CRONACA- Pagina 102

Cresce la raccolta di medicinali: In Piemonte donati 78 mila farmaci

La 25esima edizione delle Giornate di Raccolta del Farmaco di Banco Farmaceutico è stata un grandissimo successo, grazie alla generosità della cittadinanza e all’impegno di farmacisti e volontari. In Piemonte sono state donate quasi 78 mila confezioni di medicinali, pari a un valore di oltre 700 mila euro, con un incremento di 90 mila euro rispetto al 2024. Aiuteranno circa 100 mila persone in condizione di povertà sanitaria di cui si prendono cura oltre 160 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico.

A Torino e provincia sono state raccolte più di 48.000 confezioni di farmaci (pari a un valore di 429 mila euro). Un aumento importante rispetto al 2024, quasi 6,5 mila confezioni di farmaci e 55 mila euro in più. Ottimi risultati anche nelle altre province del Piemonte, in alcuni casi le donazioni hanno addirittura superato la richiesta (Biella, Cuneo e Verbania).

In Italia, inoltre, sono state raccolte oltre 640 mila confezioni di medicinali, pari a un valore superiore a 5 milioni di euro, grazie a cui 2 mila e 31 realtà assistenziali che li riceveranno potranno restituire un po’ di sollievo e salute a 463 mila persone bisognose.

Si ringraziano centinaia di migliaia di donatori, oltre 20 mila farmacisti, i quasi 27 mila volontari, le aziende, le istituzioni e le associazioni di categoria sostenitrici, oltre alle 2 mila e 31 realtà caritative e socio-assistenziali.

“La GRF ha festeggiato i 25 anni di vita – ha dichiarato Cristiana Pensa, Presidente Banco Farmaceutico Torino ODV e membro del Consiglio di amministrazione Fondazione Banco Farmaceutico ETS – un evento longevo che vivo come volontaria farmacista fin dalle primissime edizioni e come presidente di Banco Farmaceutico Torino per la prima volta. Sono particolarmente orgogliosa dei risultati raggiunti: rappresentano l’esito della collaborazione tra settore profit e non profit, del coinvolgimento degli oltre 100 studenti delle scuole secondarie torinesi, dei 1000 cittadini che in Torino e provincia si sono messi al servizio delle Giornate di Raccolta del Farmaco. Ringrazio tutti per l’impegno, che permette ai nostri 68 enti in convenzione di disporre di preziose risorse di salute da dispensare ai più poveri”.

Mara Martellotta

Le biblioteche torinesi per la fascia 0-6 anni

Nel corso dell’ultimo anno, Nutrirsi di Cultura 0-6, il progetto di promozione della lettura e del ben-essere culturale nato nel 2004 e dedicato alle famiglie con bambini e bambine da 0 a 6 anni, ha ottenuto importanti risultati, rafforzando il legame tra biblioteche, servizi educativi, musei, scuole, presidi sanitari e associazioni territoriali e raggiungendo circa quindicimila persone.

Il progetto Nutrirsi di Cultura 0-6, nell’ambito del programma Nati per Leggere, è sostenuto attraverso il bando Cultura per Crescere promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Regione Piemonte. È realizzato dalla Città di Torino con le Biblioteche Civiche Torinesi e i Servizi Educativi, la Fondazione Torino Musei, l’ASL Città di Torino, la Rete delle Case del Quartiere, Abbonamento Musei e il CCW – Cultural Welfare Center, che ha accompagnato il progetto fin dall’inizio. Un lavoro trasversale che ha visto impegnati l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, l’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, l’assessora alle Politiche educative Carlotta Salerno e la Vicesindaca con delega alle Politiche per le famiglie Michela Favaro.

