ilTorinese

“Memissima”. Il ritorno! A Torino gli “Oscar” italiani dei “meme”

/

Il “Festival della cultura memetica” 

Dal 5 al 7 dicembre

In un momento storico nel quale la realtà supera quotidianamente anche il ‘meme’ più ardito, l’unico modo che abbiamo per provare ad affrontare la nostra vita senza impazzire è quello di filtrarla e interpretarla attraverso la lente della ‘memetica’. Venire a ‘Memissima’ vi salverà la vita”. Dice bene Max Magaldi, musicista e artista, dal 2021 ideatore e direttore artistico di “Memissima”, il “Festival della cultura memetica” prodotto dalla torinese “The Goodness Factory” che ospita, nella tre giorni dedicata all’evento, le migliori “agenzie di comunicazione” e le migliori “pagine meme” da tutta Italia, in arrivo quest’anno sotto la Mole da giovedì 5 (presso la “Scuola Holden” di piazza Borgo Dora, 49) a venerdì 6 e sabato 7 dicembre (presso “OFF TOPIC”, in via Pallavicino, 35).

Il termine inglese “meme” (pronuncia “mim”), penso trovi pochi (almeno fra le nuove generazioni) impreparati rispetto alla comprensione del suo significato. Tuttavia, per chi non ne fosse pienamente al corrente (e, forse, a pensarci bene, non sono poi così pochi!), meglio specificare. Neologismo creato dall’etologo, biologo e divulgatore scientifico britannico Richard Dawkins nel suo libro “Il gene egoista” (1976), dicesi “meme”, cito testualmente, “un’idea o un comportamento che si diffonde attraverso l’imitazione … e che con l’avvento di ‘internet’ si è ampiamente diffuso diventando un’immagine o un video di natura umoristica”. Insomma, detto in soldoni, i “meme” sono quelle brevi “sortite” (di solito combinate in fusione fra elemento scritto e visivo) divertenti, ironiche e bizzarre che diventano rapidamente virali nell’infinito groviglio della “rete social”. Orbene, a Torino, i bravi “mattacchioni” della “ Goodness Factory” si sono addirittura inventati (con il sostegno di “Camera di commercio” e “Fondazione CRT” e il contributo di “UNA – Azienda delle Comunicazioni Unite” e di “URMET”) un “Festival” dedicato proprio a questi benedetti “meme”, ai più gettonati, con tanto di “Meme Awards – Gli Oscar dei Meme”, che dopo il successo dell’ultima edizione con la premiazione di Gerry Scotti personaggio “più memato” dell’anno, ci terranno anche quest’anno col fiato sospeso scatenando il “toto-meme” sul web fino all’evento di premiazione finale in programma alle 21 di sabato 7 dicembre.

“Memer” e “Agenzie di Comunicazione” da tutta Italia si troveranno quindi a Torino, da giovedì 5 a sabato 7 dicembre, in occasione di “Memissima” fra “case studies” e “nuovi linguaggi” da indagare.

Il via, giovedì 5 dicembre, al “General Store” della “Scuola Holden”, che anche quest’anno ospiterà tre grandi lezioni di “scrittura memetica”, tenute da Vabe RagaA (ore 10) con “Folk-lore: vecchio e nuovissimo sono la stessa cosa” (pagina da oltre 118mila followers), Cyaomamma (ore 12) con “Textposting: scrivere in regime di infocrazia” e, attesissima, Madonnafreeeda (dalle 14,30) con “A mali estremi estremi meme: come aggirare algoritmi sensibili per raccontare realtà atroci”. A seguire, sempre alla “Scuola Holden”, dopo il talk (ore 18) “Dal cinema a Dogecoin”, si chiude in serata con “Stand Up Memedy”, show inedito rivelatore del “superpotere comico” dei “meme”.

Venerdì 6 e sabato 7 dicembre “Memissima” si sposta a “OFF TOPIC” per dare vita al format che studia il rapporto fra “meme” e comunicazione: Meme per gli acquisti’, l’incubatore sul memevertising” che ospita alcune delle migliori agenzie di comunicazione italiane, pensato per studiare il rapporto tra “meme” e “pubblicità”. Fra gli incontri da non perdere “La Grande Memezza” (sabato 7, ore 12,30), sorprendente esordio su “Tik Tok” del sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, il talk (venerdì 6, alle 19) “Mi piace un bot! Come l’‘IA’ sta cambiando la creatività?” e, alle 22, l’incontro con Fabio Celenza, nel suo live show in band “Faffiga Experience”.

