid19. Un atto di rispetto verso le famiglie che li piangono. Sono i nostri caduti, e come comunità dobbiamo non solo ricordarli ma fare tutto ciò che è necessario perché altre donne e altri uomini non si ammalino, non debbano essere intubati in un letto di terapia intensiva, non debbano morire da soli.

L’obiettivo dell’Ordinanza è quindi chiaro e semplice: bevi ma non fare assembramenti. Non puoi bere con gli amici per strada, non puoi stazionare nei pressi dei locali, non puoi trasformare parchi e giardini in improvvisati drink bar.

Sappiamo che Chieri non è san Salvario o Piazza Vittorio, ma conosciamo bene le criticità del nostro territorio. Senza scopi punitivi, abbiano fissato dei  divieti al solo scopo di scongiurare gli assembramenti a tutela della salute pubblica.

Se buon senso e responsabilità prevarranno, basterà un attimo per revocare l’Ordinanza. Lo stesso attimo che basta al virus per contagiarci e contagiare le persone che frequentiamo.

 

Alessandro Sicchiero

I lavoratori del Regio vogliono tornare a teatro

Riceviamo e pubblichiamo / Le Rsu del Teatro Regio e le OO. SS. di Torino non intendono entrare nel merito dell’indagine relativa all’inchiesta per presunta corruzione che vede indagato l’ex sovrintendente William Graziosi, sulla quale farà luce la magistratura.

I rappresentanti intendono esprimere unitariamente la volontà delle lavoratrici e dei lavoratori di convogliare tutte le energie verso un imminente rientro al lavoro e ripresa della produzione; tornare a cantare, a suonare, a fare teatro, ad assolvere gli scopi per cui il Teatro Regio esiste, rispondendo alla vocazione democratica e costituzionale della musica.

Inoltre, in questo momento difficile che vede la maggior parte dei dipendenti del Teatro sospesi dalle attività da oltre due mesi, con il contratto nazionale scaduto da quasi 15 anni e con gravi carenze occupazionali, le RSU del Teatro Regio di Torino e le OO. SS. si appellano al Comune, alla Regione e ai Soci Fondatori affinché i lavoratori non debbano essere vittime di cattive gestioni passate o future, né di scelte politiche incuranti delle funzioni e delle peculiarità delle istituzioni culturali.

Le OO. SS. territoriali e Le RSU del Teatro Regio di Torino 

35 anni fa la strage dell’Heysel

Oggi è il 35° anniversario dalla strage dell’Heysel. A pochi istanti dall’inizio della finale Juventus-Liverpool di Coppa dei Campioni che si tenne allo stadio Heysel di Bruxelles, nel 1985,  morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600.

La causa fu il  crollo di un muro per il troppo peso della folla, dopo che si era scatenata una zuffa  per la violenza degli hooligans.

“In 35 anni non abbiamo dimenticato neanche una delle 39 vittime della terribile notte che ha cambiato per sempre il calcio”

Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ricorda la tragedia del 1985. “Alle loro famiglie – aggiunge Appendino – mando l’abbraccio di tutta Torino”.

Scriva la Juventus  sul suo sito: “La parola Heysel è una di quelle che mai e poi mai potremo dimenticare. In memoriam 29-05-8”.

Fiammata ustiona gravemente bimbo di 10 anni

Un’improvvisa fiammata lo ha ustionato su tutto il corpo. Ora il bambino di 10 anni è in gravi condizioni in coma farmacologico all’ospedale Regina Margherita.

L’incidente è avvenuto ieri sera, quando il ragazzino, nella sua casa di Collegno, stava provando un esperimento di scienze. Non è ancora chiaro come si siano sviluppate le fiamme che lo hanno ustionato al 60 per cento. la mamma ha chiamato i soccorsi che lo hanno trasferito in ospedale dove è stato operato. Dovrà subire probabilmente un nuovo intervento in giornata.

Pensionato senza mascherina in visita alla tomba della moglie multato di 400 euro

L’ordinanza del sindaco dì Moncalieri prevede che si debba entrare  al cimitero già con la mascherina che deve essere indossato durante tutto il tempo.

