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Scoperto outlet del rubato, carabinieri denunciano tre persone

A Candia i carabinieri hanno individuato un outlet del rubato gestito da tre italiani che sono stati denunciati. All’interno di una magazzino i carabinieri hanno trovato capi d’ abbigliamento di marca rubati, per un valore di oltre 12.000 €.

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A Torino, i carabinieri della compagnia di Venaria hanno denunciato sei cittadini nigeriani, residenti in Corso Vercelli 87 a Torino, per furto aggravato di energia elettrica. L’attività è stata eseguita in collaborazione con personale della società Iren che aveva notato una discrepanza tra consumi effettivi e numero di Kw pagati.

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Nell’ambito della stessa operazione carabinieri hanno individuato un pusher a San Benigno Canavese. Un ragazzo di 19 anni che è stato trovato in possesso di oltre 15 g di marijuana.

Baruffa in discoteca, licenza sospesa

Personale della Divisione PAS della Polizia di Stato ha notificato al titolare di una discoteca ubicata in via Stradella 10/D, il provvedimento di sospensione della licenza per giorni 30 emesso dal Questore di Torino, con contestuale chiusura dell’esercizio

Sabato scorso, gli agenti della Divisione PAS hanno effettuato un controllo amministrativo nella discoteca. Dopo la verifica delle autorizzazioni, i poliziotti hanno appurato che il palco presente nella sala da ballo era colmo di persone che ballavano e bevevano sebbene fosse interdetto al pubblico

Stante la situazione di pericolosità, i poliziotti sono saliti sul palco per eliminare il rischio. Qui, però, sono stati aggrediti da alcune persone, parte delle quali in stato di ebbrezza. Uno di questi ha aizzato i suoi sodali contro gli operatori fino a costringere questi ultimi ad abbandonare il palco. Un gruppo di cittadini stranieri ha inveito contro i poliziotti, spintonandoli e lanciando nei loro confronti bicchieri pieni di bevande. Tale situazione ha costretto i poliziotti ad interrompere il controllo e ad uscire dal locale.

A seguito di cò, il titolare del locale è stato denunciato per non aver predisposto un sistema di controllo in tempo reale delle persone presenti nel locale. Lo stesso è stato sanzionato per le inosservanze relative alle prescrizioni sulla sicurezza antincendio.Già lo scorso 20 gennaio le Forze dell’Ordine erano intervenute presso la discoteca per la segnalazione di un litigio tra due avventori, degenerato in uno scontro fisico tra le parti a seguito del quale entrambe avevano fatto ricorso alle cure mediche.Alla discoteca, inoltre, era già stata sospesa la licenza nell’ottobre del 2018.Alla luce dei fatti narrati e considerato che il locale continua a incidere sulla quiete e sicurezza pubblica, creando turbamento al normale svolgimento dell’attività collettiva, il Questore ha emesso un provvedimento di chiusura per l’esercizio.

Un plauso agli uomini e alle donne dell’emergenza sanitaria

A poche ore dalla conclusione dell’operazione di emergenza sanitaria che ha consentito il rientro a casa dei componenti della comitiva astigiana alloggiata nell’albergo di Alassio esposto al contagio del “coronavirus covid19”, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi ha ringraziato tutti gli operatori che hanno collaborato

Tra loro il personale sanitario, gli elicotteristi del 118 piemontese, il personale della Croce Rossa, compresi i volontari e tutte le forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza, in particolare il maggiore dei Carabinieri, Massimo Ferrari.

Fondamentale è stato il supporto del Dipartimento di Emergenza 118, che doveva intervenire con somma urgenza per separare le persone positive al test da quelle negative, evitando che queste ultime si contagiassero, considerato che erano tutte ospitate nello stesso hotel.

Grazie all’utilizzo dell’elicottero, in poco meno di un’ora i sanitari si sono trovati sul posto, mentre da Genova stavano arrivando i risultati dei test. Sono quindi entrati nell’hotel e hanno diviso le persone, indirizzato le 24 positive su un mezzo e le restanti 8 negative su un altro.

Un grazie particolare è stato espresso dall’assessore alla Sanità al direttore dell’elisoccorso, dott. Roberto Vacca, che ha perfettamente diretto le operazioni sanitarie e ha consentito all’assessore di essere presente da subito sul posto per coordinare le operazioni di rientro, in costante collegamento con l’unità di crisi a Torino.

