ilTorinese

Sanità, Azione: “Assumere personale sanitario nei comuni montani per non vanificare fondi Pnrr”

“La mancanza di medici di base, di medici specializzati come i pediatri e di guardie mediche notturne nei comuni montani e’ un problema che va risolto per tutto l’anno e non solo durante le stagioni con maggior afflusso di turisti. Non possiamo assolutamente lasciare senza assistenza medica le persone che hanno scelto di vivere in territori bellissimi ma anche difficili”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino. “Sostengo il giusto appello dei tanti sindaci che incontro e ricordo che le assunzioni in sanità vanno fatte quanto prima se non vogliamo vanificare poi l’effetto positivo che avranno i fondi del Pnrr per il comparto. Così si otterranno due importanti risultati, posti di lavoro e risoluzione di un problema serio per le valli e i piccoli centri urbani del nostro territorio”, conclude.

La mancata ossigenazione del cervello e le NDE, un mistero che affascina gli studiosi

Quando si affronta l’argomento del trauma cerebrale, si pensa, in genere a un episodio violento, da impatto, derivanti per lo più da urto importante, come quello causato da gravi incidenti stradali o da caduta, eventi capaci di causare gravi deficit nell’apporto di ossigeno trasportato dal sangue alle cellule cerebrali, ma non vi sono solo i traumi diretti o indiretti; gli infarti, gli ictus possono determinare un grave stato di ipossia cerebrale.

Una situazione analoga si verifica quando una quantità insufficiente di sangue raggiunge il cervello, come quando si è costretti a respirare fumo o monossido di carbonio, ma anche nei principi di annegamento, o nei casi di abuso di farmaci o droghe, nelle gravi emorragie o nella complicazione di interventi chirurgici, o come nelle mancanze acute di ossigeno derivanti da problematiche legate all’anestesia.

La mancata ossigenazione del cervello è un’emergenza medica che può essere responsabile di lesioni cerebrali irreversibili e se tale condizione perdura senza che si possa intervenire, possono verificarsi morte cerebrale e coma.

Secondo MedlinePlus, una pubblicazione della National Library of Medicine degli Stati Uniti,

“Le cellule cerebrali sono molto sensibili alla mancanza di ossigeno. Alcune cellule cerebrali iniziano a morire meno di cinque minuti dopo la scomparsa dell’ossigeno. Di conseguenza, l’ipossia cerebrale può causare rapidamente gravi danni al cervello o la morte”.

Il cervello utilizza circa un quinto dell’apporto totale di ossigeno dell’organismo il gas che inaliamo senza interruzione con il respiro, elemento di importanza fondamentale per la nostra vita perché permette la normale trasmissione degli impulsi nervosi in tutto l’organismo.

Un trattamento rapido può aiutare le persone che hanno lesioni cerebrali dovute all’ipossia cerebrale, ma nessuno può ripristinare la funzionalità di cellule cerebrali morte o invertire una lesione cerebrale; una simile condizione può causare danni cerebrali per tutta la vita. Se continua troppo a lungo, può essere fatale.

I pazienti, superata la fase acuta grazie alle idonee terapie, che vanno iniziate fin dai primi istanti della crisi ipossica, presentano una respirazione veloce e superficiale, appaiono disorientati, le pupille sono dilatate e possono avere una crisi convulsiva, e possono non essere in grado di ricordare il loro nome ed altri elementi legati alla loro vita privata.

Se non si supera la fase acuta, le funzioni principali governate dal cervello, quali la respirazione ed il battito cardiaco si arrestano e solo un intervento rapido e preciso da parte di professionisti attrezzati e capaci può salvare la vita del paziente.

Mentre ormai conosciamo in ogni dettaglio quali sono i fenomeni fisici che conducono al disfacimento corporeo, sappiamo ancora relativamente poco cosa avviene alla mente umana quando la vita termina.

L’arresto cardiaco è la fase finale del processo di morte, indipendentemente dalla causa; studi recenti condotti su pazienti che si sono ripresi e tornati ad una vita normale hanno dimostrato che, di norma, ricordino poco o nulla dell’evento.

