ilTorinese

Torna a parco Dora il Kappa Futur Festival

Tre giorni di musica elettronica fino a domenica 7 luglio al Parco Dora di Torino. Il Kappa FuturFestival è uno degli eventi  di musica elettronica più grandi al mondo e propone alcuni tra i più famosi dj internazionali come Tiësto, Nina Kraviz, Solomun, Jeff Mills e Carl Cox.

Ogni giorno da mezzogiorno a mezzanotte, 36 ore di show su cinque stage. Interessante la mostra di foto di Oliviero Toscani che raccoglie 150 ritratti di persone di 146 diverse nazionalità fotografati nelle edizioni precedenti  di Kappa FuturFestival.

Il Fante imbrattato dai pro – Pal: danni e prepotenze violano le regole democratiche

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Dopo aver paralizzato Palazzo nuovo e il Politecnico e i vari imbrattamenti, oggi i filo palestinesi torinesi in un corteo hanno imbrattato il monumento al Fante, un monumento inaugurato nel 1961 per il centenario dell’Unita’ e del Regno d’Italia. Non credo che i vandali antisemiti sappiano chi siano stati i fanti, la forza più numerosa del nostro Esercito nel Risorgimento e nella storia italiana successiva. Sono fanatici ignoranti che si limitano agli slogan e alla violenza verbale e fisica. Ma come è possibile che in questa città questi estremisti siano lasciati a briglia sciolta, padroni di edifici e di strade?  D’accordo:  evitiamo le tensioni e gli scontri, ma c’è un limite a tutto. Le associazioni combattentistiche e d’arma devono farsi sentire e protestare. Ne va di mezzo la dignità dei soldati d’Italia offesi da personaggi che vanno fermati . Con le buone o con le cattive. Perché Torino non può accettare di essere terreno di prepotenze, danni, violenze assolutamente incompatibili con le regole della democrazia.Va ripristinata la legalità repubblicana palesemente infranta.

Svolta nella scomparsa di Mara Favro: due indagati

La scomparsa di Mara Favro, cameriera di Susa, di 51 anni, madre di una bimba di nove anni, è avvenuta quattro mesi fa quando la donna lavorava da pochi giorni in una pizzeria di Chiomonte. Ora ci sono due indagati per omicidio dalla procura di Torino. Sono il  titolare della pizzeria e un  pizzaiolo di allora. I carabinieri svolgeranno accertamenti tecnici irripetibili su una Fiat Punto rossa del pizzaiolo indagato.

Metropolitana chiusa dal 3 agosto al primo settembre, servizio bus sostitutivo

(TORINO CLICK) – Proseguono i lavori di ammodernamento della Metropolitana di Torino, necessari per migliorare e potenziare il servizio offerto. Dal 3 agosto al 1° settembre il servizio metro sarà sospeso per consentire l’esecuzione degli interventi che per ragioni di sicurezza e di tempi di esecuzione (non eseguibili nella sola sospensione notturna) non possono essere realizzati con la linea in esercizio.

Durante il periodo di interruzione dell’esercizio commerciale metro, sarà attivo in superficie un servizio bus sostitutivo dimensionato per rispondere efficacemente alle esigenze di mobilità dei passeggeri. Il servizio sostitutivo M1S sarà gestito con bus ad alta capienza, di nuova generazione, con una frequenza media di 8/9 minuti in orario diurno. La linea effettuerà tutte le fermate in corrispondenza delle stazioni della Metropolitana identificabili attraverso gli appositi cartelli informativi anche in inglese. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito gtt.to.it.

L’impegno per il miglioramento della mobilità cittadina continua. Dal 2 settembre, la metropolitana riprenderà il servizio con l’orario attuale: dal lunedì al giovedì e nei giorni festivi, chiusura alle 22:00 (ultima partenza alle 21:30), con bus sostitutivi attivi dalle 22:00 a fine servizio. Il venerdì e il sabato la metropolitana sarà in servizio fino alle 1:30 (ultima partenza alle 1:00).