Grande chiusura con l’evento più atteso dai “memer” di tutta Italia: i “Meme Awards” “Oscar dei meme” che avverrà nel corso della serata finale sabato 7 dicembre, alle 21. Più di 200 le richieste di partecipazione ai “Meme Awards”, con oltre 400 “meme” candidati.

I “meme” candidati verranno giudicati da una “Giuria” che individuerà i “4 meme finalisti” per le diverse categorie, tra cui “Personaggio più memato dell’anno”, “Politica e Attualità”, Università e Scuola”, “Sport”, “IGP”, “Reel”, “Trash/Dank/NonsenseMusica”, “Arte e Spettacolo”. I vincitori verranno scelti dalla combinazione tra il voto della Giuria e quello dei follower della pagina dell’evento “Memissima/Meme Awards”: per votare basterà seguire la pagina “Instagram” ed esprimere la propria preferenza.

Per info e programma nel dettaglio: “The Goodness Factory”, via Faà di Bruno 2, Torino; tel. 676/630242 o www.thegoodnessfactory.it

G.m.

Nelle foto (emma@thegoodnessfactory.it): Locandina Festival e immagini di repertorio

Ravinale (Avs): Vuoti a rendere propone soluzioni

Le associazioni di proprietari di casa sono state audite oggi in 2a Commissione in Regione sulla proposta di delibera di iniziativa popolare Vuoti a rendere, presentata in Comune a Torino e che a breve comincerà il suo iter in Consiglio Comunale. Nonostante i colleghi della maggioranza che sbraitavano, agitando a sproposito lo spettro delle collettivizzazioni sovietiche, dimostrando di non aver nemmeno letto la proposta, il confronto è stato produttivo. Il racconto mediatico e politico della destra parla di sanzioni ai “piccoli proprietari”. Ma la delibera riguarda altro, in particolare i grandi vuoti che lasciano nei tessuti urbani i soggetti, privati e pubblici, che possiedono molteplici proprietà e non ne fanno uso per ragioni speculative, o di mancata manutenzione: è soltanto in questi casi che potrebbe applicarsi la requisizione temporanea per far fronte all’emergenza abitativa, che non è incostituzionale ma è prevista dal Codice Civile.
“Vuoti a rendere” non demonizza nessuno, ma propone soluzioni – che certamente non possono prescindere da un serio piano sull’edilizia residenziale pubblica, che oggi solo in provincia di Torino vede il 10% degli alloggi vuoti per responsabilità di ATC – a un problema serissimo di accesso alla casa che è sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo ribadito in Commissione che una mappatura degli immobili e degli alloggi, pubblici e privati, che risultano inutilizzati per lungo tempo non è un pericolo ma uno strumento per avere il polso della situazione e poter adottare le migliori soluzioni.
Il rilancio di Lo.ca.re., l’agenzia sociale per la casa di Torino, non è una minaccia, ma una risposta alla necessità di costruire maggiore fiducia tra i proprietari e chi non riesce ad accedere al mercato della casa, ed è una richiesta condivisa dalle stesse associazioni dei proprietari: è emersa forte, questa mattina la necessità che la Regione stanzi le risorse necessarie. Così come è emersa, proprio dalle associazioni dei proprietari, la necessità di rifinanziare i fondi alla locazione tagliati dal Governo. Abbiamo presentato emendamenti in tal senso già in sede di variazione di bilancio: la destra in Regione però lì ha respinti, a dimostrazione di quanto all’atto pratico non vi sia alcun loro interesse per il tema casa.
Noi continuiamo a sostenere convintamente la proposta, che ha già il grande merito di aver avviato il dibattito su un tema cruciale come è il diritto alla casa.

La Regione alla Conferenza intergovernativa Torino – Lione

Si è svolta oggi a Lione, in Francia, la 67^ riunione della Commissione Intergovernativa (CIG) per la linea ferroviaria Torino-Lione, alla presenza dell’assessore della Regione Piemonte alle infrastrutture strategiche, Enrico Bussalino, del presidente del Consiglio regionale dell’Auvergne-Rhône-Alpes, Fabrice Pannekoucke, del capo delegazione italiano della CIG, Paolo Foietta, della presidente francese della CIG, Josiane Beaud, e del presidente di TELT, Daniel Bursaux.

