CRONACA- Pagina 1071

Chiuso pizza-kebab: trovate blatte e irregolarità

Personale del Commissariato Barriera Nizza, nel contesto di un servizio volto alla verifica dei titoli autorizzativi e delle norme che regolano i pubblici esercizi, ha effettuato un controllo insieme ad  Agenti dell’VIII Comando San Salvario/Borgo Po/Cavoretto della Polizia Municipale di Torino  e dell’ASLTO1- SIAN in una pizzeria Kebab di corso Vittorio Emanuele gestita da un cittadino turco
Ispezionando i locali è stata riscontrata la presenza di blatte vive e morte, una diffusa sporcizia e disordine nella lavorazione. E’ inoltre emerso abbigliamento non adeguato del personale, la mancanza dell’alcoltest e delle tabelle alcolemiche, mancata esposizione dell’autorizzazione alla somministrazione, mancata  iscrizione al CO.N.O.E, la mancanza della certificazione di conformità della canna fumaria e del manuale haccp, congelatore privo di lettura della temperatura, mancanza di barriere antinsetti, alimenti privi di rintracciabilità.
Il locale è stato chiuso sino al ripristino delle condizioni d’igiene previste dalla normativa.  Oltre 42 chilogrammi di alimenti in cattivo stato di conservazione sono stati posti sotto sequestro. Elevate sanzioni per oltre 24000 €.

Interravano illecitamente rifiuti speciali: quattro denunciati

 Avevano affittato 10.000 metri quadri di terreno a Pralormo per sversare e interrare rifiuti pericolosi all’interno di un fosso appositamente scavato

Quattro persone, tre italiani e un egiziano, sono stati sorpresi dai carabinieri della stazione di Poirino mentre sotterravo nel terreno ferro plastica e altri materiali ferrosi proveniente da una ditta della provincia di Cuneo. Tra i denunciati anche il titolare della ditta. Sono stati denunciati per deposito incontrollato di rifiuti.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Torino e il nucleo NBC per escludere interramento di materiale radioattivo.   È stato svolto inoltre un accurato sopralluogo con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

Il terreno è stato sequestrato così come 1 bilico cassonato, 1 macchina escavatrice e 1 macchina operatrice livellatrice utilizzati per il trasporto e l’interramento dei rifiuti.

 

(foto archivio)

Coronavirus, 552 positivi in Piemonte di cui 77 ricoveri in terapia intensiva

Dalla Regione Piemonte / BOLLETTINO CONTAGI ore 18.30

In Piemonte le persone risultate positive al “Coronavirus Covid-19” sono al momento 552.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 169 a Torino, 68 ad Asti, 124 ad Alessandria, 39 a Biella, 20 a Cuneo, 31 a Novara, 25 a Vercelli  e 18 nel Verbano-Cusio-Ossola. I casi positivi provenienti da fuori regione sono 20, mentre 38 sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoveri in terapia intensiva sono 77, in altri reparti 368, in isolamento domiciliare 87.  I decessi sono 20.

La difformità del dato dei deceduti positivi, rispetto a quello comunicato ieri, è dovuta all’esito del riscontro autoptico e alla verifica specifica, eseguiti sull’uomo di 57 anni deceduto all’ospedale di Asti, risultato negativo al test del Covid19, anziché positivo.

Rispetto ai dati diffusi ieri, si rileva che, a seguito di riscontro autoptico e verifica specifica, l’uomo di 57 anni deceduto all’ospedale di Asti, contrariamente a quanto comunicato, è risultato negativo al test del Covid19.

Scontro mortale, vittima un motociclista

Oggi pomeriggio incidente mortale alle porte di Leinì, in via Torino

In uno scontro tra una moto Honda CBR 600, un furgone e una Fiat Panda ha perso la vita il motociclista che è stato sbalzato sull’asfalto, ed è  morto sul colpo.

La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia municipale, la strada è stata chiusa per alcune ore.

Ecco le prime denunce per la violazione del decreto

Non tardano ad arrivare le prime denunce per la violazione delle disposizioni del DPCM del 9 Marzo che stabilisce le misure per il contenimento del Virus CoVid-19

Questa notte, alle ore 2.30, un cittadino rumeno è stato sorpreso fuori casa, da una pattuglia della Squadra Volante, senza valido motivo. L’uomo, trentenne, si trovava all’angolo in via Ormea/via Cellini

Alla richiesta degli agenti della motivazione per cui stesse violando l’obbligo di rimanere a casa l’uomo è apparso molto imbarazzato; infatti, non se la sentiva di ammettere che si trovava a quell’angolo in quanto in cerca di una prostituta. Per l’uomo, che ha contravvenuto senza fondato motivo alle disposizioni previste nel Decreto, è scattata la denuncia per inosservanza dei Provvedimenti dell’Autorità.