Fino ad oggi, i lavori si sono svolti principalmente in orario notturno per non interferire con il servizio quotidiano. Tra questi si annoverano in ordine di portata: la migrazione del sistema di segnalamento da analogico VAL a digitale CBTC, le opere connesse al prolungamento della linea verso Cascine Vica incluso il nuovo deposito treni, il comprensorio tecnico di Collegno e gli interventi di manutenzione.

Principali interventi in programma ad agosto:
1. Prolungamento Fermi-Cascine Vica e Nuovo Deposito Treni:
sul nodo stazione Fermi, messa in sicurezza delle zone elettriche e completamento degli scambi per il futuro collegamento verso Cascine Vica, inclusa l’installazione dei quadri di comando;
al comprensorio tecnico di Collegno, messa in sicurezza delle zone elettriche e completamento degli scambi per il nuovo deposito volto ad ospitare i treni di nuova produzione;
sulla tratta in esercizio di Fermi, posa dei cavi e adeguamento degli apparati nei locali tecnici per l’alimentazione elettrica della nuova tratta.

2. Migrazione del sistema di segnalamento (Alstom):
sulla tratta in esercizio, installazione degli apparati del sistema di segnalamento CBTC (cavi, quadri, antenne, balise, ecc.);
nelle stazioni in esercizio, migrazione verso il nuovo sistema di segnalamento di tutti i segnali provenienti dai dispositivi automatici presenti lungo linea (quali scambi, segnali luminosi, porte di banchina, fibrolaser, ecc) e relativi test statici e dinamici;
al comprensorio tecnico, adeguamento degli automatismi di bordo del materiale rotabile esistente (VAL) e relativi test.

Questi interventi sono tutti finalizzati a rendere l’attuale metropolitana più efficiente e moderna. L’implementazione del nuovo sistema di segnalamento rappresenta un importante investimento per il futuro, volto a migliorare la mobilità dell’area metropolitana: maggiore capacità di trasporto con transiti dei treni in stazione più ravvicinati, orari di esercizio prolungati, riduzione degli interventi manutentivi e quindi dei costi. Il cambio di tecnologia si è reso necessario per poter immettere in linea il nuovo materiale rotabile necessario per coprire il prolungamento fino a Cascine Vica.

L’obiettivo è completare entro la fine del 2025 le opere infrastrutturali per mettere in esercizio la linea nel I trimestre 2026 con ulteriori 3,4 km e 4 nuove stazioni (Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica a cui sarà annesso un parcheggio di interscambio interrato in prossimità della tangenziale) rinnovando al tempo stesso il sistema di segnalamento dell’intera linea in modo da poter accogliere il nuovo materiale rotabile di produzione Alstom (4 unità da 52m).

A Collisioni la prima Giornata giovani

Alba, 6 luglio – In arrivo uno dei momenti clou di Collisioni, con la prima Giornata Giovani. Il progetto di Collisioni e Banca d’Alba inaugurato nel 2021, torna per la sua quarta edizione e si prepara domani domenica 7 luglio a celebrare la musica e la voglia di stare insieme delle migliaia di ragazzi e ragazze che ogni anno accorrono ad Alba da ogni angolo d’Italia.

Il cast sarà come sempre ricchissimo, con un calendario di ospiti che va da Silent Bob, il rapper di Pavia, autore di album come Piove Ancora e Habitat Cielo, Nayt, il raffinato rapper molisano cresciuto a Roma e apprezzato grazie al suo ultimo album anche dal pubblico americano e Mida, l’artista emerso nella nuova edizione di Amici. Per arrivare infine all’attesissimo head-liner della giornata, Tedua, senza ombra di dubbio l’artista rivelazione di quest’anno.

 

Il festival concluderà sabato 13 luglio con la seconda Giornata Giovani, dedicata ai giovanissimi: una maratona di oltre 5 ore di concerti non stop, con alcuni degli artisti di riferimento della fascia 15 – 23 anni.

