ilTorinese

In Canavese la Giornata del Made in Italy

martedì 15 aprile 2025 – Nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Nazionale del Made in Italy, Ascom Confcommercio Torino e Provincia, in collaborazione con la sede territoriale di Chivasso, ha promosso l’iniziativa “Nocciolini ed Erbaluce, un connubio vincente”, riconosciuta e inserita nel programma ufficiale degli eventi nazionali dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’appuntamento, articolato in due momenti nelle sedi dell’Istituto Carlo Ubertini di Caluso e Chivasso, ha rappresentato un’occasione di confronto tra scuola, mondo produttivo e istituzioni. Obiettivo: trasmettere alle nuove generazioni il valore culturale, economico e sociale delle produzioni tipiche del territorio, come i Nocciolini di Chivasso e il vino Erbaluce di Caluso, due capisaldi dell’identità enogastronomica canavesana e due prodotti gemellati dal 2018 per esprimere l’autenticità e i valori del Canavese.

«In un mondo sempre più digitale e innovativo, sono proprio i prodotti più autentici e tradizionali a trasmettere il valore di un territorio – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Vogliamo che le nuove generazioni comprendano a fondo questo principio, perché solo conoscendo le proprie radici è possibile costruire un futuro consapevole. I Nocciolini di Chivasso e l’Erbaluce di Caluso non sono soltanto eccellenze gastronomiche, ma veri e propri ambasciatori del territorio, capaci di attrarre visitatori, scatenare l’emozione, stimolare curiosità e generare un indotto importante per le economie locali. Sono prodotti che raccontano storie di saper fare, di cultura e di comunità e che diventano strumenti per costruire un modello di sviluppo sostenibile, che mette al centro le identità locali e ne fa un volano per il turismo e la promozione territoriale».

«Abbiamo voluto aderire alla Giornata del Made in Italy – evidenzia Carlo Nicosia, presidente Ascom Chivasso – poiché siamo convinti che la valorizzazione del nostro territorio debba avere come veicolo i prodotti tipici, i frutti della terra e la rete di negozi che li presenta, con competenza e cortesia. Ascom Confcommercio, col patrocinio della Città di Chivasso, ha festeggiato pochi mesi fa i 120 anni del rilascio del brevetto dei Nocciolini, posizionando una targa nel luogo del primo forno di produzione; quest’anno ricorrono i 30 anni dall’intuizione della nostra presidente Coppa che ha fatto nascere la Festa a loro dedicata e il 10 settembre 2025 verrà presentato il francobollo tematico celebrativo dei Nocciolini. Nell’incontro di oggi all’Istituto Superiore Carlo Ubertini, col Presidente di Confagricoltura Gianluigi Orsolani e con le tre aziende produttrici dei Nocciolini abbiamo anche ricordato il gemellaggio tra il Passito di Erbaluce e i Nocciolini, siglato dai due Comuni pochi anni fa. Sono grato alla dirigente scolastica Concetta Eleonora Buscemi per aver ospitato nelle sedi di Caluso e Chivasso i nostri incontri e per aver coinvolto tantissimi giovani allievi che hanno partecipato con entusiasmo e attenzione. Grazie alle Amministrazioni del Comune di Caluso e della Città di Chivasso per la loro presenza, che ha arricchito il prestigio degli appuntamenti

«Parlare di Made in Italy negli Istituti di Istruzione Superiore che formano le nuove generazioni è basilare – dichiara il presidente di Confagricoltura Torino Gian Luigi Orsolani – e rientra appieno nelle attività di formazione che Confagricoltura Torino svolge nelle scuole alberghiere e agrarie, peraltro anche con le due sedi dell’Ubertini. Nocciolini e Caluso passito sono un connubio eccezionale che, permettetemi, il campanilismo sono sì Made in Italy ma anche Made in Canavese. Orgoglio contadino e saper fare tramandato da generazioni che consegniamo agli allievi perché ne diventino degni ambasciatori».

Con una produzione media di circa 300 quintali l’anno i Nocciolini di Chivasso rappresentano un unicum nel panorama dolciario italiano. Tre soli ingredienti, zucchero, albume e nocciole, e appena un grammo di peso; è il dolce più piccolo del mondo, ma il più grande nell’aggregare cultura, storia, commercio ed enogastronomia di un territorio che ha voglia di crescere ancora. Nati nel 1850 ad opera del pasticcere Giovanni Podio, rappresentarono l’Italia all’Esposizione Universale del 1900 a Parigi e nel 1904 ottennero il brevetto col relativo marchio di fabbrica rilasciato dal Ministero del commercio del Regno d’Italia. Un ruolo di ‘ambasciatori del territorio’ che continua anche ai giorni nostri. Poche settimane fa, i nocciolini di Chivasso hanno infatti rappresentato l’Italia anche in Arabia Saudita, dove sono stati protagonisti della cena di gala a bordo dell’Amerigo Vespucci, a Jeddah. Oggi sono tre i produttori ufficiali dei Nocciolini di Chivasso: la pasticceria Bonfante, la Dolciaria Fontana e il Dolce Canavese.

