Martedì 12 novembre il presidente Davide Nicco ha convocato, dalle 9.30 alle 19, a Palazzo Lascaris il Consiglio regionale aperto sulle “Condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria sul territorio della Regione Piemonte”. Alle 14 e alle 14.30 si terranno le interrogazioni e il question time.
SOMMARIO: L’Italia Paese sicuro? – La “lupa” Bonino e Francesco – Lettere





Un impegno comune per una cultura e un turismo inclusivi, a partire dai territori
Venerdì 8 novembre, rappresentanti del settore culturale e turistico, sindaci e istituzioni si sono riuniti presso il Teatro del Castello di Rivoli per discutere e promuovere nuove strategie di inclusione. L’evento è stato organizzato dal Consorzio TurismOvest, dal Comune di Rivoli e dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere operatori del settore e cittadinanza.
L’appuntamento centrale della giornata è stata la firma del Manifesto della Cultura Accessibile a Tutti, un documento programmatico firmato dal sindaco di Rivoli Alessandro Errigo e da altri sindaci del territorio, che punta a garantire l’accesso alla cultura e al turismo a tutte le persone, senza barriere.
“L’accessibilità culturale non è solo un diritto, ma un valore che arricchisce le nostre comunità,” ha dichiarato il sindaco Errigo.
“Attraverso questo Manifesto, Rivoli e i suoi partner si impegnano a rendere la città e il suo patrimonio accessibili, promuovendo inclusione e partecipazione.”
“Il meeting è stata l’occasione per potenziare la rete sul territorio e per pensare a una promozione sinergica, culturale e turistica, di tutta l’Area Ovest affinché i centri storici diventino uno spazio culturale aperto davvero per tutti” ha spiegato Simona Pravato Direttrice di TurismOvest.
Per l’occasione sono stati presentati i nuovi prodotti inclusivi realizzati appositamente per il centro storico di Rivoli grazie ad un proficuo lavoro insieme agli esperti e alle istituzioni che quotidianamente operano con sensibilità e attenzione in questo settore.
Durante il convegno sono state quindi svelate in anteprima le targhe che, nei prossimi giorni, verranno installate a fianco dei principali monumenti e beni di interesse storico e artistico del centro storico di Rivoli, e che permetteranno tramite Qr-Code di attivare sia video che audio guida con testi semplificati in italiano, inglese, francese e Lingua dei segni. Le targhe sono dotate anche di codice Braille per migliorare l’accessibilità delle persone con disabilità visiva.
La giornata ha visto interventi di esperti, giornalisti e testimoni diretti nel campo dell’accessibilità.
A rafforzare ulteriormente l’impegno per l’accessibilità, il Comune di Rivoli ha annunciato anche l’avvio, a partire dal prossimo dicembre, di un nuovo servizio di navetta che collegherà ogni sabato e festivi la stazione ferroviaria di Alpignano al Castello di Rivoli, in coincidenza con i treni da Torino. Questo progetto, frutto di un accordo stipulato dal sindaco Errigo con la Città Metropolitana, renderà il patrimonio culturale di Rivoli ancora più accessibile e promuoverà l’uso di mezzi di trasporto sostenibili. Il vicesindaco di Città Metropolitana Jacopo Suppo ha sottolineato che questa iniziativa migliorerà la mobilità nella zona ovest e offrirà a cittadini e turisti un collegamento integrato e conveniente con il Castello di Rivoli.
Questa prima giornata segna un passo significativo verso una Rivoli aperta e accogliente per tutti e apre il weekend di celebrazioni per il rinnovo del gemellaggio con la città di Montélimar.