L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori e condividere importanti aggiornamenti. Ad oggi, il progetto ha visto il completamento di circa 39 km di gallerie, pari al 25% dell’opera complessiva, con 15 km realizzati nel tunnel di base.

 

“La nuova linea ferroviaria Torino-Lione, parte integrante del Corridoio Mediterraneo europeo, non è solo un’opera strategica per migliorare la mobilità e l’interoperabilità tra Paesi – ha dichiarato l’assessore Bussalino -, ma anche un simbolo del nostro impegno verso un sistema di trasporti sostenibile e innovativo, capace di rispondere alle esigenze ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo. Fin dalla sua ideazione – ha proseguito l’assessore -, la Regione Piemonte ha svolto un ruolo attivo e propositivo, sostenendo con determinazione tutte le fasi del progetto, dall’autorizzazione al monitoraggio. I risultati raggiunti sono frutto di un efficiente confronto tra numerosi attori pubblici e privati e dalla sinergia creatasi tra le attività di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti”.

 

Durante la riunione è stato comunicato l’avanzamento delle attività del Gruppo di Lavoro binazionale, incaricato di monitorare e aggiornare costantemente i costi e i tempi di realizzazione del progetto in parallelo con i progressi fisici. Questa collaborazione tra le due delegazioni rappresenta un passo avanti verso una gestione ancora più trasparente ed efficiente.

Inoltre, è stato annunciato l’importante finanziamento europeo: 700 milioni di euro che permetteranno di coprire le attività del progetto fino a metà 2026. Si tratta di un riconoscimento significativo dell’importanza strategica della Torino-Lione per l’Unione Europea, che continua a sostenere il progetto nell’ambito del network TEN-T.

Infine, sul fronte ambientale e operativo, è stato validato il protocollo per la gestione e valorizzazione binazionale dei materiali di scavo, che dà il via all’accordo siglato nel 2023 per l’attuazione dell’ambizioso obiettivo di economia circolare al di là delle frontiere.

 

“Questo rappresenta un concreto esempio di sostenibilità e coordinamento tra Italia e Francia. Mi auguro che la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti continui con lo stesso entusiasmo e determinazione, affinché il completamento di quest’opera possa rappresentare non solo un successo tecnico e strategico, ma anche un passo decisivo verso uno sviluppo sostenibile e condiviso per il Piemonte, l’Italia, la Francia e l’Europa” ha concluso Bussalino.

Incroci più sicuri. Il Comune dà il via ai lavori

Attraversamenti pedonali più sicuri grazie alla realizzazione di impianti luminosi lampeggianti e all’installazione sui semafori dei dispositivi acustici e di prenotazione in grado di rispondere alle esigenze delle persone con disabilità visiva.

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina, su proposta dell’ assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, il progetto esecutivo per una serie di interventi su alcune strade e incroci cittadini completamento dei lavori finanziati nell’ambito del Piano nazionale sicurezza stradale 2030 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Questi interventi, come quelli approvati per via Po nelle scorse settimane, faciliteranno e renderanno più sicura la mobilità delle persone aumentando la sicurezza e garantendo, fatto non trascurabile, un sensibile risparmio energetico necessitando anche di una minore manutenzione”, commenta l’assessora Foglietta.

I lavori riguarderanno gli impianti semaforici siti in prossimità del civico 11 di via Botticelli, all’altezza di corso Casale 388 e 462, all’intersezione tra corso Cosenza e via Don Grioli, tra corso Galileo Ferraris e via Torricelli, tra corso Vercelli e via Cuorgnè e in via Stradella 192. Previsto anche il rinnovo e l’adeguamento al nuovo Codice della Strada del semaforo all’incrocio tra le vie Druento e Traves.

Su tutti questi impianti Iren Smart Solutions, a cui è affidata la gestione del servizio, provvederà a installare lanterne semaforiche a led che consentono risparmi energetici superiori all’80 per cento e garantiscono una maggiore affidabilità e minori costi per via della maggiore durata con conseguente riduzione dei guasti per lampade bruciate e sull’elettronica.

La spesa per gli interventi è di 300mila euro.