“Nutrirsi di Cultura rappresenta uno strumento essenziale per il rafforzamento delle attività delle Biblioteche verso le famiglie – ha dichiarato l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia -. È un’iniziativa che valorizza il lavoro ultraventennale del programma Nati per Leggere con cui, grazie a una solida rete di collaborazione e partecipazione attiva degli enti del terzo settore, riusciamo a raggiungere anche le famiglie più fragili, favorendo la sinergia tra cultura, educazione, salute e sociale. Per questo siamo orgogliosi che il progetto Nutrirsi di Cultura 0-6 sia nuovamente assegnatario, per il biennio 2025-2026, del Bando Cultura per Crescere”.

Alcuni dati:

  • 10 mila 500 bambine e bambini e i loro familiari coinvolti nelle attività delle biblioteche, dei presidi sanitari e degli spazi pubblici;

  • 1516 partecipanti in 49 appuntamenti nell’ambito dell’azione Con le famiglie a… realizzata in sinergia con le biblioteche territoriali e il terzo settore da Fondazione Torino Musei con GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ad Aurora e Barriera di Milano, MAO Museo d’Arte Orientale a Porta Palazzo e Pozzo Strada, Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica a Mirafiori e Vallette;

  • 692 letture ad alta voce nelle biblioteche, nei musei e nei presidi sanitari;

  • 10 soste settimanali del Bibliobus nei quartieri, portando la lettura nei luoghi di maggiore frequentazione familiare;

  • 625 genitori partecipanti ai corsi di accompagnamento alla nascita dell’Ospedale Mauriziano alla GAM e dell’Ospedale Maria Vittoria a Palazzo Madama con il coinvolgimento diretto di personale delle biblioteche, musei e volontari;

  • oltre 1000 gestanti nei due ospedali Martini e Maria Vittoria dell’ASL Città di Torino e altre 1000 all’ospedale Sant’Anna, che durante gli incontri di accompagnamento alla nascita hanno avuto, direttamente dal personale ospedaliero, la presentazione delle opportunità culturali territoriali per una buona crescita sulla base della narrazione condivisa “Milleculle, nutrirsi di cultura”;

  • 340 studenti e famiglie coinvolti nelle attività promosse durante il Salone del Libro;

  • 235 bambine, bambini e famiglie coinvolti nelle attività promosse durante Portici di Carta;

  • 769 ingressi di famiglie torinesi alla quarta Festa della Nascita alla Reggia di Venaria Reale, valorizzando la lettura come strumento di crescita e relazione familiare;

  • 32 incontri con gruppi di bambine e bambini all’interno del palinsesto La Bella stagione.

Le Biblioteche Civiche Torinesi si confermano così come punto di riferimento per la promozione della lettura, del ben-essere infantile e del nucleo familiare, garantendo accesso alla cultura fin dai primi mesi di vita. Il servizio di Bibliobus ha ampliato l’offerta libraria nei quartieri meno serviti, mentre le biblioteche territoriali hanno ospitato numerose iniziative in collaborazione con strutture sanitarie e il terzo settore. In particolare, le Biblioteche Civiche Torinesi hanno portato la lettura anche nei luoghi sanitari, tra cui l’iniziativa I libri del mercoledì in collaborazione con Casa della Salute dei bambini e dei ragazzi e l’attivazione di un nuovo punto lettura presso il Centro vaccinale di via della Consolata.

Nel 2024, il progetto ha visto la nascita di nuove collaborazioni strategiche, tra cui:

  • adesione al programma UNICEF Baby Pit Stop, che ha trasformato le biblioteche in spazi accoglienti per l’allattamento e il benessere neonatale;

  • attivazione di nuovi gruppi di lettura in collaborazione con la Neuropsichiatria infantile Torino Nord dell’ASL Città di Torino;

  • nuove collaborazioni con Fondazione Paideia e Area Onlus, per il rafforzamento dell’accessibilità universale nei servizi bibliotecari;

  • durante l’annuale SAM – Settimana mondiale dell’Allattamento Materno è stata attivata per la prima volta un’azione di sistema, tra sanità, sociale, cultura ed educazione, con la partecipazione delle biblioteche a 26 incontri;

  • estensione degli accordi di collaborazione grazie alla Fondazione Medicina a Misura di Donna con l’azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e con il Museo Nazionale dell’Automobile;

