ilTorinese

Le nuove regole del car sharing a Torino

(TORINO CLICK) – Sono state approvate dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, le nuove linee guida per la gestione del servizio di car sharing.

Nelle prossime settimane verrà pubblicato sul sito istituzionale della Città l’avviso pubblico destinato agli operatori interessati, in possesso dei requisiti richiesti.

“Con il nuovo bando ci proponiamo di coniugare le esigenze della collettività e degli operatori favorendo condizioni di operatività che possano ampliare la platea dei possibili utenti cercando di allargare le aree dove poter disporre dei veicoli, invitando a inserire nelle flotte vetture accessibili che consentano anche alle persone con patente di guida speciale di usufruire dei vantaggi del car-sharing, insieme a mezzi per il trasporto delle cose e, al tempo stesso, rendano il servizio economicamente sostenibile”, spiega l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta.

Con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità al servizio la Città intende infatti diffondere la modalità in sharing anche tra le persone diversamente abili e invita ciascun operatore a mettere a disposizione delle persone con ridotte capacità motorie un veicolo accessibile per circoscrizione. Agli operatori che lo faranno verrà dato in concessione uno stallo riservato per poter gestire questi veicoli in modalità ‘station based’.

La durata del servizio è prevista dal 1° settembre 2024 al 30 novembre 2027, con riserva di procedere al rinnovo. Le istanze potranno essere presentate dal giorno successivo alla data di pubblicazione fino al 31 maggio 2027.

Gli operatori di car sharing interessati dovranno garantire il servizio per tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 e, contestualmente, fornire assistenza agli utenti attraverso un call center sempre attivo, contattabile in ogni momento senza tariffazioni speciali aggiuntive durante il suo utilizzo.

Le flotte dovranno essere composte da un minimo di 200 veicoli, riconoscibili dall’apposizione sulle fiancate di logo specifico, che potranno essere guidati solamente da persone maggiori di anni 18 in possesso di patente di guida B. Durante il servizio sarà possibile variarne la composizione nel rispetto dei parametri indicati dall’Avviso.

I veicoli non potranno essere alimentati a gasolio e dovranno essere conformi ai parametri emissivi più elevati stabiliti dalla normativa comunitaria – Euro 6 e successivi. Potranno essere scelti tra le seguenti tipologie: veicoli PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) con autonomia minima, in caso di uso della sola trazione elettrica, pari a 50 km; veicoli EV (Electric Vehicle); veicoli HEV (Hybrid Electric Vehicle); veicoli alimentati a GPL anche con doppia alimentazione (benzina-GPL); veicoli alimentati a metano anche con doppia alimentazione (benzina-metano); veicoli alimentati a benzina. Nella flotta potranno essere compresi veicoli idonei al trasporto delle merci che dovranno rispondere ai medesimi criteri delle autovetture.

Tutti i mezzi dovranno avere coperture assicurative e l’operatore dovrà esercitare azioni di controllo della flotta per quanto riguarda il rinnovo dei veicoli, che non potranno avere più di quattro anni e/o più di 100mila km di percorrenza.

L’immissione su strada della flotta da parte di ciascun operatore potrà procedere anche in più fasi, ma dovrà comunque essere completata entro 180 giorni dalla comunicazione da parte del Servizio Mobilità e Viabilità di accettazione dell’istanza.

I gestori dovranno disporre di una piattaforma che renda possibile accedere al servizio anche attraverso applicazioni di aggregazione della domanda, navigatori multimodali prodotti da terzi e “Muoversi a Torino”, il portale di infomobilità del Comune di Torino.

Gli operatori dovranno inoltre fornire i dati statistici relativi al servizio per consentire alla Città di disporre di analisi sull’effettivo utilizzo dei servizi di car sharing integrate con gli strumenti di monitoraggio della mobilità già esistenti.

L’Amministrazione comunale ha interesse a diffondere la modalità in sharing anche per il trasporto di cose e, pertanto, gli operatori saranno invitati a comunicare nella manifestazione di interesse eventuali o possibili modalità di offerte di tale servizio a breve/medio/lungo termine.

