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Auto urta ciclista Finisce nel fosso e muore

Un uomo di 80 anni che stava percorrendo via Casale  da Borgo Revel verso Verolengo su una Mercedes classe A  ha urtato un 65enne di Borgo Revel.

Era in sella alla sua bici e andava nella stessa direzione della vettura. L’ urto ha fatto finire il ciclista in un fosso: è morto sul colpo.

Ubriaco e senza patente sbatte contro le auto: inseguito dalla polizia municipale

Questa notte, gli agenti del Comando Territoriale VI della Polizia Locale, hanno inseguito un’auto che, in piazza Derna, non si era fermata al controllo di polizia stradale.

Al termine di una rocambolesca fuga tra le vie del quartiere, dopo aver bruciato semafori rossi a forte velocità e imboccato strade contromano, l’auto ha perso il controllo e ha terminato la sua corsa andando ad urtare un veicolo in sosta in via Monte Rosa, all’altezza del civico 44.

Entrambi gli occupanti del veicolo, in evidente stato confusionale, hanno opposto resistenza intrattenendo una breve colluttazione con gli agenti  e pertanto sono stati accompagnati al Comando di via Bologna per l’identificazione.

A seguito degli accertamenti effettuati, è emerso che il conducente, un uomo di nazionalità italiana di 38 anni, non ha  mai conseguito la patente di guida e a seguito  dell’alcol  test è risultato ampiamente positivo (4 volte superiore alla norma) in entrambe le due prove previste, rispettivamente con  valori  di 02.45 gr/l e 02.09 gr/l. A carico del soggetto, gli agenti hanno accertato precedenti per reati penali di vario genere.

Anche  il  passeggero, un uomo di origine romena di anni 24, è risultato intestatario di precedenti penali per furto aggravato.

All’interno del veicolo gli agenti hanno trovato 3 autoradio, un martello ed altri utensili atti allo scasso.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, in virtù della resistenza posta in essere e degli specifici precedenti di polizia, l’uomo è stato tratto in arresto e tradotto presso le camere di sicurezza del Commissariato San Paolo, in attesa del processo per direttissima.

Inoltre oltre al sequestro penale dell’auto e degli arnesi da scasso rinvenuti, al conducente sono state  contestate 13 sanzioni al Codice della Strada per un totale di oltre 6.000 euro, tra cui guida senza patente (mai conseguita), semafori rossi, omesse precedenze, guida contromano e omesso controllo del veicolo).

I Civich salvano un altro capriolo in centro città

A distanza di pochi giorni dal precedente episodio, questa notte intorno alla mezzanotte, la Polizia Locale ha effettuato il recupero di un altro capriolo che si era avventurato in tra le vie della città.

Erano da poco passate le 22.00 quando un agente del Comando Territoriale VIII, smontante dal proprio turno di servizio, ha contattato la Centrale Operativa per segnalare la presenza di un capriolo in piazza de Amicis angolo Piazza Petitti.

Sulle tracce dell’animale si è subito mossa una pattuglia  che lo ha seguito tentando di avvicinarsi senza farlo spaventare. Una rincorsa durata un paio di chilometri lungo la via Nizza, passando per via Foscolo, via Madama Cristina, fino a Corso Massimo d’Azeglio , dove, all’incrocio con via Galliari, dopo due ore di tentativi, il capriolo è stato finalmente avvicinato e abbracciato da un agente che è riuscito a farlo entrare, quasi spontaneamente, all’interno del baule dell’auto.

L’animale, apparentemente in ottima salute e a proprio agio, è stato accompagnato all’Ospedale Veterinario Universitario di Grugliasco dove sarà sottoposto a controlli da parte di personale medico veterinario.

Durante i funerali della nota ristoratrice le svaligiano la casa

Ladri senza ritegno hanno svaligiato casa e ristorante di Ida Amatruda, deceduta a  77 anni, fondatrice della “Mergellina”, nota pizzeria di Cuneo. I malviventi  hanno rubato vini  e liquori nella pizzeria  gestita dai figli di Ida, “La Grotta azzurra” e dall’abitazione sopra il locale hanno preso oro e gioielli, compresa la fede nuziale della donna. Le indagini sono seguite dalla polizia.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Grugliasco, nuove Poste senza barriere architettoniche

E’ operativo presso la nuova sede in Via Giuseppe di Vittorio 12 a , l’ufficio postale di Grugliasco1.

Nella realizzazione dell’ufficio, caratterizzato dall’eliminazione delle barriere tra personale e clientela, particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza, con la quasi totale eliminazione del contante dai banconi grazie a dispensatori di denaro a tempo.