A salire sul palco di Collisioni saranno il rapper campione di ascolti Capo Plaza per presentare in anteprima al pubblico del festival il suo nuovo attesissimo quarto album, Ferite. Ma anche Anna, regina della Trap italiana. E con lei Artie 5ive, rapper milanese classe 2000 di origini sierraleonesi, con il suo inconfondibile stile infl uenzato dalla scuola Drill di Detroit. Tony Boy, il rapper di Padova classe 1999 segnalato da Rockit come uno dei giovani artisti più interessanti d’Italia, fresco del suo 4° album in studio “Nostalgia” (Export). E Paky, rapper di Secondigliano trasferitosi a Rozzano all’età di dieci anni, arrivato al primo disco di platino con il singolo “Rozzi”.

 

I biglietti di Collisioni sono disponibili online su Ticketone e sugli altri circuiti o presso i punti vendita autorizzati.

Con Agricooltur le verdure di Borello Supermercati sono prodotti “vivi”

Tecniche aeroponiche avanzate Per offrire alimenti più salutari, più freschi e più buoni

Borello Supermercati ha da sempre come sua priorità la qualità e la sostenibilità dei prodotti. Negli scorsi anni la nota catena di supermercati piemontese è stata sul podio di Altroconsumo per la miglior carne e il miglior pesce tra tutti i supermercati d’Italia. Stessa attenzione è riservata alla qualità delle verdure.
“Grazie ad Agricooltur,  – commenta il presidente di Borello Supermercati, Fiorenzo Borello – portiamo  sulle tavole dei nostri clienti verdure ed erbe aromatiche coltivate con tecniche aeroponiche avanzate: meno acqua, meno plastica, più freschezza e sapore.

Fiorenzo Borello

I prodotti “vivi” dell’azienda Agricooltur si ottengono grazie alla progettazione e allo sviluppo di sistemi brevettati per la coltivazione aeroponica, rivisitando l’agricoltura tradizionale attraverso un approccio più sostenibile e rivolto a creare nuovi modelli di consumo. Per offrire prodotti più salutari, più freschi e più buoni. L’ aeroponica è un metodo di coltivazione innovativo che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno.

Le radici vengono nebulizzate con acqua e sostanze nutritive in un ambiente completamente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra, senza dover impiegare insetticidi o antiparassitari potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo, delle piante e dell’ambiente. Inoltre, la coltivazione indoor consente di ottenere risultati straordinari in termini di velocità, quantità e, soprattutto, qualità.

Primo in Italia il reparto di Ortopedia del Mauriziano riduce le liste d’attesa

 