Di questi pazienti circa il dieci per ccento sviluppa ricordi molto particolari e suggestivi, coerenti con quelle che oggi sono descritte come tipiche esperienze di premorte. Queste includono la capacità di “vedere” e ricordare descrizioni dettagliate della rianimazione, come verificato dal personale che ha praticato le manovre necessarie a rianimare il soggetto. Molti studi condotti sull’uomo e sugli animali hanno indicato che la funzione cerebrale cessa durante l’arresto cardiaco: si viene così portati a chiedersi come possano verificarsi processi di pensiero tanto lucidi e ben strutturati, con ragionamento e formazione di memoria, in un momento in cui, in base a quanto sappiamo, il cervello non dovrebbe essere più in grado di funzionare.

Le esperienze riferite si somigliano tutte; ad ogni latitudine vengono riferite la sensazione di abbandonare il proprio corpo incosciente e fluttuare al di sopra di questo, salendo verso una luce brillante visibile al fondo di un tunnel, mentre scompaiono le sofferenze e si assapora un profondo stato di calma e benessere.

Più di un soggetto ha riferito incontri con esseri spirituali e con le persone care già morte, in un ambiente meraviglioso che faticano a descrivere.

Se il trauma viene risolto e l’ossigenazione cerebrale e le normali funzioni vitali riprendono, viene riferito un potente richiamo a rientrare nel corpo fisico, abbandonando, a fatica quel luogo di delizie.

A questa successione di eventi si è dato il nome di NDE, Near Death Experiences, una serie di esperienze da cui la vita delle persone che hanno sperimentato simili fenomeni, rimane profondamente influenzata. Nella maggior parte dei casi viene vinta la paura della morte, e maturano la coscienza che la loro esperienza sia stata reale

Dopo una NDE, la vita di molte persone viene profondamente cambiata, spesso portando a cambiamenti nella carriera e nelle relazioni.

Il problema, dibattuto da scienziati di tutto il mondo, è se si sia trattata di una vera e propria esperienza metafisica o, se quanto raccontato da persone che hanno sfiorato la morte, dipenda da una forma di stress cerebrale secondario ad una carenza di ossigeno, un cervello che ha insito in sé una sorta di programma in grado di alleviare la paura del distacco mente-corpo, imponendo all’organismo una risposta che, come detto, è praticamente uguale nelle persone, in ogni parte del mondo.

Cessare di vivere non deve essere certo un’esperienza piacevole; si suppone pertanto che l’organismo, in quei momenti, possa rilasciare una serie di sostanze ( endorfine?) che possono attenuare la paura, rendendo assai meno traumatico il decesso.

Da alcuni decenni la scoperta di questa reazione di fronte ad un evento tragico ha suscitato, e continua a suscitare, un notevole interesse fra i neurofisiologi, particolarmente attenti a cercare di comprendere quale possa essere il rapporto fra coscienza e cervello, una connessione tutt’ora sconosciuta che, nonostante i mezzi di cui disponiamo in quest’epoca che vogliamo moderna, rimane senza una risposta soddisfacente.

Rodolfo Alessandro Neri

“La Città esclusa dalla scelta dei Candidati che in Parlamento dovranno difendere Torino a Roma”