Al servizio free floating si aggiungerà la possibilità di utilizzo di alcuni punti di sosta, individuati dalla Città, riservati esclusivamente alla sosta delle auto car sharing, da utilizzare in condivisione tra tutti gli utenti dei vari operatori che assicureranno il noleggio dei veicoli.

Sono state infine riproposte le agevolazioni per gli operatori incluse nel precedente bando quali il parcheggio gratuito nelle zone di sosta a pagamento gestite da GTT (strisce blu); l’accesso, a titolo gratuito, nelle aree ZTL centrale e romana, ad eccezione delle zone ZTL trasporto pubblico, Valentino e ZTL pedonali, e delle vie e delle corsie riservate al trasporto pubblico.

Nuovi arredi sulla rete sentieristica di Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX Continua la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete sentieristica di Sauze d’Oulx.

Un importante lavoro partito già a fine maggio al fine di garantire una piena e sicura accessibilità ai sentieri al via della stagione estiva.

Il Sindaco Mauro Meneguzzi ricorda i grandi lavori messi in campo per riuscire a sistemare i sentieri esistenti e per offrire agli escursionisti anche nuovi sentieri: “Quest’anno Giuliano Allemand ed i suoi ragazzi sono stati chiamati davvero agli straordinari ed hanno fatto un lavoro straordinario. La situazione dei sentieri a fine primavera era davvero critica. I forti  venti di fine anno e le copiose nevicate di marzo hanno abbattuto tanti alberi rendendo i sentieri a tratti praticamente impercorribili. La ditta Allemand ha quindi lavorato in condizioni anche proibitive per riuscire a districarsi nella boscaglia e per mettere in perfetta sicurezza tutti i sentieri. Como ho avuto modo di dire alla fine è stato fatto un lavoro straordinario e ci siamo presentati all’apertura della stagione con tutti i sentieri tirati a lucido”.

Non solo sentieri perfettamente pronti al boom di fruizione estiva, ma anche con grandi sorprese come rimarca ancora il Sindaco Meneguzzi: “Per questa estate non abbiamo solo sentieri tirati a lucido, ma anche dotati di nuove infrastrutture ad uso degli escursionisti. Infatti nei lavori di rimessa in funzione dei sentieri sono state posizionate sul sentiero Tachier-Sarnas sei panchine offerte dal ristorante Orso Bianco, due tavoli offerti da Farmacia Tintinelli e Serendipity Hotel ed inoltre è stata posizionata dal Comune una fontana sopra l’abitato di Tachier”.

Dal Sindaco Meneguzzi il grazie da parte dell’Amministrazione Comunale: “Un grande grazie va alla ditta di Giuliano Allemand per i lavori svolti con grande professionalità ed un grande grazie va al Ristorante Orso Bianco, alla Farmacia Tintinelli e al Serendipity Hotel per la generosa condivisione del progetto sentieri”.

Dalla finestra del Cto vede ladri che rubano su un’auto

Gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Nizza hanno tratto in arresto due persone, di 47 e 23 anni, gravemente indiziate di furto aggravato in concorso.

Giovedì pomeriggio, una persona che si trova al dodicesimo un piano dell’ospedale CTO assiste dall’alto a un furto su autovettura nei parcheggi del Museo dell’Automobile. Due persone infrangono un vetro di un’auto e asportano effetti personali, un trolley e uno zaino, per poi allontanarsi in auto su corso Unità d’Italia in direzione Moncalieri.

Gli agenti, già nelle vicinanze, rintracciano dopo pochi minuti l’auto dei presunti autori del furto mentre la stessa si trovava in sosta nei pressi di piazza Fratelli Ceirano. All’interno dell’auto, i poliziotti identificano due persone corrispondenti alle descrizioni fornite dalla Centrale Operativa.