L’Erbaluce di Caluso, il cui vitigno deve leggendariamente il nome ad Albaluce, la ninfa nata dall’amore impossibile tra l’Alba e il Sole, è una delle espressioni più raffinate della viticoltura piemontese. Prima Doc di vini bianchi del Piemonte, dal 1967, e Docg dal 2010, l’Erbaluce racconta una storia di rinascita che simboleggia la riscossa di tanti piccoli territori. Oggi sono 39 le cantine iscritte al  Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini Docg Caluso, Carema e Canavese Doc e tre le produzioni principali: l’Erbaluce spumante, con una produzione annua di quasi 100 mila bottiglie, l’Erbaluce Fermo con 840 mila bottiglie e l’Erbaluce Passito con 25 mila bottiglie. In particolare, quest’ultimo è il più indicato per l’abbinamento con la pasticceria e trova il binomio perfetto proprio con i con nocciolini di Chivasso.

Il progetto “Nocciolini ed Erbaluce” si inserisce in un più ampio impegno di Ascom per promuovere una cultura del fare legata alle radici dei territori. In un contesto globale che premia autenticità, filiere corte e qualità certificata, le micro-eccellenze locali possono costituire un asset competitivo, anche in chiave turistica.

Lectio magistralis di Guido Catalano: “Leggeri come versi, senza bagagli inutili”


Per il concorso “A/R
 Andata e racconto”

 

Viaggiare con leggerezza”: ispirandosi al titolo della terza edizione di “A/R Andata e racconto. Appunti di viaggio”, concorso letterario organizzato dal Salone Internazionale del Libro di Torino e Gruppo FS, il giurato Guido Catalano, definito la “rockstar della poesia”, scrittore, poeta e performer, incontra il pubblico giovedì 17 aprile alle ore 18.30 alla Galleria Subalpina di Torino (presso il dehor Caffè Baratti e in collaborazione con Libreria Luxemburg).

Fedele al suo stile ironico e poetico, Guido Catalano proporrà la lectio magistralis “Leggeri come versi, senza bagagli inutili” per raccontare la sua idea di viaggio.

Il viaggio è un’arte, e viaggiare con leggerezza è un’esigenza dell’anima oltre che delle nostre articolazioni. 
In questa lectio magistralis, che di magistralis – vi avverto – avrà poco, esploreremo il concetto di viaggio attraverso la poesia, compagna di viaggio ideale, capace di trasformare ogni spostamento in un’esperienza interiore profonda. Attraverso i miei versi e quelli di altri poeti che mi stanno simpatici, rifletteremo su cosa significhi partire, perdersi, ritrovarsi e lasciar andare. 
 Alla fine dei conti credo che un buon viaggio sia come una buona poesia: meglio pochi versi ben scritti che un romanzo pieno di bagagli inutili”. Guido Catalano.

Nato per stimolare la scrittura attorno al tema del viaggio, che sin dall’antichità e dal mito di Ulisse, affascina l’essere umano, il concorso A/R Andata e racconto”, il cui bando per la presentazione dei racconti è scaduto il 21 marzo, ha dedicato la terza edizione al tema “Viaggiare con leggerezza: istruzioni per l’uso”. Il viaggio reale o desiderato, il viaggio nella storia o nel futuro, il viaggio della scoperta o della rinascita: sono tanti i percorsi che possono essere raccontati attraverso la lente della leggerezza, quella dell’anima o quella ambientale, quella relazionale o quella comunitaria.

tre migliori racconti saranno premiati sabato 17 maggio (ore 10.30, Sala indaco) al Salone Internazionale del Libro di Torino e verranno pubblicati in un’antologia cartacea (o ebook), insieme ai testi originali di scrittori e scrittrici che fanno parte della Giuria finale (Guido Catalano, Antonella Lattanzi, Lorenza Pieri, Matteo Nucci, Nadeesha Uyangoda e Simona Vinci). La casa editrice sarà selezionata da Ferrovie dello Stato Italiane.

