ilTorinese

Carte clonate e documenti falsi, due in manette

La Polizia di Stato, con un intervento coordinato tra la Squadra di Polizia Giudiziaria e le pattuglie della Polizia Stradale di Torino, ha eseguito l’arresto di due persone di nazionalità romena, per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e di carte di pagamento clonate.

Nella mattinata di lunedì 28 gennaio u.s., infatti, nel centro abitato di Pinerolo (TO), gli agenti intimavano l’alt ad un’autovettura con a bordo 4 cittadini romeni che, a richiesta degli operatori, fornivano i propri documenti di identità rilasciati dalle autorità di quello Stato.

A seguito delle verifiche esperite, emergevano dubbi sulla genuinità dei documenti tali da ricorrere all’analisi tecnica presso il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Torino ed al fotosegnalamento dei fermati.

Dagli accertamenti veniva comprovata la falsità dei documenti in questione risalendo quindi alla reale identità del possessore, a carico del quale gravavano numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e contro la fede pubblica. Lo stesso, inoltre, era destinatario di vari provvedimenti di allontanamento, il più recente dei quali emesso nel 2023 dalla Questura di Biella.

Trattandosi dunque di documenti d’identità validi per l’espatrio falsi, motivo già sufficiente per eseguire l’arresto in flagranza di reato, gli operatori procedevano alla perquisizione personale dell’uomo consentendo di rinvenire anche 9 carte magnetiche abilitate all’acquisto di beni, riconducibili alle maggiori società fornitrici di carte carburante, risultate clonate.

L’uomo veniva pertanto arrestato per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e di carte di pagamento clonate. 

I riscontri sugli altri 3 occupanti dell’autovettura fermata facevano inoltre emergere che uno di essi era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Venezia dovendo scontare un residuo di pena, motivo per cui veniva anch’egli arrestato e condotto presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.  

Itinerari sindonici sulla Via Francigena, la mostra fa tappa a Roma

Nell’Anno Giubilare,

Percorrere le antiche vie di fede del Piemonte è, e sarà sempre di più, un’esperienza per scoprire, passo dopo passo, un patrimonio di bellezza, architettura, culture, religioni e comunità. È questo l’obiettivo della mostra “In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena”, promossa dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Carlo Acutis, in collaborazione con Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e con il patrocinio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), che è stata inaugurata ieri a Roma.

Dopo le esposizioni a Torino e Bruxelles, nell’anno del Giubileo, la mostra fa tappa a Roma, e si propone di offrire un’esperienza intensa e coinvolgente, sensibilizzando sui temi della spiritualità e della natura, e promuovendo, allo stesso tempo, il turismo sostenibile, inclusivo e accessibile per i pellegrini, viaggiatori dell’anima lungo il cammino della vita.

“Questa mostra è un omaggio alla storia, alla fede e alla cultura del nostro Piemonte, terra di cammini, di spiritualità e di tradizioni profonde– ha dichiarato Elena Chiorino, Vicepresidente della Regione Piemonte  Valorizzare il patrimonio sindonico e la Via Francigena significa promuovere non solo il turismo, ma anche un’identità che ci lega alle nostre radici e che ci proietta nel futuro con consapevolezza e orgoglio. Il pellegrinaggio è un’ esperienza di ricerca interiore e di scoperta, e il Piemonte vuole continuare ad essere un punto di riferimento per chi intraprende questo viaggio, offrendo bellezza, accoglienza e autenticità nella piena consapevolezza delle radici cristiane dell’Europa, dell’Italia e del Piemonte”.

“Allestita a Palazzo Maffei Marescotti, sede del Vicariato Vecchio, e visitabile gratuitamente fino a fine marzo, – ha sottolineato Adriana Acutis, Vice Presidente della Fondazione Carlo Acutis – “In cammino” consiste in un percorso multidisciplinare e interattivo, un vero e proprio viaggio virtuale che mira a sensibilizzare il pubblico sul tema del pellegrinaggio, del legame fra spiritualità, natura e cultura,  mettendo in risalto le ricchezze offerte dal Piemonte e da Torino lungo la Via Francigena, che in questa regione si intreccia con i cammini Sindonici. Frutto di una proficua collaborazione fra pubblico e privato, mette in risalto la centralità storica e contemporanea della regione stessa e di Torino, accesso principale alla Penisola lungo il pellegrinaggio francigeno, e casa della Sacra Sindone. E proprio nel cuore del capoluogo piemontese, nei giorni della festa della Sindone, grazie anche alla tecnologia, sarà possibile conoscere il Telo, la sua storia e il suo significato nella tenda allestita in centro”.