“Rapid Recovery Unit”.  Il Mauriziano è il primo ospedale pubblico d’Italia ad adottare un percorso clinico che, applicando regole di “lean management” in sanità ed utilizzando tecniche innovative in sala operatoria, permette di operare e dimettere entro cinque giorni ed in condizioni di autonomia i pazienti sottoposti ad intervento di protesi di ginocchio o di anca. Team “dedicati” di Anestesia e di Chirurgia, percorso di assistenza che coinvolge tutte le figure dell’ospedale, pre-ricovero rapido ed abbattimento dei tempi “non a valore”: così il Mauriziano vede crescere del 25 per cento il numero di interventi eseguiti con conseguente riduzione delle liste d’attesa, garantendo efficacia, efficienza, sicurezza e soprattutto qualità ai propri pazienti Si chiama Rapid Recovery Unit ed è il nuovo reparto dell’ospedale Mauriziano di Torino che, adottando regole di “lean management” in sanità ed utilizzando tecniche personalizzate ed innovative in sala operatoria, permette di affrontare le patologie ortopediche più importanti, quali la protesi di ginocchio o di anca, dimettendo il paziente tra la seconda e la quinta giornata di ricovero, grazie all’anticipazione dei diversi trattamenti necessari alla cura. Così il Mauriziano vede crescere del 25 per cento il numero di interventi eseguiti con conseguente riduzione delle liste d’attesa. Il paziente della Rapid Recovery Unit del Mauriziano, sottoposto ad intervento di protesi di ginocchio, entra in reparto tra domenica e lunedì per gli ultimi accertamenti prima dell’intervento chirurgico programmato per il lunedì mattina. Dopo l’anestesia loco-regionale (che agisce solo sulla zona interessata dall’intervento) è il momento della sala operatoria, dove vengono adottate tecnologie dedicate al singolo paziente ed ogni caso è studiato con pianificazione pre-operatoria e con protesi personalizzate. A supporto dell’équipe chirurgica possono inoltre intervenire tecnologie, quali navigazione, robotica o 3D. Il paziente rientra nel reparto di Rapid Recovery Unit nella stessa giornata dell’intervento chirurgico ed inizia il percorso di riabilitazione con mobilitazione a letto ed iniziale deambulazione con l’ausilio delle stampelle. Nei giorni successivi prosegue il percorso di riabilitazione e viene dimesso entro il venerdì in condizioni di autonomia ed indipendenza, vale a dire con la capacità di salire e scendere le scale, nonché di alzarsi dal letto o dalla sedia. Il percorso di riabilitazione prosegue nei giorni successivi, a domicilio o in ospedale. Per gli interventi meno complessi che possono riguardare la traumatologia sportiva del ginocchio o della spalla le dimissioni possono arrivare il giorno stesso dell’intervento o nella seconda giornata di ricovero. «Negli ultimi anni, patologie ortopediche come quella dell’artrosi o come quelle traumatiche del mondo sportivo, risultano in costante crescita e con loro aumenta la necessità di interventi chirurgici che vadano incontro alle esigenze del singolo paziente – spiega il professor Roberto Rossi (Direttore dell’Ortopedia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino) -. È per questo motivo che il nostro ospedale, con il supporto dell’Università, ha creato il reparto di Rapid Recovery Unit, realtà nata per ottimizzare il risultato destinato al paziente in virtù di un team anestesiologico dedicato, che applica terapie e protocolli antalgici innovativi, in grado di offrire un elevato risultato in termini di diminuzione del dolore e di un team di sala operatoria capace di applicare tecniche chirurgiche innovative con il supporto di nuove tecnologie. Realtà di questo tipo esistono già negli Stati Uniti, in Europa e Italia, ma sono tutte private: quella del Mauriziano è la prima realtà italiana ad essere nata all’interno del Servizio Sanitario Nazionale». «Si tratta di un percorso assistenziale che coinvolge il paziente ed i suoi familiari in ogni sua fase – aggiunge la dottoressa Elga Ghironi (responsabile assistenziale del Dipartimento area chirurgica del Mauriziano) -. Già nella fase pre-operatoria, il paziente viene informato su tutto ciò che accadrà prima e dopo l’intervento: dal pre-ricovero alle fasi intra e post operatorie. Il paziente viene preso in carico da tutte le figure assistenziali che intervengono, ciascuno con le proprie competenze, in ogni fase del percorso: ortopedico, anestesista, fisiatra, fisioterapista, infermieri, personale di supporto, amministrativo ed anche volontario». «Il nuovo reparto di Rapid Recovery Unit permette di applicare i principi di lean management all’interno del percorso ortopedico chirurgico del nostro ospedale – conclude il dottor Stefano Passi, medico della Direzione sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano -. Il metodo lean è una tecnica di management in sanità che si basa su tre principi cardine: standardizzare i processi clinici, eliminare gli sprechi, ottimizzare l’attività a valore per l’Azienda e soprattutto per il paziente. Grazie a questo nuovo modello organizzativo, il Mauriziano è oggi in grado di offrire un percorso di pre-ricovero rapido ed efficiente, che si completa nell’arco di una giornata, nonché di garantire un numero maggiore di interventi. Una prima analisi dei risultati clinici e di soddisfazione del paziente e dei risultati economici dell’Azienda ci porta a dire che il reparto di Rapid Recovery Unit ha permesso un aumento del numero di interventi di circa il 25 per cento, nonché una drastica riduzione dei cosiddetti “tempi non a valore”, quelli che indicano sprechi ed inefficienze nell’intero processo ospedaliero e che oggi, con questo nuovo modello organizzativo, risultano pressoché azzerati. Quello di Rapid Recovery Unit è un modello vincente in grado di garantire efficacia, efficienza, sicurezza e soprattutto qualità ai pazienti che curiamo nel nostro ospedale».

Padre esasperato uccide il figlio con una spranga di metallo

Nel corso dell’ennesima lite forse per questioni di denaro un uomo 84enne imprenditore in pensione, ha ucciso colpendolo alla testa con una spranga Metallica  il figlio adottivo di 40 anni. Il delitto è avvenuto a Roletto (To) nel giardino di casa. Sul posto i carabinieri della compagnia di Pinerolo, che hanno arrestato l’anziano.