Guido Catalano. “A 17 anni ho deciso che volevo diventare una rock star. Poi ho capito che non ce la facevo e ho ripiegato su poeta professionista vivente, che c’erano più posti liberi”. Così ama descriversi Guido Catalano, nato a Torino nel 1971, autore di numerose raccolte di poesia. Presenta i suoi libri attraverso reading e momenti di cabaret in club e locali italiani, spesso a fianco di artisti musicali. Ha pubblicato per Miraggi Edizioni Ti amo ma posso spiegarti e Piuttosto che morire m’ammazzo, e successivamente per Rizzoli e Feltrinelli. Tra le pubblicazioni: il romanzo D’Amore si muore ma io no (Rizzoli, 2016), Ogni volta che mi baci muore un nazista (Rizzoli, 2017), Fiabe per adulti consenzienti (Rizzoli, 2021), Amare male (Rizzoli, 2022), Smettere di fumare baciando (Rizzoli, 2023), Cosa fanno le femmine in bagno? (Feltrinelli, 2024). Cura una rubrica su Torino7 di La Stampa.

IL CONCORSO

(bando scaduto il 21 marzo)

Il titolo della terza edizione del concorso “A/R Andata e racconto. Appunti di viaggio”, organizzato dal Salone Internazionale del Libro di Torino e Gruppo FS, è Viaggiare con leggerezza: istruzioni per l’uso.

Al concorso, il cui bando è scaduto il 21 marzo, sono stati ammessi racconti inediti con una lunghezza compresa tra le 15.000 battute e le 20.000 battute (spazi inclusi). Una prima commissione tecnica, nominata dal Salone Internazionale del Libro di Torino, selezionerà una rosa di quindici racconti finalisti, le cui autrici e autori riceveranno una carta regalo di Trenitalia del valore di 100 euro. I quindici testi finalisti saranno sottoposti al giudizio della Giuria finale, composta da otto scrittrici e scrittori – Guido CatalanoAntonella LattanziLorenza PieriMatteo NucciNadeesha Uyangoda Simona Vinci – e da un rappresentante del Gruppo FS, che selezionerà i tre racconti vincitori.

tre migliori racconti saranno premiati a maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà dal 15 al 19 maggio 2025, e verranno pubblicati in una antologia cartacea (o ebook), insieme ai testi originali di scrittori e scrittrici che fanno parte della Giuria finale. La casa editrice sarà selezionata da Ferrovie dello Stato Italiane.

www.salonelibro.it e www.fsnews.it

Grignolino: il nobile ribelle 2025

Banchi di degustazione e masterclass per conoscere tutte le sfumature di questo vino eclettico.
Grazzano Badoglio (At)
Via IV Novembre 15, Grazzano Badoglio (At) mappa
12 Aprile 2025 – 14 Aprile 2025
Orario 11 – 19 / 11 – 19 / 10 – 17
Banchi d’assaggio
Orari e modalità di accesso
La manifestazione si svolgerà il 12, 13 e 14 aprile con i seguenti orari:
• Sabato 12 aprile dalle 11 alle 19
• Domenica 13 aprile dalle 11 alle 19
• Lunedì 14 aprile dalle 10 alle 17
Evento aperto sia al pubblico sia agli operatori.
Per il pubblico l’ingresso è libero senza prenotazione; è previsto un contributo per la degustazione di 15 € (10 € per i soci AIS).
SCOPRI I VINI

Note Storiche

Il nome “Grignolino” potrebbe derivare dal termine piemontese “grignòle”, che indica i vinaccioli, di cui gli acini sono particolarmente ricchi. Un’altra teoria lo collega al verbo dialettale “grignare”, che significa ridere. Le prime notizie documentate su questo vitigno risalgono alla fine del XVIII secolo, sebbene fosse già conosciuto e utilizzato per produrre vini “chiaretti” nel Cinquecento.

Note tecniche

Il Grignolino è un vitigno autoctono piemontese da cui si ottengono due vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC): il Grignolino d’Asti e il Grignolino del Monferrato Casalese. Entrambi i vini sono regolamentati da specifici disciplinari di produzione che ne definiscono le caratteristiche e le modalità di produzione.
🏷️ Grignolino d’Asti DOC
• Vitigni ammessi: Grignolino in purezza. È consentita la presenza di uve Freisa fino a un massimo del 10% nei vigneti.
• Zona di produzione: Province di Asti e Alessandria.
 