Caro Direttore, 

Il 25 settembre voteremo il nuovo Parlamento che speriamo riesca finalmente a rilanciare economia e lavoro e a ridurre le grandi diseguaglianze che ci sono nel Paese e in particolare a Torino. Stamane è uscita una classifica sulla media degli stipendi percepiti nelle varie Città italiane e Torino è decima su dieci Città . Nella Sicurezza siamo agli ultimi posti così nel lavoro , Torino è prima per disoccupazione giovanile.
Anche se chi ha amministrato , sinistra e grillini , non lo ha detto, Torino da 25 anni cresce meno della media nazionale dopo che per 100 anni aveva trainato la economia del Paese.
Una volta Torino a Roma ,attraverso i suoi politici, contava e avevamo finanziamenti per i trafori autostradali oltre che per Case, Scuole e Servizi assistenziali. Ma allora avevamo politici eletti nei vari partiti di assoluta qualità. Gli ultimi aiuti li abbiamo avuti per le Olimpiadi e recentemente per il settore auto.  Per il Centro della Intelligenza artificiale alla fine è stato ridotto a un quarto. I fondi per l’area di crisi sono arrivati con tre anni di ritardo e tagliati. Per salvare la TAV abbiamo dovuto scendere in piazza noi torinesi grazie alla mia iniziativa e a quella delle madamin.
Ma in Parlamento pare che ritornino quelli che c’erano anche se in numero ridotto.
L’unica novità forse sarà rappresentata dalla candidatura di Paolo DAMILANO , basterà?
Torino può perdere questa occasione per rinnovare i propri rappresentanti in Parlamento. Paradossalmente c’è più rinnovamento nelle squadre di calcio che nei candidati presentati dai vari partiti.
Eppure nessun uomo di cultura , nessuna testa pensante che si lamenti di questa situazione. Lo faccio io che negli ultimi dieci anni per Torino mi sono battuto molto di più di quelli che a Roma incassavano 14.000 euro al mese. In fondo sia per la Autorità dei trasporti trasferita da Roma a Torino, per la TAV organizzando una manifestazione che passerà alla storia, e per il settore auto, il mio contributo da cittadino che si occupa del destino della sua Città e della sua gente, è stato decisivo.
Come diceva  Max Weber nel suo celebre discorso di Monaco sono tre le qualità del politico migliore: passione, senso di responsabilità, lungimiranza.
Io aggiungo anche coraggio perché la differenza con i SITAV da salotto, perennemente sconfitti dai NOTAV, io e le Madamin abbiamo avuto il coraggio di chiamare la gente per bene e le imprese di Torino in Piazza e con quella Piazza piena abbiamo sconfitto la stagione dei NO a TUTTO.
Mino GIACHINO 
SiTAV

Schianto sulla strada “Reale”, muore motociclista

Oggi pomeriggio un motociclista di 69 anni è morto a Cavallermaggiore, nel Cuneese, in un incidente stradale avvenuto sulla provinciale 165, la cosiddetta strada “Reale”. La sua moto e un’auto, sulla quale viaggiavano due persone feritesi lievemente, si sono scontrate per cause da accertare.

Maxi multe per gravi carenze igieniche in alcuni ristoranti e gastronomie

Nella serata dell’11 Agosto, sono stati effettuati, nelle rispettive zone di competenza, servizi di controllo straordinario del territorio ad “alto impatto” dal personale della Polizia di Stato dei Commissariati San Secondo e San Donato, unitamente agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e del Nucleo Cinofili dell’UPG, coadiuvati da personale dell’ASL e della Polizia Municipale.

Nell’arco del servizio è stato effettuato un posto di controllo, sono state identificate 41 persone, controllati 6 esercizi pubblici e 8 veicoli: 17 mila euro il totale delle sanzioni amministrative.

Nell’ambito dell’attività di controllo degli esercizi pubblici, presso un ristorante di Via Bari, gli ispettori dell’ASL hanno rilevato gravi carenze igieniche nei locali e nella conservazione degli alimenti destinati alla somministrazione. Per l’esercizio, privo di congelatori muniti di termometri, è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni previste per Legge. 12.600 euro circa le sanzioni elevate e conseguente sequestro degli alimenti.

Per l’occupazione abusiva del suolo pubblico con tavolini e sedie è stata elevata una sanzione di 170 euro a un bar di Corso Umbria sprovvisto di autorizzazione.

Sanzioni per 3100 euro, invece, per un esercizio commerciale di via Saccarelli privo dei previsti dispositivi per il mantenimento corretto della temperatura.