Una narrazione, dunque, con l’intento di essere rivolta“ a tutti e per tutti”, come illustrato dal professor Giovanni Carlo Federico Villa, Direttore di Palazzo Madama di Torino“È quanto, sola, fa l’illustrazione. Tesse un silenzioso dialogo con lo spirito di chiunque la osservi, di qualunque età o cultura esso sia. Palazzo Madama si è dedicato al progetto “In cammino” con questa consapevolezza, con la volontà di attualizzare, in un racconto per immagini in sedici tappe, il ruolo della Via Francigena e dell’esperienza della Sindone per il farsi dell’Europa dei popoli”.

L’esposizione della mostra è strutturata in tre sezioni, ognuna connessa a un tema specifico. Nella prima sono presentate sedici illustrazioni originali, realizzate da artisti italiani riconosciuti a livello internazionale, ispirate alla natura e al rapporto con l’uomo, e ai concetti del pellegrinaggio, della spiritualità, della Sindone, dei cammini, dei Santi di Carità, tra cui il Beato Carlo Acutis, che verrà canonizzato il prossimo 27 aprile durante il Giubileo degliAdolescenti, e il Beato Piergiorgio Frassati, torinese, anche lui Santo il prossimo 3 agosto, al termine del Giubileo dei Giovani. La seconda sezione accoglie una serie di materiali video appositamente realizzati per illustrare la Via Francigena e gli itinerari sindonici, permettendo ai visitatori di immergersi nei paesaggi dei luoghi attraversati. Nella terza sezione, una grande mappa interattiva evidenzia i cammini del progetto “Via Francigena for all” e i cammini sindonici illustrati nel libro di Sisto Giriodi “Le altre Sindoni”.

Tutto attorno, diverse fotografie delle decine di sindoni affrescate sulle pareti esterne di edifici collocati lungo i cammini del Piemonte. Opere che sono poco conosciute anche da molti piemontesi, nonostante costituiscano un singolare caso di devozione popolare, un ciclo d’arte lungo tre secoli.

Orari mostra: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18.

Per maggiori informazioni: comunicazione@eventum.it

Tentano di rubare giubbotto: arrestati

La Polizia di Stato ha arrestato un ragazzo rumeno di 24 anni e una trentanovenne italiana, gravemente indiziati di furto aggravato in concorso.

Durante un servizio di controllo del territorio, la pattuglia delle Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico notava due soggetti uscire dal Centro commerciale Lingotto ed allontanarsi in tutta fretta.

I poliziotti, insospettiti dal comportamento della coppia, la sottoponeva a controllo rinvenendo all’interno di un bustone in possesso del ragazzo una borsa schermata spesso utilizzata per eludere i sistemi di antitaccheggio e formata da strati di carta, alluminio e mastro adesivo. Al suo interno, un giubbotto con ancora attaccata la placca antitaccheggio e l’etichetta con il prezzo.

Da successivi accertamenti gli agenti appuravano che la refurtiva era stata prelevata poco prima da un negozio del medesimo centro commerciale a cui veniva riconsegnata la refurtiva.

La coppia è stata arrestata per furto aggravato in concorso.

Un anno di attività dei Dipartimenti di Prevenzione

Anche nel 2024 i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie locali piemontesi hanno confermato il ruolo centrale per la salute pubblica: gli oltre 2.200 professionisti quotidianamente impegnati sul territorio si sono occupati di individuare e rimuovere le fonti di rischio e di malattia di origine umana, animale e ambientale ed hanno contribuito ad attività di promozione della salute e di profilassi delle malattie cronico-degenerative.

Nel presentare i risultati ottenuti, l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha voluto mettere in evidenza che «i Dipartimenti di Prevenzione delle Asl svolgono un lavoro fondamentale che, troppo spesso, è dato per scontato. Per questo motivo, per la prima volta, abbiamo deciso di rendere fruibili i dati degli ultimi dodici mesi e far emergere i numeri di un’attività che spazia dalla sicurezza nei luoghi di lavoro all’igiene e sanità pubblica, dalle vaccinazioni agli screening oncologici, dalla promozione degli stili di vita sani e della corretta nutrizione alla sicurezza alimentare fino alla salute e benessere animale e alla medicina legale».