Norme per la Viticoltura
• Resa massima: La produzione di uva non deve superare le 8 tonnellate per ettaro di vigneto in coltura specializzata.
• Titolo alcolometrico volumico minimo naturale: Le uve destinate alla vinificazione devono garantire un titolo alcolometrico volumico minimo naturale del 10,5% vol.
Caratteristiche del Vino
• Colore: Rosso rubino, che può variare in intensità e tendere all’aranciato con l’invecchiamento.
• Profumo: Delicato e caratteristico, con note fruttate di sottobosco e spesso accompagnato da sentori speziati di pepe bianco.
• Sapore: Asciutto, leggermente tannico, gradevolmente amarognolo, con un retrogusto persistente.
• Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11% vol.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il disciplinare completo sul sito : Registro Nazionale delle Varietà di Vitehttp://catalogoviti.politicheagricole.itPDFDisciplinare di produzione – Grignolino d’Asti
🏷️ Grignolino del Monferrato Casalese DOC
• Vitigni ammessi: Grignolino minimo 95%; è consentita la presenza di uve Freisa e Barbera, da sole o congiuntamente, fino a un massimo del 5%.
• Zona di produzione: Comuni della provincia di Alessandria, in particolare nell’area del Monferrato Casalese.
Norme per la viticoltura
• Terreni: calcarei, argillosi o loro combinazioni
• Giacitura: esclusivamente collinare; sono esclusi i terreni di fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati
• Densità d’impianto: minimo 4.000 ceppi per ettaro
• Forme di allevamento: controspalliera con vegetazione assurgente
• Sistemi di potatura: Guyot tradizionale, cordone speronato basso o altre forme atte a non modificare la qualità delle uve
• Resa massima: 8 tonnellate per ettaro
• Titolo alcolometrico volumico minimo naturale: 11,50% vol. (9,50% vol. per la versione spumante rosato; 12,00% vol. per le versioni riserva, vigna e riserva vigna)
 
Caratteristiche organolettiche
• Colore: rosso rubino chiaro, con tendenza all’arancione con l’invecchiamento
• Odore: caratteristico e delicato, con sentori di fragola, lampone e note di pepe bianco
• Sapore: asciutto, leggermente tannico, gradevole amarognolo con caratteristico retrogusto di mandorla
🏷️ Tipologie e menzioni aggiuntive
Il disciplinare prevede le seguenti specificazioni:
• “Riserva”: invecchiamento minimo di 30 mesi, di cui almeno 18 mesi in contenitori di legno
• “Vigna”: possibilità di indicare il nome del vigneto
• “Riserva Vigna”: combinazione delle due menzioni precedenti
Inoltre, è prevista la versione “Spumante Rosato”, con un titolo alcolometrico volumico minimo naturale di 9,50% vol.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il disciplinare completo sul sito : Registro Nazionale delle Varietà di Vitehttp://catalogoviti.politicheagricole.itPDFDisciplinare di produzione – Grignolino del Monferrato Casalese
L’Associazione Monferace è un’iniziativa nata nel 2016 con l’obiettivo di rivalorizzare il Grignolino, un vitigno autoctono piemontese spesso sottovalutato, promuovendone una versione di alta qualità e lunga maturazione. Il progetto coinvolge produttori del Monferrato aleramico, nelle province di Alessandria e Asti, che condividono la visione di restituire al Grignolino il prestigio storico che merita.
🎯 Obiettivi dell’Associazione
• Nobilitare il Grignolino: trasformandolo da vino leggero e di pronta beva a vino strutturato e adatto all’invecchiamento.
• Recuperare tradizioni storiche: ispirandosi alle pratiche enologiche del passato, quando il Grignolino era apprezzato per la sua complessità e longevità.
• Creare una rete imprenditoriale: favorendo la collaborazione tra produttori per promuovere il territorio e il vitigno.
🍷 Caratteristiche del vino “Monferace”
Il vino prodotto sotto il nome “Monferace” segue un protocollo rigoroso:
• 100% Grignolino: utilizzo esclusivo del vitigno, senza tagli con altre varietà.
• Affinamento prolungato: minimo 40 mesi, di cui almeno 24 in botti di legno, per sviluppare complessità e struttura.
• Vinificazione tradizionale: metodi che rispettano le pratiche storiche del territorio.
🏞️ Territorio e Produttori
L’associazione comprende produttori situati nel Monferrato aleramico, un’area collinare con una lunga tradizione vitivinicola. Tra i membri fondatori figurano aziende come Accornero, Alemat, Angelini Paolo, Castello di Uviglie, Fratelli Natta, La Fiammenga, Sulin, Tenuta La Tenaglia, Tenuta Santa Caterina e Vicara.
📍 Sede e Contatti
• Sede: Castello di Ponzano Monferrato, Piazza Vittorio Veneto 1, Ponzano Monferrato (AL)
• Email: info@monferace.it
• Sito web: monferace.it
Ecco i vini che mi hanno particolarmente colpito:
ASTIGIANO
 
