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Covid, stesso numero di contagi rispetto a un anno fa Ma i ricoveri sono dieci volte meno

CONFRONTO DATI COVID PIEMONTE DELL’ULTIMA SETTIMANA 4-10 DICEMBRE 2020|2021. 

Dal confronto dei dati Covid dell’ultima settimana rispetto allo stesso periodo del 2020 continua a emergere in modo chiaro come l’impatto del virus in Piemonte oggi sia estremamente più contenuto.
Il numero di contagi dell’ultima settimana 4-10 dicembre (8.273 casi) è pressoché identico allo stesso periodo del 2020 (8.600 casi), ma oggi le ospedalizzazioni sono quasi 10 volte meno (40 posti occupati di terapia intensiva contro i 341 dello scorso anno e 455 posti letto ordinari rispetto ai 4.200 della stessa settimana del 2020).

La percentuale di positività sui tamponi eseguiti adesso è del 2,2% contro l’8,2% di allora.
Un impatto ancor più alto continua a evidenziarsi sulla mortalità, passata dai 457 decessi di allora ai 12 dell’ultima settimana 2021.

La popolazione con ciclo completo (monodose o doppia dose) sui circa 4 milioni di over12 attualmente vaccinabile è dell’83,5%.

“Questi numeri continuano a confermare il valore della nostra campagna vaccinale, che pur in una situazione di incremento nazionale dei contagi consente al Piemonte di continuare a restare in zona bianca e di contenere le conseguenze del virus – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il massimo sforzo ora è continuare a correre per alzare la copertura dei richiami. I dati della Fondazione Gimbe ci confermano con la Toscana in testa alle regioni per terze dosi già somministrate e abbiamo già raggiunto la quota di 35 mila vaccini in un giorno, superando la media di 29 mila somministrazioni richieste dal generale Figliuolo. Ma l’obiettivo è accelerare ancora di più e ringraziamo tutta la macchina vaccinale per lo sforzo enorme che sta ancora una volta mettendo in campo per garantirlo”.

Effetto Covid: ogni famiglia piemontese ha speso seimila euro in meno

Il Covid  ha ridotto i consumi dei piemontesi di circa  6 mila euro a famiglia rispetto ai livelli pre Covid.

Il dato stimato è  di 5.724 euro, cifra che vede la nostra regione al terzo posto, in negativo, dopo Toscana e Molise.

La media italiana è – 3.951 euro a famiglia. Secondo l’analisi dell’ufficio studi di Confesercenti a pesare sul calo sono stati più fattori: lockdown, restrizioni varie, riduzione dei redditi da lavoro, inflazione e incertezza.

Tutto questo ha indotto le famiglie a un tasso di risparmio superiore rispetto a quello dei periodi precedenti alla pandemia.

Tagliate 11 case di comunità, (FdI): “Decisione molto grave per il territorio”

Il presidente Bongiorno del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Il Governo ha dimostrato scarsa attenzione nei confronti della nostra terra, dove strutture di questo tipo sono fondamentali”

Dopo essere rimasta nell’aria per alcuni giorni, la notizia ha assunto i crismi dell’ufficialità: in Piemonte le case di comunità che saranno finanziate con la liquidità derivante dal Pnrr saranno 82 e non 93, come originariamente previsto. Undici strutture in meno, dunque – ha commentato con amarezza Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia : l’ennesimo taglio alla sanità che penalizza la nostra regione, tra l’altro proprio dopo che nelle varie sedi istituzionali, come maggioranza, abbiamo evidenziato la necessità obbligata di investire sulla medicina di territorio, che diventa fondamentale per un servizio preciso e puntuale ai cittadini, alla luce anche della situazione epidemica che non è conclusa, né superata”. Di fatto, pare non esservi modo di arginare la sfoltita che i vertici amministrativi della nostra nazione hanno inteso effettuare in questo settore, peraltro preannunciata nella proposta di ripartizione programmatica del Ministero della Salute diffusa a ottobre, in cui si leggeva: In sede di definizione delle procedure di attuazione degli interventi del Pnrr, almeno il 40 per cento delle risorse allocabili territorialmente, anche attraverso bandi, indipendentemente dalla fonte finanziaria di provenienza, sia destinato alle regioni del Mezzogiorno. A tal proposito, Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Piemonte, ha inteso far udire la propria voce e diffondere il proprio pensiero contrariato circa lo scenario concretizzatosi in queste ore. In particolare, ha asserito: “Il taglio decretato dal ministro Roberto Speranza in riferimento alle case di comunità, che a livello regionale saranno undici in meno rispetto a quanto inizialmente preventivato, costituisce non soltanto un grave e innegabile danno, ma denuncia anche la scarsa attenzione da parte del Governo nei confronti della nostra terra e soprattutto della provincia di Cuneo. Stiamo del resto parlando, in questo caso, di un’autentica subregione, sulla cui superficie strutture intermedie di tale natura in ambito sanitario sono a dir poco fondamentali. Una mancanza di considerazione che si riflette anche negli appelli e nelle richieste fin qui inascoltati e inerenti ai problemi legati al gelo che ha distrutto le produzioni frutticole nella scorsa primavera e alle criticità permanenti connesse allaviabilità: basti pensare che ad un anno e due mesi dalla tempesta Alex ancora nulla è stato fatto per quanto concerne il ripristino dei collegamenti del sud Piemonte con la Francia, con la Riviera di Ponente e con il Monegasco”. Infine, in relazione al nuovo piano dell’edilizia sanitaria e socio-sanitaria, la nota lieta è costituita “dai fondi INAIL, che permetteranno una serie di interventi importanti per una cifra di 1,28 miliardi di euro, 500 milioni dei quali saranno destinati alla Granda per Cuneo e il triangolo FossanoSaviglianoSaluzzo”.