«Gli ottimi risultati raggiunti nel 2024 – ha proseguito Riboldi – devono essere da stimolo per migliorare ancora di più le molte attività svolte, con una particolare attenzione ad aspetti cruciali come l’intersettorialità, la formazione, la comunicazione e l’equità. Da parte nostra continueremo a supportare i Dipartimenti di Prevenzione, consci delle criticità che in alcuni settori esistono e che vogliamo risolvere con determinazione, sicuri della massima disponibilità e collaborazione di tutto il personale».

I numeri del 2024

Gli Spresal (Servizi prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) hanno controllato 8.541 imprese, di cui 1.633 cantieri e 590 aziende agricole, ovvero i due comparti considerati più a rischio. I controlli hanno portato a sanzionare o ad emettere prescrizioni a 2.057 aziende, sospendendo 58 attività per gravi inadempienze in materia di salute e sicurezza. Inoltre, hanno svolto oltre mille inchieste legate a infortuni sul lavoro.

Sian (Servizi igiene degli alimenti e della nutrizione) e i Servizi veterinari hanno effettuato quasi 12.000 controlli su imprese produttrici di alimenti, negozi al dettaglio, ristoranti, mense e bar, rilevando circa 7.000 irregolarità minori e contestando quasi 900 sanzioni amministrative. Hanno anche prelevato e fatto analizzare 6.231 campioni alimentari per accertarne la sicurezza per il consumatore, svolto quasi 10.000 attività nutrizionali in scuole e strutture sanitarie residenziali tra consulenze, vigilanza e pareri sui menu.

I veterinari hanno visitato quasi 40 milioni di animali per garantire la salubrità delle carni bovine, suine e avi-cunicole immesse sul mercato ed hanno emesso 25.577 certificati per permettere l’export di alimenti piemontesi, facilitando l’accesso delle aziende locali ai mercati internazionali e promuovere i prodotti del territorio. Negli allevamenti di animali da reddito sono stati eseguiti 5.581 controlli per garantire il rispetto del benessere animale, l’identificazione dei capi e il corretto utilizzo del farmaco veterinario e sono stati effettuati quasi 28.000 accessi in stalla per prevenire la diffusione di malattie infettive e 938 analisi igienico-sanitarie lungo la filiera del latte.

Grazie al lavoro dei Sisp (Servizi igiene e sanità pubblica) e alle campagne vaccinali sono state effettuate 1.568.605 di vaccinazioni a bambini e adolescenti fino ai 18 anni di età e 1.364.382 agli adulti, svolti quasi 4.000 sopralluoghi igienico-sanitari nelle strutture di uso collettivo e prelevati 1.900 campioni ambientali e su oggetti di uso comune.

I servizi di Medicina legale hanno effettuato oltre 182.000 visite per accertamenti di invalidità, disabilità e collocamento al lavoro protetto.

Gli Uvos (Unità valutazione organizzazione screening) segnalano 180.236 mammografie, 146.622 Pap-test o test per Papilloma virus, 173.059 test per la ricerca di sangue occulto nelle feci.

Le Icone di Stile Torinesi. Chi Sono e Perché Sono Importanti

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SCOPRI – TO    ALLA SCOPERTA DI TORINO