  • distribuzione di 14 valigie di libri multilingua e accessibili, anche grazie al coinvolgimento del Soroptimist International Club di Torino, negli snodi solidali e nei presidi sanitari ed educativi;

  • collaborazione strategica con il Centro di documentazione e Biblioteca pedagogica e i Laboratori di lettura della Città di Torino;

  • rafforzamento dell’integrazione fra i progetti Nati per Leggere (che coinvolge le Biblioteche) e Nati con la Cultura – ideato dalla Fondazione Medicina a misura di donna che, con il Passaporto culturale, consente il libero accesso alle famiglie nel primo anno di vita nelle realtà della rete Abbonamento Musei aderenti al programma. Nel 2024, solo nei musei torinesi, gli ingressi con il Passaporto culturale hanno raggiunto quota 15 mila (23 mila 500 in Piemonte);

  • nascita del progetto con GAM e A.O. Ordine Mauriziano “La vita. Dall’origine” con incontri di accompagnamento alla nascita in museo che si sono svolti tra opere e letture per sostenere il nutrimento del corpo e della mente.

L’efficacia del progetto è stata monitorata attraverso strumenti di valutazione condivisi tra i partner, confermando l’azione di sistema di Nutrirsi di Cultura 0-6 quale modello innovativo e replicabile per il welfare culturale dell’infanzia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che “investire nello sviluppo precoce dei bambini costituisce uno dei migliori investimenti che un paese può fare per sviluppare la sua economia, promuovere società pacifiche e sostenibili, eliminare la povertà estrema e ridurre le diseguaglianze”. A partire dal 2025, le Biblioteche Civiche Torinesi rafforzeranno ulteriormente il loro impegno nel raggiungere tutti i nuovi nati e le nuove nate di Torino, per incentivare fin da subito l’accesso alla lettura e alla cultura in Famiglia.

Investire nella prima infanzia è essenziale per tracciare percorsi di crescita sostenibili. L’azione, che in prospettiva verrà estesa a tutta la Città, nel 2024 si è focalizzata, in accordo con le Circoscrizioni, sui quartieri di Aurora, Barriera, Mirafiori Sud, Porta Palazzo, Pozzo Strada, Vallette e nel 2025 si estenderà anche al quartiere Falchera. Ha coinvolto in azioni di prossimità, a fianco delle biblioteche del territorio, dei servizi educativi, le case del quartiere-Casa nel Parco, Bagni Pubblici di Via Agliè, Officine Caos, Cecchi Point – e i musei partner GAM, MAO e Palazzo Madama -, AIB-Associazione Italiana Biblioteche, ACP-Associazione Culturale Pediatri, Centro Interculturale, Associazione Insieme-Genitori della scuola materna Chagall, Fondazione Paideia, Area Onlus, Fondazione Medicina a Misura di Donna, l’I.C. Parini II – Parini e gli snodi solidali territoriali: Spazio Zerosei, Cooperativa Accomazzi, Ufficio per la Pastorale dei Migranti, Camminare insieme, Genitori e Figli-Gruppo Abele, le Associazioni AMECE, Zhisong, Mondi in Città, Vides Main.

Voci dai quartieri per progettare la città che verrà

/

Un processo di condivisione, partecipato, diffuso sull’intero territorio cittadino. Un intreccio di voci dai quartieri della città che innerva il corpo urbano della città che verrà. Dal 19 febbraio torna “Voci di Quartiere”, la campagna di ascolto finalizzata a costruire insieme il futuro della città. In linea di continuità con le attività svolte nel 2024 con il coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle comunità locali, “Voci di Quartiere” riparte dai quartieri, il perno del lavoro di ascolto del territorio per la costruzione del nuovo Piano Regolatore. 10 incontri per fare il punto sui contenuti e le osservazioni emerse nel 2024 e per approfondire temi e luoghi con amministratori e tecnici della Città. Ogni incontro, 1 ora e mezza a ritmo serrato di scambi e di stimoli reciproci, con ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili, presso le Case di Quartiere e nei centri del protagonismo giovanile.