Il nuovo ufficio postale di Grugliasco1 soddisfa, in un ambiente più confortevole, tutte le richieste di servizi postali e finanziari, garantendo una volta a settimana la presenza di una specialista consulente mobile.

La sede è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle 13,45e il sabato dalle 8,20 alle 12,45.

Cartello per pedoni in via XX Settembre verso il Duomo

In tema di sicurezza stradale il Consiglio comunale ha approvato la Mozione del consigliere Enzo Liardo (FdI) per l’installazione di un cartello in via XX Settembre, all’angolo con corso Regina Margherita, con l’indicazione ai pedoni di percorrere il lato della strada non adiacente ai giardini in direzione di piazza san Giovanni.

Subito dopo il Duomo c’è la fermata dei bus, ha spiegato il proponente, e spesso motociclette e bici superano i mezzi pubblici mettendo in pericolo chi sta risalendo a piedi verso il centro nel piccolo marciapiede a ridosso dei giardini.

L’indicazione andrebbe a fare il paio con il cartello già esistente nel tratto di via XX Settembre da piazza San Giovanni verso corso Regina Margherita.

Addio allo storico pasticcere impegnato nel mondo dello sport

È morto a 79 anni a Olcenengo, nel Vercellese Vittorio Ferraresi, uno dei “padri” dell’hockey vercellese e noto pasticcere. Vice presidente di Giuseppe Domenicale, il re degli scudetti e dei record e  poi di Tommaso Diglio e di Lorenzo Piccioni, è stato un simbolo dell’Hockey Amatori Vercelli. Lascia la moglie Luisa, le figlie Stefania, con Riccardo, Sara e i nipoti Aurora, Taher e Mattia.I  funerali venerdì, alle 11,30.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Muore ciclista investito da un’auto

A Verolengo è morto un ciclista di 65 anni. E’ caduto nell’urto con un’auto questa mattina verso le 9. Stava pedalando sulla provinciale 31 quando una Mercedes lo avrebbe urtato nella parte posteriore, facendolo cadere. I soccorsi non lo hanno potuto salvare.

Trasforma la bici in scooter: seimila euro di multa

Ieri mattina, i motociclisti del Reparto Radiomobile della Polizia Locale, durante il turno di pattuglia su corso Rosselli, hanno notato una bicicletta con pedalata assistita che percorreva la carreggiata in direzione Corso Mediterraneo a una velocità molto elevata e senza che il ciclista pedalasse mai.

Gli agenti hanno fermato il veicolo e hanno rilevato che la bicicletta elettrica era dotata di un acceleratore autonomo a manopola e che il motore elettrico non era di ausilio e vincolato alla pedalata, ma forniva potenza con la rotazione del polso.

Pertanto, essendo di fatto il veicolo trasformato in ciclomotore, al conducente sono state contestate una serie di sanzioni e il veicolo sottoposto a due sequestri e due fermi amministrativi. Per non aver immatricolato il ciclomotore, il veicolo è stato posto sotto sequestro e il conducente sanzionato da 158 a 635 euro. Un altro sequestro e una sanzione di 866 euro sono invece scattati per non aver assicurato il mezzo.

Inoltre, il giovane ventunenne guidava il ciclomotore senza casco, pertanto gli agenti gli hanno contestato una sanzione di 83 euro e il fermo del veicolo per 60 giorni, ma la cosa più grave è stata la constatazione di guida del ciclomotore senza patente che al trasgressore è costata una multa 5.100 euro e un altro fermo amministrativo di 3 mesi.

Un ulteriore sanzione di 42 euro gli è stata contestata per aver percorso un tratto di strada sul marciapiede.

Il Vice Comandante Vicario, Alessandro Parigini, ha espresso la sua preoccupazione nei confronti di questa frequente tendenza a trasformare le biciclette in ciclomotori: “Spesso chi acquista questi mezzi a pedalata assistita non è consapevole delle differenze che esistono tra bicicletta e ciclomotore o a volte ignora il fatto che apportando modifiche tecniche che alterano lo stato originale del veicolo potrebbe andare incontro a pesanti sanzioni. Proprio come è accaduto in questo caso. Probabilmente il conducente non ha pensato che l’inserimento di un acceleratore indipendente avrebbe comportato la trasformazione da bicicletta a ciclomotore. L’aspetto che più mi preoccupa di questa nuova tendenza a trasformare i veicoli è che in questo modo si mette a serio rischio la sicurezza e l’incolumità di tutti gli utenti delle strade. Una bicicletta non può e non deve diventare un ciclomotore”.