Infine, il personale della Polizia di Stato ha controllato una gastronomia in via Don Bosco dove a seguito delle riscontate pessime condizioni di pulizia personale dell’ASL comminava una sanzione amministrativa di 1000 euro; da questo locale veniva accompagnato uno degli avventori presso gli Uffici della Questura. Per l’uomo, cittadino Senegalese irregolare sul territorio nazionale, con diversi trascorsi di polizia, sono state avviate le pratiche volte alla sua espulsione dal territorio nazionale.

Sanità, Pd: “Oltre gli annunci niente”

«Ad aprile 2021 la Giunta Cirio annunciava trionfalmente il finanziamento Inail per otto nuovi ospedali. Così si poteva leggere sul comunicato della Regione:  “l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi non nasconde la sua soddisfazione per un risultato di quasi due anni di intenso lavoro con i vertici dell’Inail e del Ministero. Gli investimenti dell’Inail avvalorano la bontà del nostro piano di edilizia sanitaria e ci consentiranno di procedere con celerità nella realizzazione di nuovi ospedali che sono di vitale importanza per la sanità piemontese”.

Il punto veniva rilanciato nella conferenza stampa di inizio anno, 4 gennaio 2022, dal presidente Cirio: “prosegue l’iter per i nuovi ospedali”.

Com’era ampiamente previsto (e denunciato dalle opposizioni), quello di Inail non era che un bluff, l’ennesimo annuncio frettoloso a cui non sono seguiti i fatti e così, prima a Cuneo ed ora ad Alessandria, si arriva a parlare di partenariato pubblico privato e ipotesi di manifestazioni di interesse. Come dire: siamo a zero.

Mancano completamente indicazioni sulle condizioni finanziarie di un partenariato e persino una decisione netta sulla localizzazione. Non solo ad Alessandria purtroppo: VCO, Torino sud (AslTO5), eporediese…

Nella conferenza stampa il Presidente Cirio affermava: “Mi hanno insegnato fin da piccolo che le cose che si cominciano si finiscono”. Dopo tre anni, sarebbe ora di cominciarne qualcuna». .

Domenico RAVETTI, Consigliere regionale Pd

Daniele VALLE, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte

Riparte la serie A! Le torinesi in anticipo e posticipo

Monza:
Sabato 13 agosto ore 20.45
Monza-Torino

Torino:
Lunedì 15 agosto ore20.45
Juventus-Sassuolo

Il 13,14,15 agosto
squadre in campo anche a Ferragosto, per un campionato che prenderà il via una settimana prima di quello 2021/2022. Stavolta infatti non ci sarà nessun Europeo e Mondiale in estate, visto che il mondiale qatariota si giocherà per la prima volta nella storia a novembre. Ad agosto si giocheranno ben quattro turni di campionato, così da velocizzare in vista della sosta per i Mondiali.
La Serie A si fermerà quasi 2 mesi, praticamente è come giocare 2 campionati diversi.Di solito il torneo  italiano va in pausa tra fine dicembre e inizio gennaio, con il Mondiale che si giocherà dal 18 novembre fino a metà dicembre, il torneo 2022/2023 non verrà giocato tra il 13 novembre e il 4 gennaio.
Favorite per lo scudetto sono il Milan Campione d’Italia, l’Inter,la Juventus e la Roma autrice di una campagna acquisti sontuosa.Bene il Torino di Juric che con gli ultimi acquisti di gran classe Ilkan,Vlasic e Miranchuk può legittimamente aspirare ad un settimo posto che garantirebbe l’accesso all’Europa tramite la Conference League.
Anche la Juve di Allegri lotterà per la vittoria del tricolore grazie  all’ultimo acquisto: l’ala della nazionale Serba Kostic.
Buon campionato a tutti!

Enzo Grassano

Altre sei mucche morte per l’erba velenosa

Dopo il caso di Sommariva Bosco, dove nei giorni scorsi sono morte 50 mucche per aver ingerito sorgo che aveva sviluppato una tossina a causa della siccità estrema, ieri i veterinari dell’Istituto zooprofilattico e dell’Asl di Savigliano sono intervenuti in una stalla della zona.  Le mucche si sono sentite improvvisamente male dopo aver mangiato erba fresca. Sono morti sei bovini. Si pensa che l’erba sia della stessa famiglia del sorgo “avvelenato”.