Politica rosa

La recente tornata elettorale, almeno per quanto riguarda le elezioni amministrative, ha dimostrato come vi sia ancora molto da fare per l’emancipazione reale delle donne.

Su oltre 3700 Comuni, tra i quali ben 27 capoluoghi di provincia e 6 di regione, solo l’11 % degli eletti è di sesso femminile.

Ricordiamo che nei Comuni fino a 5000 abitanti si può esprimere una sola preferenza, quindi anche il c.d. “voto di genere” sparisce. La situazione peggiora nelle elezioni per il Parlamento Europe dove le preferenze assegnabili sono 3, delle quali almeno 2 dello stesso genere, ma dove la preferenza degli italiani è andata in maggioranza ai candidati maschi (51 su 76, 2/3 del totale).

Quale può essere la causa? Come ho avuto modo di scrivere spesso, e di spiegare nelle mie conferenze, la donna nella nostra società è purtroppo ancora relegata ad un ruolo marginale anche se, rispetto ad alcuni anni orsono, qualche timido passo avanti è stato avanzato.

Pensiamo soltanto al Capo dello Stato che, dal 1946 ad oggi, è sempre stato di sesso maschile o al Presidente del Consiglio, che per la prima volta è stato scelto di sesso femminile dopo 76 anni di Repubblica.

Da un lato il disinteresse di larga fascia delle donne nei confronti della politica, anche e soprattutto per colpa della politica, che non ha mai dato loro la fiducia che meriterebbero: il suffragio universale, introdotto con la legge del 30 giugno 1912, n. 666consentì tuttavia il voto soltanto agli elettori di sesso maschile; la Camera respinse la possibilità di estendere il diritto di voto alle donne con 209 voti contrari, 48 a favore e 6 astenuti.

Occorre attendere la nostra Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, perché alle donne sia concesso il diritto di votare e di essere elette.

Nel 3° millennio è sicuramente inconcepibile come la politica, l’economia e la finanza siano ancora incapaci di riconoscere i meriti a chi li ha, senza distinzione di genere, origine etnica, età o altro elemento discriminatorio.

Il genere maschile ha interesse a mantenere tale status quo nuncper non retrocedere dalla propria posizione egemonica che risale alla notte dei tempi mentre le donne, ancora troppo impegnate a svolgere compiti tradizionalmente femminili (genitore, colf, cuoca, fare la spesa, correggere i compiti dei figli oltre ad un’eventuale occupazione esterna), non riescono a concepire un impegno politico o anche soltanto entrare nei meandri della politica, sull’esempio di Nilde Iotti, Tina Anselmi, Rossana Rossanda o della non compianta Lina Merlin perché questo significherebbe distogliere tempo ed energie dai compiti familiari.

D’altronde, quante sono le figlie d’arte, cioè donne che siano entrate in politica seguendo l’esempio di uno o di entrambi i genitori?

Quando ciò accade, spesso non è per il gusto di amministrare la res publica, di ricevere dagli elettori un mandato a rappresentarli nei vari gradi di amministrazione pubblica ma per esercitare un potere che altrimenti sarebbe loro negato, ed è un risvolto ancor più negativo della mancanza di coinvolgimento.

Sicuramente, il compito di rimuovere questi ostacoli spetta in primis ai genitori con l’esempio, alle scuole reintroducendo l’insegnamento dell’educazione civica, ai politici coinvolgendo i giovani in ogni contesto dimostrando non soltanto di tenerli in considerazione ma anche, non meno importante, insegnando cosa sia la politica, spiegando che la loro attività è importante e meritevole quanto, e forse più, di quella di un adulto.

In un prossimo articolo parlerò proprio dei valori dei giovani che, quasi sempre, vengono da noi adulti mal interpretati o misconosciuti, quindi anche della disaffezione dei giovani nei confronti dell’impegno politico, della loro non partecipazione alle scelte politiche e, quindi, di come le donne scelgano, molto più di un tempo, piuttosto di fare carriera come ingegneri o avvocati o altro, anziché alzarsi sugli scranni di un contesto politico e farsi portavoce di questo o quell’evento; le donne, da sempre, hanno permesso agli uomini di comandare il mondo e, quindi, sono state loro le vere artefici di ciò che oggi abbiamo.