Arriva a Torino Trust in Food, la startup che supporta le aziende locali e il cibo sostenibile

Acquistare direttamente dai produttori agricoli è più facile con Trust In Food: tante le proposte in occasione del Natale, dalle confezioni regalo ai buoni “Bigliet-TIF”

 

Trust In Food arriva a Torino per mettere in contatto i consumatori cittadini con i produttori del territorio. Il progetto, avviato con successo nel Pinerolese a inizio 2021, mira a creare una rete di aziende agricole e alimentari da cui sia possibile informarsi sulla sostenibilità dei loro prodotti e metodi produttivi, e ordinare online, per poi ricevere i propri acquisti direttamente a casa. Un modello alternativo di spesa che supporta l’economia locale, incentiva il contatto diretto e permette al consumatore di ottenere informazioni chiare sul cibo che porta in tavola quotidianamente.

Da oggi le aziende della rete Trust In Food consegnano anche nella città di Torino e circondario. Per conoscerle basta visitare il sito www.trustinfood.it, che raccoglie i profili di oltre 35produttori locali del Pinerolese e del Torinese che finora hanno aderito al progetto. Ortofrutta, prodotti da forno, latticini, carne, salumi, miele, confetture, olio e ancora vino e birra: il ventaglio dell’offerta delle aziende di TIF è ampio. In questa vetrina online ciascuna impresa si narra in modo trasparente e descrive la sua storia, le attività e le caratteristiche di sostenibilità ambientale e sociale, generando così fiducia nei consumatori. Oltre a favorire la comunicazione tra domanda e offerta, Trust In Food facilita l’acquisto diretto dalle aziende locali: è sufficiente verificare le condizioni di consegna, selezionare i prodotti preferiti sul sito e aggiungerli al carrello virtuale per riceverli direttamente a casa, consegnati da ogni produttore. Nei primi mesi del 2022, inoltre, si aggiungerà la possibilità di ordinare attraverso un’App dedicata che è in fase di sviluppo per migliorare la User Experience il processo di acquisto.

In occasione delle festività natalizie, Trust in Food lancia l’iniziativa “Bigliet-TIF di Natale”, buoni dal valore di 10/20/30/40/50/100€ che potranno essere utilizzati per fare la spesa presso qualsiasi produttore della rete e saranno validi per tutto il 2022.

Un’idea regalo buona per il palato e per l’ambiente, con cui donare prodotti di qualità e sostenere le aziende locali che investono nella sostenibilità e nel proprio territorio. Sul sito di Trust In Food è inoltre disponibile un’intera sezione dedicata esclusivamente alle proposte natalizie. Ogni produttore propone una confezione regalo con i propri prodotti: dai panettoni agricoli, alla birra, al vino e tanto altro ancora.

Trust In Food nasce dall’iniziativa di un team di sette ragazzi del pinerolese appassionati di cibo, sostenibilità e innovazione. Quattro ingegneri, un economista, un gastronomo e un designer: un gruppo multidisciplinare che mette a sistema le diverse competenze per proporre un cambio di paradigma nella produzione e consumo alimentare. «Le filiere produttive sono diventate così distanti da noi consumatori e si sono inseriti nel mezzo così tanti passaggi che col tempo abbiamo smesso di farci domande e pensiamo che tanto, alla fine, un prodotto vale l’altro, non importa da dove arrivi, chi l’abbia fatto e come l’abbia prodotto. Siamo riusciti a ridurre la complessità dei valori che il cibo porta con sé a semplice commodity e merce di scambio. E io credo che non ci sia follia più grande che l’uomo abbia mai concepito. TIF nasce proprio con l’arduo obiettivo di rendere le persone consapevoli della bellezza delle piccole produzioni locali e delle storie delle persone che stanno dietro ciò che mangiamo», spiega Daniele Rasetto, gastronomo e Co-Founder di TIF.