Aggressione e rapina: due arresti
Avigliana- Nella mattinata del 5 novembre, in esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di Torino, i Carabinieri di Avigliana hanno tratto in arresto due italiani di 44 anni e 31 anni perché gravemente indiziati di “lesioni personali pluriaggravate in concorso” e “rapina pluriaggravata in concorso”. A seguito di perquisizione domiciliare, a casa del più giovane, sono stati rinvenuti un coltello a serramanico, una riproduzione “a salve” di pistola Beretta priva di tappo rosso e gli indumenti utilizzati per compiere la spedizione punitiva. Entrambi sono stati accompagnati presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Il provvedimento scaturisce a seguito di denuncia di aggressione subita da un italiano del posto avvenuta il 9 settembre. La complessa attività investigativa, eseguita attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza e alle analisi tecniche, ha permesso di identificare i due presunti malfattori.
Nel corso della nostra crescita, tutti noi riceviamo dal nostro ambiente familiare una serie di “indicazioni”, più o meno esplicite, che ci danno una direzione rispetto a “come si deve vivere”. Tra questi messaggi ci sono quelle che gli esperti di Analisi Transazionale chiamano “Spinte”.
Ovvero una serie di indicazioni su un “dover essere particolarmente importante e apprezzato da chi ci sta crescendo, a cui noi sentiamo da piccoli, e spesso sentiremo più avanti, di dover corrispondere, pena la nostra possibilità di ricevere da loro amore e accettazione.
Adattandoci a queste richieste, svilupperemo schemi di azione consolidati che utilizzeremo anche da adulti, ma che non sempre saranno espressione reale di noi stessi e quasi mai portatori di benessere e flessibilità.
Che, anzi, spesso ci impediranno di essere e diventare ciò che veramente siamo, di dare spazio ai nostri veri desideri, di ascoltare pienamente le nostre emozioni. Saranno un insieme di DEVO che spesso finiranno col mettere in secondo piano i nostri VOGLIO.
I nostri comportamenti e il nostro modo di pensare e di essere derivano spesso da questi condizionamenti, e in particolare da cinque imperativi, che sono una sorta di comandi non scritti impartiti dagli adulti di riferimento nel corso dell’infanzia (genitori, nonni, insegnanti, ecc.).
“Comandamenti” che abbiamo finito per interiorizzare, perché da bambini non avevamo gli strumenti e l’esperienza per fare diversamente…Questi cinque imperativi che ci condizionano la vita si possono tradurre e sintetizzare con “Sii perfetto“, “Compiaci“, “Sbrigati“, “Sforzati” e “Sii forte”.
(Fine della prima parte).
Potete trovare questi e altri argomenti sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.
Ian D’Agata a Barolo
Il miglior critico enologico italiano ha incontrato a Barolo i Produttori dell’“Enoteca Regionale” e presentato i suoi ultimi libri
Barolo (Cuneo)
Ospite d’eccezione, nei giorni scorsi, all’“Enoteca Regionale del Barolo”, nel generoso Comune di Langa noto per aver dato il nome all’omonimo grandioso vino, frutto di una terra inserita nei “Patrimoni dell’Umanità”: riconosciuto dal “Comitato Grandi Cru” come “Best Italian Wine Critic 2024”, origini italiane ma cresciuto in Canada, a far visita all’ “Enoteca” (che ospitava il primo di una serie di incontri dedicati alle aziende che ne fanno parte) è stato, infatti, niente meno che il mitico Ian D’Agata, che da trent’anni parla e scrive di vino, accompagnato dal suo collaboratore storico Michele Longo, noto per la sua profonda dedizione e competenza nel raccontare la storia, la toponomastica, la pedologia (la scienza dell’agronomia che studia la composizione, la genesi e le modificazioni del suolo) e le caratteristiche dei vini dei grandi terroirs piemontesi.
“Un sentito ringraziamento a Ian D’Agata e Michele Longo per averci scelto – ha commentato Cristiana Grimaldi, direttore dell’ ‘Enoteca Regionale del Barolo’ – permettendoci di inaugurare con questo importante momento di condivisione il primo degli appuntamenti che nei prossimi mesi coinvolgerà sempre di più i produttori del Barolo che noi rappresentiamo, perché senza di loro l’‘Enoteca’ non avrebbe motivo di esistere ed ora più che mai è fondamentale creare occasioni di confronto”.