Finte case vacanze, denunciato truffatore seriale

Aveva inserito su internet un annuncio con il quale proponeva l’affitto di una “casa fantasma” a Sestriere (TO). Annuncio con tanto di fotografie e dettagli per recarsi sulle piste. Un 40enne residente a Napoli è stato scoperto e denunciato dai carabinieri della Compagnia di Susa che hanno individuato il responsabile di un raggiro avvenuto ai danni di alcuni turisti toscani.

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di appurare che l’uomo, dopo aver inserito un falso annuncio su internet, aveva richiesto all’ignaro turista una caparra di 500 euro. Dopo aver ricevuto i soldi su un conto corrente intestato ad un prestanome, aveva fatto perdere le sue tracce, oltre a ritirare immediatamente dal sito internet l’annuncio della casa fantasma.

Le indagini hanno permesso di appurare che lo stesso truffatore aveva inserito altri annunci anche in altre località per affittare fittizi appartamenti in zone di mare dell’Emilia Romagna, della Liguria e della Toscana.

I casi di coronavirus derivano dal focolaio lombardo, niente zona rossa in Piemonte

In Piemonte aumenta il numero delle persone contagiate dal Coronavirus – al momento se ne registrano una quindicina, più le oltre venti in arrivo ad Asti dall’albergo di Alassio – le nuove positività devono però essere ancora essere esaminate  dall’Istituto Superiore di Sanità per essere convalidate

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi afferma: “siamo certi che tutti i nuovi contagi siano riconducibili al focolaio lombardo e spero che questo ci permetta misure meno restrittive.

In ogni caso escludo una zona rossa astigiana, perché non esiste un focolaio piemontese”.

Nursing Up: cordoglio per la scomparsa di Luca Benci

Delli Carri: “Era un faro per tutti i professionisti della salute. Da oggi la sanità della nostra nazione è un po’ più povera”

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie del Piemonte e della Val d’Aosta con il segretario Claudio Delli Carri, tutti i dirigenti e gli iscritti, esprime il suo commosso cordoglio per l’improvvisa e dolora scomparsa del grande giurista, esperto di diritto sanitario, ma soprattutto infermiere, Luca Benci.

Benci è stato un uomo che ha donato tantissimo alla sanità del nostro Paese, membro del Consiglio superiore della Sanità, laureato in Giurisprudenza, grandissimo esperto delle leggi che normano le professioni sanitarie, con i suoi scritti ha contribuito in modo determinante all’evoluzione delle professioni nel nostro ambito. Le sue acute analisi, la sua capacità non comune di individuare e dipanare i gangli più complessi della contorta normativa italiana, erano un faro per tutti noi infermieri e professionisti della salute. Non si contano i suoi interventi, gli articoli e i libri, i saggi, che ha pubblicato. Materiale che oggi è patrimonio fondamentale della formazione professionale nella sanità. Ci mancheranno le sue parole, il suo arguto eloquio e la capacità di spiegare in parole semplicissime i passaggi più complessi.

Alla famiglia e ai cari di Luca Benci vanno le nostre più sentite condoglianze e una grande abbraccio.

La cultura sanitaria del nostro Paese da oggi è, davvero, un po’ più povera.

Nuovi arresti per droga

Pusher nel mirino della Squadra Mobile: prosegue l’attività volta al contrasto dell’illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti

Mercoledì 26 febbraio, gli agenti delle pattuglie “Falco” hanno individuato due appartamenti utilizzati dai pusher per occultare e confezionare dosi di droga.

In particolare, in Via Don Bosco, in un appartamento al terzo piano sono stati tratti in arresto due cittadini stranieri provenienti dal Gambia:

  • A., nato nel 1995, titolare di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Torino;
  • O., nato nel 1995, titolare di permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Lucca.

I due, a seguito della perquisizione domiciliare finalizzata alla ricerca di stupefacenti, sono stati trovati in possesso di 15 involucri contenenti 200 grammi circa di marijuana e due buste più grosse, contenenti ulteriori 500 grammi circa di marijuana.

Nel corso della perquisizione sono stati anche sequestrati un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e la somma in contanti di 1045 euro in banconote di vario taglio.

Contestualmente, altri operatori dei “Falchi” facevano irruzione in un appartamento in Via Cigna 77 dove, al termine della perquisizione domiciliare, traevano in arresto:

  • L., nato in Senegal nel 1989, sedicente, pluripregiudicato e irregolare sul territorio nazionale.

Questi, all’atto dell’irruzione degli operatori nell’alloggio, riusciva a liberarsi di un discreto quantitativo di cocaina che aveva in un sacchetto aperto sul tavolo, lanciandolo nel water; gli agenti riuscivano comunque a recuperare 23 dosi di cocaina già confezionate, oltre a tutto il materiale per la preparazione delle dosi (rotoli di cellophane, forbici, bilancino elettronico) nonché la somma in contanti di 2050 euro.