Nel veicolo i poliziotti trovano alcuni arnesi da lavoro tra cui un cacciavite lungo circa 6 cm, un cofanetto contenente bigiotteria e una valigia con all’interno indumenti ed effetti personali da uomo e da donna

All’uscita dal Museo i turisti belgi, ignare vittime del furto, trovano gli agenti del commissariato dai quali apprendono quanto accaduto durante la loro assenza. In sede di denuncia viene restituita loro la refurtiva recuperata.

Controlli movida: identificate 126 persone, 6 locali multati

Nella notte di sabato hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: quartieri San Salvario e Vanchiglia e nell’area di Piazza Vittorio Veneto.

Complessivamente l’attività ha portato:

all’identificazione di 126 persone;

al controllo di 9 esercizi pubblici;

all’emissione di 6 sanzioni amministrative;

 alla denuncia in stato di libertà di 2 persone;

all’emissione di una sanzione amministrativa per il possesso di una modica quantità di hashish.

I 6 esercizi commerciali sanzionati sono ubicati nell’area di piazza Santa Giulia; 4 per aver venduto alcolici dopo le ore 21, due per la vendita di alcolici oltre le ore 24.

Nell’area del quartiere San Salvario, due cittadini stranieri sono stati denunciati in stato di libertà. Il primo per la violazione degli obblighi di dimora e di firma, il secondo per la violazione delle norme sull’immigrazione.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

 

 

 

Dörte Hansen “Al mare” -Fazi Editore- euro 18,50

E’ il terzo romanzo della scrittrice tedesca nata nel 1964 in un paese vicino a Husum, nella Frisia settentrionale; autrice poliedrica che ha studiato all’Università di Amburgo svariate lingue (incluse gaelico, finlandese e basco) conseguendo un dottorato in Linguistica. Inoltre ha lavorato come autrice per la radio e la stampa.

Al mare” è un romanzo che fa venire voglia di andare alla scoperta del Mare del Nord, tanto è perfetto il clima magnifico, maestoso e struggente descritto in queste pagine. Raccontano il microcosmo di una piccola isola e i suoi abitanti che da secoli sfidano il grande gelo e le tempeste del mare. Lì non è possibile avere segreti, tutti si conoscono da generazioni e sanno ogni cosa l’uno dell’altro.

In particolare scopriamo la famiglia Sander che sull’isola vive da almeno trecento anni, nella casa diventata un prezioso scrigno di ricordi, cimeli e memorie di tanti uomini di mare.

Hanne Sander sull’isola ha cresciuto da sola i tre figli, dopo essere stata abbandonata dal marito Jens. Donna attivissima e indomita che coglie al volo l’occasione del progressivo cambiamento dell’isola che nei mesi estivi si trasforma in ricercata meta turistica.

Lei mette a disposizione la sua casa per i vacanzieri e li ospita nelle stanze dei figli. Inoltre si dedica alle attività del museo locale.

Sono affascinanti anche le personalità e i destini dei suoi 3 rampolli.

Ryckmer è un marinaio alle prese con l’alcolismo che lo ha fatto retrocedere da esperto uomo di mare di lungo corso nella plancia di una petroliera a semplice marinaio di coperta su un barcone adibito a pompe funebri. Lui riceve i parenti in lacrime per la perdita di una persona cara che ha scelto la dispersione delle ceneri al largo di quel mare freddo e inospitale. Le pagine più belle, malinconiche ed intense sono proprio quelle dedicate alle sepolture in mare delle quali Ryckmer è il sensibile e apprezzato cerimoniere. Inoltre conosce tutte le saghe leggendarie che ammantano l’isola di ulteriore fascino.

Poi c’è Eske, infermiera in una casa di riposo, donna infaticabile sempre al servizio dei più fragili.

Infine incontriamo Henrik, il più solitario dei tre, nuotatore esperto che ogni mattina raccoglie quello che il mare deposita sulla riva.

L’autrice ci conduce dritti al cuore dei personaggi, alla loro lotta per la vita, scandita dalle maree e dal crescente turismo, tra passioni e tragedie che lasciano il segno. Tutto ambientato in una natura magica oltre ogni dire.