«Con l’avvio della seconda fase della campagna Voci di Quartiere proseguiamo il dialogo con cittadine e cittadini per approfondire risorse e criticità di ogni quartiere – spiega Paolo Mazzoleni, Assessore all’Urbanistica del Comune di Torino – questo confronto è fondamentale non solo per la costruzione del nuovo Piano Regolatore, ma anche per orientare al meglio le progettualità dell’amministrazione nei prossimi anni, rispondendo in modo concreto alle esigenze della città».

Si inizia il 19 febbraio alle 18 dalla Casa del Quartiere di San Salvario, gli ex bagni pubblici riconvertiti in un laboratorio aperto per la progettazione e realizzazione di attività sociali e culturali, con l’adesione di associazioni, cittadini, operatori artistici e culturali. Negli spazi di via Morgari e via Belfiore, Città di Torino e Urban Lab danno appuntamento ai cittadini per la prima tappa di un nuovo itinerario nei quartieri, per proseguire nella riflessione cittadina sulla qualità della vita, degli spazi pubblici e dei servizi nei quartieri torinesi.

«Con Voci di Quartiere, Urban Lab consolida la propria azione di ascolto e ingaggio del territorio – aggiunge Piero Boccardo, presidente di Urban Lab Torino – passaggio fondamentale per mappare bisogni e istanze e fornire supporto all’Amministrazione nella costruzione delle proprie politiche e progettualità concrete. Ringraziamo tutti coloro che ci stanno aiutando a progettare le diverse iniziative, dalle Case del quartiere ai Centri di protagonismo giovanile, dalle Biblioteche alle associazioni ed enti del terzo settore, ma grazie soprattutto alle tante persone che dedicano il loro prezioso tempo a disegnare il futuro dei quartieri. Lo scorso anno sono state oltre 4000. Ci auguriamo anche per quest’anno una importante partecipazione e dunque colgo l’occasione per invitare tutte e tutti agli incontri che si svolgeranno nei diversi quartieri della città»

A partire dal 19 febbraio il format di ogni appuntamento sarà identico e suddiviso con questo schema:

– “Cosa ci dicono le voci dei quartieri”, un video-racconto degli esiti della campagna di ascolto del 2024 con un focus sulle principali questioni emerse a scala cittadina e di quartiere, e le cose più urgenti da affrontare nel prossimo futuro.
– “Cosa ci dice l’Amministrazione”, gli Assessorati della Città si raccontano (quali priorità sono emerse nel dialogo con i quartieri? Quali progettualità, in corso, in fase di studio e programmazione prenderanno forma nei quartieri nel breve e nel lungo periodo? In che modo quanto raccolto sin qui alimenta il nuovo Piano Regolatore della Città?).
– “Vita di quartiere: dove e come”, il quartiere di giorno e di notte, in una doppia mappa collaborativa (dove si svolge la vita di quartiere? quali sono i luoghi centrali e importanti per la quotidianità? Partendo dalle mappe che restituiscono i contenuti e le questioni emerse durante la campagna di ascolto, si lavorerà sui quartieri di oggi e di domani).
– “A tu per tu con l’Assessore”: ogni evento si chiude con uno speed date, durante i lavori sulle mappe i partecipanti potranno interfacciarsi e porre domande direttamente agli Assessori e ai tecnici intervenuti.

Gli incontri di Voci di Quartiere 2025

San Salvario, Lingotto, Nizza Millefonti, Borgo Filadelfia
mercoledì 19 febbraio, ore 18
Casa del Quartiere di San Salvario
via Oddino Morgari 14

Cavoretto, Borgo Po, Madonna del Pilone, Borgata Rosa-Sassi, Crimea
mercoledì 26 febbraio, ore 18
Biblioteca Geisser
corso Casale 5

Borgo Vittoria, Madonna Di Campagna, Barriera di Lanzo
mercoledì 19 marzo, ore 18
Cascina Fossata
via Ala di Stura 5