FRANCO ROERO Montegrosso d’Asti (AT) 2023
CROTIN 1897 Maretto (AT) “SAN PATELU” 2023
CASCINA REY Asti BISBETICO INDOMATO 2023
DAVIDE MARELLO Valfenera (AT) LEVOLÙ 2023
CALDERA FABRIZIA Asti LE SERRE 2023
GATTO PIERFRANCESCO
Castagnole Monferrato (AT) MONTALTO 2024
SPERTINO LUIGI Mombercelli (AT) 2024
AGOSTINO PAVIA Agliano Terme (AT) 2023
TENUTA OLIM BAUDA Incisa Scapaccino (AT)
ISOLAVILLA 2024
TENUTA MONTEMAGNO Montemagno (AT)
RUBER” 2023
TENUTA SANTA CATERINA Grazzano Badoglio (AT) ARLANDINO 2023
I PARCELLARI Govone (CN) PARCELLA 505 2021
MONFERRATO CASALESE
 
ACCORNERO Vignale Monferrato (AL)
BRICCO DEL BOSCO 2024
LIEDHOLM Lu e Cuccaro Monferrato (AL)
BRICCO DEL BOEMIA 2023
MAURO REI Sala Monferrato (AL) PRYNCIPE 23
CINQUE QUINTI Cella Monte (AL)
VIGNA SAN PIETRO 2022
MONFERACE
 
ACCORNERO Vignale Monferrato (AL)
BRICCO DEL BOSCO VIGNE VECCHIE RIS .2019
TENUTA SANTA CATERINA Grazzano Badoglio (AT) MONFERACE 2019
VICARA Rosignano Monferrato (AL)
UCCELLETTA 2019
LIEDHOLM Lu e Cuccaro Monferrato (AL)
RISERVA 2019
CASCINA FALETTA Casale Monferrato (AL)
INDELEBILE 2019
ANGELINI PAOLO Ozzano Monferrato (AL)
GOLDEN ARBIAN 2017
FREISA
 
LA MONTAGNETTA Roatto (AT) LA SVISTA 2022
GARRONE EVASIO E FIGLIO Grana (AT) 2023
CROTIN 1897 Maretto (AT) ARIS 2022
CASCINA GILLI Castelnuovo Don Bosco (AT)
IL FORNO 2022
FEA Calosso (AT) Sup 2021
SCARPA Nizza Monferrato (AT) 2020
499 Santo Stefano Belbo CN COSTE DEI FRE 2022
ADRIANO MARCO E VITTORIO Alba (CN)
LICE 2021
CLAUDIO MARIOTTO Tortona (AL) 2022
 
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Rifiuti speciali, Ricca (Lega): “Bene il nuovo piano”

“Siamo soddisfatti per l’approvazione del piano sui rifiuti speciali che l’Assessore Marnati ha ridisegnato tenendo conto delle esigenze dell’ambiente e, al contempo, delle realtà produttive piemontesi. In questo modo il Piemonte guarda al futuro, organizzando una gestione più puntuale e sostenibile per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi. Trasformare gli scarti in risorse è uno degli obiettivi principali che come Lega, nell’ottica di una transizione che deve essere ambiziosa ma soprattutto pragmatica, perseguiamo da sempre. Il piano, ponendosi degli obiettivi importanti al 2030, va nella giusta direzione coniugando le esigenze ambientali con un sostegno concreto alle imprese che con la loro attività danno un contributo fondamentale all’economia del Piemonte.” Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Piemonte.

Piras, Sinistra Ecologista: “La variante del Meisino importante passo avanti”

In merito alla variante di progetto del Parco del Meisino su cui si è espressa la Circoscrizione 7, il coordinatore della II commissione Giuseppe Piras dichiara:

<< Il progetto del Centro di Educazione Sportiva e Ambientale al Meisino ha causato fin da subito un’enorme difficoltà di relazione tra l’amministrazione comunale e i comitati di cittadini. Noi per primi abbiamo manifestato preoccupazione per un piano non in linea con la nostra visione. La stessa Circoscrizione 7 ha sottolineato oltre un anno fa la necessità di un confronto pubblico più ampio per individuare soluzioni capaci di mitigare i potenziali impatti negativi.
Affinché i progetti siano condivisi e possano soddisfare le esigenze della popolazione è necessario che ci sia equilibrio tra utilizzo pubblico e tutela ambientale e la gestione condivisa delle risorse comuni.