Per invertire la rotta e creare filiere alimentari più trasparenti e sostenibili occorre partire dalle scelte quotidiane. È qui che si inserisce Trust In Food, usando la tecnologia per agevolare il rapporto tra produttori locali e consumatori desiderosi di fare una spesa responsabile. I primi hanno la possibilità di creare una vetrina digitale per vendere i propri prodotti senza dover creare un e-commerce privato, e ricevendo supporto nella comunicazione digitale. I secondi reperiscono facilmente informazioni chiare sull’azienda e sui processi produttivi del cibo che acquistano, così da riconoscerne valori e virtù e scegliere con consapevolezza ciò che mettono nel piatto.

«Oggi più che mai ci siamo accorti dell’importanza della digitalizzazione: la tecnologia è ormai parte delle nostre vite, è innegabile. Anche il comparto agricolo non può, e non deve, esimersi dal suo utilizzo. Abbiamo bisogno di contadini 2.0, che stiano al passo con le richieste del mercato e dei nuovi consumatori digitali. La tecnologia, se usata bene, è un mezzo di incredibile utilità, e Trust In Food ne è un esempio», dichiara Rasetto.

L’ambizioso progetto di TIF è allineato alla Strategia Europea Farm to Fork, che prevede di avvicinare i consumatori ai produttori agricoli e promuovere l’acquisto di cibi sani e sostenibili. Con un’azione semplice quanto un ordine online, la piattaforma Trust In Food facilita il raggiungimento degli obiettivi comunitari e permette di fare del bene all’economia del territorio, nonché alla propria salute.

Borse di studio, Grimaldi (LUV): “Alla copertura totale mancano 6 milioni”

“L’assestamento di bilancio serve per questo o non passerà proprio”

«Sappiamo che Edisu al momento ha a disposizione 43.005.901,44 € per le borse di studio, mentre per la copertura totale ne servono 48.919.870,20 €. Mancano quasi 6 milioni. Sappiamo anche che la Regione ne è al corrente anche se non ha informato nessuno» – domanda il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.

«Circa 2000 studenti rischiano di restare senza borsa – prosegue Grimaldi – non vogliamo rivivere un brutto film: fino al 2010/11 il Piemonte è stato, insieme al Trentino Alto Adige, l’unica Regione ad avere sempre erogato la borsa a tutti gli idonei. Poi è subentrato il governo a guida leghista. Nel 2011/12: 3.657 borsisti su 11.872 idonei, nel 2012/13: 5.025 borsisti su 10.039 idonei. Quando il centrosinistra è tornato al governo siamo riusciti a fermare il ‘delitto allo studio’ di Cota e riportare giustizia e eguaglianza in Piemonte. Ormai da anni – ricorda Grimaldi – vengono pagate tutte le borse di studio; i dati continuano a essere in crescita e gli studenti che arrivano da fuori per studiare negli atenei torinesi aumentano non solo grazie al prestigio delle nostre facoltà, ma anche per merito delle politiche sul diritto allo studio degli ultimi anni».

«Se non passeranno i nostri emendamenti – conclude Grimaldi – dai mille ai duemila studenti rischiano di perdere la borsa e di interrompere il proprio percorso di studio. Abbiamo fatto di tutto quando eravamo in maggioranza, siamo pronti alle tende e ai sacchi a pelo in Aula se non troveremo sei milioni di euro. L’assestamento di bilancio deve essere approvato entro mercoledì? Sara così se tutti gli idonei avranno una borsa. La Lega ha convocato due serate serali, preparino i banchi e le brande per le notturne se non vogliono che tutti i 16.000 meritevoli privi di mezzi abbiano la borsa che gli spetta».