TORINO CLICK

‘Vuoti a Rendere’, Nallo (Sue): “Provvedimento populista e controproducente”

“La proposta ‘Vuoti a Rendere’, che prevede la requisizione degli immobili sfitti, è un provvedimento populista e controproducente. Misure punitive come questa spaventano i proprietari, riducono l’offerta di alloggi e fanno aumentare i costi, aggravando l’emergenza abitativa,” dichiara la Consigliera regionale Vittoria Nallo. “In commissione abbiamo proposto alcune misure alternative, come l’esenzione IMU per chi affitta a canone concordato, e l’adozione di assicurazioni contro le morosità tramite accordi istituzionali con le compagnie assicurative. Incentivi e tutele sono l’unica via per aumentare l’offerta, tutto il resto è pura demagogia,” conclude Nallo.

Minori picchiano coetaneo e lo mandano al pronto soccorso

Un gruppetto di minorenni ha atteso un ragazzino coetaneo, di 15 anni, studente di un istituto superiore cittadino, all’arrivo del treno a Vercelli. Quando il giovane e’ sceso lo hanno malmenato tanto che è dovuto  ricorrere alle cure del pronto soccorso. Non è ferito in modo grave. I carabinieri stanno indagando, si ipotizza un episodio di bullismo scolastico.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Le multinazionali estere confermano gli investimenti in Piemonte

Le 1.300 Multinational enterprise presenti si confermano un traino nel trasferimento tecnologico e nel 98% dei casi intendono rimanere per un altro triennio non riducendo l’occupazione. Valutati positivamente qualità della vita, poli logistici, infrastrutture per l’ICT e sistema formativo

In Piemonte sono presenti 1.300 multinazionali estere, pari al 10% del totale nazionale, con 4.381 unità locali e 150 mila occupati, valori che posizionano il Piemonte al terzo posto in Italia per imprese a controllo estero. Da un’analisi svolta da Unioncamere Piemonte e Camera di Commercio di Torino che ha coinvolto 225 Multinational enterprise, di cui l’8% di grandi dimensioni, che impiegano circa 25mila addetti, emerge come l’83% delle multinazionali estere presenti in Piemonte vogliano confermare la presenza per il triennio in corso (2024-2026). Il 12% vuole ampliare o diversificare mentre il 3% intende alleggerire o riconfigurare la presenza sul territorio piemontese. Solo il 2% ha intenzione di chiudere l’attività. Dati che sono stati al centro dell’evento ‘Il valore delle multinazionali estere in Piemonte’ al Circolo dei Lettori di Torino, organizzato da Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con l’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss e con il contributo di Bper.

Per competere a livello globale, l’Italia deve presentarsi come un Paese unico, capace di esaltare le sue eccellenze regionali all’interno di una strategia unitaria e condivisa. I territori rappresentano una risorsa essenziale, ma è altrettanto cruciale integrarli in una visione nazionale ed europea. Questo approccio è indispensabile per rafforzare la nostra identità come membro autorevole dell’Unione Europea e destinazione privilegiata per gli investimenti esteri, che già contribuiscono al 21% del fatturato nazionale e al 35,1% delle esportazioni. Solo un coordinamento efficace tra livelli istituzionali e politiche industriali può valorizzare appieno le potenzialità del Paese, permettendo di affrontare le transizioni digitali e verdi e di attrarre capitali e competenze globali, fondamentali per il nostro futuro economico” ha detto Barbara Cimmino, Vice Presidente all’export e all’attrazione degli investimenti esteri di Confindustria.

Dobbiamo valutare le esperienze di successo e le opportunità di miglioramento, per farle confluire nei progetti futuri. Allo stesso tempo occorre interrogarsi – spiega Pierpaolo Antonioli da settembre presidente della Commissione Multinazionali di Confindustria Piemonte – sui contenuti dei futuri Protocolli d’intesa lavorando con la Conferenza delle Regioni e delle province autonome per arrivare alla firma di un documento condiviso che dia le linee generali per tutti i territori. Questo programma a livello locale si deve declinare in progetti operativi con scadenze definite e piani ambiziosi ma raggiungibili”.