 

Poco prima, due cittadini italiani di 38 e 45 anni, in una centralissima via Garibaldi deserta, si introducono all’interno del negozio Lush dopo averne rotto la vetrata a calci. L’arrivo di una Volante del Comm.to Centro li disturberà e impedirà la piena consumazione del furto. Si tratta di due cittadini italiani con numerosissimi precedenti di polizia; i due, oltre ad essere arrestati per tentato furto aggravato in concorso, sono anche stati denunciati per l’inosservanza dei provvedimenti di cui al DPCM emanato il 9 Marzo u.s.

 

Coronavirus, le nuove regole da seguire

Dall’ufficio stampa del Consiglio regionale / Il Presidente del Consiglio ha firmato il Dpcm 9 marzo 2020 che ha introdotto nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale

È vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e sono da evitare gli spostamenti se non per comprovati motivi di lavoro, necessità o urgenze sanitarie.

Alcune risposte alle domande più comuni:

  • Posso andare dai parenti? Non è uno spostamento necessario. Bisogna stare il più possibile nella propria abitazione per evitare il contagio.
  • Posso fare la spesa? Sì, una persona per famiglia, rispettando la distanza di un metro dagli altri clienti ed evitando contatti.
  • Posso uscire a fare una passeggiata coi bambini? Sì, ma in posti dove non c’è assembramento e mantenendo le distanze. Non è vietato uscire, ma occorre evitare contatti con chi non vive nello stesso nucleo familiare.
  • Posso andare ad assistere i miei cari non autosufficienti? Questa è una condizione di necessità, quindi sì. Ricordiamo però che gli anziani sono i più fragili al Coronavirus, quindi se possibile è meglio evitare.
  • Bar, gelaterie, ristoranti? Possono aprire dalle 6.00 alle 18.00, rispettando la distanza di un metro tra i clienti.
  • Medie e grandi superfici di vendita? Chiuse nei giorni festivi e prefestivi, tranne gli alimentari.
  • Chi deve assolutamente stare in casa? Anziani e persone immunodepresse o con patologie.
  • Farmacie e Parafarmacie? Aperte.
  • Asili, scuole e Università? Chiuse fino al 3 Aprile.
  • Riunioni, convegni, eventi, manifestazioni? Vietati.
  • Pub, cinema, palestre, piscine, discoteche, musei, biblioteca? Chiusi.
  • Uffici Comunali? Quasi tutti i servizi sono fruibili on line. Sono garantiti i servizi essenziali e urgenti.
  • Se ho la febbre? Sopra i 37.5C° chiamare il medico di base, stando in casa e NON andare al pronto soccorso.
  • Posso andare in altri comuni? Assolutamente NO, salvo situazioni di necessità.
  • Posso muovermi per motivi di salute? Sì sempre.
  • Posso spostarmi per lavoro anche in un altro comune? Sì, gli spostamenti per motivi lavorativi sono consentiti. È bene avere con se l’autocertificazione.ALTRE DISPOSIZIONI
  • Chiusura impianti sciistici, palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere, culturali, sociali, ricreativi.
  • Sospensione attività cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, discoteche.
  • Sospensione di manifestazioni, eventi culturali, sportivi, religiosi, fieristici, pubblici e/o privati.
  • Sospese le procedure concorsuali.

Corriere della droga arrestato durante il controllo stradale “antivirus”

I Carabinieri sequestrano 16 kg di marijuana per un valore complessivo al dettaglio di oltre 300 mila euro

Durante i posti di controllo predisposti in tutta la provincia e Torino per verificare il rispetto delle direttive su restrizione mobilità,   i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno fermato in Corso Botticelli un italiano di 28 anni di Mappano (To).

Nel bagagliaio e tra i sedili posteriori della macchina sono stati sequestrati 13 sacchi termosaldati contenenti infiorescenze di marijuana, € 620 in contanti e la disponibilità di un manganello telescopico. La perquisizione domiciliare dell’abitazione di residenza ha consentito di rinvenire ulteriori 3 sacchi della medesima sostanza per un totale di circa 16 kg e bilancino di precisione. Sostanza sequestrata. Arrestato è stato sottoposto ai domiciliari.