Per questo crediamo che le modifiche presentate con la variante di progetto siano un passo avanti importante. Raccolgono infatti sia le posizioni preoccupate di molti cittadini sia le nostre richieste avanzate all’interno della maggioranza di Circoscrizione sia il giudizio tecnico degli enti.
In particolare, con la variante, gli elementi ambientali di grande valore verranno maggiormente preservati, rispondendo così alle criticità espresse dalla comunità locale e dagli esperti in materia come la Consulta Verde della Città e l’Ente Parco e verranno di fatto eliminati tutti gli impianti con impatto ambientale dall’area verde del Meisino.

Siamo consapevoli del fatto che queste modifiche non riusciranno a soddisfare pienamente chi si oppone all’intero progetto. Tuttavia, rappresentano misure altamente migliorative rispetto alla versione iniziale, riducendo gli impatti più pesanti e dimostrando l’impegno nel recepire le istanze provenienti dal territorio. Il nostro rammarico resta quello di non aver assunto prima queste decisioni, cosa che avrebbe evitato l’inasprirsi delle polemiche da ambo i lati.

Il lavoro da fare è ancora tanto. Sono necessari, infatti un regolamento chiaro e vincolante per la fruizione del parco, frutto di una reale consultazione con la cittadinanza; un piano di gestione che garantisca una fruizione libera e la gestione pienamente pubblica degli spazi: sappiamo che l’intenzione del Comune è questa, occorre formalizzarla; infine, l’individuazione fin da ora delle risorse necessarie per la manutenzione futura e garantire la durabilità nel tempo ed evitare successive situazioni di abbandono. Lo abbiamo fatto inserire nero su bianco anche all’interno del parere che siamo stati chiamati a esprimere, in quanto sono condizioni che riteniamo ineludibili e condizionano il parere positivo, nostro e – grazie al dialogo – di tutta la maggioranza.>>

Sinistra Ecologista Torino

“Tulipano Day”: un’iniziativa solidale Lions con il sostegno del Comune di Ozegna e della Società Operaia

Si è conclusa con una buona partecipazione la giornata del “Tulipano Day”, promossa dal Lions Club Rivarolo Canavese Occidentale in collaborazione con il Comune di Ozegna, la Società Operaia di Mutuo Soccorso e con il contributo di diversi volontari. L’evento ha avuto l’obiettivo di raccogliere fondi a favore dell’associazione AVULSS di Rivarolo Canavese, attiva nel supporto a persone fragili.

Il Lions Club, impegnato in numerose iniziative di volontariato e sostegno alla comunità, ha organizzato l’evento grazie al lavoro di Graziano Giovanni Agostino, Nunziato Gencarelli e della presidente Lea Ghedin.

Il Comune di Ozegna ha aderito all’iniziativa coinvolgendo le scuole del territorio in attività didattiche dedicate al tulipano, simbolo scelto per la giornata. I bambini, insieme a insegnanti e volontari, hanno partecipato ai laboratori con interesse, in un’occasione che ha coniugato apprendimento e sensibilizzazione.

Il “Tulipano Day” è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini, dimostrando come la cooperazione possa contribuire concretamente a sostenere progetti utili alla comunità.
Importante  la presenza del Consigliere Regionale Sergio Bartoli che ha appoggiato l’iniziativa benefica per la promozione di associazioni che tutelano il bene altrui. Ecco il commento  del Consigliere:
“Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine per il nobile gesto del Direttivo del Lions Club e per il prezioso contributo del Comune di Ozegna, rappresentato dal Vicesindaco Federico Pozzo e dall’Assessore Agostino Graziano. La somma raccolta, pari a 2.000 euro, testimonia ancora una volta quanto la nostra comunità sappia essere generosa e sensibile nei momenti che davvero contano. Un grande esempio di solidarietà concreta che merita il più sentito riconoscimento.”

 

Torino: condizioni meteo instabili, possibile riattivare il riscaldamento rispettando alcuni parametri

Alla luce della situazione meteorologica attesa almeno fino a venerdì 18 aprile, si ricorda che l’art. 4, comma 3, del D.P.R. n. 74 del 2013 (“Limiti di esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale”), stabilisce espressamente che – al di fuori dei periodi annuali previsti per l’accensione ordinaria degli impianti di riscaldamento (nel caso della zona climatica E, dal 15 ottobre al 15 aprile) – sul territorio comunale è possibile l’accensione in deroga degli impianti di riscaldamento fino ad un massimo di 7 ore giornaliere, tra le ore 5 e le ore 23.

L’accensione è naturalmente discrezionale con l’obbligo di non superare i 18 gradi  per gli edifici industriali, artigianali e assimilabili e i 20 gradi per tutti gli altri edifici.