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Torino, con il suo fascino discreto e il suo legame indissolubile con la storia e l’innovazione, è stata la culla di molte figure che hanno plasmato il concetto di “stile”. Le icone torinesi hanno rappresentato molto più che moda; esse hanno incarnato l’eleganza, l’ingegno e il gusto e questa qualità definiscono il capoluogo piemontese. Attraverso epoche diverse, alcune personalità hanno segnato la cultura e lo stile di Torino, diventando veri e propri simboli di una città che sa distinguersi senza ostentazioni.
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Gianni Agnelli e La Classe Discreta del Potere.
Uno dei nomi che più risuona quando si parla di Torino e di stile è quello di Gianni Agnelli, l’Avvocato. Agnelli ha rappresentato non solo il potere e il successo economico, ma anche un modello di eleganza senza tempo. La sua capacità di abbinare abiti classici a dettagli unici, come l’orologio sopra il polsino della camicia, ha ridefinito il concetto di abbigliamento formale maschile. Per Agnelli, ogni dettaglio contava e ogni scelta stilistica era una dichiarazione di indipendenza. Non si trattava solo di apparire impeccabile, ma di esprimere la sua personalità attraverso uno stile inimitabile che continua a essere fonte d’ispirazione per uomini di ogni generazione. La sua influenza non si limitava all’Italia: l’Avvocato è stato riconosciuto come un’icona internazionale, dimostrando che il gusto torinese può essere universale.
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La Regina Margherita.
Prima ancora di Gianni Agnelli, Torino aveva già una figura iconica legata alla moda e allo stile: la Regina Margherita.
La prima Regina d’Italia ha portato la sua raffinatezza e il suo amore per l’arte e la cultura nella corte torinese, trasformando il Palazzo Reale in un centro di eleganza e innovazione. Nota per il suo gusto impeccabile, la Regina Margherita ha reso popolari tessuti pregiati, gioielli opulenti e uno stile che combinava elementi tradizionali con influenze internazionali. Il suo ruolo nella promozione delle arti e della moda in Piemonte è stato cruciale, contribuendo a posizionare Torino come un centro di creatività e stile già nel XIX secolo. Ancora oggi il suo nome evoca un’immagine di eleganza regale che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della città.
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Donne e Stile: L’Eleganza Femminile Torinese
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Eleonora Duse.
Molte donne torinesi hanno lasciato il segno nel mondo dello stile. Attrici come Eleonora Duse, nata a pochi passi da Torino, ha rappresentato l’eleganza e il carisma italiano a livello internazionale. La sua capacità di portare emozione e profondità nei suoi ruoli ha influenzato il modo in cui la femminilità e la moda sono state percepite nel mondo del teatro e oltre.
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Rita Pavone.
Anche la cantante e attrice torinese Rita Pavone, con il suo stile unico e audace, ha incarnato lo spirito innovativo e la creatività della città negli anni Sessanta, diventando un simbolo della rivoluzione culturale e stilistica dell’epoca.
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Torino è anche la patria di molte personalità moderne che continuano a rappresentare lo stile torinese. Tra queste, spiccano artisti, designer e personaggi pubblici che hanno saputo reinterpretare il concetto di eleganza. Il mondo della moda contemporanea torinese è stato influenzato da stilisti emergenti che hanno trovato nella città un terreno fertile per la loro creatività. Alcuni di loro hanno portato il Made in Italy torinese a livelli internazionali, mescolando tradizione e modernità in modi unici. Torino è anche il palcoscenico di eventi come la Torino Fashion Week, che ha dato voce a giovani talenti locali e internazionali, contribuendo a consolidare l’immagine della città come hub creativo.
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Torino Oggi: Eleganza e Sostenibilità per il Futuro.
Oggi, la città continua a essere un punto di riferimento per il mondo dello stile. Torino ospita designer che combinano sostenibilità e innovazione, rispecchiando i valori moderni senza perdere di vista l’eredità storica. Boutique nascoste, atelier artigianali e giovani marchi stanno ridefinendo l’estetica torinese, portandola verso un futuro in cui la tradizione si fonde con la modernità. Personalità influenti, come designer emergenti e influencer locali, stanno usando i social media per raccontare la loro visione dello stile torinese a un pubblico globale.
Torino, quindi, non è solo una città ricca di storia e cultura, ma anche un simbolo di stile che continua a evolversi. Dalle icone storiche come Gianni Agnelli e la regina Margherita, fino alle nuove generazioni di creativi, Torino ha sempre saputo esprimere un’eleganza discreta ma potente, capace di influenzare il mondo ben oltre i confini del Piemonte rappresentando al meglio il carattere e la qualità dalla sua gente.
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Noemi Gariano

“New Color Lights”, la mostra di abiti realizzati con lo storico “tessuto bandera”

Dalla torinese “Accademia Albertina di Belle Arti” approda al chierese “Museo del Tessile” 

Da sabato 1° a sabato 15 febbraio

Chieri (Torino)

“Nuove Luci Colorate”, in inglese (che fa sempre più fine) “New Color Lights”: si intitola così – e c’è una giusta ragione relativa ai colori utilizzati – la mostra, a ingresso libero, ospitata nella sala polifunzionale del “Museo del Tessile” di Chieri da sabato 1° a sabato 15 febbraio.

Frutto della collaborazione tral'”Accademia Albertina di Belle Arti” e la “Fondazione Chierese per il Tessile”,curata da Vincenzo CarusoValentina Rotundo e Melanie Zefferino, la rassegna arriva nella collinare “Città delle Cento Torri” dopo essere già stata ospitata dal 19 dicembre al 26 gennaio all'”Accademia Albertina di Belle Arti” di Torino ed è un “progetto didattico – espostivo” checomprende 14 abiti realizzati impiegando il cosiddetto “tessuto bandera”, tessuto di fibre naturali (cotone o lino) dalla trama regolare e di antica tradizione torinese. Pesante e resistente, il tessuto fu infatti molto utilizzato dalle corti piemontesi a partire dal XVIII secolo, prodotto nei colori limitati dei bianchi ed ècru, e decorato in allora con ricami a soggetto floreale, detti appunto ancora oggi “ricami bandera”.