Alberto Soressi e la bella politica

 

Trenta giorni come sindaco della propria città sono pochi, quasi niente.

Eppure sono bastati ad Alberto Soressi, morto per una feroce malattia dopo essere stato eletto sindaco di Omegna, per lasciare un segno che rimarrà indelebile nella memoria collettiva del capoluogo del lago d’Orta. Alberto Soressi era un amico. Ci conoscevamo da tanto tempo, eravamo coetanei, avevamo le stesse idee, i medesimi sogni. Eravamo compagni, nome bello e antico che non va lasciato in disuso. Il termine deriva dal latino “cum panis”, accomunando coloro che mangiano lo stesso pane. Chi lo fa condivide anche l’esistenza, con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze. E’ un grande dolore, non averlo più con noi. Il più grande rammarico è di esserci persi troppo di vista negli ultimi anni. Generoso, altruista, sensibile, colto. Una persona perbene che , nonostante il dolore della malattia non gli desse tregua, ha voluto impegnarsi senza risparmio in una impresa che sentiva necessaria, utile alla sua città, all’Omegna che immaginava degna di Gianni Rodari, vicina e accogliente per i più piccoli e gli ultimi. Era animato da una volontà e voglia di vivere che mi hanno ricordato una bella canzone di Roberto Vecchioni: “..la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere; la vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare; la vita è così grande che quando sarai sul punto di morire pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire”. Mancherà innanzitutto alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene. Ha dimostrato quanto può essere bella la politica, quanto può essere utile per governare e autogovernare il destino delle persone. Perché è un grande strumento di cambiamento se si alimenta con i valori, la tensione, la passione, l’ ispirazione. Questa è la sua eredità. Per esserne degni occorre innanzitutto non disperderla.

Marco Travaglini

Primo “Festival del digitale popolare”: 8 e 9 ottobre Torino al centro del dibattito nazionale sui temi del digitale

La Rappresentante di Lista, Claudio Marchisio, Cristiana Capotondi fra i primi ospiti annunciati nel corso della conferenza di presentazione

Torino sarà la “casa” del digitale con il Festival del digitale popolareSabato 8 e domenica 9 ottobre – con un’anteprima venerdì 7 – nel capoluogo piemontese si terrà il primo evento italiano dedicato alla cultura e alle policy digitali, organizzato dalla Fondazione Italia Digitale con il patrocinio del Comune di Torino.

Il fumettista e autore televisivo Makkox; l’attrice e dirigente sportiva Cristiana Capotondi; l’epidemiologo Gianni Rezza; l’ex calciatore Claudio Marchisio; la capitana della Nazionale di calcio Sara Gama; il filosofo Maurizio Ferraris; l’esperta di comunicazione social ed ex creativa e strategist team TikTok Uffizi Ilde Forgione; il gruppo musicale La Rappresentante di Lista

Questi i primi ospiti annunciati oggi in occasione della conferenza di presentazione della manifestazione che si è tenuta nella Sala Colonne alla presenza dell’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Progetto Smart city e Innovazione della Città di Torino Chiara Foglietta e del presidente della Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo. Ospite “speciale” della presentazione il calciatore e imprenditore Giorgio Chiellini, tra i protagonisti del Festival, che ha inviato un video saluto da Los Angeles, e che proprio nella città di Torino ha vissuto alcuni dei momenti più belli e decisivi della sua carriera.