Andando oltre al mero dato numerico, le Multinational enterprise, in Piemonte rappresentano una componente significativa dell’economia regionale, grazie alla loro capacità di attrarre investimenti, creare posti di lavoro e promuovere l’innovazione e investire in sostenibilità ambientale. Svolgono quindi ruolo di traino nel processo di trasferimento tecnologico, grazie alle relazioni con pmi, centri di ricerca, poli della formazione e istituzioni locali.

Il Piemonte, da sempre terra di industrie e di imprenditori, ha saputo attrarre negli anni numerose realtà multinazionali, che hanno scelto di investire nel nostro territorio, portando con sé know-how, tecnologie avanzate e nuove opportunità di sviluppo. Queste aziende rappresentano un motore fondamentale per la nostra economia, generando occupazione di qualità, favorendo l’innovazione e contribuendo a rafforzare la nostra competitività a livello internazionale. Oltre 3 multinazionali su 4 di quelle intervistate dalla nostra indagine hanno effettuato investimenti in Piemonte e nel triennio 2021-2023, mentre l’83% delle multinazionali estere presenti ha dichiarato di voler confermare la presenza per il triennio in corso. Questo non può che renderci orgogliosi e stimolarci ulteriormente a lavorare per creare un ambiente sempre più favorevole agli investimenti, semplificando le procedure burocratiche, potenziando le infrastrutture e investendo in formazione e ricerca” ha commentato Dario Gallina, Presidente Camera di Commercio di Torino e Vice Presidente Unioncamere Piemonte.

Tornando all’analisi di Unioncamere Piemonte e la Camera di Commercio di Torino, il 48% delle multinazionali intervistate ha dichiarato di aver aumentato il fatturato nel 2023 rispetto al 2022, il 29% ha aumentato il personale, tre multinazionali su quattro hanno effettuato investimenti nella nostra regione nel triennio 2021-2023. Questa incidenza scende però a meno di 1 su 3 se si guarda al campione di imprese manifatturiere. Il 67% del fatturato è generato dalla domanda domestica (il 15% al Piemonte), il 20% dall’Europa e il 13% dal resto del Mondo. Sempre dall’analisi condotta dal mondo camerale, tra i principali punti di forza emergono la qualità della vita, la presenza di poli logistici intermodali e di stoccaggio merci, la disponibilità di infrastrutture per l’ICT, la posizione geografica e la qualità del sistema formativo. Le procedure burocratiche rappresentano la principale criticità, seguite dalla disponibilità di incentivi pubblici adeguati e da un mercato del lavoro poco flessibile. Infine, oltre una multinazionale su due valuta utile o molto utile il supporto per l’identificazione di incentivi, poco meno di una su due vorrebbe ricevere supporto per trovare il personale di cui ha bisogno, mentre il 16% chiede supporto per procedure di rilascio di visti.

Per fare il punto e commentare i dati si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato Patrick De Vismes, Presidente Kering Italia, Stefano Lorenzon, Direttore stabilimento Coca-Cola Hbc di Biella, Giuseppe Pedretti, a.d. Petronas Lubricants International, Fabio Pammolli, Presidente Fondazione Ai4Industry, Candido Pirri, Vicerettore per lo Sviluppo del modello e delle infrastrutture di ricerca Politecnico di Torino e Andrea Tronzano, Assessore Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti Regione Piemonte. A chiudere la mattinata l’intervento del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“Il buio oltre la gloria”: lo sport e le sue storie

Il nuovo successo editoriale “ sportivo” , denso di emozioni , fra cadute e risalite, dove solo chi ha vissuto lo sport da vicino, può raccontare. A cura di Giorgio e Paolo Viberti, ‘ i gemelli del giornalismo sportivo’