 

 

Controlli nei locali della movida

Lo scorso sabato sera, gli agenti della divisione PAS, in seguito alla segnalazione di una elevata presenza di giovani in Piazza Vittorio Veneto, hanno effettuato dei controlli nei confronti di 10 locali che sorgono su quella piazza, con la finalità di verificare se al loro interno venissero rispettate o meno le disposizioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 Marzo

Il Decreto prescriveva, fra l’altro, ai fini del contenimento e della gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ed in particolare, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus, anche la sospensione, su tutto il territorio nazionale, delle manifestazioni e degli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportino un affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Gli agenti della Divisione PAS hanno riscontrato capannelli di avventori all’interno dei locali e nello spazio antistante ad essi, intenti a consumare alimenti e bevande. Dei fatti è stata svolta un’attività di documentazione fotografica.

Per 10 cittadini italiani, titolari di altrettanti locali, è dunque scattata la denuncia per inosservanza di provvedimento Autorità.

Al titolare dell’esercizio pubblico SOHO 23, è stata contestata anche la violazione di cui all’art. 689 CP in quanto somministrava alcolici a minori di anni sedici.

Al titolare dell’esercizio OPPOSTO, dove è stata rilevato lo svolgersi di una vera e propria festa (circa 50 persone intente a ballare a contatto tra di loro in una sala ove era presente tanto di postazione e consolle con due DJ) in mancanza della necessaria licenza ex art. 68 e 80 TULPS, nonchè della necessaria verifica di agibilità da parte della competente Commissione di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo ai sensi dell’art. 80 TULPS, è stata contestata la violazione amministrativa ai sensi dell’art.666 c.p. in relazione all’art.68 TULPS per la mancata autorizzazione di trattenimenti pubblici.

Bollettino coronavirus: 20 vittime, 482 positivi

Il comunicato della Regione Piemonte di martedì 10 marzo, ore 19

CORONAVIRUS PIEMONTE, SALGONO A 20 I DECEDUTI POSITIVI AL VIRUS – BOLLETTINO CONTAGI – LE REGOLE PER IL TAMPONE – CONTO CORRENTE DONAZIONI – SCREENING ONCOLOGICI

TRE NUOVI DECEDUTI IN PIEMONTE

Tre nuovi decessi, nel pomeriggio, portano a 20 il numero dei morti in Piemonte risultati positivi al “coronavirus covid-19”. Si tratta di un astigiano di 57 anni, mancato in rianimazione all’ospedale di Asti; di una donna biellese di 87 anni, morta all’ospedale di Biella e di un novarese di 84 morto all’ospedale di Novara. Tutte le persone presentavano un quadro definito dai sanitari “compromesso”.

BOLLETTINO CONTAGI

In Piemonte, le persone risultate positive al “coronavirus covid19” sono al momento 482; quelle negative al test 1.986. Gli esami in corso sono 362.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 115 a Torino, 58 ad Asti, 69 ad Alessandria, 23 a Biella, 14 a Cuneo, 24 a Novara, 24 a Vercelli  e 11 nel Vco.

I casi positivi provenienti da fuori regione sono 18, mentre 126 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

In rianimazione sono ricoverate 74 persone. I decessi sono 20.

LE REGOLE PER IL TAMPONE

L’Unità di crisi della Regione Piemonte osserva che, nell’attuale fase dello sviluppo epidemico, l’esecuzione del test per covid-19 deve rispondere a rigorosi criteri di priorità, in considerazione sia della rilevanza clinica, sia della capacità dei laboratori di processare un numero sempre più elevato di campioni con un conseguente allungamento dei tempi di refertazione.

In assenza di sintomi, il test non appare sostenuto da razionalità scientifica, in quanto non fornisce un’informazione indicativa ai fini clinici e potrebbe addirittura essere fuorviante, mentre l’esecuzione del tampone per test covid-19 è indicata secondo la priorità seguente:

  • casi sospetti sintomatici e contatti stretti sintomatici di caso confermato che necessitano di ricovero o ricoverati;
  • pazienti con covid-19 in dimissione per l’accertamento della guarigione;
  • operatori sanitari che hanno avuto contatti stretti con pazienti covid-19 positivi in assenza di idonee protezioni, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di crisi;
  • casi sospetti e contatti stretti di caso confermato in isolamento domiciliare con sintomatologia che non richiede ospedalizzazione;
  • persone con ruoli operativi nell’ambito dell’emergenza in corso, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di crisi.

CONTO CORRENTE REGIONALE PER LE DONAZIONI

E’ attivo da oggi il conto corrente “Regione Piemonte – Sostegno emergenza Coronavirus” (codice Iban UniCredit Group – IT 29 H 02008 01152 000100689275) per raccogliere fondi destinati ad acquistare dispositivi medici e a sostenere le strutture sanitarie regionali, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per assistere i cittadini piemontesi nella lotta al Covid-19.