 

 

Azar Nafisi “Leggere pericolosamente”

-Adelphi- euro 20,00

L’iraniana Azar Nafisi, 68 anni, scrittrice ed insegnante di Letteratura Inglese, è figlia della prima donna eletta in Parlamento, e dell’ex sindaco della capitale iraniana, che nel 1979 fu incarcerato dopo la salita al potere dell’Ayatollah Khomeyni.

Anche Azar si oppose al regime, rifiutò di indossare il velo, e nel 1977 fu cacciata dall’Università. Si trasferì a Washington dove oggi vive con il marito e i due figli, ed è diventata cittadina statunitense.

Con questo libro chiude il cerchio della sua quadrilogia che comprende il famoso “Leggere Lolita a Teheran” del 2004. Pagine in cui ribadisce il potere della letteratura contemporanea e sottolinea come leggere sia uno strumento indispensabile per resistere alla crisi della democrazia.

Ha recuperato le parole e le idee di alcuni autori a lei cari –da Platone a Salman Rushdie, da Tony Morrison a David Grossman – e lo ha fatto immaginando di scrivere 5 lettere al compianto padre, col quale aveva condiviso gli stessi valori. Fin da quando aveva 6 anni, si erano scambiati continue missive; abitudine proseguita fino alla morte del genitore. Ora sembra che il dialogo tra loro riesca a scavalcare persino il sonno eterno.

Sottesa a tutta l’opera c’è la convinzione della Nafisi che: «Leggere e scrivere mi hanno protetta nei momenti peggiori della vita, nella solitudine, nel terrore, nel dubbio e nell’angoscia. E mi hanno anche fornito occhi nuovi con cui guardare il mio paese di nascita e quello di adozione».

 

 

Sandra Petrignani “Autobiografia dei miei

cani” -Gramma Feltrinelli- euro 18,00

La giornalista e scrittrice Sandra Petrignani è una delle firme più prestigiose nel panorama italiano, ed ha un’eccezionale capacità: sa ascoltare le voci delle cose e delle case che «dicono sempre la verità su chi le abita».

Lei è strepitosa nel ripercorrere luoghi, interrogare oggetti, immedesimarsi, immaginare e rintracciare così i “fantasmi” letterari preferiti

Questo suo ultimo libro invece vuole essere l’autobiografia degli amati cani che l’hanno accompagnata nel corso della vita. Ma questo l’ha anche costretta a fare i conti con la sua esistenza, a partire dagli anni dell’infanzia, per arrivare a parlare a fondo della scrittura.

I compagni pelosi diventano spunto per mettere a fuoco la personalità e le esperienze dell’autrice.

Oggi splendida 70enne, ha al suo attivo tre matrimoni, un figlio, una nipotina e la dimensione di nonna. Si divide tra Roma e la casa di campagna ad Amelia, in Umbria, dove convive amabilmente con 4 cani; ma nel libro ne compaiono almeno 17.

Tante storie segnate da destini diversi e la morte tragica di due cani di cui parlare le è costato parecchio. Di fatto in ogni riga c’è molto di lei: i suoi amori, gli uomini, i tradimenti, la vita affettiva, i viaggi, i libri scritti e letti, le ricerche, le passioni, la maternità, i traslochi, gli abbandoni e le separazioni.

Emerge a tutto tondo l’autobiografia delicata e intrigante di una donna indipendente e realizzata, dall’intelligenza affilata e aperta, amante della solitudine che stempera con l’amore per il lavoro di scrittrice.

——————-

La costante nella vita della Patrignani è la scrittura, con una predilezione per le biografie di grandi donne legate alla letteratura e ai luoghi in cui sono vissute.

Tra le sue opere consiglio soprattutto “La scrittrice abita qui” e “Marguerite”, viaggio sulle tracce della Duras (che l’ha portata in Vietnam, Cambogia, Normandia, in un’immersione totale nella vita della vincitrice del premio Goncourt).