Sono tante le storie che si celano dietro a un successo sportivo o alla perfezione di un gesto atletico. Si cade, ci si rialza, poi si cade ancora, e ci si rialza nuovamente: come un mantra, un’abitudine “faticosa” , ma piacevole, dove lo sport si esprime come maestro di vita.
I ‘gemelli del giornalismo sportivo’, come sono noti Giorgio e Paolo Viberti, firme storiche per la Stampa e Tuttosport, hanno messo a disposizione dei lettori e dei tanti appassionati dello sport a tutto tondo, la propria esperienza diretta come inviati sul campo per quasi 40 anni, a contatto con le gesta di tanti fuoriclasse in 11 edizioni dei giochi olimpici, 52 giri d’Italia, 28 tour de France, 54 mondiali di ciclismo e decine di rassegne iridate di nuoto e basket.
L’opportunità e il privilegio di poter dialogare con i più grandi campioni dei tanti sport che hanno raccontato, con delicatezza,  compostezza e competenza, ha favorito la stesura di un volume carico di emozione e di tanta storia, anche a sfondo sociale: da cronisti dello sport, hanno narrato le vicende del mondo nell’urgenza del loro accadere, alla ricerca di ciò che ha imprigionato l’uomo nella trama dell’atleta proteso verso i propri limiti.
Si narra di Pantani, Coppi, Senna, del Grande Torino, i Caduti di Brema, la tragedia aerea di quasi cinquant’anni fa che – come successe per la strage di Superga – si portò via la nazionale di nuoto, ma non solo. A ogni sport, il suo sportivo e la sua meravigliosa e intensa storia dove, forse, ognuno di noi, potrebbe immedesimarsi.
Fatti della vita dei tanti campioni dello sport che si sono intersecati con la voglia continua – e quasi pressante – di vincere, sempre. Perché vincere è bello, dà energia, ma fa i conti con la mortalità dell’uomo, del primatista, nel suo dinamismo di essere umano
Ecco che , gli accadimenti del cadere e rialzarsi nello sport, hanno rappresentato per questi campioni   una metafora di vita : nel momento della ” volata finale” , ci si trovava sempre davanti “all’ultimo avversario”, accompagnati dal desiderio di essere ricordati per sempre.
Chiara Vannini

Dalla Russia a Chieri… in nome dell’arte

Per tutto il 2025, l’artista russo Lev Nikitin sarà “in residenza” al “Museo del Tessile” chierese

Mercoledì 4 dicembre la presentazione alla Città

Chieri (Torino)

Sarà Chieri la sua seconda casa e il luogo ambientale e culturale, dove trovare nuove, sicuramente importanti, fonti di ispirazione al suo lavoro.

Pittore, scenografo teatrale e fashion designer, è all’artista russo (naturalizzato italiano) Lev Nikitin che la “Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile” ha assegnato la “residenza d’artista”, per tutto l’arco del 2025.

Suo l’“Autoritratto”, riportato in apertura d’articolo. L’immagine è di grande forza di segno e di colore, specchio di inquietanti emozioni tracciate nella ruvida apparenza di un volto che è grido privo di voce, figlio di forti tormenti dell’anima, concretizzati in quel fastidioso “assalto” di insetti – farfalle, falene? – simbolo dell’anima immortale per il mondo greco-romano e di “Resurrezione” per i Padri della Chiesa e nell’arte cristiana dal Medioevo in poi. Lev non sembra quasi accorgersene. Le loro “carezze” o il loro fastidioso ronzare passano inosservate e paiono non attenuare la costante muta angoscia di un oscuro quotidiano.

Nato in Kazakistan nel 1985, Lev Nikitin si è laureato in “Arti Visive” all’“Università di Voronezh”, città non distante dal confine ucraino, nel 2009, per poi diventare docente di “Pittura” all’ “Accademia Tessile di Ivanovo (IGTA)”, a 300 chilometri da Mosca. Nel 2021 ha conseguito la “Laurea Magistrale in Filosofia e Teoria dell’Arte Contemporanea” all’“Istituto Baza” di Mosca. Nel corso della sua carriera ha esposto soprattutto in Russia, ma anche a Taiwan, Finlandia, Montenegro e più recentemente in Italia. Contestualmente, ha lavorato nell’ambito del costume e della scenografia teatrale oltre che nell’industria della moda.

A Chieri, Nikitin ha trovato la sua seconda casa, un rifugio dalla guerra e dalla discriminazione per orientamento sessuale, di cui ha difeso la libertà di scelta attraverso coraggiosi progetti artistici. Nel 2024, pur svolgendo alcune operazioni a titolo volontario per il “Museo del Tessile”, ha collaborato con la “Fondazione” chierese professionalmente, realizzando produzioni sartoriali di scena su commissione del “Cirko Vertigo – Accademia di Circo Contemporaneo”, con sede in Piemonte a Grugliasco e a Mondovì.

Nel 2025 esporrà l’esito di un “progetto artistico” in fieri in una mostra al “Museo del Tessile” di Chieri.