TORINO CLICK

“MicroArt”: quando il microscopio incontra l’arte e l’intelligenza artificiale

Scienza, creatività e nuove tecnologie al centro del progetto dell’APS Chirone con il sostegno della Fondazione CRT

Dallo scorso gennaio, tre scuole secondarie di secondo grado del torinese stanno esplorando un modo nuovo di fare scienza: si chiama “MicroArt: microscopi e linguaggi artistici il progetto promosso dall’APS Chirone, con il contributo della Fondazione CRT e la collaborazione dell’AIF – Associazione per l’Insegnamento della Fisica.

Coinvolgendo circa 100 studentesse e studenti, il progetto unisce l’approccio STEM con l’estetica e la creatività, per accompagnare i giovani alla scoperta di un mondo “oltre il visibile”.

Nel corso degli incontri, le ragazze e i ragazzi hanno imparato a utilizzare diversi tipi di microscopi – da quelli stereoscopici e ottici fino ai più innovativi microscopi digitali – approfondendone la storia, le meccaniche e le potenzialità. A seguire, laboratori di microbiologia hanno permesso di analizzare i campioni osservati, dando un volto al microcosmo nascosto che ci circonda.

Una parte del percorso è stata dedicata all’intelligenza artificiale, con un focus sulle reti neurali e sul riconoscimento di immagini applicato ai campioni prodotti durante gli incontri precedenti. Un modo per avvicinare le nuove generazioni a una tecnologia sempre più diffusa e pervasiva, sviluppando al contempo senso critico e consapevolezza come possa impattare sulla ricerca, sull’analisi dei campioni e più in generale sulle politiche di prevenzione e salute.

L’iniziativa ha coinvolto tre istituti del territorio: l’IIS “Curie – Levi” di Collegno, l’IIS “G. Plana” e la Scuola “Madre Mazzarello” di Torino, e proseguirà nelle prossime settimane con alcuni laboratori di rielaborazione artistica delle immagini campionate ai microscopi.

“MicroArt”, coordinato da Chiara Fiameni, biologa molecolare e membro del Direttivo di Chirone, si inserisce in una visione educativa che mette in dialogo scienza, arte e nuove tecnologie, offrendo strumenti per leggere il presente e immaginare futuri più consapevoli, creativi e interconnessi.

Fotografie: https://www.swisstransfer.com/d/e53a99ab-4704-4bd2-80e1-92e26f03f98b

Per maggiori informazioni e contatti:

Piano rifiuti, PD: “Rigido e senza visione”

“Il nostro giudizio sul Piano dei rifiuti speciali che è stato approvato oggi in Consiglio regionale, è negativo: un iter iniziato nel 2018 con dati aggiornati nel 2022, anni in cui la produzione a causa del Covid conobbe uno dei crolli più profondi. Ma mentre il 2022 registra i rimbalzi della produzione industriale oggi ci troviamo, invece, a fare i conti con 25 mesi di crisi ininterrotta della produzione industriale, fatto che avrebbe richiesto un provvedimento dinamico, capace di adattarsi a una situazione economica che cambia con grande rapidità e non un testo tecnico e rigido. Occorrerebbe un documento di indirizzo strategico, dotato di una visione sui trend economici, l’introduzione di un Osservatorio in grado di fornire sempre dati aggiornati e, infine, un documento di programmazione che, ogni anno, possa essere reindirizzato per riconsiderare le esigenze del sistema delle imprese e al territorio” dichiara la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero.

“Inoltre – prosegue Pentenero – l’immagine del Piemonte che emerge da questo documento è quella di “una terra di discariche”. Importiamo, infatti, quantità rilevanti di rifiuti a basso valore che hanno come unica destinazione la discarica, mentre esportiamo rifiuti complessi destinati al trattamento e recupero. Non è questo che vogliamo. Le discariche si esauriscono e richiedono sempre nuovo suolo, con impatti inevitabili e devastanti. Devono essere superate e si deve prevedere una strategia di investimenti sugli impianti di recupero di materiali ad alta efficienza dei rifiuti speciali e assimilabili che consentono il riuso di materiale e energia con conseguente creazione di valore per il territorio”.

“E’ un piano che si limita a fotografare la situazione attuale e a recepire gli indirizzi di legge senza dare strumenti concreti per il raggiungimento degli obiettivi – interviene la Consigliera regionale Pd Nadia Conticelli – Su fanghi e amianto ad esempio si manda a ulteriori specifiche.  Ma come si intende recuperare il gap impiantistico della nostra regione? Rispetto alla riduzione dei rifiuti speciali è necessario costruire percorsi di filiera, a partire dalla fase di produzione. Mentre per poter accedere ai fondi europei è necessario acquisire obiettivi concreti di economia circolare”.