 

Sandra Petrignani “Il catalogo dei giocattoli” -BEAT- euro 9,00

Poi vale la pena riscoprire questo libro in cui traccia la storia dell’infanzia ricordando i giochi e i giocattoli di quando era bambina. Tanti sprazzi di memoria tra ricordi struggenti di un tempo lontano, intriso di nostalgia per quell’età spensierata da fanciullina.

 

Pagine stupende con tanti capitoli snelli e divertenti, ognuno dedicato a un giocattolo. Excursus di un’epoca e oggetti che oggi magari non sono più in voga; ma che hanno accompagnato l’infanzia di generazioni passate per le quali la fantasia regnava sovrana delle ore ludiche.

 

Tenero è il ritrovare le ore trascorse con le prime Barbie comparse nel 1959, portatrici della rivoluzione intrinseca di un nuovo modello non più burroso e materno come i bambolotti che richiamavano al ruolo di mammine in miniatura. Le prime Barbie erano di tre tipologie essenziali legate al colore dei capelli (bionda, bruna e rossa): belle, ricche, indipendenti al confine tra l’infanzia e lo sbocciare di una nuova femminilità adolescenziale. Piccole donne che di fatto erano ispirazione per un futuro aperto su più ruoli femminili.

 

Nel libro anche meraviglie un po’ perse come i caleidoscopi, i primi trenini elettrici, i soldatini e il forte, ma anche gli indiani con cui trascorrere ore di svago. Cavalli a dondolo e case di bambola, corde con cui saltare e pistole giocattolo, pallottolieri e marionette….. Tanti balocchi che la Petrignani racconta in modo intelligente e piacevolissimo.

“Il Piemonte dopo 11 Legislature è sceso a metà classifica tra le regioni italiane”