Frattanto, per presentarsi alla cittadinanza, mercoledì 4 dicembredalle ore 15 alle ore 17, terrà un workshop destinato ai bambini dai 6 ai 12 anni.

Adiuvato da Carla Pedrali (modellista e tessitrice), guiderà i più piccoli a realizzare una “corona natalizia” con materiali tessili nella sala studio della “Fondazione” (ingresso: via Giovanni Demaria, 10).

Il laboratorio è gratuito e aperto a 15 bambini fino a esaurimento posti.

Per prenotarsi, scrivere a: prenotazioni@fmtessilchieri.org

g.m.

Nelle foto:

–       Lev Nikitin “Autoritratto”

–       Lev Nikitin

–       Corona natalizia

A Torino, il gusto diventa memoria: “La pasticciera di mezzanotte”

Torino tra le righe

L’ultima magia di Desy Icardi

Oggi la rubrica Torino tra le righe celebra La pasticciera di mezzanotte, l’ultimo romanzo de La pentalogia sensoriale di Desy Icardi, un’artista poliedrica nata e cresciuta a Torino. Desy è scrittrice, attrice, cabarettista e formatrice aziendale, e i suoi romanzi hanno conquistato lettori in Spagna, Messico, Colombia, Bulgaria e Albania.
Formata artisticamente presso la scuola per attori Sergio Tofano sotto la guida di Mario Brusa, Desy ha calcato le scene con la compagnia teatrale omonima e con I lunatici. Tra il 2011 e il 2013, ha diretto la stagione del Teatro Giulia di Barolo a Torino. Conosciuta anche per il suo pseudonimo “La Desy”, dal 2006 porta in scena spettacoli di cabaret e ha fondato Patataridens, il primo blog italiano sulla comicità al femminile. Nel 2017, con URLA produzioni, ha scritto e interpretato la mini web serie comica (Quasi) scrittrice, che racconta le disavventure di un’aspirante scrittrice. Attualmente sta scrivendo un monologo tragicomico dal titolo “I diari del bastone bianco” nel quale racconta la sua esperienza di ipovedente.
Come scrittrice, ha pubblicato con Fazi Editore cinque romanzi che compongono La pentalogia sensorialeL’annusatrice di libri (olfatto, 2019), La ragazza con la macchina da scrivere (tatto, 2020), La biblioteca dei sussurri (udito, 2021), La fotografa degli spiriti (vista, 2022), e ora La pasticciera di mezzanotte (gusto, 2023).
Ogni romanzo della serie è autoconclusivo ma unito da un tema comune: celebrare uno dei cinque sensi attraverso storie uniche e protagonisti indimenticabili. Nell’ultimo capitolo, La pasticciera di mezzanotte, ritroviamo l’avvocato Ferro, il lettore centenario che misura il tempo in pagine e capitoli. Questa volta, il protagonista decide di cimentarsi nella scrittura di un romanzo proprio, un progetto che lo porterà a rivivere un passato turbolento.
La pasticciera di mezzanotte non è solo la conclusione della pentalogia sensoriale, ma anche un viaggio intenso e poetico nel legame profondo tra il gusto, i ricordi e le emozioni. Desy Icardi ci regala una storia di resilienza e riscatto, ambientata in una Torino che si intreccia magistralmente con le vite dei protagonisti, tra storia, fantasia e una dolcezza che sa di eterno.
Il libro è ambientato nel 1917, durante la Grande Guerra, sullo sfondo della rivolta del pane che sconvolse Torino. In un contesto di fame e tensioni sociali, l’avvocato Ferro si imbatte nuovamente in Jolanda, un’aristocratica decaduta con un talento segreto per la pasticceria. Jolanda vive un rapporto complesso con il cibo: è una fonte di conforto e al contempo di rifiuto nei momenti di difficoltà.
Attraverso il potere evocativo del gusto, La pasticciera di mezzanotte esplora il legame tra sapori e memoria. I dolci, preziosi e rari in tempi di guerra, diventano per Jolanda un mezzo per affrontare i fantasmi del passato e riscoprire la pace interiore.
Con questo ultimo romanzo, Desy Icardi chiude magnificamente una pentalogia che ha saputo mescolare storia, emozione e un pizzico di magia, regalando ai lettori una profonda riflessione sull’importanza dei sensi nella nostra vita quotidiana.
Marzia Estini
Linktree. Make your link do more.
linktr.ee