14 abiti esposti sono stati realizzati da: Michelle VecchioSofia CrepaldiMarco FiananeseGiulia RinaudiMatilde MilanoYu Yihan, e Zhou Yayin. Ma la realizzazione dell’intero progetto interdisciplinare ha visto coinvolti ben 40 studenti del Corso Biennale di “Progettazione Artistica per l’Impresa”, indirizzo “Fashion Design”, con “l’obiettivo di mettere in atto una sperimentazione di ricerca nell’universo moda per una nuova visione sostenibile”, promossa dall'”Accademia” subalpina presieduta da Paola Gribaudo e diretta da Salvo Bitonti.

Al “Museo del Tessile” di via Santa Clara, a Chieri, sarà possibile ammirare una “capsule collection” di abiti a trapezio, dalla caratteristica forma ad “A”, icona del guardaroba anni Sessanta, abito evergreen ideato dal mitico Yves Saint Laurent, il primo creatore di moda vivente a godere, nel 1980, di una grande retrospettiva del suo lavoro al “Metropolitan Museum” di New York.

Sul “bianco ottico” di questo tessuto in puro cotone, prodotto dalla “Pertile srl” con certificazione “GOTS – Global Organic Textile Standard” (il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile di abiti e prodotti tessili, realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica, come il cotone e la lana), si innestano gli inserti della stessa stoffa tinta con coloranti naturali nei sette colori dell’arcobaleno, usando tecniche che gli studenti hanno sperimentato nel corso di un workshop al “Museo del Tessile” di Chieri. E, per completare l’opera davvero eseguita mettendo insieme più mani più competenze e più tecniche, gli allievi della scuola di “Cinema, fotografia e audiovisivo” diretti da Fabio Amerio, hanno documentato il work-in-progress del progetto e curato lo shooting fotografico, al quale hanno collaborato anche gli studenti del corso di “Trucco e maschera teatrale” guidato da Arminda Falcione. Gli esiti di questa progettazione artistica “multanime”, ovvero gli abiti e gli elaborati visivi, sono ora esposti in una sorta di mostra “di restituzione”. Che concretamente rivela “le qualità di un’iniziativa tesa a rispondere nei fatti alle istanze per il raggiungimento di obiettivi chiave (SDG – Sustainable Development Goals) dell”Agenda 2030 – ONU’ in termini di sostenibilità dei processi, rispetto dell’ambiente, educazione di qualità, lavoro dignitoso e creativo”.

L’esposizione ha ricevuto il patrocinio della “Città Metropolitana di Torino” e della “Città di Chieri”.

g. m.

“New Color Lights”

“Museo del Tessile”, via Santa Clara 6-10, Chieri (Torino); www.fmtessilchieri.org o www.albertina.academy

Dal 1° al 15 febbraio

Orari: merc. e sab. 15/18; mart. 10/12

Nelle foto: Alcune immagini dello “Shooting” fotografico di abiti in “Rosa”, “Giallo” e “Viola”

Alle Gallerie d’Italia  una mostra dedicata a “Olivo Barbieri Spazi Altri” 

 

 

Intesa Sanpaolo presenterà al pubblico dal 20 febbraio al 7 settembre 2025 presso le Gallerie d’Italia di Torino una mostra dedicata a “Olivo Barbieri. Spazi altri”, a cura di Corrado Benigni. Si tratta di uno sguardo sulla Cina attraverso le immagini del grande fotografo Olivo Barbieri, realizzate in un arco temporale di trent’anni, che colgono la polarità e i contrasti di un Paese che oscilla tra nette antitesi, frenesia e vuoto, postmodernità e arcaico. Dualismo che caratterizza la stessa arte di Barbieri, uno dei fotografi italiani più innovativi e originali, le cui immagini oscillano tra vero e rappresentazione del vero, tra mondo immaginario e mondo riprodotto.

Non mi ha mai interessato la fotografia, ma le immagini. Credo che il mio lavoro inizi laddove finisce la fotografia” ha affermato Olivo Barbieri.

Fotografie illustrano il percorso artistico dell’artista che, tramite esse, mette in crisi le consuete modalità di rappresentazione per dare vita a nuove narrazioni attraverso esperimenti percettivi continui e incessanti. L’espediente visivo, che sia l’alterazione coloristica dell’illuminazione artificiale, le sfocature della scena o la sovraesposizione, l’uso del rendering, non è mai fine a se stesso.