Questa Legislatura deve assolutamente cambiar passo 

Caro Direttore,
lunedì si apre la 12a Legislatura regionale e il Piemonte non sta tanto bene. Non so cosa dirà il Prof. Salizzoni , che come consigliere anziano aprirà la seduta del Consiglio regionale eletto dal voto dei piemontesi lo scorso 9 giugno. Se fossi stato eletto in Consiglio stante la mia data di nascita avrei presieduto io la prima seduta e avrei richiamato con forza i consiglieri a lavorare sodo e meglio perché il Piemonte da troppi anni cresce meno della media nazionale ed è ormai tra la ottava e la decima posizione tra le 20 Regioni italiane secondo la tabella diffusa proprio stamane dalla CGIA adì Mestre. Sono stato il primo a denunciare questo dato nel 2009 alla allora Presidente Bresso e allora Sindaco Chiamparino. Tutti fecero finta di nulla e non ci si rese conto che lo sviluppo positivo del turismo non riusciva assolutamente a pareggiare ciò che stavamo perdendo nella industria. Nei mesi scorsi si era diffusa la voce che il Piemonte fosse riuscito a crescere uno 0,1 in più rispetto alla media nazionale ma Tu capisci che dopo aver perso tanti punti di PIL rispetto alla media nazionale con lo 0,1 ci facciamo ben poco.
Il Piemonte deve cambiare marcia, deve mettere in campo molta più competenza perché come dice stamane al Corriere , il Presidente del Club degli investitori Giancarlo Rocchietti,  al momento siamo sotto visione sul futuro di almeno vent’anni. Per Rocchietti l’ultimo bando regionale per le start-up garantisce soldi a fondo perduto senza una direzione.  Nel frattempo abbiamo un sistema autostradale vecchio e pieno zeppo di lavori incorso e abbiamo i trafori bloccati , con la TAV che entrerà in funzione solo nel 2033 anche se quelli che danno interviste non lo dicono per paura di fare brutta figura. Secondo il Presidente dell’Interporto di Novara ogni anno di ritardo della entrata in funzione del Terzo Valico ci fa perdere 2,5 miliardi di PIL , lo stesso, dico io vale per la TAV.
Chi ha rallentato i lavori ,malgrado noi avessimo salvato la TAV con le nostre Manifestazioni nel 2018/2019 prima o poi dovrà renderne conto ai piemontesi.
Il Piemonte deve cambiare marcia se vuole cercare di ritornare nelle posizioni di testa dove sono Venero e Emilia che nel secolo scorso erano largamente dietro di noi.
Per rilanciare il Piemonte occorre rilanciare Torino e la sua Area Metropolitana che come dice il CRESME sono solo 41me tra le 44 Aree Metropolitane europee con oltre 1,5 milioni di abitanti .
Il Piemonte non ha bisogno di appeasement , il Piemonte  ha bisogno di sostenere con forza il Piano Urso per rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese, unico modo per rilanciare Mirafiori e salvare le 2000 aziende dell’indotto. Il Piemonte deve rilanciare gli investimenti pubblici e privati unico modo per riuscire ad attrarre investimenti dall’estero . Ricordo che le aziende multinazionali presenti nella nostra regione sono quelle che esportano di più e che pagano i migliori stipendi.
Il Piemonte ha bisogno che le centinaia di milioni versati al territorio ogni anno dalle Fondazioni Bancarie aiutino il rilancio più che soddisfare interessi di bottega.
Gli assessori neoeletti non pensino a presentare liste alle prossime elezioni, studino invece come rilanciare la regione e il lavoro perché gli ultimi cinque anni non hanno migliorato la situazione e la povertà e’ cresciuta . La tabella della CGIA di MESTRE che ci vede all’undicesimo posto non è una gran bella  medaglia per il Piemonte che 163 anni fa ha unito l’Italia e siccome mi ricordo bene i discorsi politici alla nascita della Regione dico che Calleri , Donat-Cattin, Picchioni, Frojo, Libertini, Vittorelli, da lassù non saranno molto contenti dei risultati raggiunti. La tangenziale è ancora quella fatta costruire dall’on. Botta negli anni 70/80 ma il traffico nel frattempo è decuplicato. Le altre autostrade sono peggiorate e il nostro aeroporto è solo tredicesimo in Italia. In questi cinquant’anni Torino ha costruito una sola linea della Metro, Lione 4, la Asti Cuneo e’ ancora da finire, il Tenda è ancora chiuso.
Prego perché questo Consiglio Regionale ridia slancio e vigore al nostro vecchio Piemonte. Io continuerò a dare il mio contributo come ho fatto per la TAV e per il settore auto , impegnandomi sulle infrastrutture sul trasporto pendolari e per lo sviluppo della logistica.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO

Moncalieri, raccolta firme per modificare la Ztl

Un gruppo di cittadini moncalieresi si è fatto promotore di una raccolta di firme per chiedere al Comune una radicale modifica dell’Ordinanza con quale è stata realizzata la Ztl  nel centro storico di Moncalieri.

Ecco il testo che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo.

 

PREMESSO CHE                                                                                                                                    

 Le aree pedonali e le aree di sosta sono elementi cruciali nella pianificazione urbana dei comuni, poiché influenzano direttamente la vivibilità e la sicurezza delle città.
E la loro creazione dovrebbe  mirare  a promuovere la mobilità sostenibile, ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, migliorare la qualità dell’aria e favorire la socializzazione e il commercio locale.
La loro istituzione richiede un’attenta pianificazione e gestione per garantire che non causino disagi alla circolazione e alla logistica cittadina, oltre a garantire a UN FACILE ACCESSO E PERCORSO A TUTTI i cittadini (compresi  anziani e persone con difficolta’ di deambulazione o qualsiasi tipo di limite , anche temporaneo e non rientrante nella categoria definita da legge 104 e relative norme riguardanti handicap, invalidita’ civile o disabilita’ETC)
La disponibilità di aree di sosta, FACILMENTE E COMODAMENTE RAGGIUNGIBILI è fondamentale per ridurre il traffico illegale, alleviare la congestione stradale e facilitare gli spostamenti dei residenti, dei visitatori e dei lavoratori. 

Tuttavia, la gestione delle aree di sosta può essere complessa e richiede un equilibrio tra la domanda di parcheggio e la disponibilità di spazio, oltre a considerare le esigenze dei residenti, dei commercianti e degli altri utenti della strada come quelli sopraccitati con difficolta’ e limiti anche lievi .