Quando una donna arriva in una casa di villeggiatura, se la trova sporca, disordinata o distrutta, molto probabilmente si rifiuterà di entrarvi, di sistemarla per trascorrervi le vacanze; applicate lo stesso concetto alla politica: pensate davvero che una donna abbia voglia di entrare in un luogo depauperato da anni di corruzione, di lotte intestine, di falsità e inganni? DI chi è la colpa di questa disaffezione generalizzata da parte del sesso femminile nei confronti della politica?

Sergio Motta

Assoluti di nuoto: i risultati della prima giornata

Si conclude al Palazzo del Nuoto di Torino la prima giornata del Campionato Regionale Assoluto: 823 atleti tra i blocchi dell’imponente impianto del capoluogo piemontese a caccia di medaglie e prestazioni!
Ecco i podi della giornata di ieri:
1500m Stile Libero F: CHIERA Alessia Cristal (Libertas Nuoto Chivasso), DE ROSA Beatrice (Aquatica Torino), PILLONI Agnese (Sisport).
800m Stile Libero M: ROMEO Andrea (Sisport), BIANQUIN Daniele (Libertas Nuoto Chivasso), COLOMBO Pietro (Libertas Nuoto Novara).
50m Farfalla F: TASSINARIO Lucia (Team Dimensione Nuoto), GASTALDI Anita (VO2 Nuoto), CARUSO Cristina (CSR).
50m Farfalla M: FARFAGLIA Simone (Sisport), CAVEDINI Lorenzo (Centro Nuoto Torino), RANDI Andrea (Team Dimensione Nuoto).
200m Dorso F: BIASIOLI Martina (Centro Nuoto Torino), ANZANELLO Isotta (Centro Nuoto Torino), DE ROSA Rebecca (Aquatica).
200m Dorso M: CIANCIA Lorenzo Guseppe (Rari Nantes Torino), GAMBATESA Alessandro (Rari Nantes Torino), DUTTO Jacopo (VO2 Nuoto).
200m Stile Libero F: VARENGO Matilde (CSR), ROSSI Sabrina (VO2 Nuoto), BRIGNOLO Carlotta (Centro Nuoto Torino).
200m Stile Libero M: BRUNO Luca (VO2 Nuoto), LUCCARELLI Simone (Centro Nuoto Torino), CAVEDINI Lorenzo (Centro Nuoto Torino)
100m Rana F: GASTALDI Anita (VO2 Nuoto – Centro Sp.Carabinieri), PAVIA Ludovica (VO2), CANI Francesca (Sisport).
100m Rana M: MANCINI Gabriele (Centro Nuoto Torino – G.S. Marina Militare), MANGIAMELE Flavio (Centro Nuoto Torino), FEBBRARO Gabriele (Centro Nuoto Torino).
400m Misti F: MARRA Eleonora (Rari Nantes Torino), FERRARA Angelica (Rari Nantes Torino), PELISSERI Sofia (Rari Nantes Torino).
400m Misti M: ALTINI Lorenzo (Centro Nuoto Torino), FRANCAVILLA Massimo (Centro Nuoto Torino), MAGGIA Patrick (Sisport).
4x100m Stile Libero F: VO2 Nuoto (FARELLI, ROSSI, PAVIA, DAL CERO), Centro Nuoto Torino (BIASIOLI, ANZANELLO, BRIGNOLO, D’ANDREA), Rari Nantes Torino (RUVOLO, MARRA S., MARRA E., PELISSERI).
4x100m Stile Libero M: Centro Nuoto Torino (UBERTALLI, ZAGAROLO, ALTINI, TONIOLO), Centro Nuoto Torino (LUCCARELLI, FEBBRARO, SAMMITO, CAVEDINI), Sisport (LISI, ACTIS DATO, ROMEO, SOCCO).
Foto LC Zone Fotografia&Comunicazione