Bracconaggio: cacciatori in arrivo dalla Lombardia

LA LOMBARDIA ESPORTA L’UCCELLAGIONE IN PIEMONTE
“Ennesimo, gravissimo attacco del mondo venatorio contro la fauna selvatica della nostra Regione”

Caro direttore, il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU, OIPA, PRO Natura e SOS Gaia, denuncia una grave situazione verificatasi in Piemonte.
Nei giorni scorsi, in provincia di Vercelli, in occasione di una serie di controlli condotti dalla Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali dei Carabinieri forestali, sono stati scoperti numerosi cacciatori provenienti dal Bresciano nell’atto di abbattere esemplari di fauna protetta, con modalità vietate dalla legge. Cinque di essi sono stati identificati e denunciati. In particolare, i cacciatori utilizzavano appostamenti fissi (vietati nella nostra regione) e richiami vivi, cioè uccelli catturati illegalmente e poi costretti a cantare per invogliare altri esemplari della stessa specie ad avvicinarsi al luogo ove cacciatori sono appostati.
Tra le specie oggetto di abbattimento, anche alcune particolarmente protette perché in stato di notevole sofferenza: pispole, fringuelli, peppole, migliarini di palude ed altri ancora. Tutte specie di piccoli uccelli, grandi al massimo quanto la cartuccia che li disintegrerà.
L’episodio è gravissimo, perché mostra come le pratiche più brutali e violente dell’attività venatoria, da sempre diffusa in Lombardia ed altre regioni, vengono ora importate anche in Piemonte, ove invece erano relativamente poco diffuse.
Stupisce anche il silenzio del mondo venatorio sulla vicenda, che eventualmente non risulta circoscritta a una manciata di cacciatori Bresciani, ma può contare su connivenze e complicità a livello locale.
Il Tavolo Animali & Ambiente chiede quindi alle competenti autorità un rafforzamento dell’operazione di controllo del bracconaggio e la condanna esemplare degli individui colti a svolgere questa spregevole attività.

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Piero Belletti
Pro Natura Piemonte

 

Un dolce Natale per i bimbi di Rivoli

Dalle materne alle elementari, un panettone in regalo a ogni bambino

 

Anche quest’anno per i bimbi delle scuole materne e primarie di Rivoli, Natale inizia con qualche giorno di anticipo e una golosa sorpresa.

In prossimità delle feste la storica pasticceria rivolese Pasticcini e dintorni regala infatti a ogni bambino un piccolo panettone artigianale da portare a casa e mettere sotto l’albero, in attesa della notte più magica dell’anno.

Tre cioccolati e tanta passione, che si uniscono al piacere di donare attimi di dolcezza a tante famiglie del territorio.

Un dolce per ogni bambino: un impegno che si traduce, per Pasticcini e dintorni, in ben 2700 piccoli panettoni prodotti con materie prime di alta qualità seguendo il metodo tradizionale da questa pasticceria con una profonda vocazione all’artigianalità. Un impegno che è reso possibile grazie alla collaborazione costruttiva e fattiva del Sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli, dell’AssessoreAlfonso Lettieri e di tutta l’Amministrazione comunale, che anche quest’anno garantisce la distribuzione dei dolci nei plessi scolastici del territorio, in modo che ogni bambino e bambina, dai 4 ai 10 anni, riceva il suo personale panettone, ricco di sapore e di dolcezza e farcito con cioccolato bianco, fondente e al latte.

Stefano Antinoro e sua moglie Rim, titolari di Pasticcini e dintorniportano avanti una tradizione che si trasmette da generazioni: la passione per la pasticceria e l’amore per il proprio lavoro e per la comunità si traducono in sfiziose golosità, genuine e buone.

Il “pusher delle festività” scoperto con oltre 200 ovuli 

Sono da poco passate le 14 in corso Vittorio Emanuele II quando una pattuglia del commissariato Centro nota un soggetto già tratto in arresto diverse volte per reati inerenti gli stupefacenti.

I poliziotti, dopo averlo fermato, lo vedono deglutire in modo innaturale. All’interno del cavo orale, gli operatori rinvengono oltre 40 involucri di droga, tra eroina e cocaina, mentre altri 175 ovuli vengono scoperti all’interno di una bustina in cellophane che l’uomo, cittadino senegalese di 35 anni, aveva al seguito, per un totale di oltre 70 grammi di sostanza stupefacente.

Il reo, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio.

Forza Italia: “Appendino chieda scusa ai torinesi”

“Le intercettazioni pubblicate sui media sono di una gravità inaudita anche perchè fanno crollare tutta una serie di distinguo che avevamo pronunciato circa il modo garantistico per le responsabilità a lei attribuite. Sulle responsabilità penali e civili saranno i giudici a decidere, ma su quelle morali vorremmo dire all’Appendino che ora dovrebbe chiedere scusa alla Città e soprattutto ai torinesi. Non potranno riparare al danno arrecato, ma almeno riconsegnerebbero ad una dimensione umana la figura di un sindaco che dovrebbe mettere al primo posto la sicurezza dei suoi concittadini”. Ad affermarlo in una nota il vicecoordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte Roberto Rosso e il coordinatore cittadino di Forza Italia Marco Fontana.