Parole di ringraziamento e benvenuto, cui ha risposto D’Agata: “Da anni Michele Longo ed io visitiamo le aziende del Barolo e, in effetti, una gran parte della nostra vita adulta è trascorsa in Langa. In tanti anni abbiamo raccontato il Barolo attraverso libri pluripremiati e riviste apprezzate in tutto il mondo, ma da oggi l’opera di divulgazione e conoscenza del vostro vino può avvalersi di uno strumento in più: la ‘Ian D’Agata Wine Review’, il nuovo, appena nato, ‘web-wine-magazine’, che durante l’anno pubblica molti articoli proprio sul Barolo e tanti altri vini di Langa”. Durante l’incontro il celebre enologo ha parlato anche dei suoi ultimi libri scritti a quattro mani con Michele Longo: “Barolo Terroir: Grapes Crus People Places” e “Italian Wine Terroirs”, già premiati con prestigiosi riconoscimenti (come il titolo di “Book of the Wear” del “Louis Roederer International Wine Awards” o il “Best European Wine Book” del “Gourmand World Book Awards”) ed inseriti nelle liste dei “Best Wine Books of the Year” di giornali e riviste come il “NY Times”, il “Financial Times” e il “Food & Wine”.
Già redattore dell’“International Wine Cellar” di Stephen Tanzer, Contributing Editor di “Decanter” e Senior Editor di “Vinous”, Ian D’Agata ha sempre, in particolare, concentrato i suoi scritti sui Vini di Italia, Francia, Cina e Canada, dedicandosi intensamente alla ricerca e allo studio delle uve da vino autoctone. Direttore dell’“International Wine Accademy” di Roma e docente di “Cultura Enogastronomica Italiana” per quattro prestigiosi Atenei americani, nel 2015 è stato ufficialmente nominato membro della prestigiosa “Accademia della Vite e del Vino” (l’associazione ufficiale italiana degli accademici, dei ricercatori e dei professori universitari del settore vinicolo) ed è attualmente vicepresidente dell’“Association Internationale des Terroirs”.
Da parte sua, Michele Longo cura con D’Agata la sezione “Italia” del “Pocket Book of Wine” di Hugh Johnson, la guida ai vini più venduta al mondo con 46 edizioni e oltre 12milioni di copie vendute in tutto il mondo.
g.m.
Nelle foto: Michele Longo e Ian D’Agata all’“Enoteca Regionale del Barolo” e immagine di un incontro de gustativo all’“Enoteca”
Grassl è argento nella tappa di Grand Prix di Tokyo

La Polizia di Stato del posto di Polizia presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, a seguito di una grave condotta ingiuriosa, offensiva e molesta nei confronti del personale sanitario del locale Pronto Soccorso ospedaliero, posta in essere da parte di un soggetto italiano residente in provincia, ha contestato e notificato, nella giornata del 6 novembre la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.000 €, prevista dall’art. 9 della Legge 113/2020.
Tale normativa, come sottolinea la Questura di Cuneo, è stata prevista per rafforzare la tutela della sicurezza del personale che svolge la professione sanitaria o socio sanitaria e di chiunque svolga attività ausiliaria di cura, assistenza sanitaria o soccorso presso strutture pubbliche o private.
Pertanto, la Polizia di Stato della Questura di Cuneo, avendo già riscontrato analoghi episodi, richiama l’utenza ospedaliera a rapportarsi in modo corretto e civile verso il personale che opera in strutture sanitarie, pena la sanzione amministrativa, da 500€ a 5.000€, prevista dalla legge 113/2020, che può essere contestata entro 90 gg. dall’accaduto, salvo che la condotta non costituisca autonoma fattispecie di reato.