Beni confiscati alla mafia, aumentano i contributi regionali per il recupero

Cambiano definitivamente i criteri con cui si assegnano i contributi per il recupero dei beni confiscati alla mafia. Dopo il passaggio di ieri in Commissione, la delibera è stata approvata all’unanimità dall’Aula. Verranno ammesse ai bandi anche le unioni dei comuni e non solo le realtà singole. Aumenta fino al 70% il contributo della Regione per la spesa per gli interventi strutturali, fino a un massimo di 100 mila euro, soglia che sale fino al 90% per i comuni sotto i 5000 abitanti. La Regione potrà contribuire fino al 50% delle spese ammissibili per i progetti di recupero sociale, fino a massimo 30 mila euro. Anche in questo caso sale la soglia per i piccoli comuni, fino al 70%, ferma restando la cifra di 30 mila euro.
È stata prevista, inoltre, l’assegnazione del bene per finalità economiche. con il vincolo del reimpiego dei proventi per finalità sociali.
“Siamo molto soddisfatti del voto odierno – ha dichiarato Alessandra Binzoni (Fdi) – con questa decisione la Regione conferma l’impegno a contrastare in ogni modo la criminalità organizzata e a restituire alla società quanto indebitamente sottratto. I beni che ritornano alla collettività sono simbolo di rinascita sociale e territoriale”.
Per Gianna Pentenero (Pd) “questa delibera è un buon risultato, conseguito grazie al nostro lavoro, condiviso in commissione, e agli emendamenti del presidente della commissione Legalità, Domenico Rossi, che hanno recepito le richieste arrivate da Anci e Libera. Negativo lo stop ai nostri emendamenti in Aula che avrebbero ulteriormente aumentato l’efficacia del testo, in coerenza con quanto sta avvenendo a livello nazionale dove l’Agenzia sta già affidando i beni confiscati a enti del terzo settore”, ha aggiunto, riferendosi agli emendamenti che chiedevano l’ampliamento dei beneficiari agli enti del terzo settore e la revisione dei punteggi per la valutazione dei progetti.
“È fondamentale che la politica si dimostri unita e concorde, come accaduto oggi su questi temi e che i Comuni, in particolare quelli più piccoli, si vedano sostenuti nel loro impegno – è la posizione di Silvio Magliano (Lista Cirio) – un segnale di unità e di decisione per tutti gli enti locali e anche nei confronti di tutti i cittadini. Un passo importante che prelude a un secondo passo altrettanto significativo: destinare questi beni a Enti del Terzo Settore opportunamente selezionati”.
“Nei nostri territori viviamo in prima persona le difficoltà dei Comuni – ha dichiarato Annalisa Beccaria (Fi) – con questa delibera riaffermiamo il valore simbolico del riutilizzo dei beni confiscati. Appoggiamo convintamente queste modifiche che generano esperienze positive riconosciute dai cittadini e danno un segnale anche alle giovani generazioni. Essere utili in un locale che in passato è stato luogo di attività criminali è la dimostrazione di come la politica unita possa arrivare al risultato”.
Da Gianna Gancia (Lega) è arrivato “il ringraziamento per il lavoro molto importante svolto in commissione e oggi in Aula”.
“Siamo soddisfatte che tra le finalità prioritarie di utilizzo sia stata inserita anche la realizzazione di centri di riabilitazione e cura per persone tossicodipendenti – ha spiegato Alice Ravinale (Avs) – si tratta di strutture assolutamente necessarie per far fronte alle crescenti problematiche di utilizzo di sostanze stupefacenti con effetti devastanti, soprattutto tra le persone più giovani, che vanno affrontate con percorsi di sostegno e cura, di cui il Piemonte è stato avanguardia nei decenni passati, uscendo da una dinamica unicamente repressiva”.
L’assessore Maurizio Marrone ha infine ringraziato il Consiglio “per il clima di rispetto reciproco su questo passaggio. Al di là della sensibilità degli amministratori locali, spesso queste scelte impattano su bilanci già fragili e strutture amministrative ridotte. La nostra regione ha molti beni confiscati, ma la percentuale di riutilizzo resta bassa”.
Con associazioni ed enti locali ci siamo confrontati per capire come poter andare loro incontro, questa delibera è risultato importante che ci permetterà di aumentare il numero dei piccoli comuni che parteciperanno al bando”.