Localmente, anche le singole Aziende sanitarie stanno organizzando iniziative di solidarietà a sostegno dell’emergenza (il numero di conto corrente sarà pubblicato sui rispettivi siti delle aziende sanitarie).

SOSPESI GLI SCREENING ONCOLOGICI

Nell’ambito dei provvedimenti adottati dall’Unità di Crisi della regione Piemonte per ridurre il rischio di contagio da Covid 19, le attività relative al Programma regionale di screening oncologico “Prevenzione Serena” sono sospese dal giorno 9 marzo.

La data prevista per la ripresa delle attività verrà decisa in base all’evolversi del quadro sanitario.

Su tutto il territorio regionale è quindi sospesa l’erogazione delle mammografie di screening e l’effettuazione dei prelievi cervico-vaginali per lo screening del tumore della cervice uterina.

Viene mantenuta l’attività prevista per l’erogazione degli esami di approfondimento raccomandati per gli assistiti con esito positivo al test di screening.

Gli appuntamenti già fissati saranno riprogrammati quando questa misura sarà revocata e appena possibile verrà inviata una nuova lettera d’invito.

Il comunicato della Regione Piemonte di martedì 10 marzo, ore 12,30

Quattro nuovi deceduti

Altre 4 persone, risultate positive al test sul “coronavirus Covid-19”, sono decedute tra la notte e le prime ore del mattino in Piemonte.

Due di queste, entrambi dell’Alessandrino, erano ricoverate presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Alessandria: un uomo di 85 e una donna di 79 anni.

Il terzo decesso, sempre di un alessandrino, di 84 anni, si è registrato presso l’ospedale di Vercelli.

All’ospedale “Maggiore della Carità” di Novara è mancata una donna di 88 anni, novarese, ricoverata in rianimazione.

Salgono così a 17 i deceduti positivi al virus in Piemonte.

Bollettino contagi

Le persone risultate positive al “coronavirus covid-19” in Piemonte sono al momento 401. I ricoverati in terapia intensiva sono 65.

Il CAAT rimane aperto garantendo tutti i servizi

Con l’adozione di tutte le misure di prevenzione e sicurezza sanitaria previste dalla situazione di emergenza presente

Il CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, ribadisce il suo ruolo come mercato e presidio pubblico, sempre aperto e riconosciuto dalle autorità, a livello sia nazionale sia locale per la sua funzione di pubblica utilità.

Il CAAT aderisce, inoltre, alla rete nazionale di Italmercati ( filiera che riunisce i principali 15 mercati all’ingrosso italiani), che ha organizzato lunedì 9 marzo scorso due ore di confronto in call per ribadire il ruolo dei mercati quali strumento di pubblica utilità, anche e soprattutto in situazioni di crisi come quella che si sta vivendo, in seguito all’emergenza provocata dalla diffusione del Coronavirus.

Il Centro Agroalimentare di Torino resterà aperto e rispetterà gli orari consueti, con il precipuo intento di garantire la prosecuzione delle attività, il transito di merci, l’accesso al mercato da parte di fornitori, operatori ed acquirenti. Il mercato, infatti, è un servizio di interesse generale di somministrazione di beni primari che deve, quindi, essere garantito nella sua prosecuzione, mantenendo la sicurezza ad alti livelli sia per l’utenza sia per i consumatori finali.

Il CAAT ha messo in atto, in questo campo, procedure finalizzate a tutelare la sicurezza di lavoratori e clienti, tra cui la distribuzione di dispositivi igienizzati a disposizione degli utenti, un’informazione ancor più capillare sulle nuove direttive e disposizioni in materia sanitaria, ed ha attuato il contenimento del numero dei soggetti presenti negli spazi comuni, implementandone, altresì, le misure di igienizzazione.

Nuove ed ulteriori misure per incrementare la sicurezza dei luoghi di lavoro all’interno del CAAT sono al vaglio della Direzione e potranno essere adottati a breve.

Il CAAT, inoltre, siede al tavolo della Rete nazionale dei Centri Agroalimentari-Italmercati, attraverso cui intrattiene rapporti istituzionali con il governo centrale e, in particolare, con il ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali Teresa Bellanova.

Italmercati, a sua volta, intrattiene un confronto telematico tra tutte le realtà mercatali aderenti alla rete, allo scopo di approfondire in tempo reale la situazione presente in ogni parte d’Italia. Le merci continuano a viaggiare, senza problemi, e questa conferma provieniente da Italmercati ribadisce la solidità del sistema e la sicurezza delle merci trasportate. Il confronto attuato all’interno di Italmercati con la call di lunedì 9 marzo scorso ha permesso, inoltre, di sviluppare ulteriori misure di contenimento dei rischi, adottando anche procedure alternative, come il telelavoro.