Con riferimento a quest’ultimo contesto, il Questore della Provincia di Cuneo, dopo l’intervento effettuato dai militari della Compagnia Carabinieri di Mondovì, in data 10 ottobre u.s., nei confronti di un cittadino extracomunitario, richiedente protezione internazionale e residente ad Asti, responsabile del reato di minaccia, aggressione e interruzione di pubblico servizio ai danni di personale sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Mondovì, ha emesso, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, l’ordine di allontanamento entro 48 ore e il divieto di ritorno nel comune di Mondovì, per un periodo di anni tre, senza autorizzazione preventiva del Questore, ai sensi dell’art. 3 del Decreto Legge n. 123/2023 (c.d. decreto Caivano).
A Torino la fiera degli amici a 4 zampe
Oggi e domani, Lingotto Fiere si riempie di cani e di gatti accompagnati dai loro padroni. Tanti gli stand a loro dedicati che offrono omaggi e vendono diverse tipologie di prodotti.
Moltissime le attività gratuite cui ci si può iscrivere in loco per permettere ai propri pelosetti di fare nuove esperienze: il percorso agility pensato sia per i cani che per i gatti, la piscina del salvataggio e la ricerca olfattiva sono solo alcune delle possibili proposte. Inoltre, tra uno stand e l’altro, ci sarà la possibilità di mettersi in posa insieme ai propri amici a quattro zampe e lasciare che dei fotografi professionisti creino per voi un ricordo indelebile da portare a casa. E per chi stesse già pensando ai regali natalizi, potrà trovare diversi stand dedicati ai regali per i pelosetti e per i loro padroni: ciotole decorate, pettorine con stampe, guinzagli dai colori vivaci, abbigliamento, collane e braccialetti a tema e molto altro ancora..
Tra i vari stand troverete anche proposte innovative, tra cui la startup PETS: un’applicazione nata per aiutare i padroni a ritrovare i propri amici a quattro zampe che si smarriscono.
Grazie a Pets potrete allertare il vicinato dell’avvenuta scomparsa e permettere a tante altre persone di aiutarvi nel ritrovamento.
Un’applicazione nata da poco ma che ha già ottenuto un notevole riscontro tra i padroni dei pelosetti e non solo: troverete, infatti, una sezione dedicata ai canili che permette agli animali abbandonati di trovare una nuova famiglia con maggiore facilità, così come altre sezioni dell’app che offrono servizi dedicati esclusivamente al benessere animale. Potete scaricare Pets da subito dal vostro smartphone, l’app è completamente gratuita.
L’evento QuattroZampeInFiera vi aspetta oggi e domani dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
IRENE CANE
“CHI È FRAGILE MERITA PIÙ ATTENZIONI”
“Avete fatto un capolavoro di sinergia sociale tra realtà religiosa, civile e di volontariato di cui potete essere orgogliosi e di cui il Consiglio Regionale è orgoglioso”, così è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte all’inaugurazione della nuova Stazione di Posta di Pinerolo, un luogo di solidarietà e condivisione nato grazie all’investimento della Diocesi con il contributo di risorse derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“È uno spazio – continua Nicco – che sono certo rappresenterà un punto di riferimento, aperto a tutti coloro che necessitano di un aiuto. Le nostre azioni dovranno essere rivolte sempre più verso chi ha più bisogno. Non dobbiamo dimenticarci di chi è in stato di disagio”.
La nascita della Stazione di Posta di Pinerolo ha coinvolto cittadini, istituzioni, enti e associazioni in un percorso di reciproco sostegno.
“Questo luogo è simbolo di una visione condivisa: la Diocesi e la Caritas insieme al Ciss, l’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca e il Comune di Pinerolo hanno collaborato uniti e sono la dimostrazione e l’esempio positivo di come insieme si possano ottenere risultati importanti , trasformando la solidarietà in azioni concrete. Chi è più fragile deve avere maggiori attenzioni”, conclude il presidente Nicco.