Il P.M., dr. Roberto FURLAN, ha disposto il trasferimento degli arrestati in carcere.

Coronavirus, verso la fine dell’odissea per i 32 Astigiani in hotel ad Alassio

Il governatore della Regione Alberto Cirio  e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi stanno coordinando il rientro degli Astigiani da Alassio, mentre l’assessore alla Sanità Luigi Icardi si è recato in Liguria in elicottero per sincerarsi di persona delle condizioni fisiche dei 32 ospiti del Bel Sit.

I pullman che porteranno gli Astigiani a casa dopo l’esito dei tamponi sono già partiti da Torino grazie alla prontezza del sistema di protezione civile e della Croce Rossa. L’assessore alla Protezione civile sottolinea la tempestività di questo intervento, che mette al primo posto la sicurezza per garantire agli Astigiani un rientro e un decorso sicuri dei prossimi 14 giorni previsti in isolamento domiciliare.

Questa mattina l’Assessore si è recato a Settimo Torinese per sincerarsi che le operazioni di partenza dei pullman si svolgessero nei tempi e nei modi previsti in modo che tutti gli Astigiani possano tornare a casa.

La Croce Rossa si è immediatamente attivata e, grazie ai volontari, in pochi minuti i pullman sono stati pronti a partire congli infermieri già a bordo per assicurare la corretta accoglienza degli ospiti che risultano negativi al tampone. Con i pullmanpartono anche le ambulanze per accogliere eventuali soggetti positivi. L’Assessore segue da vicino l’evolvere della situazione con l’augurio che l’odissea dei 32 Astigiani possa finire presto.

 

Ufficio stampa Regione Piemonte / foto archivio

Rivoli, i carabinieri fermano piromane

 I Carabinieri della Stazione di Rivoli hanno fermato un 20enne di Rivoli, incensurato, che è indiziato di aver incendiato 4 veicoli parcheggiati in strada, nel quartiere Cascine Vica, nelle notti del 9 e 22 febbraio scorsi

I Carabinieri hanno individuato, ma non identificato, il piromane grazie anche alle registrazioni dei filmati di alcune telecamere private.

Una pattuglia ha riconosciuto il giovane che si aggirava di giorno a piedi per le vie di Rivoli e che presentava, sia nei tratti somatici che nell’abbigliamento, delle forti somiglianze con la persona da ricercare. Durante le operazioni di identificazione i carabinieri non hanno più avuto alcun dubbio: il giovane rintracciato indossava le stesse scarpe riprese dai filmati esaminati, recanti, per giunta tracce di fuliggine e bruciature compatibili con gli episodi incendiari oggetto di indagine. A casa i militari hanno trovato e sequestrato gli indumenti che il 20enne ha indossato in occasione di altri episodi per i quali è indiziato.

Alla fine degli accertamenti i militari hanno sottoposto a fermo l’incendiario, contestandogli gli incendi che venivano commessi con un modus operandi piuttosto ricorrente. Il piromane, infatti, con un accendino utilizzava il contenuto dei cassonetti della spazzatura come inneschi per bruciare le macchine parcheggiate nelle vicinanze.

Il 20enne, innanzi alle contestazioni dei Carabinieri, ha negato ogni addebito, salvo poi ammettere tutto in sede di giudizio di convalida che si è svolto nella mattinata odierna presso il Tribunale di Torino.

Il Giudice oltre a convalidare il fermo legittimamente eseguito dai Carabinieri della Stazione di Rivoli, valutati i gravi indizi di colpevolezza in capo al giovane, ha ritenuto di applicargli la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le indagini che hanno portato all’odierno risultato erano scattate in seguito agli episodi incendiari che avevano afflitto il quartiere Cascine Vica di Rivoli a partire dal mese di novembre 2019, episodi sui quali i militari dell’Arma continuano ad indagare per verificare la riconducibilità degli stessi al 20enne.

I casi positivi attendono conferma dall’Istituto superiore di sanità

I casi di positività al coronavirus in Piemonte sono al momento 11 in tutto. Uno di questi è confermato e 10, dopo il primo test positivo,  sono  in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità

Lo comunica la Regione Piemonte. Fanno parte dell’elenco le cinque persone  del gruppo di astigiani ospitati in un hotel ad Alassio dal 4 al 18 febbraio. Degli undici, sette sono ospedalizzati non in terapia intensiva (1 a Torino, 3 ad Asti e 3 Novara) mentre quattro sono in isolamento fiduciario domiciliare.