È’ costata 400 euro di multa l’inosservanza della norma da parte di un settantenne che è andato a far visita alla tomba della moglie al cimitero comunale. Una sanzione che farà discutere, anche se le regole valgono per tutti.

Torna in cella Gabriele, condannato per l’uccisione dell’insegnante

E’ tornato in carcere Gabriele De Filippi, il giovane  condannato a 30 anni in Cassazione  per l’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante del Canavese scomparsa il 13 gennaio 2016, da lui truffata  e ritrovata morta un mese dopo.

De Filippi era uscito dalle  Vallette poichè era risultato positivo al Coronavirus i primi di aprile, per decisione del Tribunale di Sorveglianza di Torino. E’ di ieri la decisione di riportarlo in carcere, dopo  che è risultato negativo ai due tamponi. I carabinieri  lo hanno condotto in prigione.

Giocattoli per i bimbi del Regina Margherita

28 e 29 maggio 2020: Giornata mondiale del Gioco 

In occasione della Giornata mondiale del Gioco 2020, durante le giornate del 28 e 29 maggio 2020, presso il punto accoglienza atrio principale dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (piazza Polonia 94) vengono dedicate due mattinate alla consegna di giocattoli per i piccoli pazienti. Per il Regina Margherita è importante mantenere viva la fiamma dell’accoglienza ed i principi di umanizzazione. Il gioco è utile per la salute mentale e lo sviluppo emotivo dei bimbi. Il gioco è immaginazione e nello stesso tempo realtà ed aiuta i bambini e gli adolescenti ad esprimere sentimenti, ansie, paure e fantasie. Insomma ha un ruolo importante nel processo di cura. Buon gioco a tutti, grandi e piccini.

Sequestrata amnèsia, la marijuana al sapore di eroina

 I carabinieri della Compagnia di Susa hanno arrestato un italiano di 40 anni, residente a Sant’Antonino di Susa (To), per possesso di droga.

È stato fermato in macchina durante un controllo stradale ed è stato trovato in possesso di 1 etto di amnèsia, una potentissima variante della marijuana che crea rapida dipendenza e pericolose amnesie. Amnèsia, è una potentissima variante della marijuana ottenuta spruzzandola con metadone, eroina e sostanze chimiche per potenziarne l’effetto psicotropo. Nell’abitrazione del 40enne, i carabinieri hanno trovato altri 8 etti di droga, tra hashish e marijuana, oltre a bilancini e materiale per il confezionamento della sostanza.
I carabinieri stanno verificando sia la provenienza che la destinazione della nuova droga

Aggredisce e minaccia i Finanzieri. Denunciato pregiudicato

È accaduto la scorsa serata in Corso Corsica nel capoluogo, quando una pattuglia della Guardia di Finanza di Torino, impegnata nei consueti controlli di prevenzione generale, ferma, nei pressi di un parco, un gruppetto di ragazzi per un controllo.

Uno di questi, senza un apparente motivo, si “distingue” fin da subito per tutta una serie di epiteti e minacce rivolte ai Finanzieri.

    

Il giovane, sempre più esagitato e sprovvisto di documenti, aggredisce a spintoni e calci l’equipaggio del Gruppo Pronto Impiego Torino che a quel punto supportato da altre pattuglie nel frattempo intervenute, non senza fatica, porta il terzetto in caserma.

 

Dalle tasche del giovane più esagitato escono sostanze stupefacenti e alcuni documenti risultati rubati giorni prima ed ora oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti. Anche negli uffici del comando il ragazzo non demorde, tentando più volte di aggredire i finanzieri prima di venire definitamente immobilizzato.

 

Poco dopo, presso l’abitazione del giovane, gli inquirenti rinvengono, oltre a tutta “l’attrezzatura” necessaria per organizzare un perfetto spaccio di droga, ulteriori sostanze stupefacenti, un coltello da guerra ed alcune targhe d’auto per le quali l’indagato non è riuscito a fornire alcuna spiegazione circa il possesso.

 

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, ha collezionato una lunga sfilza di denunce: resistenza, ricettazione, oltraggio a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti, i reati di cui dovrà rispondere.