DATO ATTO CHE   

TALE PIANIFICAZIONE NON HA TENUTO IN CONSIDERAZIONE TUTTI QUESTI ELEMENTI CRUCIALI DISCRIMINANDO DI FATTO UNA GRANDE PARTE DI UTENTI LEDENDO IL LORO DIRITTO DI LIBERTA’ DI MOVIMENTO  NON CONSIDERANDO IL NOTEVOLE DISLIVELLO E PENDENZA DEL PERCORSO E DEL CATTIVO STATO DELLA PAVIMENTAZIONE STRADALE ARRECANTE POSSIBILITA’   DI INCIAMPO.

SE NE CHIEDE UNA MODIFICAZIONE PIU’ ADEGUATA E PONDERATA ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI TUTTI.

SI RICHIEDE CHE LA ZTL CENTRALE                                                                                                                                                               VARCO C1 Piazza Vittorio Emanuele II all’intersezione con Via Carlo Alberto                                                                                              VARCO C2 Piazza Vittorio Emanuele II all’intersezione con Vicolo Duch

goda della stessa disciplina della ZTL INTERNA CON I MEDESIMI ORARI DI DIVIETO E SI CHIEDE LA POSSIBILITA’ DI ALMENO POCHE ZONE DI SOSTA TEMPORANEA.
La petizione si può firmare presso l’Ottica Autelli di piazza Vittorio Emanuele 9/E .

Il reparto macelleria di Borello supermercati, una miniera di proposte appetitose

Informazione promozionale

Una vetrina di golosità per chi ha poco tempo per cucinare ma non vuole rinunciare alla qualità 

La scelta dei prodotti di qualità è la cifra che caratterizza Borello Supermercati.

In particolare la carne (che ha già ottenuto da Altroconsumo gli onori del podio tra le migliori carni dei supermercati italiani) viene scelta con grande attenzione.

E non potrebbe essere diversamente, vista la competenza in materia da parte del patron della catena di supermercati, Fiorenzo Borello, che iniziò la sua attività di imprenditore proprio nel settore della carne.

Fiorenzo Borello

Ma il reparto macelleria, da Borello è qualcosa di più: una vera vetrina di sfizi e golosità gastronomiche se hai poco tempo e però non vuoi rinunciare alla qualità e al gusto.

Nel reparto è disponibile una selezione di prodotti pronti da cuocere che consentono di risparmiare tempo in cucina senza compromettere la bontà.

Tra questi: bombolotti, polpette crock, arancino gourmet, alette al whisky, straccetti all’arabesque e molto altro.

 

Cronista de “La Stampa” preso a calci da militanti di Casa Pound

/

Ieri sera Andrea Joly, giornalista de La Stampa, è stato aggredito a Torino in via Cellini all’esterno dell’Asso di Bastoni, un locale legato all’estrema destra, dove era in corso una festa di Casa Pound. I militanti quando hanno visto che il giornalista (che si trovava lì’ per caso) stava girando un video con il telefonino lo hanno colpito con dei calci, tanto da dover ricorrere al pronto soccorso. La Digos sta analizzando le immagini per identificare gli autori dell’aggressione.

Ma i rappresentanti del circolo non ci stanno e spiegano ai giornali la loro versione:  mentre stavano facendo una foto di gruppo è stato visto un ragazzo  fare foto e video ai presenti, compresi dei minorenni con dei genitori, e gli è stato chiesto chi fosse. Joli non si sarebbe qualificato come cronista e avrebbe spintonato dei ragazzi, creando battibecco. Poi si sarebbe messo a correre cadendo.

L’episodio è stato condannato  (tra gli altri) dal sindaco Stefano Lo Russo, dal presidente della Regione Cirio, dall’ex sindaca Appendino, dall’on. Montaruli, dalla sen. Ambrogio e dall’assessore Marrone di Fdi e dal deputato Avs Grimaldi.