La trasformazione digitale riguarda innanzitutto le persone: è un’alleata preziosa per migliorare la qualità della vita dei cittadini e promuovere più democrazia, uguaglianza, inclusione e crescita sostenibile – commenta l’assessora Chiara Foglietta – Ma la tecnologia deve rappresentare un’opportunità per tutti i cittadini e le cittadine e non essere causa di divario a favore di un’oligarchia tecnologica ed economica. La tecnologia può essere un mezzo per lottare contro le disuguaglianze e favorire l’inclusione sociale e lavorativa, a patto che chiunque possa disporne appieno – evidenzia ancora Foglietta – Anche nella nostra città sono tante, troppe, le persone senza connessione, che non dispongono di competenze digitali sufficienti o non si trovano a loro agio nell’ecosistema digitale. Per questo è importante parlare di digitale popolare: il cammino verso questo obiettivo non può prescindere dal coinvolgimento sempre maggiore di quelle fasce di popolazione finora rimaste ai margini“.

Il digitale è una grande opportunità nella vita quotidiana di tutti noi, con la pandemia c’è stata un’accelerazione e si è acceso un riflettore enorme su questi temi con la crescita della consapevolezza da parte di cittadini, pubbliche amministrazioni, imprese – spiega il presidente della Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo – adesso è il momento di rendere strutturale questo cambiamento, di portare il digitale nei luoghi della normalità, di renderlo popolare. Per questo con Fondazione Italia Digitale ci stiamo impegnando quotidianamente su cultura e policy digitali. Il digitale svolge il suo compito al meglio se è semplice, equo, concreto, sicuro, alla portata di tutti. Da qui l’idea di un Festival del digitale popolare, per la prima volta nel nostro Paese e in una città, Torino, da sempre sensibile e attenta all’innovazione“.

Il parterre degli ospiti si arricchisce anche con la presenza di esperti e personalità del mondo istituzione, tra questi anche Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione. Nel corso del Festival, infatti, uno spazio particolare è dedicato proprio al mondo dei giovani con il diretto coinvolgimento delle scuole e focus importante sull’educazione al digitale.

PA, scuola, sport, cultura, musei, libri, viaggio, turismo, mobilità, podcast, satira, nuove forme di fruizione dei contenuti, gaming, diritti, sanità, sostenibilità, mobilità, lavoro, economia, comunicazione e informazione, questi e molti altri i temi che saranno affrontati con il filo conduttore della rivoluzione digitale. 

Nel corso della conferenza è stato svelato il logo ufficiale del Festival, che ha come slogan Restart, riavviare il sistema a segnare la ripartenza del Paese dopo più di due anni di pandemia.  Mentre è affidato al fenomeno italiano del fumetto Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, la realizzazione del Manifesto della manifestazione. Una collaborazione nata grazie a Etna Comics.

Talk, workshop, approfondimenti e laboratori animeranno la kermesse che si apre con un’anteprima venerdì 7 ottobre a La Nuvola Lavazza per entrare nel vivo sabato 8 negli spazi di CAP 10100 e terminare domenica 9 a La Nuvola Lavazza.

Obiettivo della kermesse è portare i tanti temi del digitale vicino alla gente attraverso un Festival inclusivo, aperto alla partecipazione di tutti.

Info e programma del Festival in continuo aggiornamento su www.fondazioneitaliadigitale.org e sui canali social della Fondazione. Questa la pagina dedicata alla manifestazione fondazioneitaliadigitale.org/festival-digitale-popolare.

Il Festival del digitale popolare è realizzato grazie alle partnership con pagoPA, TikTok, Best Western, INWIT, Affidea, Karma Matrix, TOP-IX, Onda, Nuovi Sogni, Torino Wireless, CSI Piemonte, Etna Comics, Arci Torino e il supporto organizzativo e di comunicazione di To Be Events e Mate Agency. Molti altri partner stanno per aderire alla manifestazione.

Partecipano al Festival i soci sostenitori e partner di Fondazione Italia Digitale Amazon Web Services, Bird, Campus Biomedico, Colossus, Flixbus, Google, HT&T Consulting, Meta, Municipia, Next Code Academy, Osservatorio Digitale, Sicurtransport, Synesthesia, Torelli – Hanzo e i fondatori Associazione PA Social, Istituto Piepoli, Open Comunicazione, Lievito Consulting, Mediaddress, L’Eco della Stampa, Associazione PerCorso, datamagazine.it, cittadiniditwitter.