Parella, Pozzo Strada, Borgata Lesna
mercoledì 2 aprile, ore 18
Biblioteca Luigi Carluccio
via Monte Ortigara 95

Mirafiori Sud, Mirafiori Nord, Santa Rita
in via di definizione

San Donato, Campidoglio, Cit Turin, Cenisia, San Paolo, Crocetta
in via di definizione

Falchera, Pietra Alta, Villaretto, Barca, Bertolla
in via di definizione

Centro, Aurora, Valdocco, Vanchiglia, Vanchiglietta
in via di definizione

Barriera Di Milano, Regio Parco, Rebaudengo
in via di definizione

TORINO CLICK

Coldiretti Piemonte, bene la  proroga dei decreti etichetta 

La Coldiretti Piemonte si esprime positivamente sulla proroga e sui decreti a proposito dell’etichettatura di origine, che risponde alle richieste nel 91% degli italiani, che chiedono trasparenza su quanto portano in tavola. Ora occorre arrivare ad estendere l’obbligo, su tutti i prodotti alimentari in commercio nella UE. È quanto afferma Coldiretti sulla base dei dati Censis nell’esprimere soddisfazione per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei provvedimenti emanati dal Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida, insieme ai Ministri delle imprese made in Italy Adolfo Urso e della Salute Orazio Schillaci, con la proroga fino al 31 dicembre 2025 per regime sperimentale italiano sull’indicazione in etichetta della provenienza della materia prima per pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari.

“Una proroga che risponde ad una delle battaglie storiche della Coldiretti, che ha portato lo scorso anno anche in Europa al lancio di una proposta di leggi di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli alimenti in commercio nella UE – spiegano Cristina Brizzolari, Presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato confederale – l’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta a cibi camuffati per difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. Solo così sarà possibile porre fine all’inganno di prodotti stranieri spacciati per nostrani, permesso oggi dall’attuale codice doganale sull’origine dei cibi, che consente l’italianizzazione grazie ad alcune trasformazioni del prodotto, anche minime. Nonostante circa quattro quinti della spesa ora abbia l’etichettatura obbligatoria, resta ancora anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta e della marmellata nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini, senza dimenticare carni e pesci venduti nei ristoranti”.

È possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica, In Piemonte, e in tutte le sedi territoriali Coldiretti, anche online.

Il Piemonte torna con un rappresentante nel Comitato Nazionale Vini

Il Piemonte torna ad essere rappresentato nel Comitato Nazionale Vini, l’organo del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste che esprime parere consultivo e propositivo a livello nazionale in materia di tutela e valorizzazione commerciale sui vini a denominazione d’origine. Lo ha deliberato a Roma la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, a cui ha partecipato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Il Comitato Nazionale Vini è composto da funzionari del Ministero, esperti, rappresentanti delle associazioni di categoria, cantine, industriali vinicoli e da due membri nominati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Due sono i componenti designati dalle Regioni in seno al Comitato, e dal 2021 erano rappresentati da Sicilia e Veneto. Nella nuova conformazione un rappresentante è dell’Abruzzo e uno appunto del Piemonte, con durata triennale. Sarà la dottoressa Elena Piva, funzionaria della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, presso cui segue le problematiche del settore vitivinicolo, dei disciplinari e delle denominazioni d’origine.

«Con i suoi 60 vini Doc e Docg e una produzione che sta conquistando i mercati mondiali grazie a una precisa scelta di qualità, il Piemonte torna ad avere un ruolo di rappresentanza nel Comitato», dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni«La designazione sana un vulnus incredibile, ovvero che il Piemonte non potesse far sentire la propria voce e rappresentare in modo equilibrato il complesso mondo del vino italiano a denominazione d’origine. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro e di una trattativa complicata nella quale abbiamo avuto il supporto del governo, e in particolare del ministro Lollobrigida e del sottosegretario La Pietra a cui va il nostro ringraziamento per aver supportato la nostra richiesta».