 

Mara Martellotta

Fdi, Ospedale di Briançon: Binzoni incontra gli assessori Riboldi e Marrone

Si è svolto  in Regione Piemonte, l’incontro tra il vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Alessandra Binzoni e gli assessori alla Sanità, Federico Riboldi e alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone.

Si tratta di una ulteriore tappa favorevole successiva al voto unanime espresso dal Consiglio Regionale, lo scorso 11 dicembre 2024, a favore dell’odg riguardante l’ospedale di Briançon ed il rafforzamento della Cooperazione Sanitaria Trasnforntaliera tra Italia e Francia.

Sono molto soddisfatta – dichiara Alessandra Binzoni, vice Capogruppo Fdi in Consiglio Regionale – per l’attenzione e l’apertura dimostrata dagli assessori Riboldi e Marrone, su un argomento così importante. Ho avuto da loro rassicurazione di un impegno a favore delle popolazioni che vivono nelle aree transfrotaliere e di chi, per ragioni lavorative o turistiche, frequenta le località sciistiche presenti in quei territori.

Continuerò a collaborare con gli assessori Riboldi e Marrone – prosegue Binzoniaffinché si arrivi a nuovi accordi bilaterali con la regione PACA e con il governo francese in modo da garantire la collaborazione con l’ospedale di Briançon. È necessario che ci sia un presidio sul territorio a favore soprattutto delle fasce deboli: dai neonati alle donne in attesa, dagli anziani ai malati cronici oggi costretti, ad esempio i dializzati, ad affrontare lunghe trasferte. Il nostro impegno, per chi vive nella Alta Val Chisone e Alta Val Susa, non si limita all’ospedale di Briançon, intendiamo lavorare anche al potenziamento delle strutture sanitarie, degli stessi territori, presenti sul territorio italiano”.

La Sanità e le Politiche Sociali sono fondamentali ma credo, e su questo continuerò ad impegnarmi, sia utile lavorare a sostegno di ogni possibile cooperazione transfrontaliera che possa migliorare la vita dei cittadini e così contrastare lo spopolamento delle terre di montagna” ha concluso il vice Capogruppo Binzoni.

Campagna Amica di Leini, Coldiretti e Comune rinnovano l’accordo

Coldiretti Torino, attraverso l’associazione Agrimercato, e il Comune di Leini hanno rinnovato l’accordo per lo svolgimento del mercato dei produttori di Campagna Amica. Il mercato è garantito per altri 6 anni, fino al 31 dicembre 2030.

Il mercato contadino si tiene tutti i martedì pomeriggio dalle 14:30 alle 19:00 in piazza 1° Maggio e offre molti alimentari che fanno parte della comune spesa settimanale. I banchi sono gestiti dalle aziende agricole che, in questo modo, portano i propri prodotti in vendita diretta senza subire i prezzi imposti da grossisti e grande distribuzione. La location di piazza 1° Maggio è situata in un crocevia di strade nella zona centrale di Leini con un ampio parcheggio a disposizione.

«Per il nostro Comune – osserva l’assessora al commercio e agricoltura di Leini, Maria Grazia Lico – il mercato dei produttori agricoli del martedì completa l’offerta commerciale con prodotti freschissimi a Km Zero. L’orario pomeridiano permette una spesa di prodotti freschi durante il rientro a casa dopo il lavoro o dopo essere appena passati a prendere i bambini a scuola».

«Il territorio di Leini mantiene una forte presenza agricola che vogliamo valorizzare anche con esperienze come questa del mercato dei produttori di Campagna Amica – sottolinea il sindaco Luca Torella – Pensiamo che il mercato aiuti anche fare crescere la consapevolezza della qualità prodotta dai nostri agricoltori».

Per Campagna Amica Torino anche il mercato di Leini ha un’importanza strategica. «Per la sua posizione in un Comune importante molto servito da centri commerciali – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, il leinicese Bruno Mecca Cici – il mercato di Leini ci permette di intercettare quei consumatori che non vogliono dipendere soltanto dalla grande distribuzione per le proprie scelte alimentari. Ma il mercato dei nostri produttori è anche il luogo ideale non solo per fare la spesa di prodotti di alta qualità ma anche per comprendere meglio le tecniche di coltivazione, allevamento e trasformazione ascoltando chi produce. Possiamo dire che il mercato di Campagna Amica è anche un luogo dove viene soddisfatto il bisogno di consapevolezza alimentare».