«Un ruolo centrale l’ha avuto anche il coordinatore della Commissione Politiche Agricole delle Regioni, Federico Caner – aggiunge Bongioanni -. È la prima volta che entra nel Comitato un funzionario regionale: una figura in collegamento diretto con i consorzi e con l’assessore, e quindi in grado di svolgere un efficace lavoro di snodo con i territori e le politiche agricole regionali. Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato, che garantirà al vino piemontese e alle istanze dei suoi produttori la giusta voce a livello nazionale».

Faida in famiglia tra rom: bomba molotov in Barriera

/

È guerra aperta tra due rami di una famiglia rom in Barriera di Milano a Torino. Il bilancio delle scorse ore è di sette veicoli danneggiati da un incendio in via Bologna, oltre a un furgone bruciato in corso Taranto nel quale è stata lanciata una molotov. Nel veicolo dormivano una donna con la figlia che si sono fortunatamente salvate.
(foto archivio)

Schianto frontale, morta una donna

Una donna di 82 anni di San Raffaele Cimena è morta in ospedale per i traumi riportati  in un incidente stradale avvenuto giovedì sulla strada provinciale 91. L’anziana guidava una Fiat Panda quando, per cause da accertare, si è schiantata frontalmente con una vettura che viaggiava in senso opposto. La donna è morta ieri all’ospedale Giovanni Bosco. Illeso il conducente della seconda auto.

Personale sanitario, i dati della Regione

Si è riunito nei giorni scorsi nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte di Torino l’Osservatorio sulle assunzioni del personale sanitario: alla presenza dei nuovi Direttori Generali delle Azienda Sanitarie Regionali e le organizzazioni del comparto FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL, Fials, Nursind, Nursind UP, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno presentato l’aggiornamento dei dati a inizio dicembre 2024.

«Nel 2023 abbiamo assunto l’impegno di incrementare di 2 mila unità il personale sanitario della nostra Regione, al netto del turn over. In base ai dati di inizio dicembre 24, l’aggiornamento ci dice che, rispetto a quando abbiamo iniziato, nella sanità piemontese lavorano 1455 unità di personale in più, 342 medici e 1.113 personale del comparto.

Si tratta un buon numero che ci consente di arrivare a centrare l’obiettivo dei 2 mila entro il primo semestre del 2025 e che conferma lo sforzo del Piemonte che nel 2024 ha incrementato la percentuale di spesa sul personale sanitario del 4,5% rispetto alla media nazionale del 3,2%, per una cifra che vale 2,4 miliardi nel 2024 rispetto ai 2,3 miliardi del 2023 per le assunzioni, come certificato dal Mef per primi 9 mesi del 2024. Ora l’Osservatorio deve fare un’analisi di dettaglio nelle varie aziende sanitarie e nelle varie categorie professionali – aggiunge il presidente – con l’obiettivo di individuare il percorso che consenta di raggiungere l’obiettivo assunzionale, in particolare per quanto riguarda gli infermieri. A questo proposito – annuncia il presidente – Azienda Zero sta finalizzando la nuova graduatoria di un concorso per infermieri da 60 posti ed è pronta a bandire un nuovo concorso ad aprile per intercettare i nuovi laureati».

«Da fine febbraio – ha annunciato l’assessore Riboldi – avvieremo una serie di incontri tra le organizzazioni di comparto e le aziende sanitarie, suddivise per quadranti. Sarà l’occasione per un confronto operativo per condividere gli elementi positivi e affrontare, in uno spirito di piena collaborazione, le criticità. Da parte della Regione Piemonte, infatti, c’è la piena disponibilità a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi prefissati nel 2023».

Trovato 35enne senza vita in un appartamento

Un uomo di 35 anni è stato trovato senza vita in un alloggio per affitti brevi in via Italia a Chivasso.

I genitori, preoccupati perché  non riuscivano da ore a mettersi in contatto con il figlio hanno dato l’allarme. Il 118 è intervenuto ma non è stato possibile salvare il trentacinquenne. L’uomo potrebbe essere morto per un’overdose.